Il film inizia con Bruce Willis che si alza alle sei in punto senza che la sveglia suona, fa quello che fanno gli esseri umani la mattina appena alzati più un briciolo di palestra, si mette al telefono e inizia a battere i pezzi all’operatrice dell’INPS. L’operatrice dell’INPS è interpretata da Mary-Louise Parker, la protagonista di Weeds, che a me (avendo mollato Weeds dopo due episodi) piace ricordare come la lobbista femminista integralista di West Wing. Mary Louise Parker somiglia brutalmente all’ideale di donna degli internet-dipendenti cresciuti nelle città di provincia dove il PCI vinceva le elezioni a maggioranza assoluta: ha quasi quarant’anni, lavora nel sociale, non è anoressica, si trucca con sobrietà e porta quei completi scuri coordinatissimi da abbonata di Grazia con budget Oviesse (truccato). Ha una vita sociale quasi inesistente, ma viene coinvolta in appuntamenti al buio settimanali e legge romanzi rosa in cui LUI è sempre un agente CIA sotto copertura (da cui appunto essere delusa dagli appuntamenti al buio). Bruce Willis la chiama da mesi e riesce a farsi promettere un incontro. DAI DAI DAI. La notte successiva Bruce si alza verso le tre, scende in cucina, trucida una dozzina di agenti della CIA che cercano di ucciderlo e si muove verso la casa della tizia di Weeds. La rapisce per evitare che la uccidano e contrattacca con un esercito di vecchi.
httpv://www.youtube.com/watch?v=HFnRgzKqVAI
RED, maiuscolo perché è un acronimo, è un film di Robert Schwentke (mi sa che non ho visto nessuno dei suoi film, ma non credo ci sia un Castoro in uscita; la cosa migliore di lui è che scrivere il cognome senza fare ctrl-V ti dà soddisfazione) tratto da un fumetto Wildstorm scritto da Warren Ellis. parla di come se la passano gli agenti CIA che sono sopravvissuti alla guerra fredda e stanno a macerare in pensione in qualche caseggiato/ospizio suburbano statunitense nel quale non ci si aspetti che gli arabi facciano esplodere bombe. Parla anche, implicitamente, di quanto la vecchia scuola sia più figa giovane e dinamica della nuova, allo stesso modo in cui Bruce Willis aveva trattato il tema in Die Hard 4 e per certi versi Surrogates (abbiamo capito il punto, verrebbe da dirgli). Il film si svolge come una specie di videogame diviso in blocchi/livelli di uguale durata (10-15 minuti circa), in ognuno dei quali facciamo la conoscenza di un vecchio agente della CIA o del KGB pensionato o latitante da 20 anni che ci aiuta ad arrivare più vicini alla verità. Tre quarti del film, per capirci, se ne vanno via in dialoghi del tipo “per accedere a queste informazioni dovrai conoscere l’archivista storico segreto della CIA” e dopo tredici secondi si apre una porta e dietro c’è Ernest Borgnine, benissimo conservato peraltro. Dieci minuti di scaramucce e spiegoni, si arriva a un altro punto morto e Bruce Willis dice qualcosa tipo “per fare questo mi servirà una mano”. Entra in un altro edificio e c’è una cellula del KGB con Brian Cox truccato da agente del KGB (“truccato da agente del KGB” = pizzettone, un nome di battesimo tipo Ivan o Boris e una bottiglia di vodka in mano) che racconta la storia della sua vita simulando l’inglese dei russi che io ho imparato (vedendo Snatch in originale) essere identico a quello che ti insegnano alle medie. La cosa si ripete tante volte quanti sono i nomi fighi nel cast, ognuno contestualizzato al suo livello di pensionamento (gente in ospizio, gente che gestisce ospizi, gente che impicca le persone mentre è al telefono con la figlia a spiegarle i compiti e via discorrendo). Il tutto tenendo ben presente che
1 la saga di Bourne ci ha insegnato che non si rompe il cazzo a un ex operativo in pensione;
2 la saga di Ocean ci ha insegnato che i buoni hanno un piano più contorto ed elaborato dei cattivi;
3 la saga di Arma Letale ci ha insegnato che una o due linee comiche in mezzo al resto ti possono far portare a casa il film.
L’uscita italiana di RED è ammantata di sfiga: negli USA è andato in sala a settembre, il resto del mondo l’ha fatto uscire entro gennaio (per dire: il capo ce l’aveva presentato a luglio). Da noi s’è aspettato il momento più propizio, cioè A MAGGIO e incastrandolo nel mese su cui sono stati messi quasi tutti gli action più attesi dell’anno (Fast Five, Thor, Machete etc, senza contare il film di Justin Bieber e il fatto che la prossima settimana esce pure il nuovo Pirati dei Caraibi). Ieri sulla homepage di Repubblica era in un box che lo indicava essere il nuovo film com Morgan Freeman e Helen Mirren, tanto per dire. Io di marketing non ne capisco assolutamente nulla, comunque RED mi è piaciuto. Non è quel che si dice un film con un regista, questo ok. E non è nemmeno un film che posso paragonare al fumetto per tirarci fuori chissà quale lezione e/o sentirmi palesemente indignato, chè il fumetto non lo conosco. La cosa più figa sono senza dubbio gli attori, tutti gigioni vecchia scuola con dei personaggi cuciti su misura (la mia top 3: John Malkovich, Helen Mirren, Ernest Borgnine), tutti così presi bene che quasi quasi non ci si accorge che c’è pure Bruce Willis. In più gli intrecci ad orologeria hanno qualcosa di magico, e il film ha il GROSSO pregio di stare in quell’area tra spy/action e commedia che ci usa la cortesia di non svaccare i clichè di nessuno dei due. E soprattutto sembra un film che è stato divertente realizzare, e la cosa sembra uscire fuori dallo schermo abbastanza chiaramente e io con queste cose alla Ocean ci sto bene a prescindere. DVD-quote:
Tipo gli Ocean’s, ma un po’ meglio.
Wim Diesel, i400calci.com
Mi chiedevo da tempo se andarlo a vedere. Confesso che il dubbio rimane intatto. Più che altro perché mi fa pensare al remake degli Anzianauti di Clint Eastwood in salsa Guy Ritchie. L’evocazione di Soderbergh non ha aiutato. Insomma: i Prostate Dream Men alla riscossa.
Ok: ho appena realizzato che lo eviterò.
cheers :)
Space Cowboys è un capolavoro. questa è la base culturale da cui parto. :D
@Wim:credo ti sia perso un verbo quando ti riferisci a Ernest Borgnine :-)
“per accedere a queste informazioni dovrai l’archivista storico segreto della CIA”
Il film mi ispira, sembra una divertente caciaronata, avendo già finito gli altri titoloni del mese, non vedo l’ora di vederlo… (in attesa di Paul a giugno)
hanno preso il fumetto RED, lo hanno ignorato, ci hanno messo un castone e via
perche’ in Italia non hanno le palle per fare un progetto simile?
tipo prendere Geppo o Nonna Abelarda, ignorarne i contenuti ETC ETC??
Ma facciamolo, per la miseria! Terence Hill, Fabio Testi, Giuliano Gemma, ecc…
io aspetto in gloria un nuovo bourne
Concordo pienamente con quanto ha scritto Wim.
Divertente, godibile, senza pretese se non quelle di intrattenere con un ritmo sempre vivo.
E fa un certo effetto sentire sui titoli di coda “Calling all units to Broccolino” dei Calibro 35!
Eh si sarebbe bello un film con tutti i vecchi nostrani.
Bel film, cast che funziona alla grande, e soprattutto…
SPOILERONE
… la ginocchiata attraverso il tavolino nella rissa tra Willis ed il tipo della CIA con rockaccio che parte è una delle singole mosse più power nelle risse cinematografiche. Ci starebbe anche un bell’articolo sull’argomento.
@Watanabe: domenica sera vedendo fast&furious mi è venuto in mente Bourne-out, se esce veramente il quarto capitolo con questo nome e Jason in macchina, magari con Statham, giuro che faccio causa a Hollywood. L’avete letto prima qui, ricordatevelo!
‘ppreciated.
ancora mo arriva…che paese di merda…
P&F
Ero dubbioso, ma ora credo che me lo guarderò
Ammè m’è piasciuto assaje. Davèro. Senza aspettarsi nulla, bello, gag, ottimi tempi… Un bel filmetto. Ignoro il fumetto.
La scena della tipa presa di mira da john malkovich è la più bella scena di “poveretta tirata in mezzo a casaccio” dai tempi della cameriera messicana che cambia la carta igienica nel primo ghostbusters che viene bersagliata di raggi protonici e da dietro il carrello mugugna “ma che v’ho fatto io?!”.
Il film è terribilerrimo. Venti minuti sono più che sufficienti.
il fumetto è una roba dimenticabile…comunque non fate menzione di carlo dredd urbano che comunque male non se la cava…
P&F
Hai fatto male a mollare weeds dopo 2 espisodi. Dovevi mollarlo dopo 3 stagioni… fin lì non è male, poi, inevitabilmente, inizi ad odiare la protagonista, come sta succedendo con “sssoookieee!” in True Blood…