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Tremors 5: Mongolian Death Worm

Jean-Claude Van Gogh
di Jean-Claude Van Gogh | 24/05/201112

Il verme mongolo della morte, o Allghoi Khorhoi, è tipo il mostro di Lochness made in Mongolia, con l’unica differenza che non attira turisti manco per il cazzo. Sarà che viene descritto come un verme, gigante, a forma di salsiccia lungo oltre mezzo metro, ma non suscita lo stesso crypto-appeal del cugino scozzese, cosa inspiegabile dato che tal mito ha ispirato i Graboid di Tremors, motivo sufficiente per amarlo all’impazzata. L’idea di vedere un film basato, e non semplicemente ispirato, su di loro mi faceva una gola pazzesca ma anche una paura boia: la produzione è Syfy, quindi per la TV, e tutti sanno che la qualità di base è quella che è, scarsa da morire. L’unico motivo per cui mi ci sono avvicinato aspettandomi il peggio è l’essere stato scritto e diretto da Steven R. Monroe, regista del remake di I Spit On Your Grave (piaciuto molto) con un buon trascorso in TV e che vanta del probabilmente unico film Syfy ad avere una media sopra il 5: Wyvern (non l’ho visto, lo vedrò, ci son tipo i mostri volanti). Cosa aspettarsi quindi? Una lentissima sola? Attori cani? 2 vermi messi in croce? Scarsissimo CGI? E’ legittimo, lo fanno tutti, ed è qui che Mongolian Death Worm fotte nell’ano.

CHUPA!

La trama in 4 secondi: Un cacciatore di tesori deve dare uno strappo ad una dottoressa verso un villaggio dove sono tutti malati mentre in un sito di scavi petroliferi gli operai stanno sparendo a raffica. Una love story tutta sottointesa perchè si sono dimenticati di scriverla, per fortuna. Lui è Sean Patrick Flanery, un cane pazzesco che potrete ricordarvi in Saw 3D se l’avete visto, e io infatti non me lo ricordo. Fa un po’ il figo, un po’ il simpatico, un po’ il sono più bello di voi (non è vero), ma se c’è una cosa buona è che il drammatico proprio non lo sa fare, e anche se la scena lo richiede lui proprio non ci riesce. Chessò, la morte impazza intorno a lui, bambini piangono nel loro stesso sangue e lui sempre col sorrisetto stampato in faccia. Paradossalmente è così malvagicamente cane che il film ne gode un casino, non riuscendo mai ad essere intenso la si butta lì sempre sul cazzomenefrega, sono bello e c’ho il fucile. Cane 1: promosso. Lei invece è Victoria Pratt, una che ricordo per avermi creato diversi scompensi ormonali in Cleopatra 2525, una mediocre serie TV dove lei andava in giro vestita così. Qui la vediamo nei panni della dottoressa sudata che tiene alle vite dei suoi pazienti più delle sue sopracciglia ma anche in quelli della cagna figa che mettiamo lì perchè il biondo rende meglio in TV. Seguendo l’esempio del suo vicino non drammatizza un par di niente ma regala degli sguardi intensi e movimenti di labbra quasi da oscar. Dovrebbe creare tensione sessuale e dar vita ad una intensa storia d’amore ma, come vi ho già detto, se ne sono dimenticati, e quindi si limita a litigare tutto il tempo con lui saltando così direttamente alla fase post matrimoniale. C’è da morire. Cagna 2: promossa.
Tra un litigata ed uno sguardo sexy la storia va avanti a rallentatore, ma Monroe sa il fatto suo e riesce a rendere il tutto sopportabile: la sceneggiatura non è del tutto banale e le battute son gestite con i tempi giusti mentre la regia di chiaro stampo cinematografico aiuta a non spararsi nei coglioni ogni dieci minuti dando a noi fissati qualcosa su cui appendere le speranze. Il meglio poi capita nella prima mezz’ora quando a cadenza regolare qualche personaggio poco importante si ritrovata da solo e viene prontamente inghiottito da un vermone gigante. Le loro espressioni sono esilaranti e fanno sembrare il tutto dei piccoli sketch comici tra una menata e l’altra. Poi ci sono le sequenze con un sacco di vermi, e le cose si mettono meglio.

Lei sta pensando, ed è già un bello sforzo.

Se c’è una cosa che non mi aspetterei da un film del genere è vedere tanti mostri. Siamo stati abitutati a farceli sudare e a rimanerne completamente insoddisfatti ma è chiaro che a sto giro qualcuno è stato pagato più del solito. Secondo me è andata così:
Syfy chiede a Monroe di girare un film con i vermi. Lui dice che se non gli danno i soldi per farne vedere almeno venti taglia le palle a tutti. Tutti lo pagano un sacco.
Alla fine dei conti ci sono un bel po’ di sequenze con davvero tanti mongoli che un po’ spuntano dal terreno, un po’ cadono dal nulla (letteralmente, cadono e da dove non è concesso saperlo) e un po’ escono dalle fottute pareti realizzati con un CGI abbastanza buono da renderli più convincenti di tutti gli altri mostri passati su quel canale. Bisogna superare il fatto che gli attori sembrano dei pesci fuor d’acqua le cui uniche indicazioni sono state “e ora un verme ti mangia, dimenati”, ma tutto sommato se la son cavata bene quasi tutti mentre i più cani devono averli uccisi davvero, in fondo le ambientazioni sono mongole ma il film è girato in messico e si sa che i messicani sono hardcore e uccidono la gente. Quindi, dovesse arrivarmi un messicano in casa e dovesse chiedermi “quale film Syfy mi consiglieresti?” io direi Mongolian Death Worm perchè, contestualizzando il giudizio, si gode parecchio, è meglio della merda che tutti si aspettano e se c’è un modo in cui non voglio morire è quello di essere fatto a pezzi da un messicano amante dello Sci-Fi.

DVD-quote:

“Fin troppo bello per essere una produzione Syfy”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com

>> IMDb | Trailer

Bonus: un esempio di montaggio.

Jean-Claude Van Gogh
Autore del post: Jean-Claude Van Gogh
"James Cameron puppami la fava."
E
k

tags: Allghoi Khorhoi cleopatra 2525 film che dovrebbero essere brutti ed invece sono belli Graboid la grande scritta CONTESTUALIZZA IL GIUDIZIO Mongolian Death Worm sean patrick flanery steven r. monroe SyFy Channel Tremors verme mongolo della morte Victoria Pratt

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12 Commenti

  1. Gigos 24/05/2011 | 08:30

    Eh, detto così “Il verme mongolo” non fa molta paura. E immagino che la comicità involontaria sia involontaria.

    Rispondi
  2. Uwe Pòl 24/05/2011 | 09:06

    io ho guardato la serie tv di tremors (sempre Syfy) e mi vergogno molto per Christopher Lloyd. Ma cosa gli è successo, esattamente?

    Rispondi
  3. Harry Piotta, il decobrificatore 24/05/2011 | 09:08

    Ma allora ci incastra anche Critters ? o mi ricordo male ? Non erano vermi giganti rodiculo ?
    Anche se il pensiero va sempre agli stronzi giganti con i denti, di L’Inchiappasogni. L’inchiappasogni è davvero un film disgustoso.

    Rispondi
  4. Van Damme 24/05/2011 | 13:00

    Ahahah Cleopatra2525 era bellissimo solo grazie alle fighe che lo facevano :) Cmq Tremors è stupendo, i seguiti moooolto meno. Vediamo un po’ questo…

    Rispondi
  5. Jean-Claude Van Gogh 24/05/2011 | 13:33

    Naturalmente il titolo “Tremors 5” è una battuta, si sa mai che qualcuno mi pigli sul serio.

    @HP, in Critters io mi ricordo i pupazzoni, ma magari c’erano pure dei vermi. Quello che so è che Tremors è dichiaratamente ispirato ai mongoli e che tutto quello venuto dopo è dichiaratamente ispirato a Tremors.

    Rispondi
  6. Jean Pieri 24/05/2011 | 15:29

    anche in Dune c’erano i vermoni (quelli da cui si ricava la spezia). chissà se pure quelli erano ispirati ai vermacci mongoli…

    Rispondi
  7. Phoenix 24/05/2011 | 18:02

    Cazzi giganti carnivori.

    Rispondi
  8. Harry Piotta, il decobrificatore 24/05/2011 | 18:38

    @JCVG
    è vero, ho ricontrollato e la mia memoria del periodo teen mi ha tradito. Però in tremors 1 se non erro c’era Il mio nome è Remo Williams.

    @Phoenix
    Giusto. MA pensa che in l’Acchiappasogni i vermoni fallici carnivori hanno le sembianze di enormi untuosi stronzi che escono dal WC (Mr Henkie di South Park era un’altra cosa). Dico: essere divorati dai proprio stronzi. Vabbè, basta vedere che faccia ha Stephen King e si spiega tutto.

    Rispondi
  9. Phoenix 25/05/2011 | 12:21

    @Harry Lol devo rivedermelo l’ho rimosso… ma ho un pò paura :)

    Rispondi
  10. Stanley Boll 25/05/2011 | 14:19

    mi sono fermato all’inutile secondo film,ma come vedo il cattivo gusto non muore mai…

    I CRITTERS erano una copia scrausa aliena dei gremlins.

    Rispondi

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