Ecco uno dei primi recuperi importanti del Far East Film Festival di quest’anno. Mi ricordo che quando eravamo sulla porta di casa e Nanni Cobretti mi stava mettendo a posto il bavero della giacca e dandomi i miei paninetti al burro d’arachidi (a cui lui amorevolmente taglia le croste perché sa che a me non piacciono), mi ha detto prima di lasciarmi partire per Udine: “Mi raccomando lavati i denti, non parlare con gli sconosciuti, non prendere freddo e vedi di non tornare a casa senza aver visto BKO: Bangkok Knockout. A meno che tu non voglia essere preso ammale parole davanti a tutti in spiaggia!”. Io sono andato a Udine e mi son dimenticato di vedere il film. Nanni s’è molto arrabbiato e non mi ha rivolto la parola per tre settimane. Allora io mi sono inventato che non era colpa mia se non ero riuscito a vedere BKO: Bangkok Knockout. Che io ce l’avevo messa tutta. ma poi erano arrivati dei bulli e mi avevano picchiato e io stavo male, ma non volevo farlo preoccupare e me ne sono andato al pronto soccorso senza dire nulla a nessuno. Allora Nanni s’è commosso, mi ha abbracciato e mi ha chiesto scusa. La notte stessa, mentre lui dormiva, io gli ho rubato 10 euro dal portafoglio con cui mi sono comprato (pochissima) droga.
Tra l’altro è venuto fuori che non è che BKO: Bangkok Knockout sia il massimo della vita, eh? Cioè, sulla carta ci sembrava un po’ a tutti un filmone. Invece in realtà… In realtà gli si può concedere giusto la sufficienza, nulla di più. Anche ad essere di manica larga. E io, per altro, quando si tratta di film di botte, sono uno dei king della manica larga. Veniamo alla storia: ci sono dei tipi molto brutti e con delle capigliatura del cazzo di Bangkok che vogliono diventare delle stelle del cinema d’azione thai. Per diventare però i nuovi Tony Jaa e JeeJa Yanin, i ragazzi partecipano a una serie di sfide incrociate organizzate da un regista e da un misterioso produttore americano, che si capisce immediatamente che è uno stronzo per due motivi. Il primo è che è americano. Il secondo è che fuma un sigaro grosso grosso e tratta male una segretaria thai. I protagonisti del film, che non hanno nessun tipo di caratteristica che li renda riconoscibile, se non delle pettinature veramente del cazzo, vincono e la sera si trovano a cena per festeggiare. E qui scatta la svolta del film: quelli con delle capigliature del cazzo si ubriacano e trattano malissimo i camerieri che sono di una bruttezza rara, ma che soprattutto hanno delle capigliature ancora più del cazzo dei protagonisti. Allora i camerieri ci mettono la droca nel cibo dei protagonisti e poi gli rubano tutto. Il tutto potrebbe diventare Turistas e invece diventa BKO: Bangkok Knockout. Ovvero: i protagonisti si svegliano e, anche se sono svenuti in uno scantinato e dei camerieri ci hanno rubato tutto, hanno ancora delle pettinature che, madonna mia, se un giorno mio figlio torna a casa conciato così, lo prendo a sberle a mano aperta in da la fazza e lo obbligo a guardare in DVD tutta la carriera televisiva di Carlo Conti di seguito. Non solo! Si scopre che il produttore e il regista che hanno selezionato gli zarri per diventare le nuove stelle del cinema marziale, li hanno anche selezionati per partecipare a un gioco al massacro tipo The Tournament. Il gioco si svolge così: prendi gli zarri, li metti in un magazzino vuoto pieno di videocamere e ci metti contro degli altri zarri fortissimi. In tutto questo, l’americano che fuma i sigari si chiude in un pullman con dei suoi amici scommettitori, a guardare la gente che si tira i caclieppugni. Tutto chiaro? Una scusa abbastanza macchinosa per poter far vedere una serie di sequenze di combattimenti.
Ora, se uno è fan dei film di calcieppugni, troverà in BKO tanti caclieppugni. E ci mancherebbe altro, data una trama del genere. Ma il tutto è piuttosto noioso. Perché? In primo luogo per questo pasticcio di trama. Ovvio che per un film di questo tipo non si chieda uno script firmato da Aaron Sorkin, ma non si può neanche buttare lì tutto a casaccio. L’idea iniziale delle sfide tra atleti per guadagnarsi un posto in un film a produzione hollywoodiana, bisogna ammettere, è molto carina e si presta anche a una lunga serie di possibili battutine e rimandi metacinematografici. Attenzione, non sto dicendo: “uhmmm, che voglia di metacinematografia che m’è venuta!”, ma ammetterete anche voi che sarebbe stata una cosa piuttosto inedita in un film di calcieppugni. Invece, dopo i primi dieci minuti di film, la si butta sul giuoco al massacro: i buoni contro i cattivi, coi veri cattivoni che guardano e scommettono da dentro un camion. Il tutto però scritto con i piedi di uno monco. Secondo problema, la pochezza della realizzazione. BKO è un filmetto povero povero. E non ci sarebbe problema alcuno se non si puntasse in altissimo. Il pauperismo diventa evidente se, con a disposizione un container e due o tre giacche comprate dai saldi di H & M, vuoi fare una sequenza simile a quella della partita a poker di Casino Royale. Solitamente quando si ha un budget risicato si tenta di ottenere tanto con poco. Qui invece è evidente che s’è speso tutto quello che si aveva, per ottenere poco. Dato evidente non solo in tutte le sequenze delle scommesse (narrativamente di rara inutilità per altro), ma sempre e comunque.
Tutti questi problemi (di ordine narrativo e di messa in scena) si riflettono anche nella messa in scena dei combattimenti, stringi stringi, quello che c’interessa. I personaggi non hanno nessun tipo di caratterizzazione, cosa che li rende più o meno indistinguibili l’uno dall’altro, rendendo i match privi d’interesse. Certo, si potrebbe fare lo sforzo di riconoscere i protagonisti dal loro taglio di capelli del cazzo, ma questo non cambierebbe la situazione. Nel momento in cui è prevista la Royal Rumble, io spettatore devo esser emesso nella condizione di gettare uno sguardo uno e dire: “Ah, anche se quello lì non ha detto una parola, so che adesso c’è l’incontro tra quello che utilizza quella data tecnica di combattimento contro quell’altro che invece usa quell’altra tecnica di combattimento”: E invece qui, se escludiamo una sorta di Spider-Man tra le fila dei cattivi, non c’è nulla di tutto questo. Meglio, c’è anche un tentativo, ma fatto svogliatamente sempre scritto dai piedi di quello lì monco. E ancora: la messa in scena dei combattimenti urla a pieni polmoni “vorrei ma non posso” e si rimane quasi sempre delusi. La cosa fa poi particolarmente arrabbiare perché alcuni degli attori di BKO sono dei manici assurdi e poi perché – proprio la filmografia thai ci insegna – non ci vuole tanto per realizzare una sequenza d’azione coi controcazzi. Certo, ogni tanto qualche momento esaltante c’è, ma mi aspettavo molto di più. Imperdonabile la presenza della macchietta gay ciccio comico che, veramente, manco li cani.
DVD-quote suggerita:
“Vorrei. Ma non posso. E si vede ”
Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com
“noioso”, “pasticcio di trama” e “poverata” ritornano troppo spesso nei film di calcieppugni asiatici… :(
Ma “loro” li vedono questi difetti o è solo il nostro palato occidentale a non apprezzare il ciccio-gay?
Il grande ritorno della locuzione “in da la fazza”. Solo sui 400 calci!
No no fermi tutti, ok il ciccio pasticcio inutile ai fini del film, ok gli attori di una bruttezza immane, ok i vestiti da 2 lire dell’outlet, ok la trama che non esiste, ma che i combattimenti facciano cagare no eh.
Negli schiaffi non si avverte la pesantezza dei colpi di Undisputed, però cristo sono coreografati come cristo comanda e fanno di quella roba ai limiti.
Saranno pure tutti brutti come la fame e hanno le voci del cazzo soprattutto il boss finale, ma gesu’ mio per 2 ore si ammazzano di mosse assurde ed è pure pieno di fighe pazzesche che non vengono menzionate. Grave.
No no disaccordo totale stavolta, anzi, delusione e rammarico.
@ Gigos: attentissimo!
@ Schaiffi: sì, bei combattimenti, vero.
ma nulla, nulla, nulla di nuovo.
SPOILER – SPOILER – SPOILER
se escludiamo la macchina che spacca un muro dal nulla
loro che saltano e si scentrano (vedi 3° immagine)
e il mostro con la mascherona incendiato
FINE SPOILER – FINE SPOILER
il resto mi sembra tutto già visto…
e “fighe spaziali” mi sembra incredibilmente esagerato.
ci sono due donne
(+ le due zoccolone dell’americano ma che si vedono 4 secondi)
e se sono fighe spaziali loro…
Nooooo che delusione mi dai! E io che dopo aver visto il trailer lo aspettavo tantissimo….
Bè, forse l’unico innovatore di sti tempi è Adkins, ma anche Ray Park può dire la sua. Altri non me ne vengono in mente tranne forse il tipo anonimo di Bangkok Adrenaline.
Statham è parecchio ok però a differenza degli altri mi semrba molto aiutato dal montaggio e dalle inquadrature, un pò come Neeson di Taken. Poi magari ho detto na cazzata.
In definitiva credo che in un momento buio per l’action e l’horror in generale come ora, BKO meriti una visione causa ceffoni pregio.
Per la Fregne, si, mi riferivo a quelle nel container, si vedono poco xò automaticamente ogni volta ti fanno pensare “vaffanculo vacanzina Barcellona, rambla e razmataz, now thailandia is the reason”
dove posso recuperare il pupazzetto (aka action-figure) di Casanova Wong Kar-Wai? <3
Segnalo a chi è interessato Bangkok Dangerous: in pratica la versione buona di questa poverata. Girato con due lire, da un gruppo di regaz che oltre che fare da attori sono anche produttori sceneggiatori, ragazzi delle pizze, fattorini cameraman e altro. Visto qualche settimana fa per caso, 90 minuti di noci premium.
Questo comunque lo guardo perchè la scena del tuffo ripresa nella recensione mi ispira.
PS
l’action figure di Casanova sarebbe da realizzare. Tutto il cast in teoria. Edizioni limitate, edizioni standard, serie beta, etc.
“SOLDI FACILI!” (.cit)
Il “niente di nuovo” dichiarato da Casanova si percepisce già dal trailer. Il problema di Prachya Pinkaew e Panna Rittikrai è che stanno facendo fare le mosse “brevettate” da/con Tony Jaa ad ogni artista marziale che passa, generando cloni e dejà-vù.
Rivolgetevi a Mc Farlane.
Tempo fa è stato postato un trailer sui 400 dove ci stava un tipo chiuso in un cesso e fuori un mix di asiatici che lo voleva corcare di mazzate, poi lui apriva la porta in faccia a un povero cristo e cominciava il degenero.
Qualche buon’anima potrebbe ricordarmi il titolo di quel capolavoro annunciato?
Vi amo e vi seguo da una vita etc., ma ritengo sia giunto il momento di ingaggiare un correttore di bozze. Senza offesa, sia chiaro.
scusate. è colpa mia.
scrivo e non rileggo mai
perché non c’ ho tempo.
solitamente non ho tempo
perché passo il tempo con le vostre ragazze.
Beh, con me caschi male perché non ce l’ho la ragazza! FREGATO!!
Ehi, aspetta un momento…
@Jo: Ma Bangkok Dangerous non è quello con Nicholas Cage? Capisco che è un regaz anche lui, però forse ti confondi con Bangkok Adrenaline (che è molto bello e divertente, come dici tu) :)
IL GAY CICCIO! <3
ciao ragazzi a parte la bellissima seria undisputed e pochi altri sono vergine del genere, quindi vorrei cortesemente qualche titolo di film dove si corcano di mazzate, magari giapponesi ma non per forza, ma assolutamente ben coreografate e riprese DALONTANO, diobello!
Grazie!
non da lontano tipo riprese aeree, ma da lontano che non si vedano dei flash alla batman di nolan dove non si capisce un cazzo, avete presente?
@Vaaal Ma the protector?
E io segnalo che è uscito il trailer di VAN DAMME VS SCOT ADSKIN !!!!!!!!!
Cazzo un pò di storia decente si potevano anche sforzare di metterla in piedi, i combattimenti non sono male però il resto è davvero poca roba mi aspettavo di più.
Si sa niente di “The Kick” il nuovo film con Jeeja?
@Naccio: AZZ errore mio, infatti era Bangkok Adrenaline!! Grazie della correzione! :-D
film brutterrimo, ma anche film come non se ne fanno DA NESSUNA ALTRA PARTE DEL MONDO. e aspetta che lo ripeto: D.A. N.E.S.S.U.N.A. P.A.R.T.E.
scene e coreografie di questo tipo sono proprio impensabili in altri film. e non citatemi scott adkins che io lo amo carnalmente ma con sta roba in cui la gente rischia la vita a ogni scena non c’azzecca nulla.
di bangkok knockout si segnala anche la discreta regia dei combattimenti, anche più compita del solito, e la comparsa in scena di quello che forse è il personaggio più autolesionistico e decandente che un regista possa mettere e interpretare in un suo film (panna rittikrai 10.0).
per il resto feccia dura e pura.
ma se vi azzardate a scrivere beh, ma si menano così in MOLTI ALTRI FILM, NULLA DI ECCEZIONALE, etc… passate diretti dalla parte del torto.
@paolone C’è Chocolate pure però almeno è più divertente. Per il resto sono in linea con la rece purtroppo, speravo almeno in personaggi interessanti ma i più stentano a delinearsi per varie ragioni. Non si menano così in molti altri film anzi, e più di così veramente credo che ci sia solo menarsi per davvero :) Però non basta per rendere un film veramente interessante. A tratti mi sembrava un film agli amici del cazzo di maria di filippi dove però si menano. Che storia insipida.
quando ho letto di questo, mi è venuto subito in mente quella STRONZATA di Kung Pow.. quello di quel deficiente che ha preso un film d’arti marziali anni’70 e si è inserito con gli effetti digitali, cambiando la storia. E’ un peccato che non esista una tipologia di carattere più grande del maiuscolo, perchè la parola STRONZATA, non risalta a sufficienza… cmq BKO è da vedere solo per il gay ciccio :)