Dopo aver visto 39 minuti di Law Abiding Citizen, la madre di famiglia Dolores Point Five ha deciso ch’era venuto il tempo di dire BASTA. E ha dedciso di dedicare i seguenti dodici nove facciamo x mesi, a una sobria e imparziale analisi dei film di vendetta, sangue e ritorno all’ordine recentemente offerti dal panorama mondiale, nel tentativo di stabilire se esiste qualcosa più fascista di Law Abiding Citizen. Ancora una volta, il sottoscritto Casanova Wong Kar-Wai, porta avanti (SPOILERANDO TUTTO) l’opera iniziata da Dolores, aka madre coraggio. Ricordano però che di questo film ebbe già a parlarne la nostra amata Cicciolina!
La Malattia: i The Exits. Una terribile band di fottuti hipster. Sarò meno criptico. C’è questa simpatica fanciulla di nome Erica (Amanda Fuller) che è un po’, sia detto con tutto il rispetto per le istituzioni, n’assatanata folle. Durante il giorno fa dei lavoretti noiosi, mentre la sera la passa rimorchiando sporchi redneck a casaccio in sporche bettole del Texas per poi farsi praticare l’amore, solitamente da tergo. Ma c’è l’orribile segreto: Erica è positiva all’HIV e, modello untrice, si vendica di una violenza subita in fanciullesca età attaccando il violone a tutti. Poi piange e si lava forte sotto la doccia, ma il suo scopo è quello di farla pagare a tutti. Tra i vari infettati c’è Franki (Marc Senter), giovane hipster con i pantaloni strettissimi, una bandana in testa, degli occhiali da sole molto fighi e degli orecchini ironici. Lui è il genio di questa band, i The Exits, che si stanno facendo strada nel mondo delle band hipster texane. Quando scopre di essersi preso il violone, strano a dirsi, si incazza un po’. Si arrabbia molto anche perché – questa è molto bella – sua madre sta per morendo di cancro e lui le fa le trasfusioni di sangue. Per cui immaginatevi la figura di merda: “Maccome? Tu, mio figlio, mi fai le trasfusioni e mi passi l’HIV? Ma che brutto carattere!”. Anche la sua ragazza sembra un po’ scocciata dalla rivelazione che lui una sera s’è scopato una conosciuta in un bar col biliardo e col juke box e che adesso non le può più praticare l’amour naturelle. Insomma, la sua vita sta andando a puttane per una sola scopata e lui perde la brocca. Visto che i paesini del Texas con i bar coi biliardi e i jukebox alla fine son piccolini, prima o poi ribecca Erica. La rapisce, l’ammanetta a casa, la sevizia e alla fine la uccide.
La Cura: Il tenero Nate, interpretato da Noah Taylor. Ve lo ricordate? Era quello che faceva il pianista genio pazzo da giovane in Shine. Ha fatto parte del glorioso Team Zissou e l’abbiamo anche visto come spallettina con la faccia buffa in Tomb Raider. Qui Noah interpreta Nate, un solitario e barbuto e onesto ed educato lavoratore del Texas. Lui va oltre le apparenze e, anche se ha questa faccia spigolosa e inquietante, appena vede quella maiala di Erica, capisce che entro di lei s’agita un qualcosa di innominabile e, riconoscendo un disagio comune, fa di tutto per proteggerla e salvarla. Lei all’inizio lo schifa forte, poi però capisce tutto e scatta l’amore. Ma quando scopre che dei fottuti hipster gli hanno ucciso la donna…
Persona Normale o Secret Badass: Nate non sembra una persona normale manco dipinto. Magrissimo, occhi scavati, faccia da pazzo, barba incolta e capelli lunghi. Un fascio di nervi ambulante con scritto in viso: “prima o poi sbrocco e sono cazzi!”. La prima volta che parla con Erica, giusto per rassicurarla, le racconta che quando era piccolo torturava gli animali. Dava fuco agli uccellini dopo averli ricoperti di pece, seppelliva dei cani vivi e cosine del genere. Racconta di essere stato in Iraq, dove ha ricevuto anche un’onorificenza per non si capisce cosa, e sostiene di essere in procinto di mettersi a lavorare per la CIA. Quello che è evidente è che se qualcuno lo fa arrabbiare, lui reagirà. In malo modo.
Coefficiente Signora Mia (rapporto tra il mondo presentato dal film e qualsiasi problema riscontrabile per davvero): Il mondo di Red, White & Blue è un mondo crudele e senza speranza alcuna. Parliamo dello sprofondo del Texas. Parliamo, come detto, di quei luoghi fatti di bar malfamati e sporchi. Di periferie degradate, di motel scadenti con le lenzuola sporche, di ragazze che si vestono con gli shorts e gli stivali di pelle bianca comprati in brutti negozi coi neon. Una vita al margine dove le uniche sicurezze sono il dolore, la sopraffazione, la malattia e la morte. A nessuno frega un cazzo di nessuno. Quesi rari esempi di bontà che si scovano nei rapporti tra i vari protragonisti (l’hipster e la mamma malata terminale, nate e erica) sono destinati a finire nel sangue e nel vomito. Red, White & Blue risulta spesso eccessivo nel voler dipingere un mondo totalmente privo di riscatto o salvezza. L’accumulo di sfighe e cose orribili che si sussegguono non porta mai al ridicolo involontario, sia chiaro, ma a una certa incredulità di fondo.
Il Piede e la Mina: In questo disastro di vita, in questo posto dimenticato da Dio dove non c’è nulla se non l’amaritudine del vivere moderno, prima che le cose vadano a puttane (come era destino che fosse) ci sono quei classici spiragli di felicità che nel Fascinema sono sempre e comunque preambolo di MORTE. I The Exits ottengono un buon contratto e la possibilità di un tour niente male. La ragazza traditrice dell’hipster chiede scusa e torna col capo chinato all’ovile. Il tumore della mamma dell’hipster sembra curabile e addirittura la donna si sta riappacificando con l’ex marito. Quest’ultimo è uno di quei genitori che, se fossimo nei vecchi cartoni animati della WB, sarebbe rappresentato solo dai piedi e da un pezzettino di gambe: un padre assente, che nel momento del bisogno s’è dato per fidanzarsi con un’altra e lasciando figlio e moglie in balia della malattia di quest’ultima.Dall’altra parte sembra che Erica e Nate abbiano finalmente trovato quell’anima gemella che il destino crudele fino ad ora gli aveva tenuto celato. Due reietti, due sconfitti, due emarginati che si trovano e che – in the name of the maximum tenderness – dormono abbracciati senza fare niente, sarà bellissimo lo stesso. Tutto sembra andare per il meglio. Eppure…
La Vendetta: Gli hipster, si sa, sono dei pasticcioni. Pensano alle loro magliette del cazzo, ai Ray-ban, agli orecchini, a quelle robe lì. Quando i The Exits rapiscono Erica, uno di loro inavvertitamente perde una carta di credito. Nate, che come abbiamo visto è secret badass, non ci mette ne uno ne due a beccare il colpevole e mette in atto la sua vendetta, tremenda vendetta. Si reca a caso del malcapitato e, dopo aver legato l’allegra famigliola a delle sedie, comincia a torturare tutti con un coltello. Nello specifico si accanisce con la piccola figlia di uno che, a dirla tutta, manco è colpevole. Franki è l’unico vero colpevole. Lui ha tenuto nascosto ai suoi amici che aveva sequestrato Erica e che, in un momento di follia, l’ha uccisa a coltellate. Gli amici arrivano che la ragazza sta spirando. Manco tentano di insabbiare la questione! La caricano in macchina ma Erica muore. Loro vorrebbero liberarsi la coscienza di quel peso, non vogliono essere complici di quel cretino che li sta per mettere nei guai. Ma alla fine cedono e nascondo il cadavere. Questa è la loro unica colpa. Certo, non roba da poco, ma solitamente in questi casi gli amici/complici fanno di molto peggio. Qui sembrano degli innocentoni che fanno un piacere a un amico. Ma questo non li salva certo dalla furia dell’angelo vendicatore Nate, che non e sita un secondo ad accoltellare dei BAMBINI per farsi dire la verità. In questo Red, White & Blue è molto più fasci di altri film del genere. Il desiderio di rivalsa e di giustizia di Nate è cieco. A lui (e allo spettatore) non interessa chi sia il vero colpevole, l’esecutore. Chiunque si sia anche solo avvicinato alla sua Erica, merita di morire male. E Nate è assolutamente unstoppable: non si ferma davanti a mogli, bambine… Nulla. E uno ad uno tutti i dannati hipster avranno ciò che gli spetta.
Qualcuno suggerisce mai di chiamare la polizia? Sì, come detto igli amichetti di Franki prima gli dicono di non esagerare. Poi una volta resisi conto del fatto che il loro amico è un povero pirla che l’ha fatta grossa, non contemplano nemmeno la possibilità di insabbiare tutto: “andiamo in ospedale!”. E ce l’avrebbero fatta se non fosse stato, drammaticamente, troppo tardi. Ed è qui che c’è la colpa vera. Perché nel momento in cui tra le mani non hai più solo una ragazza rapita e accoltellata, ma un cadavere che Franki guarda gli amici negli occhi pronuncia la frase: “Non mi vorrete mica abbandonare ADESSO?”. Uno che ha scoperto di avere l’HIV, che c’ha la mamma malata terminale a cui lui ha passato inconsapevolmente l’HIV (e lei l’ha presa talmente bene che s’è ammazzata), la cui ragazza l’ha tradito per poi mollarlo, uno con cui sei cresciuto nello sprofondo del Texas, che ti chiede di non abbandonalo in quel momento. E tu abbocchi. E infatti poi, muori molto male.
E’ colpa della società? La frase la pronuncia Erica, dopo essere stata rapita, legata a una sedia e messa di fronte alle sue responsabilità. Sei andata a letto con più di 130 uomini consapevole del fatto che li avresti passato l’HIV. Perché? Perché fai una cosa del genere? La risposta chiarisce tutto: “Quando ti hanno scopato due giorni dopo il tuo quarto compleanno, tendi a non preoccuparti molto degli altri”.
Il regista quanto vuole essere preso sul serio? Molto. Il film opta per uno stile sincopatissimo, che contrappone al piattume della vita dei protagonisti un montaggio molto veloce, che spesso lascia le azioni interrotte, che non da mai allo spettatore tutti gli elementi necessari per capire completamente cosa sta succedendo. Spesso vengono mostrate le reazioni, ma non le azioni. Formalmente Red, White & Blue non è un film nelle nostre corde: nelle sequenze di violenza c’è un grosso uso del fuoricampo, il commento sonoro è spiazzante e, pur trattandosi in soldoni di un rape & revenge, c’è una serietà di fondo piuttosto ingombrante.
Lui Muore? I Cattivi (con la C maiucola, quelli che hanno impedito ai due piccioncini di realizzare il loro piccolo sogno di normalità) muoiono malissimo. Il Mostro (colui che di fronte alle angherie della vita, risponde con rabbia feroce) si salva e scompare.
Quindi alla fine tutto bene, sì? Non molto. Nate ha perso l’unica cosa che lo poteva ancorare a una normalità. Un’imprevedibile catena di eventi l’hanno, ancora una volta, trasformato in quella orribile bestia che in realtà lui è. Come i vecchi assassinio del western, una volta finito il suo sporco lavoro, opta per ritirasi e scomparire come un fantasma. Vince la trsitezza.
Quanto è fascista in una scala da 0 a Law Abiding Citizen? Difficile patteggiare per Nate. La sua vendetta è evidentemente fin troppo efferata e crudele. Ciò detto non si può negare una certa soddisfazione nel vedere i Cattivi pagare con la vita le loro (inconsapevoli) colpe.
DVD-quote suggerita:
“scopati una zoccola e becca il violone,
può succedere,
fotti con l’armata delle tenebre,
ritrovi la tua auto in cenere, sul lungotevere”Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com
(In The Panchine feat. Noyz Narcos – Verano Zombie)
The Inevitabile Bonus: httpv://www.youtube.com/watch?v=2-ZQ5T8wjsg
ehi, io l’ho visto. bello. cioè, bello non è la parola esatta. comunque non so se lo avrei considerato fascinema, dato che la vendetta di nate mi ha creato molto più disagio fisico e mentale di qualsiasi malefatta degli hipster. cioè, come impatto e posizione rispetto al “revenge movie” lo trovo decisamente più affine a simpathy for mr vengeance che al giustiziere della notte.
“Il rapporto sessuale ricettivo non protetto con una persona HIV+ ha una probabilità di infezione che varia tra lo 0,3% e lo 0,8% se anale, e tra lo 0,05% e lo 0,2% se vaginale. Il sesso attivo, sia anale che vaginale, ha una probabilità di contagio tra lo 0,03% e lo 0,09%.
E’ importante comprendere il significato dei dati percentuali: ad esempio, lo 0,2% di contagio per la donna con partner sieropositivo indica che 2 casi su 1000 causano con certezza la trasmissione del virus, ma non significa che gli altri 998 rapporti sessuali siano sicuri. ”
coff coff
ma il NANNI che fine ha fatto…
a quando recensioni di possibili cult come PRIEST e SEASON OF THE WITCH aka la stagione della strega per noi itagliani…
@John Si infatti il presupposto che abbia infettato 130 persone è erroneo. E in un film pesante che si prende così sul serio è un pò una minchiata perchè può dare l’impressione che abbia effettivamente infettato a macchia d’olio.
Sembra un pò un mostro più mostro, a chi fa a gara ad esser peggio. Da lei che scopa con la speranza di infettare, a quelli che se la scopano che la conoscono appena, a quello che se la scopa (non la stupra) e poi la lega e l’ammazza, a quelli che nascondono il cadavere, a quello che prova piacere a torturare e ammazzare un pò di tutto a parte il gatto e la tipa di cui sopra :) Alla fine il film sembra una gara che vince il più psicopatico che si becca anche metà film come durata, costantemente accompagnato da sti accordi insopportabili di piano senza la quale il film peraltro è abbastanza noioso. Non si direbbe che il regista abbia le capacità di fare un film di questo tipo BENE.
Cmq farsi donare il sangue da un giovane musicista trombarolo: epic fail.
Vendicarsi di un vecchio stupro seminando aids: fail.
Ucciderla senza farsi scoprire: epic fail.
Passarla liscia perchè sei l’unico sano di mente: epic fail.
Vendicarsi: successo, ma cmq è morta e tu te ne vai a fanculo (comprensibilmente), quindi è più un “sulcesso”.
Morale: o sei veramente psicopatico oppure se sei sano non frequentare stronzi (tipo uno che ti piscia sulla friggitrice) e/o non prendere mazze da baseball in faccia. Le vie di mezzo: fail ed epic fail.
Tutto ciò mi fa pensare a un altro film immaginario (dopo quello degli zombie inculatori e del tizio che uccide una città da solo) che chiamerei Rape vs rape vs rape… dove inizia con uno stupro poi dopo un pò d’anni c’è un contro-stupro e così via per scadere nel surreale (già il controstupro basterebbe).
Tornando sul film mi fa anche un pò pensare al fatto che magari si da troppo peso allo stronzo apertamente violento, ignorando gli altri. Voglio dire, il musicista li è completamente fuori di testa, meritava più spazio. La madre che prende sangue da un musicista pure. E mi da cmq la sensazione di essere superficiale persino con la protagonista. Come dicevo il materiale potrebbe essere interessante (seppur deprimente) ma il film è fatto male. Poteva pure riflettere su come viene vissuta superficialmente la vita ma niente. Sembra che il suo unico intento sia o spaventare o deprimere o infastidire, un intendo rumoroso come le note del piano, invadente, su un film dai colori piani.
Non capisco perchè fascinema cmq. Sto commento è grosso non s’ho nemmeno se ci entra. :D
@John e Phoenix: il presupposto che Erica ne abbia infettati 130 mica proviene da un medico di chiara fama, bensì da una poveretta devastata e, peggio ancora, da uno hipster coi ricciolini e i baffetti. Dai minchia.
@Phonenix: il tuo “non S’HO” è una chiosa geniale.
Bellissima rece, pero’ lascia un po’ troppo al lettore decidere se sia valido o meno (e questo va benissimo) ma almeno qualche commento personale, tipo : mi è piaciuto, è un bel film ve lo consiglio, qualcosa del genere….
Dalla rece non sono proprio riuscito ancora a capire se sia bello o no. Poi immagino di si, altrimenti non si sprecherebbero tante righe (seppur piene di errori grammaticali ^^)…
L’ultimo film che ho visto sul tema “Revenge by AIDS is funnier” è quella bomba epocale di Confessions.
Faccio molta fatica a prendere sul serio qualsiasi variazione sul tema, figuriamoci un film che sembra scritto da due redneck che abitano nell’equivalente texano di Buccinasco.
@Cicciolina Si ma a parte gli stronzetti (un film dove tendenzialmente mi stanno tutti sul cazzo) pure la dottoressa li: ma l’ho fatto solo una volta, e lei una volta basta, si vabbè è interpretabile ma aggiunto anche a come si prende sul serio il film mi ha dato fortemente quell’impressione. Poi è vero con quella ci hanno scopato tutti e tre e gli altri non li ho sentiti lamentarsene. Certo era stronza forte lei aveva l’HIV e non sapeva neanche che contagiava una piccola parte di tutta quella gente. Il presupposto è quello perchè sennò dai cazzo scopo con tutti lo 0,9% verrà infettato, yeah, tremenda, tremenda vendetta. Non è esattamente ommioddio l’untrice, che era la cosa figa per me, è che l’HIV non si presta bene. Insomma il film è ancora più deprimente perchè è plausibile che lei si immaginasse di infettare più dello 0,qualcosa%. Non ho capito se l’ha preso a 4 anni (rape infettivo) o dopo. Non sono soddisfatto.
Non m’ero reso conto di aver scritto non s’ho ma mi piace molto.
@John Devo provare sto Confessions allora, ora che ho ancora fame di unzione.
@Stanley boll
mi ponevo anche io la stessa domanda. Dove sarà ?
Avevo anche provato a evocarlo con CIOUNCOBRANELLOZAINO ma non è servito a nulla. In questi casi in cui non c’è risposta alle molte domande della vita, quando si rimane privi di certezze, l’unico rifugio è la FEDE. Possiamo solo unirci in preghiera e sperare nel futuro.
Fratelli, pregate con me il “Cobra nostro”:
Cobra nostro che sei nei Calci,
sia incarcerato il Tuo Nano,
venga il Tuo Ingegno,
sia fatta la Tua volontà,
come da Ciccy così da Dolly.
Dacci oggi il nostro Calcio quotidiano,
trasmetti a Michael Bay il tuo Diesel
come il Piotta alle sue seguaci,
non ci indurre in polluzione,
ma liberaci da Maltese.
Amen.
Mi raccomando dite 3 Cobra nostro prima di ogni pasto, e 5 prima di addormentarvi.
ma dai,sarà a farsi una meritatissima vacanza…;D
de”d”ciso? (terza riga)
Segnalo anche “ritirasi” e “trsitezza”. Il Correttore di Bozze
Due cose importantissime!
1) Cicciolina (che è di pazza avantgardness) ne aveva già parlato!
http://www.i400calci.com/2010/02/rottendamn-2010-sangue-e-dim-sum/
io volevo mettere il link nella rece e mi sono dimenticato!
2) il post l’ho scritto tra mezzanotte e le due di mercoledì notte. non mi scassate il catzo. poi è noto che io ho le dita tozze per cui…
:-D