Ma vi rendete conto? Due anni e mezzo che ho aperto I 400 CALCI e, con tutti i film dal pedigree impeccabile che ci sono in circolazione, la recensione che ha ottenuto il record mondiale di richieste impazienti è quella di un film del regista di Espiazione su una bambina troppo giovane per tirare calci volanti. Ma state bene??? Che poi dico: in Italia esce il 22 luglio, perché me lo state chiedendo ossessivamente da ben due mesi? L’avete già visto? E come avreste fatto, di grazia??? A parte quelli come me che abitano in un paese straniero, non mi capacito assolutamente di come si possa riuscire a procurarsi un film che non è ancora uscito regolarmente in sala… è fantascienza, è letteralmente impossibile.
Comunque: ogni desiderio (incluso fra quelli che non mi scoccia soddisfare) è un ordine, e il popolo (tranne quando chiede cose che non mi va di fare) è sovrano.
L’ho visto.
È abbastanza carino.
Fine della recensione.
Scherzavo, ora allungo il brodo.
Dovete sapere che quando ero piccolo i miei genitori mi hanno insegnato due regole fondamentali per sopravvivere:
1) non entrare mai in nessun posto se non sai come uscire;
2) non ti fidare dei film action/horror fatti da registi con gli occhiali.
La prima regola è il motivo per cui ho sempre la pistola con me anche quando vado in bagno. Quella, e un pacchetto di fazzoletti.
La seconda è il motivo per cui noi dei 400 CALCI facciamo da sempre bullismo attivo senza rimorsi verso Steven Soderbergh, e per cui guardavo questo Hanna con forte sospetto.
Voglio dire: Joe Wright ha fatto Espiazione. Espiazione, e un Jane Austen. Più di così, per rappresentare l’esatto opposto dei film che mi attirano doveva solo fare Sex & the City 2 e L’arte del sogno.
Apro una parentesi che non c’entra nulla: il mese scorso, per motivi che non sto a spiegarvi, sono stato in gita in visita guidata col pulmino a Bath. A un certo punto la guida ha detto: “e questa è la casa dove ha vissuto Jane Austen“. Io mica lo sapevo che Jane Austen aveva vissuto a Bath. Mi sono paralizzato. Sono impallidito. Ho bestemmiato. Ma com’è possibile che io, Nanni Cobretti, creatore e capo del glorioso sito internet “I 400 CALCI” che basa tutti i punti della propria Mission su tutto quanto è opposto a ciò che rappresenta Jane Austen, mi ritrovassi ad aver visitato i luoghi nativi della noiosissima scrittrice inglese prima di, che so, lo stadio intitolato ad Arnold Schwarzenegger a Graz in Austria? Ero ferito nell’orgoglio e infastidito nel pregiudizio. Insultato nella ragione e offeso nel sentimento. E insomma, ve lo volevo confessare, prima che qualcuno mi ricattasse. Ora mi sento più leggero. Chiusa parentesi.
Joe Wright, dicevamo: l’approccio di uno col suo CV al sottogenere “Nikita” in versione minorile sarebbe stato prevedibilmente particolare. La speranza principale ovviamente era che non si cascasse in territori snob e paternalistici alla Soderbergh/Ang Lee, alla “sono un regista intelligente che si abbassa a fare un film stupido per far vedere agli stupidi quanto sono intelligente, tipo Charlton Heston che spiega il senso della vita al pianeta delle scimmie”.
La prima cosa che fa è prendere la protagonista, Saoirse Ronan, e invece che farne un esca per pedofili alla Natalie Portman in Leon la imbruttisce e ne fa la tipica crucca albina cresciuta in totale isolamento in Freddonia da un padre completamente privo di senso estetico. Poi fa fare la parte dei crucchi adulti a due australiani, Eric Bana e Cate Blanchett. Infine, come mossa estrema, gira delle scene a Berlino senza ingaggiare Udo Kier.
Ma andiamo in ordine: le prime sequenze sono divertentissime perché mettono alla prova il dono della sintesi di Joe Wright. Per cui vediamo Hanna che salta e mena a casaccio correndo nella neve e seccando cervi bevendone il sangue dal loro stesso teschio, per poi leggere libri complicati a voce alta mentre il padre le chiede di ripetere la stessa frase in francese, in russo e in arabo, e lei lo fa con l’aria di quella che dice “ma sì, ma sì, ma tanto lo sappiamo tutti che appena farà comodo alla sceneggiatura saprò fare qualsiasi acrobazia e parlare qualsiasi lingua senza battere ciglio”. La scena fa molto ridere, e vedere che anche Joe Wright si azzuffa con il didascalismo e la credibilità come un Louis Leterrier qualsiasi ce lo rende più simpatico.
Comunque: 15 minuti di addestramento, con la povera Hanna che sogna di vedere il mondo di fuori come Raperonzolo, poi la nostra protagonista trova per la casa un grosso bottone rosso con scritto sotto “per avviare la trama premere qui”. Lei lo preme, et voilà! Funziona. Lei e il padre prendono strade separate dandosi appuntamento a Berlino. Hanna viene rapita dall’agente Coulson (se non mi confondo), fa la conoscenza di Herr Cate Blanchett, si guarda attorno interessata e al primo sussulto di noia spezza colli come matite e scappa.
L’interesse di Joe Wright è principalmente nella descrizione dei personaggi. Di Hanna gli interessa il lato alla Tarzan, l’addestratissima assassina che in battaglia sguazza come una trota in acqua dolce ma alle prese con il mondo e i rapporti interpersonali è diffidente e confusa. Il Wright sembra anche particolarmente arrapato dalla Blanchett, generalessa dura e inflessibile ma spesso mostrata in momenti intimi e umanizzanti senza motivo. Di contorno l’ottimo Tom Hollander è un improbabile killer rotondetto, effemminato e vestito come Jerry Calà in vacanza in Sardegna, e soprattutto la stramba famiglia che accompagna casualmente Hanna durante la sua fuga, una parodia fighetto-hippie in cui una coppia di pseudo-spiriti liberi pseudo-intellettuali (Jason Flemyng e Olivia Williams) non hanno saputo fare di meglio che tirar su una figlia adolescente (una spettacolare Jessica Barden) ossessionata dallo show-business che ragiona come una mini-Paris Hilton completamente scollegata dal mondo, e che si pappa tutte le battute migliori del film.
Poi il Joe si diverte – e un po’ esagera anche – a stilizzare le scene d’azione, appoggiandosi sulla solida colonna sonora dei Chemical Brothers: qui è un po’ dove il nostro si convince di essere fighissimo anche quando in realtà fa cose viste e straviste come un inseguimento in un deposito di container, o sboronate poco riuscite come l’assalto in metropolitana in piano sequenza – che certo, tecnicamente è di ottima fattura, ma là dove per esempio in The Protector Tony Jaa menava decine di persone in assoluta scioltezza, qua al povero Eric Bana gli leggi in faccia “speriamo che questa venga senza errori che non ce la faccio più”, e ammazza un po’ il pathos.
Però lo ammetto: fin qui il film mi piaceva. Niente di memorabile, un certo equilibrio fra cose riuscite e cose che no, ma mi piaceva. Il problema arriva al momento di tirare le fila del discorso.
Fondamentalmente, di tutti i personaggi interessanti non ce n’è uno che faccia una fine che non si possa definire come minimo frettolosa. Da un certo punto in poi o rimangono bloccati su se stessi (il killer fischietta di continuo, Cate Blanchett si massaggia i piedi di continuo) o spariscono senza salutare (la famiglia). È come se Wright avesse collezionato una serie di ottimi spunti senza però trovare adeguato compimento per nessuno di essi.
E come se non bastasse, infila uno dei finali più pigramente incapaci che io abbia visto da parecchio tempo a questa parte. E siccome avete rotto le balle per leggere la rece subito anche se il film non è ancora uscito, ora ve lo spoilero senza rispetto. Perché in pratica, dopo averci presentato la povera Hanna che non ha mai visto l’elettricità in vita sua e che va in crisi isterica davanti a un telefono che squilla cercando di spegnerlo col telecomando, lo sceneggiatore si accorge di colpo che mancano 15 minuti alla fine e c’è ancora più di mezza trama da spiegare. Per cui che succede? Di colpo Hanna infila un internet point e, in un rapido montaggio, come se nulla fosse scopre tutto su Google. Ma vaffanculo.
L’istinto comunque rimane quello di rimanere dopo i titoli di coda per vedere se appare Samuel L. Jackson (strano ma no).
DVD-quote:
“Abbastanza carino, ma vaffanculo”
Nanni Cobretti, i400calci.com
P.S.: ma io vi prendo in giro perché vi voglio bene, lo sapete vero? Continuate a chiedermi le cose, io ci scherzo ma mi fa piacere… venite qua che vi abbraccio <3
Quoto, però al ribasso: cioè mi sono addormentato per quattro notti di fila. Ogni volta ricominciavo a vederlo dal punto in cui mi ero addormentato la sera prima. Non mi era mai successo di annoiarmi/dormire tanto.
La cosa più bella: quando c’è il ragazzino pomicione -spoiler- e lei reagisce quasi spaccandogli l’osso del collo. Il lungo periodo tra i ghiacci con Enrichetto Banana, l’ha resa propensa alla bernarda, ideona.
Adesso, se hai veramente coraggio, ti sfido :) a una rece di “Reeker”. L’unico caso di teen-movie in cui il mostro puzza di merda. E si manifesta proprio attraverso la puzza, frullando poi i cervelli con un apposito frullino installato sul braccio. Reeker non può mancare alla collezione di nessuno !
Visto che è il mio primo commento… beh, vi faccio i miei complimenti, ragazzi: ridendo e scherzando è un anno che vi seguo, e siete fighissimi.
Detto questo… Cavolo, Nanni: mi avete fatto compagnia per tutto il periodo pre-maturità e mi abbandonate proprio all’ultimo? Mi ero promesso, in una sorta di bislacco giuramento fatto per sopravvivere, di guardare il film da voi recensito il giorno prima del mio esame (che quindi è domani, yeah).
E ora mi tocca la regazzina picchiapicchia + Blanchett e Bana. ‘nsomma, poteva andarmi meglio (ma, in effetti, conoscendovi, poteva andarmi molto peggio!).
Tutti i suoi film sono abbastanza carini.
E’ costante, se non altro.
“Per cui vediamo Hanna che salta e mena a casaccio correndo nella neve e seccando cervi bevendone il sangue dal loro stesso teschio”
i see what you did here…
BEVI NEL TESCHIO, BEVI NEL TESCHIO!
Sono Jo, e approvo questo messaggio.
(grazie della recensione, re Nannibal. I trailer in Italia girano già da un po’ ed ero curioso)
Basta con queste ragazzine che menano.
(Ma che cagata immane Bronson di Refn)
ma dai, non è così bruttino.. a me non è dispiaciuto. E’ un buon thrillerino in confronto ad altre cazzate improponibili come The Next Three Days. Certo, non è originalissimo e una delle poche cose che sembrano darti l’impressione di guardare qualcosa di diverso è la colonna sonora. Però dai, con la premessa che non c’è mai limite al peggio, non è malaccio.
nanni sono curioso di scoprire quale sarà il tuo approccio (un giorno arriverà!) a Orgoglio e Pregiudizio e Zombi.
Alleluja non sono l’unico a essersi rotto con questo kick-ass meet salt meet troppi discorsi meet pochi e stanchi schiaffi.
La bambina lercia che ribalta i militari con 2 dita? Maddai ebbasta. Già la Jolie rachitica aveva credibilità 0 in salt…che poi sia figa è un altro discorso, qua si parla di ceffoni plausibili e non ce n’erano come non ce ne sono con sta teen homeless lurida.
Ah, mi sono documentato e non esiste il fumetto, quindi almeno per oggi non si lascia spazio a dubbi su possibili “capolavori”.
@Phoenix Finalmente uno che non idolatra bronson solo perchè ci sta il villain del next batman nonchè povero anonimo in Inception. Poteva essere un gran prison movie e invece bo una cagata ironica che nn si capisce dove vuol andare a parare.
@Giacomo ma in next three days, russel crowe fa qualcos’altro oltre a piangere o cosa? Che caso umano che sta diventando pure lui…
@Schiaffi Russell piange, Russell fa un giro in macchina di notte, Russell va a trovare la moglie, Russell piange, Russell organizza un piano di evasione che in confronto Michael Scofield di Prison Break gli fa una pippa. Russell guida in autostrada come Schumacher nei tempi d’oro. La prima metà del film si dorme, la seconda ci si sveglia ma bisogna guardarla con la stessa razionalità con cui si guarda Detective Conan.
Premesso che (già detto mille volte) sono qui per le rece e non so niente di film violenti… qualcuno ha detto “Orgoglio e pregiudizio e zombi”? Io ho letto il libro e, avendo già letto l’originale della Austen, mi sono divertito un casino. Non sarà il massimo e non è originale ma: 1) il titolo era troppo bello e ironico (o blasfemo per le fan di Lizzy Bennet); 2) l’idea di base è fenomenale, anche se sviluppata senza infamia e senza lode conservando, si dice e mi è sembrato vero, l’80% del testo originale. Hanno venduto uno zilione di copie e si parla di film. Se il regista la butta in commedia quanto basta potrebbe non essere male… Sogno Keira protagonista in una sorta di crossover tra il suo ruolo del 2005 e quello di pirati dei caraibi.
Mi chino, pronto a ricevere sulla nuca il calcio rotante di un servitore ibrido nano-scimmia quando Nanni farà un cenno; vi chiedo solo che sia rapido e indolore.
@Giacomo E’ proprio tosta superare il primo tempo. Io mi sono fermato ai primi 15 minuti credo, ma odio l’attrice protagonista e Russel non l’ho visto mai così noioso.
@harry: la saga di Reeker non e’ esattamente attuale, ma se ci tieni la citeremo qua e la’ :)
@enrproc: ma grandissimo, in bocca al lupo! Hai il permesso, al posto di Hanna, di riguardarti Crank 2 :)
@frank/gigos: ho letto anch’io che sarebbe 80% Jane Austen e 20% zombi. E’ il motivo per cui sono stato alla larga dal libro e per cui il film (che ha gia’ cambiato 3/4 registi) probabilmente se lo guardera’ il Miike.
Che storia! Quindi Nanni Cobretti ha appena ammesso che in futuro probabilmente a Jane Austen sarà permesso di fare il suo ingresso nei 400 calci. Certo, sarà in realtà lo zombie di Jane, visto che lei è morta da tempo, e passerà dalla porticina del gatto (leggi curse of Miike, senza offesa), ma l’evento sarà comunque epocale.
Ora io insinuo: siamo sicuri che a visitare la casa della zitelllona di Bath il Nanni ci sia andato per sbaglio?
@gigos: cercavo gli zombi… ne ho trovati solo il 20% :(
Sono quasi dieci anni che mi addormento quando guardo un film, ma con questo stranamente non è successo. Il film non m’ha detto granché, sebbene le ragazze che spaccano il fondoschiena mi piacciano a prescindere dall’età. Si ok, le preferisco con le tette, ma mi adatto un po’ a tutto. Comunque no, m’aspettavo decisamente dippiù.
Sapete quale altro film ho atteso per molto tempo e alla fine però l’ho trovato deludente? Volete saperlo? No? Ma si dai… Super 8. Voi direte: e come cazzo hai fatto a vederlo dal momento che al cinema non è ancora uscito? L’ho sognato una sera che guardavo un altro film. E’ tutto molto interessante, no?
Nanni non puoi andare avanti con i fazzoletti per l’eternità, presto o tardi dovrai andare a comprare la carta igienica.
Ok, ok. però il primo è un capolavoro intramontabile, solo per la scena della ragazza a cui Reeker frulla il culo mentre lei è seduta sul cesso.
E comunque, prima non lo avevo detto ma alla frase:
2) non ti fidare dei film action/horror fatti da registi con gli occhiali.
ho avvertito un tremito lungo tutta la montatura, da orecchio a orecchio…
caro Nanni,
mi delurko e vado offtopic ma non prima di dirti che amo alla follia i Calci e leggo tutti i giorni!!!!
volevo solo segnalare questo film in uscita: http://www.youtube.com/watch?v=-OsuchUxzdc
che è un film VERO e non un trailer di Maccio Capatonda come credevo io
le fonti? http://www.mymovies.it/film/2010/dreamlandlaterradeisogni/
che ne pensate? io ho pianto.
E.
“su una bambina troppo giovane per tirare calci volanti.”
Però chloe moretz anche se come altezza non pagherebbe il biglietto dell’autobus in kick-ass tirava calci volanti come il norris d’annata (certo aveva come padre Nicola “santo subito” gabbia)
Il primo Reeker mai visto, ma il 2o è squallido con quel cristo lì che si muove sempre a scatti. Noia pure per lui.
@Schiaffi
il secondo Reeker è un concentrato di colpi di genio, al ribasso però. Cioè ogni idea, di per sé accettabile, invece di svilupparsi viene tramutata in una boiata pazzesca. Lo stesso Reeker si improvvisa macellaio ma non recede da nuovi tipi di frullatori, puzzando sempre di più. Insomma, grande cinema, basta vederlo con il giusto spirito: non si era mia visto un teen movie in cui i teens, quando capiscono di essere in procinto di morire, lo sanno per via della smorfia di disgusto che deforma loro la faccia: il fetore di Reeker.
Il Primo è ancora più lento, pieno di indizi falsi, più che una sceneggiatura con punti morti, la morte di una sceneggiatura. Ma il frullatore da polso che frulla facce, culi ecc. è troppo fico.
Swiiii
Non mi è dispiaciuto, anche se mi aspettavo di meglio, pensavo che lei a un certo punto diventasse un ninja ma niente che tristezza. Nanni se vuoi una sfida una bella rece di “The King Of Fighters” non sarebbe male, una cagata simile mai vista in vita mia, e non solo perché con il videogame non c’entra una mazza…proprio una schifezza immonda. Si salvano giusto Maggie Q che vabbè, è gnocca oltre ogni gnoccheria, e Bernice Liu che avevo visto anche in Bad Blood, mi gusta assai con il caschetto sembra una porca mica male.
Presentando il film a Londra, Joe Wright ha platealmente ammesso che gli mancavano i soldi per girare il finale previsto dalla sceneggiatura, e che (anche se non ha usato queste esatte parole, ma quasi) il finale posticcio gli fa cagare. Viva l’onestà.
@Mr.POP: http://www.i400calci.com/2010/10/in-sacrificio-per-voi-the-king-of-fighters/
già visto, già fatto…
@Uwe…grazie me l’ero persa ahahahah vedo dalla rece che il pensiero è lo stesso comunque :D
Guardro’ curioso, se non altro per la colonna sonora…
OT: Diobonino (come direbbe Willelm Dafoe in Daybreakers) quanto é figo Super8
Super8 è un gran gran pezzo
E’ una mia impressione o ‘sta Hanna è tipo X-23 della Marvel?
Ieri credevo che avessero preteso veramente troppo dalla mia sospensione dell’incredulità poi, si sa, la notte porta consiglio ed oggi ho cambiato idea: anche con sospensione dell’incredulità mi avrebbe fatto cacare lo stesso. Brutto sodo.
joe wright non piace o piace poco a chi non sa nulla di tecnica cinematografica e soprattutto non fa questo di lavoro. hanna, nel piccolo della sua trama-che-sa-di-già-visto, ha una notevole ricerca dal punto di vista fotografico. veramente molto interessante.
@harry piotta. magari vedersi il film al cinema, no? così magari non ti addormenti che il biglietto costa. ahahahahahah. :D
il vantaggio di vedere i film scaricati a casa è che reeker lo puoi vedere seduto sul cesso.
Hanna è il film la cui trama non sta in piedi fin dall’inizio.
Pensateci: il papone buono che allena la figliola per metterla al mondo con tutte le armi necessarie, e che è tentennante a premere quel bottone… E lo credo bene: quel bottone richiamerà su Hanna ogni attenzione malefiica del mondo. Non solo la stronza che la vuole morta, ma anche tutte le agenzie dei servizi segreti del mondo (daje, non mi direte che dopo la strage che fa durante il film, pure in una base segreta, nessunuo si interesserà alla ragazza perché la stronza muore?)
Fossi stato il papone, me ne sarei andato nel mondo con Hanna, avrei recuperato i documenti e vissuto in pace senza avere ulteriori problemi dalla stronza. Perché sì, la stronza è al totale oscuro di dove sia Bana e Hanna, anzi di Hanna pensava pure che fosse morta (guardate la storpresa che le si stampa in faccia quando viene a sapere della piccolina).
Invece che fa Bana con tutto l’amore del padre amorevole? Annuncia la ragazzina al mondo.
Una trama veramente stupida, o per essere buoni artificiosa e forzata.
Senza contare che, avesse fatto come logica suggerisce, la vendetta sarebbe potuta arrivare in tutta sicurezza per Hanna…