1992: è ottobre. Il che significa che sono quasi 11 mesi che attendo questo momento. Finalmente posso vedere, in modo del tutto tranquillo e legale, un film “vietato” al cine. O meglio: finalmente ne esce uno interessante. E con “interessante” intendo “diretto dal regista di Robocop“. Il divieto è ovviamente appena ai 14, ma essendo stato applicato per via di contenuto a sfondo sessuale vale doppio. In più avevo la soddisfazione di poter capitalizzare sulla prima delle mie rinomate previsioni nostradanannicobrettesche. Era un paio d’anni infatti che consigliavo ad amici e parenti di tenere d’occhio l’allora sconosciuta Sharon Stone, per via del magico triplete Nico/Action Jackson/Atto di forza, e nessuno mi si filava. E invece ora eccoli di colpo a dirmi “urca, ne sai a pacchi, non hanno ancora inventato l’internet ma appena lo fanno ti consiglio di aprire un sito dedicato all’arte del cinematografo”. Ha così origine il mio vizio di vantarmi al bar. Al cinema ci vado con mio cugino, Inosanto Cobretti, perché i miei nonni pur di vederci ci offrivano il biglietto a patto che ci andassimo insieme. Per me era tutt’altro che un peso, avevamo gli stessi gusti. A dirla tutta fu proprio lui a iniziarmi ai film di arti marziali. Anzi, da bravo cuggino una volta mi disse pure che conosceva un colpo che se me lo dava dopo tre giorni morivo, poi per dimostrarlo mi prestò un intero libro sull’argomento. Insomma, ci presentiamo alla cassa belli pimpanti: per me è un grosso momento formativo, o almeno l’hype è questo.
L’inizio del film è perfetto: musica da mistero d’altri tempi, due persone che trombano, tette nude dopo pochissimi secondi, improvvisa esplosione di ultraviolenza. Fosse tutto così, film della vita. Sharon Stone infila una prestazione leggendaria, Michael Douglas fa se stesso come non aveva ancora avuto occasione di fare, e l’accoppiata Verhoeven/Eszterhas costruisce un giallo congegnato abbastanza bene da non sembrare solo una scusa per girare delle scopate, e alla fine di tutto il trambusto non ho nemmeno capito chi minchia era l’assassino. Nel mezzo, le scene più importanti: come al solito, fra Sharon che apre le gambe e la sua scopata con Douglas vince per impatto la meno pubblicizzata, ovvero il semi-stupro anale ai danni della povera Jeanne Tripplehorne. Memorabile anche Bart Simpson nel ruolo del portachiavi.
Esco non sconvolto, ma adeguatamente ingasato. Da lì scoppia la moda del thriller erotico mainstream, e io mi ci tuffo a peso morto a partire dall’acquisto a scatola chiusa della colonna sonora di Sliver, salvo scoprire che le mie coetanee per limonare preferiscono ancora Babe dei Take That agli Enigma (e hanno ragione). Poi vedo Sliver al cine, sempre con mio cuggino, e la fissa per il genere ci passa a entrambi all’istante.
Anche se non c’entra niente ne approfitto, visto che l’ha fatto anche Wim, per smentire i numerosi equivoci che girano sul mio nome completo: non è Giovanni, come tanti sembrano erroneamente pensare, bensì Nannibal. Mi chiamo Nannibal Cobretti. Colpa dell’impiegata all’anagrafe che sbavò sulla H. Cose che succedono, e capite anche voi perché non lo dico troppo in giro.
2011: Basic Instinct, come tutti i film americani di Verhoeven, contiene al suo interno la parodia di se stesso. Di base è un aggiornamento anni ’90 di quei vecchi film con le femme fatale che ogni critico serio cita a memoria anche se non li ha mai visti, tranne che io sono talmente poco serio che non li so nemmeno citare a memoria. La fiamma del peccato? Boh? Ma tiriamo avanti.
Si parla di Catherine Tramell (Sharon Stone), scrittrice 30enne dalla vita sessuale sfrontata, immorale e perversa (va sia con gli uomini che con le donne, come Cicciolina Wertmüller!) che usa gli uomini come oggetti per scrivere i suoi romanzi e nel frattempo li tratta male, tipo che quando loro hanno voglia di scopare lei invece no, e viceversa. Poi qualcuno ammazza un suo ex esattamente come lei ne descriveva la morte nel suo ultimo libro, e inizia un vortice di mistero, sangue e passione. Sarà stata lei, con il subdolo piano di nascondersi dietro al “ma figurati se sono così scema da farlo uguale a come l’ho scritto nel libro”? O magari là fuori c’è qualcuno che ha motivi per volerla incastrare? A indagare viene chiamato Michael Douglas, attore americano 45enne, figlio d’arte, che non mi risulta abbia qualifiche e nemmeno uno straccio di esperienza nel campo delle investigazioni. In compenso si arrapa come ridere, e quando succede non capisce più niente. Catherine Tramell diventa quindi la burattinaia che plagia e manovra le sue vittime a piacimento, sbatte loro in faccia il proprio gioco e poi le confonde, le smonta, e da qualche parte al DAMS in questo momento c’è qualcuno chiuso in camera da giorni a scrivere furiosamente una tesina in cui spiega come tutto ciò sia una metafora del rapporto tra Verhoeven e Hollywood, guadagnandoci un onesto 26.
Visto oggi, Basic Instinct è un film che fa molto ridere, principalmente per la magistrale arroganza con cui alternativamente sfrutta e si prende gioco dell’ingenuità sessuale dell’epoca, e poi per il maglione con scollo a V che indossa Michael Douglas per cuccare in discoteca. Verhoeven confida parecchio in Sharon Stone, la quale sfodera una performance effettivamente spettacolare. Vi ricordate quanti critici all’epoca, dopo aver visto la sua patata, iniziarono a raccontare di quanto fosse intelligente? Così spettacolare. Anche se la mia scena preferita rimane quando Douglas, nudo immediatamente post-coito, viene avvicinato dall’amante lesbo della Stone che era rimasta tutto il tempo a guardare nascosta, non batte ciglio e le fa: “Dammi un parere, Roxy, da uomo a uomo. Per me è la scopata del secolo. Tu che ne pensi?”
Mi piace comunque ricordare Basic Instinct come esempio da manuale del concetto dietro al nostro Premio Bravo, o di come spesso la reazione sia più importante dell’azione. Ammettiamolo: nella famosa scena dell’accavallamento non si vede un tubo. Il pelo si intuisce, ma è poco, breve, lontano e sfocato. Io ho dovuto comprarmi il bluray per vedere finalmente qualcosa. Il 70% di quella scena lo fa la zoommata su Wayne Knight, sudato come un porco, con uno sguardo da maniaco malamente represso. Wayne Knight è il nostro Premio Bravo ad honorem. Tra l’altro guardandolo non posso fare a meno di notare la sua straordinaria somiglianza con Vincenzo Mollica, nonché la coincidentale fissa di Mollica per Sharon Stone. Ma quanto c’è’ rimasto sotto Mollica con Sharon Stone? Io dico che a suo tempo al cine guardò tutto il film con addosso la stessa espressione di Wayne Knight. Sapete chi furono gli unici al mondo a sbattere in prima pagina la notizia del 50esimo compleanno di Sharon Stone? Nel 2008, quando nessuno la sentiva nominare da secoli? Le testate italiane con cui collabora Mollica. È disperato. Però voglio spezzare una lancia a suo favore, e lanciarmi in una nuova previsione nostradanannicobrettesca, insensata quanto lo fu la prima a suo tempo: Sharon Stone tornerà, e quando lo farà spodesterà Helen Mirren dal trono di Regina delle MILF. Amen. La rece è finita, andate al diavolo.
P.S.: non so voi, ma io difendo alla morte anche Showgirls.
Showgirls no. Forse dovrei rivederlo una seconda volta a velocità normale e non triplicata
atto di forza-robocop-starship troopers un trittico da paura…e ci metto dentro pure l’uomo senza ombra…tutto il resto non l’ho mai visto…
Bella rece proprio vero mi ricordo ancora le storie della patata intelligente! :D
Verhoeven è un idolo assoluto, totalmente scorretto e sfrontato, ma “Showgirls” no, fa cagare a spruzzo. Ancora non mi capacito che il regista di “Total Rekall”, “Robocop” e “Starship Troopers” si sia prodotto in una inutilità come quella.
Uhm, già! Magari rivedendolo dopo quasi 20 anni lo rivaluto con occhi più maturi, ma onestamente non ne ho voglia. XD
Anch’io difendo Showgirl fino alla morte.
Come qualsiasi fotogramma che abbia inquadrato Elisabeth Bqualcosa.
ma quanto è barbona la scena in discoteca con Arrazzo Douglas che fa il ggiovane? L’ho rivista non troppo tempo fa e mi ha messo una tristezza… ma un po’ tutto il personaggio è così, come quei papà separati che cercano di fare i compagnoni con gli amici dei figli e vengono presi in giro alle spalle.
Io preferivo poi le scene con la Tripplehorne, tanto allora (perché per me le uniche bionde all’epoca erano Kim Basinger e Michelle Pfeiffer E BASTA LE ALTRE POSSONO MORIRE) quanto adesso.
Ogni volta che vedo la sequenza dell’accavallamento mi viene in mente palle in canna (meglio? Peggio? Chissà)
PS: La didascalia sotto Arrazzo Douglas!
“perché per me le uniche bionde all’epoca erano Kim Basinger e Michelle Pfeiffer”
Pure per me! XD Forse pure perché erano partner e villain di Batman. XD La Basinger soprattutto.
ah su showgirls: io lo difendo, ma solo per il suo (e il derivativo) LOAL
“Helen Mirren Regina delle MILF”…mitico!
La Mirren però in “Excalibur”… XD ed ho fatto caso che era lei solo qualche anno fa! °_O XD
Anche io preferivo la trombata con la mora.
Quella poverata di Body Of Evidence era uscito prima o dopo?
Tutto, ovviamente, per il LULZ.
Ricordavo l’ anno prima ed invece quello dopo. Solita alternanza del mitico Dino De Laurentiis: dopo quel gioiellino de “L’ armata delle tenebre” ecco la boiata. XD
” Insomma, ci presentiamo alla cassa belli pimpanti”
Pimpo nella cassa?
Nannibal: quei nomi antichi che portano avanti le tradizioni di famiglia
http://insostenibile.tumblr.com/post/6583322989/nonno-nannibal
meme this dudez
uhm… thriller erotici e nn viene citato il nostrano Bambola? Quello si che era spinto. Gente che chiavava ovunque, la Marini che si pigliava pure le anguille…l’Italia si fermo’ per un momento a riflettere.
Masbaglio o il protagonista era il pelato dei negramaro?
Il lo ricordo come tremendamente noioso!
Non so perchè ma ultimamente leggerti mi rattrista e mi viene voglia di tornare in Montana.
E non solo una tristezza qualunque.
Un triplete di tristezza.
@c.w.sughrue: ti saluto con la manita :)
“Da ragazzo avevo letto una storia buffa, e non mi ricordo il titolo né l’autore, ma ricordo una frase: «Da qualche parte, un rospo scoreggiò in modo sinistro»”
Caro Nannibal,
vedo con viva e vibrante soddisfazione che hai sottolineato anche la mia scena cult preferita, che ha il suo correlativo nell’impagabile ShowGirls, quando la neretta innamorata viene presa a mazzate in culo dal suo cantante preferito.
A parte questo, trovo molto interessante quando dici “si prende gioco dell’ingenuità sessuale dell’epoca”. Eh, concetto complesso. Meriterebbe una rece tutta sua :) Cioè quando vidi Basic pensai che il senso del pudore era cambiato tanto: prima, un film così osé non ti veniva proposto come mainstream, ma solo come roba alla Fred Olen Ray (Italia 7 dalle 00.45 in poi). Adesso (cioè allora) non più, c’erano anche attori famosi. In Cane di paglia c’era la famosa scena del timbro del posteriore, ma si vedeva molto meno, era meno forte: ma non per l’epoca. In altre parole, credo ci sia sempre un dialogo tra reggista e pubblico, anche quando il film deve sorprendere e scioccare il pubblico, perché senza comune intesa la trasgressione sarebbe impossibile. Ma è proprio per questo che è impossibile trasgredire. Il pubblico è meno ingenuo di quel che si può credere. Anche sessualmente. Non a caso il Paul è partito con un filmetto bello tosto a base di culo: Fiore di Carne, con Monique Van der Ven e un ineguagliabile Rutger Hauer.
Uhm, già!
Se Nannibal tira fuori Basi Instinct io non posso che rispondere con Bill Hicks :
http://www.youtube.com/watch?v=GVS_DxhQGfI
@harry: tutto corretto. Quello che intendevo e’ perfettamente riassunto, di nuovo, da un dialogo del film: per il pubblico mainstream / Michael Douglas fu “la scopata del secolo”; per Verhoeven / Sharon Stone era “un buon inizio” :)
Mi fa ridere questa terminologia, “scopata del secolo” :) Mi fa venire in mente qualcuno che aveva detto “la pompa inaudita” :)
1) Che vuol dire “l’ha fatto anche Wim”? E se Wim si butta nel pozzo, ti butti anche tu?
2) Chi si ricorda il monologo di Accorsi su Sharon Stone in santa Maradona? (adoro i dialoghi di quel film).
3) Ah Wayne Knight: forse il più riconoscibile caratterista dei ‘90s e io imparo adesso che si chiama così (prima pensavo a lui semplicemente come al ciccione che in Jurassic Park muore male con il veleno appiccicoso in faccia). Raggiunse l’apice della sua carriera facendo lo Smithers di Michael Jordan in quel marchettone di Space Jam.
È vero che Mollica gli somiglia. Ricordo un pezzo letto su internet chissà quando in cui uno diceva che aveva avuto Mollica e come prof in facoltà e che lì lo chiamavano Giano bifronte perché in aula era un vero bastardo, diversissimo dal mollicone pacioso che fa le interviste. Boh, mi è rimasta impressa ‘sta cosa.
@Gigos: Wayne Knight è diventato famoso come Newman, il postino arcinemico di Seinfeld
@Gigos: (1) esatto, lo spirito è quello. uno si butta e gli altri tutti dietro, col gomito alzato e gli anfibi con la punta di ferro. di solito il primo a tuffarsi è Bongiorno Miike. Nannibal è l’ultimo.
mirren regina delle milf cosa che è del ’45? la milf in quanto tale decade passati i 55, massimo massimo 60 se è ben tenuta, questa sarà la regina delle nonne al limite. a parte questo, verso showgirls ho sempre avuto una sorta di simpatia insensata dovuta al fatto che fu il primo film che andai a vedere al cine con una ragazza, e pensare che puntavo a mortal kombat che a mia insaputa era uscito di programmazione il giorno prima… rivisto poco fa, devo dire che il film in se non è poi sto squallidume di cui si legge sempre in giro, concordo invece in pieno sui giudizi a propo della protagonista, una vera cagnaccia in tutto e per tutto, per fortuna che c’era gina a risollevarci il morale. body of coso nn lo rivedo da una vita, ma ricordo una scopata memorabile fatta durante una visione con una ragazza di allora, quindi a qualcosa sarà pur servito. di basic di cui ho visto un uncut in hd pochi mesi fa, nn posso che dirne bene, gli anni se li porta benino ed’è guardabile ancora oggi, moda maschile a parte, pure io preferisco la mora, la stone accavallo compreso, nn mi ha mai detto sto granchè e md lo preferisco in la guerra dei roses.
Là p…anata sarà verà o leggenda internettiana? Che senso ha scriverlo? Misteri della vita. Poi chiediamoci perché in Italia le cose non vanno bene anche per questo. Avete mai notato che invece uno non scrive mai o quasi: de “La prima volta che ho aiutato qualcuno…”. C’ è da riflettere a ben vedere.
” moda maschile a parte”
Io la trovo più fresca di quella del decennio scorso ed in parte di questo! XD
Però su HM hai ragione! XD
Be’, è verissimo, Basic Instinct in fondo ha poco di memorabile (giustamente nanni smontava anche la “famosa” scena hot dove poi non si vede quasi nulla). Però questo film è all’origine della mia passione per Sharon Stone, più di Mollica. E’ vero, ormai è un po’ oscurata e se si esclude Casinò e altri due o tre (ci arriviamo?) titoli… non è che abbia fatto film proprio intoccabili.
Eppure io resto convinto che sia bravissima, se le offrono dei ruoli in cui non deve per forza fare la femme fatale (Bobby, per esempio).
Quanto alle “patate intelligenti” ricordo che una decina di anni fa ebbe un ictus e allora tutti a parlarne, anche i TG in fascia protetta… e facevano vedere Sharon vestita di bianco su una sedia… per poi acclamare la sua previdenza nell’aver stipulato un’assicurazione sul cervello!
MD arrapato secondo me era già ridicolo all’epoca del film… rivedendolo ora mi riempie di tristezza, soprattutto se ripenso alla sua mirabile interpretazione di Remington in Spiriti nelle Tenebre.
Anch’ io preferisco altri suoi ruoli.
e io che pensavo alla patata intelligente di Portal 2
faccio per dire
bene, ho concluso
non è vero
BONUS: http://insostenibile.tumblr.com/post/6594104939/patata-intelligente
ora ho concluso
@Vinx Lol bella connessione non ci avevo pensato :)
Non avevo dubbi che avresti giustamente tributato Waynone nostro.
Ma io aggiungo 3 cose, come nell’intervallo tra primo e secondo tempo, nel fu Universal channel:
1) questa è la rece più bella che ho letto quest’anno. Da cornice. E siccome non leggo MAI altre rece tranne quelle di questo sito… mando cordialmente affanculo tutti quelli che non la pensano come me. Ma non potete offendervi.
2) Tumblr è la peggiore invenzione del web. Spero finisca presto e che i suoi utenti vengano arrestati o almeno multati.
3) Oh, non ci scordiamo che il ruolo della milfettona la Sharon l’ha già fatto in un film di … Jarmush ? Con Bill “Inculafantasmi” Murray che la va a trovare per rispolverarle la punta del naso, e la riscopre dotata di figlia tettona. Non voglio nemmeno pensare che non lo abbiate visto.
Swiiiiii :)
Visto anni e anni dopo in dvd. A tutt’oggi non ho ancora capito come si fa a pensare “ah, sì, Basic instinct, quello con Sharon Stone” quando ogni volta che è inquadrata la Tripplehorn la pellicola si incendia.
Body of evidence fa cagare. davvero, non lo si può vedere.
@ Schiaffi. Mi hai fatto ricordare bambola. Riceverai il conto del mio psicanalista.
@puffetto hai ragione la Mirren al massimo regina delle Gmilf…
Bebbeh, Michael Douglas prima di fare lo sbirro qui è stato Steve Keller per un centinaio di episodi..
Devo ancora capire come ha fatto il mitico Michael a fare “All’ inseguimento della pietra verde, “Il gioiello del Nilo”, “La guerra dei Roses” e “Black rain” e poi i suoi maggiori successi sono stati “Attrazione fatale”, che devo ancora vedere, e appunto BI che quando vidi da ragazzino un po qua e là non ci capii molto onestamente. Prodotto dalla mitica Carolco che all’ epoca sfornava un successo dietro l’ altro prima di arenarsi con “Corsari” e il già citato “Showgirl”. Ancora non capisco come Verhoeven sia passato da “L’ amore e il sangue” si mitici “Robocop” e “Atto di forza” e poi BI e “Showgirl”! Per poi tornare alla fantascienza con “Starship troopers” e “L’ uomo senza ombra”! °_O Che curiosa filmografia.
Nessuno lo ha nominato? Ci penso io! Ricordiamo l’ uscita nel 2006 del sequel di cui si parlava da alcuni anni e che nonostante il grande buttage o come si scrive, non è andato bene al botteghino.
Mitico Wayne Knight! ^^
Sono contenta che finalmente qualcuno ha scritto una recensione in cui si menziona il BELLISSIMO maglione attillato verde bottiglia con scollo a V che indossa Douglas. Propongo un premio ad honorem per la costumista che ha partorito questa idea, un premio di qualsiasi tipo
Cos’ ha di strano non l’ ho ancora capito.