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Ritardi giustificati: Adèle e l’enigma del faraone

Jean-Claude Van Gogh
di Jean-Claude Van Gogh | 24/06/201130

Se c’è una cosa che dovete sapere è come funzionano le cose qui nella magica redazione de I 400 CALCI. Gli uffici sono in una struttura che sembra un grattacielo ma senza finestre e ricoperto di magma tiepido abbastanza da non colare giù e mantanere una temperatura interna abbastanza elevata da costringerci a fare tutto a torso nudo. L’unico modo per entrare è arrampicarsi a mani nude sulla parete e raggiungere l’unica fessura disponibile al 35simo piano solitamente controllato da una banda di nani incazzati fatti di metadone e con occhiali da sole che se gli gira male ti ributtano giù sputandonti addosso e cantando canzoni heavy metal a cappella. No, Nanni Cobretti non deve fare tutto questo, lui abita dell’enorme villa con castello di fianco e c’ha la passerella. La sala riunioni è all’ultimo piano, il 120esimo, ed arrivarci è ancora più un casino, bisogna far esplodere muri e scalare a testa in giù pareti ricoperte dai viscidi e putrefatti resti dei redattori scartati. Ogni volta che c’è un film da vedere si sale su e dopo un breve giro di ambarabà ciccì coccò Jason Statham sul comò un redattore viene scelto dal Capo. Il fatto è che giunta la riunione per recensire Adèle e l’enigma del faraone, 8 mesi fa, nessuno si presentò. Nessuno, neanche il Capo, l’organizzatore, colui che sempre c’è e tutto sà. Ci lasciò sulle scrivanie un bigliettino con scritto DINOSAURI. CAPEZZOLI. ADELE. STOP. sperando di corromperci con primitivi istinti e voglie paleontologiche, senza sottolineare il nome, il male: BESSON. I mesi passarono, i bigliettini sulle scrivanie, sempre più grandi, venivano meccanicamente bruciati sul posto, le riunioni sempre più deserte, e poi il disastro. La settimana scorsa vedo un cartello: riunione con buffet. Mi precipito, ho fame, nessuno ci dà mangiare qua dentro e da quando la crisi ha colpito anche noi lavoriamo come matti per tenere a bada il sindacato nani, ma sono anche l’ultimo arrivato e non so un sacco di cose. Giunto il sala riunioni un grosso cartello dalla scritta SUCA mi fa realizzare il dramma: ero stato fregato e la gran maledizione di Adèle era finita. Ce l’avevo nel culo.

Adèle in redazione mentre cerca il bagno.

Guardandolo un pomeriggio mentre i nani protestavano di sotto mi resi conto che alla fine Nanni su una cosa aveva ragione, ma non vi dico quale, non ora, prima bisogna ordinare le idee, iniziare un nuovo capitolo, il primo di due, e chiamarlo così:

UN DINOSAURO, L’OSTENTATO JEUNETTISMO, LO SBAGLIO

Avere un dinosauro non è che voglia dire vincere per forza, ci sono un sacco di film del cazzo con i dinosauri di mezzo, ma solitamente sono anche film talmente poveri da far tenerezza. Il vero sbaglio è avere un dinosauro in un film per famiglie, che è un po’ come avere Statham in un film per scacchisti, non puoi sfruttarne l’awesomeness. E ho capito che Jurassic Park è considerato film per famiglie, ma non è la stessa cosa. Il vero dolore è che Besson gli fa squartare un sacco di gente a sto Pterodattilo, ma mai ci fa vedere il modus operandi. C’è giusto una cassa toracica squartata a terra un po’ casualmente per farci capire che la gente la mangia, ma poi basta. Tanta fantasia, inutili inquadrature di voli sulla Senna all’alba e CGI discutibile. Tra l’altro all’interno della storia è veramente prescindibile, poteva essere qualcosiasi altra cosa che non sarebbe cambiato niente, potevano metterci un paio di tette volanti come fanno i giapponesi e sarebbe stato pure più divertente.
E poi c’è l’ostentato Jeunettismo. Il titolo originale è Les aventures extraordinaires d’Adèle Blanc-Sec. Suona mica un campanello, Amélie? I primi 15 minuti sono di voce narrante e presentazione di eccentrici personaggi. Fischiano mica le orecchie, Amélie? E i personaggi che arrivano dopo sono eccentrici uguali, hanno facce strane e grosse, sono grotteschi e caricaturali. La protagonista, Adèle, è una giovanissima ragazza che vive e pensa sopra le righe, in un mo(n)do tutto suo, con tante piccole fisse e voglia di essere diversa. Brucia mica il culo, Amélie? Non so se sia volutamente ispirato o meno, ma anche fosse sarebbe solo un’aggravante, la prova definitiva che Jean-Pierre Jeunet ha inconsciamente fatto più danni di quel cazzo di Pterodattilo. Besson che fa Jeunet, rendiamocene conto, il risultato non poteva altro che essere questo: LA NOIA.

"E non è possibile, ancora a fare Jeunet, e che due grandiosi marron glacé!"

Che a me Jeunet piace un sacco, pure in Alien: Resurrection, ed infatti il problema non è lui, ma quelli che vengono dopo, i sognanti registi che hanno perso il lume e si son messi a collezionare fototessere. Ora passiamo alle cose belle, il secondo capitolo:

LA FIGA

Non è molto carino nei confronti delle lettrici ma è la verità: l’unico serio motivo per guardarsi Il favoloso mondo di Adèle Blanc-Sec è lei, Louise Bourgoin. Bellezza disarmante, quel cazzo di neo sul labbro che devasta qualsiasi ragionevole criterio, la francesità generale ed è pure una brava attrice. E oltre ad essere bella lei è bello pure il suo personaggio: ironico, sveglio e piccante sempre con la battuta snob pronta, classicamente francese. Questa parte, va a rubare mummie e le chiude nella vetrinetta in camera da letto. Provateci voi a non amarla, provateci voi a non amarla dopo che ci viene presentata tutta sudata nei deserti egiziani, provateci voi a non amarla dopo la sequenza della vasca. La sequenza della vasca. La sequenza nella vasca. Quel raggio di sole in una tempesta di merda. Adesso avete capito su cosa aveva ragione il capo, no?

DVD-quote suggerita:

“Avete presente un bel film? Ecco, non c’entra niente.”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com

>> IMDb | Trailer

Se siete arrivati in fondo ve la meritate, la sequenza della e nella vasca (doppiata in russo).

Jean-Claude Van Gogh
Autore del post: Jean-Claude Van Gogh
"James Cameron puppami la fava."
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tags: Adèle e l'enigma del faraone ambarabà ciccì coccò Jason Statham sul comò Capezzoli i nani incazzati del 35simo piano il sindacato nani Jason Statham in un film per scacchisti la noia la redazione Les aventures extraordinaires d'Adèle Blanc-Sec lo sbaglio Louise Bourgoin Luc Besson Ritardi giustificati sequenza nella vasca The Extraordinary Adventures of Adèle Blanc-Sec

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30 Commenti

  1. KNavis 24/06/2011 | 10:08

    Si vabbè ma ti pare che una si porta la posta ed il tagliacarte vicino alla vasca da bagno, e vabbè che sei una estroversa e diversa e c’hai i capezzoli antigravità, ma io in bagno mi porto lo stretto indispensabile e quando tiro l’acqua devo pure scappare che mi arriva la pioggerellina di rimbalzo dello sciacquone…
    Comunque non è questo…. in realtà il film mi ha fatto cagare in tutti i modi e gli angoli … per questo ce l’ho col bagno….

    Rispondi
  2. Phoenix 24/06/2011 | 10:16

    A me manco mi acchiappa questa. Meno male che non l’ho visto sto film.

    Rispondi
  3. GoatBoy aka Kurosawa Puppami La Fawa 24/06/2011 | 10:39

    Per quanto mi riguarda Besson è morto una decina d’anni fa per mano del suo gemello malvagio che ne ha preso il posto.
    E’ l’unica spiegazione che mi riesco a dare.
    Ora in Lacrime vado o seppellire il DVD de “Il Quinto Elemento” in giardino.

    Rispondi
  4. Cicciolina Wertmuller 24/06/2011 | 10:50

    tagliacarte + vasca da bagno è in effetti un’accoppiata che poteva essere sfruttata molto, ma molto molto meglio. prendi un joe eszterhas qualunque, fagli scrivere due righe e vedi tu. cristo dio!, roba da far rimpiangere eszterhas, ma ci rendiamo conto???

    Rispondi
  5. Jo (recently promoted to Rocky Jo) 24/06/2011 | 11:03

    solidarietà al sindacato nani.

    Rispondi
  6. RRobe 24/06/2011 | 11:04

    Magari, più che Amélie, t’è venuto in mente che quegli elementi erano, magari, magari, presenti nel fumetto originale (un capolavoro) da cui il film è stato tratto? No, eh?

    Rispondi
  7. Watanabe 24/06/2011 | 11:05

    L’ho spento dopo mezz’ora. Onore a te che sei riuscito ad arrivare alla fine.
    Vista la scena della vasca, visto tutto il film!

    Rispondi
  8. RRobe 24/06/2011 | 11:05

    Poi che il film non sia nulla di speciale, concordo.

    Rispondi
  9. Zino Davidoff 24/06/2011 | 11:06

    “[…]tagliacarte + vasca da bagno è in effetti un’accoppiata che poteva essere sfruttata molto, ma molto molto meglio”

    Come disse Marat: è notorio che nel famoso quadro stia bestemmiando, in quanto già ha capito quanto vicino sia il peggioramento di tale accoppiata.

    Ok, la smetto. :P

    Rispondi
  10. puffetto 24/06/2011 | 11:09

    sembra una via di mezzo tra keira e natalie (portman) ma più bella di entrambe. potrebbe valere la visione del film, si.

    Rispondi
  11. KNavis 24/06/2011 | 11:17

    @Puffetto,

    guà, mi permetto… di Natalie ultima maniera non so, perché ha cominciato a darla, cinematograficamente parlando, quando ho smesso di vedere film con lei. L’ultimo che ho visto è stato Episodio III e purtroppo mi dicono che l’ha data tra il II ed il III, quindi sto ancora cercando il Director’s Cut o l’episodio II.V in cui effettivamente appare il fattaccio. Diciamo che posso basarmi sulle promesse viste in Leon (che poi ho avuto diversi guai con la giustizia…) e diciamo che non mi pare accia. Ma di Keira no, assolutamente. Anche se con quest’ultima San Giuseppe è stato veramente crudele ed ha infierito di pialla, ma non c’è paragone, merita molte più diottrie la Knightley. Ma poi che ca##o dico che i gusti son gusti?!… Scusa Puffetto… Taccio.

    Rispondi
  12. Schiaffi 24/06/2011 | 14:45

    Esiste pure il fumetto di sta merda? Da bruciare immediatamente.
    Solo a me la scena postata ha cagato il cazzo a livelli raramente raggiunti? Cristo durerà 1 minuto ma nn ce l’ho fatta a vederla tutta, ma che cazzo è quella che parla da sola, bo forbici e lettere…ma vaffanculo, la classica merda pretenziosa.
    Da quando è uscita quella cagata tutta britannica del discorso del re mi piglia il nervoso ogni volta che vedo ste puttanate wannabe.
    Serve + umilità e sostanza, altro che sta noia.

    Rispondi
  13. malintenzionato 24/06/2011 | 15:39

    schiaffi il fumetto è un capolavoro, se non conosci impara a tacere che fai migliore figura

    Rispondi
  14. Schiaffi 24/06/2011 | 17:55

    @malintenzionato
    Punto 1. Guarda, se c’è un posto al mondo dove non mi devo preoccupare di fare belle figure, è questo immacolato e santissimo blog. Posso tenere il capello unto, la camicia di 3 taglie in + e la scarpa che parla e me la sciallo tra la mia gente che ama il cinema con i coglioni.
    Le frustrazioni da turbonerd checca isterica valle a sfogare nel forum di badtaste.it che li trovi i disgraziati come te + moderatori vari che vi sgridano tipo bidelli se qualcuno offende l’altrui assai fragile sensibilità. (sono certo che già frequenti quell’infelice luogo).

    Punto 2. Allora, NON leggo fumetti, NON ho letto e NON leggero’ questa poverinata pretenziosa. NON me ne fotte niente se a detta degli eunuchi è un capolavoro, ho visto 1 min di scenetta inutile che mi basta e avanza. Commento quando mi va senza dovermi curare di turbare gli squilibri di qualche nerdaccio. Ripeto, sono nella sagrestia dei 400 per scambiare opinioni e tamarranza con gente seria, non per farmi riprendere dal loser di turno. Sta scritto in home CINEMA DA COMBATTIMENTO, non “fumetti e cosplay”.
    Incassa e vai a morire ammazzato.

    Ah, se tieni la fissa per le tipe in vasca che fanno cose, vai su xvideos.com e scrivi kaviar+scat+bathroom. Buona visione e auto-bandisciti da mondo.

    Rispondi
  15. Hendrall 24/06/2011 | 18:24

    un po acidelli né?

    io sto film non l’ho trovato poi così malaccio, ma confesso che mi è sfuggito il perchè del recensirlo qui… per la cassa toracica?

    Rispondi
  16. Stanley Boll AKA Past & Fasul 24/06/2011 | 19:21

    ma che è successo a besson…oltre a prendere 10chili all’anno fa dirigere agli altri i suoi soggetti migliori e tiene per se i film per ninni…

    Rispondi
  17. alessandro 25/06/2011 | 00:26

    Devo dire che il film non mi è dispiaciuto, niente di entusiasmante ma non mi è sembrato una porcheria. Al di là del simpatico, più che ragionato, discorso fatto da Schiaffi, penso che, viste le accuse mosse, sia importante verificare la sostanza del fumetto, che mi è estraneo.
    @ Schiaffi: ma poi che ha di male la scena? La tizia che parla da sola? Sul serio? Io lo faccio sempre. E molto. E giro a piede libero. Non è normale? Cazzo me ne frega?
    Ma poi: non avete mai letto un libro al cesso? Mi pare la stessa roba di leggere la posta.

    Rispondi
  18. Nanni Cobretti 25/06/2011 | 09:14

    @hendrall: oh, io nel trailer avevo viso dinosauri e tette. I dinosauri ok, e’ pesante constatarlo ma potrebbe ancora essere Jumanji o L’albero della vita, ma le tette?? Si vedevano i capezzoli nel trailer. Non poteva essere un film per bambini. E invece :(

    @schiaffi: oh, e l’educazione?? (il bidello)

    Rispondi
  19. Phoenix 25/06/2011 | 09:19

    Tette per bambini. Mi aspettavo di più dal maleducato vs malintenzionato cmq. :)

    Rispondi
  20. Hendrall 25/06/2011 | 11:57

    @nanni: ahaha davvero? io il trailer non l’avevo visto, e menomale direi a sto punto. altrimenti avrei rosikato pure io :D

    distributori italiani truffaldini o besson signore del male? chissà…

    Rispondi
  21. RRobe 25/06/2011 | 12:02

    O manica di ignoranti che non capisce il prodotto che ha davanti e va a vedere un film inconsapevolmente?

    Rispondi
  22. Hendrall 25/06/2011 | 12:36

    T__T chiedo venia per non aver letto First Blood prima di guardare Rambo quando avevo 7 anni

    Rispondi
  23. Nanni Cobretti 25/06/2011 | 13:21

    @rrobe: come se non si fosse mai visto un film che, per i motivi piu’ disparati incluso lo slittamento del target, reinterpreta e stravolge il senso del fumetto da cui e’ tratto? non farmi fare il primo esempio che mi viene in mente ;)

    Rispondi
  24. RRobe 25/06/2011 | 14:05

    Per Nanni: dipende.
    ‘Sta rece parte dall’assunto: ‘sto film è influenzato dalle varie suggestioni Jeunet.
    Non è così. Il film parte dalle suggestioni del fumetto (che, lo ripeto, è uno dei capolavori del fumetto francese) e da una delle sue prime (se non proprio la prima) storia.
    Die che è un film non riuscito, è lecito.
    Tutto il resto (compresi gran parte dei commenti), son cazzate,.
    Che va bene la posa del “Cinema da Combattimento”, ma non è che dietro a questa ci si possa giustificare ogni castroneria che si dice (leggasi pure: la rencensione di Point Break).

    Rispondi
  25. RRobe 25/06/2011 | 14:06

    Per Nanni: dipende.
    ‘Sta rece parte dall’assunto: ‘sto film è influenzato dalle varie suggestioni Jeunet.
    Non è così. Il film parte dalle suggestioni del fumetto (che, lo ripeto, è uno dei capolavori del fumetto francese) e da una delle sue prime (se non proprio la prima) storie.
    Die che è un film non riuscito, è lecito.
    Tutto il resto (compresi gran parte dei commenti), son cazzate,.
    Che va bene la posa del “Cinema da Combattimento”, ma non è che dietro a questa ci si possa giustificare ogni castroneria che si dice (leggasi pure: la rencensione di Point Break).

    Rispondi
  26. RRobe 25/06/2011 | 14:10

    Il discorso è il solito sul consumo consapevole: se vai a vedere un film basato su un fumetto per ragazzi (per ragazzi bada, non per bambini), poi non ti puoi lamentare che hai visto un film per ragazzi.
    E’ come se andassi a vedere Tin Tin e ti lamentassi che non ci sono sbudellamenti.

    In sostanza: il film va benissimo che non ti sia piaciuto perché non è girato in modo da venire incontro al tuo gusto… ma dire che non ti è piaciuto perché un film per ragazzi è un film per ragazzi, mi pare una cazzata.

    Rispondi
  27. Nanni Cobretti 25/06/2011 | 14:31

    Beh mi pareva chiaro dalla lunga introduzione che l’assunto di partenza fossi io che dicevo al Jean-Claude “oh, nel trailer si vedono dei dinosauri e dei capezzoli, buttagli un occhio che non si sa mai”. Vedi i dubbi che mi ponevo ai tempi in cui mi disturbai a presentare il trailer. Nella rece Jean-Claude risponde diligentemente alle mie domande. Intuisco che non condividiamo questa curiosita’, ci puo’ stare ;)

    Rispondi
  28. RRobe 25/06/2011 | 14:38

    Ma la curiosità ci può stare (ce l’avevo pure io), dico solo che dire che è un film per ragazzi, come se fosse questo il suo problema, mi pare insensato. Tutto qua.

    Rispondi
  29. giando 30/06/2011 | 16:28

    bella review, da pisciarsi. rimanete comunque degli sfigati segaioli ^___^

    Rispondi
  30. Grande 30/06/2011 | 16:34

    bella review, da pisciarsi. rimanete comunque degli sfigati segaioli ^___^

    Rispondi

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