Tutti vanno pazzi per le storie di Harry Potter, strillava Collo mentre spacciava libri tarocchi di Harry Potter all’inizio di Fighting. Cito a memoria. Non è vero, naturalmente. Noialtri Harry Potter lo schifavamo a man bassa in tempi non sospetti. O forse no. Lo schifavamo durante la gestione Columbus, quella dei film per bambini interpretati da bambini e con tutti i giochetti e i maghetti e il gufo demmerda e la scopa che ruota su se stessa e se sa dove andrà a finire come er proverbiale cetriolo de Hans Christian Andersen. Ve lo ricordate quando un minuto di Guzzanti faceva più ridere di un anno di altri comici? Se non, abbiamo un video a tema:
httpv://www.youtube.com/watch?v=h5UrSBYXJ2g
Etcetera. Vi risparmio la scena che gli esce i spinaci dalle mani e torno al punto. Sapete che il primo film di Harry Potter e il primo episodio di 24 sono usciti a due giorni di distanza? L’ho scoperto una dozzina di secondi fa guardando cose a caso su Wiki, non che io li abbia scoperti subito. Di 24 ho già detto e inizio a essere parecchio noioso, mentre Harry Potter l’ho tenuto sempre e rigorosamente a distanza, perchè i fenomeni di costume in costume a noi ci stanno lì e riuscivamo già a vedere un domani PEGGIORE e più vuoto e pieno di morchia in cui masse di adoratori per nulla scafati si accalcavano alle retrospettive-maratona settimanali al megaplex vestiti da Severus Piton.
httpv://www.youtube.com/watch?v=flQZuDXqQjk
Oppure no. Mi attaccai a Harry Potter quando vidi un suo film per la prima volta, ed era La camera dei segreti, ed era al cinema. Cioè, sì, film di merda per ragazzini e tutto ma per prima cosa io non ho gusti cinematografici o se li ho non li ascolto e secondo sempre meglio Chris Columbus che quelle robe indiepop artsy-fartsy coi disegnini di Francesco Clemente alla Paradiso Perduto o quel che era. Probabilmente me lo sono sparato nel momento giusto, e ci sono rimasto dentro un po’ per caso un po’ per voglia. Nello stesso periodo ho letto i romanzi, anche qui senza dover andarli a cercare. Una decina scarsa di anni dopo mi ritrovo ad assistere all’ultimo episodio della saga: ho letto tutti i libri prima di vedere i film e ho visto tutti i film nella prima settimana di uscita, ad eccezione del primo episodio, ma credo sia sempre stato per congiunture o perchè non c’era niente di meglio e se mi date del fan di Harry Potter mi incazzo come un puma. Per prima cosa perchè io ho letto Wittgenstein (non il blog, l’altro), cosa che non serve assolutamente a nulla se non per la figa e per non farsi confondere con quelli che hanno in casa libri di Harry Potter. A proposito, ho un video dello zio Henry anche su questa cosa:
httpv://www.youtube.com/watch?v=ZFds_Db4OQc
Seconda cosa perchè io sono uno tranquillo. A noi tranquilli ci trovate in prima fila al cinema con quello sguardo divertito da chi si fa un giro nei bassifondi e che ha in mano la verità, perchè oltre ad aver letto Wittgenstein avevamo messo un messaggio sulla bacheca di facebook in cui manifestavamo il sospetto che i rulli di Tree of Life fossero invertiti una settimana prima che la notizia venisse divulgata in giro per il web. Il mio regista preferito? Abraham Zapruder. Al secondo posto Hitchcock, ex aequo con David Yates. Una delle cose più divertenti di Harry Potter (leggendola ora viene in mente l’assonanza tra Potter e Popper e pensando che sei righe sopra ho buttato Wittgenstein a caso come antagonista mi viene da ridere in modo rumoroso e sguaiato come se fossero tornati i tempi del Grande Guzzanti) è l’avvicendarsi dei registi: la serie inizia con appunto uno specialista di robe per bambini, il quale viene cambiato non si sa per quale ragione al terzo episodio, in favore del regista del succitato Paradiso Perduto -il quale sulla carta è la roba peggiore che possa capitare al film e all’atto pratico diventa del tutto a caso il principale responsabile della svolta dark della serie, almeno credo- e poi Mike Newell, per trovare nell’episodio 5 il suo regista definitivo, vale a dire uno che al cinema non ha fatto NIENTE a parte appunto quattro episodi di Harry Potter, nei quali si infila in silenzio a testa bassa e con la fotta del gruppo, più o meno come Bearzot ai tempi di Italia ’82 -e se così è dobbiamo come minimo immaginarci J.K. Rowling nei panni di Sandro Pertini e forse Emma Watson in quelli di Dino Zoff. I ragazzetti sono l’altro motivo di sollazzo nella saga di Harry Popper. Raccolti a dieci-undici anni con un casting fatto col segno della croce, son cresciuti sotto i nostri occhi costringendoci a prendere le parti di uno o dell’altro senza soluzione di continuità. Io, in totale disaccordo col resto del pianeta terra, ho una predilezione per Daniel Radcliffe. Non per le qualità artistiche o che, ma da qualche parte a metà della saga ha smesso di essere un bambino pacioccoso col caschetto hippie ed è diventato un sosia di Steve Albini. Ho letto che la collega e sodale Dolores si prende bene per Draco Malfoy, ma a me ricorda troppo Kekko dei Modà e quindi SCHIFO a prescindere. L’unico altro paragone musicale che mi viene in mente è lo slancio vitale slayeriano di Malocchio Moody, ma qui andiamo nel vivaio dei comprimari, che in Harry Potter è un campionato a parte e ha prodotto più Premi Bravo del resto dei film usciti in America nello stesso periodo. Se sommate il tutto viene fuori la saga più tranquilla della storia del cinema: registi anonimi e intercambiabili, attori protagonisti scelti che avevano dieci anni, comprimari di lusso che pagano la bolletta del gas, effetti speciali non particolarmente memorabili ma sicuramente ben fatti, trame divertenti ma non troppo geniali e via vaneggiando.
Ognuno c’ha le sue idee in merito, voglio dire. Harry Potter è finito questa settimana al cinema, con un film-fiume che copre la seconda parte del settimo libro. Se siete di quelli che han letto i libri probabilmente l’avete già visto, nel qual caso non vi servirà sapere che l’ultimo capitolo è abbastanza tirato via e toglie un sacco di pathos alla conclusione in favore di un approccio più sportivo con più CGI e meno spiegoni. La recensione sta già nel primo video e io non c’ho mica niente da aggiungere: in qualche modo mi dispiace che sia finito, non credo di avere il fegato di ricominciare un’altra saga del genere da zero, ma a conti fatti arrivare alla fine di questa è stato, ehm, un piacere.
Cofanetto-quote:
“L’Italia-Brasile 3 a 2 del Quidditch.”
Wim Anselmo Diesel, i400calci.com
finalmente è finita sta roba…grazie a Dio fin da ragazzino sono stato alla larga da sta robaccia e non mi ha rovinato la crescita…
io l’avevo letto fino al quarto con quasi curiosità, il 5 con noia e il sesto e il settimo non li ho nemmeno toccati. Anche per i film ho visto solo i primi 4, ma la curiosità di vederne un finale ha preso il sopravvento e ho guardato il settimo. La prima parte la considero un abominio pallosissimo, la seconda mi ha divertito più di quanto pensassi e ho apprezzato l’assenza di spiegoni a favore della battaglia baracconata.
Inoltre guardando questo senza aver letto il libro mi sono eliminato fastidiosi paragoni, almeno.
Ho notato una cosa: i fans della serie sono l’unico pubblico che guarda il film, applaude piange e fa il tifo chiassosamente e a film finito si alza e dice “minchia che merda il libro è troppo meglio”.
Che brutto essere divisi tra dovere e sentimento.
@Uwe
“Ho notato una cosa: i fans della serie sono l’unico pubblico che guarda il film, applaude piange e fa il tifo chiassosamente e a film finito si alza e dice “minchia che merda il libro è troppo meglio”.”
questa è la cosa più VERA che ho letto sui 400 calci tra quelle non scritte da Jean-Luc Merenda.
Io la penso al contrario, Cuaron è la cosa migliore che poteva capitare alla serie, non a caso è l’unico vero autore tra i 4 registi e non a caso il terzo capitolo è il migliore. Parte nello spirito bambinesco dei primi due col cazzo di autobus per cambiare gradualmente nell’horror schietto con la scena del treno. Che poi lo hai scritto, è il passaggio al dark, ma pure nel libro si passa al dark lì, se non ricordo male, e Cuaron lo ha gestito alla grande.
D’altro canto Yates è un po’ il peggio cane.
“i tempi del Grande Guzzanti”?
Guzzanti è ancora grande.
Hai visto Aniene?
@Uwe
Non è così per tutti i film tratti da libri?
Forse il fenomeno è particolarmente apprezzabile quando il pubblico è molto affezionato.
O forse essendo i lettori in media giovanissimi non hanno ancora imparato il trucco degli esperti: se hai letto il libro evita il film come la peste (Dio che fastidio Io robot, dio che fastidio, povero Asimov…)
Il Titolo è la perfetta sintesi di 7 Libri ed 8 Film.
Nulla da Aggiungere …
ah Si, Il Guzzanti di oggi non fa più Ridere.
Io me ne ero sempre tenuto alla larga. Poi, per compiacere un amico bisognoso di sostegno, sono andato al cinema a vedere la prima parte dell’ultimo film. Stavo per rimanerne ucciso quando, ormai quasi alla fine, è scoppiata una rissa in sala tra due gruppi di ragazzine parteggianti per non ho capito bene quali fazioni. Lo giuro. Il divertimento è stato pari solo allo scoglionamento di dovermi beccare il mio amico immusonito per tutta la sera perché gli avevano rovinato la visione del film….
@Uwe
“Ho notato una cosa: i fans della serie sono l’unico pubblico che guarda il film, applaude piange e fa il tifo chiassosamente e a film finito si alza e dice “minchia che merda il libro è troppo meglio”.”
Da grande fan della serie, posso dirti che ho visto i primi cinque film, non ho applaudito, non ho pianto e non ho fatto il tifo chiassosamente e per questo mi sono sentito autorizzato ad alzarmi e dire “minchia che merda, il libro è troppo meglio” e mi sono anche sentito autorizzato a sbattermene altamente del sesto e dei due settimi film e ad andare a rivedermi Fast Five.
“Ho notato una cosa: i fans della serie sono l’unico pubblico che guarda il film, applaude piange e fa il tifo chiassosamente e a film finito si alza e dice “minchia che merda il libro è troppo meglio”.”
Anche mia mamma con L’uomo che sussurrava ai cavalli. Ogni generazione ha il suo.
Comunque Uwe Pol, questa te la plageranno per i libri di marketing al dams, vedrai.
non lo so, per me Harry Potter è l’unica saga coi titoli interscambiabili a quelli di Indiana Jones!
“Ho notato una cosa: i fans della serie sono l’unico pubblico che guarda il film, applaude piange e fa il tifo chiassosamente e a film finito si alza e dice “minchia che merda il libro è troppo meglio”.”
Sono un grande fan dei libri della saga e devo dire che all’effetto “Molto meglio il libro che il film” si aggiunge l’enorme fastidio per dei film tecnicamente fatti col culo. Sembrano, almeno per 2 o 3 che ho visto, un collage di scenette prese (in parte) dai libri unite tra loro da dissolvenze e effetti vari. Sono film brutti e sopratutto privi di ritmo.
Sono una grande fan della serie…
Nah, che poi ci credete sul serio.
Il teaser però mi ha fatto molto ridere con quel “finiamo insieme” mentre due maghi con bacchetta magica che fa levitare le piume cadono nel vuoto.
Tutto molto bello.
@suore negre di menare II – non sono d’accordo per niente. fermo restando che il film tratto dal libro è appunto, boh, una riduzione del libro o che altro, ci sono trattamenti molto molto peggiori. harry potter tra i vari film tratti da libri che ho letto è uno di quelli che ne escono meglio, il che ovviamente forse dipende dalla cosa che i libri sembrano scritti per farci dei film. nondimeno.
@JCVG – sì, su cuaròn in realtà son d’accordo, se non si capisce dal testo lo scrivo qua. ultimamente ho problemi con l’italiano.
volevo rassicurare tutti i regaz che difendono il loro diritto a insultare i film che il mio era un discorso generico e basato sulle mie esperienze in sala. Voi quattrocentocalcisti avete la mia benedizione.
E poi il discorso vale solo per chi si esalta durante la visione e si deve dare un tono dopo, e lo va a rivedere sei volte. Se lo criticate e basta siete puri di cuore.
@suorenegre concordo con Wim, il materiale d’origine – per quanto l’abbia letto e apprezzato – è quello che è, da una ricetta per tramezzini non mi aspetto un filetto al pepe verde, per così dire.
ah, una parentesi: io quando quelli che avevo intorno iniziavano a borbottare “si ma la scena al castello è lunga quella di piton è corta, harry ha le braccione” ero proprio contento di avere la possibilità di godermelo senza paragoni al punto che devo aver sibilato “puppatemelo” un paio di volte. Sono una brutta brutta persona.
Il puppatemelo con le trasposizioni è d’obbligo.
Mi ricordo ancora di un primafilista durante la visione di Wolverine che ha iniziato a rugar le palle per la filologia con i fumetti.
Io me la godevo perchè le trastullate di Ultimate e L’era di Apocalisse da pischello mi hanno creato scompensi.
Roba che poi davvero ci si butta dal 7 piano sulla neve pensando di sopravvivere con Willy il Coyote.
@ Wim Diesel come ho scritto, ho visto solo 3 film della serie (il I, il IV e il V), quindi magari gli altri, soprattutto gli ultimi sono meglio per carità, però mi lasciano la sensazione di film che potevano essere, per quanto mi riguarda, più avvincenti, cioè potevano fare peggio (come dici tu), ma anche meglio.
@Uwe Pòl sicuramente non è un capolavoro della letteratura mondiale, ma ha più ritmo di quello che ho trovato nei film che ho visto. Forse con un regista diverso…
(Ci tengo a sottolineare che non sono come i fan visti recentemente a Londra per la premier e urlerei in quel modo solo se vedessi Jason Statham per strada ;))
scusate se arrivo un po’ in ritardo!
non so quanto questo possa incidere sulla vostra opinione su hp, ma l’ultimo film (doni della morte parte II) è fatto bene! Orsù, il drago è proprio bello anche se non si vede molto (dov’è un altro drago così così bello?) e come diceva Wim Diesel non ci sono spiegoni di qui e spiegoni di là, cosa che rende il film più avvincente (forse dovevano far apparire la scritta: “per approfondimenti cfr libro”).
E in fondo i film della saga sono film per bambini (i primi) e per ragazzi (quei bambini che sono cresciuti). Mi ritengo fortunata di essere parte di quella generazione di ragazzini che sono cresciuti con harry (con i libri e con i film). Forse noi abbiamo apprezzato di più i film anche se nessun titolo della saga è stato pensato apposta per quelli che sono impazziti peri i libri. Eccetto forse gli ultimi 2. Alleggerendo i film delle mega-spiegazioni, i non-lettori hanno visto un film avvincente con attori inglesi giovani e carini (più il bonus Fiennes) e i lettori hanno gongolato in sala (perchè non tutto è stato spiegato e noi lo sappiamo).
Comunque se volete un elemento in più per farvi un’opinione su hp come fenomeno, vi confesso che è un po’ triste per noialtri non avere più nulla da aspettare, perchè ormai “siamo diventati grandi”. (questo non significa che fino a questo momento nella mia biblioteca e videoteca troneggiavano solo libri e film di harry, però ne sono elementi importanti)
Adesso madatemi pure a stendere!
io non ho letto i libri, ma l’ultimo film mi ha fatto cagare lo stesso. uniche cose deva: Drago, mcGranitt e Hans Gruber.