Vi ricordate, vero? Quando abbiamo pubblicato la recensione di 6 Giorni sulla Terra, film di realscienza italico a firma Varo Venturi, avevamo fatto una promessa: “Pago tantissimi soldi, ma fatemi vedere il ritorno di Franco Columbu!”. E poi quel momento è arrivato. C’è stata la settimanale riunione della redazione de i 400 Calci (ci si trova solitamente il giovedì sera a orario aperitivo. Il luogo dell’incontro lo comunica Nanni all’ultimo momento. Questa volta ci siamo trovati su degli elefanti in una foresta vicino a Udon Thani. Richiesto sempre e comunque l’abito) e il capo ci ha detto: “Ragazzi, è uscito quel film lì che abbiamo detto che avremmo recensito. Solo che questa settimana c’ho un po’ le tagliole nelle tasche che queste riunioni settimanali in Thailandia sono un salasso e devo anche prenotare le ferie a Gabicce. Se riusciamo a trovare qualcuno che ci sponsorizza, sarebbe il massimo della vita”. La redazione di wired.it mi ha mandato a vedere Dreamland – La Terra dei Sogni. Sembrava una missione disperata, ma ce l’ho fatta. Ieri il pezzo è uscito da loro. Oggi lo ripubblichiamo qui.
Tutti bravi, ma quando il gioco si fa duro, di voi non v’è traccia. Vi rinfresco la memoria: da tempo non fate altro che ridere di Dreamland – La Terra dei Sogni. Quante volte avete visto il trailer? Quante volte l’avete mandato via mail, postato sulla vostra pagina facebook, spammato in giro? Quante volte la sera al bar, avete guardato negli occhi il vostro amico, per poi dirgli serio: “prendiamo una birra che scriverà una pagina di storia del cinema italoamericano”? Tante volte, lo so. L’abbiamo fatto tutti, perché trovare un film vero che sorpassa a destra tutta la carriera del profetico Maccio Capatonda, non ha prezzo. Poi il film esce. E di voi non v’è traccia. Ieri sono andato, da solo come un cane malato di cimurro, a vedere Dreamland – La Terra dei Sogni, esordio dietro la macchina da presa di Sandro Ravagnani, già autore televisivo di trasmissione come Domenica In, Sabato al Circo e Reality Circus, componente della commissione Spettacoli dal Vivo del Ministero della Cultura e biografo di Moira Orfei. Nessuno di voi era lì: in tutto eravamo in sei. Ridere, ridere, poi quando c’è da sporcarsi le mani…
Sapete una cosa? Non vi siete persi molto, se non la conferma di quello che già sapevamo: Dreamland – La Terra dei Sogni è un brutto film. Uno dei più brutti che abbia mai visto in vita mia. Anzi, Dreamland non è neanche un film: Sandro Ravagnani non possiede neanche le basi della grammatica cinematografica. Il trailer, evidentemente montato da altri, a confronto sembra girato da Christopher Nolan. Ve lo giuro: quei 120 secondi scarsi riescono a spiegare la storia e ad appassionare molto più che il film stesso. 100 minuti (un’infinità!) di dilettantismo allo sbaraglio. Gli attori recitano a braccio, con delle pause tra una frase e l’altra, tipo quello che fa nostro zio Tino al pranzo di Pasqua dopo il terzo bicchiere di rosso. Molte delle comparse guardano dritte dritte in macchina, come nei filmini dello zio Tino di quando è stato in vacanza a Rosolina Mare. Non esiste stacco: Ravagnani piazza la macchina da presa frontale all’azione, per poi lasciare che Ivano de Cristofaro e soci facciano quello devono fare. Magari chi parla dà le spalle alla camera, non si capisce chi parli con chi, ma non importa: non esiste (idea di) montaggio, si fatica a portare a casa un campo – controcampo. Non si capisce neanche in che epoca è ambientato il film: da quanto si legge in giro, l’anno è il 1951, ma ci sono svariati problemi. 1) La colonna sonora spazia da Maramao Perché Sei Morto, a basi midi di pezzi swing, a ballate dal posticcio gusto seventies. 2) Spunta un calendario datato 1960. 3) Ci sono persone vestite come se fosse il 1951 al fianco di attori vestiti come le comparse di Bayside School. 4) Nelle sequenze in esterno, banalmente, si vede che il film è stato girato l’anno scorso.
Narrativamente, semplicemente, non ha senso. Sembra di guardare le cose più sperimentali di Matthew Barney. Girate però dallo zio Tino. Come già nei Transformers, mancano i più basilari rapporti causa ed effetto, i personaggi fanno e dicono cose senza un perché, non vengono presentati e alcune cose succedono e basta. C’è un momento, di rara pornografia, in cui il de Cristofaro si allena. Musica di sottofondo e uno che alza dei manubri. A metà, senza motivo, parte quella vecchia clip che si vede anche nel trailer: quella del povero Franco Columbu che si allena con il suo “amico fraterno Arnold Schwarzenegger”. La sequenza si conclude poi con una scena di sesso tra Ivano de Cristofaro e la giovane Priscilla D´Amanzo Citti. I due sono entrambi recalcitranti e il tutto mette serio e preoccupato imbarazzo. Tony Sperandeo è come Richard Alpert di Lost: passano 20 anni (ebbene sì! C’è anche un flashback), ma lui è uguale identico. Ma come mai?
Poche volte mi è capitato di assistere a un product placement così sfacciato e fuori contesto (“Frank, dove lo posso mettere il caffé Lava##a?”). Incredibili poi le comparsate di famigliari e amici: c’è Maria Columbu, la figlia di Franco, che suona un violino. C’è il fratello di Ivano, Eugenio de Cristofaro, che fa il balordo. C’è Alberto Sala, “manager esperto nella Sicurezza e Analisi strategie aziendali. Giornalista e scrittore, in congedo dalla Polizia di Stato”. C’è “l’imprenditrice, produttrice, attrice e amministratore delegato della Casting Production” Rita Statte. C’è Ivan Menga. Tutto vero! Come i soldi spesi per realizzare un prodotto del genere: 20 mila euro dall’Apulia Film Commission, 10 mila euro dalla BAT (provincia di Barletta, Andria e Trani). Ah, dimenticavo di specificare: soldi pubblici. Più quelli che Ravagnani e Colombu dicono di aver messo di tasca propria con le loro case di produzione: la World Business e la Columbu Production. Il budget dichiarato per questo film ammonta a 4 milioni di euro. Lo zio Tino avrebbe speso molto meno.
Una considerazione finale sul nostro Franco Colombu, vero motivo che ha spinto noi de i 400 Calci a interessarci a questo film. Premettendo che il Dr. Columbu merita rispetto per tutti gli importanti traguardi che è riuscito ad ottenere nella sua vita, dispiace vederlo in un prodotto del genere. C’è una sequenza in cui lui e de Cristofaro passano per Muscle Beach. Il tutto è girato malissimo, con una luce che grida vendetta e con dei rallentì brutti e inutili. Ciò detto Columbu, che crede nel progetto, recita. Contro tutto e tutti, in opposizione all’evidente incompetenza di tutti quelli che lo circondano, si rimbocca le maniche e recita: fa finta di parlare con il suo giovane pupillo, gesticola, indica, saluta tutti quelli che si stanno allenando come solo Calboni appena arrivato al Courma sarebbe in grado di fare. E spezza il cuore vedere questo uomo, che grazie ai suoi sforzi ha camminato tra quelli che un tempo erano considerati gli dei di celluloide, vestito come un umarell, mentre passeggia proprio in quel luogo. Un posto dove un tempo lottava come un leone insieme al suo BFF Arnold. Un tempio che un tempo lo accoglieva come un divo, una star. Un luogo dove oggi nessuno lo riconosce. Peccato, Franco. Non te lo meriti.
httpv://www.youtube.com/watch?v=aIvjjBy1XGM
DVD-quote suggerita:
“Il film che ha riscritto una pagina del cinema italoamericano. Senza saper scrivere ”
Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com
ma io mi domando: come fa questa gente a coinvolgere grandi nomi come columbu in ciofeche simili? Se io contatto uno del suo calibro e gli dico “guarda c’ho uno script coi controcazzi” nemmeno mi risponde alla mail…
E c’è di più… è una trilogia! E sai quante cartucce c’hanno da sparare questi?
ma porca puttana… ta.
e poi immagino che il sequel (ci) costerà di più allora…
A dir il vero la situazione è ben peggiore, il secondo episodio della trilogia da quel che mi risulta è già stato girato ed il terzo sarebbe addirittura in fase di “pre-produzione”.
Ora Evitando Flame contro il Ministero dei Beni Culturali(?) e l’Apulia Film(?) Commission; Giuro che appena esce comprerò il cofanetto della Trilogia da mettere accanto alla Rarissima VHS di Alex L’Ariete.
A Settembre vado a Venezia, mi presento allo stand della Apulia Film Commission e li picchio selvaggiamente urlando “il Paese e’ sull’orlo della bancarotta e voi buttate ventimila euro a mare! Ma dateli allo zio Tino la prossima volta!”
come si fa a finanziare sta roba…
…mi raccomando… a kkazzo di cane!!!
http://www.youtube.com/watch?v=BG7QTDaWQKY
Inizialmente al posto di Columbu doveva esserci… CICCIO GRAZIANI!
http://www.ivanodecristofaro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3&Itemid=2
Il mio rispetto per la vostra professionalità (e stoicismo) aumenta a dismisura dopo questa prova. Complimenti.
@tutti gli altri: ma di cosa vi stupite signori? Spreco di soldi pubblici CHECK!
Cagnacci attoriali spacciati per nuovi volti dei cinema italiano? CHECK!
Mancanza di sceneggiatore decente? CHECK!
Regista preso al discount? CHECK!
Una classica produzione italiana…..
(che tristezza..)
20 000 euri e basta? avevo letto da qualche parte 4 milioni…
ma scusate: se vi piacciono le storie alla Rocky è complicato fare un film che riprende PEDISSEQUAMENTE la stramaledetta bio di un pugile nostrano? penso a Tiberio Mitri (che ha scritto la sua bio) lasciato in mano ad Argentero (e nemmeno lo hanno trasmesso da quanto faceva schifo il film), penso a Carnera (cristo ma come si faaaaa come si faaaa a fallire un film su carnera inserendo episodi mai accaduti e riprendendo incontri come riprenderei la comunione di mia nipote?)
Basta torno a guardarmi il sommo CAPOLAVORO di “Il soffio dell’anima” con Flavio Montrucchio che fa Karate Kid de Noiantri…
Una figlia violinista di rara insipidità, per altro. Il resto proprio non riesco a commentarlo…
La domanda che tutti ci poniamo in questo momento è: SI È RIUSCITI A FARE PEGGIO DI ALEX L’ARIETE? Nell’attesa di una risposta, piango di gioia
@ Miike & Kurosawa: io non credo sentiremo mai più parlare
di sandro ravagnani e ivano de cristofaro.
i seguiti non usciranno mai.
è impossibile.
voi sapete come si fa a vedere
quanto incassa realmente un film?
a milano è in una sala sola al solito multisala in culonia.
gli enormi cartelloni pubblicitari
gli hanno tolti tre giorni prima che il film uscisse.
qualcuno, in ritardo, si dev’essere accorto
che le cose non erano proprio andate per il verso giusto…
Fagio: è molto peggio di alex l’ariete.
giuro che non ho mai visto una roba così squallida.
@ Landsdale: tra Apulia Film Commssione BAT hanno messo insieme 30 miola euro. Il resto (il budget dichiarato di 4 milioni) dicono di averlo messo di tasca loro il regista e Columbu.
Ma è evidentemente una cazzata.
cioè, si saranno fumati i soldi dei finanziamenti
e il film l’han fatto con 4 euro.
insisto: non avete idea della pochezza del prodotto.
Columbu, ti voglio in expendables 2
Ma lo sapevate che nel prossimo capitolo di National Treasure Nicolas Cage andra’ proprio alla ricerca del leggendario Libro di Storia del Cinema Italo-Americano? Il suo scopo e’ evitare che un malvagio regista italiano (Alan Rickman) lo trovi per primo e ci aggiunga una pagina nuova. Non avete idea delle avventure che passa. C’e’ anche Violante Placido.
Casanova, il tuo Sacrificio non sarà sprecato, grazie di tutto.
OT solo per dire che grazie a la3 ho scoperto l’esistenza al mondo di almeno un Bernocchi le cui opinioni cinematografiche non mi producono un effetto “zip-dei-jeans-chiusa-con-poca.attenzione”.
Rimanendo invece IT, io non posso fare a meno di pensare che questa operazione sia un modo originale di riciclare denaro sporco.
Voi ci ridete ma io devo vivere con lo stesso cognome del regista col rischio di venire linciato ogni volta che mi presento. Meno male che il film l’hanno visto in quattro gatti, l’ho scampata bella. In ogni caso spero fortemente che sia stato solamente il caso ad averci affidato lo stesso cognome e che in noi non scorra lo stesso sangue, mi vengono già le vertigini.
Grazie.
Ho avuto “l’onore” di assistere alle riprese di alcune scene nella mia città (non dico quale, me ne vergogno molto). L’idea era bella: una trovata pubblicitaria per la Puglia, e la BAT in particolare. Ma già dalle prime riprese ci eravamo subito resi tutti conto di quello che sarebbe stato.
Ci sbagliavamo.
È stato peggio.
Non vedo l’ora di andarlo a vedere (per ora mi sono accontentata della birra e della scazzottata del trailer) e di vedere le facce compiaciute dei miei compaesani comparsi nel film!
Non vedo l’ora di vederlo. Comunque più che Alex l’Ariete mi ricorda il leggendario Quattro Carogne a Malopasso di Vito Colomba.
Mi avete convinto a vederlo. Se è più monnezza de “La croce dalle 7 pietre”, “Parentesi tonde”, e “Grazie Padre Pio” occorrerà rivedere la classifica degli aborti filmici Italiani, che da qualche anno rimaneva stabile.
Ravagnini è l’italia peggiore, direbbe un nano. Ah, protesto per la sospensione della tenera rubrica Nanosservatorio.
@ propofol: grazie delle gemme!
a questo punto ci meritiamo anche la recensione di “primavera di granito”.
è una questione di coerenza stilistica.
@Chiasmo: RavagnAni prego. Scusa eh ma se leggi il mio ultimo commento ne capisci il motivo.
aspetta, ho realizzato solo ora che Sandro è il diminutivo del mio nome…siamo omonimi…a meno che non si chiami effettivamente Sandro.
Giustamente si cita Maccio Capatonda ma qui si esagera, pure i nomi degli “attori” sembrano inventati (male). Trovate l’intruso tra Ivan Menga, Rita Statte e Ivo Avido…
Io non avrei mai voluto pronunciarmi ma ora non posso farne a meno, ne va della mia dignità personale non che della mia reputazione professionale. Nessuno qui giudica il film positivo, nessuno lo considera “il film scriverà una pagina di storia del cinema italo-americano” (così pronuncia lo spk in un trailer), nessuno riesce a capire il sogno semplicemente xè non c’è sogno, non c’è emozione, non c’è cinema. L’opera prima del NON regista Sandro Ravagnani è un semplice accrocchio di immagini girate qua e la in qualche modo senza uno stile e senza un metodo. La sceneggiatura è traballante e la recitazione è penosa. Perché tutto questo odio? Xè di fronte a questa opera, purtroppo mal riuscita, non c’è la minima umiltà da parte vostra, non c’è il minimo rispetto x chi il CINEMA lo fa da sempre, per chi il CINEMA lo ha nel cuore. Pretendete di sbancare al botteghino, pretendete di essere accolti dalle masse come degli eroi, come coloro che hanno realizzato il capolavoro assoluto e non vi rendete conto che tutto questo è una malsana parodia della vostra vita. Il cinema, quello vero, è fatto di serietà, creatività ma soprattutto il cinema bisogna saperlo fare e, credetemi, non s’impara dall’oggi al domani. Voi avete “scritto un libro” di pagine bianche e pretendete di vincere il premio nobel per la letteratura. È questo che alla gente da fastidio, è questo.
Ps: i signori di dreamland mi devono parecchi soldi!
Verrei spiegare alcune cose:
Io ho lavorato con i “signori di Dreamland” l’anno prima della realizzazione del film. Realizzavo per loro dei filmati per PlayTv (tv locale milanese) che servivano alla pre-promozione del film. Facevamo dei filmati di poco senso, servizi su parchi acquatici, varie ed eventuali, insomma c’era sempre De Cristofaro in primo piano che faceva la “star” intervistando personaggi di solito sconosciuti, e improvvisando sempre (buona la prima). Io non ho mai capito l’utilità della cosa ma, da freelance, lo fecero per soldi (un lavoro vale l’altro). Succede che “l’idea Dreamland” inizia a prendere corpo e Ravagnani vuole coinvolgermi in questa avventura cinematografica, mi propone il ruolo di Assistente alla regia! Io resto un po’ basito e gli chiedo: “per fare un film del genere avrai trovato un buon regista, uno che se ne intenda!” lui mi guarda e mi dice: “sarò io il regista!” li ho preso pienamente coscienza che il tutto sarebbe stato solo una pagliacciata. Nel frattempo il signor Ravagnani ha smesso di pagarmi le fatture arretrate e io ho definitivamente tagliato i ponti con loro. Qualcuno qui si chiede come certe persone possano mobilitare tutto questo, semplice: pelo sullo stomaco! Come fa il nostro presidente del consiglio, l’importante è l’immagine riflessa, non l’immagine propria. Il gruppo di Dreamland ha venduto l’immagine di se come fossero gente dell’ambiente, già navigati: Ivano si vendeva come attore, Sandro come regista e così via.. La gente si sa, crede ancora a Babbonatale e quindi il gioco è fatto, poi per quanto riguarda l’aspetto economico è tutto più facile quando non pachi la persone. Durante la preparazione del film io ho scommesso con alcuni colleghi che questa opera sarebbe stata un fallimento totale e pensate che alcuni mi dicevano:”tu sei il solito esagerato perfezionista” ora hanno capito in che tranello erano caduti. Come si dice: l’apparenza inganna! Anche se in questo caso l’apparenza era già somigliante alla verità.
a vedere la locandina ho pensato a un porno gay
http://www.youtube.com/watch?v=hLQAifO_3aE&feature=related un trust di cervelli
capisco perfettamente cosa dice Stefano,
ho avuto a che fare tempo fa in diversi frangenti con quei 2 CIALTRONI di Sandro e Ivano,
il primo si spaccia per un Produttore ma è un CIARLATANO professionista che sa solo raggirare le persone (e spero che d’ora in poi tutti se ne siano accorti) e che non ha mai fatto nulla ma veramente nulla a parte il circo.. l’altro non ha mai fatto l’attore e non è mai andato in America a parte per girare il ”film” dove hanno conosciuto il povero Columbu e avranno raggirato anche lui estorcendoli denaro con delle promesse da venditori di fumo.. altro che Film.. 4 Tamarri dietro le telecamere.. ma la cosa più indecente sono i soldi pubblici: Ravagnani VERGOGNATI!!!!!!
“C’è “l’imprenditrice, produttrice, attrice e amministratore delegato della Casting Product” Rita Statte.”
ecco, se c’è questo tipo di gente che ha contribuito si spiega tutto… ho lavorato per la CP per qualche mese, mettiamo in chiaro che gli attributi sono tutti esagerati [produttrice?! attrice!?] e che amministratore delegato è insensato dato che l’unica proprietaria e quindi delegata da chi!? da se stessa?
Se il film è stato fatto nello stesso modo in cui si lavora alla CP allora è venuto anche troppo bene…
E già che ci siamo se volete vedervi un’altra ciofeca immonda indegna di essere anche solo nominata [e di sorbirvi per un altro po’ la sig.ra Statte] provate a recuperare, ma spero che non sia in giro, “Puglia Terra Madre”…
[spero, visto come reagiscono quando qualcuno parla male della CP, di non star procurando fastidi a nessuno]
DIRE CHE HO AVUTO UNA PARTE IN QUESTO FILM E’ PER ME MOTIVO DI VERGOGNA…ANCOR DI PIU’ PERCHE’ MI TROVAVO ALLA PRIMA ESPERIENZA….MA A PARTIRE DAL REGISTA CHE NON CI HA NEANCHE PAGATO, PER POI PASSARE A CHI CI HA MANDATO E CHE TRA L’ALTRO E’ LA SIG. RITA STATTE…E’ TUTTA UN’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE
Finalmente con i 400calci anche il cast scontento di dreamland ha trovato il suo muro del pianto
ragazzi Dreamland è l apocalisse…. L ho fatto vedere a mio nonno deceduto da 3anni ed è risuscitato!!!
é un opera unica!! ivano de cristofaro mi ha regalato emozioni come solo una lavatrice può darmi…
E un grazie a Sandro Rav. X avere realizzato un opera prima a questi livelli che farebbe arrossire il pene di Siffredi.
Grazie di cuore
Scusate, ma è ri-uscito al cinema???
Io lo voglio vedere!!!!
Vi pregoooooooooooo
Per favore mi date un link per scaricare questo film? Non si trova da nessuna parte e non me lo posso perdere, trash com’è!!
NON CAPISCO COME ABBIANO FATTO TONY SPERANDEO E ANCHE FRANCO COLUMBU A PRENDERE PARTE A QUESTA FARSA INCREDIBILE…UNA COSA SQUALLIDA E IGNOBILE..IMMAGINO CHE IL PSEUDO REGISTA E IL SUO CLAN DI TAMARRI ABBIANO RAGGIRATO TROPPE PERSONE ONESTE E ORA LORO NON PAGANO NIENTE…SOLITA SCHIFEZZA ITALICA…
Il bello è che in Italia un giovane regista fatica persino ad ottenre permessi per girare una scena e questa sottospecie di regista che ha girato questa cosa immonda becca anche i soldi dal comune, corruption?
Chiunque ne abbia una copia per favore me la passi in qualche modo. Devo vederlo da amante dei film trash ;-). Fabio
Buffoniiiiiiiiiiii…..Ravagnani ha messo pure i parenti….cè quel tamarro del Gamba!!!!ma come si fa…..tutti a zappare la terra in Afriica!!!
grande franco columbu, è stato davvero maltrattato in quel film.. non doveva accettare… sto cercando di contattarlo in qualche modo..
DAL CENTRO STORICO DI SALERNO ALLA CITTA DI BRADENTON IN FLORIDA
IL CINEMA ITALIANO TRIONFA
CON L’ATTORE NATO A NAPOLI IVANO DE CRISTOFARO
Incontro con gli Angeli di Angelo Rizzo e Dreamland La Terra dei Sogni di Sebastiano Sandro Ravagnani Bradenton Arts and Movieville Film Festival 2014
Il BAMFF si e’ appena concluso, in una straordinaria cornice di bellezze naturali,con le spiagge soleggiate della Florida a fare da contorno a una incredibile maratona di 10 giorni di Film, Concerti, Feste e Serate di Gala di alto livello, un Festival scintillante di stelle del cinema internazionale che è stato celebrato da grandi musicisti provenienti da diversi Stati per l’occasione rendendo la città di Bradenton Florida la Capitale del Cinema e della Musica nonchè Citta’ di cultura e Arte. I riflettori su questa edizione del festival del cinema si sono accesi, nella prestigiosa cornice del Powel Crosley Estate con il conferimento di un premio alla carriera alla stella della musica e vincitore del Grammy Award, il chitarrista e straordinario musicista , Rick Derringer . Una esposizione di Business di professionisti del settore e una serata di Leggende della Musica americana ricca di emozioni e grande musica dal vivo hanno completato il primo week end del festival, con un indimenticabile concerto rock con George Wallace Jr e il vincitore del Grammy Award il chitarrista Rick Derringer e la sua band. .
Il Film Festival è iniziato con una festa sul lungomare con cocktail e premi assegnati agli studenti di cinema e televisione della State College of Florida .
Giovedi 15 maggio si è ufficialmente inaugurato il festival con l’inizio delle proiezioni dei film e produzioni in concorso con una prima mondiale al planetario del Museo South Florida con un film , “Heart of the Shore” . L’ after party ha visto protagonista Sheri Nadelman e la sua band SoulRcoaster. Questo Festival si è caratterizzato dall’unire le proiezioni e l’arte cinematografica alle performing arts, ossia musica, danza, arti di strada, avvicinando il grande pubblico ai film in concorso e ai suoi protagonisti. Una formula vincente che ha dato la possibilità al pubblico di incontrare attori, registi e produttori presenti alle numerose iniziative di party e cocktail. Downtown, il centro storico di Bradenton con la sua arteria principale, la Main Street sono stati lo scenario di una serata di musica, con ballerini LED e spettacoli dal vivo. La vera emozione è stata il Gran Gala di chiusura , avvolto da una straordinaria scenografia tratta dalla splendida mostra dedicata a Leonardo Da Vinci presso l’ Auditorium di Bradenton . Alla presenza dei funzionari della città , dei Club Sociali della Florida, e delle Stelle del cinema internazionale discese su l’evento in puro stile hollywoodiano . Padroni di casa e Gran Cerimonieri Alan Bailey, ex di Paramount Pictures e Susan Short, Editore della rivista Family Beautiful e produttore esecutivo della BAMFF così come Debbie Meihls , del Bradenton Film Festival Commission, una serata storica ben riuscita come da un protocollo scritto da un grande regista. Grande l’eccitazione per i candidati ai premi aggiudicati e meritati in considerazione dell’alto livello dei film in concorso. Ci piace segnalare I film della delegazione italiana rappresentata dal Manager Filippo Ferretti della World Business Entertainment llc Distribuzione Cinema di Sarasota Florida che ha visto trionfare il film “Incontro con gli Angeli “, uno straordinario documentario del famoso regista e produttore Angelo Rizzo che è stato nominato per i premi in 3 categorie separate , Miglior Film Straniero , Miglior Montaggio e Miglior Documentario. E ‘stato con grande suspense che ” Incontro con gli Angeli ” ha vinto il premio acclamato per il miglior montaggio. Il secondo film e’ il tanto discusso in italia ” Dreamland “, un dramma avvincente in lingua originale con Ivano De Cristofaro e Franco Columbu e diretto da Sebastiano Sandro Ravagnani che è stato nominato in quattro categorie distinte ; Miglior Film Straniero Prodotto , Miglior Attore , Miglior Film e Miglior Regista. Dopo molti momenti di grande suspense e tensione, Dreamland , La Terra dei Sogni, la storia di immigrazione e il raggiungimento di grandezza durante il tentativo di adattarsi ad un nuovo paese e, talvolta, un ambiente difficile , è stato onorato con un prestigioso premio a Ivano de Cristofaro come miglior Attore. Sebastiano Sandro Ravagnani e Ivano de Cristofaro sono stati chiamati sul palco per un appassionato e affascinante discorso di accettazione. Il volto molto provato ha lasciato il segno dei molti anni di duro lavoro e sacrificio, vissuti nella produzione e nella creazione di Dreamland e la realizzazione della grandezza dello sforzo e nella volonta di rappresentare una nuova idea di cinema trasgressivo e allo stesso tempo semplice e comprensibile a tutti al di la di ogni imposizione e regola precostituita. Questo premio dimostra la validita del Film e la spinta alla continuita per la realizzazione del proseguo del percorso e della vision del film per il pubblico . Si apre anche la strada per un migliore e luminosa carriera per Ivano De Cristofaro nel cinema in America e nel resto del mondo. {Tra le future produzioni citiamo: Dreamland “The day after”, “Tarzan in Florida”, e la partecipazione allo show talent televisivo internazionale “Circus JR” prodotto in USA che verra’ trasmesso in oltre 15 paesi nella prossima stagione televisiva)
A cura dell’Ufficio Stampa della WBEChannel Florida. 310 WHITFIELD SUITE 113 SARASOTA FLORIDA +1 9414836515
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Filippo Ferretti
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Ragazzi dove posso reperire una copia di questo film? grazie mille :)