Non si spiega esattamente come, ma quando si tratta di cinema giovane italiano c’è sempre dietro della roba brutta. Con ordine! Esce il trailer di In The Market: tutti noi amici ci ritroviamo al bar e ridiamo forte dicendo ogni due per tre: ” Siamo solo noi, la Jeep e la stradaaaaaaaaaaaaaaaaaauuuuuuuuuuuuuuuuuhhhhhhhhhhh!” Poco meno di tre minuti che fanno dire a tutti la magica parola: “Macciocapatonda” in loop, come un mantra, fino a raggiungere uno strano stato di alterazione della mente che poi vedi i tunnel psichedelici e alla fine c’è una luce bianca in cui vive lo spirito di Ivan Menga. In attesa di vederlo in sala, uno va farsi un giro sul sito e trova un po’ di classiche interviste pacche sulle spalle. Quelle del tipo “noi che abbiamo lavorato al film intervistiamo il regista del film e parliamo di quanto è bello aver fatto questo film”. E va benissimo, eh? Ci mancherebbe altro: trattasi di pratica – la famosa pratica detta Grazie per la Domanda – diffusa anche in altri ambiti cinematografici ben più ricchi e mondani. Cioè, dal mio punto di vista è una merda, ma visto che lo fa chiunque, non si spiega per quale motivo non lo possono fare quelli di In The Market. Fa più specie leggere la lunghissima serie di commenti positivi tratta da altri siti, blog, quotidiani, riviste, cazzi e mazzi. Qualche esempio. Veramente a caso, copio e incollo i primi quattro. Non vi metto i siti di riferimento perché sono democristiano e non voglio fare della polemica. Cioè, voglio fare della polemica, ma non solo con questi quattro, ma con tutti quelli che hanno scritto quelle frasi.
1) IL MIGLIOR HORROR ITALIANO DEGLI ULTIMI ANNI
2) STIVALETTI CONFERMA IL SUO BREVETTO DA MACELLAIO DOC
3) OTTAVIANO BLITCH: IL NUOVO KLAUS KINSKI
4) UN FILM VIVAMENTE CONSIGLIATO ANCHE A CHI NON AMA GLI HORROR.
E qui che mi scatta da dire: “c’è della roba brutta dietro”. Perché? Vi spiego perché: perché per esempio In The Market non è il miglior horror italiano degli ultimi anni, perché Stivaletti è Stivaletti, ma qui ha fatto veramente pochino, perché Ottaviano Blitch non è il nuovo Klaus Kinki e perché io non consiglierei questo film, non solo a chi ama gli horror, ma in generale a chi ama il Cinema. Attenzione: queste non sono opinioni, eh? Sono delle certezze, dogmi, affermazioni inconfutabili. In The Market non è cinema, non è un film. Se vi mettete una sera con tre vostri amici a girare un soggetto scritto lì per lì con un telefonino, 90 su 100, viene meglio. Una roba che non ci si crede. Fa anche molto ridere (anche se è importante dirlo, nel cut finale la frase: ” Siamo solo noi, la Jeep e la stradaaaaaaaaaaaaaaaaaauuuuuuuuuuuuuuuuuhhhhhhhhhhh!” è stata ingiustamente tolta) e il LOL è a livelli altissimi e ti dai di gomito con i tuoi amici e tutto quello che vi potete immaginare, ma poi a me girano i coglioni. Perché poi vai a casa, fai delle ricerchine e trovi interviste, speciali, approfondimenti in cui si parla di In The Market tipo seriamente. Per esempio: ecco cosa è andato in onda sul TG3 dell’Umbria durante i giorni del Fantasy Horror Cinefestival di Perugia, dove Lombardi era direttore artistico e dove ha portato il suo film.
httpv://www.youtube.com/watch?v=_o49uOZHmno&feature=related
“Nel tempo libero il nostra regista apprezza emozioni diverse: legge poesie di Emily Dickinson”. Ecco. A uno per forza poi gli girano i coglioni. C’è questa escalation bellissima nel servizio, quella che va da 1,11 a 1,24: “In The Market è un film forte, la censura lo vieta ai minori, la paura è un crescendo e presto ci si ritrova incollati alle poltrone della sala senza respiro. Incalzante il ritmo, insopportabile la tensione”. E uno cha ha visto il film, esce di casa, va dal proprio tatuatore di fiducia e si fa scrivere in gotico sulla schiena: Maccosa. Maccosa state dicendo? Perché questo marchettone? Seriamente, a chi fa bene una cosa del genere? Al povero cinema italiano? A Lombardi che magari incassa qualcosa col suo film? C’è la possibilità, anche remota, che parlando bene di questo film, magari anche un po’ infiocchettando la realtà, qualcuno ci guadagni qualcosa? No, cazzo. A me dispiace molto essere così cattivo, ma Lombardi prima di fare un film dovrebbe semplicemente studiare.
Lombardi è un ragazzo molto giovane, è nato nel 1986, e sta in fissa con Tarantino, Rodriguez, Roth. Cioè, gli piace quella roba lì. Che è come dire che a me che piacciono i Tame Impala, domani mi alzo e decido che è arrivato il momento per fare un disco di roba psichedelica super seventies. Non è necessario fare il regista: se ti piace quella roba lì, te la puoi guardare a casa, parlarne con i tuoi amici, diventarne il massimo esperto, scriverci dei saggi, andare ospite a Il Cinematografo e parlarne per ore in compagnia di Marzullo. Quello che vuoi. Non è che siccome il tuo film preferito è Saw o Hostel devi per forza dirlo a tutti facendo un film.
In alcuni momenti ho provato una seria tenerezza per questo film. C’è un tale distacco tra intenzioni e risultato, che viene voglia di abbracciare tutti fortissimo Orsetti del Cuore Style. Le sceneggiature di Tarantino. Ma quanti cazzo di danni hanno fatto? Vi ricordate A/R Andata+Ritorno di Marco Ponti? Eravamo nel 2004 e a un certo punto c’è questa sequenza in cui uno dice la sua su Superman (da 0,53). Quelle piccole frasi imbevute di cultura pop che nascondo teorie che parlano d’altro. Lo fa Tarantino in Pulp Fiction, perché non lo posso fare anche io? Sai perché, Marco Ponti? Perché non scrivi come Tarantino. Dite che è sufficiente come ragione? Salto temporale in avanti, arriviamo al 2011 e al cinema vediamo tre ragazzi in jeep – inquadrati sempre nello steso modo con una camera car piazzata davanti al parabrezza che non ci si è preoccupati nemmeno di pulire – che vagano per le Marche truccata da Texas. Truccata talmente bene che in uno dei pochi campi lunghi si vede un cartello stradale che indica la città di San Severino (la città non è questa, ma avete capito), c’è il benzinaio dell’ERG e quelle robe lì che ci sono in Texas. I tre ragazzi parlano di uova ed “enunciano” le loro teorie sul cinema. Tutto scritto malissimo, senza ritmo, senza senso, ma con negli occhi e nel cuore quel cinema che ci piace tanto. E per rendere il tutto ancora più didascalico, a un certo punto si inquadrano i piedi di una delle ragazze e si alterna con un vecchio che si guarda Death Proof in una stazione di servizio. Perché questa è la lezione del cinema di Quentin. Basta fare cose del genere e tutto sarà bellissimo! (Spoiler: No. ) Aggiungiamoci per concludere il paragone Ponti – Lombardi poi che il film del primo vantava una forma che quella In The Market si sogna. Ma non sapete quanto se la sogna. Tipo… come spiegarvelo? Ecco! Ce l’ho! A/R Andata + Ritorno era un brutto film. In The Market non è un film. Lo dimostra anche questo frame.
Arriviamo alle cose più belle. C’è un momento straordinario in cui i ragazzi si chiudono dentro al market del titolo e, finalmente soli e indisturbati, saccheggiano gli scaffali del supermercato. Sotto c’è una canzoncina catchy e (si tenta di fare) un montaggio dinamico e veloce. C’è un solo problema: il tutto è stato girato totalmente al buio. Ma tipo che in sala non si vede nulla per almeno 10 minuti di film. Oh, giuro: niente. Ogni tanto intravedi qualcosa, tipo che capisce che quello è un braccio, una confezione di biscotti che per un microsecondo ha creato un riflesso… Il resto è nero. Poi Lombardi e il direttore della fotografia, N. Santi Amantini di anni 21, si sono ritrovati a guardare il girato e… cosa si saranno mai detti? Cioè, io ve lo giuro: non si vede nulla. Io pensavo che nemmeno ci fosse il direttore della fotografia. Poi vieni a sapere che è un ragazzo di 21 anni alla prima esperienza e anche lì ti viene da dire: “Ma studia, cazzo! Poi, fra un po’ di tempo lavori in un film. Non perché sono stronzo io che te lo dico, ma perché hai fatto una sequenza di minuti dieci tutta al buio! No, non te la prendere. Non fare così. Vieni qui, fatti abbracciare. Orsetto del Cuore Style”.
Poi c’è il nuovo Klaus Kinski, aka Ottaviano Blitch che arriva e fa il monologo da serial killer forse più lungo della Storia del Cinema. Mentre Lombardi perde ogni due per tre il filo del discorso e non becca un raccordo, uno stacco, un controcampo nemmeno dipinto, Ottaviano Blitch vince a mani bassissime il campionato mondiale di faccette. Tic nervosi, cambi di umore modello Kanye West e una spiegazione lunga come la quaresima che, oltre a citare un pezzo di Baricco paro paro (“Ma trattasi di quote!” Ne parliamo dopo, ne parliamo), dice cose come: “In fondo siamo tutti un po’ cannibali. Chi non s’è mai mangiato le pellicine delle unghie?”. Cita Freud, parla di antropologia, dice delle cose su internet e ribadisce un concetto 150 volte. Poi, via, un’inforcata di faccette che levati. A un certo punto canta la canzone de La Morte Corre sul Fiume. Un imbarazzo…
E poi c’è il sangue. Questa è una cosa molto importante: alla cassa ci hanno omaggiato di una Vomit Bag. Un piccolo sacchettino di carta bianco come quelli che ci sono sugli aerei se ti viene da stracciare, abbellito dal titolo e dalla tagline del film: “Mangia o sarai mangiato!”. Il servizio del TG3 ci ha già messo in allarme con la frase “La censura lo vieta ai minori” (c’è anche un po’ di polemica, dietro a questa frase. Le forze dei matusa che non vogliono farci vedere In The Market e lo censurano. Un film scomodo?) e poi si sventola il nome di Stivaletti. Quanto sangue c’è quindi in In The Market? Pochissimo. C’è un effetto, bello, curato da Stivaletti: una squartata su un tavolo. E poi? Allora: una mano in un tritacarne. Una forchettata nella coscia di una, con conseguente taglio. Delle budella estratte dalla pancia di uno. Schizzi di sangue. Poca, pochissima roba. In tutto copriamo penso 5 minuti di film? Non di più. La Vomit Bag, forse, è un filo esagerata. Carinissima l’idea, eh? Ma non ce n’era bisogno. Concludiamo con la questione quote. Il film inizia con Lost in the Supermarket dei Clash. Si vedono degli estratti da Death Proof. C’è un bel pezzettino di Stuck in The Middle With You. C’è il pezzo tratto da Oceano Mare di Baricco (mi sembra, eh? Io Baricco non lo leggo…). Roba per cui bisognerebbe pagare i diritti. E invece basta mettere nei titoli di cosa un semplice “quote” e la questione è risolta. Chiarisco: non mi interessa che i ragazzi abbiano zanzato un minuto e mezzo di Death Proof, ma è soprattutto l’utilizzo che qui ne viene fatto a dare fastidio.
DVD Quote:
“No.'”
Casanova Wong Kar-Wai, i400calci.com
Amico neo-barbuto, leggo tra le righe che ti ha garbato forte forte insomma.
Le recensioni servono ai coglioni
Minchia che velocita’ Lombardi. Ma ci leggi spesso o e’ una coincidenza?
la cartomante, più che freddo, sembra sentire un’altra cosa; ci sarà mica una comparsata di trentalance?
La “vomit bag” è copiata da Hostel. Per il resto solo tanta tristezza. Cerchiamo di ironizzarci su, ci scriviamo post divertenti (me compreso), ma dopo cinque secondi ti piglia male. Perché queste sono cose che fanno male, c’è poco da girarci attorno. Trishtezza.
Dalle immagini sembra veramente Maccio style..quello della penultima immagine e’ Herbert Ballerina no?
OT
Ma l’avete visto?
http://www.youtube.com/watch?v=PWZNwNS9CSg
Cioe’ Nic, Esplosioni, robba inquietante scritta sul frigo, January Jones…oggi sono contento..
/OT
Il buon vecchio Ottavianone ha lavorato per un periodo, purtroppo breve dato che il programma è colato a picco, probabilmente pure per colpa sua (ma non sarò certo io a dirlo), ad una produzione qui al lavoro da me. Non avete idea di cosa fossero i suoi fuori onda ma anche gli studi veri e propri. Per non parlare poi di quando s’è presentato con stivali da cowboy, braghe in pelle coi laccetti incrociati per tutta la lunghezza della gamba e camicia a sbuffo di derivazione tardo medioevale Joey DeMaio style. Impagabile.
Ha ragione “aa” le recensioni non servono. Già dal trailer si capisce che fa schiffo, schifffo forte.
– DAMS + MANOVALI
mah… io quando è uscito il trailer de sta cosa c’ho passato un pomeriggio a scervellarmi, a tentare di capire, a farmela prendere a male… altro che antropologia e freud.
poi però ho visto questo: http://www.youtube.com/watch?v=ZmUpflB45BI
e tutto è tornato al suo posto, tutto ok, ora sono in pace col mondo.
mortacci tua.
scusate ma Lorenzo Lombardi è praticamente il ragazzo protagonista de “Il figlio più piccolo” di Pupi Avati (mi scuso con questo blog per aver visto e citato questo film) che vuole fare il film dell’horrore all’americana. Le somiglianze fra la descrizione del film che vuole girare il protagonista del film di Avati e In the market sono impressionanti.
@adriano: la redazione ha votato all’unanimita’ di fidarsi senza controllare ;)
Bellissima recensione, condivido tutto. Anche io di solito non do molto peso alle parole dei critici, spesso troppo snob e intellettuali. Non sono uno che ne capisce così tanto di cinema, sono solo uno spettatore come tanti. Però questo film è una merda. Anche io ho vissuto lo stesso percorso: prima rido, poi mi girano i coglioni. Il problema è che secondo me qui non è un problema di studio. Qui uno può studiare quanto vuole, ma la mancanza di gusto è la mancanza di gusto, e non so se lo studio può rimediarvi.
Ma soprattutto.. vogliamo parlare dei commenti postati su yt sotto al trailer?? Su “il tocco di classe nel riprendere i vecchi splatter da grindhouse si nota nel voler smorzare i toni con situazioni esilaranti come quella del rapinatore con la maschera di minnie” mi sono quasi auto-assaggiato.
Probabilmente l’unica cosa buona di questo film, è proprio questa recensione.
Braccia rubatissime all’agricoltura.
citando Mariottide:
“tristezza a palate”
e attrice cagne (ridoppiate da doppiatrici cagne?).
e attori cani.
e dialoghi cani ( ” questa non è una festa in maschera, è una rapina!”)
davvero c’è qualcuno che pensa che potremmo essere così scemi da pagare per vedere questa roba?
spariamoci piuttosto G.O.T. , sangue, intrighi, nani simpatici e, soprattutto, poppe in quantità.
la domanda è come fa un film come questo ad avere una distribuzione?
Più che altro mi domando, ripensando alla scenda dei 10 minuti di buio: ma un produttore e o un adulto hanno controllato il prodotto finale prima di metterlo in commercio? Boh.
@ Lanny Nero: ampliamo, please. Arricchiamo con aneddoti, altrimenti…
@ Adriano: il film di Puopi che citi è quello con “un inedito De Sica” e un bambino grasso?
@ Ale: ribadisco anche qui: questi film vanno visti per essere giudicati. Anyway, il problema principale di Lombardi è che, tutto gasato dal cinema che gli piace, ha preso e ha fatto un film senza sapere veramente come si fa. Mi dicevano che l’altra sera ne parlavano a La Rosa Purpurea su Radio 24, dicendo che è brutto, ma che si vedeva che il regista qualche buona idea ce l’ha. Secondo me non è così: Lombardi non ha nessuna idea. Replica quello che ha capito lui di quel cinema lì senza, averne i mezzi (e, se chiedete a me, avendoci capito pure poco, ma questo è un altro paio di maniche).
@ Davide: non ne ho la più pallida. Cioè, non so proprio come faccia un qualsiasi film a uscire nelle sale.
@ Jo: secondo me hanno anche visto che c’era quel problema lì, ma ormai era un po’ tardi…
mai fidarsi di uno con giacca e t-shirt.
(OT: intanto conan diventa interessante http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=yNisV1YQbXQ#at=233 )
che poi era così facile fare un film horror con Blitch: un’ora e 55 con le foto del profilo IMDb. E giù a ridere e vomitare e poi ancora ridere e vomitare riempiendo il sacchettino, tipo Ottovolante (Blitch).
Comunque, almeno non hanno cercato di recuperare dicendo che l’hanno fatto per il LOAL. Un passo avanti nella cinematografia italo-marchigio-texana, credo.
Io vi stimo tantissimo…ecco…volevo dirvelo! =)
Questo film è una cosa che si puo’ descrivere solo con giramento di palle incorporato. fa incazzare tanto è ridicolo.
Quindi…recensione completa e azzeccata, come sempre!
Un mio amico che consosce la mia passione per il cine horror, proprio ieri mi domanda:”Hai visto In the Market? Non lo guardare, non è un film”. Io gli ho detto che lo avrei visto, che guardo di tutto e preferisco giudicare da me, ma certo dopo aver letto questa rece, penso che la soluzione migliore sia sbattermene le palle. Ma è davvero così osceno? C’è la possibilità che durante la visione mi possa venir voglia di uccidermi? No, perché devo restare vivo almeno fino all’uscita di Prometheus.
Ma sto Lombardi di chi è figlio?
Chi ha pagato per distribuire questa merda?
Perchè sto Lombardi cura una rassegna sull’horror?(Oddio,un paio di idee le avrei…)
Ma soprattutto,con tutti i soldi che han tirato fuori,potevano comprare una videocamera decente invece che girare con la fotocamera del nokia?
Anzi anzi che siete stati fin troppo buoni con la recensione,io avrei spalmato di napalm l’intera rassegna,per esser sicuro che sto Lombardi non partorisse altre stronzate del genere.
comunque sto sentendo cosa ne hanno detto
su Radio 24 a La Rosa Purpurea.
http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?dirprog=La+rosa+purpurea
In fondo a sinistra, cliccate sulla freccia rossa
e ascoltate da 34,00 in avanti.
Continuo a non capire.
maccosa.
Poi leggi interviste del genere e la bile ti inonda le orecchie…
http://cinemio.it/film-italiani/lorenzo-lombardi-in-the-market-parte-1/10976/
http://cinemio.it/film-italiani/lorenzo-lombardi-in-the-market-parte-2/10983/
Ok.
Io non l’ho visto ma per una volta almeno sento di essere d’accordo con Cacanova. Infatti non lo vedrò mai.
Ma il motivo del commento è relativo all’oscurità- Infatti va considerato che se giro con una camera di merda e sottoespongo a bbestia perché sono niubbo, quando rivedrò il footage sul televisore LED HD bello pompato, beh, vedrò molto meglio che in proiezione. Cioè l’immagine sarà più nitida e luminosa. Cose tipo contrasto dinamico ecc. Quindi o si va in proiezione con un proiettore Ultra sega DPL, oppure nisba: sarà tutto più buio e sfuocato.
E lo dico, non per salvare il culo ai niubbi pulciosi, ma per rispondere a chi si chiede: come mai nessuno se ne è accuorto ? è semplice, guardavino il TV o LDC del P.C.I.
Sì, concordo.
E poi c’è solo una cosa che ti fa innervosire più di vedere il film. Leggere le critiche positive.
Leggere i complimenti che sconosciuti fanno a Lombardi sulla sua bacheca di facebook (sì, sono andato a vederla).
Perché fin quando sono marchette ok, ma quando sconosciuti si complimentano in buona fede, senza alcun tornaconto, allora… allora veramente il mondo è pieno di teste di cazzo.
@ Harry Piotta: cacanova? veramente?
Il VM18 è dovuto solo ed unicamente all'”ammazzavacche”, che poi il rgista avrà voluto dirci qualcosa facendo ammazzare la tipa con l’ammazzavacche ? =D
Casanova grazie per aver fatto la migliore recensione di sempre contro il TROIAIO del secolo. Si perché il filmino delle vacanze di mio zio è migliore.
LOMBARDI TORNA A FARE L’ARCHITETTO, anzi vai direttamente in pensione facci il piacere.
La cosa più scandalosa è il servizio del TG3, ma chi ha pagato lombardi per avere un servizio così? 5 minuti in che cazzo di tg si è mai visto un markettone del genere così lungo e così sconclusionato.
Ma poi quale festival assegna la direzione artistica a uno che manda un film? Lombardi visto che leggi ti chiedo cortesemente non è che hai accompagnato il film con una busta piena di soldi?
Sopratutto, ma che cazzo di rassegna è? Film tirati là a caso: Shining, in the market, paranormal activity… mah..
Sorvoliamo poi sulla stronzata dei parenti di Kubrick, i diritti ce l’ha la Warner. E il film sarà stato passato in digitale.
PS: nel trailer nella scena dell’arrivo al Market si legge bene “Macelleria”
dopo “il bosco fuori” un altro cialtrone raccomandato da stivaletti e gli autori di stracult…tacci vostra
ma dai è chiaro, gli han fatto fare il film perchè è figlio della Lombardia
@Casanova
Esatto, il film con la “svolta drama” mai richiesta di Christianone.
Il bimbo ciccio, figlio di De Sica, è uno studente del dams cicciosfighè appassionato di Tarantino e robe splatter mericane, e vuole girare nelle campagne italiane (non ricordo la regione d’ambientazione) per creare un finto Texas… !!!
Lombardi è il figlio di Christian De Sica, tutto torna.
Mah. Secondo me sbagliate: la mamma di lombardi dice che è bellissimo.
@ Adriano: Lombardi non può essere figlio di desica, perché il talento, come è noto, salta una generazione.
@Calanova
sì. Perché secondo me hai urlato un pò troppo, ma contento te.
Agevolo questa perla: http://www.youtube.com/watch?v=gIm-5-NOt3E&feature=related dove il munifico Lombardi si lancia in spericolate contorsioni linguistiche: a 5’25 ci regala un: “qualche inquadratura in più avrebbe servito”.
Bravo Lumbar, si vede che nelle tue vene scorre sangue leghista. Magari quando arriverà anche al cervello, ti faranno dirigere Barbarossa II – L’Impalatore di Trote.
Sempre che avrebbe servito a qualcosa :)
Un Maccosa vi seppellirà
@ Harry Piotta: sei veramente un califfo! cacanova, calanova… bartezzaghi chi?
Ho raccolto il coraggio e ho guardato il trailer almeno….
Ma davvero Lombardi frequenta il blog? No perché mammina mi ha insegnato a essere educato con chi non conosco, devo sapere quanto mi posso allargare con il vocabolario.
ma và là… magari sto sfighi quà, fra tipo 20-30 anni, ti diventa il nuovo Stanley Kubrick e tutti a tirar giù di linguassa…
cassuolate a parte, ecco di chi è veramente figlio
http://news.bbc.co.uk/olmedia/610000/images/_611143_gianni150.jpg
P.S. : se dovessi leggere tutto questo, non te la prendere, è che noi siamo il pubblico barbaro e macellaro e tu hai (pur)troppo la faccia da sfighiglio di papà… tira fora ‘e bale!
http://inthemarket-film.blogspot.com/
ma quegli pseudo festival elencati in alto alla pagina???!!? e le millemila recensioni?? ma diocan…
Un altro film da cui mi terrò alla larga, sembra quasi che il sito serva a questo piuttosto che, come uno si aspetterebbe, il contrario. Del resto se uno vuole/deve parlare dell’Horror italiano non ci si stupisce minimamente.
peccato che non avrò il sacchettino quando lo guarderò io e dovrò sboccare copioso nella sporta esselunga…
il trailer fa veramente cadere le palle, ma oramai ho deciso: mi armerò di birra e lo vedrò, comunque tutto,dalla faccia del tipo nelle foto al pippone del tgr, mi fa gridare allo scandalo.
di quello vero.
mi riservo di rincarare la dose di violenza e di sfottò dopo la visione del medesimo.
ah, quasi dimenticavo, la cosa più importante: gran recensione come sempre Casanova!
macchristo ma tutta ‘sta mania di camuffare l’italia da ammeriga, come se noi non ci avessimo i serial killer e i nostri mostri campagnoli…
Riguardo ai premi vinti da IN THE MARKET su internet si legge che ha vinto la palma d’oro al Mexico Film Festival.
Beh secondo la pagina ufficiale del festival non ha vinto una sega.
http://www.mexicofilmfestival.com/Festival_2007/past_winners/2010winners.aspx
mmmmm allora c’è puzza di raccomandazione a livelli altissimi qui, tentano di spingerlo con menzogne e banfe a volontà…. puzzapuzza puzza che puzza…
@watanabe: sicuro?
L’ho trovato qui invece: http://www.mexicofilmfestival.com/Festival_2007/past_winners/2010goldenpalm.aspx
è sotto featurs…
A legger la sfilza di nomi credo sia una cosa tipo le medagliette che ti danno nelle finali dei tornei di calcio in provincia dei pulcini. Tipo quella che perde anche 7 a 0 ma è tanto per stare tutti assieme, bersi una bibita a fine partita e volersitantotantobeneperchélimportanteèpartecipare!
beh, insomma.. Intanto voglio dire che amo le vostre recensioni e che fanno parte delle rare volte che mi ammazzo dal ridere davanti allo schermo del computer. Davvero. Poi dopo tutte questi pareri negativi, ho voglia di vederlo. Devo vederlo. Quindi in questo momento alle ore 23 e 16, grazie a Megavideo perchè 8 euro a sto poveretto non glieli do, comincio la visione. Dev’essere un popò di capolavoro, dove “popò” non sta per “gran”.
@nanni e @nicola
leggete bene il link che vi ho postato la prima riga
-The Mexico International Film Festival proudly congratulates its 2010 Golden Palm Best of Category Award Winners-
I vincitori di ogni categoria sono lì.
Nel link che ha postato nicola sono tutte “le palme d’oro” che partecipano. In pratica gli iscritti al concorso.
Sennò che senso ha premiare il migliore di ogni categoria.
Ho scoperto da fonti ufficiali..che il nostro caro amico nonchè figlio di papà Lombari ha finanziato con le sue tasche la distribuzione in giometti..pagando per far vedere il film al cinema…NO COMMENT
Ho finito ora di vederlo. MA. CHE. PUTTANATA! Un’ora e venti di chiacchere che nemmeno un ubriaco sotto effetto di droghe pesanti si degnerebbe di scrivere per arrivare ad una mano mezza triturata, un intestino tirato un pochino fuori e un pezzetto di carne da una gamba. Ma stiamo scherzando? No, ma ci dev’essere sotto qualcosa, per forza. E’ vergognoso che venga distribuita una MERDA (scusate il termine) come questa. Chiunque con un senso leggermente migliore del cinema sarebbe capace di fare meglio.
PS: La battuta “Ma voi che ne pensate delle uova?” rientra ufficialmente nella mia top ten delle frasi più trash/brutte del cinema.
3 minuti e numero infinito di bestemmie. la scena della jeep subito dopo i titoli iniziali é fatta A CAZZO DI CANE. ci sono solo le voci e l’autoradio!! suondesigner in vacanza?? cristo …
‘sto figlio di De Michelis ha anche prodotto una megacagata “teatrale” dal titolo Hamlet in un multisala del centro Italia. Vi basterà sapere, per comprendere il tenore di tale opera, che all’inizio dello “spettacolo” il Lombardi vestito della stessa giacchetta e di un cappelletto stile Panama esplodeva un colpo di pistola nella sala e fuggiva. Un terzo dello spettacolo era un backstage incentrato sul Lombardi e compagnia che si sborravano addosso citando questo o quel film.
minchia IL peggio.
dopo 40 minuti di bassezze non gliel’ho fatta e son tornato a leggermi Supergod..
una delle peggiori merdate mai viste.
come mi piacerebbe avere i soldi per distribuirmi un film, li userei per fare un viaggio negli States
ma quindi esiste anche in streaming?
@ l’anonimabraxas
si, confermo la presenza dell’obbrobrio sui server megavideo & company.
aggiungo: dovrebbe esistere solo li.
@watanabe: lo so, la mia era una gag sottile rappresentata dal fumetto in cui un personaggio esige un trofeo solo per aver partecipato ;)
Considero questa recensione un modello luminoso di critica. Io penso che la critica vada fatta PRECISAMENTE così, analizzando non solo il film (punto per punto, preciso, chiaro) ma anche demistificando il chiacchiericcio (quando va bene) e gli smarchettamenti (quando va male) dei media. Per tutto questo, io voglio ringraziare l’autore di questo pezzo.
Il problema è la “Sindrome di Tarantino”.
Attacca i registi che pensano di saperla lunga e fanno la sceneggiatura del proprio film. Però non pensano che Quentin è prima sceneggiatore e poi regista. Non viceversa.
E allora abbiamo un anno buttato via. Pieno di film di genere made in Italy senza sceneggiatura, senza costruzione fatti alla cazzo di cane.
Già ci mancano i produttori seri che investano che credano nel progetto e non nel riciclaggio o nello scaricare l’iva, ci mancano pure gli attori che mamma mia in Italia non c’è più un caratterista tutte prime donnedimmerda che poi non sanno nemmeno recitare, e ora mancano pure gli sceneggiatori.
I registi però ci sono.
Anche troppi.
Noi della Tigna Productions almeno non ce la tiriamo, siamo garbati, umili e spendiamo pochissimo.
chi volesse dare un’occhiata a Freddy il Ballerino:
http://freddythedancer.blogspot.com/2010/09/freddy-online.html
visto. una merda.
@nanni
sorry, non me lo aveva visualizzata l’immagine.
Bei capelli Lombardi, somiglia un pò a De Michelis.
Non so veramente cosa sia peggio tra questo e i due di Albanesi… certo, quest’ultimo ha dei rudimenti tecnici, ma il film di Lombardi almeno fa ridere. Vuoi mettere?
Chissà cosa ne penserebbero loro… si sa che lombardi e albanesi non vanno molto d’accordo…
Rettifico, so cosa è peggio: io, che me li sono visti tutti e tre.
Purtroppo faccio il DAMS.
Ed è pieno di pezzenti del genere che si fanno le seghe sul citazionismo pensando di essere mestieranti, che esaltano il metacinema o stronzatine intellettuali simili pensando di essere Tarantino.
La verità è che quella facoltà è un danno, l’ho capito a mie spese: ti insegnano ad essere Mollica, non a saper padroneggiare qualcosa.
Fortunatamente non tutti dispongono dei fondi di ‘sto stronzo e non possono distribire i loro simpatici abortini nelle sale.
Oh mio dio, ho visto solo ora il servizio del tg3. ahahahahah. ahhahahahah. ahahahahahah. “Ha scritto agli eredi di stanley kubrick per portare blablabla…” e che cazzo gli deve chiedere agli eredi? La loro copia in blu ray di Shining per poterla proiettare al festival di stocazzo? Si distribuisce i film ma non si può permettere 10€ di blu ray? Looooooolll
esci dal tunnel del dams klimt, sei ancora in tempo!
piuttosto ingegneria…
e poi: “ispirato ad una storia vera”. Si, una volta…delle persone…sono entrate in un supermercato, lol. Oppure è il classico film meta, una volta…un coglione qualsiasi…ha provato a fare il regista.
Ma perche’ ha scritto agli eredi di Kubrick? Non ci pensa la Warner a gestire queste cose? La notizia e’ che ha sbagliato destinatari?
Comunque:
@klimt: esigo approfondimento su “ti insegnano ad essere Mollica”
sto tipo ha sentito in qualche radio o letto in qualche bacio perugina l’aforisma di Wilde (non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli -cit.-), s’è imbufalito pesantemente e ha cagato fuori sto merdone.
pioggia di euri per recensioni positive, et voilà il gioco è fatto.
è l’unica spiegazione plausibile, Vi giuro, io ho visto le peggio cose e di solito finisco tutti i film che vedo, ma sta roba proprio no…
speriamo che venga a farsi un giro qui sui 400calci, almeno si toglie le fette di salame dagli occhi…eh si, perchè magari ci crede che il film è fico..sveglia!!!
Visto. Non è che è una merda: è LA merda.
Mi dite solo perché chiedono aiuto chiamando il 911, leggono un cartello che indica la strada per il market in inglese, e poi si trovano in un supermercato con i cartelli dove c’è scritto, in italiano, “Offerta”, ci sono la birra moretti e i ringo e gli adesivi sulle porte automatiche – sempre in italiano – “Entrata” e “Uscita”?
Scusate, ho dei pensieri che si presentano improvvisi, a visione (finalmente) ultimata. L’ultimo è: spero solo che lei, tale rossella caiani, la brunetta con la frangia, non abbia finito col dargliela, a quel lombardi lì, quello in giacca e t-shirt che scrive agli eredi di kubrick. Solo questo spero.
ci tengo a precisare che io e “davide” con la minuscola siamo due persone diverse ed io il film non l’ho visto.
@ Davide
risparmiatelo tu che ancora sei in tempo!! :D
Film purtroppo visto.
Ora sto scrivendo con un sistema di riconoscimento vocale dato che ho cosparso i miei occhi di acido solforico dopo la visione.
A breve farò causa a Lombardi per attentato alla pubblica decenza.
ma almeno lo avete votato ai premi Macciocapatonda? http://prejudice.kekkoz.com/2011/08/05/premio-maccio-capatonda-2011-i-vincitori/
a quanto pare no visto che Dreamland ha trionfato ovunque
io ci avevo provato a farlo emergere, perché per me merita. In quel contesto, intendo.
Ma i film che perdono a questi Concorsi, che roba è? Se avessero ripreso al rallenty uno stronzo che cade sarebbe stato molto più affascinante di questa robaccia. Con che credibilità si organizza un Festival del genere? Si fa il giurato? E si assegna un premio?
E scommetto che adesso quel Lombardi si sentirà un figo. E’ questa l’unica cosa negativa.
Tu pensa le fazze degli eredi di Kubrick quando hanno letto la lettera di Lombardi…
@giubari: no, chiariamoci. Se Lombardi si sente un figo sono affaracci suoi che non mi interessano. Il vero problema e’ lo spettatore medio che crede alla locandina e/o al TG3, entra moderatamente speranzoso, esce lievemente alterato e convinto che in Italia non sappiamo neanche l’ABC, e se anche saltasse fuori che la reincarnazione di Carpenter e’ nata a Trezzano sul Naviglio lui non si fida neanche coi soldi di un altro. E siamo da capo, o piu’ indietro di prima.
@Nanni: Il problema è che lo spettatore medio entra speranzoso e ne esce pure soddisfatto credendo che Lombardi sia un regista fico per il livello cerebrale della gente che va al cinema in Italia.
E me ne sono accorto dai bimbiminchia accorsi in massa a vedere Capitan America:è stata la cartina di tornasole della disfatta.
Il problema più grosso è appunto che Lombardi possa tranquo tranquo passare per regista. E questo accade. Per quanto si sforzino tutti di dire che non è un film, lui il film lo ha fatto. Sennò non se ne parlerebbe. Dico bene ?
Ad esempio tutti questi insulti, tutto questo dir male, per quanto a ragion veduta, e a partire dalla rece fino ai commenti, non fanno altro che rendere celebre l’analfabeta Lombardi. La citazione, più che di Wild, è di Andreotti. Quello che i panni sporchi si lavano in famiglia. Quello che gli alberi per crescere hanno bisogno del concime.
Ma nessuno dice l’unica cosa lecita: forse era meglio ignorarlo ?
Io ad esempio, se pesto una merda per strada, non vado a dirlo a tutti.
@ Harry
Non si può ignorare.
Se pesto una merda così grande che ci affogo dentro, ne esco a fatica e mi faccio il tragitto per tornare a casa completamente ricoperto di merda, bè, lo racconto a tutti i miei amici.
E poi insieme ci domandiamo: ma chi cavolo è stato?
@ale
stai facendo un favore a Lombardi. Non è una merda così grande. Non è altro che un minuscolo insetto di merda. Di cui non vale la pena di dire nulla e lasciarlo nell’oblio. Se invece rendi quella nullità qualcosa di così grande, non solo la metti sul piedistallo, ma rendi te stesso molto piccolo al suo cospetto.
Libero di non accorgertene, tu come altri.
Think about it.
@ Harry
Lo so che bisognerebbe fare i superiori e ignorarlo, ma non è facile trattenersi quando vedi che ci sono persone che parlano bene del film e che lo consigliano ad altre persone.
Recensioni come questa contribuiscono sì a far parlare di lui, però dissuadono parecchia gente dal buttare 8 euro.
@ Harry
capisco e condivido in parte il tuo ragionamento, parlandone non facciamo altro che il suo gioco alla fine, però mi trovo d’accordo anche con ale: se con questi commenti negativi dovessimo salvare anche solo un individuo dall’andare a vederlo, beh….mi riterrò soddisfatto.
mi sono accorto di una cosa che una minima sminuisce il tutto (ma di poco): il servizio dedicato è andato in onda su TGR e non su TG3, ricordo benissimo che su TGR lombardia un’estate fecero un servizio su 2 coglioni che giravano milano in tandem vestiti in maniera stramba…
io dico la mia: continuare il flame per educarne uno E salvarne cento (dall’andare a vederlo a pagamento) :)
Io aspetto ancora la recensione di “Sotto il Vestito Niente, l’ultima sfilata”.
Comunque a Livello di Markette Televisive DreamLand resta imbattibile:
http://www.youtube.com/watch?v=QUV678Rqi8I&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=hLQAifO_3aE&feature=mfu_in_order&list=UL
@harry: ma a me non interessa se Lombardi diventa famoso come Lady Gaga. Che lo diventi. Anche Ed Wood e’ “famoso”, ma non esattamente per essere un mago dell’horror. Non senti la gente dire “Ti e’ piaciuto Alien? Ti consiglio Plan 9 From Outer Space”. Parliamone pure, ma facciamo le distinzioni, spieghiamo che sport si sta realmente giocando dopodiche’ ognuno sceglie quello che preferisce. Ma la cosa piu’ importante che voglio dire e’ che se Lombardi fosse davvero paragonabile a Ed Wood Casanova se ne sarebbe accorto e la rece sarebbe un tot piu’ positiva, ecco, prima che fraintendiate…
@Nannibal
achtung! achtung !
Ed Wood fa tenerezza. Lombardi, a vedere i commenti, fa venire la bile nera. A vedere la rece, poi, fa venire il trapianto di fegato. Ora io non so come ti è venuto in mente Ed Wood, ma siamo da altre parti: eventualmente, film con J. Depp.
Cacanova lo ha visto il film, come gli altri biliosi epuratori di Lombardi, io no. Questa è la differenza. E a partire da questa differenza affermo che parlarne significa far lavorare il concime: dal concime nascono gli alberi. Ma il concime, qua, sono gli spettatori. TUTTI.
Traduzione: a Lombardi gli fai un favore. Perché del film se ne parla. E la gente vuol farsi un’op(p)inone. E lo vede, per capire se la critica è verace, per spirito di squadra. Non al cinema come pensano i pulzelli di Orleans, ma su megavideo senza pagare un euro. Ma non importa: l’importante infatti è parlarne. Così quando questo anti-EdWood che è Lombardi chiederà una produzione “seria”, gli diranno YES! Perché ? Perchè del suo non-film si è parlato fino a farlo diventare un film.
È questo che accade su questo e altri siti, come quello di Kekkoz il cineleso. State facendo diventare un film, qualcosa che è una merda. Lombardi ringrazia.
Liberi di farlo, ci mancherebbe, ma almeno agite con consapevolezza.
Liberi di creare gli alberi dal concime.
Liberi di fraintendere :_***
@harry: ti ho beccato che hai commentato prima di leggere la mia ultima frase! Ammettilo ;)
Comunque: ripeto, non mi interessa se diventa famoso. C’e’ gente che urla piu’ forte di me che ha gia’ confermato che si’, In The Market assomiglia a un film, per cui ho poco da fare. Nel mio piccolo, l’unica cosa a cui posso aspirare e’ che si capisca che, se proprio, va messo nello scaffale con i film da vedere ubriachi assieme agli amici urlando “fuckin’ BIRDEMIIIIIC” piuttosto che alla lettera H di Horror.
Sui font han risparmiato però. Almeno.
http://www.dafont.com/hotel-coral-essex.font?text=in+the+MARKET
@Nannibal
Ma veramente, no :)
penso che se uno vuol recensire un qualsivoglia film, ben venga. Basta che poi non si penta di aver fatto diventare un film, qualcosa che lui stesso (come TANTI altri) reputava non esser degno di essere film.
Magari non si era capito, anzi di sicuro non si era capito, ma ho detto questo, anche nei commenti precedenti.
E questo è accaduto.
E Lombardi ringrazia =)
CENTO is the new PRIMO
@harry: si era capito, e ogni volta puntualmente ti avevo risposto “certo, ma non mi interessa”, ecc… (dai, te lo concedo perche’ e’ tardi, a domattina)
Ibidem. Ed Wood in memoriam :)
Sogni lombardeschi.
Premetto che ho letto quasi tutti i vostri commenti, sono d’accordo con molti. Premetto che ho (purtroppo) visto In the market. E’ orrendo. Mi fa incazzare. Cose già dette da tanti, lo so.
Ma vi dico che io ne ho viste cose che voi umani potreste (sempre purtroppo) immaginarvi.
Persone che apprezzano i film di Gabriele Albanesi, per esempio. Critici ed esperti del settore, intendo, che lo considerano un regista di talento.
E ho visto dare credito a delle cacche assolute, che, veramente, ma magari arrivassero al metacinema.
E’ vero, ignorare si potrebbe, si dovrebbe. Fenomeni come In the market vivono anche grazie al ridanciano passaparola che noi stessi (mi ci metto anche io) alimentiamo.
Mi chiedo: servirebbe, ignorarli?
Tanto del successo economico questi registi non se ne fanno niente.
Delle marchette su giornali e televisioni non parlo. E’ un fenomeno così diffuso in ogni campo, in Italia. Purtroppo, ancora una volta.
Per favore non insultiamo la povera e innocua “cacca” paragonandola al film di Lombardi..Grazie!
Ebbene si.. signori e signori Lombardi ha cambiato la storia!! E sapete perchè? Perchè da oggi in poi come sinonimo del termine MERDA metteranno IN THE MARKET..
Lombardi sostiene giustamente che “non è un film per tutti i palati”.. Infatti non a tutti piace masticare la merda..
io il set di quel film me lo immagino un po’ cosi:
http://www.youtube.com/watch?v=M8z5oNsQ4Kc
sembra roba del divino capatonda…e manco della più riuscita…
la rinascita si,della me**a…
Questa mattina sul litorale ho visto Lombardi in pedalò con 3 belle ragazze in bikini (lui aveva giacchetta e fruit di ordinanza). Mi sono avvicinato in pattino, approfittando di un momento in cui l’ho visto al telefono. Ho chiesto alle squinzie cosa ci facevano con quello sfigato. Mi hanno risposto: ma è un regista! fa i film ! c’è scritto anche su internet !
‘azzo. Poi ho notato in un angolo del pedalò, uno zaino abbandonato…
Per quanto poco possa valere, ti posso assicurare, Harry (ah, felicitazioni!), che se mi capita di vedere un’intervista a un regista come quella nel video allegato col cazzo che sceglierò mai, di mia spontanea volontà e con piene facoltà mentali, di guardare un suo film. E la rece poi…c’è anche chi dopo aver messo la mano sul fuoco lo fa per una seconda, una terza volta. A volte ti immagino seduto sul pavimento di terra della tua capanna in un eremo e fra un’illuminazione e l’altra a controllare i post dei calci sul picci con i rammstein in sottofondo.
@alessandro
grazie delle felicitazioni (ma perché ?)
Mi confermi di essere uno di quelli che certi film se li guardano di nascosto per ridere di nascosto. Il pubblico ideale. Certo cinema (e dal momento in cui viene recensito, non solo qua beninteso, cinema diviene) è ad immagine del proprio pubblico. Inconsapevole, ma in osmosi. Quindi tra te e questo film non c’è nessuna differenza, siete estensioni di un’unica… non mi viene la parola. Ma tu la conosci, sei di “casa”.
Quell’ “a volte” mi fa capire che mi segui da tempo. Bene. Si vede ;)
Se questa è la risposta italiana a HOSTEL e SAW… allora la domanda è sbagliata.
Quanta bella roba… i commenti al trailer sono soggetti a moderazione :D… mi meravigliavo io del fatto che non ci fosse nessun commento del tipo: “Maccio forever” o qualcosa di più lapidario tipo… “QUESTO FILM FA CAGARE GIA’ DAL TRAILER”.
Hanno dato pure a voi il sacchettino con scritto “in the market” al cinema?? Dovevano piuttosto darci un pannolone,visto che il film fa CAGARE..
harry, mi dispiace che tu debba buttare tutto in farsa senza motivo visto che eravamo d’accordo su tutto fino a quando non ti sei improvvisamente incantato a ripetere le stesse cose, ma se ti interessa proseguire le mie risposte sono ancora la’ sopra dove le ho messe la prima volta. Altrimenti amen e alla prossima, e’ un peccato ma non muore nessuno.
i pantaloni da pescatore di Oliviero Bitch.
“Paura come non mai” is the new “Impercettibili segnali codici”.
Le felicitazioni per il link, sempre che non abbia risposto picche (l’ho anche messo alla fine del commento il collegamento logico, pensavo che uno come te avrebbe colto in fretta). Poi mi chiedevo: merda di su, di giù, merda a sinistra, a destra…eppure dicevi che della merda non si deve parlare per non elevarla a ranghi più alti, com’è sta storia?
E, per finire, non posso fare altro che accodarmi alla richiesta di Nanni, no perchè sembra quasi che tu voglia ottenere un effetto comico: se leggo il mio commento e la tua risposta non posso fare altro che pensare ad un dialogo fra sordo-ciechi. Che cazzo volevi dire? Perchè il senso si capisce ma è totalmente slegato dalle informazioni che si possono cavare, appunto, dal mio commento. E se ritieni di avere speciali abilità che ti permettono di vedere la verità oltre il velo di menzogne o di illusioni, beh, l’unica cosa che posso fare è assicurarti che ciò che faccio o che penso potrà anche essere sbagliato ma, nel bene e nel male, non lo nascondo. Se ti dovessi mai dire che il cielo è marrone merda, fidati, è perchè io lo vedo marrone merda, non perchè ho fini reconditi.
Esatto, questo è un film perfetto per un sordo cieco
Allora amici… facciamo il punto della situazione:
In questa pagina ci sono estratti da parecchie recensioni di siti specializzati:
http://inthemarket-film.blogspot.com/
andiamo a visitare i suddetti siti:
IndieHorror.it – “IMPLACABILE NEL SUO CRESCENDO VERSO LA MATTANZA”
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IL SITO IndieHorror.it NON ESISTE – ESISTE INDIE.HORROR.IT MA CI HO TROVATO SOLO UN’INTERVISTA A LOMBARDI IN CUI NON HO TROVATO LA SUDDETTA FRASE.
HorrorPlayer.it – “IL MIGLIOR HORROR ITALIANO DEGLI ULTIMI ANNI”
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SE SI VA SU http://WWW.HORRORPLAYER.IT SI HA IL MESSAGGIO: IL DOMINIO E’ STATO SOSPESO – APRIRE UN TICKET IN AREA CLIENTI PER CHIARIMENTI
SplatterContainer.com – “STIVALETTI CONFERMA IL SUO BREVETTO DA MACELLAIO DOC”
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LA RECENSIONE E’ MEDIOCRE E TRATTANO BENE IL FILM SOLO PERCHE’ OPERA INDIPENDENTE ( QUANTO LO SIA DAVVERO NON SI SA ). COMUNQUE NELL’ ESTRATTO SI PARLA DEL BUON LAVORO STIVALETTI E NON DI QUELLO DI LOMBARDI.
horrormovie.it – “OTTAVIANO BLITCH: IL NUOVO KLAUS KINSKI”
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NELLA RECENSIONE SI LEGGE: “Purtroppo, però, è anche vero che “In the Market” ha molti, forse troppi, limiti che in fin dei conti inficiano la riuscita del film.” ma loro hanno citato solo: “forse abbiamo trovato un nuovo Klaus Kinski” TOGLIENDO IL FORSE CHE FACEVA BRUTTO.
ilFendente.it – “UN FILM VIVAMENTE CONSIGLIATO ANCHE A CHI NON AMA GLI HORROR”
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ilFendente.it NON ESISTE… ESISTE http://www.FENDENTE.it ma la recensione non l’ho trovata.
Corrieredell’Umbria – “UN DILUVIO DI SANGUE E ORRORI: SCENE TRUCULENTI PER DURI DI STOMACO”
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VABBEH… VI ASPETTATE UNA RECENSIONE IMPARZIALE DEL CORRIERE DELL’ UMBRIA ?
SogniHorror.com – “PER PALATI FORTI”
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HO TROVATO SOLO UN’INTERVISTA A LOMBARDI MA LA CITAZIONE NON C’E’. COMUNQUE “PER PALATI FORTI” NON DICE NULLA. ANCHE IL VIDEO DI “2 GIRLS 1 CUP” E’ PER PALATI FORTI MA DUE RAGAZZE CHE MANGIANO MERDA NON MI DA’ TROPPO L’IMPRESSIONE DI ESSERE GRANDE CINEMA.
FilmUp.com – “UNA CLAUSTROFOBICA NOTTE DA INCUBO”
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LEGGO: “E, grazie alla curata fotografia per mano di Nicola Santi Amantini” … MAH … FILMUP CERCA SEMPRE DI NON OFFENDERE NESSUNO E QUINDI NON LO PRENDO TROPPO IN CONSIDERAZIONE.
TaxiDrivers – “RITORNO AI FASTI DEL CINEMA DI GENERE ITALICO”
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LEGGO: “In the market, infatti, è in sintesi una nostalgica operazione di ritorno ai fasti del cinema di genere italico, […] Le idee latitano un po’ e la recitazione non è sempre impeccabile, ma per ora ci si può accontentare.”. NON PROPRIO UN GIUDIZIO ENTUSIASTICO, INSOMMA.
… comunque mi fermo qui …
Come al solito le citazioni sono una serie di frasi decontestualizzate di recensioni che etichettano il film come un’operazione coraggiosa ma con parecchi difetti, una prima parte insulsa e una parte finale interessante grazie al mestiere di Stivaletti.
La cosa che mi ha lasciato basito è il giudizio sulla fotografia di FILMUP dopo la sfuriata sui 10 minuti di buio di cui parlava Casanova.
Come sempre bellissima e divertentissima recensione.
@Alessandro
ti rendi conto che quello che rimproveri al mio commento in risposta al tuo, io lo posso dire pari pari del tuo stesso commento, in quanto risposta al mio precedente, vero ? VERO ?
Perché sennò magari ti conviene rileggere. Intanto ho capito che sei sempre più a tuo agio con il marrone, almeno stando al piacere che ricavi dall’uso di questo termine metaforico.
“Roba per cui bisognerebbe pagare i diritti. E invece basta mettere nei titoli di cosa un semplice “quote” e la questione è risolta. ”
ma che davero? cioè, si può mettere la roba che vuoi in un film senza pagare i diritti scrivendo QUOTE nei titoli di coda?
non sapevo niente di questa possibilità…si apre un mondo!
( io vidi In the Market in versione integrale due anni fa, e la canzone dei Clash non c’era…Death Proof invece sì…).
Ok, non avrai mica pensato che il mio commento rivolto a te, il primo, fosse in risposta al messaggio che gli sta sopra? Perchè ok, gli sta sopra, ma non c’entra un cazzo mentre invece c’entra con quello che hai scritto in un altro commento, nella pagina precedente (se non sbaglio). Cos’è che dicevi? Che, nonostante la gente sappia già in partenza che si tratta di merda e non di cinema, va comunque a guardarselo su megavideo elevando così quella merda allo status di cinema, inoltre dicevi che non bisogna parlarne. Questo è quello che ricordo, ho capito male? Non continuerai a dire che il mio primo, famigerato, commento è slegato logicamente da tutto ciò, spero. Mi “conviene rileggere”, dici. Una premura che cozza con tutto quello che gli stà attorno.
Ah, hai presente il motto “memento mori”? Beh, l’ho modificato apposta per te in “memento merdae” per far si che tu possa ricordare in futuro che in ogni uomo c’è inevitabilmente un pò di merda e che esso deve imparare a conviverci. E non è una metafora.
“Quindi tra te e questo film non c’è nessuna differenza, siete estensioni di un’unica… non mi viene la parola. Ma tu la conosci, sei di “casa”.”
“Intanto ho capito che sei sempre più a tuo agio con il marrone, almeno stando al piacere che ricavi dall’uso di questo termine metaforico.”
Si lo so, l’ordine cronologico sembra invertito, ma vi assicuro che è quello corretto, gente.
Mi piacerebbe che finisse qua. Perchè? Nel primo commento ti dicevo che se IO parto da certe basi un film non lo guardo. Tu hai risposto che io, invece, lo guardo (boh). A un certo punto se te sei contento io mi faccio pure da parte.
@alessandro
tutto bene ? Ti ha beccato in testa uno dei volatili presenti nel video che hai in firma ?
Guarda che il nesso logico-formale della mia argomentazione è pressoché inattaccabile. Poi puoi dire che non ti interessa e fare finta di niente, come ha fatto Nanni, ma ciò non invalida la mia tesi. Anche perché mette in atto una lezione di politica italiana.
Se poi parli sempre di merda, non ti offendere se uno si chiede se ci sia un motivo oppure no.
Sul non capire bene quello che scrivo, mi dispiace. Sul serio. Ma non è colpa mia. Sei tu che devi differenziare le tue letture e puntare più in alto. Puoi continuare a leggere Topolino e Zagor, ci mancherebbe, ma ti consiglio Edipo Re di Deleuze, La Società dello Spettacolo di Debord e Signorina Rosina di Antonio Pizzuto. Per provare qualcosa di diverso. Poi, se vuoi altri titoli, chiedi pure :)
attenzione: il 150esimo che commenta riceverà una edizione deluxe triplo Blu-ray del capolavoro di Maestro Lombardi, comprensivo di un succulento gadget: la giacchetta early ’30s.
@ Aldo Jones
grazie per esserti spulciato i siti, si potrebbe trattare di pubblicità ingannevole o qualcosa del genere a sto punto? se ste cose sono scritte anche sulle locandine dico.
LOL.
Ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto in una remota località del New Mexico nella metà degli anni ’80 e ad una puntata della serie TV cult Dawson’s Creek…..
tratto dal sito http://inthemarket-film.blogspot.com/
No, giuro sulla mia collezione di DVD del Doctor Who che non sto scherzando c’è scritto sul serio.
dawson’s creek…… ahuauhauhauhuh
@clark: a parte le citazioni dai siti che non esistono, ma qui ci aggiungo un bel “forse”, il resto e’ pratica comune per tutti i film dell’Universo nessuno escluso. Per certi spicca giusto un pelino di piu’.
Dai Harry, tranquillizzati, ti rendi conto che la prima cosa che scrivi in risposta è un insinuazione riguardante gli uccelli nel video linkato? Potrei fermarmi qui.
Per favore, possiamo almeno provare a chiarirci (che, per la cronaca, è quello che ho provato a fare finora) e non a prevaricare sull’altro?
Sono quasi sicuro che chiunque si sarebbe arrabbiato almeno un pò se fosse stato paragonato ad una merda ma capisco perfettamente che ognuno ha il proprio modo di confrontarsi.
Ripeto: il mio primo commento che ti ho rivolto era riferito non al tuo che ci sta sopra ma ad un altro, aiuta? Poi hai dedotto che io faccio una determinata cosa dal fatto che io ti abbia detto che non la faccio, almeno potresti spiegarti meglio. La tua tesi? Ma riguardo cosa? Non mi sembra che tu abbia mai risposto veramente a quello che ho detto io o che io abbia giudicato una tua teoria preesistente, quindi di che parli? Mi sembra che tu abbia la cattiva abitudine di confondere dei normali quesiti, posti per un sano desiderio di conoscere, con attacchi e di rispondere di conseguenza, trattando i lettori dei calci come uno dei tuoi gerbilli.
Che poi coraggio coraggio di ‘sta ceppa.
Nemmeno quello di ambientarlo in Italia.
Come se da noi i serial killer e gli strippati non ci fossero.
@Clark Credo che non si possa dire che si tratti di pubblicità ingannevole ma, più che altro, di pubblicità fuorviante. Prendere una frase, decontestualizzarla e farla diventare un complimento al film è una pratica comune. Nel caso di IN THE MARKET se ne abusa perché sul loro sito ne mettono una 20-ina.
@Nanni …appunto :-)
@Harry Anni fa un imbecille lanciò un sasso da un cavalcavia e ammazzò una persona. Il telegiornale ne parlò e, a causa di questa pubblicità involontaria, per un periodo questa pratica diventò il passatempo preferito di qualche balordo e una sorta di moda del momento tra gli stronzi, causando diverse vittime.
Tu hai ragione quando dici che il passaparola fa pubblicità immeritata a film orribili come questo, ma di certe cose non si può non parlarne. Fenomeni come la Asylum non avrebbero motivo di esistere se non fosse motivo di discussione in siti come questo. E’ ingiusto? Forse… ma considera quante risate ci ha fatto fare discuterne. Il fatto di non parlarne è inattuabile anche perché risulterebbe un pò difficile metterci tutti d’accordo e insabbiare IN THE MARKET e tu ne sei una dimostrazione, dato che sei qui a parlarne con noi cercando di far valere il tuo punto. Tutto questo lo dico senza nessuna vena polemica. :-)
@Alessandro
nessuna insinuazione, credimi :)
neanche il mio commento che riferisci al tuo soprastante, non era riferito esclusivamente a quello. Ora che ci siamo chiariti, spero divenga chiara anche la mia teoria che altri, nei commenti, e a differenza di te, hanno recepito. Quindi non parlo dravidico, almeno per loro.
@Aldo
ma certo: le risate prima di tutto. Però non vorrei che ridendo e scherzando ci si ritrovasse a giocare nella squadra degli avversari (senza doppi sensi, eh). Se io penso che un libro faccia così schifo da non essere un libro, beh non ne parlo: non lo leggo. Se ne parlo, invece mi rendo responsabile di renderlo suscettibile di critica e, pertanto, libro. Lo creo, il libro, laddove non c’era. Pensa ai galleristi che creano l’arte solo perché viene “esposta in galleria”.
Sostituisci libro/arte a film e vedrai che torna.
Se pensi che anche io, mio malgrado, abbia contribuito alla “elevatio”, ti sbagli. Il mio apporto è la pars destruens. Io sottraggo, in altre parole. E chiedo conferma agli altri. Se poi vedo che tutti, bene o male, sono convinti che si debba parlare del nulla per farlo diventare qualcosa, allora bene, mi rendo conto che sono spettatori del nulla. Ma mi viene da dirlo perchè voglio loro del gran bene. Come un babbo.
Ora, davvero non so come dirlo, ma credo proprio che Lombardi, con ricci e giacchetta, sia molto contento di tutti voi. Che avete visto il film e lo avete visto fino in fondo. E solo alla fine avete sentenziato: merda.
Bravi.
@Nannibal @newhouse
guardate che io condivido la rece. A scanso di equivoci. Ho solo ritenuto controproducente creare un film (la parte che non condivido) dal nulla (la parte che condivido).
@Harry Credimi, il film non l’ho visto e non lo vedrò… mi fido del giudizio dei 400 calci e soprattutto del trailer. Per quanto riguarda Lombardi, credo che a lui interessi che il film venga visto, pagato e recensito bene e stop. Penso che quel secondo commento di un certo “aa” faccia capire quanto al nostro faccia poco piacere ciò che si dice in questa sede ( sempre se di lui si tratta, eh… anche se non capisco chi altri avrebbe potuto dire quella cosa ). Sul fatto che non sia un film sono in disaccordo. Purtroppo per noi è un film in piena regola… un film di merda magari … ma è un film con tanto di trailer, pubblico, recensioni e distribuzione ( anche generosa ). Questionare su quanto questo film non sia film mi sa troppo di filosofia spicciola che poco si addice ad un sito che va diritto al sodo come i400calci, che amo proprio per il suo essere diretto e senza mezze misure.
Piuttosto bisognerebbe discutere sul perché questo NON FILM, in un paese come il nostro, che ha un grande storia cinematografica alle spalle e purtroppo lontana nel tempo, possa diventare FILM a tutti gli effetti.
@harry: mi spiegheresti con molta gentilezza quale parte di “ho capito, ma secondo me il problema piu’ importante e’ un altro” ti ha confuso? Non e’ che devi essere per forza d’accordo, ma era davvero una discussione bella, interessante e cristallina finche’ non ti si e’ di colpo incantato il disco senza motivo.
@ tutti tranne Harry
Io ho ascoltato i consigli di Harry e li ho applicati su… Harry, che mi sembra un po’ il Lombardi dei commenti alle recensioni.
Dopo un paio di suoi commenti, in cui storpia i nomi degli altri utenti sfoggiando un altissimo umorismo, oppure insulta gratuitamente o si vanta delle sue letture, il tutto con atteggiamento molto molto molto molto poco umile della serie “vi spiego io come stanno le cose, a voi che non capite” ho smesso di leggerlo e di rispondergli. Ho cominciato a ignorarlo, insomma. Umilmente vi consiglio di fare lo stesso, perché anche se la sua fosse un’opinione valida (che io comunque non condivido, sia chiaro, perché come Aldo la ritengo utopistica), scrive in modo talmente presuntuoso e a tratti infantile e scorretto che, davvero, non vale la pena rispondergli.
Con questo commento smetto anche di parlarne.
I pantaloni da pescatore di Ottaviano Blitch
L’unica cosa che mi è capitato di scrivere collegata a quello che hai detto nei commenti era appunto che io sto film non lo guarderò mai. Se non ci credi mi sembra un problema soltanto tuo. Ora, finalmente, discuto la tua teoria: sono d’accordo con te. Ma c’è un problema. Anche se nemmeno uno spettatore avesse visto sta roba ci sarebbe comunque uno stronzo che la considererebbe un film. Indovina chi? Più gli “attori” e la “troupe”. O secondo te non conta perchè ci hanno lavorato? Secondo me conta.
@nanni
il punto è che si potrebbe parlare anche di altro. Io non mi sono affatto incantato, ho ripreso la mia teoria esplicitandola in modo che non venisse fraintesa, come purtroppo è accaduto. Il mio invito era a rivolgere i potenti mezzi dei Calci a film che fossero inconfutabilmente film, senza dover ricordare ad un povero ritardato mentale come Lombardi il suo status. Con le conseguenze che sai e che, mi sembra, alla fine condividi pure.
@ale
vedo che il Gerbil’s POV non passa mai di moda. Grazie di avermelo ricordato.
A parte questo la mia presunzione, è stata quella di essere l’unico a vedere le cose in modo diverso, giusto o sbagliato che sia. In pratica è un pò come incontrare un gruppo di persone intente a prendere a calci un demente (Lombardi). Io dico: meglio occuparsi di altro e lasciarlo stare che è già incasinato di suo. Però è talmente facile sfotterlo, dal momento che ogni critica è possibile, che diviene persino facile. Insomma un linciaggio in piena regola. Ed è per questo che nessuno condivide la mia tesi: è troppo bello prendersela con un demente. Perché lasciare un bersaglio osì facile per rivolgersi ad altri, più difficili ?
E la presenza di gerbilli come te, che con aria saputella pensano di ribaltare le posizioni, conferma il presupposto di fondo. Tu sei un gerbillo che osserva i film di Lombardi di nascosto, confessa !
@alessandro
Penso che la risposta data a Nanni possa essere corretta anche rispetto alle tue osservazioni. Che Lombardi pensi di essere uno che fa film, sono affari suoi. Meglio però non fargli credere che sia vero. Ti ricordo e lo ricordo anche a @Nanni, che molti film del passato sono stati stroncati a morte dalla critica, prima di diventare capolavori o pezzi di storia.
@Jones
ma quello che scrivi è delirante… anche io amo i Calci, e se ci fai caso nella rece è scritto che questo non è un film. Rileggi un pò. Quindi io sono d’accordo con la rece, mentre tu dici di non esserlo. Renditi conto, l’hai scritto tu.
Poi metti in rapporto questo non-film (e ti contraddici! quindi deciditi: è o non è un film ?) con la storia del cinema italico: mi immagino non ti stia riferendo a Visconti ma a Lucio Fulci. Beh, i film di Fulci non è che la critica li considerasse diversi dalla merda.
Quindi un consiglio: fai chiarezza nelle poche idee confuse che ti sono rimaste. Rileggi il tuo commento e prendi atto di quanto sia convulso e contraddittorio. Sii chiaro e diretto, come il sito che ami.
Ma questo mi sembra lo stesso discorso venuto fuori per Birdemic. Roba già detta: se ci fai una rece vuol dire che lo accetti come film. Ok. Chiaro.
Se però nella rece dici che di film non si tratta allora cambia tutto, mi sembra che in QUESTO noi due discordiamo, e da qui la storiellina sull’eremo. Io posso anche basarmi sull’intervista all’amico Lombardi per cercare di capire se ciò che ha girato possa essere chiamato film o meno ma per averne la certezza devo inevitabilmente vederlo. In questo caso non posso concorrere all’atto di fare di questa cosa un film (a meno che non pensi che lo sia). Immaginati uno che lo noleggia inconsapevole, non ha informazioni. Se uno legge la rece dei calci, e si fida di loro, può convincersi che di film non si tratta e lasciarlo dove si trova. In questo caso potrei essere d’accordo con te. Alla fine si tratta sempre di avere abbastanza informazioni sull’oggetto in questione.
@Jones: se uno riempisse 300 pagine col carattere “a” e ci publicasse un libro tu lo chiameresti libro? Io di sicuro no. Nel nostro mondo, piaccia o meno, le cose (create dall’uomo poi) hanno una forma. Concetto abbastanza terra terra per i calci, a mio parere.
@harry: il fatto e’ che nessuno l’ha fraintesa, o almeno io no di certo. La mia preoccupazione riguardo a In The Market non e’ “non voglio che diventi famoso” perche’ a) la mia influenza al riguardo e’ minima e b) non sono nemmeno cazzi miei. La mia posizione e’ “lo recensisco affinche’ venga incasellato nella categoria giusta”.
Io lascerei davvero perdere filosofie poco definibili come “e’ un film / non e’ un film”, anche se nella recensione queste cose sono state dette: In The Market e’ stato pubblicizzato ed e’ uscito distribuito regolarmente in sala, che e’ roba che non tutti si possono permettere, per cui il passo decisivo l’ha gia’ fatto. Di conseguenza voi lettori me l’avete chiesto, e visto che Casanova si sacrificava volentieri eccolo qua.
Fatto cio’, mi preme che se proprio questa cosa debba essere ricordata e/o tramandata ai posteri (e non se ne sente necessariamente il bisogno), che almeno lo faccia insieme ai Dreamland e ai Birdemic piuttosto che a Hostel (Hostel, figurati…) o Argento/Fulci.
Il trattamento che suggerisci tu, per farti capire che non siamo estranei alla pratica, e’ quello che abbiamo riservato ai Pirati dei Caraibi… ;)
I Flame di Harry sono Fantastici vi prego continuate ad alimentarli.
@Harry
Non capisco perché non sei in grado di discutere senza attaccare il tuo interlocutore. Mi dai l’impressione di essere uno che gode a flamare i post di questo sito e mi sa che lo sanno anche gli admin…
Mi piace pensare a questo posto come un ritrovo di amici che discutono e si fanno quattro risate e non un circolo in cui l’uno cerca di prevaricare l’altro cercando di fare il maschio alfa.
comunque:
1) Nella recensione si dice che “questo non è un film” come provocazione ( almeno credo ). Probabilmente Casanova non si aspettava che qualcuno ( nella fattispecie tu ) lo prendesse in parola e che ne sarebbe venuta fuori una questione filosofica o anche di semplice semantica.
2) Ho usato il termine NON FILM per ricollegarmi al tuo discorso e utilizzare le tue stesse parole. Non mi pare fosse troppo complicata da capire la cosa. Ho scritto NON FILM, in maiuscolo, nel commento proprio per evidenziarlo ma avrei dovuto usare le virgolette, probabilmente, per rendere la comprensione più semplice. Me ne scuso.
Se poi vuoi insistere sulla cosa cito le tue parole: “Mi confermi di essere uno di quelli che certi FILM se li guardano di nascosto per ridere di nascosto”; “Quindi tra te e questo FILM non c’è nessuna differenza”; “Che avete visto il FILM e lo avete visto fino in fondo”.
Se dovessi fare il tuo stesso discorso allora dovrei chiederti: “deciditi: è o non è un film ?”… ma trovo la discussione davvero noiosa, stupida e inutile e davvero mi chiedo perché tu ti ci stia attaccando tanto come un’ape sul miele.
Il tuo discorso sulla pars destruens è semplicemente senza senso e paradossale, dato che stai parlando di questo film insieme a tutti noi, anche se la tua funzione e quella di consigliarci di non parlarne. Semplicemente dicendoci di non parlare di questo film, tu stesso ne parli implicitamente e da qui il paradosso. Quindi non stai distruggendo proprio nulla ma, anzi, aggiungi cercando di sottrarre. Se volessi essere coerente con te stesso dovresti semplicemente lasciar perdere questo post ed evitare di commentare.
3) Mi riferisco a tutto quello che ha reso grande e amato il cinema italiano nel mondo. Stop.
@alessandro
Un libro dove compare la sola lettera “A” credo non troverebbe un editore e un distributore con tanta facilità. Se poi io scrivo un libro del genere e me lo stampo e distribuisco, purtroppo per tutti noi, quello diventa di fatto un libro e ti assicuro che qualcuno ci troverebbe anche degli alti significati poetici, così come c’è gente, marchettari a parte, che apprezzano questa merda di film sinceramente e senza secondi fini, così come molti hanno apprezzato cazzare come opere d’arte invisibili e puramente concettuali quali “Le Vide” (Il Vuoto) di Ives Klein.
Nel mondo ci sono miliardi di persone e ti posso assicurare che c’è anche a chi piace mangiare la merda.
Comunque il tuo esempio è estremo. Per quanto brutto questo film possa essere non penso si possa arrivare al livello di un libro del genere.
Comunque, davvero spero che si lasci da parte la filosofia spicciola sul FILM/NON-FILM e si continui a tornare sulla sostanza dell’opera perché, e qui mi rivolgo a Harry, secondo me Nanni ha ragione: sembri un disco rotto e porti semplicemente la gente a non risponderti più per noia… ma probabilmente ti senti soddisfatto della cosa perché credi di aver avuto l’ultima parola e allora… contento tu contenti tutti.
http://www.youtube.com/watch?v=1KZIQOoH0zk&feature=related
perdenti
@Aldo: allora non siamo d’accordo. Apparte la parte sulla merda (e qui mi aspetto la risposta di Harry, lol), che ho già espresso in post precedenti.
Ah, e neanche sulla parte della filosofia spicciola.
@Co-nanni Co-bretti
ma il punto è: se fino a prima che to lo segnalassi io, avevi lasciato fuori anche Born to Raise Hell del nume tutelare Steven Seagal, allora i conti non tornano :)
Almeno a ragion veduta.
@Kurosawa
capisco che i miei flames ti esaltino. Ma non sono flames. Non ho insultato nessuno, che prima non abbia insultato me. Da cui: legittima difesa. E forse nessuno mi ha insultato, da cui nessun flame da parte mia. Sempre sia chiaro non aver impiegato da parte mia parole riconducibili a flames. In difetto di ciò, educimi.
@alessandro
il punto è: se uno legge la rece va di corsa a vederlo: te lo testimoniano i commenti :) e nemmeno pochi.
@Jones
il tuo parere è lungo e disarticolato. Ma il parere su Klein rivela che sei fermo a prima di Duchamp, quando il cinema era nato o appena nato. Ora non so davvero se è il caso che tu ti faccia un bidet nell’urinatoio del medesimo artista, oppure se sia il caso di riguardarti un film porno in Gerbil Cam P.O.V., usando uno dei dispositivi di Strange Days.
@harry: ma infatti, grazie per avermi fatto scoprire Steven Seagal, non lo conoscevo
@nanni
ma figurati! Gli amici servono a questo. Del resto Steven si sarà anche accorto che il non-film (stando alla rece) di un nessuno qualsiasi, appena uscito, è stato prontamente recensito con un botto di commenti, mentre la sua opera ultima, persino scritta da lui, viene considerata soltanto un anno dopo (su mia segnalazione di fan sincero e devoto a entrambi, dai ammettilo :) ) con manco un decimo dei commenti.
Come direbbe SS, Tranquilo ;)
@Harry
Il commento è lungo ma assolutamente lineare. Mi fermo al tuo ultimo “fuorviante” e davvero intelligente commento perché, come già detto, non sopporto i flame.
Comunque mi sono riguardato il trailer, che avevo visto prima di sapere che il film aveva la pretesa di ambientarsi in Texas. Il tizio che chiama il 911 dalla cabina telecom, la scritta “uscita” sulla porta scorrevole del market e il cartello “macelleria” sul banco della carne non hanno prezzo XD… e se ce l’hanno è rigorosamente in euro. :-D
Si però io non posso credere che la maggiorparte di chi legge sta rece poi vada anche a scaricarsi il film (oddio, non pagheranno mica il biglietto?). Come tu ben sai sono pochi quelli che leggono un articolo e poi commentano e questi pochi rientrano appunto nella categoria, da me illlustrata in precedenza, di chi mette la mano sul fuoco, si scotta e, come se niente fosse, lo fa per una seconda e una terza volta. E non perchè non hanno capito che il fuoco scotta.
@Jones
pensavo fosse chiaro che i miei non possono essere considerati flames ma parodie di flames. I flames, casomai, li ho inviati a Lombardi. Non certo a te o ad altri che hanno commentato. Poi fai te.
Capisco peraltro che andare oltre il mio commento precedente, in cui stabilisco inequivocabilmente e a ragion veduta il rapporto di grandezza tra Lombardi e Seagal, almeno per come viene percepito attraverso la tempistica delle rece e i commenti, sia impossibile. È la dimostrazione matematica che rende ineccepibile la mia tesi, che invano avete tentato di invalidare. Lombardi conta più di Seagal: questo è il punto.
@Alessandro
penso ormai di avere ottento anche la tua approvazione
Buon ferragosto !
http://imageshack.us/photo/my-images/708/gallipolimare41.jpg/
@harry: la tua tesi mi incuriosisce ma non mi e’ chiara. In che senso Lombardi conta piu’ di Seagal?
@Nanni: credo che Harry voglia puntualizzare il fatto che la gente in questo bar preferisce buttare sterco con più enfasi in faccia a Lombardi piuttosto che a Seagal pertanto…beh è chiaro…no aspetta non ho capito nemmeno io il punto.
@Nanni
questa volta, no. Se te lo ripetessi poi mi diresti che sono ripetitivo. Questa volta non mi farò fregare dalla solita tecnica per cui fingi di non capire, io ti rispiego le cose e poi mi dici che sono un disco rotto.
Capisco peraltro che l’affondo sia ormai irreparabile.
A parte questo, ho ritrovato quella vecchia foto che mi avevi chiesto, di quando andavamo a scuola insieme:
http://imageshack.us/photo/my-images/571/immagine5o.png/
e tu avevi già la barba e gli occhiali…
:)
@harry: vedi tu, ma stiamo parlando di un concetto diverso e a me sembrava solo di dimostrarti che se una cosa la capisco ti dico che l’ho capita, mentre se non la capisco ti chiedo spiegazioni. Pensavo apprezzassi l’onesta/umilta’. Peccato, a una rapida occhiata sembra una tesi furiosamente delirante, ma hai calcato talmente tanto sulla sua inattaccabilita’ che ho pensato “di sicuro mi sfugge qualcosa” e volevo darti la chance di chiarirti prima di accendere la mia risposta definitiva…
vi siete chiariti tra di voi?
Io continuo a non capire una fava, ma forse sono io…
GET A ROOM
@Vinx
mi dispiace, ma non saprei proprio come aiutarti.
@Nanni
Beh, da come ne parli mi sembra evidente che, per usare una tua espressione, ti sia “di sicuro sfuggito qualcosa”. Quindi sarei anche disposto a colmare questa lacuna, ma a questo punto ho anche il timore che, se ti avessi esposto la Terza legge della termodinamica, avresti reagito con le stesse parole. E cioè: “Peccato, a una rapida occhiata sembra una tesi furiosamente delirante, ma hai calcato talmente tanto sulla sua inattaccabilita’ che ho pensato “di sicuro mi sfugge qualcosa” e volevo darti la chance di chiarirti prima di accendere la mia risposta definitiva…”
FERMI TUTTI: quindi, Harry, la tua spiegazione inattaccabile definitiva e’ “specchio riflesso”? La accendiamo?
scusate, ho sentito vociferare che il film abbia incassato una cosa come 600mila euro..è possibile? vi risulta la notizia?
@vinny: no, ci hai messo come minimo due zeri di troppo.
http://filmup.leonardo.it/boxoffice/it/weekend/20110805.htm
ma non c’è nel link!!
@Vinny
Visto che è uscito da soli 10 giorni, il fatto che non compaia nella lista degli incassi del week end la dice lunga. :)
Credo che 600.000 sia una cifra stratosferica per IN THE MARKET.
Poi tutto può essere, eh….
è quello che ho sentito dire da gente che ha lavorato a quella merd.. emmh a quel film.. giuro!
@Vinny
tu sei la prova del nove. Avrebbe incassato più di Cap america e del mio Harry Piotta-I doni del Mercante di gerbilli ?
@Jones
ti vedo in ascesa longitudinale…
@Nannipiot
ora capisci quali mostri ? :)
si Harry.. sembra aver incassato più di capitan america.. ma è semplice visto che hanno truffato la gente…
Ok, Harry… pat pat
@harry: ehm, no. Vinny ha fatto una domanda, io ho risposto con le prove. Dov’e’ il problema? E cos’ha a che fare con Steven Seagal?
@Cobry
il problema è che lui non ha afferrato i dati matematici che gli hai fornito tu stesso. Lo vedi dalla sua risposta. Come sono matematici i dati che io ho fornito a Te nella compagine endemica del nostro affaire Lombardì. O vuoi negare che ci sia maggiore partecipazione all’evento Lombardì piuttosto che all’evento Seagàl ?
Dati alla mano, intendo ;)
@harry: se Vinny non ha afferrato al volo i dati matematici che gli ho linkato e’ perche’ io ho recensito Steven Seagal in ritardo? Continuo a non capire il nesso.
@nanni
Continua così, appunto. Non ti precuppare <3
@harry: ma figurati, eri tu che ci tenevi a spiegarmi una cosa, mica io
@nanni: oppure tu a far finta di non capire, matematica inclusa :)
@harry: ma io la matematica la capisco. In The Market ha piu’ commenti di quasi qualsiasi altro post su questo sito. Oltre la meta’ sono miei e tuoi. La parte che non mi e’ chiara e’ cosa dimostra. A te la palla.
Tranquilo ;)
@harry: quindi rinunci senza neanche provare? neanche un pochinino? alla faccia dell’inattaccabilita’… guarda che non avrei mica insistito se non mi fosse sembrato che ci tenessi davvero tanto… mi dispiace, se ti va spiegamelo pure via mail
sapevate poi che la distribuzione di questa merda fumante è stata interamente pagata dal figlio di papà e leghista Lombardi?
Quando ho letto il numero di commenti speravo fosse arrivato Lombardi (o comunque qualcuno di quel giro lì) e fosse scoppiato il “maniòmio”, invece c’è tale Harry Piotta che ha fatto più commenti di tutti dicendo “NON DOVETE COMMENTARE!” :(.
@Nanni
con “Tranquilo” intendevo che se ne parla davanti a una birrozza. Infatti quest’anno sarò al Fright Fest. Ci vediamo là ;)
@harry: ma grandissimo!!! Il primo giro e’ mio, fatti sentire e se hai mentito ti meno ;)
ma e alloraaaa! ci sarò anche io!
Gran pacche sulle (s)palle!
Ole’! Tutti al FrightFest! Ammucchiata! Chi viene al FrightFest e non mi contatta e’ uno shyamalan :)
ci sarà pure Lombardi col suo In the Markette
…ho come la vaga impressione che al FrightFest farò la fine dell’Uomo Libellula alla sua prima uscita, nel vicolo…
I pantaloni da pescatore di Ottaviano Blitch.
Ma è vero che Lombardi per girare in the market si è ispirato a Maccio Capatonda?
sapevate che IN THE MARKET è entrato tra i concorrenti e gareggia per il david di donatello?
http://www.daviddidonatello.it/concorrenti.php#
La mia scimmia lo ha visionato ed è passata all’eroina. Io, per fortuna, avevo letto prima la rece. Lo cancello con lo shift, perché tengo famiglia.
Proposta di oggi da parte di un amico:”Dai, chiamo Dario e Daniel e ci guardiamo un film merda da te”? Io:”Ok, solo che un film merda non lo cago”…motivo per cui dovevo cercare qualcosa da poter scaricare velocemente. Il primo titolo che mi è venuto in mente è stato “In the Market”, lo avevo evitato come la peste, io che ve lo posso giurare, guardo ogni cosa, ma complice il fatto che l’amico della proposta mi aveva parlato pochi giorni prima di aver visto una video-recensione dove lo distruggevano, ecco che ho optato per il film di Lombardi. Ora – io quando guardo certi prodotto riduco le pretese. Riesco ad apprezzare anche i film della Asylum che hanno un loro scopo – far ridere -. Questo “In the Market” non ha niente. E’ lammerda allo stato puro e non credo in vita mia di aver mai visto niente di così osceno. Non puoi spacciare un film per quello che non è, non puoi prendere così per il culo lo spettatore. Avevo capito che era un vomito di film, ma giuro che non pensavo fosse così….boh, non riesco neppure a trovare una parola. Sono amareggiato…
…poi l’idea geniale di nascondersi nei bagni del supermercato aspettando che chiuda…MA SE CAZZO HAI FATTO VEDERE CHE E’ UN MARKET APERTO 24 H SU 24 MALEDETTO LURIDO STR**O! Ancora non ci credo, fanculo a me che l’ho guardato.
Appena visto, troppo artigianale e troppo pretenzioso a cominciare dalla ridicola campagna di marketing (sbeffeggiata non solo qui), e dire che mi stavo quasi preoccupando per sua scarsa reperibilità… I film del GALP sono una spanna superiori, e dire che lì producono da amatori (regia inclusa). “In the market” gioca in modo “nerd” con 100 generi e sputtana un panorama già crudelmente martoriato di suo, alla fine risulta indifendibile, anche volendo spulciare gli aspetti positivi ne becchi giusto uno o due, tanto valeva fare un cortometraggio e soprattutto fare più “gavetta”. Altrimenti qui passa l’idea che la sera guardi “Grindhouse” e la mattina dopo giri “Pulp fiction 2” come se nulla fosse. Insomma anche se sto ripetendo cose già dette l’horror italiano non passa di certo da qui. Per fortuna che c’è molta altra roba valida in giro, ad esempio Albanesi, Boni & Ristori oppure Zampaglione – de gustibus, ovviamente.
Grande recensione, la rileggo e mi faccio ancora delle grandi risate! Io andai a vedere il film al cinema perchè convinto a sostenere il cinema indipendente italiano…dopo il film volevo i soldi indietro. Questa recensione mi ripaga del prezzo del biglietto!
Posto qui il trailer del nuovo film del direttore della fotografia di quella merda di In the Market per farvi notare che non ha ancora capito che deve illuminare le scene. :O
http://www.youtube.com/watch?annotation_id=annotation_178947&feature=iv&src_vid=hQzUqjF1Za4&v=cH6OL8Vac_w
“Lombardi presenta”
Ma porco dio… stammerda di persona ha anche credito. Io sinceramente non ci credo. Perche vabbene le raccomandazioni ma questo e’ veramente indifendibile.