Benvenuti su I 400 Calci. A noi fa sempre piacere quando qualcuno ci tratta come un sito di cinema normale, ma in realtà siamo molto specializzati e di nicchia. Per la precisione, e lo dico a chi per caso ci stesse leggendo per la prima volta, siamo specializzati in film di arti marziali con protagonisti focomelici. Il film di oggi si chiama Kung Fu Flid (“Lo storpio del Kung Fu”), ma è uscito in dvd col titolo Unarmed But Dangerous (“Senza braccia ma pericoloso”).
Via col filmato:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=hJnz8BsBlLo
Il protagonista del film, Mat Fraser, bazzica nel mondo dello spettacolo dai primi anni ’90. A fare performance art sono buoni tutti, ma lui esagera e diventa batterista per una serie di rock band. Ora voi direte “ma figurati”, e io vi dico – vi giuro – che l’ho visto di spalla ai Kula Shaker nel ’99 a Modena. Cosa ci facessi là non è dato sapere, ma c’ero e l’ho visto. Cioè, non è che lui si presentò dicendo “sono Mat Fraser” per cui sono sicuro al 100%, ma onestamente voi quanti batteristi focomelici inglesi conoscete? Vi ricordo che quello dei Def Leppard non è focomelico, ha avuto un incidente stradale. Quindi era per forza di cose il Mat. Poi la sua pagina di Wikipedia sostiene che una delle band in cui ha suonato, i “Living In Texas”, abbia avuto un singolo in testa alle classifiche in Italia, ma qui ci andrei cauto e mi affiderei a qualche esperto archiviomane. Dal lato performance art va segnalato almeno il suo spettacolo solista Seal Boy (“Ragazzo foca”) e lo sketch in cui si presentava sul palco con braccia finte camuffate e poi iniziava uno strip tease con “colpo di scena” finale. Inoltre conduce tuttora Ouch! Podcast sulla BBC. Comunque, tra uno show e l’altro, il nostro Mat imparava svariate arti marziali.
Kung Fu Flid è tecnicamente del 2009. L’idea è dello stesso Mat, che – come racconta egli stesso nel backstage del dvd – un giorno stava chiaccherando con l’amico Xavier Leret e gli stava dicendo “Oi, ma lo sai che io faccio arti marziali da 25 anni? Solo che nessuno mi prenderebbe mai come protagonista di un film di arti marziali.” “Beh, io ti prenderei”, risponde Xavier. “Tu sai fare film??” reagisce Mat. Su questo ci torniamo dopo.
Kung Fu Flid ha una trama molto semplice: Mat Fraser interpreta “Jimmy Loveit”, un tizio che si ritrova un nome farlocco da pornostar al solo scopo di costruirci sopra una breve gag verso l’inizio del secondo tempo. Jimmy vive a Londra e gli piace andare in palestra ad allenarsi a fare a pizze, anche se le sue per sfortunati motivi genetici più che pizze sembrano tigelle appena impastate, motivo per cui è costretto a concentrarsi sul gioco di gambe. Jimmy è felicemente sposato e ha una lunga e vanitosa scena di sesso già al minuto sette. A metà della scena di sesso entra di colpo in camera un’altra persona di sesso femminile, ed ero già pronto a gridare trionfante “Freak threesome!!!” quando mi sono accorto che era una bambina, e nello specifico la figlia di Jimmy. La figlia di Jimmy che si chiama Lola. Lola Loveit. Capirete anche voi che una non si chiama Lola per caso: è un po’ come se i cattivi del film stessero anch’essi guardando questa scena in tv e dicendo “cosa? quella bimba si chiama Lola??” per cui ecco che di colpo irrompono in casa di Jimmy e gliela rapiscono di violenza per immetterla nel brutto giro della pedofilia. La moglie di Jimmy rimane gravemente ferita, e Jimmy s’incazza a morte.
Ora, qua è la parte dove avrei voluto sentire come proseguiva il dialogo sopracitato fra Mat e Xavier. Probabilmente era una cosa tipo “No, ma posso imparare”, “Why not, facciamolo”. È la parte dove qualcuno avrebbe dovuto essere un po’ più scaltro, concentrarsi sull’indiscutibile titolo “Kung Fu Flid” e mettere in fila le priorità.
Ad esempio: Mat è un onesto praticante di arti marziali, niente di strabiliante ma sul grande schermo s’è visto di molto peggio. Una delle prime cose che dovrebbero venire in mente sarebbe coinvolgere un esperto coreografo che sappia enfatizzare i suoi pregi (flessibilità, gioco di gambe, l’imprevedibilità dei braccini) e nasconderne i difetti (tigelle appena impastate) piuttosto che fargli fare mosse a casaccio.
Sarebbe inoltre giovato parecchio calcolare meglio il budget. Io lo posso capire che i soldi erano davvero pochini e quindi toccava adeguarsi un po’ a tutte le classiche situazioni di emergenza, tipo allungare le scene di dialogo anche se non aggiungono nulla e sballano tutto il ritmo del film, o non stare a rifare la scena dove gli scagnozzi complottano di fianco alla bimba che dorme soltando perché alla bimba scappa da ridere mentre finge di dormire e la cosa stona parecchio con il fatto che è appena stata rapita di violenza dalle braccia dei genitori – capisco persino che la suddetta bimba fosse la figlia del regista. E pazienza se nonostante tutti questi stratagemmi si raggiunga una durata complessiva di 75 minuti titoli di coda inclusi. Cose che capitano. Quello che non capisco è: perché, in un film che dovrebbe concentrare il 100% del proprio sforzo nel mostrare un focomelico che fa kung fu, disponendo a malapena del budget per rientrare con le unghie e coi denti nella categoria lungometraggi, soltanto perché l’altra sera hai rivisto Robocop in tv decidi che una mossa furba è bruciarne metà su un effetto “acido sulla fazza” gratuito, inguardabile e recitato in modo ridicolo?
Ma soprattutto: hai un film che si chiama “Lo storpio del kung fu”, che di conseguenza alla gente interessa solo per vedere uno storpio che fa kung fu. Passi che, per colpa di un budget basso e malamente sprecato le scene d’azione debbano essere soltanto tre. Passi che la prima consista in una scontata e normalissima sequenza di allenamento, e passi anche con un certo sforzo che la seconda sia girata tanto male da far rimpiangere il montaggio confusionario della Hollywood odierna. Ma mi spieghi con che razza di ragionamento mi arrivi alla resa dei conti finale con il cattivo principale che viene steso DALLA MOGLIE DELL’EROE con una sola manata sul naso, mentre l’eroe stesso, invece che mostrare finalmente il meglio del suo repertorio, LE PRENDE??? Voglio dire, l’ora precedente l’avevi passata a giocare al piccolo e povero Guy Ritchie di provincia, mica a fare campagne di sensibilizzazione sui disabili.
Insomma: Kung Fu Flid non è purtroppo un bel film, e nemmeno un modo accettabile per buttare un’ora e un quarto, e a parte questi abbaglianti errori di strategia sono sicuro che gli stessi autori avrebbero desiderato migliori condizioni in cui lavorare anche se ciò non avrebbe garantito un bel nulla. Peccato, perché Mat Fraser (che potete ammirare – ovviamente? – anche in Inbred) è bravo e carismatico persino più del necessario, e merita di corsa occasioni migliori. Però vi conosco, e so che se certi film esistono voi volete esserne informati, e che qualcuno di voi lo guarderà lo stesso per doverosa completezza culturale.
Io comunque ho trovato un filmato sul Youtube che contiene più o meno tutto quello che c’è da vedere (incluso il cattivaccio con i tatuaggi freschi di Uniposca), e ve lo offro in dono:
httpv://www.youtube.com/watch?v=W1FtFgENlc0
Dvd-quote:
“Se pensate che il protagonista abbia le braccia corte, non avete visto i produttori”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Ahahah! Probabilmente la miglior dvd-quote del 2011!
LOL
ricordo benissimo che in passato era stato postato anche il trailer di un film con un tizio senza gambe che picchiava fortissimo tutti (era anni ’70 credo). Chissà, magari un giorno faranno un Double impact con Fraser e un tizio senza zampe.
Comunque i foco vanno alla grande. Una volta mi fermai in un paesino sperduto. Eravamo affamati ed era tutto chiuso. Trovammo una piccola pizzeria, l’unica. E il pizzaiolo era focomelico.
O_o Mi fa impressione.
ma che cacchio di gente vorrebbe vedere un film come questo?Perversi bast**di!
Sulla qualità delle sequenze di combattimento non potrebbe incidere negativamente anche il fatto che il protagonista vada per i 50?
Quando ho letto “lo storpio del kung fu”, credevo che finalmente avrei avuto la recensione di questo:
http://www.youtube.com/watch?v=qxi8grwUF6U
Io intendevo Mr. No Legs:
http://www.youtube.com/watch?v=EwBN7ggX6FQ
Qua il film completo, solo per intenditori:
http://www.youtube.com/watch?v=CLBUc7h1muY
Ci stanno piu’ ralenty nella clip di Mr no legs che in tutto 300.
Qualche mese fa il suo poster era nei consigli per l’arredamento. Fantastico.
Per doverosa completezza culturale ho guardato entrambi i video postati nella rece. Mi fa un po’ impressione.
Nanni sei spregevole.
Hai palesemente recensito il film solo per poter scrivere quel quote XD
@morgenstern, @slum king: grazie :)
@harry: e come lo chiamano, “Uno al prezzo di due”? :)
@ankel: hahahaha :)
@pau: no, e’ il montaggio a cazzo. Quando lo inquadrano normalmente fa ancora un figurone.
Inoltre volevo sottolineare che “flid” in realta’ e’ slang inglese molto piu’ scorretto di “storpio”, e’ proprio una cosa tipo “mongolo” ma specifica per i focomelici. Mah.
Sono totalmente d’accordo con Slum King. Leggendo la quote è partita una ola in tutta la biblioteca..
grande DVD quote. Ci consigli di tornare sulla produzione dell’Uganda? dal trailer le pizze sembravano un po’ di più e lo zio Benin era incazzato (nero?)