Avete presente Corto Circuito, quel film su un tagliaerba che parla e poi si piange tanto quando lo vogliono uccidere ed è come guardare E.T. senza la parte in cui l’alieno si sbronza? Ecco, il film di cui vado a parlarvi, Chopping Mall, è esattamente così, solo che non c’entra nulla.
Sopra: queste in Corto Circuito non c’erano, per dire.
Durante il periodo d’oro degli horror pretestuosi – un genere meraviglioso che ci ha regalato pellicole su ascensori assassini, letti assassini, frigoriferi assassini – si usava inventarsi una situazione assolutamente non plausibile e non fare assolutamente alcuno sforzo per darle una giustificazione, lasciando piuttosto che a parlare fossero dei brutti effetti speciali, la tensione inesistente e qualche personaggio inutile a fare da contorno. Erano bei momenti, e un po’ dispiace che non si faccia più quella roba. Nel caso di Chopping Mall, il presupposto potrebbe essere meno improbabile del normale: in un grosso centro commerciale che è IDENTICO a quello di Dead Rising (nonché a quello di milioni di suburbie americane), il direttore Gregory Simpleton decide di assumere alcuni droidi di sicurezza per impedire furti e altre cose tipo furti. Detti robot assomigliano a un incrocio tra i Dälek di Doctor Who e Numero Cinque, hanno gli occhi laser, sparano dardi stordenti e parlano con voce pastosa e molto maschia: come una specie di Wall•E con dei baffi concettuali, in pratica. Ovviamente, siccome stiamo parlando di un horror pretestuoso, a un certo punto i robot impazziscono. Non viene data alcuna spiegazione logica di ciò. Un paio di uomini delle pulizie crepano bruciati dai raggi laser che sembran fulmini sparati dai robot. Poi comincia il film.
Sopra: ciao sono un Protector cioè lo spaventoso robot da guardia che vi terrorizzerà a morte durante la visione del film!
A questo punto della visione, mi sono reso conto che scrivere un lungo pezzo riflessivo e con tono da recensore su Chopping Mall sarebbe stata una perdita di tempo. Non mi sarebbe mai venuta nessuna idea divertente né alcuna interpretazione farlocca da appiccicare sulla pellicola così da darle una parvenza di dignità. Chopping Mall è un onestissimo prodotto di intrattenimento pomeridiano (o serale, se vi piace la droga) con qualche guizzo e incapace, nella sua tenera mediocrità, di cadere abbastanza in basso da fare tutto il giro e diventare un capolavoro. È uno di quei film che bisogna guardare in compagnia, parlando ad alta voce, mangiando patatine, additando i capelli della protagonista con aria di scherno e ruttando fragorosamente a ogni morte.
Trovandomi in questa empasse, ho deciso che il modo migliore per poter scrivere qualcosa su Chopping Mall era farlo sull’onda dell’entusiasmo. Così, tutto quello che segue sono appunti che ho tirato giù durante i momenti salienti del film, non riscritti in italiano (l’italiano è per gente che fa le prove degli spettacoli) ma commentati a posteriori nel tentativo di dare loro un senso. Spero di non aver esagerato con gli spoiler, ma in caso contrario vedetela così: vi sto dando un vademecum da consultare per capire se valga o meno la pena di scarGGIARE questo film e portarlo al prossimo party con gli amici durante il quale proverete a fumare la noce moscata e a mischiare la vodka al melone con il Vinavil. Vi anticipo la vostra decisione: ne vale assolutamente la pena.
QUANDO CHE IL FILM COMINCIA
«Oh honey, you breaken my heart! Mannaggia America, porca miseria». Grazie, anni ’80
Non sto scherzando: una delle prime frasi che si sentono nel film è quella che avete appena letto. La dice un pizzaiolo ciccione a due supposte fighette bionde, che si scopriranno poi essere (alcune delle) protagoniste del film.
Le riviste porno con il pelo!
Non le riviste in sé, le donnine che ci sono dentro. Il primo morto del film viene infilzato da un’alabarda spaziale mentre sta sfogliando un numero di Women With Big Bushes Yet With Most Of Their Clothes Unexplicably Still On.
I dialoghi coperti dalla colonna sonora!
Il mix audio è un problema costante di tutto il film. Metà delle cose che i protagonisti si urlano mentre scappano dai robbò sono incomprensibili perché ingoiati da synth giganteschi. E a tal proposito…
Il tizio che mastica la cicca è fastidiosissimo
Ed è uno dei protagonisti, quindi immaginatevi voi. Non è fastidioso nel senso che è un personaggio fastidioso – oddio, anche sì – quanto piuttosto perché il rumore di lui che mastica la cicca è ALTISSIMO. Immaginatevi mezz’ora di film con un costante SCIACC SCIACC in sottofondo.
«Ciao mastico le cicche e il mio odontoiatra è ricchissimo».
Le due tipe delle pizzeria, il marito&moglie arrapati, i tre sfigati tra cui il fonzie dei poveri e la sua fidanzata
Ovvero, dello stabilire chi saranno i protagonisti. Vale la pena segnalare che il motivo per cui si trovano tutti insieme nel centro commerciale quando i robbò impazziscono è il seguente: lavorano tutti lì, il nerd di turno è nipote del proprietario di un negozio di BOH, il gruppo decide di restare dopo l’orario di chiusura per un festino a base di birra e pantaloni a vita alta che termina in UN’ORGIA COLLETTIVA. Non sto scherzando: finiscono tutti a letto a scopare tra di loro (a due a due, però) e a urlare forte forte di piacere. More on that later.
Lo scienziato sta in una stanza piena di lucine e due schermi con solo la statica e non si capisce quindi di preciso cosa faccia nella vita
Questo è un dubbio che mi ha attanagliato per esattamente tre secondi e due decimi: se il capo della security deve controllare l’operato dei robot e la situazione nel mall, perché sta in una stanza in cui gli unici due schermi presenti trasmettono solo neve?
IL COLLETTO DELLA CAMICIA ALZATO DAL RICK MORANIS DE NOARTRI. Faccio la conchetta per sentirmi il fiato. Rick si innamora a prima vista di un rospo anni Ottanta qualsiasi. IRONIA
Alias il momento in cui il regista Jim Wynorski, uno che nella vita ha fatto roba tipo The Devil Wears Nada e The Da Vinci Coed, decide di farci capire chi rimarrà vivo fino alla fine: il nerd, che domande; siamo pur sempre in un film con della fantascienza dentro, anche se nascosta molto bene. Ovviamente, in quanto nerd anni Ottanta sembra uscito da una canzone di Elio: la conchetta per sentirmi il fiato è una sorta di nadir del cinema mondiale.
I robottini parlano in modo buffo e sono accompagnati da musica Kraftwerkiana povera
Che poi dici kraftwerkiana, ma in realtà sono synthoni ripetitivi che potrei replicare anch’io con una qualsiasi app gratuita per iPhone, credo. Però parlano.
BATTUTE ANNI OTTANTA PRIMA DEL SESSO. «You got a licence for that outfit?»
È qui che il film comincia a schizzare verso l’alto. No, scusate, fate finta di non aver letto.
L’ORGIA! Lei non vuole farsela leccare. I nerd finiscono sul divano a guardare i film di fantascienza e si emozionano per il film con i granchioni giganti esplosivi. FANNO SESSO TUTTI! Chi morirà per primo?
Cioè il dubbio filosofico che ogni amante di horror si pone: se scopano tutti contemporaneamente, come si fa a decidere chi muore per primo? Quello che infila per primo? Quello che viene per primo? In tutto ciò, il nerd è quello che scopa per ultimo (con il rospo anni Ottanta, ocio che è un personaggione), ergo si conferma l’ipotesi di cui sopra.
Sopra: invece di farvi vedere il nerd vi faccio conoscere il terzo incomodo, quello che non è né figaccione né tremendamente disadattato. Il medioman del gruppo, che però non abbandona mai la trollface e ha un nome che avevo già letto al liceo sull’IL alla voce “nomen omen”.
L’uomo delle pulizie con i colleghi stronzi che deve pulire lammerda dal pavimento. Il robbò lo brucia con un bellissimo effetto anni Ottanta
Non so se vi è chiaro, ma in questo film non c’è carenza di anni Ottanta.
Il figo con la cicca sta con una bionda con le pere giganti e fanno gli scambi di battute anni Ottanta
Per l’appunto. In cima all’articolo, una dimostrazione del primo concetto.
Suona un telefono a caso e il tizio risponde
Nel senso che Figaccione sta girando seminudo per il mall in cerca di sigarette, incontra un telefono, QUELLO SUONA E LUI RISPONDE. Senza motivo. Poi mette giù.
CIT DELL’ARMATA DELLE TENEBRE
Immancabile. NB: da qui in avanti il caps lock diventa sempre più protagonista.
Inquadratura su un culo con delle mutandine anni Ottanta
Con sopra il simbolino di Playboy.
QUANDO CHE IL FILM COMINCIA SUL SERIO
Ci mettono mezz’ora a riconoscere l’esistenza di un pericolo. RAGGI LASER CHE SEMBRAN FULMINI! TESTA ESPLOSA! IL FILM DIVENTA UN CAPOLAVORO
Per l’appunto. Prima considerazione: un horror in cui il cattivo non è svelato ai protagonisti prima di una buona mezz’ora fallisce clamorosamente nella costruzione della tensione. La gente muore, ma i protagonisti non lo sanno: è difficile anche considerarlo un horror, fino a questo momento. Però, tette. Per fortuna, la prima vittima sacrificale ci regala un momento di cronenberghiana (avete appena letto: un aggettivo che fa cagare) bellezza.
Sopra: questo. Sì, l’immagine l’ho presa dai titoli di coda. Non è bellissimo?
The air duct. THEY ARE TRYING TO FRENCH FRY US!
Da dove scappare, se non dai condotti di aerazione, soprattutto visto che le uscite principali sono state serrate con pesantissimi portoni d’acciaio inox 24 carati 18/10 superpiù? E poi, battute anni Ottanta, ovviamente.
Un raggio laser l’ha colpito e non gli ha fatto nulla
Ovviamente non ricordo chi sia stato colpito e perché, quindi passiamo oltre.
La più credibile è la bionda della coppia sfigata
Ingenuo: avrei dovuto aspettare il resto del film per parlare.
«Don’t worry, I got the keys» e lancia il sasso
Momento di altissima comicità: porta d’ingresso del negozio di armi chiusa, il nerd arriva gridando la frase scritta su e spacca tutto. HILARITY ENSUES.
Ora non so perché né quando ma si sono separati, maschi da una parte femmine dall’altra. I maschi comprano armi strafighe
Giuro: se registicamente e attorialmente questo film è mediocre, produttivamente è un disastro (vedi a lasciar fare le cose a tua moglie, ROGER CORMAN). Tipo, arrivati a questo punto c’è qualcuno che dice: «No! Non dividiamoci, per la barba di Giunone!!!11!!11!!!!!!1!!UNO!!» e tempo tre secondi e SENZA SPIEGAZIONE ALCUNA i maschi vanno da una parte e le femmine dall’altra. Quantomeno c’è la parte dove i maschi raidano il negozio di armi che dà una certa soddisfazione.
«You know how to shoot these things?» «I’ve seen Dirty Harry 24 times»
ONE LINER!
Sparatoria in cui nessuno colpisce nessuno. Raggi viola. TAGLI A CAZZO
1) immancabile, 2) inguardabili, 3) inevitabili. Però ocio che quando dico A CAZZO intendo proprio A CAZZO.
ROBOT BLOOD
Giuro che qualcuno lo dice. Fortunatamente la cosa cade nel vuoto.
Le tipe mollano il piano del condotto d’aerazione e si armano. CREANO DELLE MOLOTOV
Con dei barattoli di vernice, tra l’altro. O forse quello era dopo, e qui usano tanichette di benzina. Fatto sta che l’effetto Dead Rising si fa sempre più forte.
Il rospo si mette un petardo tra le tette. Lascia presagire
Momento meno sexy dell’intero film, anche perché il rospo (che è KELLI MARONEY! Potete crederci? Cute, bubbly, blonde and adorable KELLI FUCKING MARONEY!) comincia a emergere come personaggio fondamentale nell’economia del film, contrariamente a quanto si poteva presagire dal modo in cui è stato caratterizzato (*wink wink nudge nudge*): appena arrivata sul posto di lavoro, un po’ timida, padre severo che le telefona ogni due secondi.
Sopra: la finaccia di Kelli Maroney. Un dito sull’obiettivo.
Niente, quando partono i robot comincia la musica anni Ottanta e tutto diventa BATSHIT CRAZY
Questa si spiega da sola.
La bionda sfigata che urla sempre è stata bruciata viva! Però ha un bel culo. Aveva
Questo è il problema di essere bionde ma sfigate, invece che bionde ma rospe.
Il tizio sposato sta per fare una finaccia. E invece no. IL ROSPO È CRASTISSIMO CON LA PISTOLA!
«Dad’s a marine». SURPRISE! L’underdog arriva e salva tutto!
Ha cominciato la frase con ACCORDING TO MY CALCULATIONS. INCREDIBILE UN’OBIEZIONE LOGICA. Ora cominciano a sbroccare perché sono chiusi in un bar e quindi MOMENTO PSICOLOGICO
Che dura tipo dieci secondi, però c’è da dire che questa è la scena in cui i ragazzi insultano le ragazze perché invece che restare al sicuro nel condotto d’aerazione hanno deciso di FARE LE FIGHE.
Ci sono arrivati: se vanno al MASTER COMPUTER e lo spengono, anche i robot si spengono. BOH
A questo punto vale la pena dire che… no, niente.
QUANDO CHE IL FILM SI AVVIA ALL’EPICO FINALE
Per un qualche motivo c’è una gerarchia tra i due robot rimasti
Tipo che numero due prende ordini da numero uno, anche se sono indistinguibili tra loro.
WE SPLIT UP! Che bella idea!
Di nuovo, eh.
AHHHHH I CALZINI BIANCHI DI SPUGNA E I PANTALONI ACQUA IN CASA
Il costumista di questo film è morto suicida a tredici anni tre mesi quattro giorni.
L’idea dei manichini è la cosa più stupida del film EPPURE FUNZIONA
Tipo: «Come facciamo a tenere lontani i robot? Prendiamo i manichini del negozio di abbigliamento e NASCONDIAMOCI IN MEZZO A LORO». Eppure per qualche motivo i robottini sparano solo ai manichini (affinità di diminutivi, probabilmente) e mai a loro.
E anche Greg e Linda ciao. Con esplosione
Tanto manco sapete chi sono Greg e Linda, no?
Alla fine effettivamente si sono splittati. Bravi
«Ehi, amico sceneggiatore numero 1, sai cosa manca in questo film?»
«No, amico sceneggiatore numero 2, dimmelo tu!»
«Manca un’altra parte in cui si dividono e poi si riuniscono proprio al momento giusto!»
«Ma no ma come ma abbiamo già inserito questo momento idiota e assolutamente non plausibile nonché in grado di rovinare qualsiasi film anche il più bello del pianeta!»
«Se ti faccio una sega con l’ascella me lo fai mettere?»
«Andata»
Il rospo ha il culo piatto. Ecco, ora il robot l’ha beccata e lei chiama Ferdy. Brava
Ed è qui che sceneggiatore numero 1 sarebbe dovuto intervenire per fermare lo scempio, se non avesse avuto il pene intrappolato sotto un’ascella pelosa.
AH! La scena con gli animali schifosi nel negozio di animali schifosi. Rani, serpenti, scorpioni, zanzare. E poi però i ragni se ne vanno tutti tra
Mio momento preferito del film: lei nascosta sotto uno scaffale con ragni e serpenti che le camminano addosso ma lei deve stare zitta se no il rubbò la becca, alla fine il rubbò se ne va, lei si alza, si scrolla di dosso le tarantole di quindici centimetri e se ne va tutta tranquilla. L’utilità dei ragni, dunque?
Minchia la colonna sonora ha rotto il cazzo
Succederà anche a voi.
Lei supereroe comunque
Il rospo, dico. Non è capace di portare una pizza al tavolo ma sa far saltare in aria i droidi e fabbricare armi esplosive.
Però striscia per terra scoordinatissima
Dice che è perché s’è azzoppata. Io non me ne sono accorto.
OK basta finale capolavoro, smetto di scrivere roba
…
ELLAMADONNA
Questo non mi ricordo perché l’ho scritto.
Grande Kelli Maroney
E così ho sintetizzato il film in tre parole.
DVD Quote:
«Oooooooohhh oooohh oooh rocchenrollrobot»
PS: guardate, vi prego, vi supplico, il trailer. Riesce a raccontare il film meglio di mille parole. Il problema è che racconta UN ALTRO FILM, o quasi.
Sono queste le recensioni che fanno grande questo sito.
Vi odio.
Perchè dovrò sprecare due ore della mia vita per vederlo.
Vi voglio bene.
Oggi in modalità bipolare…
Mah, la Maroney non mi sembra così ROSPA qui: http://www.flickr.com/photos/28358739@N02/3252360364/
capolavoro
@Yo: oddio, figa figa non è comunque neanche in quella foto (nota la cavità orale in stile Cameron Diaz d’oggidì).
Ti posso assicurare che pettinata com’è in Chopping Mall il fattore-rospa schizza a over 9000: http://1.bp.blogspot.com/-sUZVbAGKdiI/TjybU4FLCiI/AAAAAAAAQBc/XZZx2Wuw2vw/s1600/Chopping-Mall-Kelli-Maroney-7.jpg
Ragni, serpenti, scorpioni, zanzare /
se faccio la spia ch’io possa crepare.
(se non incroci gli occhi non funziona)
Ora io non è che voglio apparire insistente (sì, sono una pittima), ma saranno un paio di mesetti che aspetto la recensione di Kung fu panda 2 da parte del Mago Bruslì. A questo punto è abbastanza probabile che Nannibal si sia dimenticato di averlo incatenato in taverna per una qualche scommessa con Wim e che il suddetto mago sia morto di stenti. Ecco, mi accontenterei anche di una rece fatta da qualcun’altro.
Darth, mi sembri il tipo; non sei interessato? (unica risposta, l’eco).
E già che sono, come sempre, off off off off topic (off blog in pratica), ne butto lì un’altra: ma una puntata di ‘Ricercati Ufficialmente Morti’ per la riedizione del Re Leone al cinema? Sono l’unico ad averlo rivisto in multisala dopo 6-8 anni dalla rottura del mio ultimo videoregistratore? (Sono stato bravo, ho pianto solo per metà del tempo). Come dite, manca la viulenza? Ma no dài, verso la fine Simba e Scar fanno anche a pizze in faccia al ralenti… Rafiki combatte con sfoggio di arti marziali… Pumbaa picchia le iene in una rissa alla Bud Spencer… eh? no?
Sembra proprio uno di quei movie da inserire nella filmografia essenziale.
Da vedere sicuramente.
PS
Corto circuito è sempre stato la vergogna dei robot: una merda inutile che si fa togliere il laser da spalla stile predator e al suo posto si fa montare un ombrello.
Un ombrello cristo, il peggior twist della storia e mi pare si facesse pure vestire da donna, il coglione.
L’US Army doveva far esplodere il robot giusto…
Mi ha fatto venire in mente quel film dove dei ragazzini compravano un robot per giocare in casa ad una specie di guerra simulata solo che il robot sbrocca e inizia ad ammazzare tutti con dei veri laser…
qualcuno si ricorda il titolo?
@Schiaffi, grazie. Sto raccogliendo un elenco delle idee più idiote mai viste in un film e quella dell’ombrello non me la ricordavo. Verrai adeguatamente ricompensato.
@Slum King, non me lo posso ricordare, però me lo ricordo (il titolo, il film).
@Gigos: non so se conta come recensione, ma Kung Fu Panda 2 è un film sulla voce di Gary Oldman ed è un capolavoro.
vi prego non toccatemi corto circuito, un cult della mia infanzia di cui rifiuto ogni considerazione razionale.
Vi voglio bene perché mi fate scoprire sempre i film più meglio per bullarmi con gli amici.
@gigos: non volevo dirlo brutalmente cosi’, ma il Mago Brusli’ e’ attualmente in rehab. Ci e’ ricascato proprio dopo Kung Fu Panda 2, andando in crisi per la tigressa con la voce di Angelina Jolie. Il 3D non ha aiutato. A lui i migliori auguri di pronta guarigione da tutta la redazione.
Malati veri. Però stavolta non ho retto. Dovevo prendere le ferie per leggerlo tutto
Ma il Terlesky lì non è mica quello di Deathstalker 2? Giuro che non ho imdbbato…
c’è anche dick miller, è certamente un capolavoro.