Qualcuno magari si starà chiedendo: “ma Millennium – Uomini che odiano le donne è un film da 400 Calci?”. Un giorno escogiteremo un test scientifico per provare questo genere di dilemma in modo inequivocabile aldilà di ogni sospetto. Nel frattempo, per scoprirlo ho usato un metodo molto semplice: l’ho chiesto a voi sul Facebook, voi mi avete detto che lo è, ed eccolo qua. È colpa vostra. Non voglio sentir volare una mosca.
Ok, cominciamo col dire che non ho letto i libri (erano lunghi e senza esplosioni) e non ho visto i film svedesi (nessun motivo in particolare).
Poi faccio un’altra intro su David Fincher, perché penso se lo meriti.
Me lo ricordo bene quando uscì Alien³. Una saga che fino a quel momento aveva prodotto due film, di due registi diversi, che si contendevano diverse sfumature della parola “capolavoro”, ma che ora si affidava alle mani di un esordiente. E ricordo anche le interviste sul set, con tutti gli attori a stragiurare che Fincher fosse uno strabiliante genio, e poi le reazioni di critica e pubblico quando uscì il film: un grosso, potente, sincronizzato “Eh???”. Ma ad essere onesti non era per forza tutta colpa di Fincher: era un film pieno zeppo di scelte sbagliate, ma girato con competenza. Saltiamo tutta la parte in mezzo: alla facciaccia degli stereotipi sui registi che provengono dai videoclip, nel 2007 Fincher gira un film di tre ore in cui non succede niente, Zodiac, e si ripete nel 2010 con The Social Network, e sono due filmissimi. Da allora, si tende a ignorare quella porcata di Benjamin Button e a fidarsi.
Ora, la cosa importante da sapere è che questo Millennium – Uomini che odiano le donne è un film che Fincher ha accettato su commissione. Soldi facili, soldi dignitosi, ma è esattamente quel tipo di situazione che in passato ci ha regalato “perle” quali Hook di Steven Spielberg e Il pianeta delle scimmie di Tim Burton.
E io non ho letto il libro, ma ovviamente lo conosco, conosco la portata della sua fama, il fatto che sia il mucchio di carta macchiata più sfogliato dai tempi del Codice Da Vinci. Davo per scontato che anche gli americani avrebbero voluto farne la loro versione, ma mi sarei aspettato il solito mestierante col capo chino alla Ron Howard, per cui il coinvolgimento di Fincher mi ha onestamente sorpreso.
Non è comunque difficile capire cosa l’ha attratto: il personaggio di Lisbeth Salander è indubbiamente la trovata distintiva dei romanzi di Stieg Larsson, è insolitamente estremo, con un look e un background opposto a come vengono solitamente dipinti i geni investigativi nei gialli tradizionali, hard boiled inclusi. È una cosa intrigante e non semplice da far funzionare, ma Fincher è probabilmente uno dei pochissimi registi in circolazione capace di comprenderlo e assecondarlo in pieno senza farne una caricatura o una versione eccessivamente moscio-hollywoodiana.E infatti è così: ti aspetti che il David si adagi a girare una storia alla portata di tutti e invece eccolo che quando ne ha l’occasione si diverte a calcare la mano o fare scelte rischiose. Mi ha sorpreso ad esempio che venga mantenuta l’ambientazione in Svezia nonostante la vicenda sia tranquillamente esportabile, ma qui magari sottovaluto la fanbase del libro.
Poi c’è la scelta di Rooney Mara nel ruolo di protagonista. Ho visto in azione Noomi Rapace soltanto in Sherlock Holmes 2 ed è una trentenne dal viso duro che, in versione punk, sicuramente comunicava immediatamente un carattere forte. Rooney dimostra 22/23 anni, ha un viso più dolce e un fisico apparentemente fragile: Fincher gioca di contrasti dandole un look quasi respingente, ai limiti del malato, e approfitta in pieno della disponibilità di un’attrice non ancora famosa ma dedicata, coraggiosa ed estremamente efficace. La scena dello stupro non è certo roba alla Irreversible, ma è stata più che sufficiente in Italia a levare al film lo slot natalizio che ha avuto invece nel resto del mondo. Queste sono le cose in cui è evidente che Fincher ha concentrato il suo interesse. Queste, e la spettacolare sequenza dei titoli di testa, una specie di stilosissima versione dark dei classici credits di James Bond sulle note di una cover incazzatella di Immigrant Song firmata da Trent Reznor, Atticus Ross e Karen O.
Dove il film fallisce è però in tutto il resto, ovvero tutto ciò in cui non è coinvolta Lisbeth. Il mistero su cui Daniel Craig è chiamato a indagare è scarsamente intrigante, e nemmeno Fincher sembra sapere come trattarlo per renderlo più interessante. Si parla di un serial killer negli anni ’60 e di una ragazza scomparsa all’epoca, e io continuavo a chiedermi “Ma chissenefrega, ma mandateci il commissario Maigret, ma che c’entra Fincher” e Fincher stesso sembra il primo a dover spendere tempo su questo giallo controvoglia, e per un’ora sembra di fare zapping selvaggio fra un rape & revenge con la figlia di Wendy O. Williams e un’episodio di Matlock su TMC. Poi finalmente Daniel Craig assume Lisbeth Salander, ma è una specie di anticlimax perché, a parte qualche duetto carino tra i due e un po’ di movimento sul finale, lui può riposarsi perché ha un’assistente che gli sta risolvendo tutto, e pure per lei in confronto a quanto accadutogli fino a quel momento si tratta di una specie di vacanza relax. Il caso in sé non coinvolge nessuno dei due personalmente, a parte la vaga promessa di ripianare la reputazione del Daniel come parte del pagamento, per cui tutto si trascina senza vita fino alla conclusione, moscia, banale, vecchia. Sì il colpevole è esattamente quello che avevate indovinato che fosse nell’istante in cui è entrato in scena la prima volta, e se avete letto almeno un giallo nella vostra vita capirete al volo anche che fine ha fatto la ragazza scomparsa. Si segnala però una scena di tortura in cui il killer mette su Enya ed ecco, spegnimi le sigarette in faccia, tagliami un orecchio, martellami le caviglie, strappami le unghie a morsi ma ti scongiuro, CAZZO, non farmi sentire Enya.
Tutto si risolve nel più medio dei thriller da domenica pomeriggio di Rai2, o da ombrellone, in confezione dark extra-lusso. Non brutto, ma vuoto. E sapete chi è che normalmente fa operazioni del genere, altrettanto stilose, altrettanto vuote, ma mettendoci almeno un po’ di sana spocchia che dà fastidio da morire ma almeno ne giustifica il coinvolgimento? Lo dico? Siete pronti? Steven Soderbergh. Fincher si limita a fare ginnastica, scandalizzare i ben pensanti con un paio di scene mirate, incassare l’assegno e attendere la chiamata per i prossimi due capitoli (che ad oggi pare non scontata). Perché ne parliamo sui 400 Calci? Mah, una breve scazzottata, un buon accenno di rape & revenge, una scena di tortura a base di Enya… vola la parola “nazisti”, anche se un po’ a gratis… e per colpa vostra.
DVD-quote:
“Un ordinario giallo da ombrellone in confezione dark extra-lusso”
Nanni Cobretti, i400calci.com
TEAM ROONEY ma tutta la vita: la Rapace ha stravolto il personaggio dei romanzi, trasformandolo in un diavolo incazzato e pure un po’ spallato, ma soprattutto sicuro di sé. Nei romanzi, la tizia è UNA SFIGATA: bassa, gobba, gracile e pure un po’ cessetta (ma sempre affascinante, per non rovinare l’ombrellone), insicura e stralunata. La Rapace è una metallara da Colonne.
Poi oh non scherziamo, la Rooney è disgustosamente fregna e riesce comunque a sembrare un po’ cessa, conciata così.
Volevo iniziare una discussione sull’Alien di Fincher per dire che è bellissimo ma non ci sto dentro. La faccio semplice: TEAM FINCHER, sempre e comunque.
se l’autore non fosse morto non se li sarebbe filati nessuno sti libretti…comunque fincher mi piace come dovrebbe piacere a chiunque ami il cinema ma onestamente questa storia non mi intriga.
alien3 è stato votato come film più incasinato della storia…se non sbaglio fincher fu messo alla porta a riprese ancora in corso,ci sono 2 versioni del film e io sto con quella più lunga che dovrebbe rappresentare maggiormente la sua visione del film…2 ore di videoclip stile closer dei nine inch nails…
sono un gran fan di reznor e soci è il vero avvenimento è stato prendere il triplo cd della colonna sonora,spettacolo.
A me alien 3 era piaciuto nonostante la morte a cazzo dei personaggi del 2 che s’erano fatti il culo… a parte la parte del dna la incominciava a sembrare una cazzata. Peggio dei primi due, ma meglio dell’orribile 4.
Questo film non mi interessa minimamente invece, dovrei guardare il film per il look di una? Fra l’altro stile signora in giallo con Craig l’attore più noioso e scontato di sempre? No. Cacca.
Tanto per contribuire alla discussione su Alien III, e per la serie “And all that could have been”: http://www.awesomefilm.com/script/Alien3.txt
Fincher, bene o male, in tutti i film che ha “fallito” ha avuto beghe con la produzione: da alien a panic room (benjamin button invece era solo scritto male, malissimo).
Per questo voleva fare un cut di 3 ore ma la produzione l’ha bloccato a 2.40
TEAM STIG!!!
il giorno che faranno un film su/con lui sarà grande festa.
TEAM NOOMY!!!
L’originale Svedese è discretamente bello, questo si recupera nel tempo perso.
Nonostante le Vaccate, Fincher resta DIO, Se7en è FIGOABBESTIA, Fight Club anche più, ha girato uno dei Video più Fichissimi della storia (http://www.youtube.com/watch?v=xTgKRCXybSM) e ha fatto vincere un’oscar alla versione imbolsita di Reznor (http://www.youtube.com/watch?v=KQSHQVAktP4&feature=related) FistFuckando Hans “Segone” Zimmer. Se domani lo beccano a camminare sulle Acque io non mi sorprendo mica…
Detto ciò:
ZODIAC MERDA
@Kurosawa, no no e doppio no. L’originale svedese è BRUTTO DIBBRUTTO, sembra un tv movie di Rai Due porca troia.
Per il resto, Fincher è Dio, sì, ma ZODIAC MERDA non posso leggerlo senza morire un po’ dentro. Zodiac è un film di una bellezza stordente, in cui sembra che non succeda un cazzo ma in realtà succedono un sacco di cose, di dialoghi, di ragionamenti, di cose dentro la testa della gente. Da quel punto di vista è Seven^7 (ah ah ah). È un giallone in cui non si scopre chi è il colpevole e ciononostante (proprio per questo) funziona. È un film che mi fa prendere sul serio Jake Gyllenhaal! Capito? JAKE GYLLENHAAL!
@Nicola: Panic Room non lo metto tra i film sbagliati di Fincher. Per me è bellino, funziona, ti tiene lì. Di sbagliati sbagliati sbagliati per il David c’è solo Benjamin Button, ma lì secondo me è un caso clamoroso di omonimia (tipo che l’ha diretto David Jonas Fincher di Cincinnati, Ohio, e si è spacciato per quello vero), perché non ci credo che il tizio di The Social Network e Seven possa aver girato quella roba.
ma fincher ha una regia di una tale eleganza che si può vedere pure BB senza smadonnare troppo…certo una volta nella vita.
in panic room se non sbaglio voleva un finale mano happy family,ma non sapevo che anche qui gli avessero scassato i cosi detti…un altro motivo per aspettarlo in home video.
meh.
A me secca che ci si sbrodoli su Fincher solo per seven e fight club quando Zodiac e The Social Network sono due film di Gesù Giuseppe Emmaria.
Poi concordo con P&F, BB è stato ben confezionato, peccato che è scritto male male male che più male non si può, un polpettone senza capo ne coda che non riesce neanche a coinvolgere lo spettatore.
No ma infatti Nicola, Zodiac e TSN sono capolavori enormi. Ma per me anche più di Fight Club eh, il quale per parte sua ha il difetto della matrice-Palahniuk che ammazzerebbe un cavallo un po’ meno di razza di DF.
BB per me non è neanche ben confezionato: le scene che ricordo di più sono il balletto di Cate Blanchett nel teatro del cazzo (che è orrendamente patinata in modo brutto), loro sulla barca in mezzo alla tempesta (che è ecc), Brad Pitt versione uvetta (giàsai). Gli manca tutto il Fincher che doveva esserci, oltre al fatto che l’ha scritto uno fatto di crack.
Comunque DF è una divinità dorata e qualsiasi cosa faccia mi interessa a prescindere. Tipo nessuno che abbia nominato The Game, eppure cos’è, un film brutto? Naaa.
The game è l’unico film di fincher che non ho ancora visto.
Perché Michael Douglas quando non ha i capelli a spazzola mi urta.
Ma penso di superare lo scoglio a breve
@Stanlio
BOH, io l’originale svedese lo beccai in TV una mattina di un paio d’anni fa e scorse liscio come l’olio, certo ha tutti i limiti di un film per la TV, ma che ci vuoi fa a me è piaciuto.
Capitolo Zodiac, si è un film elegantissimo, girato benissimo, con dialoghi pazzeschi, quello che vuoi, fatto sta che mi annoia terribilmente, non ci posso fare niente, con una fotografia più povera e qualche silenzio in più potrebbe essere un Film di Haneke (se è un complimento o meno dipende da voi, per me è MEH).
Fight Club vincerebbe la classifica dei Film più fighi di tutti i tempi se non fosse diventato un Cult anche per Pezzenti\Sub-Umani:
“WOOWW che frase figa la posto su Facebook insieme a quella di Fabbbio Volo” <——– RAGE (#TrueStory).
Detto ciò date a Fincher na sceneggiatura Sci-Fi\CyberPunk che ci tira fuori il film definitivo.
ZODIAC CAPOLAVORO, ROONEY CAPOLAVORO, STOP
@kurosawa: è da anni, purtroppo, che gira voce che fincher debba fare la trasposizione di Rendezvous with Rama, mi esplose il bicipite quando lo lessi.
Mmm… ammetto di essere piuttosto prevenuta perché annoiata dalla spocchiosa rifinitura cyber goth che spunta qua e là. Scusate se sono banale.
PS: Zodiac è epico e zitti tutti.
in originale merita di più..gran film con un grande stile..
Ecco, quel che dice Lu8.
Comunque il giorno in cui Fincher farà un film di fantasiensia come vuole lui il mondo cesserà di esistere e Ridley Pino Scott con lui.
Mentre invece ho paura per 20.000 leghe sotto i mari, non sia mai che si metta in testa di farlo tipo film per ragazzi, ché in quel caso mi suicido.
Fincher + : Seven, Zodiac, The game
Fincher – : Fight club, alien3, BB, varie ed eventuali
Non gli posso perdonare di aver declassato la serie di Alien a filmetto da notte horror….Su questo non nutro speranze, già l’originale faceva caa’ e le donne mi garbano con le curve, non questi due manici di scopa androgini.
Stig Tofting, Stig Tofting!!! mito indiscusso della mia adolescenza, il manifesto dell’ignoranza ottusa senza precipitato, pura. un idolo totale.
benjamin button a me però è piaciuto (e per questa sarò bannato, lo so), the social network è una cacata maxima a mio avviso.
zodiac l’ho visto e manco lo ricordo (tanto sarò già stato bannato a questo punto….)
ma Craig, di chi è parente Craig? in confronto a lui il Trota mi sembra un onesto cittadino che ha vinto un concorso col sudore di notti di studio e tanta gavetta
vabbè, a ‘sto punto.
the social network…non dico che sia brutto, noioso, girato male, o altro….intendo proprio un film del cazzo che ha cavalacato false aspettative messe di proposito in giro
Come Past&Fasul mi sono regalato la colonna sonora di 3 cd godendo come un riccio.
Tøfting si porta su tutto. Fincher + Fight Club = magari la scrittura sotto vuol dire qualcosa. Fincher + TSN = clicca per aggiornare. E i Ramani fanno tutto a tre a tre.
Pure io ho preso la colonna sonora, e non compravo un triplo cd dai tempi di The Essential Kenny Loggins
TEAM STIG presente :-D
Team Rooney!! è vero Noomi sembra una zarra delle colonne.
Zodiac filmone, tirato fuori da una storia come tante altre…appena visto ho pensato a DF che gira un film sul mostro di firenze che in confronto a zodiac ha mille spunti in più!
SN atro filmone cavato da una storia tutto sommato semplice.
Quando hai poi sceneggiatori top, colonne sonore top e attori quasi sempre top…sei il top dei top, topper! (cit.)
unico tonfo vero per me è BB.
Questo lo vedrò di sicuro con meno aspettative…meglio così
ma la OST di The girl with blabla merita davvero così tanto?
Io a Trent gli voglio tanto bbbene, ma sta iniziando a reciclarsi un po’ troppo. E dalla preview che aveva messo in giro prima del film non mi sembrava nulla di cui strapparsi i capelli.
Ah poi il trailer del film dove non si capisce un cazzo e Karen O, Trent Reznor e Atticus Ross rifanno immigrant song è una delle cose più belle dell’ultimo anno!
La mia stima per il regista del video di “Cradle of Love” è pari solo a quella per il mitico Tofting!
@nicola
è sicuramente un lavoro più ricercato rispetto alla colonna sonora di TSN ed più coraggioso rispetto ad un ghost I-IV
questa è una delle mie preferite:
http://www.youtube.com/watch?v=2TLYc7mEoMo
ma ce ne sono diverse,insomma è un disco sicuramente riuscito,meno scontato degli ultimi a marchio NIN.
certo gli anni dei primi NIN di quando si tratta di un gruppo e non di un appendice,sono inarrivabili e ormai passati,da mò…
Fincher è il miglior REGISTA puro in circolazione. Ha un occhio incredibile e non ha sbagliato un film (Seven è probabilmente il miglior thriller di sempre). Fare un paragone tra le due Lisbeth senza aver visto i due film e letto almeno uno dei libri è senza senso. Io, che i libri li ho letti tutti e 3 e che ho visto lo svedese dico che vince Rooney di poco (perchè sembra più giovane come nel libro, perchè a prima vista è più brutta come nel libro e perchè ha un fisico più adatto e gracile come nel libro) ma Noomy fa un ottimo lavoro non riuscendo però a salvare quella merda del film svedese. Un punto a favore di questo qua è anche Daniel Craig: scelta perfetta per interpretare Blomqvist. Nel libro il caro giornalista se le chiava TUTTE e quel panzerotto che ora sta in MI 4 è poco credibile, mentre Craig è perfetto.
Fincher comunque fa fare un grosso salto a tutto il prodotto, ci aggiunge l’occhio giusto, usa il suo gruppo di lavoro come si deve (montaggio fantastico, come The Social Network, stesso montatore), inquadrature tutte azzeccate.
La vicenda: secondo me il libro è un ottimo giallo da ombrellone (posto sotto il quale ho letto tutti e 3 i libri) e il film è fedelissimo.
Colonna sonora: tranne Immigrant Song, nulla di che. Secondo me molto migliore e più utile al film quella di The Social Network.
Leggo di Fight Club che la matrice Palhaniuk ammazzerebbe un cavallo e mi vien voglia di ammazzare il cavallo che l’ha scritto.
Fincher + (nell’ordine): Seven, Fight Club, Social Network, Zodiac, Panic Room, The Game, Questo.
Fincher -: non lo so, i due che non ho visto, Button e Alien 3.
PS. Fincher non era poi un granchè come regista di videoclip invece. Tranne qualche video (girati dopo essere passato a fare a film) ha girato un sacco di merdina inutile. Il video di Closer è di Floria Sigismondi, lei sì il top del videoclip.
“Fare un paragone tra le due Lisbeth senza aver visto i due film e letto almeno uno dei libri è senza senso”
Carina detta da uno che poi urla “David Fincher non sbaglia un film” senza averli visti tutti, e avendo saltato guardacaso quelli sbagliati.
BANGERANG NANNI!
Ciao sono il cavallo che ha scritto di Palahniuk e ribadisco: già CP è una nullità letteraria che ha riciclato la mezza buona idea avuta anni fa per tutti i libri successivi (dio, se ripenso ai soldi che ho speso per Cavie mi viene male alle gengive), l’idea poi di prendere il suo immaginario e trasportarlo al cinema, lui che al cinema ha sempre guardato con una certa invidia e che ha mischiato quell’immaginario con un postmodernismo sforzatissimo, kitsch all’inverosimile e retorico come il discorso di un fattone il sabato sera al Leonka, roba che piuttosto preferirei leggermi Infinite Jest dieci volte di fila, o ancora meglio infilarmi spilloni roventi sotto le unghie dei piedi, insomma riprendendo le fila del discorso, prendere l’immaginario di “eccessi fini a sé stessi” di Palahniuk e trasportarlo al cinema, attirando la pacchianieria come fa il miele con le api, è disastroso. Ci ha detto bene con Fight Club perché c’era dietro uno dei due/tre stilosi senza scadere nel mestiere e nel cattivo gusto, ma appunto ci ha detto bene con quello, e stop.
#TL;DR: Palahniuk merda.
@Stanlio
Capisco il punto di vista, ho fatto questa conversazione anche troppe volte.
Premetto che non sono uno dei tanti inutili Palahniuk Whore, ma il tuo giudizio mi pare troppo severo, il discorso sulla banale retorica morale ad esempio è giusto oggi (2012) ma stai parlando di un romanzo (Fight Club) scritto oltre un decennio fa.
Sul fatto di guardare al cinema con invidia credo invece sia una caratteristica stessa del Post-Modernismo che raggiunto il limite del Medium Letterario cerca d’avvicinar sempre più medium più, come dire, “Totali”.
Sono d’accordo sulla questione degli adattamenti cinematografici, Fight Club è andato bene grazie a Fincher ed Interpreti, ma American Psycho non ha avuto stessa fortuna.
Personalmente difendo Palahniuk fino a Lullaby, da l’in poi potete abusar d’ogni improperio vi passi per la mente, e probabile mi unisca a Voi perchè è Oggettivo che dopo Lullaby il Chuck abbia sfornato tanta\troppa Merda (Cavie non è così terribile soprattutto se accostato a Pigmeo=BRIVIDI).
Comunque, nella foto proposta, Rooney Mara è la Morte giocatrice di scacchi fatta e finita. Io sinceramente non vedo l’ora. Anche se è da ombrellone.
non so se l’ombrellone sia il posto giusto, troppo caldo, troppa sete, troppa “ciccia” intorno, insomma troppo facile distrarsi leggendo una trilogia di questo genere. trilogia che peraltro nelle intenzioni dell’autore avrebbe dovuto avere un respiro ben più ampio e perciò va considerata un incompiuta, tanto che il primo capitolo, questo di cui si parla, a mio parere è sì e no l’introduzione dell’opera. un classico “delitto della porta chiusa” allargato ad un isola (not too bad) che serve ad introdurre i personaggi, il climax e una carnalità che nel paese del papa non abbiamo mai conosciuto. si perché Blomkvist non è che se le chiava tutte, non si risparmia nemmeno il grannie sex e ha a disposizione ben di meglio, considerate che Erika Berger (la bici da città di Blomkvist) è interpretata da Robin Wright. credo peraltro che non si possa leggere in chiave sessista vista la biografia dell’autore e le sue intenzioni, piuttosto la volontà di scandagliare la passionalità senza preconcetti e prendere le distanze da potenziali associazioni al moralismo. le cose si scalderanno nel secondo capitolo senza decelerare, li si che si inizia a intravedere meglio Lizbeth, anche sul versante più intimo, srà una relazione saffica che la riguarda ad avere il podio. quando ho letto che Fincher aveva preso il timone ho iniziato a caricare la molla dell’aspettativa, io come il nostro “ospite” ritengo DF in attività reale solo dopo Zodiac. anche se, sempre a mio parere, Zodiac è fortemente debitorio nei confronti di “Memories of Murder” ma benvenga che sia successo, forse pure quest’ultimo ha, negli intenti, i suoi debiti (The pledge) machissenefrega io me li sono goduti tutti. poi TSN ha trasformato un potenziale enorme in un fatto concreto. perciò l’aspettativa è cresciuta e se rooney mara mi era sembrata una scelta incomprensibile le foto di scena mi hanno veramente conquistato, forse solo l’altezza tradisce il mio immaginato. Craig non lo discuto, come attore parlante non lo conosco ma la fazza da cinema ce l’ha eccome e il ruolo, sulla carta, gli si addice. perciò considerato che per me è solo un introduzione e che la colonna sonora (come già la precedente) è un ottimo compendio non vedo, per una volta, di dirigermi ad una delle poche sale sopravvissute.
dimenticavo… (per appassionati)
io avrei sperato che fosse questa officina qui ad aver fatto il lavoro sulla moto di Lisbeth
http://www.wrenchmonkees.com/index.html
se non altro perché sono Danesi
e invece l’hanno fatta in america :(
http://www.glorymotorworks.com/Glory_Motor_Works/where.html
@Kurosawa, guarda, ho un po’ paura e non voglio infilarmi in un ginepraio da cui non usciremmo più. Quindi vedila così: il mio giudizio è severo, ma siamo proprio sicuri che il messaggio sovversivo di un Fight Club fosse effettivamente così sovversivo, anche nel ’96? Scava scava, cosa ci rimane, oggi, di quel romanzo? Più il tema del doppio che altro (e infatti Fincher, che è un genio, ha puntato soprattutto su quello, nel film). E comunque Fight Club È la buona idea che CP ha avuto al tempo. Se vuoi ti salvo Soffocare e Survivor, perché sono divertenti, ma poi? Poi, per me, il vuoto. E non solo di contenuti: anche stilistico.
Cavie, non so, alcuni dei raccontini erano carini (quello del tizio in piscina l’hanno pure riciclato in un Final Destination), i pezzi di raccordo, be’, credo che nel vocabolario non esistano insulti abbastanza efficaci.
@P&F: si figo il pezzo, spaKKa di brutto.
Però devo ammetter di non esser un amante delle OST fuori dal loro contesto originale: la pellicola.
Non a caso anche il buon nanni nei suoi fight night posta solo brani originali prestati al cinema.
Ma vabbè tralasciando questo e andando completamente fuori discussione: Trent ultilmamente si sta troppo prestando al semplice esercizietto di stile.
Sia che vesta i propri abiti (NIN), sia in progetti terzi (quello orrendo con sua moglie… lei un po’ meno orrenda) e sia quando si da al cinema.
Mi da l’idea d’esser in una, grossa, fase di stallo.
Quando ci penso sono triste.
Ah si, ho sempre pensato che se avesse approfondito/megiato anche solo un quarto dei ghost prodotti, avrebbe potuto buttar fuori un mezzo capolavoro. ma vabbè.
Capisco che la regia di Mr. Fincher possa aver vinto su quella televisiva dell’altro tizio, ma quando si tratta di reboot o “riletture” mi resta molto difficile mandar giù le nuove facce a cui ormai ero affezionato.
La Rapace ha spiccato il volo dopo aver girato la trilogia svedese perché ha straconvinto. Probabilmente non riuscirà mai a scrollarsi di dosso il personaggio di Lisbeth finché campa. Come può vincere il team Rooney?
Coso (Michael Nyqvist) era un cazzone qualunque ma più credibile come uomo d’ufficio che piglia schiaffi dal primo che passa, rispetto al fustacchione James Bond. Boh…
@Stanlio
1-Diciamo che nel 96 Fight Club proseguiva nel messaggio di rigurgito post 80’s anticipando alcune tematiche economico\sociali che hanno poi caratterizzato il periodo Post Twin Towers, nulla di rivoluzionario ma abbastanza innovativo, soprattutto se tieni conto che è tutto spontaneo e praticamente involontario: Palahniuk non è Fabio Volo e nel 96 non c’era ancora la cultura della “quote copincolla” o della T-Shirt con la Frase Figa.
2-Adesso non ricordo benissimo chi ponga l’accento su cosa (non tocco il libro da troppi anni), ma il Film spinge molto l’acceleratore sulla morale Less Is Better, molto meno presente, nel Libro, di quanto si creda.
3-Poi il nulla, ripeto dopo Lullaby, Palahniuk è sostanzialmente un cadavere che si trascina, 0 assoluto, morte termica.
Ora il discorso andrebbe allargato al genere, al senso del Post-Modernismo o di tutta la letteratura nel 2012, ma questo non è il luogo e sinceramente non ho voglia di scrivere un’altro Wall Of Text.
Pigmeo è effettivamente merda. L’ultimo non so. Senza Veli merda. Cavie scarso. Non sono un fan completo di Pahlaniuk ma quelli li ho letti tutti davvero (non come Fincher di cui ne ho persi due che, come mi dicono, sono i peggiori ma magari li guardo stasera così poi posso parlare) e devo dire che molti fanno cagarissimo. Reputo Fight Club un grande romanzo e un grande film ma vedo che ultimamente va di moda dover distruggere tutto quello che è alla fine è piaciuto alle masse. Non mi adeguo ma posso capire.
Rimango della mia idea che uno faccia benissimo a scrivere una recensione su un film di cui non ha letto il libro. Però si deve limitare a quello che ha visto e non a quello che non ha visto ne’ letto. Quando si dice “Rooney dimostra 22/23 anni, ha un viso più dolce e un fisico apparentemente fragile” si sta già dicendo che è più azzeccata della Rapace, basterebbe aver letto il libro. Non capisco perchè offendersi e fare i permalosi, Fincher non ha sbagliato un film di quelli che ho visto, ok??? Sinceramente mi sembra un po’ diverso… anche se quei due fossero orrendi come sostieni (cosa che non credo, BB lo guarderò perchè mi interessa mentre Alien 3 non mi attira perciò probabilmente continuerò a ignorarlo) rimarrei sempre dell’idea che sia il miglior regista in giro a livello tecnico e puramente registico appunto. Anche questo film non è che sia il massimo, però è magistrale.
Per dire che Fincher è un gran regista non ho bisogno di aver visto tutti i film (posso ritirare il “non ha sbagliato un film” finchè non li avrò visti tutti, anche se, in giro, ho sempre sentito dire che Panic Room fosse una merda, invece a me è piaciuto), per fare un confronto sulle due Lisbeth sarebbe meglio aver letto il libro e aver visto lo svedese.
Per questo film, Odderflip ha scritto quello che avrei voluto leggere, poi ci dirà cosa pensa del film.
Per Pahlaniuk: il film Fight Club è molto più sovversivo del libro e, mi dispiace essere in disaccordo, Fincher ha calcato molto la mano sul tema sovversivo, oltre al doppio, forse più di Pahalaniuk. Io adoro: Invisible Monsters (già presente il tema del doppio), Fight Club e Soffocare. Mi piacciono Survivor, Rant e Diary. Ho tollerato Gang Bang e trovato interessante La scimmia… e la guida turistica di Portland. Pigmeo è uno schifo totale come Senza Veli (un pelo meglio) e Cavie è troppo pretenzioso.
Vabbe’ però se in un discorso sul postmodernismo tu mi infili a tradimento un link a QUEL video di Weird Al io depongo le armi e ti do ragione forevah and evah :-)
Comunque sì, chiaro che CP non è Fabio Volo, ci mancherebbe. Né che lo si incolpa per aver invaso le Smemo di tutto il mondo. Possibile anche che la mia svalutazione di romanzi comunque più che validi sia ex post: dopo anni di merda è facile dimenticare il buono. E pure che io abbia dei grossi problemi con la sua estetica sangueemerda che mi ricorda Bebo Storti che fa Thomas Prostata.
Però la mia crociata contro la sua santificazione (ma come contro quella di un sacco di altri presunti talenti della sua generazione con poco da dire, ma mi fermo perché se no mi ritrovo una schiera di chierichetti di questo e quest’altro che mi insultano) continua comunque imperterrita.
@BellaZio: bella zi’, lascia pure perdere BB, davvero, te lo dico con il cuore, è tempo perso. Se vuoi te lo riassumo: come Forrest Gump, solo che nasce vezzo e ringiovanisce. Non so, se il melò iper-retorico ti attira fattici anche un giro, epperò.
E comunque io che vidi il film (sono passato a Millennium) svedese dopo aver letto i libri (bellissimo il primo, bello ma calante il secondo, completamente toppato il terzo) posso dire cosa penso della Rapace? Per me non funziona. È zarra. È incazzata. È pericolosa. Non è fragile. Non è una reietta palliduccia che vive attaccata a Firefox e lecca zerbini perché ha paura del pisello. È una punk stilosa. Per me è fuori fuoco rispetto a come viene descritta nel libro. Magari è un problema mio.
volevo solo dire che il punto debole di Lisbeth Salander e’ in corrispondenza della zampa destra tatuaggio del drago.
@Stanlio: sono generalmente d’accordo. Però il film svedese era così insulso che lei spiccava. Secondo me peraltro è lei è che troppo carina per fare la Salander. Concordo anche sul fatto che il primo libro sia molto più accattivante degli altri due e aggiungerei trovai la vicenda molto “intrippante”. Rooney Mara invece è azzeccatissima comunque, io me la immaginavo più o meno così la Salander, forse solo ancora un po’ più bambinesca nell’aspetto (nel libro ne ha 25 ma ne dimostra 15 no?). Poi, quando è nuda, ha forse troppe tette (ne ha poche eh…), la Rapace con la sua taglia zero in quello la batteva. Ma attenzione perchè nel 2 se le rifà… mi son sempre chiesto come faranno (ho visto solo l’1 svedese, negli altri come hanno fatto con Noomi??)
Io non sopporto Ellis di quei presunti talenti di cui parli…
“Rooney dimostra 22/23 anni, ha un viso più dolce e un fisico apparentemente fragile”
Vediamo un po’.
Per dire che Rooney dimostra 22/23 anni basta incrociarla per strada senza neanche sapere come si chiama.
Per dire che ha un viso piu’ dolce di Noomi Rapace basta affiancare una foto sua con quella della Rapace.
Per dire che ha un fisico apparentemente fragile, di nuovo, basta incrociarla per strada.
Cosa c’entri tutto cio’ col libro io non lo so, ho scritto solo cio’ che ho visto senza fare paragoni strani.
Al contrario, per scrivere “David Fincher non sbaglia un film” temo che bisogna vedere tutti i film.
Che poi magari te li vedi e a te piacciono tantissimo, io che ne so.
Sul resto sono piu’ o meno d’accordo.
secondo me ha un viso più dolce la Rapace. Anche con le due foto una a fianco all’altra. Sono punti di vista…
Se tu mi dici che la Rapace ha determinate caratteristiche mentre la Mara altre, se non hai letto il libro o visto la Rapace in azione e non puoi dire chi secondo te è più azzeccata o chi preferisci, mi sembra uno spreco di parole. Tutto qua. Bastava parlare solo di Rooney Mara senza tirare in mezzo quell’altra. Poi tanto ci pensavamo noi a tirar fuori l’argomento nei commenti. In sintesi non mi hai detto cosa ne pensi di lei, se ti è sembrata convincente, se è stata brava. Tutte cose che puoi dirmi anche se non hai letto il libro. Solo questo.
Se vuoi ora puoi dirmi che anche io spreco tante parole e ti dò tranquillamente ragione.
@bellaZio: il fatto e’ che non trovo proprio dove ho scritto che Rooney e’ piu’ azzeccata della Rapace. So di non saperlo e non l’ho scritto apposta. Pero’, guarda te la coincidenza, posso trovarti un punto in cui ho scritto che Rooney e’ “estremamente efficace”.
Non ce l’ho con te, te lo stragiuro, ma non e’ che per caso hai la scheda video difettosa? ;)
Sto povero coglione muore e i suoi libri vendono milioni di copie, filmacci in svezia, film di Fincher, ne scrivono addirittura i 400calci e poi nei commenti si parla di Palacicciobello. E il colmo è che nella maggiorparte dei commenti viene pure insultato, tanto valeva insultare Stieg, almeno la gloria eterna…
Di questo mi sono letto l’ebook, ci avrò perso almeno 2 diottrie, e non mi ha lasciato niente, meh al cubo. Quando nella fiction ci sono killer di mezzo è difficile riuscire a convincermi, mi fanno tutti prima pena e poi incazzare, e questo non ha fatto eccezione. Il filmaccio svedese l’ho seguito su la7 spezzettato nelle fastidiosissime 50 puntate in cui l’hanno diviso. Una brutta fiction italiana (ne esistono di altro tipo?), da il suo peggio nelle scene “d’azione”.
Il personaggio di Lisbeth mi stava sul cazzo per vari motivi. Senza stare a vedere l’interpretazione dico che mi convince di più Noomi: nessun tipo di make up hollywoodiano riuscirebbe a spegnere dentro di me il desiderio di fornicare selvaggiamente con Rooney Mara = FAIL (se si parla di Lisbeth).
Fincher? Boh…evidentemente è meglio se mi riguardo Seven e Zodiac, poi vi dico.
Ah beh, un merito Benjamin Button ce l’ha. Ho sempre avuto un debole per Cate Blanchett: ringiovanita coi capelli rossi mi ha steso, come un montante di Ivan Drago.
@BellaZio: Ellis l’ho abbandonato presto per disinteresse ma è colpa mia, non sua, quindi non saprei.
A me fa impazzire che viviamo in un Paese che sbrodola sulle note a pie’ di pagina di Foster Wallace e poi non conosce House of Leaves, che sbrocca quando Palahniuk scrive le cose provocanti su sesso e violenza e non ha mai letto Dhalgren. Non è questione di dar contro pregiudizialmente a una roba che piace a tutti, ma di senso della prospettiva.
OK, dopo questa la smetto di menarla e mi cheto.
@Bomb: quello è Sigfried, lol.
“Fincher gioca di contrasti dandole un look quasi respingente, ai limiti del malato, e approfitta in pieno della disponibilità di un’attrice non ancora famosa ma dedicata, coraggiosa ed estremamente efficace“
Ok, c’è :-)!
Alla prima lettura probabilmente avevo pensato tra me: “mica è Fincher, è Larsson che aveva fatto tutto sto lavoro sul personaggio! Fincher è stato più bravo degli svedesi ad essere iper-fedele all’originale su carte…” Da lì poi mi viene automatico, avendo letto il libro, pensare: vabbè tutto questo non ha senso, bastava aver letto il libro per individuare in Mara il vincitore dei due. Sono partito prevenuto, pardon…
Comunque, per la grande disputa puramente estetica io sono per TEAM ROONEY RAPACE, nel senso che mi tromberei un esperimento genetico con la faccia di Noomi Rapace sul corpo di Rooney Mara.
Una delle rarissime volte che sono andato al cinema hanno dato sto trailer di merda.
Solita gente che dice parole a metà, dissolvenze, gente che discute agitandos e quella raver di Vimercate in ogni inquadratura a fare la facciaBBrutta.
Ma soprattutto di che minchia state a parlare qua, ma chi è quel pazzo che ha richiesto sta roba? Ma smettiamola.
Allora io chiedo al Mago Zurli’ la recensione di barbie raperonzolo per l’indomani stesso.
Sempre che non sia morto male il mago che è da troppo tempo che non lo si vede
@Stanlio
Fidati: è colpa di Brett Easton… fa di tutto per essere quasi illeggibile, seppur American Psycho e l’ultimo abbiano qualcosa di accattivante (ma Glamorama, per dirne uno, che palla!)… che poi sono io che tendo a leggere anche la roba che non mi piace. Raramente mollo qualcosa, l’ultimo è stato Il Lercio di Welsh… quello mi faceva proprio cagare.
@Schiaffi… beh… se c’è stato spazio per Super8 secondo me ce n’è pure per questo! E a me va bene eh… non è che su commissione mi fa qualcuno la recensione di Moneyball? Giusto perchè a me è piaciuto e volevo litigare con qualcuno a cui ha fatto cazzo!!!
seven (c), the game (c), fight club (c), panic room (mb), zodiac (mb), social network (c), bastano e avanzano a costruirsi un credito perenne ed inscalfito dallo strazio di benjiamin button.
guardo anche un posacenere per due ore se il regista è lui.
o a me la Rapace sta sul cazzo.
troppi paroloni, ci vediamo quando ricominciate con i palazzi che esplodono…
A questo punto mi chiedo se devo aspettarmi una recensione di Tinker Taylor Soldier Spy…
@Bellazio
Super8= esplosioni + mostrone + gruppetto di rabuschi stile “Goonies”
Uominiblabla= tritata da festino + protagonista obeso + critica sociale (soprattutto nel libro è evidente)
Direi che Super8 (che sia piaciuto o meno) abbia molta più attinenza con la mission del sito :)
Probabilmente sottovaluto Super 8 ma odiando Spielberg e evitando accuratamente JJ Abrahms (MAI guarderò il suo Mission Impossible) vorrei che tutte le copie fossero bruciate.
Per rimanere in tema, uno dei pochi Spielberg che sopporto è appunto Hook…
Comunque a dire che Daniel Craig è obeso ce ne vuole… fossi io obeso come Daniel Craig… in più la critica sociale non è quasi esistente e il film viaggia sotto la categoria “Thriller” quindi credo che ci possa stare.
Mettiamola così- Uomini che odiano le donne: James Bond, Stupro, Punk che tortura un ciccione e a questo punto la mission ritorna in auge, no???
Ho detto poi Super 8 per non cadere nello scontato Drive che dai su… non è un film d’azione!
Non ho visto la trilogia svedese ma ho letto il primo libro di Larsson ed è Team Rooney tutta la vita: è esattamente come viene descritta nel libro.
Per il resto mi sento anche di difendere Benjamin Button che visto a tempo perso, quando non sai cosa guardare e senza avere le minime aspettative non è così malaccio. Certo è un mischione di Forrest Gump e Big Fish ma il risultato non era così repellente.
Ah, e anche Zodiac mi è piaciuto. Devo ammettere che l’unico film di Fincher che non ricordo è Alien3
@Bellazio
Mi riferivo alla versione svedese: lì il protagonista è un patetico panzone, ma tutto il film è patetico e scontato, come il libro. Va da sè che questo remake mi interessa poco, non credo che si possa cavare il sangue dalle rape.
PS: TEAM ABRAHMS! (è riuscito a farmi piacere ST, che mi ha sempre fatto onco)
@Dildo
Il patetico panzone è finito, non so come, in MI 4… comunque su quello sono d’accordo. I libri sono piacevoli e raccontano una vicenda molto cinematografabile… si vede di ben molto peggio in giro… e devo dire che oh… a me Craig non dispiace come attore!!!
Tutto molto bello.
Però:
TORNA TONY JAA.
In un film prodotto a Hong Kong.
Coreografato da Sammo Hung.
Meditiamo sul significato di tutto ciò.
In ritardo, da bravo vecchio, me lo sono visto stasera e che vi devo dire? Che nell’invecchiare c’è pure qualche qualche vantaggio… ehm… non devo difendere la mia presunta figaggine né dimostrarmi il più oltranzista della cerchia più ristretta. A me è piaciuto un sacco perciò qualcosina la scrivo. Ora io non ho studiato cinema ma quando vedo una messa in scena (lo chalet assegnato a MB) realizzata in toni desaturati nella realtà per non correre il rischio di raggiungere risultati eccessivamente artificiosi sui personaggi, penso che chi sta al timone sappia bene come governare la barca. Ma su DF avevo già scritto. Rooney Mara? Beh a parer mio incarna il personaggio alla perfezione e il lavoro di stile che le hanno confezionato sarebbe da premiare. Craig ci sta dentro piuttosto bene anche se nel suo caso lo styling lo definisce più vanitoso del personaggio letterario. Il montaggio è indiscutibile e rende ben chiara la storia che non è patetica né tantomeno scontata. Ora per far scrivere qualcosa atto ad avere la soddisfazione della risposta dovrei pure sparare qualche critica compiaciuta e cazzara, e sia, perciò vi rivelo (fanfara di scoregge) che probabilmente a Fincher stava sul cazzo qualcosa sul lato destro della casa padronale e ha ben pensato di coprirlo, nelle due scene che la interessano (peraltro assolutamente inutili), piazzandoci entrambe le volte due furgoncini, diversi ma dello stesso tono di celeste spento: il primo con una “capote” di tela a coprire il cassone e poi con quello di una presumibile emittente televisiva (riconoscibile dalla parabola). Ok, il film sorvola sul “grannie” ma mi sento di perdonarglielo poiché l’intuizione di impiegare Enya finalmente nel giusto contesto è stata di grande conforto. Io me lo rivedrò per certo.
A bientot.
Odd_
Visto ieri.
Forse perchè non ho letto libri ne visto lo “swedish” ma..
…Cazzo se extralusso. In tutto però.
Ce ne fossero di film così “vuoti” più spesso!
Rooney da sbattere la testa…
Forse è vero che a livello di trama ti aspetti che ci sia Lui sotto sotto…
ma non mi disturba e nemmeno a DF (conoscendolo personalmente) sembra.
come in Zodiac un film su un “boh c’è un assassino cattivissimo ma noi parliamo d’altro” ha creato un filmone.
Citrulli.