Questa finisce dritta dritta nella categoria “troppo bello per essere vero”.
In sostanza: avete presente Battle Royale, o se preferite Batoru Rowaiaru (i titoli in engrish fanno sempre ridere)? È un romanzo giappo con i tineigers obbligati a menarsi fino alla morte. Ne hanno tratto un manga, un film e uno spin-off apocrifo involontario – suuure – occidentale.
E ora, uno spettacolo teatrale. Fatto da dei filippini, il Sipat Lawin Ensemble. Con l’aiuto di quattro drammaturghi australiani, di nome David Finnigan, Jordan Prosser, Sam Burns-Warr e Georgie McAuley. Questi filippini si ritrovano in luoghi abbandonati delle Filippine per mettere in scena un reenactment non tanto della storia del romanzo, quanto del fulcro concettuale dello stesso: le botte tra tineigers. E quindi c’è un palco di fortuna, con la folla urlante a mezzo metro dagli attori che se le danno di santa ragione con armi (presumo) finte ma comunque belle pesanti e cattive, finché qualcuno non “muore”. Tipo così:
httpv://www.youtube.com/watch?v=dtfYaOEXNlA
Io giuro che quando il pilipino vincente si piazza la spada sulla pancia, per almeno tre secondi ho sperato stesse davvero per fare harakiri. Evidentemente sono pazzi, ma non così pazzi.
Il Tubo è pieno di video di Battalia Royale – così si chiama lo spettacolo –, e pare che le autorità locali abbiano dovuto respingere una buona fetta di folla urlante in occasione di alcuni show: c’era troppa gente e c’erano quindi dei rischi. Da qui la scelta di trasformare l’evento in qualcosa a metà tra il rave clandestino e il cosplay estremo: dice che una delle location più famose per questo spettacolo è un liceo abbandonato nella città di Quezon City.
Interessante trivia: nel frattempo, dall’altra parte del mondo, il regista di Seabiscuit e Pleasantville (scordatevi i link a IMDb, ho ancora una dignità da qualche parte) sta girando il film tratto dalla suddetta versione apocrifa occidentale, con una figa bionda appena maggiorenne e la versione cessa di Elle Fanning nei panni di: “adolescenti che si menano fino alla morte”. Nel film, oltre a loro, dopo essere stati drogati, rapiti, torturati, seviziati, pisciati in bocca, cacati in culo, costretti a infilare la faccia nell’ombelico di Marisa Laurito, cosparsi di pece e piume e infine obbligati a firmare un contratto, ci sono anche Donald Sutherland, Woody Harrelson, Stanley Tucci e soprattutto Lenny Kravitz nei panni di un personaggio di nome CINNA (gli dice bene che non è nato a Bologna, se no sai i problemi di identità sessuale).
Quindi: da un lato abbiano dei filippini matti che se le danno di santa ragione con bastoni e spade, mentre una folla urlante di filippini altrettanto matti strepita e incita e quattro australiani se ne stanno in disparte a fregarsi le mani e annuire con soddisfazione.
Dall’altro abbiamo The Hunger Games.
Filippini nuovi idoli!!!
Poveri cinni.
Filippini pazzi tutta la vita.
insomma, adolescenti di menare with abs and an aspyd?
Non mi apre la versione cessa di.
Mi chiedo quanto ancora potrà durare il mio amore per Woody Harrelson, perché lo sta mettendo davvero alla prova; il trailer di The Hunger Games l’ho trovato vagamente imbarazzante.
Ovvio che la bilancia pesi sui filippini.
Seabiscuit è stato il maledetto colpo di grazia.
@Magda: la versione cessa di Elle Fanning è qui. Da altre parti sembra la versione cessa di AnnaSophia Robb. In ogni caso, è cessa.
(sì, lo so, siamo in territorio jailbait, ma il mio è un giudizio estetico privo di malizia)
Ma quando esce lo recensisci The Hunger Games? Dai dai dai.
E comunque abbasso i link a IMDb.
Sono una persona PESSIMA, hai ragione (dico per IMDb).
Quando esce penso che il Capo vorrà tutto per lui il piacere di recensirlo. Oppure estrarrà da un cappello i nostri nomi e l’ultimo rimasto potrà scegliere se recensire C’HOFFAME: I GIOCHI (ah, se solo io fossi un ufficio marketing) oppure la prima stagione di Gilmore Girls. Tipo.
Spettacolare!!!
Ma i due BR non li avete recensiti giusto?