Prendete un gruppuscolo di attori del discount, tutti stranieri, tutti cani ai minimi termini, e sbatteteli a parlare inglese in un film ambientato in Italia. Poi prendete una manciata di comparse rumene al mercato nero (già che ci siete fatevi dare due etti abbondanti di maestranze varie per riempire i titoli di coda) e fateli parlare finto italiano, sempre nel film ambientato in Italia. Mi raccomando, non prendete nessun italiano! Se per caso capita un italiano dentro l’inquadratura, fategli parlare finto inglese. Poi siccome passa di lì il Circo Togni la domenica, chiedete alla contorsionista se per compassione le andrebbe di fare la parte dell’indemoniata nell’ennesimo film sugli esorcismi. Ecco, avete finito.
Questo è il metodo del grande regista William Brent Bell (non voglio sapere chi sia, andateci voi su IMDb che io ne ho già abbastanza), il quale sembra indemoniato dalla coazione a ripetere del mettere insieme quante più cazzate possibile nello stesso film; non c’è del metodo nella sua follia, c’è solo una disperante idiozia. Solo così si possono spiegare dialoghi tipo questi:
Protagonista – “Quando ero piccina, la mia mamma ha seccato tre tizi mentre la esorcizzavano”
Esorcista fotomodello 27enne (giuro!) – “Cazzo, figata! Cazzo, devi venire troppo a casa mia che ti faccio vedere un esorcismo vero, cazzo!”
Oppure:
Protagonista – “Ma quindi voi fate gli esorcismi clandestini di nascosto in cantina? Ma è legale?”
Prete atletico criptogay – “No”
Protagonista – “Ah bene, posso venire domani col cameraman?”
Prete atletico – “Ma certo!”
Ecco, il cameraman non è altri che il solito (e qui scusate ma un attacco di epilessia ci sta tutto) amico cameraman professionista che segue la protagonista per fare il diario digitale del suo viaggio in Italia, per cui giù di brutto con riprese alla cazzo di cane, fuoco che va e viene, traballamenti e ondeggiamenti, effetto wannabe realistico che, indovinate un po’, sbraga al minuto 2 e non si riprende più. State pensando “forse l’indemoniato vero è lui”? Non avete tutti i torti. Comunque la storia, se vi interessa, “narra” appunto di questa pischelletta americana finta la cui madre, dopo appunto aver seccato tre tizi (chi? boh) durante un esorcismo (perché? boh) viene frettolosamente deportata in Vaticano (da chi? boh; perché? boh) e rinchiusa in manicomio; vent’anni dopo, la donzelletta vien da la campagna per saperne di più sulla faccenda: la mia mamma è indemoniata o è solo pazza?
Quindi ella si reca con nonchalance ad una lezione di scuola per esorcisti e fa amicicizia con questi due preti bromanticoni che nel tempo libero giocano a Ghostbusters però shhhh non dirlo al Don se no si arrabbia! Un giorno la signora matta (una che ha cominciato a recitare con Greenaway, non so se mi spiego; ma soprattutto, una che di cognome fa Crowley, quindi volendo è davvero la cosa più demoniaca del film) distribuisce diavoli gratis a tutti e finisce tutto in vacca. Nel senso che il finale si candida davvero come il peggiore, il più paraculo, il più appiccicato con la gomma-pane della storia di Pazuzu.
Nel frattempo c’è tempo per prendere per il culo le famiglie bigotte che segregano le figlie in cantina; per mostrare le forze di Polizia di Roma che urlano “Mi ha prezooooo la miaaaaa piztoulaaaaa” con accento rumeno; lo scettico razionalista che sembra Maccio Capatonda col parrucchino di Loredana Berté; l’indemoniata contorsionista che anziché bestemmiare come tutti gli indemoniati si cimenta con un bel “ma li mortacci tua!” (ecco, forse lei è davvero romana) e mestrua copiosamente; il prete bello (non questo) che tenta di affogare un bimbo durante il battesimo ma poi torna a casa come se niente fosse – ah, questi italiani, che giustizia lassista! E poi una girandola di WTF a pioggia dorata, linee narrative che sgusciano via come capitoni, la famosa suora con le cateratte (immagine simbolo del film) che appare per UN secondo UNO senza alcun motivo. E senza alcun segno di possessione demoniaca.
Ora, coloro di voi che vedranno il film in sala in italiano purtroppo si perderanno la sublime comicità delle discrepanze linguistiche e le finezze degli accenti; a buon intenditor, poche parole.
DVD-quote suggerita:
“Il film che il tuo buonsenso non vuole che tu veda”
Cicciolina Wertmüller, i400calci.com
Ma è stupendo! La suora con le cateratte fa veramente inquietudine guarda che faccia, potevano fare il film tutto su di lei. Comunque dopotutto forse è meglio che io non veda sto film.
No aspè, la parte sul “mortacci tua” non c’è davvero, vero?
Dice davvero “li mortacci tua”? sarebbe un momento di alto cinema.
Cicciolina dice solo il vero. Augh.
Vi faccio un altro esempio:
Indemoniata – “You don’t want to see me again, vero?”
Esorciccio 27enne – “Sta parlando in una lingua sconosciuta!”
Prete criptogay – “Certo. Parlare con accenti diversi e’ affine alla glossolalia”
Amici, in lingua originale dice espressamente “li mortacci tua”, con tanto di sottotitoli in inglese “Death to your ancestors”. Storia vera. Sapevatelo. Sappiate anche che il film non si guarda ma che tornando a casa ho riso per un’ora.
“li mortacci tua” is the new “fatti chiavare da Gesu'”
io almeno mi aspettavo un finale con un megaesorcismo e invece wtf..
cmq una possibile quote è “il mestruo costa meno della zuppa di piselli”
Vabbe’ signori ma è strepitoso, nuovo film preferito di sempre finché non lo vedrò.
@Stanlio: esattamente. Poi lo vedi e cambi idea.
Un bel film da non vedere. :D
Ahahahah!! Io l’ho visto in lingua originale e non ho mai riso così tanto forse dalla parte ambientata in Italia di Mangia, Prega, Ama! Non oso immaginare come sia vedere questo film da ubriachi, se già si ride come deficienti da sobri… Merita una menzione anche la casalinga romana, con la figlia posseduta, che dal nulla comincia a parlare inglese.. Olé.
@Cicciolina: gran recensione :)
@Nanni: O Cristo!
d’ora in poi Death to your ancestors sarà la mia tag personale…
e ci aggiungo anche: these cocks!
Parliamo anche del prete che celebra un battesimo in inglese a Roma per una famiglia chiaramente italiana che ha chiamato il figlio “Jhon Tomas” (cioe’, spero lo scrivano cosi’, sarebbe la parte piu’ credibile)
È molto importante: vengono mai usate le parole “pizza”, “mamma”, “mafia” o “mandolino”?
No non hai capito, i dialoghi italiani sono stati scritti da rumeni. Compare il sottotitolo “You did it!” (“ce l’hai fatta”) e il personaggio dice “L’hai fatto!”.
Indemoniata – “Maaaaaamaaaaaaa!”
Prete – “How is she?”
Madre dell’indemoniata – “E’ peggioooo”
Ah quindi proprio GOOGLE TRANSLATE FTW.
Comunque, a scanso di equivoci: il fatto che Nanni ed io insistiamo a spron battuto sui dialoghi non vuol dire che tutto il resto invece vada bene. Tenete presente che nel finale arriva anche la citazione da Paranormal Activity 3. Si’, proprio il 3, capito che livello?
“No no no, tu devi vedere un esorcismo vero”
(cinque giorni dopo, in una casetta poco distante)
“Opla’! Benvenuta al settimanale esorcismo di quartiere!”
Ma toglietemi una curiosita’, che l’ho vista in The Rite e ora anche qua: esiste davvero la Scuola di Esorcismo del Vaticano? (lasciamo perdere che la protagonista si presenta dal nulla armata di cameraman e nessuno dice niente)
@Nanni: evidentemente si’ – http://www.rosacroceoggi.org/testi/scuola.esorcismo.htm
Che dire, poi, del fatto che i pretazzi bevano e bestemmino e che accolgano con invidiabile nonchalance la notizia che la protagonista quattro anni prima ha abortito? Fossero tutti cosi’…
@nanni: l’hanno fatta vedere al tg5, tra l’altro quando l’insegnante mostra gli oggetti satanici compare anche un libro sui doors e 2 femori (wtf???) comunque anche un’altra vaccata tra le altre: dicono che gli esorcismi non vengono filmati… ebbene, nella libreria vicino casa mia (che è gestita da mezzi sinistroidi anarchici, non dalle edizioni paoline) si trovain vendita una vecchia vhs in cui fanno vedere esorcismi VERI ad uso dell’esorcista dilettante (non dico cazzate, è quella delle edizioni dehoniane)
Ma da quello che leggo sembra possa raggiungere i livelli della Terza Madre di Dariuccio..che dite?
prima la mania dei film orientali di fantasmi con relativi remake…poi il torture-porn…da un pò di cazzo di mockumntary…che brutta fine ha fatto il genere horror…fortunatamente ce sempre qualche eccezione…
No va beh un mio amico di famiglia era esorcista (storia vera), ma pensavo fosse una specie di percorso personale con giusto un esamino per la certificazione. E invece c’e’ proprio la Top Gun per esorcisti.*
*fermi, ci sto gia’ scrivendo una sceneggiatura io, e ho gia’ contattato Moroder e Kenny Loggins per la colonna sonora
A Tom Cruise facciamo fare l’esorcista o l’indemoniato?
Come mai film così non passano mai sul canale 68, l’Horror Channel?
sì ma quello che fa incazzare è che mia nonna ai tempi della guerra aiutò a tenere ferma una indemoniata mentre un prete la esorcizzava… e quando raccontava lei ‘sta storia FACEVA PAURA a bestia! e senza CGI, senza le tecniche di adesso. Ma ci vuole tanto a fare le cose fatte bene? Una sceneggiatura cazzuta e soprattutto COERENTE? Ma chi gliela produce ‘stammerda?
L’ho visto ieri sera e volevo cavarmi gli occhi, oltre al fatto che ho ancora lo stomaco in gola adesso e una gran voglia di staccare le mani al pirla con la telecamera (oh, avesse tenuto l’inquadratura ferma per più di 30 secondi!).
Però ricomincerei tutto da capo solo per poterlo vedere in originale con accento rumeno, sono sincera XD
@Bollalmanacco: vedi, figliola, (le mette la mano sulla spalla) io vorrei poterti dire “Ma si’, guardatelo con gli amici cosi’ vi fate due risate!”, ma il problema e’ che le cazzate sono talmente tante, e il finale talmente insulso, che alla fine davvero non ne vale la pena, se non per curiosita’.
@joe r. lonsdale: ci sarebbero fior di spunti per fare un bellissimo film sugli esorcismi reali, quelli che accadono qui in Inghilterra fra le comunita’ pseudocristiane africane e che ogni anno mietono vittime fra i bambini.
L’esempio piu’ recente http://www.guardian.co.uk/uk/2012/mar/01/couple-guilty-boy-murder-witchcraft
e quello piu’ famoso
http://en.wikipedia.org/wiki/Murder_of_Victoria_Climbi%C3%A9
Ecco. E’ una bella gara, ma la cosa piu’ clamorosa di tutte e’ che un film di questo genere, per quanto brutto e scemo, NON PUO’ finire con l’unico colpo di scena che capisci un quarto d’ora prima. Soprattutto visto che dura 75 minuti. La scena che mi ha lasciato piu’ di sasso in assoluto e’ stata quando sono partiti i titoli di coda.
Io ho cercato in tutti i modi di evitare che la gente andasse a buttare 7 euro per ‘sta merda dopo che l’avevo visto (a gratis, s’intende) all’anteprima a Piazza Farnese di Roma. Niente da fare: sentono esorcismo e ci vogliono andare lo stesso.
Se continuate a parlarne me lo vedo. Che sia un film che fa così schifo che piace?
un film che subba “Li Mortacci tua!” con “Death to your ancestors!” entra di diritto nella TOP TEN di ogni tempo… smettetela di far finta di non riconoscere la GRANDEZZA EPICA di questa pellicola.
prendete il film e….buttatelo nel cesso ciao
ottima recensione!! xD cmq questo film è una vera truffa .-.
Porcata colossale, recitazione pessima e sceneggiatura.. C’è una sceneggiatura?
Recensione EPICA! Sto ancora ridendo.
Io non ho neanche perso tempo a vederlo ma già avevo sospettato (http://doppiaggiitalioti.wordpress.com/2012/03/15/italioti-al-cinema-marzo-2012-e-ricapitolazione/)
peccato per l’incipit con insulto alla razza canina tramite l’utilizzo del termine “cani” in accezione offensiva, abitudine linguistica alquanto deprecabile a mio modestissimo parere così come l’analogo utilizzo del termine “animale/i”. Ogni tanto converrebbe ricordare tutte le porcherie che l’indegna razza umana commette ai danni degli animali, prima di usarne il nome come esempio di negatività. Ci rifletta.
@the dog: se lei mi trova un cane che sa interpretare il ruolo di un uomo in modo convincente, io faccio correggere
@ the dog.
L’uomo poi è un animale in senso stretto, quindi possiamo parlare male degli animali quanto vogliamo, giochiamo in casa. Ci rifletta.
@the dog: vede, siccome in giro ci sono tante persone che associano alla figura canina quella del nostro Dio creatore, ogni tanto è anche giusto che i cani si facciano un solido esame interiore e imparino il valore dell’umiltà. Il mio intento è quindi educativo e pio. Ci rifletta.