Premessa personale e ridondante: quando scrivo di filmses, in particolare qui sopra, non mi interessa fare critica accademica; per quello esistono le persone serie. Spero piuttosto di far capire a chi legge se ciò di cui sto scrivendo possa valere la visione. Nel caso di Zombie Ass – Toilet of the Dead – prima e ultima volta che scrivo il titolo per intero –, ammetto la mia grande difficoltà: io stesso, mentre lo guardavo, ridevo come un matto e al contempo mi ritrovavo a pensare che forse, sotto sotto, Noboru Iguchi mi stava, mai così letteralmente, prendendo per il culo, sfruttando i trucchetti più biechi e bassi possibile per suscitare il mio LOAL. Quindi ho capito che il modo migliore per farvi decidere se valga la pena o no di buttare via l’ora e mezza di durata del film è costruire una piccola storia a bivi, come i vecchi libri di Lupo Solitario o alcuni raccontini a fumetti dei Topolino di quando eravamo giovani noi. Sperando in questo modo di aiutarvi. Cominciamo?
Stai camminando per una foresta di abeti. Gli aghi verde smeraldo brillano, illuminati in controluce da un tiepido sole primaverile che riscalda l’aria e spande per la radura profumo di resina e frutti di bosco. Gli uccellini cinguettano, i cinghiali gruniscono e il muschio cresce sul lato nord degli alberi così se ti perdi puoi ritrovare la strada anche senza la minimap ché quelle prima dei videogiochi te le scordi. Ti siedi su un ceppo muscoso per prepararti un panino alla mortadella, quando dal folto del bosco, da dietro una betulla solitaria che non dovrebbe neanche stare lì, esce una creatura dalla vaga forma umanoide; il volto è incrostato di una sostanza marrone che sembra fango ma non è, e dalla sua gola escono suoni gutturali e vagamente intelligibili. Più la creatura si avvicina, più la voce si fa comprensibile e il tanfo di decomposizione insostenibile. Quando è a pochi passi da te fai per alzarti e scappare, ma l’Orrendo spalanca la bocca e vomita un torrente di parole, che ti rimarrà impresso nella memoria per sempre, non importa quanto ti sforzerai per cancellarlo dai tuoi ricordi:
«CACCA SBORRA MERDA PISCIO SCORREGGE RUTTI ASCELLARI PISCIARSI ADDOSSO PETO VESTITO CACCA DALL’ANO CAPPELLA INCROSTATA DI SPERMA!»
Se questa frase ti ha fatto ridere come un matto, vai al paragrafo 1.
Se questa frase ti ha fatto venir voglia di fare Ctrl+F4 (o Mela+F4 per chi usa un Mac), vai al paragrafo 2.
Zombie Ass è un film fatto per i bambini delle scuole elementari, o per coloro che hanno ancora un bambino delle scuole elementari dentro di sé. Siccome chi non ha più un bambino eccetera è fondamentalmente una persona molto triste e che non sa ridere delle cose belle e semplicione della vita, Zombie Ass è un capolavoro imperdibile. È uno slasher a base di zombie in mezzo ai boschi, ma con più di un twist sulla norma del genere e ben poca capacità di mantenere un seppur minimo senso del pudore e della dignità. Vorrei potervi spiegare la trama con dovizia di particolari utili tipo “come si chiamano gli attori”, ma purtroppo sia su IMDb sia su Wiki non c’è uno straccio di nome di personaggio, figuriamoci un collegamento tra personaggio stesso e interprete – e io ovviamente non me li ricordo. Accontentatevi dunque dei soprannomi che ho dato loro, che dovrebbero comunque svolgere il loro compito degnamente.
Zombie Ass racconta la vicenda di Ragazzina Pulita, una karateka vestita da liceale porca che, shockata per il suicidio della sorella, decide di annegare i propri dispiaceri con una gita nel bosco insieme ad altri liceali che prima di allora non avevano avuto nulla a che fare con lei. C’è la Statuaria Tettona, la coppia formata da Fighetta Criptolesbo e Fidanzato Tossicomane, il Nerd che pure lui non c’entra un cazzo con gli altri; la gita è promossa dalla Tettona, la quale vuole pescare Trote per estrarne tenie da infilarsi in pancia sì da rimanere sempre magra e poter fare la modella. Ovviamente nelle Trote c’è un trucco (a loro insaputa, probabilmente), e il verme che in esse alberga non è – come il Nerd prova cortesemente a spiegare alla Tettona – una Tenia solium, ma una creatura aliena che divora gli ospiti dall’interno fino a colonizzarne il cervello e deporre ivi le proprie uova, non prima di aver trasformato l’ospite stesso, tramite il copioso uso di scorregge, in uno zombie mangiamerda.
La Tettona, per l’appunto, divora un verme, dopodiché comincia a scorreggiare, corre in un cesso chimico a liberarsi, passa cinque minuti seduta sul cesso a petare e strizzarsi le tette (sapientemente piazzate in primo piano, riprese lievemente dall’alto) e strillare «oddio oddio non ne ho mai fatta una così oddio sto per esplodere oddio quanta merda che ho in corpo», finché da sotto il suo culo, da una pozzetta di sterco liquido che era finora passata inosservata alla nostra eroina, non protrude una mano che le afferra le chiappe e le infila un dito nello sfintere, costringendola a fuggire precipitosamente verso i boschi, proprio mentre un parassita chitinoso comincia a fare capolino dal suo ano e dalle decine di toilette che punteggiano l’area circostante emergono altrettanti zombie incrostati di escrementi ed emettenti ciascuno un piccolo parassita dal deretano.
Da lì, le cose peggiorano, e il film comincia a piazzare uno dopo l’altro: crani che esplodono in pallotte di merda, scienziati pazzi che infilano parassiti lunghi due metri nella gola della figlioletta, scorregge, altre scorregge, zombie a quattro zampe che emettono peti a nuvoletta rossa con la faccia di Satana che si staglia trionfante e pareidolica come se non ci fosse un domani, ancora un po’ di scorregge, una scena lesbo sotto la doccia che comprende la Criptolesbo e varie chiazze di sangue e merda, tentacle rape, tentacle rape alieni, il Tossicomane e il Nerd che fanno ciascuno una brutta fine diversa, regine degli zombie con le ali da libellula, flatulenze usate come jetpack, un po’ di scorregge tanto per non farsi mancare nulla, scorregge.
NB: tutto ciò che ho scritto finora verrà copincollato pari pari nell’elenco delle tag del pezzo.
Long story short: Zombie Ass è un film che non gliene frega un cazzo, fatto con quattro soldi e molti facioli (NSFW). La sua storia produttiva parla da sola: qualcuno mette qualche centinaio di migliaio di dollari (credo 600.000, ma cerco conferme) in mano a Noboru Iguchi e gli dice: «Facci un films». Iguchi, il quale dall’alto della doppietta Mutant Girls Squad/The Machine Girl ha di recente guadagnato una qualche sorta di pretesa di autorialità, decide che la sua libertà creativa può essere davvero davvero totale – mica per finta che «eh sì però dai questo magari no non ce lo metto». E siccome lui è uno che (parole sue) ama «la cacca e i culi femminili», ha ben pensato di fare un film che parlasse esattamente di questo, senza porsi, come da condizioni del progetto, alcun limite di alcun genere. Vai al paragrafo 3.
A meno che non siate quel tipo di persona per cui la scatologia, il toilet humour e la cacca in tutte le sue forme rappresentano il massimo del divertimento concepibile – e se siete quel tipo di persona forse dovreste riconsiderare il vostro senso dell’umorismo, la vostra maturità e il vostro diritto di stare al mondo –, Zombie Ass susciterà in voi la stessa reazione che potreste avere di fronte a una puntata di Amici: imbarazzo, noia, rabbia, voglia di gettare la spugna e farla finita con questa vita agra e mai dolce. Amate così tanto le tette delle giapponesi maggiorate da non poterne fare a meno nemmeno quando il pisello vi è diventato viola causa sfiancante e continuativo utilizzo? Esistono i siti porno. Siete fan degli zombie, e magari di quelli che mugolano in film stracolmi di sangue e interiora che schizzano? Siate i benvenuti. Vi piace ridere in compagnia e tirare popcorn contro lo schermo mentre l’amico ciccione alla vostra destra batte rumorosamente i piedi per terra e beve da un bacile da un litro di Coca Cola finché per il troppo ridere le bollicine gli salgono su per il naso e lui le sbroffa con potenza sulla schiena dell’unica ragazza presente quella sera, che incidentalmente a causa di questo imprevisto non ve la darà, a fine serata? Ehi, guardate qui!
Long story short: non c’è neanche un’idea, in Zombie Ass, che non si possa trovare anche altrove, e fatta meglio. In maniera più divertente, più brillante, o con più buon gusto, o con più guizzi. Certo, anche i più scettici tra noi ammetteranno a malincuore che è difficile trovare un altro film in cui tutte queste idee (del cazzo, ndCarloGiovanardiXOXO) siano riunite sotto un unico cappello a tesa assai larga, ma non è dalla quantità di stronzate spunti buttati in mezzo a caso tropes che si misura la qualità di un prodotto. A meno che non si voglia considerare “artistico” o “divertente” un film che, nel 2012, spende un’ora e mezza di tempo a urlare in faccia allo spettatore: «CACCA SBORRA PUPÙ VOMITO PETI» semplicemente perché non ha, in ultima analisi, nulla di più interessante da dire. Vai al paragrafo 3.
Tutto quanto detto finora non toglie che non ho mai visto tante scorregge in un solo film. E le scorregge fanno ridere.
DVD-quote suggerita:
«Quando la diarrea ti sorprende, soprattutto se arriva da un altro pianeta, sorprendila con Imodium!»
(La voce della pubblicità dell’Imodium, vocidipubblicità.com)«Un drammatico spaccato dell’attuale, pietoso stato in cui versano i nostri giovani oggi, privi di una luce che li guidi e intenti a inseguire la droga, la lussuria e le scorregge»
(Carlo Giovanardi, www.carlogiovanardixoxo.it)
Non ho capito se mi può piacere :-/
Quindi si trova già in giro, mi par di capire.
Siccome è una settimana che guardo incredula il trailer, ridendo come un’ossessa, siccome AMO le idiozie giapponesi, non mi esimerò dal vederlo.
Tipo, stasera. Massimo domani. Magari dopo il corso di giapponese.
Un film per @Schiaffi, senza dubbio.
Ma anche un film in cui @Phoenix sguazzerebbe come un girino nello stagno.
Comunque bravo @Stanlio: mi chiedevo quando lo avreste recensito.
La mia opinione ? Questo “genere” di film andrebbe fatto in 3D. E proiettato all’Imax di Londra.
Mi vergogno di aver fomentato @Stanlio per una rece…
Evidentemente sono uno da paragrafo 2 della peggior specie meno epsilon (per via del Giova)…
A SeBBa che me lo aveva consigliato mi tocca di dargli delle sviduzzate giù per il quadruzzo appena torno a Bo…
(Se però le proiettano all’iMax in 3D lo vado a vedere :P)
@tutti: SCORREGGE PETI PUZZETTE. Se avete riso è il momento buono per comprare il Blu-ray. Abbiamo presentato: la versione breve della rece.
@Bolla in particolare: non saprei dirti se si trova già però, io l’ho visto a Bologna al Future – con una sala piena di gente che rideva e urlava, il che ha sicuramente aiutato il mio gradimento.
@Harry Forse, devo provarlo. Dei giapponesi non mi fido troppo.
Ma si dai infondo sembra killer pussy solo con tanta merda in piu.
http://www.youtube.com/watch?v=CL1y4pfSEzs
Categoria uno a sto punto!
@Michael: no guarda, a confronto con Zombie Ass Killer Pussy è una commedia romantica con Gwyneth Paltrow e Patrick Dempsey.
Killer Pussy è anche molto meglio di Zombie Ass, tra l’altro.
E’ in odorama ?