Cannes? Ma siete fuori??? Diteci che motivo avremmo noi di andare a Cannes. No, non ci andiamo a Cannes. Sì, lo so che è stato avvistato più volte il mio yacht nei paraggi, non ho detto che non ci vado mai, sto solo dicendo che non ho motivi di andarci durante il Festival del Cinema che Non Ci Interessa. Detto questo: sì, sono cosciente del fatto che a volte ci finiscano – un po’ per coincidenza, un po’ perché la nostra influenza culturale ormai è innegabile – pure film che effettivamente rientrano nei nostri territori di competenza. Il marché, in particolare, regala sempre le sue soddisfazioni. Ma insomma: per sicurezza, un infiltrato con le orecchie tese ce l’abbiamo sempre. Nel caso specifico, abbiamo un inviato che in passato ha già ampiamente dimostrato di conoscere le nostre priorità. Fancalcisti e fancalciste, si tratta di un momento per noi storico e scriverò le prossime parole il più in fretta possibile prima che l’emozione abbia il sopravvento: l’eroico Jackie Lang ha incontrato, per noi e per voi, il leggendario Jackie Chan.
E’ uno degli artisti che mettono i calci in I 400 Calci e sedersi al suo tavolo è come essere ricevuti dal Papa per la redazione di L’osservatore romano. Solo che in questo caso la tentazione di levargli la sedia da sotto il sedere un secondo prima che si accomodi per vedere la reazione è fortissima.
Non ci sono altri possibili preamboli a quest’intervista che ricopre di prestigio l’intero Festival di Cannes, nonchè l’hotel a 15 stelle che ha messo a disposizione uno dei suoi saloni per quest’incontro al vertice con Jackie e la crew del suo ultimo film d’arti marziali (vera o no che sia questa minaccia), Chinese Zodiac.
Ve lo dico subito, quindi fatevene una ragione: non è finita in rissa nel salone dell’hotel tutti contro Jackie in allegria. Lo so, lo speravo anche io ma non è che tutte le interviste che fa possono finire così!
Per inciso il film non l’hanno fatto vedere ma tanto non frega un tubo a nessuno, qui si vuole Jackie Chan e lo si vuole tanto. Quindi io srotolo il consueto fogliettino sporco di sangue e sigillato con il marchio del casato dei Cobretti, recapitatomi da un messo su un barchino al molo 9 del porto di Marsiglia, e leggo le domande al sommo.
101 film Jackie. 101….
No in realtà non è così, c’è un russo, un giornalista e scrittore, che è un grande fan e ha contato con precisione tutti i film a cui io abbia mai preso parte, anche quelli come stunt o che ho solo prodotto. Sono 222. Del resto sono 52 anni che faccio questo lavoro.
Fammi ridere: questa volta com’è la trama?
Il mio personaggio è un ladro internazionale ma buono, ho delle regole. Rubo cose rubate da altri, è il codice dei ladri internazionali. Intendiamoci nel film io amo i soldi e quindi sto un po’ tra il bene e il male, ma mentre all’inizio faccio quel che faccio per il denaro alla fine lo farò per fare del bene perchè ho imparato una lezione.
Una lezione a colpi di cazzotti
Si ma è una violenza che non è mai “violenta”, la violenza deve essere parte del divertimento, nei miei film i calci non fanno male, fanno ridere
Nell’ultimo periodo della sua carriera, sta cominciando a interpretare parti da “vecchio maestro saggio” in cui viene fuori in maniera più esplicita la sua vena drammatica come attore e, anche se ovviamente è presente, si sacrifica un po’ la parte atletica/marziale della sua recitazione. Ti piace?
Non ho scelta, non ho più l’età anche se comunque mi mantengo sempre in forma
Quanto al giorno?
Io mi alleno sempre. Sempre. Almeno 3 ore al giorno e se non mi alleno guardo documentari in tv, lì imparo molto. Se non guardo tv faccio addominali, corro o dò pugni nel vuoto perchè ora non posso piu fare lavoro di spalle, troppi infortuni.
Anche quando ho un problema sul set vado a correre. Poi di notte si lavora all’editing e o alla sceneggiatura. Alle volte poi mentre corro sul tapis roulant il mio staff mi legge le modifiche allo script o mi fa domande cruciali o infine mi mostra i premontati. Non posso permettermi di perdere tempo. La gente normale ha 24 ore in una giorna io ho ne ho 84.
Sul set come lavori?
Quando si sta sul set devono essere presenti TUTTI anche quando non lavorano. Lo impongo come regola. Perchè tutti devono avere confidenza con tutti e così dopo un po’ si conoscono tutti e gli attori non hanno più timore a recitare. E’ così che un set diventa una famiglia.
A proposito di famiglia: Stallone ha messo insieme il dream team dell’action movie americano con gli Expendables, hai mai pensato di fare una cosa simile ad Hong Kong?
Impossibile! Ad Hong Kong vogliono tutti essere i migliori e nessuno ci sta a prendere parte ad un film in cui la star è un altro. Per fare gli Expendables di Hong Kong dovrei pagarli profumatamente.
Ma l’operazione ti è piaciuta?
Si certo, un grande film per la famiglia! Sylvester mi ha anche chiamato per chiedermi se mi andava di salire a bordo ma ho dovuto dire di no, io voglio il mio ruolo.
Non sei troppo diverso dalle altre star di Hong Kong allora?
[E qui scatta un’espressione da Jackie Chan di innocente colpevolezza che mi ricorda alcune delle risse migliori mai ammirate… ndr]
Cosa ne pensi dei film d’arti marziali di adesso?
Mi piacciono, ma i miei sono diversi. Ci sono voluti anni per capire come farli, sono frutto di un lavoro lungo di perfezionamento. Io vado sempre alle proiezioni dei miei film e di quelli degli altri ma non guardo mai il film, io guardo il pubblico. Se durante un film d’azione la schiena del pubblico tocca lo schienale, il film è un fallimento. Non va bene. Il pubblico di un film d’azione deve stare in punta di sedia, darsi di gomito, parlare con il vicino esaltato.
Al contrario per i film drammatici se stanno in punta di sedia non va bene, devono toccare lo schienale.
A questo punto in teoria l’intervista con Jackie sarebbe finita, e toccherebbe agli altri membri del cast. E’ tuttavia impossibile (anche perchè il film non è stato proiettato) fare altre domande che non girino intorno al sommo. Così per il vostro sollazzo vi riportiamo le cose più interessanti sul maestro uscite dalle altre interviste.
Xintong Yao
Jackie è incredibile, sul set fa tutto! E tutto insieme! In special modo è maniaco dell’ordine e della pulizia, spesso scopa e pulisce il set in prima persona, una volta l’ha fatto mentre dirigeva, dicendo “Azione!” o “Stop”
Per insegnarmi come fare gli stunt non mi ha detto nulla ma mi ha mostrato un video didattico fatto da lui stesso, è in vendita solo sul mercato cinese credo. E poi mi ha detto che quando combatto devo fare attenzione al controllo delle espressioni, essendo una donna devo essere bella anche al ralenti. Ho fatto atletica professionista per 10 anni ma non avevo mai badato alle mie espressioni
Steve Seungjun Yu
Nel film interpreto il capo dei cattivi quindi ho molti combattimenti con Jackie. Lui ha un team di stuntman professionisti che cura tutte le coreogrefie il JC Stunt Team, sono dei veri professionisti. Ho fatto un lungo training con loro e provato tutte le mosse, poi arrivato sul set Jacki cambiava tutto, improvvisava anche nei combattimenti.
Non è uno che dà molti consigli, dice solo “Dimmi quando non puoi fare una cosa che non te la faccio fare” ma poi va a finire che ci si fa male lo stesso.
La cosa veramente difficile delle scene di combattimento con Jackie è che non vuole rappresentare la violenza, per cui non c’è mai solo il combattimento ma tutta una trama che viene portata avanti.
Alla fine in una stessa inquadratura ci sono moltissimi movimenti diversi e un sacco di persone. Tutto è calcolato al millimetro e se uno entra 5 secondi in ritardo si deve fermare tutto e ricominciare. È molto molto esigente.
Jackie si prende cura di tutti. Tutti! Molti altri attori cinesi, parlo di grandi nomi con cui ho lavorato ma che non farò, pagano la gente per farsi colpire in modo che nella scena ci sia qualcuno che si faccia male davvero, roba da un po’ di migliaia di dollari a cazzotto, ma Jackie non lo fa mai.
I suoi film sono facilissimi da guardare ma impossibili da fare, per una scena di combattimento in particolare c’è voluto un mese.
Per darvi un’idea di cosa riesca ancora a fare uno scassato 58enne, il trailer di Chinese Zodiac:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=xnvXSDhaU1M
olè!
ammettetelo che siete andati a Cannes per vedere Dracula 3D del darione nazionale e avete incrociato Jackie Chan per puro caso…
il primo film in cui l’ho visto è stato “Terremoto nel Bronx”: l’ho scoperto tardi, ma poi mi sono rifatto in breve tempo. un grande!
http://www.youtube.com/watch?v=Wf4pnY1wFiU
“Essendo donna devo essere bella anche al ralenti” – una grande lezione di femminilita’ da non dimenticare mai :-)
A proposito di Cannes pare che il Dracula 3D abbia fatto ridere!
ma perché all’inizio compare il vecchio dei soliti idioti?
Mito assoluto.
A Cannes c’è stato anche un misunderstanding riguardo al suo pensionamento.
http://www.facebook.com/jackie
Avesse pensato piu’ a dare schiaffi senza cercar di far ridere (non so chi) con tutte quelle facce del cazzo, sicuro non avrebbe sfornato qualcosa tipo quasi 101 film di merda.
Grande Jackie! Sia Lang che Chan.
Grazie Nanni per l’intervista! Idolo!
222 film? Questo russo chi sarebbe?
Grande Schiaffi!
Un anno ero a venezia, al festival del cinema.
proiezioni di INLAND EMPIRE in sala grande.
io ero fuori a mangiare un panino dal pecador.
esce Lynch e tutti i miei amici si fiondano per farsi firmare un autografo.
io, scocciato, rimango al tavolo pensando: “che sfigati. che cazzo se ne fanno di un autografo! che babbi…”
il mattino dopo entro all’excelsior per tentare di beccare qualcuno da intervistare e nella hall incontro jackie chan.
immediatamente mi metto a ridere come un pazzo,
piango, mi inginocchio, saltello ovunque, tiro fuori programma e penna e mi faccio firmare il tutto da jackie.
che califfo.
L’unica celebrità da cui voglio qualcosa è Olga Kurylenko e non è l’autografo.
Nanni, chiedo umilmente perdono se oso mettere in discussione una qualsiasi delle parole scritte su questo forum, pero’ le domande e le stesse risposte di jachie chan sono quasi le stesse (con parole un po’ cambiate) che ho letto su riviste come CIAK e NOTTURNO di questo mese. O che loro hanno rubato a voi o viceversa…almeno uno dei 3 qui ci cova eh :-)
O semplicemente avete voluto trascrivere una delle interviste di Jackie…ma cosi fosse, almeno ammettetelo ^^ non prendetevi meriti di essere andati a cannes (che poi ci chiedete il rimborso spese)…
Poi o’…magari sono gli altri ad aver rubato a voi eh…pero’ se questa intervista l’avete scritta oggi, mentre sulle pagine era stata stampata già diversi giorni fa…o vi entrano nel computer tramite trojan oppure qualcosa di strano c’è…..
Chiedo umilmente di indagare :-)
@andrea: non c’è nulla da indagare, era una roundtable, erano presenti contemporaneamente giornalisti di diverse testate tra cui anche Jackie Lang per conto nostro. Non mi sembra di averla spacciata come esclusiva.
Ti posso garantire che in quella giornta non c’era nessuno di Ciak nè di Nocturno, ero l’unico italiano di certo. Per incontrarlo l’abbiamo incontrato davvero, prove fotografiche sono lì a dimostrarlo, se hai trovato le stesse risposte è perchè lui ha detto le stesse cose, ma le stesse domande non credo proprio.
Se hai lo scan o un link dove leggerle, le guardo volentieri.
Ad ogni buon conto Ciak e Nocturno sono andati in edicola ben prima di Cannes, mentre la nostra intervista ha avuto luogo lì, quindi necessariamente è un’altra. A breve troverai queste risposte (quelle si uguali) sui siti stranieri che erano al nostro stesso tavolo e che faranno riferimento anch’essi a Cannes
capito…non l’avevo vista sotto l’ottica dell’intervista comune…chiedo scusa, non volevo additare, ma solo capire ^^
@Andrea: è penale. ti arriverà la cyber police a casa.
@andrea: fanno 20 Chuck nostro e 10 Ave Jeeja.
Chuck nostro,
che sei nel Texas,
sia grosso nella locandina il tuo nome,
venga il tuo ranch,
(ecc…)
Ci sarebbe anche “Cobra nostro, che nei Calci stai” ecc. metto il link del testo completo ? Mi spiace ma pur essendo un serio conoscitore del cinema di HK Jackie è troppo pagliaccio. In questo senso è l’essenza del cinema di Schiaffi ( in tutti e due i sensi ), ma le metafore spiegate non mi hanno mai attizzato. Perdo ogni speranza. Di vedere un film. E dopo Cabin in The Ass ho capito che a voi altri questi intellettualismi vi ingasano. Anzichenò.
“”il primo film in cui l’ho visto è stato “Terremoto nel Bronx””
Anch’ io! Fecero un pubblicità pazzesca per TNB! La prima pellicola in cui ho scoperto però di averlo visto è stato il simpatico “I due cugini”!
Nel corso del tempo mi sono visto molti suoi film! ^^ Il migliore secondo me è “Project A” – “Operazione pirati”, considerato il suo capolavoro.