La storia di Iron Sky e di Timo Vuorensuola la sappiamo, il crowd sourcing, il trailer che convince gli investitori, il verbo si spande, l film non si sa quando viene completato… poi la trionfale prima alla Berlinale. Noi non c’eravamo, alla Berlinale, ma un paio di pre-screenings ce li siamo goduti. Ecco a voi la rece e l’intervista che i Laibach, paladini industrial nonché autori della colonna sonora, mi hanno concesso.
Innanzitutto, perché proprio i Laibach? Perché questo film è intimamente Laibachiano nel modo irriverente e coraggioso in cui affronta temi politici e sociali che solo in apparenza appartengono alla fantascienza. Prendiamo la primissima sequanza: due astronauti, James Washington e uno che muore subito quindi posso anche non ricordarmi il nome, arrivano sulla Luna, in teoria per fare mera campagna elettorale per una simil-Sarah Palin, attuale presidente USA in cerca di rielezione. I nazisti, che hanno una base segreta sul lato oscuro della Luna, li beccano. Uno, appunto, lo seccano subito; Washington invece viene scortato all’interno della svasticona gigante dove tutti noi (spettatori e/o nazisti) scopriamo che Washington è un… un… No, non voglio spoilerarlo. Diciamo che Washington è un N__O, e noi non ce lo aspettiamo. Diamo per scontato che Washington sia, né più né meno, “uno di noi”. E invece ci troviamo spiazzati, ed è un momento di dénouement Laibachiano di grande efficacia, che sgombra il campo da perplessità tipo “che palle un altro film coi nazisti”, “che palle la solita parodia”. No. Iron Sky è un film importante, benissimo scritto, girato e recitato su cui vale la pena spendere molte parole. E poi fa ridere molto forte in modo quasi miracoloso: più ad ogni scambio di battute la complessità dell’analisi sociale si approfondisce, e più diventa esilarante – fino al gran finale in cui tutti gli steccati saltano e la dimensione antropologica “bassa” della politica “alta” viene a galla, e qui mi scuso ma sarebbe davvero uno spoilerone quindi scopritelo da soli/e ché ne vale la pena.
I Nazisti vengono presentati come ignoranti e stupidi ma non in quanto macchiette; l’ingenua protagonista Renate è nazista solo perché è davvero convinta che I suoi compari “vengano in pace”; l’aspirante Führer Adler è un coglione che torna sulla Terra per fregare un iPad; il Führer attuale è UDO KIER che succhia cioccolatini e non c’è bisogno di altro, io amo Udo Kier e mi dolgo sinceramente della sua omosessualità, io potrei vedere 90 minuti di Udo Kier alle prese coi Ferrero Rocher e sognare sempre di essere il suo Ambrogio. E poi ci sono gli Americani, o meglio le americane: la Presidentessa, ricalcata su una Sarah Palin neanche troppo lontana dal vero, e la sua magnifica assistente Vivian Wagner, ninfomane, tutta corsetti di cuoio e labbroni a broncio, e tuttavia personaggio positivo e a modo suo “vincente”.
Ora voi trovatemi un altro film in cui il desiderio famelico femminile non viene sfottuto, umiliato, messo da parte senza complimenti; la bravissima Peta Sergeant incarna una Vivian Wagner paradossalmente seria, riesce a non svaccare l’immancabile parodia di Downfall, e ne esce a testa alta. I duetti fra lei e Stephanie Paul (la Presidentessa), anche lei perfetta, raccontano il bene e il male delle donne molto meglio che tanti tomi femministi. Ripeto, è rarissimo trovare due personaggi femminili costruiti con tanto rispetto, e chiaramente io ne sono felice. Quanto al messaggio politico, Iron Sky è tanto antinazista che ferocemente antiamericano, nessuno ci fa una bella figura – ma il qualunquismo è ben lontano, molto più lontano della Luna.
Comunque avevo citato anche dei protagonisti: il cattivissimo Adler (Goetz Otto), anche lui non tanto parodico quanto sinceramente psicopatico, e la coppia Renate-Washington. Lei (Julia Dietze, adeguata) fa vedere ai bambini Il Grande Dittatore credendo che sia un cortometraggio di propaganda, poi le capita di vedere il film intero e capisce che i nazisti non sono poi quei teneri cucciolotti che lei crede. Lui (Christopher Kirby, che fa Mauser nella serie di Matrix) viene sottoposto da uno scienziato pazzo ad un trattamento umiliante ma allo stesso tempo esilarante, roba da aver richiesto una dose massiccia di autoironia e apertura mentale. A lui viene assegnato un momento Elephant Man meets Dottor Stranamoreche, digiamolo, ci piace.E poi la grafica! D’accordo, Prometheus è fatto meglio. D’accordo, manca la genialità di Giger. Però gli interni nella base lunare (pura retronautismo), i paraphernalia Laibachiani sparsi e le varie astronavi dai nomi Wagneriani sono disegnati benissimo, in bilico perfetto fra arcaismo tecnologico e velleità di perfezione estetica. La paletta cromatica è quasi sempre spostata sul bianco e nero e 90% del film è girato di notte; le eccezioni più visibili sono le scene gloriosamente sovraesposte all’interno della Casa Bianca. E ora, incapace di far fronte al mio entusiasmo, lascio la parola ai Laibach stessi.
In Iron Sky la “redenzione” della protagonista avviene attraverso la visione dello stesso film che aveva prima usato come propaganda: Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin. Qual è il rapporto fra i Laibach e il cinema? Pensate pensa che il cinema possa influenzare l’opinione politica delle masse, e che perciò sia un valido strumento di potere e di coercizione psicologica?
Se il cinema ha influenzato noi Laibach, allora deve anche avere una forte influenza sulle masse. Fin dall’inizio, il medium del cinema si è basato sulle percezioni di massa ed è stato sempre utilizzato o per educare o per fare propaganda. I film migliori sono quelli in cui questi livelli di significato sono ben nascosti. In questo modo, gli spettatori credono semplicemente che il film serva solo all’intrattenimento o al piacere estetico.
Il cinema può essere anche usato come strumento di educazione in senso positivo, come strumento di risveglio collettivo?
Sicuramente può essere utilizzato per l’educazione; probabilmente anche per indurre una trance collettiva; quasi mai rappresenta un risveglio sociale. Ciò di solito comporta la presenza di un condottiero, un catalizzatore che converta e unisca la massa.
Come e quando i Laibach sono entrati in contatto col regista di Iron Sky? Come si presentava il progetto quando la collaborazione è iniziata? È cambiato in qualche modo durante la realizzazione?
Timo Vuorensuola ci ha contattati qualche anno fa mentre eravamo in tour in Scandinavia. In seguito ci siamo incontrati alcune volte prima che la produzione del film fosse iniziata. Durante questo processo e durante la finalizzazione alcuni elementi sono cambiati, ma l’idea generale è sempre rimasta la stessa. Le idee definitive per la colonna sonora sono state create verso la fine, quando il film era quasi completo.
Come è avvenuta la scelta del materiale da includere nella colonna sonora? Quali sono state le vostre principali fonti di ispirazione durante la composizione del materiale originale?
Come fonte principale abbiamo semplicemente deciso di usare Wagner, in parte perché il film è pieno di riferimenti a Wagner, e in parte perché, in un certo senso, Wagner è stato il primo compositore di colonne sonore. Il cinema come medium è un perfetto Gesamtkunstwerk, a Wagner sarebbe piaciuto tantissimo. Abbiamo deciso di includere nella colonna sonora parte del nostro materiale precedente, pezzi che in qualche modo c’entrano con la storia, come B-Mashina, America etc.
La collaborazione fra i Laibach e il regista è stata facile o siete stati in disaccordo riguardo alla musica?
Non c’è stato nessun disaccordo, e non solo perché i Laibach, per definizione, non accettano disaccordi; semplicemente, le idee di tutti erano ben sincronizzate lungo l’intero processo di lavoro.
Cosa vi aspettate dall’impatto di Iron Sky sul pubblico? Alla Berlinale e ovunque sia stato mostrato, il film ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica. Pensate che possa influenzare le idee politiche del pubblico?
Questo film è molto complesso e stratificato, benché possa apparire vuoto e superficiale. Si richiama molto da vicino a Il Grande Dittatore di Chaplin, un film importantissimo che tramite l’ironia mette in atto il processo della “superidentificazione” (uno stilema artistico tipico dei Laibach che consiste nell’amplificare gli elementi artistici che il “sistema” vuole reprimere, rendendoli eccessivi ed imbarazzanti e per cui destabilizzanti, ndCW). Persino la struttura e la narrativa di entrambi I film è molto simile. Chaplin ha diretto Il Grande Dittatore nel 1940, e benché sia stato bandito in vari paesi d’Europa, ha rappresentato l’inizio della fine di Hitler.
A proposito di bandire i film: il distributore inglese Revolver ha deciso di proiettare Iron Sky per un giorno solo a Londra, e solo dopo aver ricevuto una fortissima pressione da parte dei fan ha concesso di estendere le proiezioni a tre giorni. Di cosa può avere paura la Revolver per prendere una tale decisione?
Non possiamo commentare le loro decisioni senza conoscere a fondo i fatti. Ma mentre Il Grande Dittatore era ancora in fase di produzione, il governo inglese ha annunciato che ne avrebbe proibito la proiezione nel Regno Unito in quanto voleva mantenere rapporti di buon vicinato con la Germania nazista. Ma quando il film è stato completato, l’Inghilterra era già entrata in guerra contro la Germania e il film ha avuto un’ottima accoglienza, in parte proprio a causa del suo lato propagandistico. Alla fine è diventato il film di maggior successo di Chaplin. Forse la Revolver sta usando la stessa strategia, sicuramente ne ha le armi.
Avete altro da dichiarare?
Vogliamo dichiarare che non abbiamo altro da dichiarare. Grazie.
Unica tristezza: chi ha le palle per distribuirlo in Italia?
Ottima idea di conferire all’astronave l’aspetto di un mega-stronzo
scimmia.
(prego almeno per il dtv)
@Gonzo Kent: a quanto pare, nessuno. Pare altresì che la strategia della Revolver sia stata quella di mostrarlo pochissimo al cinema per farlo uscire in DVD settimana prossima, ma a questo punto non so se sia vero. Comunque in DVD dovresti trovarlo relativamente presto…
Ecco, questo è un film che mi attizza!
Altro che Prometheuscheverràfuoricheglialiensonoumanigeniticamentemodificati.
Io l’ho visto qua in svezia in lingua originale sottotitolato in lingua locale. Peccato che metà film sia in tedesco, e non ci ho capito una fava. Comunque è un bel film, comico-trash ma non banale. E poi le mutazioni di washington sono capolavori
Mi pare che sia un buon film, e se lo dite voi è una garanzia. I Laibach li ho incontraiti dal vivo a Lubiana e ho avvuto l’opportunita di parlarci davanti a una biretta e devo dire che e gente davvero ordinaria ma sopra le righe(in senso buono)
P.S.: Irony sky……no e?
@Axeldelu
Cacchio, mi hai fatto passare il rimpianto per essermelo perso al cinema (vivo in Germania e, a questo punto, immagino il film qui sia uscito semplicemente tutto in lingue originali :D).
Invidia imperitura per l’incontro coi Laibach.
2012 anno di sorprese
cari amici soldati i tempi dei negri sono passati
Solo una raccomandazione: non dite ai Laibach che il film è anti nazi. Oppure lo bloccano.
@Harry Piotta
Be i Laibach sono sloveni pecio anti nazi….
Cavolo, mi hai fatto venire una gran voglia di vederlo!
Speriamo che si riesca a trovare in tempi decenti anche qui. In un’appuntamento estivo di violenza domestica ci starebbe alla grande.
Ciao
altissimo cinque per Cicciolina Wertmuller per un sacco di cose
Cicciolina Wertmuller ha decuplicato la voglia che avevo di vedere questo film (sarò un facilone ma a me avevano convinto già dal “we komm in peace” del trailer).
Non credo che in Italia sarà distribuito in più di tre (3) cinema. Ma questo non sarà necessariamente un male, almeno eviteremo il doppiaggio con l’effetto “Doktor Zingler”:
http://www.youtube.com/watch?v=YB3IQ30b_K8
@Michael Jail Black – ma non ti preoccupare, il frescone che arriva e dice “Laibach fasci” lo trovi ovunque… comunque sì, sono persone gentilissime e tranquille – al contrario della loro musica, per fortuna.
@Vincent Brega: più che altro eviterete l’effetto Frantic, con TUTTE le lingue rigorosamente (e incongruamente) tradotte in italiano. Vale davvero la pena di mappare le sale che lo proiettano in tutta Europa e prenderle il film come scusa per farsi un viaggetto all’estero.
Come ho già detto altrove, per una volta noi si è arrivati primi:
http://www.imdb.com/title/tt0888496/
L’ho gustato troppo bene…
bellissima la lunga scena “americana” di quest’altra scena http://www.youtube.com/watch?v=5iFHuUOH58c
Una figata di film! Tra l’altro c’è pure la famosa scena di Hitler in cui lui s’incazza, di cui hanno fatto una marea di sottotitoli diversi, solo che al suo posto c’è Vivian Wagner, trovata geniale :D
Filmone.
L’aspetto comedy è strepitoso – lo so, è secondario forse, ma io di quello capisco, sono ignorante.
Che felicita, non mi aspettavo così tanto, devo dire.
E` il primo film che ho scaricato dall’android market sul mio tablet (e cio` mi ha fatto sentire cosi` contemporaneo). In realta` dopo la prima impressione “heyinazistisullalunacheficata” specie verso la meta` il film procede un po’ con pesantezza tutta nordica verso il prevedibilissimo finale. Molto nordico anche l’umorismo, non si ride mai troppo, anzi, si cerca di ridere senza oltrepassare mai il limite. L’idea e` carina, l’esecuzione discreta: le scenografie meritano un encomio. Peta Sergeant fa un sangue pazzesco. Per il resto, me lo dimentichero` presto.
Quoto Lars Von Teese, ottime premesse ma ad un certo punto se la ride, se la suona e se la canta da solo!!!cacchina che poteva diventare gioiellino!
Concordo con gli ultimi due interventi…peccato…
19 ottobre, distribuzione Moviemax: sì, Iron Sky esce pure in Italia.
le scene delle nazioni unite mi hanno piegato in sette dalle risate, il resto del film l’ho trovato un po’ sottotono. Poi il film ha tutto o quasi al posto giusto: scenografie, effetti speciali, fotografia, a tratti anche la recitazione, sono tutte di ottimo livello, il problema è come si sposano umorismo e trama. Iron sky è una commedia ma è anche uno space-nazi-fanta-film, e raramente le due cose riescono a coesistere bene. Ho spesso avuto l’impressione di essere n mezzo a scene forzate che non possono far ridere per partito preso, e scene divertentissime che però funzionerebbero alla perfezione anche come semplici sketch. A conti fatti non è facile riuscire in una trama del genere senza tirar fuori un prodotto puramente trash, e per quanto Vuorensola e Torssonen riescano nell’impresa di consegnare una pellicola patinata e di pregevole fattura, il coefficiente d’intrattenimento (non so cosa sia, ma credo chi sta leggendo lo abbia capito) risulta abbastanza altalenante. Comunque tra uno sbadiglio e una risata questo film ho comunque deciso di conservarlo nella teca dei “film da vedere una volta e poi conservare sotto vetro per bullarsi con gli amici” Mamma che commento del cazzo che ho lasciato!
Mah…sarà che mi sono addormentato per ben 2 volte guardandolo…sarà che un film dove non riesco a trovare un personaggio maschile in cui identificarmi mi lascia spesso freddo…si battutine, citazioni…meglio di tanta merda che c’e’ in giro…pero’ tutto questo entusiasmo no!
doh, nessun commento?
l’ho visto ieri sera
LAMMERDA
scusate la prolissità dell’intervento
Noiosissimo
Visto sabato sera al cinema: geniale, fantastico, unico.
Lontanissimo dalla comicità facile e ripetitiva del nostro “Fascisti su marte”: lo ricorda come idea ma butta lì un film potente che fa sfottò di tutte le parti in causa stile “Hetalia: Axis Powers” e non se ne vergogna (dico solo…Corea del Nord)
All’inizio della scena (già spoilerata) dello sclero di Peta Sergeant mi è uscito dalla bocca un :”DIO, LO STA FACENDO PER DAVVERO!”
Nella classifica della Nazi-parodia è sul podio insieme al “Grande dittatore” e “Top Secret”
La scarsa propaganda pubblicitaria nascondeva una perla e dato che non l’avrei mai conosciuto se non fosse stato per questo articolo… Grazie 400Calci!
Mah, ottima idea realizzazione pessima, film affogato in un politicamente corretto che fa il verso al politicamente scorretto, insomma se non ci fosse la presa in giro dei nazisti nello spazio, che va sempre di moda, probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto.
Insomma non basta fare un film, anti-razzisti e anti-americano perché piaccia subito alle masse, la critica va fatta con sottigliezza e intelligenza, almeno che non ti chiama John Landis nel massimo del suo splendore e ti puoi permettere di fare la comica sui nazisti dell’illinois, qui i nazisti della luna non funziona per niente ed è un peccato.
Poi per essere un film comico/demenziale è davvero noioso.