Allora, devo fare una premessona perché questa non sarà la solita rece del solito film di paura, sarà la prima puntata, e spero ultima, di una rubrica molto estemporanea il cui titolo vi rivelerò dopo. Some Guy Who Kills People è film prodotto da John Landis, diretto dall’uomo che ci ha regalato la miglior sequenza con squalo della storia, Jack Perez, venduto come una commedia horror o “slasher da ridere”, con Kevin Corrigan in quanto some guy con i problemi mentali appena uscito dall’ospedale psichiatrico che kills people ed io che ero partito carissimo perché a) il trailer era un sacco convincente e pieno di potenziale da ridere b) John Landis tra i produttori poteva essere garanzia di qualità, o comunque garanzia che il lato comico ci fosse e fosse ben gestito, o comunque garanzia che qualcuno a fare l’esperto alle spalle del regista ci fosse c) KEVIN CORRIGAN, un attore della madonna che solitamente compare a caso in film a caso e serie TV a caso e che solitamente migliora TUTTO in quattro espressioni e due parole. Segue top five delle comparsate preferite di Kevin Corrigan: Fringe, Delirious, Superbad, Living in Oblivion, Community. Scusate, Alta Fedeltà è nella top five del libri formativi. Detto questo, l’aspettativa per un bel film c’era e non è nemmeno stata delusa: un tizio che ammazza la gente è bello, ben scritto, recitato come il buon senso comanda e addirittura ben girato (e non ci credeva proprio nessuno) quindi, Jean-Claude, dov’è il problema? Perché ci fai i pipponi se poi il film è bello? Legittime domande, cari lettori, legittime: il problema è che Some Guy Who Kills People è una commedia horror solo in parte, solo relativamente e soprattutto solo, o quasi, per la prima mezz’ora; il resto è un DRAMMA FAMILIARE misto COMMEDIA ROMANTICA. Una roba che, con questo sito, c’entra praticamente per 1/3; una roba su cui probabilmente non volete nemmeno leggere, perché voi volete leggere di gente che si mena, sangue e macchine; volete leggere di schifo e centopiedi nel culo, non di DRAMMI FAMILIARI misti COMMEDIE ROMANTICHE. Quindi ecco per voi la rubrica estemporanea del Dottor Zi Van Gogh:
DEMOCRAZIA DOMESTICA: FILM PER LA COPPIA ETEROGENEA
Mettiamola così, donne o uomini che siate: volete vedere film horror con la vostra anima gemella per condividere con lei qualcosa di vostro ma questa i film horror proprio non li sopporta. Che fare? 1) Mollatela e andate a cercare la vostra vera anima gemella e smettetela di raccontarvi balle o 2) trovate un buon compromesso, un film abbastanza horror per voi ma non troppo per lei, un thriller con abbastanza sentimento per lei ma non troppo per voi o un film horror con talmente tanta commedia da andare benissimo a tutti e due (secondo questo ragionamento Tucker & Dale Vs. Evil è quindi la perfezione filmico coniugale). Ci sarebbero diversi esempi da proporre ma non lo faccio perché non ho voglia di pensarci e perché sarò pure dottore e consulente di coppia ma in fondo mi fottesega dei sentimenti degli altri; mi limiterò quindi ad analizzare gli elementi per voi lettori e per lei anima gemella di Some Guy Who Kills People che, oltretutto, è anche il motivo per cui sono diventato dottore della gente che fa finta di amarsi.
PER VOI: la commedia si prende in parte gioco delle dinamiche degli slasher urbani e funziona, quindi, se si conosce un minimo il genere; lei non riderà ma voi sghignazzerete tutti fieri di cogliere sfumature che solo un appassionato può cogliere. Gli effetti speciali sono semplici ma efficaci, il sangue c’è e si vede e almeno due omicidi (su – solo – quattro) sono piuttosto coreografici. Nei primi 30 minuti il ritmo è tenuto su alla grande tra battute e omicidi mente Corrigan rivela un’interpretazione pazzesca (ve ne parlerò, in breve, a fine pezzo) e, come il prefinale dove tutto viene a galla, sono tutti per voi e vi piaceranno, garantisce Van Gogh (DISCLAIMER: la garanzia Van Gogh è fasulla e che abbia dei gusti del cazzo lo sanno tutti).
PER LEI: intanto c’è una storiella d’amore con una mezza matta inglese e vedere i due interagire fa sicuramente ridere e non è nulla di romantico e smieloso, poi il vero sentimento esce fuori quando Ken (Corrigan) tenta di recuperare il rapporto con la figlia mai conosciuta. Occupa la maggior parte degli ultimi 45 minuti ed è chiaramente quello che il film vuole raccontare, forse più degli omicidi: una storia molto umana, bella, non pesante ma neanche buttata lì come se fosse una cazzata. Personalmente odio i bambini nei film e questa l’avrei appesa al muro per la nuca con un amo da storioni, ma non devono piacere a me, né a voi, ma a lei, e bisogna accontentarsi.
Fate 1 + 1 e la vostra relazione è salva per una sera. Non ringraziatemi, però pagatemi.
Un’ultima, generale, considerazione: Kevin Corrigan è pazzesco e non va mai oltre le righe in una parte così facilmente esagerabile come quella dell’adulto dalla grave sociopatia; la sua faccia è una mitragliatrice di espressioni e me le farei sparare su uno schermo tutti i cazzo di giorni. È un attore della stramadonna e dovrebbe girare solo film da protagonista in cui interagisce solo con suoi cloni. Kevin Corrigan con Kevin Corrigan diretto da Kevin Corrigan. Se vi scazza guardare Some Guy Who Kills People perché troppo poco horror per i vostri gusti consideratelo un’eccezione meritevole e godete almeno della sua interpretazione; se poi per caso litigate con i vostri partner venite da me che vi curo io a mo’ di Ludovico.
DVD-quote:
“Un film per la coppia. Accoppiatevi.”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Io Corrigan me lo ricordo in Pineapple Express che era bravissimo! Ed era un film della stramadonna, l’unico con Franco che sia guardabile(apparte Milk).
Ah, è il giorno delle eccezioni. Quindi dov’è MIB3?
@jean-claude: ecco, ora vorrei che uscisse il sequel di quel film col maiale gigante solo per scrivere “Un film per la coppa. Accoppatevi.”
@gigos: l’unico modo per convincermi a vedere MIB3 è un supercut di Josh Brolin che imita Tommy Lee Jones
@ Nanni
Ma è quello che succede per 40 minuti. Aspetta, era una battuta? Qualcosa mi sfugge.
Ad ogni modo non dirmi che che non ti divertisti a vedere il primo. Io avevo meno di 15 anni e ovviamente lo amai. Un’occhiata al 3 è d’obbligo.
Devo dire che fino a “recuperare il rapporto con la figlia” mi avevi comprato durissimo.
Ingurgiterò farmaci di qualche tipo e me lo guarderò comunque, più che altro per una questione di affetto/completismo verso John Landis.
@Gigos: se vuoi posso dirti che MIB3 l’ho visto e ti faccio la rece superbreve. Eccola: una parodia di un film che era già una parodia del suo stesso primo capitolo il quale a sua volta già partiva con toni più che parodistici. Alla fine ti viene la nausea. DVD-quote suggerita: «Il bambino che indica Will Smith e dice “mamma, il presidente!” è il punto più basso del cinema 2012 tutto!» (Stanlio Kubrick)».
Me lo immaginavo gia il secondo MIB era inguardabile.
A me non è dispiaciuto. Non ha grandi pretese. Con la battuta del presidente e tutta la scena di Warhol (e mettendo a tacere la parte di me che fa domande) mi sono divertito. Ho visto di peggio: “Io, robot”.
Chiedo venia per la digressione.
Stima e rispetto per Corrigan, sto film mi era proprio sfuggito dal radar, lo vedrò asap…tanto più che mi serviva proprio una commedia-horror coniugale :)..
@Michael Jail Black: Quoto su Pineapple Express sia per l’interpretazione di Corrigan che per il fatto che è un film della stramadonna, però su Franco non ti scordare 127 ore che io personalmente gli avrei dato pure l’oscar.
perché lavora così poco corrigan?
quando me lo sono visto spuntare in community volevo salire sul tetto di casa e ricoprire la città di sperma iridescente.
Corrigan era grandissimo anche nelle scene tagliate da Anchorman.
Ma vogliamo riservare un applauso anche al regista di Megashark vs. Giant Octopus? Chi l’avrebbe detto che era davvero un regista… Dico, con le ambizioni artistiche e tutto.
Con ordine:
• «Ho visto di peggio: “Io, robot”»: indiscutibile. Ma anche: «Ho visto di peggio: Io sono leggenda». Ma anche: «Ho visto di peggio: la filmografia di Will Smith negli ultimi dieci anni». Ma anche: «Vedrò di peggio: il prossimo di Smith con il figlio e Shamalayanauyana alla regia».
• Pineapple Express stupendo, James Franco uno di noi, 127 ore cacca, Danny Boyle cacca.
• Danny Boyle cacca.
@Stanlio: D’accordo su Danny Boyle cacca in generale, dei suoi salvo 127 ore e Sunshine che per me sono bei film, anche se entrambi hanno goduto parecchio di ottime interpretazioni (uno dei meglio Cillian Murphy e il meglio James Franco) che un po’ fanno distrarre dagli altri difetti.
Trivia: Dopo aver visto la scena dell’amputazione in 127 ore sono andato a Londra a casa Boyle per dargli un cinque alto.
@Stanlio
Rincaro: Ho scientemente evitato di vedere ciò che già sapevo essere peggio: “Io sono leggenda”.
Ho riguardato la filmografia del fresh prince ed effettivamente salta all’occhio come, prima e dopo Alì ci sia quasi il nulla (quasi: oh, io MIB 1, 2 e 3 li salvo con affetto).
Credo esista un posto in cui i grandi scrittori sci-fi del passato, segnatamente Dick, Welles, Matheson e Asimov, si riuniscono e pronunciano macumbe contenenti nomi di produttori holliwoodiani, il tutto sputando più volte a terra.
Non so, Sunshine sono d’accordo, 127 ore mi ha perso definitivamente alla scena che sembra uno spot della Gatorade. Ci sarebbe 28 giorni dopo che se non fosse che ideologicamente ha fatto più disastri di Jersey Shore è un gran film, ma appunto sono diviso.
James Franco comunque io vorrei uscirci a farmi le canne e dire “whoa dude” facendo brofist e guardando i culi delle ragazze che passano. La sua imitazione di Cobain in Pineapple ha un posto speciale nel mio cuore. Se non fosse che hanno cannato malissimo con Your Highness, lui e DGG… cioè io ancora mi chiedo come si faccia a fare una stoner comedy fantasy e farla uscire BRUTTA.
Si Your Highness* è stato una delusione, con quel cast della madonna e il precedente di Pineapple Express…si vede che l’ha scritto Danny McBride invece della premiata ditta Goldberg/Rogen, infatti mi aspetto grandi cose da “The End of the World”(http://www.imdb.com/title/tt1245492/) che magari ci esce pure qualche comparsata di Corrigan (c’è quasi tutta la cumpa) anche se non accreditato.
*Ho dovuto cercarlo su imdb…nella mia testa il titolo è “Quello col perizoma di Natalie Portman”.
Senza offesa per nessuno ma 172 sarebbe stato un capolavoro se Franco fosse caduto nel crepacio e fosse morto sul colpo. Dopo di che nel tentativo di salvarlo sarebbe morto ancehe Boyle…Comunque nel film non nella realta e…
@Stanlio
Pero la scena del cazzo di minoturo entra nella storia dai…
continuo a non capire l’astio verso mib3 e il povero willy (che tanto, doppiato, cagnaccio che sia non si nota)
@Michael Jail Black: come si dice dalle mie parti: “m’hai fatto tajà!”
Mi sono perso tra i commenti e non so perché è uscito Danny Boyle. Ma voglio difenderlo perché è un bravo ragazzo e spazia e spezia tra diversi generi.
Sìììì: piccoliomidicitramici; trainspotting; 28giorni dopo; sunshine; 127ore
Buuuu: the beach; unavitaesagerata; ilmilionario.
@abraxas: fatico a spiegarlo in breve soprattutto considerando che se c’è di mezzo Rick Baker comunque un po’ di affetto lo provo, ma leggiti questo così capisci cosa ne penso.
Sunshine senza il finale “alien” sarebbe stato insieme a moon uno dei film del ventennio…almeno shi-fi. Idem per 128 giorni dopo. Idem altri 2 o 3.
Direi che la cacca c’è ma è poca.
ribadisco il bah, sarò bravo io ad adeguare le aspettative al film…
willy ha fatto anche 2 film con muccino, eh.
è inutile che cercate di svignarvela dal vostro stronzo planning, dovete recensire mib 3.
@udokier
mu-chi?
Ma parlate di Free Willy ?
@abraxas
si, proprio lui, mucchino.
piotta forse parlano di bruce willy
@udo
quello che fa la pubblicità del danette?
Speravo in 30 commenti sulla magnificenza di Kevin Corrigan, non su MIB 3 e il principe di Bellaria. Ho fallito.
Corrigan è bravo non poco, anzi molto. Il problema è che il film per tanto, troppo tempo, annoia: non fa ridere, non ammazzano nessuno e non è girato bene. Il finale salva un po’ tutto effettivamente.
Di Corrigan ricordo con piacere anche quando faceva il fratello tossico in quella sitcom con la famiglia irlandese di cui non ricordo il nome.