La madre di famiglia Dolores Point Five è stata folgorata dall’exploitation cristiana di ultra-destra. Ora dice che questi film sono la nuova frontiera del cattivo gusto, più altre cose relative all’Industria del Cinema. Quello che c’è da sapere in generale lo trovate qui.
«I genitori giovani sono una bella inculata. Almeno quelli vecchi hanno paura della morte»
(Dolores Point Five, Lettere a Giovanni il Rivelatore)
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Vantaggi del cominciare il nostro viaggio con Suing the Devil: trattasi di Christploitation PURA, di quella che mai o quasi mai buca il suo circuito, si limita a predicare a un folto pubblico di convertiti, nonostante la presenza di una/due facce note a vario livello di imbarazzo, e resta totalmente invisibile all’utente medio a meno che il trailer non ci diventi il caso del giorno su YouTube.
Svantaggi del cominciare questo viaggio con Suing the Devil: è come stare davanti a Birdemic con il Diavolo al posto del riscaldamento globale.

Nel-giar-di-no-dell'-E-den, ba-by.
E’ da prodotti come il qui presente che nascono milioni di persone normali che si grattano la testa e dicono «…è uno scherzo, giusto?», e nutrono il sospetto che tutto sia stato imbastito così apposta, non per servire un’estetica o un’idea di spiritualità, o per sopravvalutati skill registico/relazionali, ma proprio per schizzare dritto al top delle classifiche mai visto un film più brutto e tirarci su due monetine di giovinastri avvezzi al bieco LOAL, NO.
Stavolta, lasciando stare i tocchi di farsa a grana grossissima (poi argomento), il piatto forte è un drammone che pretende di essere PRESO ALLA LETTERA (importantissimo) e dire delle scomode verità sul libero arbitrio, per una resa a metà tra il video motivazionale «raggiungerete i vostri obiettivi!» e la piéce teatrale anti-droga rappresentata in una puntata di Community.
Termina la premessa, principia il ricreativo.
Citazione biblica prima dei titoli di testa? HELLS YEAH. Ephesians 6:11-12.
Genere laico sfruttato senza pietà e/o film precedente copiato cambiando giusto un po’ i nomi: DUE generi; il thriller/dramma processuale alla John Grisham più il film di giustizia sociale un-cittadino-contro-tutti alla Erin Brockovich.
L’eroe senza macchia: Luke, un giovane in teoria già timorato di Dio che studia Legge alle serali. Egli si sente perseguitato dalla sfortuna (forse) e starebbe per sparare al pivello responsabile di aver investito e ucciso sua madre MA ora essere a piede libero, quando nota una Sacra Bibbia nel cassettino dell’auto. Da lì Luke comincia a capire che la causa di tutto quanto c’è di brutto al mondo oggigiorno si può ricondurre a un solo elemento: SATANA. Sua moglie tossisce.
Satana ESISTE o è un Simbolo? Esiste eccome. Anche se da noi preferisce essere chiamato “Prince”.
La Bibbia e/o il fucile (metodo prescelto dai Buoni per sconfiggere il Male): Luke decide di fare causa a Satana per «8 trillion dollars» (cit.), accusandolo di crimini contro l’umanità presso il Tribunale Internazionale delle Cause Civili (cit.). Il giudice donna fa la faccia «è uno scherzo, vero?», coughSENZADIOcough, poi però Satana si presenta in aula per difendersi, indossando la consueta pelle umana del piacione in completo scuro senza cravatta.
Mentre Luke non trova di meglio che rappresentarsi da solo, chiedendo aiuto a un’amica che ha appena superato l’esame di Stato, appare subito potente la controffensiva di SATANA, che s’avvale di una squadra di mega-litigators presentati come la scena della Resistenza Francese in Top Secret! con i tempi sbagliati e fatta MALISSIMO.
Per inciso, i legali di Satana hanno nomi come “Mr. Think Tank”, “Mr. Innocent”, “Mr In Yo Face” (bianco) e “Miss Shy”, e vantano credenziali quali «rappresenta l’industria del tabacco» oppure «ha fatto sì che l’auto elettrica non entrasse mai in commercio».
A libero arbitrio come siamo messi? A parte due scenette dove si chiamano alla sbarra ministri del Culto (che parlano di SATANA NELLA BIBBIA) e portavoce di compagnie petrolifere (che difendono il proprio operato a suon di LOLOLOL, NOI FACCIAMO QUELLO CHE CI PARE), il grosso del dramma è occupato dai contro-interrogatori diretti tra Luke e il Demonio; la tesi di quest’ultimo è «cosa volete da me, io non sto lì PERSONALMENTE a causare le vostre sfighe, e se voi lo pensate siete dei poracci».
Discorsi successivi (nb qui si va avanti a chiacchiere) sembrano volerci suggerire che ogni giorno l’anima del cristiano è teatro di conflitto tra Bene e Male, però il film risolve il libero arbitrio con un enorme STICAZZI, dato che alla fine Satana ammette che SI’, è lui che continua a generare guerre e distruzioni, ed è sempre lui che s’impiccia degli affari umani mettendosi di traverso e garantendoci che le nostre vite vadano in vacca, e tutto questo lui lo fa perché GLI PIACE. E lui ci odia.
Dice proprio «I hate your stinkin’ guts». Due volte.
Fischiettare la sigla di COPS mentre si svuota il caricatore in aria (suggerimento obbligatoriamente superabile per cui fare il Male potrebbe essere più divertente che fare Il Bene) : il primo giorno del processo, fuori dal tribunale Satana è accostato da un ragazzetto che dice «oh wow, ti amo Satana, sono il tuo fan numero uno, adoro i KISS!», Satana lo prende a calci e dice «io li odio, i KISS! A me piace Tom Jones». Dopo di questa, nix.

I fans.
La minaccia fantasma (allarmi meno urgenti di Satana che tuttavia denotano la corruzione di certi individui o società intere): qui ne abbiamo due, e sono:
1. IL PORNO SU INTERNET. I cattivi legali del Diavolo mettono Luke in difficoltà, sapendo essi che lui, prima di sposare la moglie che continua a tossire in secondo piano come se fosse Milhouse, ha «fatto dell’Internet porn» (deduco l’abbia consultato o visto, non prodotto) per la bellezza di 341 volte.
Esso fatto, unito a una parolaccia e un racist slur non precisato, basta a voltargli contro la giuria (per un po’) e ad affibbiargli la nomea globale di ipocrita. Anche se lui dice ho sbagliato, mi pento. AHA! Troppo tardi.
2. La Bibbia contiene anche delle storie inventate. Giammai: la Bibbia va tutta presa alla lettera, anzi, è «uno degli strumenti storici più accurati in nostro possesso».
Questo argomento tira acqua al mulino del Creazionismo, e a chiunque voglia utilizzare il Buon Libro come linea guida immortale per la condotta di uomini e società insieme. (Nessuno reagisce con il solito «ah, allora la bigamia è di nuovo occhei?», e neppure dice «zio caro, cosa siete, dei Mormoni?».)
Niente male anche la polemica anti-intellettuale, per cui i legali di Satana vengono tutti da prestigiose università americane, alcune vagamente di sinistra.

Dio perdona, Milly Carlucci no.
I got the results of the tests back, I definitely have breast cancer (disgrazie superflue messe lì per fare ancora più brutto) : la moglie + la tosse = tumore al cervello. Lui lo scopre solo perché glielo dice Satana. Lei dice «continua col tuo processo, quello che fai è troppo importante». Cough.
Alla fine chi vince? Ah, no, c’è il SORPRESONE: Luke ottiene la prova che Satana è davvero Satana urlandogli GET THEE BEHIND ME, SATAN (n.b. pare sia come chiedere a Fonzie di dire ho sb—). Satana controbatte, ma è troppo tardi; la giuria ormai gli è contro. Luke vince la causa e tutto il mondo ne gioisce in TV, e sul più bello…
… Luke si sveglia di botto in biblioteca: ERA TUTTO UN SOGNO, e il viso di Satana era quello di un manifestino davanti a lui, che raffigura tale “Dr. James” della Anti-God Union. Desto ma conscio del rinnovato zelo cristianissimo, Luke corre a casa dalla moglie che non abbisogna di nessun esame al cervello. Tutti stanno bene.
Ci sarebbe pure un abbozzo di finalino alla Avvocato del Diavolo, ma il protagonista dice I AM A BELIEVER IN JESUS CHRIST e se ne va tutto baldanzoso. Bam bam bam.
Termina il plot, principia l’estetica.
Fratelli che sbagliano (contentini offerti ad altre religioni monoteiste / donne senza figli / persone non sposate) : interessanti. Parecchi tra gli avvocati di parte Satana credono a Dio, e lo ammettono serenamente, ma difendono il loro cliente mossi da ambizione e vile denaro, anche se Lui non ci pensa due volte a rimetterli in riga tramite coppini pesantissimi: essi sono quindi Cattivi Credenti, Buuuuuuu, mentre lo zelante protagonista, armato di Bibbia, scuole serali e accento che ci ho messo due ore a capire cosa dovesse rappresentare, è il solo depositario della Verità.
Per il resto, come da vera exploitation cristiana, non si mette in scena altra vita che non sia la famiglia e il credere al Signore nel senso del babbo di Gesù.
Back to the motherfuckin’ county jail (rapporto tra il film e le razze non ariane) : bianchi tutti, a parte una giappa di etnia imprecisata tra il legal team di Satana. Il processo viene trasmesso in diretta TV semi-globale, ed è seguito anche da una famiglia di persone marroni con bimbetti. Tre reaction shot. Forse due.
Come una mezza annata di Svegliatevi! sparsa sul tavolo di vetro del tinello (foschi presagi richiamati da immagini, suoni etc.) : a parte l’obbligatoria sequenza iniziale di zapping tra telegiornali che parlano solo di iatture, e parte due trucchetti del tipo “Satana fa venire Il CALDO in aula”, qui vince tutto il ciecone col cartello.
Tra i civili che stanno fuori dal tribunale c’è infatti un uomo con gli occhiali scuri, che regge un cartello con su scritto LA FINE E’ VICINA. Satana, molto incuriosito, gli va a parlare, e il ciecone riesce a metterlo in difficoltà, dicendogli serenamente che solo perché lui non ci vede non significa non senta che si sta approssimando il giudizio final.
Segnate un punto extra per l’agenda rapture/millenarista, dunque.
John Milton ritorna, è tutto perdonato (il tocco altissimo per fare fichissimo) : l’eroe si chiama Luke in omaggio all’evangelista o per consentire ai più smaliziati tra gli spettatori di sussurrare usa la rettitudine, Luke. Per due volte viene ripetuta variante dell’aforisma «il più grosso trucco del Diavolo è stato convincerci che non esiste». (source)
Il crocefisso e il caciocavallo (l’accostamento sacro/profano pensato per raggiungere un pubblico più ampio) : Satana fa le corna metal per tutto il processo. A un certo punto, chiamato sul banco dei testimoni, dice «you want the truth? you can’t handle the truth!», e tutti ridono. Più avanti Egli si attribuisce la paternità di «gangsta rap e techno music», oltre che delle multe per divieto di sosta.
Ci crede o ci spera? (livello di consapevolezza da parte del metteur en scéne di star girando la versione religiosa del Polipo Assassino) : ragazzi, questo qua ci crede, e pure TANTO. La sua filmografia è tutta così, magari persino peggio. La palma FORSE la prende The Genius Club, di cui lessi a suo tempo, che se gli togli Cristo e ci metti Ron Hubbard rischia di migliorare. Lo lascio vedere a Nanni se gli tira, secondo me sì.
Facevo Riccardo III, cinque chiamate alla ribalta (attore in più visibile imbarazzo della ciurma) : Apro una parentesi ma è necessaria.
Mentre raccontavo questo film al redattore dei 400 Calci Quantum Tarantino, il quale diceva ma dolores ma chi te lo fa fare di guardare certe cose però intanto per gli stessi motivi non si perde una puntata di La vita segreta di una teenager americana (telefilm anti-aborto dove si resta gravida pur usando insieme pillola e preservativo, aka Effetto Damien), dicevo: QT non si capacitava del perché un attore magari ex famoso ma con tuttora una solida carriera da caratterista in film di serie A come Malcolm McDowell avesse accettato di comparire in un prodotto simile.
Ipotesi:
– tira un’aria da buona la prima, per cui ci sta che lui sia stato pagato bene per fare una cosa che non aveva mai fatto (AAAAH! ER DIAVOLO!) con una shooting schedule di una/due settimane, magari accomodata in modo che lui non dovesse sbattersi più di tanto;
– il McDowell, qui, è anche accreditato come producer. Questo però non significa niente, di per sé: il producer credit a volte viene buttato dentro a mo’ di extra nei contratti agli attori famosini, a volte in risposta a un loro «sì ok lo faccio MA voglio dire un po’ la mia sul copione». E per ragioni di finzione drammatica l’ultima nozioncella dovrei attribuirla a uno scambio di battute tra me e il benzinaio Athos il Ciclope, in realtà lo so in ragione del lavoro che facevo prima di fare quello che faccio adesso.

Prima facevo questo.
DETTO CIO’, ed esentato il McDowell dalla quota imbarazzo: Tom Sizemore appare come pundit, commentatore-ospite di un programma TV che segue il processo in diretta – lo show si chiama You Decide The Verdict, lui si chiama Tony “The Hip” Anzaldo, pare un agnosticone/peccatore non dichiarato, e si esprime a smorfie e faccette, prendendo forse tutto dal lato del ridere, forse incapace di produrre altro. Il compunto della compagnia appare Corbin Bernsen, che Internet mi dice essere stato famoso con Avvocati a Los Angeles.
Rassegna stampa aka tasso di gente che su Internet si chiede se è tutto vero aka non tutti sanno che Kundun è il film preferito di Christopher Moltisanti :
– “The pastor proving God exists in 30 seconds or less on the witness stand is the moment I knew I was watching an instant classic.”
DVD-quote suggerita:
«Fa al monoteismo quello che The Room ha fatto a Tennessee Williams.»
(Dolores Point Five, i400calci.com)

Nonna Point Five definisce Thor "un fantasy romantico con Dio", e io le do ragione.
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Al di là della MIZERIA di questo film specifico, Dolly, qui, non crede al DIAVOLO e all’INFERNO se non come simboli, e pure poco. Ma l’insistenza per il Tutto Vero! La Bibbia aveva ragione! Sappiatelo! è un elemento molto importante della Christploitation, e se lo prendiamo sottogamba è perché scambiamo per Christploitation altre cose.
Ad esempio il film di cui parleremo tra una settimana, ovvero quello che succede quando gente che in vita propria ha sempre fatto altro dice oh boia il Nazareno tira da bestia quest’anno.
Sigla.
httpv://youtu.be/uijFctBM47M
Grandissima!
Adoro queste recensioni “antropologiche”.
Certo che leggendo senza averlo visto è davvero impossibile immaginarselo come un film serio. Il potenziale Abrahams/Zucker/Zucker è grande e potente.
Dolores, sperando che questa rubrica sia lunga e prolifica, se già non li conosci ti consiglio come digestivo post-Christploitation il sano veleno di “Sacrificio fatale (The Rapture)” e “New Age”, misconosciuti capolavori anti-religiosi dell’immenso e desaparecido Michael Tolkin.
A tratti pero` non si capisce davvero un cazzo Dolores, magari la prossima recensione meno frasi da fenomeno400calciano e piu` fuffa, grazie
Grazie, The Rapture lo vidi a suo tempo, mi ha lasciato un ottimo ricordo e l’ho appena citato nel terzo pezzo che apparirà qui.
Dico solo che ieri ho appena visto il mio primo Christian Zombie Redneck Torture Family movie (esistono).
Hanno semplicemente detto a McDowell “Interpreti Satana”, e lui ha immediatamente firmato qualsiasi cosa gli dessero.
“Stone” (aka ColpaCristina+MillaNuda)è assimilabile al Trend ?
Complimenti per la rubrica, ero immerso nella lettura quando la frase “il più grosso trucco del Diavolo è stato convincerci che non esiste” mi ha fatto scappare a rifugiarmi nell’angolino buio della mia cameretta
Questo articolo continua a cambiare col passare del tempo.
Sti the rapture e new age mi hanno incuriosito però mo vedo un pò. Il film invece meh, io tendo a odiare sto genere di film (chissà perchè).
KF: va detto, McDowell ha anche partecipato alla promozione del film, rilasciando allegre interviste come questa:
http://www.ifc.com/fix/2012/04/malcolm-mcdowell-interview-suing-the-devil
(spoiler: contiene la frase “You can go with anything on this kind of stuff.”)
Terence, grazie a te per la lettura.
Uno come Malcolm McDowell oggi lo si convince anche con un semplice “sei il protagonista, e ti paghiamo”. Satana era solo la ciliegina sulla torta.
(ma poi scusa, e i cristiani a cui piace Tom Jones? adesso come fanno? quella è davvero controversa…)
ma hollywood non era in mano agli ebrei?
@Garet: e infatti questa è una produzione da quattro soldi…
Quello che mi chiedo io è invece, con quale logica hanno fatto il casting?
Quale logica li ha portati a scegliere come buoni per cui il pubblico deve patteggiare dei pesci lessi e come cattivo da fare odiare un attore di cui basterebbe un cartonato, nemmeno a dimensione naturale e magari preso da una foto rubata mentre si scaccola, per umiliarli tutti?
‘sti adoratori di Cristo non li capirò mai…
filmo sicuramente invedibile.
ringrazio sentitamente chi ha investito del tempo sacrificandosi per noi e ce ne ha resa ottima testimonianza.
io ne voglio una al giorno, si puo?
No, ma ALLA FINE DI TUTTO QUESTO – anche in forma privata, se vuoi – ti becchi l’elenco delle robe Christpo che sto vedendo e che non hanno superato il severissimo esame Nanni Cobretti.
Nota di colore: sto scrivendo questo messaggio mentre guardo C Me Dance in un posto pubblico e un avvinazzato di passaggio continua a fermarsi davanti a me commentando la velocità con cui io digito. Ha cominciato poco dopo mezzogiorno.
perché non c’è più Ray?
Credo che questo genere di film istighi alla bestemmia feroce.
Oddio, ma uno della Resistenza Francese di Top Secret è il maggiordomo di Downton Abbey?
Volere.
Seven Heaven era il mio telefilm preferito, non riesco a vivere senza quella famiglia di mattacchioni.
@trecool: QUALCUNO CHE MI CAPISCE *_*
Povera Dolores dovversi sorbire sta roba. Comunque brava.
@trecool, Nanni
Seven Heaven? Ma se la madre sembrava la signora ammazzatutti.
Separate
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alla nascita
http://static.tvguide.com/MediaBin/Galleries/Shows/Numbers/7th_Heaven/season12/7th-heaven40.jpg
(addio)