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Va beh, iniziamo…
Sì, ok, va bene. Mi sono messo a guardare The Pact gonfio di ingiustificati pregiudizi. Vuoi che quando Nanni mi da il DVD e se na va sghignazzando non è mai un buon segno, vuoi che il Tomatometro è al 68% (e The (molto poco) Amazing Spider Man è al 74% no, per dire, sapete cosa leggete eh…), vuoi che è ancora troppo fresco il ricordo della 400tv di Nightmare – Dal Profondo della Notte per poter accettare una locandina che brutalizza una delle migliori scene horror di sempre aggiungendoci carta da parati che neanche l’interno delle giacche di Morgan, fatto sta ed è che quando ho premuto play ho subito sentito il male di vivere assalirmi senza pietà. Avrò avuto ragione? La soluzione dopo la SIGLA.
httpv://www.youtube.com/watch?v=6y8o-oHFzhg&feature=youtu.be
Iniziamo col dire che non so nemmeno se vale la pena raccontare la trama perché è da un lato troppo semplice, dall’altro, nella sua velleità di “profondità”, è fin troppo complessa. Facciamo che ve la riassumo così. A e B sono sorelle che abitano distanti e si odiano parecchio. La morte della madre potrebbe essere un’occasione di riconciliazione. B però scompare misteriosamente proprio nella casa della madre morta. Quando A arriva in città per il funerale della madre (eddaje co’ sta madre), non trovando B (che ha una figlia lasciata alla terza zia), pensa che sua sorella sia una stronza. Poi però succedono cose strane in casa, porte che si aprono, frigoriferi che si spalancano, burro lasciato ovunque. A allora pensa che “mmm, qui Casper ci cova” e allora, da un lato inizia a indagare, dall’altro si rivolge proprio a Casper (Van Dien) che per l’occasione si è vestito da Viggo Mortensen. Poi alla fine spunta dal cilindro un serial killer. E si finisce a combattere con gli appendini per le giacche che ti danno all’Auchan.
Va beh, liberiamoci dai dati tecnici così poi è tutta discesa. The Pact è il primo lungometraggio di Nicholas McCarthy che firma anche la sceneggiatura. The Pact è un lungometraggio tratto da un corto intitolato The Pact. The Pact è una ghost story. Ora, nel 2012 devi averci un Peli così sullo stomaco per voler intraprendere la strada dei “film con roba che ti apre le porte per casa”. Perché delle due l’una: o hai qualcuno che invade cinema e tivvù con spot tipo “Il più paura dei film di paura”, “La visione di questo film è in grado di devitalizzarti miliardi di spermatozoi”, “Dopo averlo prodotto Spielberg ha affermato «Mi suda l’interno coscia» (e allora, magari, un paio di persone che arrivano al cinema già suggestionate, le puoi anche impressionare) o molli il colpo zio. Non è cosa.
Perché più passa il tempo, più vedo film girati da aitanti occidentali tutti presi nel deliquio fantasmatico, più mi accorgo che il fantasma del parente morto non rientra nel novero delle creature (o degli esseri che Galimberti definisce “residuo del sacro”) che su cui sappiamo costruire efficacemente una narrazione cinematografica. Siamo insomma costretti a ripiegare sul contorno (un po’ come quando inviti gli amici e fai il sushi a casa e, visto che ti viene di schifo, compri per l’occasione le tovagliette di bambù e metti su la colonna di Lost in Translation come sottofondo) e passiamo tutto il tempo a spaccare le casse con botte d’archi e a usare la fotografia cianotica per rendere il tutto “il freddo il giusto” (sic.).
The Pact non è l’eccezione alla regola. Costruito come un collage di suggestioni rubate alla bell’e meglio da altri classiconi -tra cui una indecente steady cam kubrickiana che la fa da padrone per i primi 15 minuti di film avendo la borìa di trasformare la Pensione Mariuccia nell’Overlook Hotel- The Pact si avviluppa minuto dopo minuto su sé stesso passando dall’essere una copia malformata (per tematiche e protagonista -la versione “fustino del Dixan” di Naomi Watts) di The Ring a Ghost di Patrick Swayze dove alla fine, il fantasma dialoga con una medium per portare la protagonista sulle tracce del serial killer di turno. *SBADIGLIO*.
In mezzo c’è un gelido ripieno di banalità sentimentali buttate dentro solamente per dare spessore al DRAMMA (visto che ormai l’horror non lo fai/se l’orfanella non ce l’hai): il biscotto è indigesto e dura molto più dei dieci morsi dieci del rinomato gelato. Il pastone è ostico, molto più ostico degli equivalenti mediocri provenienti da oriente, e c’è bisogno di più di una pausa caffè per mantenere la soglia di attenzione superiore al livello Mastrota (avete presente le televendite di padelle?).
Ma ora…
httpv://www.youtube.com/watch?v=aIu8JUz2N44
PIANGE IL TELEFONO
ovvero: come nei film horror, l’oggetto che ci ha cambiato il concetto di reperibilità diventi un inutile suppellettile, sbattendogliela in culo ad almeno 30 anni di consumismo.
The Pact è un film che ruota intorno a Blackberry e iPhone… che funzionano benissimo davvero. Ma proprio bene. MA BENE BENE BENE. E anche Siri, il riconoscimento vocale di Apple, è magnifico. Quello che funziona un po’ meno bene è la versione tarocca di Skype e quella di Google (che diventa Global). Però la prossima volta che pagassero così che anche quelli inizierebbero a funzionariare bene. Per i due spicci che sono, checcazz…
FINE DELL’INTERMEZZO
httpv://www.youtube.com/watch?v=aIu8JUz2N44
Tirando le somme, questo The Pact è un vano tentativo di sfruttare il filone ghost alla Peli quando Peli stesso è tornato a Wes Craven chiedendo perdono per i propri peccati. Oltre ogni decenza e tempo massimo, il film non si fa vedere in nessun momento. Può indurre sonnolenza.
DVD-Quote
Non vale il tempo del download
Bongiorno Miike, i400calci.com
Bonus DVD-Quote
Ho volutamente sorvolato sulle intepretazioni degli attori e soprattutto sulla medium e sulle sue occhiaie. Quello, se volete, ve lo gustate voi.
Mi stai dicendo che in questo film si vede una donna che caga?
@Phoneix: I miei omaggi Contessino del Perineo. Facciamo che lascio lì la domanda… te lo vorrai togliere subendoti il film oppure ti consumerai nel dubbio?
Devo ringraziarvi, da quando vi leggo ho diminuito l’affastellarsi di dvd tarocchi e stavo realmente cominciando ad avere problemi di spazio…anche se non ci si puo fidare ciecamente di nessuno le ghost story orientali o no mi avevano scassato gia’ da tempo…a quando una recensione di un BEL FILM ASSOLUTAMENTE IMPERDIBILE che non sia qualche capolavoro del passato?
Premetto che mi devo fidare ciecamente perche qui l’ accesso a youtube ma anche a imdb.com e’ bloccato…
@Marlon: qui sui vengono recensiti continuamente film “guardabili” e -come giustamente dovrebbe essere al mondo- raramente perle IMPERDIBILI. L’ultima chicca segnalata è stata The Raid. Io posso proporti The Loved Ones. Comunque, data la maledizione che mi affligge da tempo immemore, difficilmente potrai leggere la frase “È bello… dio… È BELLISSIMO” in una mia recensione.
@Miike No il tuo sforzo per il bene dell’umanità non è stato vano, lo ved… ehm.. non lo vedrò!!! Ecco. Secondo me dovresti cominciare a scrivere recensioni invertite, sarebbero divertenti da leggere. Intendo di far sembrare film di merda belli e film belli di merda.
Fare film horror non è da tutti. E anche se ne hai fatto qualcuno non è detto che poi riesci a farne altri. Vero Dario?
GIORGIO MASTRO’ CAVALIER CUSTODE DELL’ACCIAIO INOX, GIORGIO MASTRO’ TA TRO TA TRO TA TRO
Effettivamente quando l’ho visto ho pensato proprio a “Piange il telefono”, giuro!
Comunque cagata di film, storia di sorelle, fantasmi e serial killer. BUUH
Ripetiamolo che vale sempre la pena: http://www.youtube.com/watch?v=aOQBpCzUyuk
Viggo Van Dien mi ha illuminato la giornata
POMPONELLECASSE
POMPONELLECASSE
POMPONELLECASSE
POMPONELLECASSE
Dai almeno il trailer me lo hai fatto vedere (dove Casper “cane malato” Van Dien non compare mai!). Inizialmente pensavo al genere “film tv brutto senza senso”(dove il Van oramai ci sguazza) e invece sembra solo un film brutto senza senso.
La medium è inguardabile. Ma si trucca (nel film) o è così “nature” perchè ha veggenza?
E la gente vola per casa per tutto il film o nel trailer hanno condensato tutte le scene?
@Devid:
Sì
No
Il titolo del film non dovrebbe essere Pact, Double Pact and Contropactot?
Il titolo del POST, volevo dire, cane che sono
Luotto: tu traduci. Io creo.
Basta con questi falsi miti, finora e’ un’annata della stramadonna. Per dire: Avengers e’ uno dei migliori film di supereroi di sempre, e non sta nemmeno nella mia Top 3 dell’anno. E siamo appena a luglio, e non e’ ancora uscito Expendables 2.
Poi Miike gioca un campionato a parte, ormai ho preso il vizio prima di assegnargli un film di guardarmelo di persona per assicurarmi che sia davvero brutto.
@Nanni Sei terribile! Ahah finora l’unico film decente che ho visto grazie a Miike era Shrine se ben mi ricordo.
Onestamente l’ultima foto mi ha fatto venire (!) una gran voglia di vederlo, bello o brutto che sia. Anche perché secondo me è una dotta posizione metacinematografica: il regista ha chiaramente voluto girare una cagata volendo attendere il momento in cui il cambio della sensibilità farà dire che questa sua opera è stata ingiustamente sottovalutata dai contemporanei, questa scena racchiude l’anima del film. Alcuni poi vedranno nell’aver preso di peso una scena che a malapena poteva stare in un sito riservato a filmati porno amatoriali (lei è troppo vestita), una raffinata critica r
Touchpad di merda!
Una raffinata critica, dicevamo, ai bigotti censori che oggi dicono buh davanti la pupù. Ragazzi questa è piena arte concettuale.
P.S. ma secondo voi in un anno quanti capolavori imperdibili escono nei segmenti azione/horror? 100? 120? Non so voi ma io sono un po’ stufo di tutti quelli per cui qualsiasi stronzata è bellissima e meravigliosa. Le parole amore e capolavorosono le più abusate del nostro tempo. Secondo me, ovviamente.
VIGGO IN UN FILM RECENSITO DA MIIKE???…. ah no, è Casper Van Dien… CASPER VAN DIEN??? QUELLO???
@pillole: guarda, io dico “capolavoro” una o due volte all’anno se va bene, per il resto sto sul relativo. Quest’anno però per dire sono già usciti almeno due film che cagano in testa a Drive.
Per una volta non sono daccordo! il film non è così malaccio (il modo di girare mi ha ricordato molto Ti West) poi ovvio, nessun capolavoro, alcuni momenti sono telefonati e avrei fatto una scelta diversa per il finale ma comunque la protagonista si lascia guardare bene e qualche spaghetto ci stà. Ecco. Mi spiace.
Peccato, in giro si leggevano opinioni accettabili ma Miike me lo ha demolito senza timor di smentita.
Il dubbio ora è se sorbirmi 2 ore di roba inutile solo per la scena della tazza o lasciar perdere e tornare a chiedermi perché Gulager continui a girare film.
Spiace de che Vesper? De gustibus… poi io l’ho detto che mi ci sono approcciato con una punta di pregiudizio. Stronco perché per me è risultato noioso e perché la tensione ha rasentato spesso lo zero. Stronco per la cavanza wu-xia che davvero non si poteva vedere. Stronco per la confusione ho trovato regnare sovrana nella trama, nell’azione e spesso anche nella fotografia. E stronco per il serial killer talmente tanto poco inquietante da far sembrare Tony Shalhoub Robert Patrick
@Miike No lo so che recensite continuamente film decenti, The Loved Ones mi e’ piaciuto molto, l’hai recensito tu? Non ho specificato che mi riferivo agli horror/grotteschi, di film di azione piu’ che guardabili ne avete recensiti tanti…e Cabin in the Woods ahime’ ancora non l’ ho reperito!
spiace a me che non siamo daccordo visto che lo siamo spesso :) su su che sono un aficionados!
@Vesper: dai vieni qui, abbracciamoci. Saremo d’accordo la prossima volta. (Ma a te è davvero piaciuto? Ma anche il “colpo di scena finale” che dura 2 minuti e mezzo?)
No vabbe’ ti ho detto. Il finale lo avrei fatto diverso. E poi piaciuto moderatamente. Dico solo che non e’ una cagatona ma di certo non e’ il filmone che lo vedi e dici “eh la madonna”. Si lascia solo guardare. Che sia colpa della figa? Non lo so. Però (sto per fare un mezzo SPOILER EH) preferivo che il finale rimanesse sul soprannaturale. Ecco quella roba li e’ un po’ un mezzo fail.