Prima metà degli anni ottanta.
Sono un ragazzino, passo in casa gran parte del mio tempo libero guardando la TV e leggendo i giornalini. Mi cibo di serial americani degli anni sessanta e settanta. Li conosco tutti eh: dò del “tu” a Tom Wopat e faccio merenda con Lorne Greene, maneggio alla perfezione le astronavi Aquila, le Ford Gran Torino, i mustang che corrono liberi in Arizona e le cabine del telefono che viaggiano nel tempo non avevano segreti per me; il tutto senza uscire neanche in cortile.
Una sola serie mi sfuggiva di mano: ci stavano dei tizi vestiti a metà strada tra i ballerini di discoring e della gente in pigiama, avevano i capelli anni settanta ma erano nel futuro, erano tutti phonati di futuro. Non lo beccavo mai, sempre una puntata qua e una là, non afferravo la trama ma mi piaceva.
Ci stava questo tizio che scappava da gente vestita come lui, phonata come lui, ma cattiva che lo voleva arrestare, tipo. Ci stavano delle pistolette laser e donne che sembravano Farrah Fawcett. Nella mia testa, per semplificarmi la vita, divenne il telefilm dei giocattoli TH3 Project e quello rimase fin quando alcuni anni dopo non mi imbattei nel film omonimo da cui la serie era stata tratta e finalmente tutto mi fu chiaro: era “La fuga di Logan”.
La storia che mi sfuggiva è che il tizio in pigiama scappa verso una nuova vita da dei suoi ex colleghi che inconsapevolemente fungono da braccio armato di un governo governato da macchine e che, onde proteggere la poca razza umana superstite dopo una catastrofe nucleare, ne impedisce la crescita oltre i 30 anni uccidendoli coreograficamente in un finto rituale di morte & rigenerazione chiamato “the Carousel”. Arrivati a 30 primavere infatti gli uomini, che per trenta anni vivranno in un Eden tecnologico di assoluto appagamento e edonismo senza problemi, vedranno la gemma che hanno incastonata nel palmo della mano diventare da verde rossa, ad indicare che lil corso della vita è finito. Parteciperanno quindi al rito del Carousel, ben felici di “morire e rinascere” con esso ma che in realtà verranno disintegrati per poi far nascere un altra persona clonata dal medesimo DNA; ecco la beffa de “la rigenerazione”: si uccide l’individuo e si rigenera il suo DNA, non l’individuo stesso che con la sua personalità è ininfluente per il sistema e anzi è potenzialmente dannoso allo stato delle cose.

il rituale del Carousel trasuda bonarietà eh, chi l'avrebbe mai detto che invece è una cosa malvagia!
Logan 5 è il quinto clonato dal DNA classificato “Logan”, un sorvegliante incaricato di supervisionare che questo processo scorra senza intoppi ma anche lui inconsapevole della realtà dei fatti. Scopre la verità grazie al contatto con una bella ribelle della resistenza e fugge con lei lontano da quel destino ingrato, inseguito dal resto dei suoi ex-colleghi verso il mondo fuori dalla bolla hi-tech in cui l’uomo è costretto da decenni senza possibilità di evolversi, verso un luogo chiamato “il sanutario”.
Ora mi torna tutto, non era la serie TV tratta dai giocattoli TH3 Project! Ora mi spiego l’assenza delle maschere spaziali e dei magli sparanti. In compenso nel film ci sta un po’ di carnazza.
Ne divento fan subito – del film non della carnazza, per quella ci vorranno un po’ di anni ancora.
Oggi
Il film de “La fuga di Logan” assieme a Rollerball, quest’ultimo visto a breve distanza lo stesso anno, fu probabilmente la mia prima esposizione alla fantascienza distopica (se si esclude qualcosa di “Ai confini della realtà”) e uno dei concorsi di colpa che mi fecero appassionare alla fantascienza in generale. Il film chiude la prima era della fantascienza di indagine sociologica degli anni ’60 e ’70, l’ anno successivo uscirà Star Wars al cinema e la storia cambierà per molto tempo.
Rivedendolo a molti anni di distanza dall’ultima volta non posso che plaudire alle tematiche affrontate senza mai diventare spiegone, al di là del classico di questo genere, la vita dopo l’ inevitabile catastrofe, “La fuga di Logan” ha un piglio umanista che non ti aspetti da un blockbuster: affronta la determinazione degli uomini, la libertà dell’individuo sul proprio destino, il diritto a sbagliare come parte dell’esperienza umana, l’indomabile necessità dell’Uomo di vedere cosa c’è al di la del muro, l’importanza del ciclo naturale delle cose ivi compreso l’invecchiare e morire e anzi il tesoro che l’invecchiare e per l’Uomo.
Dei film di sci-fi distopica, “La fuga di Logan” è quello che punta di più sull’aspetto visuale, incarnando alla perfezione tutta una serie di stilemi estetici del periodo e diventando un cult topico dell’epoca anche per questo, risultando però anche terribilmente datato oggi; datato al punto che in più parti la buffaggine di alcune cose prende il sopravvento su una trama e un atmosfera che di buffo non hanno nulla. È un film pieno di simbolismi religioso\filosofici, sia concettuali che visivi ma che a volte scivola un po’ sul compiacimento estetico e questo il tempo non lo ha perdonato.
Una volta tanto credo che sia salutare un remake che spogli il film di alcune trovate “camp” e un remake pare sia già in lavorazione: sarà infatti rivisto e corretto dall’idolo degli hipster Nicolas Winding Refn, quello che è riuscito a fare un film noioso sui vichinghi e spacciare un film lento per un film d’azione. Questo mi fa stare un po’ in ansia sulla riuscita dell’operazione, devo dire.
A conti fatti Logan’s Run è una visione consigliata se sapete tenere a bada il sarcasmo e guardare oltre cose come questa, è una visione obbligatoria se volete farvi una cultura della fantascienza al cinema ed è fondamentale se siete appassionati di fantascienza distopica.
Mai visti i giocattoli, mai visto il telefilm e mai visto nemmeno il film. Di più mai sentito parlare di nessuno dei 3. Eppure dopo aver letto l’articolo mi è venuta una gran voglia, diciamo che mi hai comprato con la signorina in abito grigio che non porta mutandine.
Accolgo con piacere la notizia del remake di Refn, speriamo in bene ma io sono fiducioso.
Ultima cosa l’ultima immagine, quella del robot nella caverna ghiacciata, mi ha ricordato il buon vecchio Flash Gordon. Effettivamente anche per lui sarebbe ora di una spolverata.
Ah che ricordi…prima le Th3… il mio sogno bagnato d’infanzia(costavano un rene per le mie finanze …ero un bambino povero allora e mi consolavo con gli “eroi in azione” Mattell) Mi citi Farah Fawcett…( altro sogno bagnato assieme a jenny Agutter, poi rivista nuda e ciulante in “un lupo mannaro americano a Londra”) ma ricordi che e’ forse stato uno dei suoi primi film ?http://www.film.com/wp-content/uploads/2006/03/28124832-28124835-large.jpg
Lo vidi al cinemino parrocchiale del mio quartiere, e la cosa mi stupi’ vieppiu’ , visto il tasso di patata scosciata ed alcune tematiche trattate decisamente poco da oratorio e la presenza di D’artagnan come protagonista.
ancora mi ricordo la carrellata iniziale sulla citta sotto la bolla e le sue architetture…per me era l’apoteosi dello scifi, a parte il pianeta delle scimmie del quale notai alcune suggestioni analoghe specie nella parte fuori la citta.(non avevo ancora visto 2001 odissea nello spazio, recuperato qualche tempo dopo, sebbene girato eoni prima..poi l’anno dopo usci Guerre Stellari e come dici, le cose cambiarono definitivamente).
Il film piacque cosi’ tanto che mi disegnai anche il fumetto( mai finito.. )
e le donnine del film( presagio di carriera di futura , in quanto diventai fumettista..anche porno)
Ora faccio il designer per un grosso studio Torinese( e sticazzi direte)
pero’ gia’ allora il design robobox mi facea cacare a spruzzo… (perfino Robbie the robot mi sembrava modernissimo rispetto a questo)e considerato che cominciavo a vedere i primi Ufo Robot Japponiani , l’idea di un design cosi ridicolo non la potevo accettare( ma poi usci’ Guerre stellari, che ridefini’ ancora il design dei robot a barattolo..tutto non fu’ piu lo stesso.. )
ultima cosa… recentemente mi son visto una copia “bootleg” di Prometheus.. e SPOILER la scena dell’autodoc mi ha ricordato fortemente la scena presente in questo film…vedere per credere..
Mi spiace non aver partecipato qui al cordoglio per Tony Meraviglia..
Ma mi son fatto una maratona notturna in suo onore
True Romance, l’ultimo Boyscout e Man on Fire…
e quindi penso di averne onorato il nome in qualche modo ( posseggo un sacco di dvd dei fratelli Scott.. di cui son fan dalla prima ora)
Non ne avevo mai sentito parlare, vedremo il remake,approposito di rispolverate, mi piacerebbe un remake su Ralph supermaxieroe
stamattina mi sono alzato e avevo un certo non so che… ora lo so cos’era, distpoia!
il problema di questi film è che sono dannatamente difficili da reperire…ok si possono scaricare da internet, anche se non sempre si trovano, però se vuoi qualcosa di ‘legale’ ti attacchi
Verissimo io e’ una vita che cerco i dvd di street hawk
Beh certo, il soylent green non contiene patate. L’etichetta dice solo soia e lenticchie (sort of).
Il telefilm me lo sono proprio perso. Mai visto neanche per sbaglio.
Il film è una di quelle tipiche visioni pomeridiane anni 80 in cui certi film dei 70 sembravano provenire da un’altra era geologica. Mi chiedo sempre se i ragazzini di oggi provano le stesse sensazioni per tipo i film degli anni 90.
L’ho anche rivisto da adulto e mi era piaciuto, ma dovrei rivederlo ancora perché non ricordo nulla… tranne la dolcissima Jenny Agutter, che ho nel cuore fin da quando la vidi teen ignuda (ma all’epoca ero teen pure io) in “L’inizio del cammino” di Roeg e come infermiera da cui tutti vorremmo essere curati in “Un lupo mannaro americano a Londra”.
Questi film o li guardi da adolescente e li adori (come ho fatto io) o niente.
Nel caso i più giovani guardandolo possano pensare “wow, prima di guerre stellari la fantascienza faceva davvero schifo”… vi rassicuro io, quel film era già datato l’anno in cui uscì e infatti fu un flop clamoroso che divenne “cult” soltanto successivamente, per gli amanti del genere distopico. Sono le idee di questo film che lo rendono memorabile.
Comunque è dagli anni 90 che parlano di un remake, chissà. Probabilmente un eventuale remake ci farà rimpiangere persino il robot di carta stagnola.
Ho la VHS originale sia di questo che di Soylent Green, comprate in un mercatino all’esorbitante cifra di 0,50 € cadauna…poi uno non dovrebbe amare la vita
Le recensioni di questi film distopici sono sempre eccellenti. Thanks Darth
Film magnifico. Il primo contatto con Logan lo ebbi attraverso i fumetti della Marvel solo anni dopo vidi il film. All’epoca dovevi essere fortunato e beccarli in qualche emittente privata oppure sperare che lo rifacessero al cinema dentro la settimana.
I giocattoli li conosco la pistola l’aveva un mio amico e gliela invidiavo da morire, io avevo il pupazzetto biondo (da sfigato, la pistola era tutta un’altra cosa). I telefilm mai cuverti.
Mai beccata la serie, anzi non ne sapevo nulla…
Il film è una gran cosa. Il remake sarà una merda come capita SEMPRE da un quindicennio a questa parte.
Non ricordo le ridicolaggini in Logan, a parte il bidone aspiratutto d’argento lì (ma va detto che è cosa antica, risale a tempi immemorabili e il suo essere vintage ha comunque una spiegazione sccettabile). Ricordo che gli effetti speciali sono molto validi, con immense scenografie disegnate su cui, però, CI CAMMINANO LE PERSONE VERE! Roba che oggi senza panno verde e CGI non saprebbero come replicare.
La sequenza col laser che ti rifà i connotati è una delle cose più belle che ricordi dell’infanzia. Un giorno la chirurgia estetica sarà così.
Devo rivederlo assolutamente, se riesco a trovarlo…
A livello mondiale non fu proprio un flop, altrimenti non avrebbero mai fatto una serie tv, pur se di scarsa fortuna, ed una serie a fumetti… Segnalerei anche la comparsata di Peter Ustinov, di altissimo livello…
Hanno fatto serie tv da flop ben più grandi.
WHAT?! il Refn?!
andata
ma vieni
Yippee ki-yay!
Grazie a tutti
@ Tommaso
Il remake chiaramente sarà del film, non della posuma seie TV.
Quindi Ralh supermaxieroe non è inerente.
@ Evit
Bhè proprio flop non fu, almeno in USA.
Difatti nonostante Star Wars imperasse dall’anno successivo, Logan’s run era comunque un tormentone con giocatoli, serie tv e fumetti dedicati (e costumi di carnevale, cereali etc etc); la sua onda lunga resistette successivamente per vari anni, anche con i vari e più recenti Black Hole, Battlestar Galactica e Buck Rogers ad assiepare gli scaffali dei negozi.
mooooooooooooooooooooooooomento, sei un fan della fantascienza, vivi da anni a londra, da bambino mi pare di capire guardavi il doctor who………e non hai mai fatto uscire mezza recensione, o citazione o mezzo post su nessuna delle serie di suddetto telefilm??
@woody alien.
Non vivo a Londra, quello è Nanni. Io mi divido tra Roma e Coruscant.
Parlare del telefilm, ovvero 50 anni di serie TV, mi sembra però un po’ impegnativo.
Poi come serie è poco affine ai temi trattati da questo sito credo… Ma potrebbe essere un eccezione meritevole. Decide il boss su questo ma in in caso mi chiamo fuori dall’impresa biblica.
PS
Senza contare che non parliamo di serie tv, di solito.
La citazione c’è, è in questo articolo come hai notato :)
Oh, se i bambinetti viziati degli anni ’90 guardando questo superfilmcapolavoro (ok, iperboli e parabole) non gliene fottesega non e’ problema mio.
E’ l’Umanita’ che perde e alla grande.
Visto in orginale scaric*&^.. dopo averne visto 10 minuti alla TV dell’ufficio.
La sci-fi distopica di quel periodo era tosta, ovvio che gli effetti speciali e i vestiti degli uomini (e robots) del futuro facciamo schifo.
Lo consiglio a chiunque voglia guardare un film e pensare.
dico solo che in uno dei tanti special di natale lui guida una slitta trainata da uno squalo. Quello screen shot basterebbe. Se aggiungi che a partire dal sequel\reeboot del 2005 avrà sterminato 3/4 razze aliene (tra l’altro spesso le stesse…sti dalek che ricompaiono sempre….) il tasso apocalittico un pò c’è.
sennò pace. i post sulla fanta retrò mi piacciono ugualmetne.
bellissimo film. E’ come se negli anni ’70 i produttori di sci-fi avessero voluto darci un avvertimento sui pericoli corsi dall’umanita’. Avvertimento non raccolto.
Restano una serie di capolavori. In questo caso non mi da neanche fastidio l’obsoleta visione della tecnologia. Tra l’altro box preannuncia una delle sequenze piu’ belle, a mio avviso, quella del congelatore-fuga-visione del sole.
Grande film,allora trascurato,oggi rivalutato specie alla luce dei nuovi eventi
che stanno maturando nel mondo.
Possiedo una VHS del film e ricordo di aver visto la serie negli anni 80.
Forse non sai che esiste anche un seguito del romanzo intitolato “Il mondo di
Logan”pubblicato da Oscar Mondadadori.
Possedevo anche uno delle action figure TH3,per la precisione Tharos e anche una delle pistole.
Ho sentito parlare del remake di Logan,ma non sempre il nuovo è meglio dell’or
iginale.
P.S. sai se vogliono ricavare un film dai personaggi TH3?
Potrebbe essere un idea interessante.