Punto 1: mentre scrivo sono mezzo ubriaco di Guinnes ed è un’info importante considerando il punto 2: Grabbers è un film irlandese con vari mostriciattoli alieni succhiasangue e un mostro alieno gigante altrettanto succhiasangue ma più che altro mangiauomini dove dal minuto 55 circa l’intera popolazione (non più di 20 persone) di un piccolissimo paese di una piccola isola al largo del Donegal si chiude in un pub ed inizia a bere perché i mostri sono terribilmente allergici all’alcol e una percentuale elevate nel sangue della vittima li stende alla prima succhiata; seguono 45 minuti di irlandesi ubriachi, mostri e situazioni esilaranti (sì – esatto – un capolavoro) e non crediate che i primi 55 minuti non siano belli da vedere, non provateci nemmeno. Come potete vedere sono ubriaco per coerenza e la coerenza è importante, nell’ubriacarsi come nei film. La coerenza è quella cosa che ti permette di prendere una struttura banale come quella della commedia romantica con mostro, soddisfarne tutte le tappe obbligatorie senza mai inventarsi nulla di originale finendo addirittura dove qualsiasi film con mostro finisce e sembrare comunque un prodotto nuovo, solido e sorprendente. La coerenza, sì, ma anche una scrittura brillante (Kevin Lehane), una regia ispirata (Jon Wright, teniamolo d’occhio), una computer grafica credibile e superiore alla media dei film low budget con mostri e degli irlandesi ubriachi. Soprattutto degli irlandesi ubriachi. Dovete pensare ad una commedia eroico-romantica in cui tizio conosce tizia e se la menano un po’ e affrontano il pericolo insieme per poi avvicinarsi alla fine, ma con degli irlandesi ubriachi. Dovete pensare a dell’ironia (simile ma non uguale) à la Shaun of the Dead, ma con degli irlandesi ubriachi. Dovete pensare ad un umorismo à la Gremlins (citato tra l’altro in una scenetta bellissima con cuccioli di mostri che s’appendono ai lampadari), ma con degli irlandesi ubriachi. Dovete pensare a una roba tipo Tremors, ma con degli irlandesi ubriachi. Ho reso l’idea, no? L’irlandese ubriaco che gioca in casa aggiunge quel tocco di unicità utile a rendere anche la peggio banalità una roba piacevole. Non valgono gli immigrati in america o gli irlandesi americani di seconda generazione e nemmeno gli irlandesi a Londra, no, valgono solo irlandesi irlandesi vestiti da irlandesi cresciuti da irlandesi tra irlandesi in pub irlandesi che bevono birre irlandesi mentre cantano canzoni tipiche irlandesi tipo Whiskey in the Jar o The Irish Rover e ogni tanto ci sparano delle parole in gaelico irlandese. Quelli, di irlandesi, quelli sono unici e migliorano tutto, miglioravano persino Roadkill, quel film SyFy addirittura carino, senza nemmeno dover cantare che tanto c’era Ned Dennehy nella parte della brutta persona alcolizzata a rendere tutto bello con la sua bruttezza ed era veramente, ma veramente, bravo e terrorizzante (fun fact: all’epoca non sapevo chi cazzo fosse ed ora, un anno dopo, l’ho visto in almeno 3 film, uno dei quali l’incredibile Tyrannosaur di Paddy Considine in cui tra le altre cose canta I’m a Man You Don’t Meet Everyday in una scena da pelle d’oca e che non c’entra niente qui dentro ma per favore, guardatelo). Dennehy è ovviamente anche in Grabbers, ha una parte piccola ma ottima e vorrei quindi affidarmi a lui per staccare al nuovo paragrafo dove vi spiego che sì gli irlandesi irlandesi rendono tutto più bello ma mica c’è solo quello.
Intanto ci sono i due protagonisti, la coppia di Gardaí (la Garda è la polizia irlandese): lei è Ruth Bradley e non sapevo chi diavolo fosse ma è assolutamente adorabile e mi ci innamorerei anche io se la vedessi ubriaca com’è nel film. Lei è quella piuttosto rigorosa che non ha mai bevuto così tanto e figuratevi che combina quanto è costretta a ridursi come il barbone all’inizio di Arancia Meccanica; fa morire dal ridere e soprattutto è molto credibile e il merito va tutto al regista che prima delle riprese ha deciso di portarla, insieme ad altri attori, a farsi un giro di pub per ubriacarsi pesantemente e scoprire particolarità da usare nell’interpretazione. Sicuramente è una scusa per nascondere che fossero tutti completamente ubriachi durante le riprese, regista compreso, ma è comunque una gran mossa. Lui invece è Richard Coyle e un po’ sapevo chi diavolo fosse perché visto in cose come Prince of Persia e… basta ok ho solo una discreta memoria fotografica ma la vera notizia è che lui sarà il protagonista del remake di Pusher, sarà Frank, il Kim Bodnia della situazione, il pusher che buttando un panetto d’eroina nel lago s’indebiterà a vita con Milo (curiosamente interpretato da Zlatko Buric anche nel remake) e finirà per avercelo molto profondamente nel culo. Non so come se la caverà ma se se la caverà come se l’è cavata in Grabbers sarò contento: è l’unico ad essere ubriaco dall’inizio del film perché depresso e quindi alcolizzato, ma un alcolizzato simpatico e buono, mica cattivo, e gestisce in maniera impeccabile tutte le sfumature del personaggio senza sbagliare un colpo. Abituato come sono al livello recitativo, ma anche qualitativo, medio dei film SyFy tutto questo è la birra più buona del mondo spillata a gratis nel mio bicchiere per sempre senza soluzione di continuità. Per i più simpatici di voi segnalo che il dottore della situazione è Russell Tovey, ragazzotto che tutti voi lettori simpatici ricorderete come Alons y Alonso di Doctor Who. Se non lo conoscete scherzavo siete simpatici lo stesso eccetera amici come prima.
E, infine, i mostri: quelli della Nvizible hanno impiegato tutto il 2011 tra rendering e altre cose che non comprendo per crearli e si vede. I mostri sono bellissimi, i movimenti sono fluidi, l’aspetto magnificente, il modus operandi ammirevole. Si chiamano “grabbers” perché il vecchio pescatore ubriaco del paese, una volta attaccato, ha pensato che “Quel coso m’ha afferrato! Quel coso è un afferratore!” e quindi niente, gli alieni si chiamano così perché i vecchi irlandesi ubriachi hanno un umorismo à la Maccio Capatonda. Capita. Finché sono cuccioli paiono dei cetrioli di mare con un’apertura circolare dentata da cui spruzzano acqua acida o una roba del genere. Sono adorabili e fanno gli scemi saltando sulle sedie e appendendosi a lampadari e in effetti un po’ dispiace doverli fare fuori, ma questa è la vita è le cose adorabili vanno eliminate. Crescendo poi escono i tentacoli, un sacco di tentacoli, un numero tale di tentacoli da farli sembrare gli dei del pastafarianesimo. Anche qui l’umorismo è quel che è, capita. Oltre ai tentacoli sviluppano una lunga lingua bianca dendata con cui succhiano il sangue e che tirano fuori solo nel momento del bisogno; il modus operandi è aggrapparsi alla testa del malcapitato e succhiare via l’anima e per questo li amo molto. Poi crescono, crescono, crescono e diventano delle robe giganti che non succhiano più ma fanno prima e fagocitano direttamente intere persone sputandone poi parti a caso. Se ne vede solo uno perché nessuno dei piccoli scriccioli ha il tempo di evolvere e l’altro esemplare tentacolato ha avuto un bicchiere di troppo, ma va benissimo così: la grafica è così convincente che gli si perdona tutto molto tranquillamente. Ve lo mostrerei ma no, preferisco lasciarvi la sorpresa e lasciarvi decidere da soli se volete vederlo e comunque un fermo immagine non può affatto rendere la bellezza di un mostro grosso pieno di tentacoli il cui fascino estetico sta quasi tutto nel movimento. Difficilmente mi vedrete così convinto e contento di un film del genere quindi datemi retta: guardatelo e brindate ai film belli, che ce n’è bisogno.
DVD-quote:
“Film con mostro grosso dell’anno e irlandesi ubriachi.”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Agli ordini, e visto che concordo pienamente sulla birra, brinderò con un sacco di Guinness o anche meglio (se la trovo)
Dimenticavo, birra rigorosamente irlandese s’intende…
Avevo già capito quanto fosse figo dalla locandina.
Chi devo minacciare di morte per farlo uscire in Italia?
Ma bisogna essere per forza ubriaci per vederlo?
una rece che fa bene al cuore. recupero subito
messa così è il film perfetto. Dove devo firmare?
Bella anche “la comicità alla Maccio Capatonda”, li chiamavano gli AFFERRA-TORI!
@ Deep
Oh, idem!
Ha quel sentore di film fico che avvertivo da piccolo solo tramite locandina, quell’affinamento dei sensi che non ti abbandona anche da grande.
È tipo il senso di ragno, ma per i film di mostri.
Vero, hai reso bene l’idea.
beh i pogues sono i pogues, ma anche i gremlins sono i gremlins. solo la guinness no. peggio sta solo la corona. quindi deve ancora uscire al cine? ma non potete recensire soprattutto film vecchi così uno dice “ok me lo procuro”???
Ho letto solo metà recensione,non vedo l’ora di vederlo,da come lo descrivi devessere propio fico,quando l’avro visto leggero l’altra metà. Quando un film mi attizza come questo preferisco non leggere e non sapere nulla di nulla.
Gremlins, tremors, alcol… ok conquistato.
Beh se lo guardate da ubriachi sale l’empatia quindi sì, è consigliato. Al cine non credo proprio uscirà ma non escluderei un’uscita in DVD (parlo dell’italia in entrambi i casi), vi terrò comunque informati su Violenza Domestica non appena sarà disponibile anche solo all’estero.
Appena visto, anch’io durante la visione ho pensato più volte a Tremors. Il film va esattamente come deve andare, fa il suo sporco lavoro e soprattutto è divertente guardarlo.
Promosso!
Ma si può commentare ancora? Sono passati 10 anni dall’ultimo commento e dal film.
Volevo dirvi che c’è su Amazon Prime con il pessimo, ma anche mooolto di più, titolo di L’invasione degli ultra sbronzi (br……)..
Cmq visto e piaciuto. Il mostro spaghetti é fantastico!
Si può commentare, ma non si può dire che sono passati 10 anni.