sigla:
httpv://www.youtube.com/watch?v=VI-1m5XVUZQ
1992, forse
Ho quindici anni e il mio carattere si sta formando. Qualche anno prima ho avuto una discussione con mio fratello che mi ha detto che il più bel genere cinematografico è il POLIZIESCO VIOLENTO. A casa abbiamo il nostro primo VHS e cerchiamo di capire cosa va registrato e cosa no. Il videoregistratore impone una disciplina nuova al cinema: le videocassette costano dei bei soldi e hanno una durata limitata. Su TV Sorrisi e Canzoni c’è scritto quanto tempo dura il film, la videocassetta dura tre minuti in più rispetto a quanto dichiarato. per farcela a volte ti tocca star lì e togliere la pubblicità. Ai tempi non ti rendi conto che a riguardarsi le videocassette quindici o vent’anni dopo (se hai culo che girino ancora) è più bello rivedere le pubblicità che i film. E quindi i film che ti pompano in prima serata cerchi di vederli in diretta mandando in culo mamma e papà e togliendo con un briciolo di pazienza la pubblicità dalla TV. I film grossi, le prime visioni, sono quasi sempre il lunedì sera. Black Rain-Pioggia Sporca, oscuro noir metropolitano dal regista di Blade Runner e Alien. Black Rain è un bel film metropolitano, nero come la pece, tutto giocato sui doppi. Due poliziotti di New York, uno rude e stradaiolo l’altro semi-yuppie, arrestano un criminale giapponese dopo un omicidio. Lo devono estradare in Giappone, dove scapperà e ricomincerà una guerra contro un altro boss della mala di Tokyo, mentre i due poliziotti fanno team-up con la polizia giapponese scontrandosi in una maniera molto doppia e solidale e arrivando a una conclusione più o meno meritata. Il bandolo della matassa sono due matrici per stampare soldi falsi in mano ai due boss. Mio fratello snobba la morosina e si guarda il film a casa con me, diventa fiscalissimo nell’eliminazione della pubblicità ma decide di rischiare comunque con una cassetta da 180. Black Rain, su Canale 5 in prima visione, è una delle esperienze più esaltanti della mia vita, in blocco. Chiunque di noi, intendo gente che passa qui sopra qualche tempo da un po’ di tempo, ha avuto un’esperienza simile: i film duri con protagonisti che dicono un sacco di parolacce, immaginarsi che dopo i venticinque parlino tutti così, che i bassifondi delle città sono duri perchè non devi farti intimidire e devi saper rispondere tu che cazzo ciai da guardare. Andy Garcia è irritante, Michael Douglas più è irritante più lo pagano. La tizia americana bionda mio fratello dice gran figa e io dico ma insomma. Lui mi fa star zitto e mi dice che non capisco un cazzo di bellezza femminile. Per diversi anni sono convinto che abbia ragione.
2012
Vent’anni dopo, a saperlo. Ridley Scott, s’è scoperto, era il fratellino scrauso. Arrivano i suoi nuovi film in sala e il disclaimer dice “dal regista de Il Gladiatore e Black Hawk Down“. Ha messo mano al prequel di Alien, Tony è morto e il suo ultimo film davvero figo è rimasto Black Rain. Lo riguardo per accertarmene: lo è ancora. Alien e Blade Runner hanno perso parte di quel fascino malato da cinema inizio anni ottanta o fine settanta, quell’oscurità è diventata cultura pop e retaggio culturale su cui si sono affastellati sequel più o meno apocrifi e/o revisioni a cura dello stesso Ridley Scott (il director’s cut di Blade Runner per me è poco più che pura immondizia) che li hanno sviliti e resi non miei, o comunque qualcos’altro rispetto a quello che erano. Black Rain no. Di Black Rain si sono perse due cose: la videocassetta registrata alla prima visione e il doppiaggio italiano. La prima non è una gran perdita perchè era registrata senza la pubblicità in mezzo, la seconda invece un po’ manca.
Sono anni, questi che viviamo, in cui va moltissimo di moda smerdare i doppiatori italiani come pessimi mestieranti e/o vittime incolpevoli di un’industria volta a svilire la QUALITA’ del cinema americano come si deve. Il dibattito ha un senso perchè passiamo la maggior parte della nostra vita da svegli circondati da connessioni internet e gente che si scarica serie TV in lingua originale come se fuori dalla loro finestra ci fossero campi di granturco sterminati e un Wal-Mart. Essendo che va di moda, noi remiamo contro. Se invece che doppiato l’avessero fatto uscire originale, nessuno al mondo avrebbe mai sentito Michael Douglas pronunciare con voce scura e cattiva e vi pioverà tanta di quella merda addosso che maledirete il mio nome tra una doccia e l’altra. In originale dice I’m gonna fire up a shitstorm you’d wish you never heard my name. La grandezza di Black Rain è tutta nei dettagli. In inglese Conklin dice rassegnato suits, man (o qualcosa del genere) agli agenti della disciplinare, in italiano gorgheggia burocrati di merda. Ho scoperto in tempi recenti che in Vivere e morire a Los Angeles quando la macchina imbocca la strada contromano, nella versione originale John Pankow non urla CHE CAZZO FAI, ed è questo genere di cose che ti fa finire impantanato nell’età adulta senza che nessuno ti chieda gentilmente se sei pronto.
Le questioni di contorno le scopro leggendo su internet. Su Rottentomatoes il film è considerato una mezza ciofeca senza costrutto, su Wikipedia si parla di mixed reviews. L’attore che interpreta Sato era morto di cancro poco dopo la prima del film, è un grandissimo, così come quello che interpreta Masahiro Matsumoto, premio simpatia del trentennio in corso. La tizia americana bionda, che mio fratello diceva gran figa e io dicevo ma insomma, non me n’ero mica accorto che è Kate Capshaw. Do la colpa a capelli trucco e vestiti. Per tutto il resto, pomodori e qunt’altro, vale la pezza che avevo attaccato per Freelancers: ci sono i grandi film della storia del cinema, ci sono i film tecnicamente ineccepibili e ci sono i film che piacciono a noi, quelli che ti arrivano alla pancia e che ti parlano coi loro difetti -alcuni a vent’anni e passa di distanza. Non mi vergogno di dire che Black Rain è ancora, e di gran lunga, il mio film preferito di Ridley Scott. E se ci si guarda con un occhio appena attento, è anche il più tonyscottiano.
Un fottuto capolavoro senza se e senza ma.
d*******o che bello black rain
Daccordissimo sull’importanza storica delle pubblicità nelle videocassette. Bttuta solo da quelle occasioni in cui registravi i film su italia uno e allora ti registri i promo che faceva italia uno per pubblicizzare il suo stesso logo fino a tipo il 2005…..
oppure battuto anche da quelle occasioni in cui registravi un cartone perchè dovevi essere fuori casa e lasciavi acceso, e la cassetta diventa custode di un’intera mattinaata di programmazione/pomeriggio di programmazione per cui a distanza di anni rivedi gli stessi cartoni/telefil nell’ordine in cui li assorbvi da bambino (sigle incluse). Quando li ritrovi a distanza di anni, tipo capsula del tempo, i casi sono 2:
1 ti scende la lacrimuccia e lentamente torni bambino, eti immagini che nella stanza davanti al televisore non ci sia più tu, ma appunto un bambino coi tuoi stessi vestiti
2 cinicamente sgrani gli occhi e pensi “ma davvero andavo in fotta per questa roba?” (provate a rivedervi una puntata dei power ranger o dei vr troopers oggi e mi direte).
ma una cosa: la director’s cut di blade runner……quella in cui praticamente c’è il finale che volevano tutti tranne Ford e i produttori…ma che dà un nuvo senso a tutti i dialoghi dall’inizio del film……e che riempie anche un plot hole (tipo Ford che riesce a non farsi massacrare in 2 minuti dal replicante…si ok, c’è la scusa che era moribondo…ma vabbè).
ok, forse oggi nell’era post shyalaman quel finale è un pò sputtanato…tant’è che io sto tipo di finali oramai li afferro dal trailer o da 2 minuti di film (non cito film recenti per non spoilerare quindi mi butto sul vago…coff coff Anne hathaway+ aereoporti….coff coff dicarpio+accendini….coff coff deniro+bimba paranoica)….ma onestamente forse sarebbe sputtanato anche in quell’epoca tra i 70 e gli 80, dopo 5 stagioni di twilight zone e dopo Giro di vite.
E sopratutto, il director’s cut ha un finale che toglie il fiato, un finale da running men, non roba tipo pubblicità mulino bianco, io la gnocca e la mia macchina…..un mondo che non si capisce come smete di essere sporco e inquinato, e ovviamente lei che si scopre essere speciale. Speciale, chiaro? non è che se mettiamo le basi per una lvoe story che non può durare il pubblico compra meno biglietti. No ,lei è speciale….ma vaff….
e cmq la parabola discendente della carriera di Sean Young è tremenda, perfino peggio di quella di Micheal keaton.
Il film che mi ha inconsciamente convinto a passare Natale e Capodanno fra Kyoto e Tokyo mentre la gente assaltava l’ipercoop “I Portali” convinta che Saddam dopo il Kuwait avrebbe paracadutato la sua guardia repubblicana sulla bocciofila Villa d’Oro……poi nel Sol Levante ci ho anche trovato moglie, ma questa e’ un’altra fottuta storia…..
A.
il director’s cut di blade runner effettivamente l’unica cosa buona rispetto all’originale è che gli han tolto quel mezzo minuto in mezzo ai monti. però la voce fuori campo nell’originale per me ci sta da dio. e ricordiamoci comunque che è uscito dopo un paio di mesi di spiegoni della stampa a supplire l’assenza di spiegoni nel film “ho aggiunto il sogno dell’unicorno, hai capito, così si capisce che è un replicante, cioè, hai capito no?”. probabilmente è l’unico caso nella storia di regista che si fa coscientemente lo spoiler da solo.
l’intro del secondo indiana jones non era una specie di omaggio a questo e anche a blade runner…che poi spielberg la bionda americana se l’è sposata…
P.S.
ho il dvd del film che si vede peggio dei film dei fratelli lumiere…
@Woody Alien
i Power Rangers ??? Ma quanti anni hai ??? Meno di 35 ??? Via subito da qui !!! ;)
Comunque concordo: il più TonyScottiano dei film di Ridley Scott.
Appoggio particolarmente il discorso riguardante la Moda della critica del doppiaggio.
Da aspirante doppiatore, so che ci sono molti lavori lasciati a persone che li svolgono in maniera approssimativa, o altrettanti ai quali con tutta la buona volontà è difficile rendere giustizia per l’intraducibilità di alcune cose (qui in particolare il filone comico è quello che rischia sempre maggiormente). Ma sono un fiero sostenitore del fatto che dovremmo sempre ringraziare il fatto di avere una scuola (o lobby..hem hem) di doppiatori coi controcosiddetti…mentre ora con sto download da internet, ci son quei due o tre pirla che per aver imparato due cavolate di inglese si sentono in diritto, o comunque molto fighi nel criticare il doppiaggio a 360° fino a personaggi del calibro di Oreste Lionello o Ferruccio Amendola (pace all’anima loro) che era gente ringraziata al tempo dagli attori stessi perchè senza il loro contributo non sarebbero arrivati dov’erano anche in Italia.
Bell’articolo.
Un mio piccolo ricordo triste legato a questo film…
Non ricordo perché o per come in quel 1988 mia mamma mi stupì chiedendomi se mi andava di andare al cinema a vedere “Black Rain”. La risposta fu quella tipica da quattordicenne acido: “TU a vedere un film di sparatorie e amazzamenti? Lascia stare, non fa per te.” (traduzione: “IO andare al cinema a vedere un film di sparatorie e amazzamenti con la mamma!? E se poi qualcuno ci vede?”). Lei ci rimase un po’ così e non se ne fece niente. Immagino non sarebbe piaciuto a nessuno dei due, perché a lei i film di “sparatorie e amazzamenti” non piacevano davvero e io ero in piena fase di riscoperta di gente dura e pura come Peckinpah e quindi di netto rifiuto per l’estetica patinata anni 80.
Però ora capisco che in fondo, con quella inaspettata proposta, aveva solo cercato di farmi un piacere, un goffo tentativo di entrare in sintonia con i gusti per lei strani di quel suo figlio strano.
Oggi che mia mamma non c’è più penso che il ricordo di una serata cinematografica un po’ imbarazzante sarebbe molto meglio del ricordo di quella rispostaccia da figlio un po’ stronzo.
Ah, poi credo poi di averlo visto anch’io in prima visione su Canale 5.
Non ci impazzisco, ma mi piace molto e lo metto comunque nella zona alta della filmografia di Scott. Di cui preferisco i primi quattro (sì, “Legend” compreso: non un grande film, ma grande cinema) e il suo ultimo filmone per me è “Thelma & Louise”.
PS totalmente d’accordo con quanto scritto su Blade Runner e le director’s cut farlocche che stanno distruggendo la memoria (già breve e debole) del cinema.
Ok, quel 1988 era il 1989.
Andrò per punti:
1) la voce fuori campo di Blade Runner è stata forse l’unico caso di “intromissione riuscita” della storia del cinema. Funzionava. Punto.
2) Black Rain è un POLIZIESCO VIOLENTO da libro di testo, con personaggi talmente spessi che per registrarlo su VHS dovevi prendere una cassetta con nastro rinforzato.
3) La scuola di doppiaggio italiana da sola meriterebbe l’introduzione di un Premio Oscar apposta. Sono perfettamente d’accordo che i film vanno visti ANCHE in originale, ma DOPO aver visto la versione doppiata.
Perchè Ferruccio Amendola era Rambo, Woody Allen, con la faccia di Woody Allen e le psicosi di Woody Allen non poteva non avere la voce di Oreste Lionello, e chi ha visto “L’ispettore Closeau della Suretè de Paris” in azione sa che fa ridere la metà senza la voce di Giuseppe Rinaldi.
Ci aggiungo anche per buon peso Lupin III: i nipponici avranno una grande scuola di doppiaggio anche loro, ma il compianto Roberto del Giudice era semplicemente oltre.
è un film tosto, un danko con molta più classe e trama a mio modo di vedere, film come ai tempi ne facevano sicuramente più di oggi. ieri mi riguardavo per puro caso su iris, l.a. confidential, altro film mica da ridere che pure non gode di sta gran fama. sono questi i film che considero esperienze più che semplice intrattenimento di 90/120 min, e non ce ne sono tanti. tra l’altro, ricollegandomi parzialmente al discorso del fratello più grande, da giovani non siamo sempre in grado di apperezzare appieno certi film, io per esempio solo un paio di anni fa (ora 35) ho visto e apprezzato un basic instinct director’s cut, scoprendolo un gran bel film come mai avrei pensato, ai suoi tempi ne avevo visto solo qualche spezzone soprattutto per la famosa topa sharoniana… morale della favola, ci sono film e film e ci vuole anche l’età giusta per poterli apprezzare, e questo vale anche per il fascino femminile, io ad esempio oggi vado pazzo più per una pfeiffer che per una megan fox qualunque.
Altro capolavoro! Ancora lo ricordo con amore questo film! ah… che anni…
Ricordo anche il primo videoregistratore comprato in famiglia e il primo film registrato: SBIRRI OLTRE LA VITA! Lo adoro…
(prima cassetta comprata: Rocky V).
E le dure decisioni se registrare in SP o LP.
Sulla qualità dei nostri doppiatori niente da dire, sono grandi mestieranti. L’unica cosa è che alla fine una voce doppiava 10 personaggi diversi e tutti avevano le stesse voci, poi se cambiavano erano traumi!
@JamesBeruschi no dai aspetta LA Confidential qua ce lo siam visti tutti dopo aver letto il libro e siamo incazzati come delle pantere dal 1998 :)
sul doppiaggio non mi sono ricordato di scrivere nel testo la cosa fondamentale che Douglas Miike in originale ha una voce da papero tipo Martin Sheen, il che ci porta in una zona emotiva di merda. se ti vedi apocalypse now doppiato con quel vocione da iper-rispetto che ha martin sheen nell’originale (tra l’altro visto che siamo entrati in argomento ci tengo a precisare che Apocalypse Now Redux NON ESISTE, non è mai uscito al cinema, nessuno ci ha mai messo mano, il signoraggio bancario e le scie chimiche) il film ne guadagna un casino. stessa cosa Douglas Miike in Black Rain, secondo me Pino Colizzi è il suo doppiatore definitivo, molto più di Oreste Rizzini che massimo rispetto etc ma dupalle. pino colizzi tra l’altro è quello di swan nei guerrieri della notte, in un modo o nell’altro tony scott torna sempre.
@Tommaso il tuo post mi ha fatto scendere il lacrimone…Sul serio
@Wim Diesel: riguardo ad Apocalypse Now Redux, in che senso non esiste?
Io quando lo vidi la prima volta proiettato in piazza maggiore alla rassegna speciale di cinema della Cineteca di Bologna avevo letto proprio “Redux” o magari lo han spacciato per tale, so solo che durava tipo oltre le 4 ore, ben più della sua durata normale.
Fra l’altro, e qui so che andrò contro i molti cultori di quel film che ci saranno qui, il mio giudizio non fu tanto positivo, complice l’hype eccessivo fatto fino a quel momento e quindi le troppe aspettative, il fatto che fosse in lingua originale con sottotitoli in francese e sotto in italiano (al tempo non ero in grado di seguire un intero film in lingua) e per finire che 4 ore e passa mi sembrano tutt’ora troppe….
non esiste nessun Apocalypse Now Redux.
Pensavo proprio ieri a questo film.
@Woody Alien: Non ho meno di trentacinque anni e quindi ho avuto la fortuna di vederlo al cinema, doppiato, naturalmente. E poi l’ho visto e rivisto arrangiandomi anch’io con video cassette e maldestri tentativi di eliminare la pubblicita’.
Lo volevo su cassetta per bloccare la pellicola nel punto che mi interessava e imparare a memoria le scene “cult” . E’ sato in assoluto uno dei film che ha contribuito a scatenare la mia passione per il genere. E per il cinema. Quello era “andare al cinema” e ogni volta che entro in una sala spero di uscirne sentendomi di nuovo cosi’, con la tentazione di rimanere e farmi un altro giro. Blea! Ora quasi-quasi mi commuovo.
SPOILER
Ma sbaglio o questo film quando viene trasmesso in TV la scena dell’omicidio di Garcia è censurata? Non ho il DVD e non posso sapere se mostrano degnamente il suo decollamento… e mi sembrava che ci fosse uno sfalsamento nel sonoro di fondo…
@tommaso
Ho visto quel film con mio padre (r.i.p.).
————–
Nanni, mi rispondi al commento su Six Bullets?
————-
Diesel scusa ma non ho capito nulla del tuo commento al mio post…cioè in conferenza stampa Scott si è spoilerato da solo??
Una scemenza, forse, ma non ho capito la frase “diventa fiscalissimo nell’eliminazione della pubblicità ma decide di rischiare comunque con una cassetta da 180”. Che cosa dovrebbe rischiare?
Gran bel film con un ottimo doppiaggio.
Il problema con il doppiaggio ultimamente è che i grandi se ne sono andati e adesso doppia un po’ chiunque e il film perde di qualità, soprattutto per i film di nicchia o magari con attori/registi poco conosciuti.
Mi accodo con chi dice che Apocalypse Now Redux NON esiste!
Sul doppiaggio o meno dei film mi dispiace non concordare…e’ un male necessario per paesi come l’Italia. Di certo ha dato tanto lavoro a tante persone. Non e’ snobismo ma quando torno in Italia e vedo i film in televisione doppiati mi devo forzare. E generalmente dopo poco spengo.
Infatti ce solo Apocalypse Now. Redux ????
Ma che è sta omertà su sto redux? xD
Ma avete cambiato film?
@The bride – decide di NON rischiare, errore mio
@ Tommaso: Un fraterno abbraccio da parte mia, non trovo parole migliori per esprimere quello che penso, ma sappi che mi hai commosso.
Ci sono giorni in cui sono proprio contento di avervi scoperto; in cui penso che magari senza di voi avrei speso dei soldi per vedere il film francese sugli chef con Reno. Ed invece li ho spesi per vedere Attack the Block. Per dire.
Non credo di avere mai letto qui una recensione che fosse solo una recensione. Dentro ci si trova tanta di quella roba da farti venire voglia di cinema per un mese. Ogni giorno.
In generale leggendo i 400 calci (inclusi i commenti) non mi sembra tanto di leggere un sito di cinema ma, per quanto possa sembrare strano, l’esperienza di lettura è molto simile a quella che mi da un libro.
Sarebbe da consigliare la lettura dei 400 calci (inclusi i commenti) a tutti quelli che pensano, dicono e scrivono che “guardare film violenti rovina le menti dei giovani” e stronzate simili. Tipiche di chi ha troppa paura di se stesso e della vita per immaginare di campare serenamente.
Grandissimo. Uno dei miei film preferiti. Fotografia pazzesca (le strade di Osaka, lo scontro nella fonderia…), grandi personaggi, giappone+pulotti cazzuti come piace a me.
Grazie ancora a chi mi aveva svelato il titolo del pezzo synthpop che si sentiva per mezzo secondo nella scena del club.
Io l’ho visto al Cinema, a 15 anni, con gli amici in religioso silenzio e senza ragazzine che avrebbero pregiudicato la visione (con loro si andava a vedere Harry ti presento Sally per dire…).
Per un ragazzino di 15 anni vedere le moto che facevano la corrida era il massimo dei massimi e poi il karaoke, il taglio del mignolo… quanti ricordi!
Cordialità
Attila
@jcvd: dove sono le paroline magiche?
E pensare che tutte quelle volte che lo davano in 2a serata su italia1 cambiavo canale perch
eh Tommaso dai… ho appena detto ai miei che questa domenica non ci vediamo e adesso devo richiamarli..
Doppiaggio: in generale son contento dei “vecchi doppiaggi” in italiano , sono quelli “nuovi” che secondo me son peggiori.. o forse
@ Wim DIESEL Ciao Wim,volevo solo dirti che non conosco l’inglese. E quindi??? Dirai tu….e che quando hai scritto di quella frase che se non ci fosse il doppiaggio nessuno avrebbe mai sentito “vi piovera tanta di quella merda adosso…..”,beh nell’originale dice???? Boh io l’inglese non lo so.Quando mi succedono di queste cose mi rendo conto che devo assolutamente impararlo.
una cosa tipo “scatener
Io nel doppiaggio italiano ci credo ancora. Poi che alcune cose siano magnifiche (il sgt. Hartman di Full Metal jacket, Homer Simpson, Iena Plissken) e facciano mordere la polvere agli originali
non ho niente contro questo Apocalypse Now Redux di cui parli. non esiste alcun Apocalypse Now Redux, come posso avere qualcosa contro film che non esistono.
un film che incasina parecchio le accentate
ahah come posso dimenticare il film di cui il poster 3 metri per 2 dominava nella mia camera fin dall’adolescenza? Purtroppo l’ho lasciai a barcellona in un altra casa in un altra storia.. sostituito da qualche anno degnamente da quello di (appunto wim) vivere e morire a los angeles.
apocalypse now redux non esiste, soprattutto e fondamentalmente a causa del nuovo doppiaggio italiano dove la PRIMA FONDAMENTALE BELLISSIMA E FOTTUTISSIMA frase “Saigon… merda”
@Hellblazer Homer e’ un cartone animato quindi di fatto ha un doppiatore anche nella versione originale, mentre poi anch’io mi ero affezionato al doppiatore di Kurt Russel perche’ vedevo ogni anno 10 volte lo stesso film pero’ e’ la sostanza di dare a un attore che ha una sua voce per quanto deludente la voce di un altro…avete mai visto un film con Schwarzenegger doppiato in cinese? Avete mai visto “the Expendables” in Cinese?
@ Wim ok grazie.
RAGAZZI CHE FILM DELLA MADONNA!
Se proprio, avrei gradito una sparatoria finale più cattiva, stile L’anno del dragone di cimino,ma va bene così.
Il migliore del peggiore degli scott dopo il 1982.
L’ho visto ieri per la prima volta in vita mia; signor film.
Un simile ritmo l’avrei voluto per Blade Runner.
Domandona; ma quanta polvere/fumo usavano in quegli anni per fare i fasci di luce?
Altresì mi spiace per Sato.
Anche per me è un signor film, sia chiaro. Uno dei miei buddy preferiti in assoluto.
Film grandissimo. Ancora oggi se per caso ne vedo una scena passare in tv, mi siedo e arrivo fino in fondo in religioso silenzio, non importa l’ora. Praticamente perfetto: le facce, il ritmo, i dialoghi.
E si’, e’ uno di quei film in cui i doppiatori avevano e controc., mentre oggi capita sempre piu’ spesso di sentire attori quarantenni doppiati da ragazzini delle medie (peggio ancora per i personaggi femminili).
Appena visto per la prima volta. Madonna santa che film tostissimo. Una bomba TOTALE. Sulla directors di Blade Runner dissento totalmente..
2022… resta ancora un gran film!
Scopro, giuro non lo sapevo, che Yūsaku Matsuda fosse così leggenda da ispirare Ken il guerriero, Spike Spiegel e svariati altri personaggi