httpv://www.youtube.com/watch?v=yLxZXFB0Hsc
Succede che il Capo dice che dobbiamo espiare tutti quanti qualcosa, e quindi cominciamo assegnando a Stanlio un film di Bollywood. Va bene, dico io, non è che sia un esperto di cinema indiano ma tutto sommato Endhiran l’ho visto con enorme piacere, il Capo non sarà così malvagio da passarmi qualcosa di totalmente fuori target. Mal che vada becco un brutto film di fantascienza (o di supereroi, diceche il film è «l’Iron Man indiano»).
Mal che vada.
Viene fuori che il Capo mi ha buggerato ed è quella la vera espiazione, il ghigno satanico di Nanni mentre la verità mi colpisce sul grugno come un pugno.
Mantera non è un film indiano.
È malesiano malesico malese proveniente dalla Malesia, come se per me la Malesia fino a due giorni fa fosse qualcosa di più di “un posto con le tigri”. Be’, sarà strano, mi rassicuro, ma interessante. In fondo stanno là dalle parti dell’India, no? Ci saranno colori, balletti, bufferie, effetti speciali, indiane dagli occhi di luna, pallini sulla fronte, call center.
Doveva essere indiano, sarà malese, quantomeno sembrerà un po’ indiano, no?
Ho fatto partire il film, dopo un paio di minuti ho stoppato e ricominciato e ho cominciato a scrivere la rece in diretta.
Immaginate di leggerla con la voce di Fabio Caressa.
VI RACCONTO QUELLO CHE SUCCEDE
IN QUESTO FILM
Mantera inizia con una voce narrante in inglese* che racconta di organizzazioni segrete e distruzione e guerrieri della luce. Non ci capisco granché. Dopodiché mi ritrovo in una base militare all’interno di un centro di ricerca in Russia, con mafiosi russi che parlano in russo mentre vagano per corridoi immacolati indossando cappotti con il collo di pelliccia. Si prosegue con uno scontro a fuoco tra robot in CGI tirati su in dieci minuti con l’Unreal Engine [correzione postuma: più che altro con il motore grafico di Joe Razz], l’arrivo di una moglie russa (che vive per soddisfare il proprio marito come ben sa chiunque abbia mai navigato sull’Internet) con labbra a canotto e che scopro poi essere una ex Miss Mondo, poi l’interfaccia del Pip-Boy di Fallout 3 che prova a spiegare un qualche tipo di contesto. Continuo a non capirci granché. Poi arrivano i titoli di testa, uno slideshow realizzato in Power Point con musica orrenda di sottofondo.
Al che inizia il film.
E le cose comunque non migliorano! Siamo finalmente – suppongo – in Malesia, dove uno zarro sta giocando online a una versione altrettanto zarra e virata Tron di Mortal Kombat, con tanto di mech che si danno le pizze e scritte fluo tipo FINISH HIM. HIM? Ma è un andr… oh be’, non c’è tempo, è spuntato il Sole, è l’alba di un nuovo giorno ed è il momento del montaggio anni Ottanta con musica di plastica e il protagonista che viaggia in bici verso la sua meta: l’università! Sarà mica che lui diventa amico di un mech fuggito dalla fabbrica e il film diventa la versione malese di Corto circuito? Ci sono pure i bulli che lo spintonano e la musica di piano.
E un tremendo stacco di montaggio. Che ci riporta ai russi! Non ci si sta dietro.
Potrei andare avanti così fino a fine film, sono sicuro che mi divertirei un sacco, anche perché è arrivato LORD KANAZAWA, che parla con la voce di un cattivo dei cartoni animati. O come Bane.
Ma non l’ho fatto, perché a quel punto s’è scaricata la batteria del portatile e mi sono concentrato solo sul film. Sono tornato solo ora.
Io non so cosa dire di Mantera. È un pastrocchio di… cose, e di cose anche nostre per giunta, nel senso che non c’è scena che non sembri una versione un po’ sfigata di qualche film occidentale di supereroi/di ragazzini liceali innamorati/di fantascienza con i robot. Avete presente quei film che sono un collage di un sacco di altri film? Ecco, questo è tipo un film che è un collage di film che sono un collage di un sacco di altri film. Non ci ho capito granché, quindi è evidente che o mi manca qualche riferimento culturale (ipotesi A, preferibile) o a questi è dato di volta il cervello e hanno aperto tutto (ipotesi B, sicuramente più interessante).
Voglio dire che a un certo punto dal nulla parte una scena girata a Dubai con a) la luce pastello, b) la telecamera che segue la protagonista con le labbra a canotto, c) la musichetta arabeggiante ma con quell’arrangiamento occidentale un po’ così che ammicca a un mondo in cui i Radiodervish vogliono dire qualcosa, che sfocia poi con totale innaturalezza in d) un momento gangster dal retrogusto teen.
Ricordatevi il retrogusto teen, che è il tratto dominante del film in ogni contesto, dalle sparatorie ai momenti motivazionali, anche perché il protagonista è appunto un teen, il giovane Azman. Mantera è tipo Chronicle incontra Real Steel incontra Dawson’s Creek.
Cosa ho appena detto? NON LO SO! APPUNTO!
Dice «ma quindi di cosa parla questa roba?».
Il fatto è che vi ho mentito prima quando dicevo di Corto circuito. O meglio m’ero sbagliato: Azman non diventa amico di un cyborg, diventa LUI un cyborg! Tipo che ordina su eBay l’armatura dell’Iron Man malese e a quel punto il film diventa una storia di supereroi senza grande costrutto e con un totale di tre scene in cui Azman fa effettivamente vedere cosa è in grado di fare con i suoi poteri. Fate come se Kick-Ass avesse effettivamente dei gadget efficaci ma non sapesse gestirli (e avesse un poster di Voltron appeso in camera), come se Spider-Man fosse davvero sfigato e non fidanzato con Emma Stone (anche qui c’è una fanciulla, ma onestamente la parte “storia d’amore” è più criptica del resto). Fate anche che il supercattivo è colui che vuole la sua armatura cibernetica indietro, e quindi il film diventa il più classico dei “da solo contro la mafia cibernetica”. E che in mezzo c’è un subplot su un’organizzazione segreta che si chiama tipo Army of Light, che combatte il male per fare qualche cosa ai mantra che illuminano il mondo o roba simile, e detto subplot che si interseca in qualche modo con la vicenda del ragazzino, ma a noi ce ne frega poco perché vogliamo i robot.
Che però, come dicevo, sono concentrati in un totale di tre scene, nelle quali la CGI sembra quella dei cartoni di Beyblade, ve li ricordate? È così pessima.
Se volete vi dico anche che il film è recitato da cani, e per capirlo in un film in cui metà degli attori parlano in malese e l’altra metà in russo vuol dire che ci si impegnano duro. Non è un “male” così fastidioso, i ragazzi fanno più che altro simpatia e un po’ di tenerezza, come se fossero i Power Rangers a Kuala Lumpur. Semmai stupisce lo stacco qualitativo con la regia, che qualche idea (pur se scopiazzata) ce l’ha. Credo comunque sia una caso fortuito: tra montaggio, colonna sonora ed effetti speciali i valori produttivi stanno dalle parti di Batroberto.
Però che volete, questi è chiaro che si divertono un sacco. E sicuramente mi mancano dei pezzi che mi aiuterebbero a contestualizzare meglio il film e magari rivalutarne alcuniMADDAI. Pensando a Mantera semmai mi vengono in mente frasi (probabilmente false e vagamente razziste) come «incoraggiare un’industria nascente» e «provare simpatia per chi comunque prova a fare cinema di genere in un Paese non proprio noto per il suo cinema in generale», e non so se voglio assumermi la responsabilità. Certo è che non conosco la situazione dell’industria dell’intrattenimento laggiù, ma vista la carenza di grandi film malesi nella storia del cinema immagino che anche la semplice idea che ci sia gente che può fare un film sul regazzino robot in quel Paese sia una figata.
D’altra parte in Italia una roba con protagonista l’Iron Man di Moneglia e con 9 milioni di budget alle spalle ce lo si sogna, e chi è messo male quindi?
E alla fine Mantera è brutto sì, e non dice assolutamente nulla di nulla. È più che altro un grido di «ehi ci siamo anche noi e ci stiamo provando», e nella mia scala di valori questo lo rende automaticamente di un brutto piacevole. Ed è talmente kitsch nel senso in cui questa parola viene spiegata su Wikipedia che è difficile, sotto sotto, non volergli anche un po’ di bene.
DVD-quote suggerite
«È cozza, ma du’ botte…»
(ErCoatto, Le Cahiers du Cinéma)«”A moment – I’ll handle it now” diventa “A moment – I’m right on it”»
(Il subbatore, www.sottotitoli.it)«Mi viene in mente solo MACCOSA»
(Stanlio Kubrick, www.i400calci.com)
*accompagnata per me da sottotitoli sempre in inglese che esprimevano lo stesso concetto ma con differenti parole, v. anche seconda quote.
Dalla descrizione che hai dato non sembra nulla di meno di un onesto Kamen Rider e a me Kamen Rider piace abbestia.
Guarda onesto lo è sicuramente, il problema è che o questi non hanno granché idea di come si faccia un film oppure il cinema malese è tutto così e a me manca una cornice e quindi il film m’è sembrato completamente random quando in realtà non è così.
A NASO è la prima, ma potrei sbagliare tutto.
no cioe` ragazzi questo film e` tipo una cosa che cioe` troppo assurdo malese cioe` ci sta tipo uno non so se mi spiego, uno malese sfigato, cioe` questo film e` tipo una roba di fantascienza che non e` che ci capisco molto perche` nel frattempo sto cercando di scrivere una recensione che sembri molto simpatica e quindi cioe` devo scrivere alla cazzo capite e` un po’ come quel film con dentro un altro film con dentro altri venti film! capito no?
E dai
M’hai comprato duro già dalla sigla… però senza Elio non è la stessa cosa
Temo che se ci fosse un’operazione simile italiana, anche se fatta a modino, rischierebbe di passare inosservata se non derisa a prescindere, se un film italiano non è una commedia deficiente (non in senso buono) o un dramma banale spacciato per una grande riflessione intellettuale di stocazzo, il pubblico italiano non si fida e se non snobba è per schernire, mortificare e trasformare il film in un esempio per tutti quelli che credono che si possa fare qualcosa di diverso… poi magari non ne saremmo capaci, però non mi pare che il pubblico italiano (di massa) sia lì ad aspettare un Iron Man di Moneglia (stolti).
Per ora ci si deve accontentare di questo: http://www.youtube.com/watch?v=4et0oJjkDbo
Cmq, “bello” il logo di Mantera che prende il font dai Batman di Schumacher e per il simbolo storpia quello di Nolan
EH. Capisci perché non me la sento di bocciare in toto Mantera? Almeno loro LO VOGLIONO, un film del genere. E sì, il mio è un processo alle intenzioni (del pubblico malese e di quello italiano) e non una valutazione critica.
Sì, le motivazioni per cui non bocci Mantera le avevo colte, non avevo colto che la critica fosse anche al pubblico e non solo al sistema produttivo, per questo il mio pippone
“EH. Capisci perché non me la sento di bocciare in toto Mantera? Almeno loro LO VOGLIONO, un film del genere.”
Parole Sante mio buon Stanlio, parole Sante.
Comunque io non penso che in italia non si faccia roba simile o roba di menare perchè è l’italiano che non lo vuole, penso piuttosto che nessuno voglia rischiare di lasciare la strada vecchia per quella nuova. Classica mentalità italiana che sta mandando a puttane tutto il paese. Formula che ha vinto (in un passato remoto) non si cambia, mentre il mondo invece si evolve e si adatta.
Sinceramente credo che manchi pure il talento nelle singole persone, non si spiegherebbero sennò i costanti corti stranieri su youtube di altissimo livello, mentre qua abbiamo lost in google e willwosh. Magari saranno pure bravi in quello che fanno, ma non sono paragonabili con il resto del mondo. Ci danno la merda tutti.
Vi inviterei a vedere questo corto nel caso non lo conosciate:
http://www.youtube.com/watch?v=3C-9rNqLxGw
Quanto ci voleva a farlo anche qua da noi? Serviva soltanto 1 casa, 1 Emilio è Meglio, 3 attori del cazzo, 2 lire, creatività (l’ingrediente mancante nell’ex belpaese ma essenziale).
È vero, verissimo. Spesso è un discorso che esce fra amici. Se il pubblico non volesse vedere ste commedie di merda o i soliti film su famiglia e casa e chiesa, tristi e che intristiscono, semplicemente non andrebbe a vederli.
È altrettanto vero il discorso che fa schiaffi: i corti di qualsiasi altra parte del mondo sono mediamente di qualità creativa molto alta, vedere quelli italiani è deprimente, a parte qualche eccezione sono cose improponibili e comunque quasi sempre sulla stessa scia commedia e drammetti familiari. E piange il cuore.
Magari è un sogno ad occhi aperti però io fossi in voi de i400calci farei seriamente un pensiero sulla effettiva possibilità di organizzare un concorso di corti a tema horror/action/sci-fi. Potrebbe spingere qualcuno a ricercare strade nuove sia come autore che come spettatore.
Così fra qualche anno per il red carpet in occasione dell’anteprima dell’ultimo horror di Roberto Nonmorto sul pannello dietro a quella figa di sua moglie che posa per le foto, al posto di fangoria ci potrebbe essere scritto i400calci. Rivista di cinema da combattimento.
È tutto giusto quel che dite, MA non credo valga il discorso del talento che manca, in Italia. Conoscete Video Game High School, per dire? Ecco, gli effetti visivi sono tutti opera di un italiano, che ha lavorato anche a roba tipo il fan movie su Metal Gear e bla bla. Ci sono tante cose piccole e belle in Italia, Hydra, Nemesis, Mind, Last Monkey, i corti dei Licaoni. Poi possono non piacere, per carità, possono pure far schifo e tutte le volte che vengono fuori questi discorsi quissù si finisce a fare un discorso più di gusti che di qualità e sembra che siamo circondati dalla merda.
Ma non è così, io sono convinto che il talento ci sia e le idee pure. È solo che la gente non è interessata, o meglio c’è meno gente interessata di quello che potrebbe/dovrebbe.
Cioè non è solo un problema produttivo, che comunque c’è, è innegabile e direi che possiamo anche non parlarne perché è sotto gli occhi di tutti.
Beh, Emiglio è Meglio non avrebbe avuto proprio la stessa resa e la produzione escluso il robot non deve essere stata comunque da 2 lire… però sì, niente di irraggiungibile.
I produttori sono sicuramente pavidi, ma anche il pubblico ha le sue responsabilità: a te non è mai capito mentre magari si discute sul film da vedere in compagnia che qualcuno tiri fuori l’argomentazione “però è italiano, quindi non so…”?… o di pensarlo anche tu ogni tanto?
Il budget di Mantera si aggira sui 9 milioni di dollari. Com’è bello far l’amore di Fausto Brizzi ne è costati 6,5. This Must be the Place di Sorrentino quasi 30. Non so questo cosa significhi, però.
Però This Must be the Palce c’ha li sordi dell’ammerigani, non vale… o sbaglio?
Esatto! E io ragionerei anche su questo, che le superproduzioni italiane passano per forza dai soldi esteri e il risultato finale è il film di un italiano che prova a copiare gli americani invece che di un italiano che fa l’italiano. Per dire di quanto siamo indipendenti e coraggiosi.
Stanlio hai perfettamente ragione non ce interesse, o dicono che è robaccia come inglorius hunterz. E pensare che anni fa avevamo questo http://www.youtube.com/watch?v=leianwECphA . Alla fine è il solito vecchio discorso…
Stanlio, ma può essere che si stiano vivendo ancora gli effetti del floppone del Pinocchio di Benigni?
Un “intoccabile” come Benigni, con ancora in tasca DUE, cazzo DUE, Oscar, ha floppato… è il suo primo flop… è il suo primo film con così tanti effetti speciali… temo che molti abbiano fatto due più due ignorando che i problemi del film erano altri (a me visivamente piacque e non poco)
Aggiungo al calderone l’alta percentuale di pregiudizi negativi espressi nei commenti alla mia rece di Tulpa di Zampaglione nonostante io mi ci sia divertito non poco.
A volte mi sembra di leggere le recensioni di Zzap! Anzi vi leggo perche’ fate le recensioni alla Zzap!…
grande Zzap!
A me il render engine di Joe Razz piace.
Intoccabile benigni aka il nato vecchio aka il più sfigato d’italia dopo fabio volo. Diobono fanno fare pinocchio a un cazzo di vecchio di merda che ha spaccato la minchia già prima di cominciare e la fata zozza turchina la fa la sua moglie incartapecorita. Il grillo chi era? Pistarino? BellaMMerda, poi per forza che il film non se lo incula nessuno e fanno bene.
Se lo inculano solo i toscani quello, pare la loro reliquia, il resto d’italia gli darebbe volentieri fuoco a lui e al suo cazzo amico dante.
Argomento zampaglione: mai visto niente di suo, se qua si dice che merita mi fido, ma com’è allora che l’unico regista decente horror italiano, in italia non lo conosce nessuno? Io ero rimasto ancora a quando faceva il melensino con la chitarrina…
Cmq già avere una merda come ACAB è già un passo avanti và…
@Schiaffi: hai ragione su Pinocchio, ma la percezione di Benigni in Italia è molto diversa da quella che dipingi tu, lo dimostra il fatto che comunque ogni volta che appare in TV anche annoiando con Dante fa il botto…
Il mio discorso era perchè, in ogni caso, a livello produttivo è un signor lavoro e il risultato negativo avrebbe dovuto far ricredere su Benigni e Cerami, che invece continuano a lavorare e, che tu ci creda o no, gli leccano pure il culo perchè lo facciano, mentre molti discorsi su Pinocchio erano “non ha senso fare produzioni di questo tipo in Italia perchè poi non vengono accolte bene”, come se il problema fosse l’unico aspetto positivo del film
@schiaffi: forse ho frainteso, ma “ma com’è allora che l’unico regista decente horror italiano, in italia non lo conosce nessuno?” è esattamente il tipo di ragionamento con cui a) finisce che hanno successo solo Volo e Benigni e b) noi che stiamo qua a fare.
Finora in Italia di Zampaglione, in campo horror, è uscito solo Shadow. Tulpa è un horror italiano con valori produttivi buoni, morti violente e fantasiose, una manciata di scene di sesso e attori famosi. Poi non piacerà a tutti perché non sto parlando di Profondo Rosso ma del divertente horror medio italiano come non ne facciamo da 30 anni, ma intanto quello c’è, è il nostro primo vero tentativo serio da una vita, e se metà dei commenti a una rece positiva sono comunque pregiudizi negativi allora non è del tutto corretto lamentarsi solo dei produttori… no?
Zampaglione lo Zombie ( Rob) italiano?
@Anakin
Ma guarda il problema è che l’italia è un paese in mano ad una casta di vecchi, puro e semplice. Trasmettono quello che vogliono loro e la gente accetta tutto.
Benigni è come fiorello, sta sul cazzo a tutti, non lo sopporta nessuno ma basa la sua fortuna su tutta quella fetta di italianucoli da 2 soldi che dopo una giornata frustrante, tornano a casa, accendono la tv e vedono la prima cazzata che trovano. Dai cristo anni fa negli usa facevano il boom d’ascolti christina aguilera, britney spears e madonna che si baciavano a 3, qua per copiare avevamo pippo baudo e fiorello che limonavano, MA VAFFANCULO.
A chi piaceva una merda del genere? Pessimo gusto proprio, peggio di un’orgia scat, che cazzo voleva dire? Ma vengono strapagati comunque. Se domani mettessero in prima serata uno stronzo appena cagato bello fumante, la gente lo guarderebbe lo stesso perchè la tv propone quello.
Scusa eh, fanno passare per figa estrema pure fiammetta cicogna, non so se mi spiego. Questo è un paese di marchettari, vanno avanti sempre gli stessi perchè hanno fatto cartello in tutto. Poi ovvio che pure il medioman ha le sue colpe…finchè abbiamo un eunuco come fabio volo preso come stile di vita…
@Nanni
non ero ironico, è una domanda lecita dato che mi stupisce che uno come lui che è stato per anni frontman della classica band ruffiana leggerina italiana, ha fatto featuring con mezzo mondo, è conosciuto, ha quella moglie lì che è strainserita nel cinema, non ha un cazzo di mezzo servizio su studio aperto che parla dellaMMerda che ha appena sfornato.
In un paese dove pubblicizzano pure le mutande sgommate di gerry scotti, non capisco perchè questa totale assenza di pubblicità per un ruffiano come zampaglione, tutto qui.
@ Schiaffi: lo so sembra impossibile, ma ti giuro che ho sentito più e più persone, non in TV, parlare entusiasticamente di Benigni e, visto che lo citi, soprattutto di Fiorello… poi di sicuro vengono spinti più di quanto tirino, ma ti assicuro che c’è gente a cui la merda piace davvero…
Un cinque altissimo per il commento su Fiammetta Cicogna, ma anche per quello, mi fa quasi male dirlo, ho sentito persone vere, anche un paio di amici che giuro essere persone rispettabili, parlarne come di una gran figa
@schiaffi: ma io sto parlando dei commenti a questo blog. Pure tu hai pregiudizi negativi. Hai tutto il diritto, eh? E poi magari lo guardi e ti fa cagare. Però se non ci provi nemmeno, tanto per vedere a che punto stiamo, se ci sono passi avanti o meno (e per me ce ne sono di consistenti), allora non ti interessa veramente e i produttori non hanno tutti i torti a non insistere più di tanto. Al momento siamo messi che per essere considerato in Italia Zampaglione, nonostante parta già con un nome conosciuto, deve andare prima ad elemosinare complimenti all’estero…
Guardiamoli e diciamo che ci fanno schifo, ma guardiamoli, altrimenti mandiamo il messaggio che non ci interessano e non ne fanno. Oppure non guardiamoli e prendiamo quel che viene, altrettanto legittimo.
È come dice il Maestro Miyagi:
– se li guardiamo e ci piacciono, bene
– se li guardiamo e non ci piacciono, bene
– se non li guardiamo e poi ci lamentiamo che non ne fanno… “ci schiacciano come uva”
Anche perché se no si genera quel paradosso per cui Mantera lo si guarda perché «uh uh è della Malesia che buffo» e Tulpa no perché è italiano.
@ Stanlio Kubrick: grazie per le segnalazioni, non conoscevo nessuno di quei nomi evidentemente ho visto i corti italiani sbagliati. Al di là del fatto che non tutto quello che ho visto mi è piaciuto, quantomeno si ha l’impressione di qualche idea che gira oltre a deprimenti quadretti su famiglie che si sfasciano a causa della miseria culturale in cui vivono (qualsiasi riferimento a “E’ stato il figlio” e “Reality” è assolutamente voluto) e commediole dove un marito cerca di mettere le corna a una moglie senza però mai fare vedere l’ombra di un capezzolo.
E si arriva a constatare che nemmeno ai tempi d’oro guardavamo davvero gli horror italiani (tranne Argento perché dagli USA ci confermavano che era figo), e che se di conseguenza abbiamo smesso di produrne c’è un motivo e non è solo politico.
Felice di essere d’aiuto per pubblicizzare tutto ciò che è italiano e non comprende – direttamente o indirettamente – il concetto di “Margherita Buy che piange e fuma sizze a nastro in uno squallido tinello”.
Che poi raga’, anche senza andare sulle web series o i corti o i fan movie, da noi negli ultimi anni è uscita roba tipo Henry di Alessandro Piva che è FICO IN CULO e nessuno se l’è cagato anche se ha vinto pure qualcosa al Festival di Torino. Per dire che le cose vanno cercate, e magari se le cercassimo tutti poi le cose migliorerebbero.
O forse anche no eh!
@Nanni & Stanlio:
allora, qua mi si fraintende, io dissi “mai visto niente di suo, se qua si dice che merita mi fido”, ho detto “mi fido”, non ho mai visto roba sua perchè non ne ho avuto modo, non per altro. Ripeto, mi stupisce soltanto che uno inserito come lui non lo caghino di striscio manco a studio aperto, tutto qua. Si sente in giro parlare più in the market che di Mr tristezzza tiromancino e mi domandavo quale fosse il motivo.
Fosse uno povero martire ok, capirei, ma ruffiano com’è e con gli agganci che ha, strano che non trova neanche un minuscolo spazio sul giornale della parrocchia. Forse l’ha succhiato a quelli sbagliati, forse dovrebbe chiedere a Fiammetta da chi è andata lei.
@Anakin: boh, sarà che esco con gente truce, non lo so, fatto sta che tutti quelli/quelle che ho conosciuto fino ad oggi, fiorello lo avrebbero ammazzato tutti, lui lui e quell’altro amico suo che qualche anno fa doveva suicidarsi per debiti di gioco mentre adesso fa il simpatico con le parrucche. E cmq lui che si bacia quell’altro coglione erano da processare al tribunale dell’Aja per crimini contro sta cazzo di umanità.
@ Schiaffi: la mia mamma me lo diceva che non devo frequentare le buone compagnie
@schiaffi: forse se Benigni facesse un horror… Zampaglione è famoso, ma non ancora un Dio in terra a cui è concesso fare qualsiasi cosa gli salti in mente, specialmente se piena di sesso e violenza. Detto questo, i generalisti hanno coperto bene la sua presenza al FrightFest copiaincollando diligentemente il suo pompatissimo comunicato stampa. Il film poi uscirà in Italia a gennaio e vedrai che per allora secondo me sfonderà pure il TG1.
@ Nanni: ma te la immagini Nicoletta Braschi come Scream Queen?
@anakin: che brutta cosa che hai scritto…
@ Nanni Cobretti
“E si arriva a constatare che nemmeno ai tempi d’oro guardavamo davvero gli horror italiani (tranne Argento perché dagli USA ci confermavano che era figo)”
Aspetta dai.
Il thriller all’italiana incassava già ben prima di Argento con la variante sexi canonizzata da Lenzi. Poi il filone è esploso con gli incassi spaventosi de “L’uccello dalle piume di cristallo”, ma gli americani si sono accorti del fenomeno solo con “Profondo rosso”, che uscì quando il genere in Italia era praticamente già in declino. Quindi non mi pare proprio che si sia aspettata la conferma degli americani.
Se facevi invece un discorso sugli horror veri e propri, con componenti fantastiche e soprannaturali, e allora è vero, non hanno mai tirato più di tanto. Ma più che Argento allora l’esempio più giusto mi sembrerebbe quello di Bava, quello sì rivalutato perché ce lo dicevano gli ammeregani (e i francesi).
PS negli ultimi anni mi ha un po’ stancato, ma ci tengo a dire che Benigni mi è parecchio simpatico. Ancora di più alla mia ragazza, a mio papà e a molti miei amici. Quindi, qualcuno mi insegna, siamo tutti italianculi di merda. Son cose che è bene sapere di se stessi. “Mo me lo segno…”
@ Nanni: eh lo so, il mio cervello è davvero un brutto posto dove vivere, però sei tu che hai buttato lì un “se Benigni facesse un horror” e l’associazione mentale mi è stata inevitabile… no grazie, eh, adesso non riesco a smettere di sentire nella testa un “aaaaaaaaaaaaaaaa” più monocorde di loquendo
@tommaso
Sarete toscani, è ovvio. E comunque è italianUcOli, non italianculi.
Boh, sentirlo parlare ogni sacrosanta volta del suo dante o di firenze a me fa venir voglia di ammazzarlo, non colgo neanche l’ironia, sarà che la divina commedia mi ha sempre fatto cagare e non ci trovo ‘n cazzo da ridere e che firenze la reputo nient’altro che un ammasso di chiese e vecchi sassi.
Ah già, è famosa anche perchè alfred ci andava per alcolizzarsi di fernet e usare il cesso del bar senza tirare lo sciacquone.
Mi fa meno malessere pensare ai bambini africani con il pancione, le mosche in faccia e la ciotola con il cus-cus, piuttosto che pensare alla famiglia italiana che se la ride con benigni nel salotto con la carta da parati vecchia, fieri di sentirsi italiani nell’unico momento in cui non dovrebbero.
No, sono e siamo trentini.
Gli unici che bestemmiano più dei toscani. Il che forse vuol dir qualcosa, anche se non so cosa.
Comunque Schiaffi dai, capisco la foga di quando si vuol scrivere un’invettiva, ma Benigni che sta sul cazzo a tutti è pura fantasy.
Mantera me l’ero procurato qualche giorno fa, ho visto le scene con i robot, e ho deciso che no grazie. Piuttosto, visto che si parla di produzioni italiane, ma Adam Chaplin?
aka questa cosa qui http://www.youtube.com/watch?v=QuSL7JpyD-I, tipo kenshiro molto più splatter. ce l’ho (è comunque interessante per più di un aspetto) ma non ho il coraggio di vederlo, ne sapete qualcosa?
Vorrei commentare ma non farei che ripetere le stesse frasi e ribadire gli stessi concetti tuttalpiù riassumibili in “Apparteniamo ad un popolo di MERDA”.
@Schiaffi
http://www.youtube.com/watch?v=2OaxjbYtuQU
Grazie:
@Stanlio K. non so quando riusciro’ a vedere Mantera, per ora vado a cercare i corti di cui sopra (hydra ecc.)
@Schiaffi ho visto ora Blinky.Bello e divertente.
Tommà, ti giuro con tutta la mia buona fede che tutta la gente che ho conosciuto fino ad oggi, se per caso si è tirato fuori l’argomento benigni a tutti stava sul cazzo a parimerito con fiorello, costanzo, d’urso e aldo giovanni e giacomo da quando fanno quegli spot di merda.
Si vede che frequenterò gente spietata, non so che dire, mi spiace che lo apprezzi, vabbè gusti…io ogni volta che lo vedo lo impiccherei male ma vabbè, andiamo oltre su.
@Kurofawa: forse negli anni 80, inizio 90 l’italia meritava, forse, non so bisognerebbe chiedere a chi aveva l’età giusta per apprezzare.
Benigni è il classico prodotto tutto italiota: figura mediocre e sopravvalutata, comico di bandiera di sinistra che ora che non c’è Berlusconi, persino la diagnosi di una malattia fa ridere più di lui.
Legge senza alcuna enfasi o stile la divina commedia e ha vinto un Oscar con un film fasullo dove i farisei sembravano contenti di morire e gli americani liberavano i campi di concentramento mentre le marmotte confezionavano la cioccolata….
Zampaglione non è nessuno e non conta nulla, ennesimo fuoco di paglia osannato da qualcuno che ha bisogno di far vedere che ha scoperto un nuovo talento. Tornasse a cantare con quello sfogato di Senigallia o a fare Bunga Bunga con la
Gerini.
Quanto a Fiorello lo ricorderò sempre come il guitto con la coda di cavallo che faceva il karaoke; poi improvvisamente nello Stivale pervaso dalla mediocrità fa la figura di Sinatra o Letterman… Ma tornatene a fare i video con l’iPhone dal giornalaio tu e tuo fratello raccomandato attore di fiction diMmerda.
voglio dire la mia perchè ho necessità di spezzare le lance.
primo:
dante alighieri.
più schiaffi di così nessuno mai li ha dati. e non parlo solo della commedia poi diventata divina, ma di tutta la sua vita. è qualcosa di supremo. di irraggiungibile. punto. va letta. studiata. approfondita. amata.
roberto benigni.
invecchiando si cambia. lo fanno tutti (tranne david thomas ma va beh, nessuno è perfetto). da (mastro)lindo ferretti a cristiano godano passando per edwige fenech (non mostra più le zinne).
resta comunque un grande non solo per la sua collaborazione con jarmush o per le comparsate al david letterman. l’ho già detto e lo ripeto. “la vita è bella” non è una cosa che vien fuori tutti i giorni (a parte la spacconata del carro ‘merigano).
cinema italiano:
è come per il rock e rollo, non se lo caga nessuno perchè non è “arte” (eh sì ma provate gli Area, i frigidaire tango, i quintorigo… eh).
il cinema che “conta” è quello di “denuncia”. visto che siamo tutti a piangere del fatto che l’informazione (che conta) non la fa nessuno tocca al cinema impegnarsi. ed è anche un modo per avvicinarci a chi nel passato ha dato prova di saper fare cinema.
inoltre mancherebbe un attore capace di essere credibile nei ruoli di un action. chi mettiamo a fare bruce willis noialtri? o stallone?
noi abbiamo quelli che s’impegnano in politica.
quelli che fanno i drammoni.
e quelli che fanno tre metri sopra il cielo.
qua girano i soldi. e di educare la gente non se ne parla.
però, però (e dei però ce ne potrebbero essere i pacchi come diceva il grande andrea pazienza), però non accetto il paragone italia schifo resto del mondo uau.
e non lo dico solo per il passato. ma anche per il presente.
io pubblicizzo astutillo smeriglia per esempio. che con i calci non c’entra niente se non a livelli molto più sottili (e fidatevi di calci ne tira non pochi). ma per voialtri fancalcisti potrebbe essere interessante il cartone “il giorno del jujitsu”.
sono aperto alla lotta!
@blueberry: per un ruolo action Pasotti potrebbe andare, anni fa gente più competente di me ne parlava molto bene delle sue capacità nelle arti marziali.
Però se non sbaglio faceva solo un telefilm di merda sugli sbirri dove parlava e basta.
Ok, uno ha le fisse con la div comm? Bene, se la studi, se la approfondisca, faccia un seminario, vada in tv e ne parli, ok, ma una volta sola, massimo 2. Poi basta però.
Se invece spacchi la minchia per anni sempre con la stessa menata e ostenti sempre quell’ H o C o qualunque lettera sia, sei automaticamente un fail di uomo. Dante un genio? Mah, per me soltanto l’ennesimo bigotto del cazzo che dobbiamo ringraziare se l’italia è il paese di fraticelli che ci ritroviamo, ma questo è un altro discorso.
La vita è bella non mi era dispiaciuto neanche, ma più che la scena del carro, era una merda tutta quella parte del “buongiorno principessa”. Proprio non la si poteva sentire.
Non capisco perché mancherebbe un attore credibile per i ruoli d’azione. Se Matt Damon ha fatto Bourne pure Siani se smettesse di fare il sosia povero di Troisi potrebbe con la giusta preparazione fare gli action dove spacca il culo ai camorristi.
Il problema credo stia altrove. Tempo fa vidi Terra Bruciata una specie di action italiano, la cosa brutta non era mica che gli attori non avevano credibilità. Era proprio il film a funzionare male con una drezione (mi rifiuto di chiamarla regia) assente, attori svogliatissimi e comprimari totalmente incapaci di recitare. Tutta la produzione urlava “sono una poverata”. Cioè se il film fa schifo la gente non lo vede non perché è ambientato in Italia ma perché è fatto male.
Poi è vero ci vuole anche il pubblico ma intanto se si facesse un film buono si potrebbe anche vendere sul mercato invece che farlo nascere e morire in Italia.
Sì però pillole ti (ri)porto il controesempio che citavo sopra: Henry di Alessandro Piva. Ci sono la Crescentini e Claudio Gioè, mica Warren Beatty e Madonna. È molto bello. È il contrario della poverata. Sul mercato non c’è stato verso di venderlo. Addirittura all’anteprima stampa a Milano eravamo io, l’ufficio stampa che organizzava l’anteprima E BASTA. E dunque?
Mi ero perso la discussione interessante uscita in questi commenti. Se dobbiamo tirar fuori un prodotto italiano decente io ci metterei la serie di “Romanzo Criminale”. Paracula come poche cose al mondo ma almeno è fatta come dio comanda; pur con gli stessi attori che di norma li trovi in “un medico in famiglia” o merda simile.
Cmq Benigni+Dante non malaccio ,”la vita è bella” è una bella merda, anzi una merda e basta.
Romanzo Criminale è una grande serie, recitata bene, buoni attori, belle musiche, ritmo e montaggio. Non a caso ha avuto successo anche in Francia e Stati Uniti.
La vita è bella diarrea pura, per non parlare della tigre e la neve, Pinocchio e puttanate varie che il grullo più sopravvalutato della provincia italica ci propina sistematicamente.
Mo’ mi sfogo.
Ho come la strana sensazione che il cinema italiano si faccia corrompere da pretese intellettuali anche quando tenta di cimentarsi su quelli che comunemente vengono definiti film di genere (già questa espressione ha in sé un’accezione negativa che mi irrita alquanto). In realtà, penso che nessuno ha il coraggio di subire le conseguenze di una scelta radicale. Per esempio, quando i registi italiani tentano la strada di film di azione o horror, si preoccupano sempre di fornire diverse chiavi di lettura, per non scontentare nessuno, forse per ottenere consensi da una critica iperpoliticizzata, tenuta veramente troppo in considerazione. Oppure, si adattano a perseguire la pubblicità e soprattutto il facile guadagno. Abbiamo, quindi, registi che, per rimanere sulla cresta dell’onda, fanno film “impegnati”, sempre monocordi, cristallizzati sulle solite beghe tutte italiane, già sviscerate e analizzate fino alla morte. Ci sono registi che fanno cinepanettoni o commedie all’italiana, ma brutte, e che soddisfano, fa male dirlo, una grande fetta di pubblico e poi abbiamo quelli che avrebbero bei film da realizzare, iniziano bene, non hanno il coraggio di rimanere coerenti con le loro scelte, condizionati da un sistema cinema bacato, ottuso e codardo, che continua a preoccuparsi di quello che chiede l’audience imbastardita dalle televisioni commerciali, creando degli ibridi scadenti, invece di rischiare con nuovi temi.
Pensate a un film comico, con delle velleità sarcastiche nei confronti di un tema che ha riempito le pagine dei giornali, ossia il tema delle escort*. Il film in questione (che mi è stato particolamente sul culo) è “Nessuno mi può giudicare”. Ora, a prescindere dalle situazioni divertenti che scaturiscono dalla ricerca di una ragazza normale di sbarcare il lunario con una scelta insolita e al limite (il che potrebbe suonare come una critica sociale), il tutto viene sacrificato sull’altare del “fine giustifica i mezzi”, quasi con la certezza di trovare comprensione nel pubblico per coloro che, spinte da un bisogno, si adattano a scelte di compromesso. Alla faccia dei milioni di donne che sudano per uno stipendio da fame. Siamo, quindi, al panegirico indiretto delle olgettine*, con una Paola Cortellesi forse ignara di rappresentare, in termini positivi lo scadente modello tratto dalla deprimente vicenda berlusconiana. Questa non è commedia all’italiana. Non solo perché manca la vera critica sociale, ma perché in fondo si perseguono i gusti del pubblico compiacente con l’andazzo del momento, così, invece di farlo riflettere lo si invita a chiudere tutti e due gli occhi e ad alleggerire (come se non fosse ormai del tutto evanescente) la propria visione del mondo. Ecco perché chi è fortunato (tipo sua santità N.C.) si sposta all’estero per creare blog che aprono uno spiraglio da dove sbirciare (anche se a volte si tratta di cose discutibili tipo Mantera) cosa c’è di nuovo. Cose lontane anni luce dalla desolazione del panorama cinematografico nostrano (meritevoli eccezioni a parte).
N.B.:mignotte*.
P. S.:scusate,non e’ un blog,e’ una rivista di cinema da combattimento.
E dunque anche la distribuzione ed il grande pubblico entrano nel meccanismo, non ci sono dubbi. Come ho scritto prima se i cinepanettoni non avessero incassato decine e decine di milioni di euri non li avrebbero più fatti. Se qui a Palermo From Hell avesse incassato decentemente magari sarei riuscito a vederlo al cinema. Poco ma sicuro, lo spettatore medio (anche io sono spettatore medio, lo dico a scanso di equivoci e senza falsa modestia) deve essere educato. Ma infatti proprio per questo voi siete importanti, molto più di Nocturno che non ho visto in mano a nessuno al di sotto dei 25 anni all’infuori del sottoscritto riflesso nel vetro della doccia mentre ero sul cesso.
OK, faccio questa domanda, allora: perché i 25enni malesi vogliono un film di supereroi piuttosto fatto malissimo ma che ci sia e sia fatto in casa, mentre i 25enni italiani no?
@Stanlio i 25enno italiani no nel senso che non vogliono un film di supereroi piuttosto fatto malissimo ma che ci sia e sia fatto in casa, italiano o malese?rispiegamelo per favore.
Che ci sia, che piuttosto sia fatto male ma che comunque ci sia.
Perché se è vero che l’offerta cinematografica la fa il pubblico, mi sembra chiaro che ai giovani del nostro Paese non piace la fantascienza, l’horror, la sci-fi, l’action, il thriller e in generale il cinema che vale la pena guardare.
Perchè in Italia manca culturalmente (Maledetto sia il Cattolicesimo nei Secoli) il coraggio\volontà di osare, cosa che invece abbonda in Francia (Dove il Cattolicesimo l’hanno esiliato qualche secolo fa).
Per non parlare della cattiveria gratuita con cui vengono giudicate, non dai critici o dalla gentaglia del Web ma dallo stesso pubblico “intellettuale”, cose si povere ma sincerissime come Inglourious Hunterz.
E’ un paese, da questo punto di vista, irrimediabilmente rovinato, popolato da vecchi anagrafici e giovani vecchi.
Evito di continuare, odio i WOT.
BENIGNI MERDA.
Non sono convinto, non credo che sia solo una questione di osare.
In Francia fanno più horror, OK, e pure action che però per il 90% è in mano a un tizio che s’è costruito Hollywood a casa, ma fantascienza? Supereroi? Fantasy?
Poi però Avengers fa i miliardi anche da noi. Boh?
E’ lo stramaledetto pregiudizio che li frega,se fossero stati “educati” a vedere
tutto,prima di scartare alcuni prodotti a priori,avrebbero sviluppato una salutare curiosita’,
che ora li spingerebbe ad essere un pubblico con esigenze piu’ variegate. E questo cambierebbe radicalmente il sistema cinema italiano. Ma se si fissano catatonici davanti a programmi scandalosi,che non voglio nemmeno citare,non cambiera’ mai niente.
Io ho vissuto in tailandia con qualche puntatina in malesia e ho visto una cultura giovanile molto piu’ ” contaminata” della nostra. In italia siamo in un bozzolo.
secondo me siete fuori strada.
Prima benigni: merita. Senza se e senza ma. Da arbore, passando per jarmush fino a troisi. Lasciate perdere la “sinistra” e i “soldi” o i sermoni dal fu biagi, di quelli frega niente.
Ora dante:
bigotto? E perché?
Cazzo ha inventato l’umanesimo, ha parlato di mussulmani, e bene, nella commedia (e a quel tempo, come ora, non erano certo in), ha avuto il coraggio di denunciare le stronzate che facevano i potenti del tempo compresa la chiesa, e l’ha fatto in versi perfetti! É ancora avanti oggi ma che sei pazzo? Un’opera in cui c’é tutto! Vita, mortr, sacro, profano, colto, popolare. Ma dove trovi un’opera che racchiude tutti i generi inventati a quel tempo?
Benigni e dante:
ma meglio vedere benigni che legge dante una sera a settimana che la de filippi, i reality, i cantanti,e tutta la cacca che trasmettono. Ma scherzi? Quanta visibilità ha dante rispetto a che so i vari proci del gf?
Il problema é l’educazione. Io non me la bevo mica! La gente va a vedere quello che a martello pubblicizzano. Al cinema andrebbero comunque indipendentemente da che mandano. La tv l’accendono comunque non frega cosa dà si tratta di arrivare alla fine della giornata credetemi. Un film di totò vale più di tutti i cinepanettoni e di tutti i zelig/colorado della terra. Guardatevi gli sketch della smorfia! C’era tutto: politica, religione, attacco all’arte.
oggi no? Perché? Perché non vogliono mostrarceli. C’é antonio rezza. Ma qualcuno lo sa?
@bluberry: Si, talmente avanti dante che i poveri gay si pigliavano una pioggia di fuoco solo perchè gli piaceva il cazzo e la chiesa sta stronzata la porta avanti ancora nel 2012 nonostante i suoi fraticelli siano degli sbuccia-banane con il culo a tradimento…Ma per piacere và.
Dante…morto di figa per una bambina che non gliela smollava, un pò come se michele misseri domani si mettesse a scrivere poesie a cazzo e lele mora gliele pubblicasse.
A blubbè, non ci serve benigni che ci legge il suo libretto ostentando la sua cadenza, piuttosto metto real time e mi vedo Ramsey che dal carcere di Vauxall cucina con i carcerati e poi vende il prodotto da Caffè Nero. Quella è tv, gente vera, mica quel vecchio del cazzo con la forfora e la giacca da professore zozzo di 2 taglie in più.
Pero’ non pubblicizzano i film che puoi vedere all’estero, visto che in Italia non arrivano o arrivano con mesi o anni di ritardo. Se vivi in Italia devi essere tu a prendere l’iniziativa,a chiederti cosa succede oltre i confini di questo paese e a cercare. All’estero,metti Londra ecc., le cose semplicemente succedono. E’ tutto a portata di mano. Non sono terrorizzati da quello che arriva dall’esterno. E poi la storia. Vi ricordate la porcata che fecero a Bertolucci con Ultimo tango? Questo e’ il retaggio che ci portiamo dietro e con il quale stiamo facendo ancora i conti.
Aveva ragione Nanni Moretti quando urlava che Alberto Sordi e’ quello che ci meritiamo. Altrto che supereroi, fantasy & Co. made in Italy. Magari.
@Kuro Fawa Maledetto sia il Cattolicesimo nei Secoli SEMPRE
Non lo so che faccia avrei a vedere un Iron Man ambientato a Dalmine, a Macerata o a Catania. Mi sembrerebbe una cosa copiazzata e che non c’entra un cazzo con l’Italia. Probabilmente però vedrei bene un film su un’azione dei militari italiani in Afganistan che va a recuperare un ostaggio. O dei poliziotti che che fanno irruzione in un quartiere controllato dalla criminalità. Perché un ragazzo Italiano di 25 anni dovrebbe avere difficoltà a vedere storie simili? Non lo so, ma certo deve essere pubblicizzata, o comunque portata a conoscenza del pubblico. Anni fa Taricone era in un film dove (mi pare) interpretava un militare. Mai visto. Ho sentito parlare bene di El Alamein ma non l’ho mai visto. Introvabile. Da addetti ai lavori mi sapete dire perché?
@ schiaffi: Su Dante tieni una posizione coerente con te stesso ma comunque allucinante. Se la Divina Commedia fosse stata scritta 70 anni fa sarebbe comunque un monumento, però è stata scritta 700 anni fa. E nel 1300 ha piazzato un Papa all’inferno. Poi è ovvio i sodomiti si pigliano la pioggia di fuoco, ma la tua critica mi sembra come quella di certi integralisti contro le sigarette nei film degli anni ’60. Ridicola.
@pillole:
quello di taricone si chiama radio west e non sparano neanche un colpo, nassirya con raul bova sembrano 4 coglioni piacioni e el alamein merita ma a parte il dramma umano, scordati di vedere la folgore che distrugge i carri inglesi a suon di molotov. Troppo buonismo, dopotutto che ti aspetti da un paese che fa gli spot/calendari dell’esercito con i militi senza armi in mano. Non sia mai che poi qualcuno pensi che quella roba spara…
Sulla divina pochezza ho detto già tutto.
@Schiaffi: ti ho sempre stimato e ho sempre condiviso la quasi totalità di ció che scrivevi.
Da quando ho scoperto che odi Benigni, hai la mia ammirazione, io quel grullo sopravvalutato lo detesto, ma tutti quelli che lo conoscono lo osannano come Gesù sceso in terra e dicono che sono un ignorante a criticarlo…
“Su Dante tieni una posizione coerente con te stesso ma comunque allucinante” @pilloledicinema si,guarda,pure io non capisco sta cosa,allucinante davvero.Per quanto riguarda la frase sui supereroi, fantasy ecc. citavo @stanlio K “mi sembra chiaro che ai giovani del nostro Paese non piace la fantascienza, l’horror, la sci-fi, l’action, il thriller e in generale il cinema che vale la pena guardare” e mi sono espressa male.Neanche io lo vedo bene un supereroe che svolazza su Frittole pero’ qualcosa di buono si potrebbe fare se ci fosse interesse da parte gei giovani di cui sopra.
Vi ricordate il documentario Superheroes, sui “veri” supereroi, di cui vi parlò Luotto?
http://www.i400calci.com/2012/02/tarallucci-e-villain-superheroes-un-documentario/
Ero alla proiezione con i registi al London Festival.
Dissero che durante le loro ricerche scoprirono che l’Italia è il paese con più veri supereroi al mondo dopo gli USA (a me viene in mente solo quel tizio che libera le auto dalle ganasce).
Eppure.
@schiaffi
guarda caro schiaffi che ti sbagli, e di grosso.
dante è stato il primo a parlare di certe cose. al suo tempo. a parlare di checche, per dire. e non puoi aspettarti certo che li mettesse in paradiso! cazzo parlava della giustizia divina e nel 1300 tutti sapevano la giustizia divina cosa pensasse riguardo le checche. che t’aspettavi scusa?
la commedia è un’opera memorabile, inarrivabile, già solo per “come” è stata scritta (intendo la quantità, la qualità e l’estro delle rime). poi pensa di cosa parla e di come ne parla e hai ottenuto quanto di meglio la letteratura possa offrire. una summa. al tempo di dante galilei era ancora lontano da arrivare. come pure colombo. ricordi la fine che escogita per ulisse? al tempo si pensava che oltrepassando lo stretto di gibilterra si finisse male. molto male. e uno dei canti più eccezionali della commedia, quello di ulisse appunto, dice proprio questo.
come puoi pensare che dovesse parlare di giustizia divina sovvertendo il credo di tutti al suo tempo?
su benigni ripeto quanto già detto: meglio lui che pechino express con il principe del cazzo sempre in mezzo che non sa parlare italiano (almeno dante l’italiano di merda l’ha inventato). meglio lui che c’è posta per te.
el alamein è un filmone della madonna. pieno di attoroni che per fortuna non si mettono i bastoni fra le ruote. e soprattutto, dio sia lodato, privo di retorica.
i soldi erano pochi e il film non è incentrato sulla folgore. per cui i protagonisti s’incontrano, in fase di ripiegamento, con quelli della folgore che dicono di aver usato le molotov.
il film parla del battaglione PAVIA. quello immerso più nella cacca verso la depressione di el qattara o come cavolo si chiama.
e per chi non l’ha visto, lo recuperasse al più presto.
dà da mangiare a tanti film di guerra, per me.
Pechino express…lasciamo stare và che se non evessero tirato fuori la solita stronzata di far fare tutto ai soliti raccomandati, figli di papà e mignotte, ci sarei dovuto essere io lì.
Facevano tanto i fighi che volevano la gente estrema e poi hanno pigliato i soliti rimastoni della tv. Sapevo io che era tutta una parruccata.
Parliamo ci cinema và che è meglio.
io credo che la popolazione si faccia condizionare. ma non dalle “opinioni” di critici, pseudo-critici, intellettuali(oni, ini, etti, eccetera), alba parietti o bruno vespa.
il media che arriva a tutti è la televisione. non ci sono cazzi. e in televisione tutti parlano di tutto, in continuazione e a sproposito.
prendete i “talk”. chiunque sia il conduttore, chiunque sia l’ospite che parla, qualunque sia la rete televisiva che lo trasmette, sono tutti una copia dell’altro. tutti zeppi di gente che “sa di sapere” e parla, parla, parla. troppo.
lo scontro che ho con tutti quelli che guardano solo televisione è riassumibile così: loro dicono che i programmi idioti (=i soliti idioti, il GF e tutti i reality, i “varietà”, i talk, i telegiornali) li trasmettono perchè fanno audience.
di conseguenza i cinepanettoni li rifanno puntualmente ogni anno (=pieraccioni, de sica, boldi, eccetera) perchè la gente li vede.
io invece penso che la gente li vada a vedere perchè da ottobre a fine novembre i tizi che hanno fatto questi film vanno in promozione su tutti i canali e in tutte le trasmissioni. da uno mattina al telegiornale delle 20.00 per dire.
la domanda che mi pongo io è: senza il martellamento pubblicitario… questi prodotti… avrebbero lo stesso seguito che hanno ora???????????????
quindi il mio pensiero su questa faccenda è: non girano cinema di “genere” in italia perchè non vogliono girarlo.
da un lato ci sono gli “intellettuali” che devono fare il film dupalleintellettuale. da un lato ci sono quelli che fanno le commedie stupide.
così va.
per dire è la stessa roba dello sport.
come mai l’italia vince poche medaglie? si lamentano tutti.
io dico che è perchè il calcio è lo sport più “pagato”. dove cioè girano più soldi. trasmissioni televisive dedicate al calcio 100, agli altri sport 1. chi ha più soldi sono i calciatori per dire.
se girassero più soldi per altri sport allora forse un bambino verrebbe educato pure a fare carling. purtroppo sono gli investimenti a decidere cosa dobbiamo guardare e cosa dobbiamo vincere (e qualche volta nemmeno vinciamo. penso alla mia amata inter).
almeno io mi pongo queste domande. sbaglio?
@N.Cobretti e io ora voglio proprio fare un film su un supereroe che sorvola frittole recitando col megafono i versi della divina commedia a memoria tenendo in braccio benigni.
l’anno scorso gf e cinepanettoni nonostante la pubblicità si sono trovati tutti con un bel dildo tra le chiappette eh, forse non tutto è perduto.
Certo, mi piacerebbe sapere perchè quel figlio di traditori cani di filiberto ce lo sparano sempre in tv nonostante stia sul cazzo a tutti peggio di benigni. per lui proprio non ci sono scuse, lo odiano tutti. Quindi, cazzo ci sta a fare
Non pensavo che citando Benigni avrei creato un dibattito simile… io mi chiedevo solo se il flop del suo Pinocchio, che con tutti i difetti che gli si possono attribuire resta comunque un’eccezione nelle produzioni italiane con tutte le carte in regola per incassare bene, non possa essere ancora uno spauracchio per i produttori italiani
@Schiaffi ecco,quello lo metterei subito ad interpretare una delle vittime di saw 8 e godrei tantissimo. Non amo i film di benigni ma l’accanimento alla lunga logora.
Potremmo vedere un miliardario che scopre un metallo micidiale (chiamiamolo adamantio per comodità), fonderlo usando il magma dell’Etna modellarlo come armatura e poi affrontare i suoi nemici per le strade di Roma senza farcelo sembrare una provincialata? Sarebbe credibile? O risulterebbe una cosa appiccicata?
Forse c’entra anche come un Paese vede se stesso. Perché una cosa che funziona in America ha seri problemi ad essere persino ideata in Italia? Perché lì quei film rispondono a miti dell’immaginario della nazione, l’uomo che impone la sua volontà sulla natura, l’importanza di avere una seconda opportunità, il self made man ecc. ecc. Qui a cosa risponderebbero?
Ancora, negli USA, così come in Giappone, gli antefatti sono credibili: lo scienziato che impazzisce durante le sue ricerche sul DNA, dovere affrontare una minaccia X per il mondo; in Italia lo sarebbero? Qui dove per due volte abbiamo rinunciato alla tecnologia nucleare, dove non si può fare neppure una fecondazione assistita eterologa, dove la nostra posizione diplomatica più avventurosa dagli anni ’90 ad oggi è stata la difesa di un autonomista curdo dal governo Turco. Posizione comunque rivelatasi insostenibile con conseguente figura di merda mondiale.
Hei ma vuoi vedere che quei rompicoglioni turchi si ricordano ancora di sta cosa?
A parte lo scherzo, secondo me dovremmo (ri)cominciare da Horror e Poliziesco Violento. Di paure ancestrali e criminali bastardi ne abbiamo a iosa.
Gli americani trovano provinciale Iron Man perché Tony Stark è americano?
Quello che dici dopo è giustissimo, e anche molto interessante, ma sono convinto che il concetto di provincialismo (che infetta tutta la penisola e blocca moltissima creatività) si estirpi anche esponendosi, all’inizio, a figure barbine. Facciamolo ‘sto Iron Man che forgia l’armatura nell’Etna, facciamo un film di fantascienza post-apocalittico girato a Campo Imperatore, facciamo un film di zombie ambientato nella Milano sotterranea. Sarà mica più figo l’ennesimo mall?
At the End of the Day – Un giorno senza fine lo hanno girato Bracciano. Sono stati coerenti e coraggiosi. Non mi e’ neanche dispiaciuto.
chiappette a terra dici… E come lo spieghi l’ultimo decennio allora?
Per me é come la musica guarda. Se il passaparola non m’avesse fatto scoprire i pere ubu mica ero capace d’immaginare simile pazzia?
Voglio dire che comunque c’é un mercato. Per quanto in passato pensavo d’essere “alternativo” con offspring e green day in realtà non ero altro che un consumatore. Sai quanti gruppi tutti uguali? Dai nofx ai lagwagon o per stare in italia moravagine e duff. O dal lato sicuramente più vostro guns ‘n roses, led zeppelin, korn, deftones, incubus, limp bizkits, rage, queen of stone age, eccetera. Poi ho scoperto chi “evita” le logiche di mercato. Non so se l’esempio calza con il cinema, di genere o sperimentale che sia. A me piace l’action, l’horror non tanto, eccetera, ma pure le palle tipo pasolini.
Schiaffi almeno i raydaytona and the googoobombos, della toscana, li salvi? O quella regione é piena di dannati?
Qui il discorso sta degenerando, va bene dire tutto ma i QOTSA e tutto ciò che li gira intorno sono DIO.
Correggerei in “i Kyuss e tutto ciò che gli gira att
orno è dio”, scusate, stupido telefono. Ma sì, stiamo un po’ degenerando, soprattutto leggere Limp Bizkit e Led Zep nella stessa frase un po’ l’ha turbato, ecco.