Ho questa teoria che un regista dia il meglio di sè tra i 60 e i 70 anni.
È una teoria piena di buchi da tutte le parti, ma il fondo di verità è che se arrivi fin lì dopo decenni di carriera alle spalle, la voglia di vivere e di raccontare intatta, il cervello integro e un budget adeguato, giri come nessun altro sa girare.
Vale, ed è valso, per tante persone. A caso: Carpenter, Cronenberg, Romero, Hill, Lumet, Frankenheimer, Eastwood, Tony Scott.
Quando vedo un grande vecchio che si mette dietro la macchina da presa mi emoziono come pochi.
A quell’età, con quell’esperienza, hai già il mestiere nel sangue, e arrivi al cuore delle cose con una facilità che solo un genio o un coetaneo può sperare di eguagliare. Ogni vezzo, ogni indecisione, ogni dettaglio superfluo viene eliminato perché sai perfettamente cosa vuoi e come ottenerlo, l’hai fatto per tutta la vita e ti viene naturale.
Figurarsi quindi se uno come Billy Friedkin fa eccezione.
Il braccio violento della legge, L’esorcista, ecc…
Di Killer Joe ne aveva già parlato a dovere Cicciolina quando uscì a Venezia un interminabile tempo fa, ma in occasione della sua recente uscita nelle sale italiane (ultimi anche stavolta, ma non è un film facile e ha colpevolmente tardato un po’ ovunque) vale ribadire il concetto.
Rapida sinossi: Chris, indebitato durissimo, convince il padre Ansel ad ammazzare la madre per intascare l’eredità. Per fare ciò ingaggiano l’uomo noto come Killer Joe, il quale normalmente accetta solo pagamento anticipato, ma nel loro caso fa un’eccezione e accetta la sorellina 12enne Dottie come caparra. Seguono problemi di varia natura.
Killer Joe è un film che riassume il concetto di “poche chiavate”.
Ogni scena è necessaria, o ipnotica, o esilarante, o traumatica, o contiene sangue e/o nudi integrali di finte 12enni a gratis, ed è interpretata da un gruppo di attori in stato di grazia o in alternativa da Emile Hirsch che ce la mette tutta.
Anzi, facciamo questa carrellata. Un Emile Hirsch che è il meno talentuoso del gruppo ma ci mette la grinta dell’occasione irripetibile e riesce a non sfigurare. Una Gina Gershon che dimostra di essere un’attrice e una donna come ce ne sono pochissime e che dopo una carriera dedicata al raccattare i ruoli che nessuno voleva (Showgirls, Bound) infila pure questo, dove non si vergogna di apparire sfatta, rifatta male, e pesantemente maltrattata. Un Thomas Haden Church nel delicatissimo ruolo del redneck apatico e imbecille, estremamente facile da trasformare in caricatura, ma che lui porta a casa con grande misura e carichi infiniti di esperienza, che frasi come “I’m never aware” dette da chiunque suonerebbero come una barzelletta ma lui la trasforma nella battuta dell’anno. Juno Temple, che per essere un nano di 32 anni costretto a interpretare una 12enne fa acrobazie impressionanti e ci mette un coraggio d’altri tempi.
E Matthew McConaughey. Qui vi volevo.
Io credo di non aver mai visto un attore dalla carriera così tragica ribaltare così radicalmente l’opinione che si aveva su di lui con un ruolo solo.
Ma questo è quel ruolo.
McConny è enorme: ipnotico, terrorizzante, e con un carisma che basta per un film e mezzo.
Nel frattempo, la classe di Billy Friedkin si riassume tutta nel momento in cui gli bastano 5 minuti e un pollo fritto per umiliare 100 minuti nella Casa del diavolo.
Miracolo nel Texas.

Tutti a casa
DVD-quote:
“Mille di questi film, Billy”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
P.S.: e io sono uno di quelli che della Casa del diavolo ha il poster in camera
Su IMDB c’e’ scritto che è anche una commedia, stronzata o?
Questo ovviamente lo volevo vedere già da prima ma ora che ho saputo che c’è anche Gina nel cast lo metto fra gli imperdibili. Cazzo Gina Gershon. Mamma mia cosa era in Showgirls. Ecco cosa succede ad avere manager del cazzo. Spero proprio che al cinema riescano a tenerlo. Incrociamo le dita.
Lo hanno cancellato, non ci posso credere. Quanto lo hanno tenuto tre giorni? il venerdì, sabato e domenica? Manco fosse un film per famiglie che uno dice ok il suo pubblico non lo ha cagato quindi lo butto via.
#occupydistributoriitaliani #vaffanculo #dovetemoriremale
@michael: ci sono diverse scene che fanno molto ridere, tipo una versione nera di Fargo, ma definirlo commedia è parecchio fuorviante…
Lo avevo clasificato come una cosa alla Kill them softly ma se dici che è una bombeta recupero subito.
Ah ecco, mi pareva strano che non venisse recensito!
Di Gina mi ero innamorato in Face/Off, per poi rivederla in un altro film di cui non faccio il nome per non essere espulso a vita da i400calci. Comunque grande aspettativa per questo film.
Visto ieri sera, in effetti è una fucilata. C’è una tensione di fondo che ti fa chiedere ogni 5 secondi quand’è che scoppierà la merda e quando scoppia non perde mai la misura.
A parte Hirsch (non gli credo mai, non ci posso fare niente) il resto è roba fina. McConaughey sotto sotto e nonostante tutto lo volevo ancora bene dai tempi di Lone Star. Comunque ultimamente ne aveva già imbroccati un paio (Bernie, Lincoln Lawyer). Insomma film che esci contento, ma tanto.
@nanni
mi sa che anch’io non sono tanto aware e forse non ho capito la tua tesi, ma quali sono i filmoni della vecchiaia di Carpenter, Cronenberg, Romero? O meglio, in cosa li preferisci a quelli di gioventù?
Più che commedia è un film grottesco, e quindi da ridere ti scappa comunque ogni tanto. A tratti mi è sembrato che se Joel Coen non avesse avuto trent’anni ma il doppio quando ha girato Blood Simple sarebbe uscito qualcosa di simile a questo.
Gridiamo al capolavoro? Gridiamo al capolavoro e anche PREMIO SYLVESTER in relazione a parecchie scene (una in particolare, ormai già assurta a mito e a buon diritto).
Fa impressione pensare che Friedkin sia passato da un film paranoico e autistico come Bug a una roba come Killer Joe con questa naturalezza.
Locandina più bella di sempre? Sì.
Juno Temple fregna. E io attendo McCoso pure in Paperboy, visto che sembra aver deciso di passare dalla rom com al pissing bondage anal blowjob.
Chi non ama questo film non ama la vita.
Cercate di vedervelo in originale se potete.
@udokier: non ho detto che li preferisco, ma roba come Ronin, Eastern Promises, Unstoppable, ha un sapore di esperienza che li rende unici. I titoli li vedi su IMDb.
Ah già, @MichaelJB: Killing Them Softly non è certo un film eccezionale, ma io ci andrei piano a ignorarlo o bocciarlo del tutto. Soprattutto perché gli sprazzi di grande cinema che spuntano qui e là – uno su tutti: Ray Liotta pestato a sangue – vengono dalla mano di uno che merita di continuare a fare film e ha potenzialità immense (dico Dominik).
Dopodiché, c’è una differenza fondamentale tra quello e questo: Cogan è un film di spiegoni, predicozzi e metafore, Killer Joe è un Film.
McConaughey aveva fatto già fatto uno spaventoso sfoggio di talento nelle sue comparsate in Eastbound And Down.
Per dirne una:
http://www.youtube.com/watch?v=3NfOB-QYtbo
io non sono del tutto d’accordo. a me questo film è piaciuto ma senza farmi impazzire. l’ormai famosa ”scena del pollo fritto” l’ho trovata un grandissimo WTF. divertente per i primi 5 secondi poi inizi a chiederti perchè diavolo stia durando così tanto. e l’unica risposta a cui sono riuscito ad arrivare è che quella scena è fatta così perchè si vuole che si parli di quella scena. totalmente fine a se stessa insomma. e poi non riuscivo a togliermi dalla testa che quella scena sarebbe stata tipo un milione di volte più impressionante se quello fosse stato un pompino vero. e poi il finale anche mi ha lasciato un po’ così, almeno sul momento. sarà che non mi piaccino molto gli -SPOILER- anticlimax… anche se devo dire che in red state ce ne sono molti di più e me li sono goduti, qua invece.. boh. per il resto il film è figo, mcCounaghey è grandioso, ma a me stava simpatico già dai tempi di reign of fire (film del cazzo, ma lui che andava in giro su un carro armato, pelato e con la barba lunga e la stars and stripes tatuata sul bicipite, sparando ai draghi, era davvero epico). emile hirsch è bravo ma sembra che si stia scegliendo i ruoli in modo da diventare antipatico al maggior numero di persone possibile, un po’ come il matt damon pre bourne. molto, molto bravo haden church. tutto sommato il film mi ha convinto al 70%. un paio di cose cambiate qua e là e starei gridando ”al filmone”.. sarà anche che non sono mai stato un grande fan delle commedie teatrali tradotte per il grande schermo..
@Nanni dico la mia sulla storia dei vecchi registi che sfornano grandi film: non sono d’accordo. della filmografia recente di carpenter salvo solo cigarette burns, che era davvero bello. il secondo masters of horror, quello con ron pearlman era orripilante. fantasmi da marte lo trovo assolutamente vuoto e privo di qualsiasi motivo di interesse. non riesco fisicamente a guardarlo tutto, ci avrò provato almeno 5 o 6 volte ma arrivo al punto in cui non me ne fotte nulla ne dei buoni ne dei cattivi, e il lato fantascientifico.. facepalm. anche the ward bruttino. niente in confronto ai suoi vecchi film. di cronenberg, fino alla promessa dell’assassino solo stima. da lì in poi MEH. romero non ne parliamo, ma è una questione un po’ mia. non mi piace più da tantissimo. e nel calderone dei vecchi ci metto anche ridley scott per prometheus e dario argento per la terza madre, giallo e dracula. inguardabili. e per l’ultimo mi basta il trailer per dirlo. sono d’accordo però su tony scott. da man on fire compreso in poi un capolavoro dietro l’altro. non che prima ci fosse nulla da ridire su di lui. il fratello sveglio di ridley. r.i.p. tony
@nanni
Vabbè dai, hai sparato alto. Romero toglilo, su…
@reverendo:
Questione filmone: comprendo i tuoi sentimenti sulla scena del pollo fritto, che e’ stata veramente citata ovunque anche da chi non ha capito un cazzo di tutto il resto, e posso dirti che non e’ la mia preferita del film, ma la specifica frase che ho scritto a riguardo non cambia.
Questione vecchi: ho fatto abbastanza distinguo da eliminare in partenza Ridley Scott e Dario Argento (vedi alla voce “voglia di vivere”), ma Carpenter lo salvo tutto. TUTTO. Se mi concedi di mentire, anche The Ward.
@udokier: so che non e’ sentimento universale ma si’, amo anche la seconda trilogia zombi di Romero.
@Stanlio in verita non ho visto nemeno Killing Them Softly, ma ho letto alcune recensioni negative e dal trailer mi è sembrato un mundfuck tipo Revolver. Comunque scopro ora che è dello stesso regista di Chopper.
Team nuova trilogia di Romero +1.
@Michael, e poi chiudo l’OT che mi sembra comunque parzialmente relevant: Killing Them Softly è un discreto film che è piacevole guardare. Non fidarti delle recensioni troppo negative. Non è neanche un mindfuck tipo Revolver, anzi, è parecchio lineare. E Dominik ha fatto anche L’assassinio di Jesse James, quindi per quel che mi riguarda è uno con tanto potenziale. Credo che lui e John Hillcoat (per qualche motivo li associo) siano due che possono dare moltissimo nei prossimi anni. Se ti capita dagli una sciaans, a Cogan.
Strabello!
La scena migliore di Killer Joe non e’ quella del pollo fritto: e’ la scena finale. La battuta che viene detta. Lo schermo nero. Il tempo e il modo in cui lo schermo nero appare e il film finisce. Signori, non mi vergogno a confessarlo: quel finale mi ha fatta esplodere in un applauso furioso. Killer Joe e’ un FILMISSIMO che trasuda cinema da ogni millisecondo di azione e di schermo nero.
Ah poi grandissima Gina.
come cavolo si chiama ha fatto un film che vale la pena guardare…!?!?!
altro segno che il mondo finisce veramente nel 2012…
Team nuova trilogia di Romero +2.
Ok il terzo in realtà è un po’ “boh” e anche un po’ “mah”, ma il primo è figo, burino e incazzato il giusto, e il secondo, per me, è all’altezza delle vecchie zombate.
Per me Dominik è un regista proveniente dalla Zona del Crepuscolo, da cui ci ha portato i film che Scorsese (“Chopper”) e Malick (“L’assassino di Jesse James eccetera”) non vogliono o non riescono più a girare, quindi grande attesa per “Killing Them Softly/Cogan”, che da quel che ho letto spero sia una roba alla Tarantino anni 90 (ci può stare come aspettativa?).
In quanto a quest’ultimo Friedkin… qui in provincia non arriverà MAI, quindi tutto rimamdato a quando uscirà in dvd. Probabile che rientri tra i film dell’anno per quanto mi riguarda.
Mcconny non è un cattivo attore ma è quasi sempre usato male: quando fa il bovaro del sud, ovvero se stesso, quasi sempre è più che convincente. Anche in Bernie, film pallosetto ma non male, di quest’anno, mi ha convinto parecchio. Poi vabbè, se prima lo detestavo, lui è un altro che dopo tropic thunder si è guadagnato la mia stima a vita anche se fa magic mike.
Nuova trilogia romero +3, anche se non è che sia migliore della prima, è equivalente. Survival è un capolavoro per me.
@nanni: premetto che killer joe è il film più divertente che abbia visto a venezia, un Film con la Maiuscola e pochi cazzi; premetto anche che capisco lo spirito della tua teoria sui sessantenni: il rispetto x gli anziani è una delle belle basi portanti di qualsiasi civiltà e chi non ce l’ha non ha il diritto di camminare tra noi
però
sono d’accordo parola x parola con quanto scritto dal Reverendo, e aggiungerei che ritenere migliore Killer Joe delL’esorcista è blasfemia. Fosse uscito un anno fa, l’esorcista sarebbe indubbiamente inferiore… ma è uscito nel 1973, MILLENOVECENTOSETTANTATRE cazzo. Hai idea di quanti cervelli abbia rovinato, dell’immane peso che esercita ancora oggi sull’immaginario collettivo?!? Sì che ce l’hai, dài. Mia mamma diceva che son fatto così perchè ha visto quel film mentre era incinta!!!!! Killer Joe avrà mai la stessa portanza? La risposta la sai anche tu….
(PS: W Killer Joe, e del pollofritto CHISSENE)
Sì e no. Lo stile a tratti è quello. Ma il Tarantino degli anni Novanta quando ti parlava di qualcosa era di Like a Virgin, Dominik qui ci dà dentro con la politica. L’amoralità di quel Tarantino era connaturata al mondo che raccontava; anche in Cogan pervade tutto e tutti, ma Dominik ci tiene a farci capire che la giudica molto male.
E poi i dialoghi: quelli di Cogan semplicemente non sono all’altezza di Tarantino. A parte un paio di gemme luminosissime, tra cui il finale (molto importante), che non spoilererò.
@sergio beone: sono anch’io d’accordo che Killer Joe non è meglio dell’Esorcista, guarda caso è uno dei motivi per cui non ho scritto niente del genere
Bello bello. Dico che avete ragione in tanti: da Nanni e Stanlio sulla puzzadiCoen a Udokier sulla “tensione di fondo che ti fa chiedere ogni 5 secondi quand’è che scoppierà la merda”.
S P O I L E R
Si sa già se per caso l’amico Billy l’hanno denunciato per vilipendio alla nazione? In una manciata di scene riesce a consumare lo stupro di massa più grande della storia Yanqui. In ordine sparso violenta
– la famiglia ammerigana e le sue articolazioni: io ammazzo la mamma che tu ammazzi me che mi vendo tua sorella
– il sud: chèttelodicoaffare
– la televisione: quando T-Rex MC spacca la tv con su le gare di Bigfoot per reclamare attenzione
– l’infanzia
– l’infanzia dei nani
– ladies e gentlemen: il pollo fritto
– la polizia
– il Padre Americano (a proposito di commedia): “Uccidiamola!” ed Emile gli risponde “Tu uccidi una persona, pa’? Ma se non sai nemmeno guardare l’ora?”
Sul pollo fritto. Dapprima disturba poi rompe. La cosa più agghiacciante del film per me rimane il dopo: quando, come se niente fosse, MC aiuta Gina a sistemarsi con quel misto di compassione e tenerezza che ho visto usare solo al Krukko di Salvate Matt Damon quando infila, tranquillizzandolo, la lama centimetro dopo centimetro nel cuore del commilitone giudeo o al Joker alle prese con il vigilante. E poi? E poi tutti a tavola.
Per me è proprio quella la “scena”. Pensiamoci un po’. Seduti allo stesso tavolo c’è la famiglia americana: il Padre ottuso, la moglie-matrigna bagascia, il poliziotto-pedofilo-assassino, quello che muore brutto in quel film musicato da Eddie Vedder che non chiede come mai la matrigna bagascia sia spaccata in faccia, un nano sodomizzato, il pollo fritto.
A me ha fatto paura. Ma forte, eh.
Sulla dissolvenza finale mi sono immaginato un Javier Bardem di quattro anni che giocava sulle ginocchia di MC con un compressore giocattolo della serie Manny Tuttofare.
Sono d’acordo sulla questione vecchi leoni in tutto e per tutto, per quanto nell’equazione bisogna mettere in conto anche film meno riusciti… CHe però a livello di “Mestiere” quantomeno sono sicuri.
poi
1) LA gershon è una MILF di magnitudo molto importante, da sempre un mio #wouldbang imperioso.
Ed è anche brava, si.
2) McConny al di la di avere interpretato il mio personaggio preferito della storia del cinema, ovvero il Wooderson di Dazed & Confused, ha portato a casa svariate performance buone anche se in film non eccelsi o bruttini.
Ultimo caso con The Lincoln Lawyer: film altalenante ma lui impeccabile.
COsì come nel recente Bernie, di nuovo in coppia con Linklater dopo Dazed & Confused.
Il punto è che McConny è una sorta di Alberto Sordi Texano, se lo sradichi dai suoi luoghi non rende, quando ce lo metti e gli dai corda ti tira fuori il meglio.
3)Il Texas è uno dei posti più belli del pianeta ed è una miniera di narrativa letteraria e cinematografica inesauribile se nelle mani di autori capaci. Friedkin riconferma questo.
@nanni
“un regista dia il meglio di sè tra i 60 e i 70 anni”
“Figurarsi quindi se uno come Billy Friedkin fa eccezione”
forse ho fumato troppo e, lo so, così divento antipatico… ok la smetto
Vi voglio bene
baci
@sergio beone: esatto, poi sotto spiego in che senso intendo e non dico mai “Killer Joe è meglio dell’Esorcista”. Fai delle domande precise, aiutami ad aiutarti.
Azz… ma voi dite che allora la devo vedere la seconda trilogia di Romero?
L’ho persa in pieno, cioè avevo iniziato a vedere “land”, ma poi ho scoperto di non essere certo di voler vedere lo zombie fare la fine di Darth Vader.
Mi pare di capire che il film in questione lo devo mettere in lista più o meno secondo tutti.
Spero ne valga la pena o la maledizione di seth rogen vi colpirà.
Detto questo viva la casa del diavolo: http://news.immobiliare.it/wp-content/uploads/2010/07/casa_del_diavolo.jpg
Cià.
Nel film non viene detto da nessuna parte che Dottie ha 12 anni, anche se online si trovano recensioni che danno un’età ad ogni personaggio. Il fatto che parli della terza liceo dovrebbe poi escludere questa teoria…
@lasko: nella versione che ho visto io dice esplicitamente “ho 12 anni”, poi non so il doppiaggio italiano
Dottie finge di avere 12 anni con Joe, in realtà ne avrà una ventina o poco più. Comunque, Cicciolina, TANTA stima per il tuo commento: mi hai semplicemente letto nel pensiero…
@Nanni: Dottie dice 12 anni quando Joe le chiede “quanti anni hai ORA?”. Sta dicendo che si sente come quando aveva 12 anni ed era innamorata del bambino grasso. Il personaggio ha la stessa età di Juno Temple.
È un fraintendimento che il regista ha chiarito più volte.
@gino: ok, quel dettaglio mi era sfuggito. Però Juno Temple ha 29 anni, il personaggio ne ha comunque parecchi di meno, a occhio voterei al massimo per il barely legal.
Anche in quello che ho visto io dice di avere 12 anni…ma è lei a darseli. In realtà ha circa 20 anni… ma è una caratterizzazione del personaggio puro e sconclusionato…ricorda un po’ le Bellas Mariposas di Atzeni e tutte le cazzate del fiore di loto…
S P O I L E R
vedi come se la danza sotto il sole per strada proprio come se fosse una bambina quando Joe propone il discorso caparra o quando racconta alla bagascia del suo amore puro ai tempi del liceo…
Nel complesso è una famiglia di ritardati. L’unica che si crede furba è Gina ed ormai sappiamo la fine che le tocca.
@Nanni: la Temple è dell’89, era poco più di una bimba ai tempi di Espiazione. Credo avesse intorno ai 21 anni quando ha girato Killer Joe, anche se c’ha quella faccia cicciotta che la fa sembrare più piccola.
@gino: molto bene, allora a questo punto la domanda è dove ho letto che ha 29 anni e/o con chi la sto confondendo
un grande film. punto.
@Nanni Cobretti: sissì, la bella figlia di Julian Temple ha appena compiuto 23 anni. Non è che vai in confusione con Ellen Page che fece JUNO? Comunque anche lei è molto giovane, è del 1987.
@Steven Senegal: condivido ogni parola – la frase ricorrente “Dobbiamo ammazzare mamma” e la bella famigliola padre, madre, figlio, figlia e fidanzato tutti intorno al tavolo a mangiare in letizia sono quanto di più eversivo si sia visto ultimamente circa l’american way of life.
Ricordo comunque che il film è tratto con totale fedeltà da una commedia scritta dall’autore e attore teatrale Tracy Letts nel 1990 quando aveva 25 anni, tutt’ora rappresentata in tutto il mondo e tradotta in 15 lingue.
E’ autore anche di testo e sceneggiatura di BUG sempre di Friedkin e dell’attualmente in lavorazione AUGUST: OSAGE COUNTY di John Wells con un cast da paura: Meryl Streep, Ewan McGregor, Julia Roberts, Benedict Cumberbatch, Chris Cooper, Juliette Lewis.
http://www.wikifeet.com/Gina_Gershon
visto ora, gran bello
Mi inserisco sulla faccenda pollo fritto dicendo che a me ha dato fastidio proprio perché non finiva mai, quell’insistenza prolungata è la roba che più mi ha messo a disagio di quel momento.
Va pure detto che ho visto il film mesi fa, senza saperne quasi niente, avevo solo visto su youtube la scena micidiale della contrattazione, e magari anche il fatto di arrivare lì senza sapere che “oh, c’è una scena col pollo fritto” ha avuto un ruolo nel farmela gradire.
Comunque sono della parrocchia film della madonna.
Non vedo l’ora che esca il sequel.
Teoria del cineasta sul sunset boulevard detta anche Teoria Cobretti-Anzianotti. Ci può stare, forse perché si sentono vicini alla fine e vogliono non buttarsi via. Ma Romero e Cronenberg in quella lista dei 60 –> 70 non ci devono stare.
Ora me lo gusto con gusto. Anche perché ho la pressione minima a 44 da stamattina e non voglio fare altro che film.
E’ che faccio fatica a scrollarmi le immagini de L’esorcista e pensare sia lo stesso regista.
#hounateoria: che questo film se l’avesse fatto un signor Nessuno non l’avremmo considerato con così fatal attenzione. Che se l’avessero fatto i Coen staremmo qui a spellarci le mani.
Un buon film. Ma mi ha anche annoiato in certe parti. C’è una zona centrale dove o non succede niente o succedono cose che ti aspetti. Però ancora grandi momenti. A me McConny è piaciuto, ma non così tanto eccetto nelle scene finali dove è stato gigante.
@williamKatt: da parte mia, teoria respinta in blocco.
1) Non c’è un solo secondo fuori posto, è un film che dimostra esperienza e classe infinita
2) Non vedevo un film di Friedkin da secoli (L’albero del male, forse) ed è stato dopo aver visto questo che sono rincasato e ho ripescato tutto quello che mi mancava.
3) È uscito ovunque quasi un anno dopo l’esordio a Venezia, alla faccia dell’attenzione
Sto anch’io col Team nuova trilogia di Romero! E io con i suoi zombi come critica alla società moderna ci ho fatto pure la tesi di laurea!
Non me ne vogliate ma per me è unaMMerda, ce l’ha fatta a farmi addormentare e l’ho tolto al minuto 40. Boh, che dire, mi son fatto 2 coglioni così, ma vabbè.
troppe chiacchiere?
troppo corteggiamento prima delle botte?
Non dico che le scene siano fuori posto. Ma non sono nemmeno memorabili. E’ vero che Friedkin vuole dare l’idea di un’America, o meglio, di una famiglia di rednecks diseredati, squattrinati, ignoranti e senza scelta, ma davvero questi non ne fanno una giusta. Trovo che a tutte le scene importanti manchi qualcosa: o profondità del personaggio, o qualche battuta da ricordare, o qualche lungaggine di troppo. Ad esempio il confronto finale con Gina Gerson: sappiamo da mezz’ora che lui sa ciò che noi sappiamo. Trovo proprio cretino il modo in cui McConny cerca di tirare fuori la verità da quella MILF colossale. Sempre le stesse domande ripetute mille volte, gli stessi fraintendimenti di sempre. La cifra sbagliata che è quella giusta. Se sai fracassale quella testa e non tirarla lunga. Stesso discorso per Emile Hirsch: non ne combina una che sia una giusta. Tutto il contrario di ciò che farebbe uno sano di mente. Compreso il colpo di tosse quando è inseguito dagli sgherri.
L’atmosfera generale ci sta, la storia ci sta. Ma trovo che molte cose siano forzate e fuori posto. La scena del pollo che come dicono tanti sconcerta per la durata…non è sconcerto. E’ che è effettivamente una scena forte e il nostro termometro dell’imbarazzo aumenta man mano che la scena prosegue. Poi il finale-finale è assurdo. Se devo buttarmi su cose così preferisco: Severance -tagli al personale- per il lato più humour nero. Oppure Tyrannosaur per il lato più ‘sociale’. Ma c’è anche quel film della ragazzina che vuole sapere dove siano i resti del padre farabutto, girato nella suburbia americana. Non mi ricordo il titolo. Insomma Friedkin sì ma con riserva.
io con la critica sociale di romero mi ci pulisco bellamente il culo. non voglio essere scurrile ma in ”diary of the dead” c’è una scena dove i ragazzetti entrano in una villa e lasciano il cancello aperto. LASCIANO IL CANCELLO APERTO!!! BRUTTISTRONZIDIMERDA!!! C’E’ UNA FOTTUTISSIMA INVASIONE DI ZOMBI E QUESTE FACCE DA CAZZO LASCIANO IL CANCELLO APERTO!!!! (e infatti poco dopo la villa, che fino a quel momento era stata un luogo sicuro, si riempie di zombi.) ora io mi chiedo come diamine si fa a provare ancora interesse per un film dopo che i protagonisti si dimostrano dei coglioni del genere? e non mi si venga a dire che la trama è poco importante perchè il concetto fondamentale è la CRITICA SOCIALE. sono 40 anni -QUARANTA CAZZO DI ANNI- che romero smena il cazzo con la stessa identica critica sociale per cui i veri morti viventi siamo noi con la nostra società. bene, bravo, cambia argomento. e poi c’è la scena dove mangiano vivo l’amico e il tizio che riprende rimane lì a riprendere e tante, tante altre scene che non starebbero in piedi nemmeno se dietro ci fosse la critica alla ragion pura. non c’è meta testo che tenga, quello è un teen movie delle balle.
e survival non sono riuscito a vederlo tutto. davvero, non ci sono riuscito. allo zombie che andava a cavallo mi sono fermato. e dire che romero è uno che si è incazzato con gli zombi che corrono perchè (parole sue) ”gli zombi sono dei cadaveri, i loro tendini sono putrefatti e quindi non possono correre!” grazie george, hai detto la tua. e dire che avevo resistito alla scena del porto, quando ci sono tre marinaretti in una casupola coinvolti in una sparatoria con i protagonisti, e tra le due fazioni una folla di zombi. allora un marinaretto accende un candelotto di dinamite (con la scritta acme sopra), lo lancia verso i nemici ma uno zombie lo prende al volo e camminando lentamente torna verso la casupola. scoppia la facciata della casupola e -GIURO SU DIO- si vedono i tre marinaretti, ancora in piedi, con la faccia annerita. CHE CAZZO ERA QUELLO??? una colta citazione a wiley coyote?? una sottile critica sociale all’incapacità di costruire casupole e utilizzare dinamite da parte dei marinai? E PASSI, ma lo zombi a cavallo no.
scusate lo sfogo, non odiatemi. ho amato molto la notte e l’alba dei morti viventi, anche se di quest’ultimo preferisco il montaggio di dario argento. ho dovuto dire la mia.
invece su killer joe devo dire che a freddo, ragionandoci un po’ su mi è piaciuto molto di più. e ho apprezzato molto l’interpretazione di Steven Senegal sullo stupro della cultura yankee. molto vero. scusate ancora, a presto.
@ WilliamKatt
Boh, per come la vedo io dipende anche un po’ dalla prospettiva.
S P O I L E R
Nel confronto finale con Gina, anche se preferisco nettamente quello iniziale con le sue pudenda, ho due teorie.
La prima è quanto di più semplice: Killer Joe è ritardato anch’esso. Non si spiega la bramosia per quella là.
La seconda, come dicevo, ha a che fare con la prospettiva e la sintetizzo, non me ne voglia l’amico da cui prendo in prestito la nomea, con
“la sindrome di Schiaffi”
(Schiaffi ti voglio bene non prendertela, ricordati che t’ho pure chiesto di cresimarmi e mia madre mi dice sempre che se torno a casa picchiato lei mi ripicchia perché me le sono fatte dare.)
La sindrome di Schiaffi altrimenti detta “poche chiacchiere”, ovvero subito le botte e vaffanculo.
Ti dirò, pure io la penso così. Però secondo me lì ci stava un minimo di corteggiamento, un minimo di pourparler. Iddio, iniziare subito con le pizze e poi ciucciare il pollo faceva pure un non so che di eiaculazione precoce.
Di Emile Hirsch non parlo. Non si Può avere Bruce Willis come padre, chiamarsi TRUELOVEEE e morire di diarrea, tutto in una stessa carriera. Roba che Departure di Rimbaud…
D’accordo con Steven.
Joe dimostra in piu’ di un’occasione che gli piacciono i preliminari fatti in un certo modo ben preciso, nel sesso come nella violenza, e ci tiene a umiliare tutti per bene prima di malmenarli e arrivare all’orgasmo totale. E’ tutto un gran crescendo.
Ora che l’ho visto devo dire che mi ha deluso un pochino. Troppo statico, molta noia, ottimo Mcconny, male gli altri (tranne la ragazzina). Coi Coen secondo me c’è un abisso (‘sto film a me non ha fatto nemmeno sorridere quasi mai)… Molte cose non hanno un gran senso, moltissime soluzioni sono scontatissime. E’ un film sufficiente, ma io mi aspettavo un filmissimo!
@bellazio: a me però sembra che confrontarlo con i Coen c’entri abbastanza poco a meno che qualcuno non abbia un meccanismo automatico “crimine organizzato male = Fargo”… È tutto un altro modo di raccontare. Ci sono due o tre tocchi di humour, ma aldilà di cosa scrivono sul poster non è una commedia.
@BellaZio
Vabbè sono io che ho parlato di “puzzadiCoen” ma senza voler fare a gara a chi c’è l’ha più grosso con Friedkin. La puzza deriva dal Texas+soldi+riscatto sociale di diseredati+la peggio moralità+killer.
Ridarola grottesca, te ne viene per me.
Poi, oh, per me lo spin-off di Chigurh, ci stà che è una bomba! Tipo che lui racconta a Tommy Lee J:
-Quando mia madre ha detto a mio padre che ero nel suo utero, mio padre aveva appena sfasciato la faccia a mio zio con i pomodori pelati e mia madre aveva sparato a mio nonno dopo che mio padre aveva ucciso mia nonna bruciandola viva. Ti piace il pollo fritto?
merda! SSSSSS PPPPPP OOOOOO IIIIII LLLLLLL EEEEEE RRRRRR
l’ho dimenticato!
Mi sono violentato e l’ho visto su uno schermo piccolo.
Il dibattito è interessantissimo ed io non ci sono riuscito ad aspettare di trovarlo in dvd usato da qualche parte.
E’ un film che appena finito di vedere ti lascia perplesso, poi ti lascia un bel sapore.
Qualcosa però stona, io non riesco a capire cosa ma secondo me non tutto torna a dovere. E’ la sensazione in generale che non mi convince, mentre se vedo le singole cose invece mi stanno bene.
SPOILER
Nudità a gogò (specie quella di Gina)
Lo stupro della cultura Yanqui di cui parlava Steven Senegal
Il fatto che Joe in realtà disintegrando una famiglia ne voglia costruire una sua su quelle macerie.
La scena del pollo? Il Reverendo ha detto bene: perché non un pompino vero? Perché la pantomima? Questo è il mio dubbio.
Comunque tutto sommato si fa vedere alla grande e come film è decisamente sopra la media.
@Senegal
l’ho finito di vedere ed è talmente una merdata che solo pensarci mi fa cagare incudini.
@Schiaffi
“poche chiacchiere” rulez
sono altre le tue pellicole, uomo!
Thomas Haden Church è enorme nel suo ruolo. McConaughey inizia a dimostrare di essere un attore per davvero; ma ci sono già stati un paio di film in cui avevo iniziato a sospettarlo (in particolare Reign of Fire – che non mi è piaciuto particolarmente ma in cui Matt si fa notare parecchio).
Un noir di altri tempi è stato un film che mi ha stupito , la scena del pollo è già cult , l’attore Matthew McConaughey ha una performance straordinaria.
Finito di vedere il film (due tranches separate purtroppo).
E’ bello, non eccezionale come avevate prospettato ma bello.
Impressioni a freddo: Ogni tanto sarebbe stato il caso di “allegerire” il filtro blu, nel complesso però (dall’alto della mia incompetenza) posso dire che sia uno dei film più “visivamente riusciti” che ho visto ultimamente, mai una macchina piazzata male. La sceneggiatura è più che buona ed è resa bene dagli attori. Su tutti Church.
Opinioni sfuse:
I personaggi sono un ammasso di cretini non c’è dubbio e quegli “schizzi” di morale che vengono piazzati in bocca ad ognuno di loro (ovviamente al momento sbagliato!) li rendono esilaranti.
McConaughey non l’ho visto bene come voialtri. Ma forse è un mio pregiudizio.
La scena che mi rimane (più di quella del pollo) è quella del pre-pestaggio del personaggio di Hirsch, quando il cravattaro gli fa capire che comunque lui gli sta simpatico. Bella tanto.
Filmone, teso, asciutto, cazzuto.
Bellissimo.
E me è piaciuto pure Hirsch che fa il cretino totale.
Magari non aggiungo niente, ma siccome la recensione di Nanni mi aveva messo addosso una tale aspettativa e anche sviato per il discorso della dodicenne che non lo e’ ( con quelle cosce va bene che e’ un film ma c’e’ un limite )…devo dirlo, il finale mi ha fatto cagare!
Per me filmone, anche solo per quando Haden Church dice SPOILER “I’m never aware…”
ma come fate a fare recensioni se non capite neanche la trama? juno temple NON INTERPRETA UNA DODICENNE, tant’ è vero che in una scena del film afferma di essere stata innamorata di un ragazzo IN TERZA LICEO. Nella scena della cena con Joe dice di avere 12 anni e Joe risponde: “come me” quindi è chiaro che era una sorta di gioco perverso che stavano facendo. Ad ogni modo non direi affatto che Hirsch sia stato il meno talentuoso credo abbia interpretato a dovere il suo ruolo…
@danilo
Non so nella versione italiana ma in inglese lei dice third grade, che corrisponde alla terza elementare. In più stiamo parlando di redneck texani, gente che tromba senza problemi le proprie sorelle, zie, cugine e nonne, quindi non penso possa essere distante dalla realtà ingravidare una dodicenne. La prossima volta, prima di accusare gli altri di non capire un film, cerca di prestare più attenzione tu stesso.
in inglese non l’ho visto ma nel doppiaggio italiano lei dice “terza liceo”, mi sembra un errore troppo clamoroso… e poi se avesse 12 anni perchè padre/madre/fratello dovrebbero stupirsi del fatto che sia ancora vergine? (saranno pure dei redneck ma mi sembra comunque esagerato)
inoltre si nota chiaramente che tutti i personaggi la reputano un pò una ritardata, il che mi sembra strano poichè se avesse 12 anni il suo sarebbe un comportamento completamente normale
probabilmente me lo rivedrò in inglese
PACE
Sparo a caso perché non ho informazioni al riguardo, ma non mi stupirei se, più che un errore clamoroso, fosse una scelta voluta, per eliminare una battuta giusto un pelo controversa.
Giudizio definitivo mio: molto meglio killing them softly. Parleranno pure troppo e ci sono i metaforoni e la politica. Pensare però a volte non fa male eh… Kts ti snocciola 2 minuti finali che bastano a salvare tutto quello che è noia prima. Questo è una roba che vorrebbe infastidire e non lo fa, vorrebbe far sorridere e non ci riesce. Dominik almeno vuol far pensare e ci riesce.
Grande film. Ed ottimo dibattito il vostro alle 4 botte. Mi ha così colpito la copia di mio cuggino che me lo sono andato a prendere in BD appena arrivato in Europa (di una versione doppiata non ne voglio proprio sapere). Lsvorqndo in mezzo a tossici piagnoni e truffatori ho GODUTO dello sviluppo spietato del personaggio di Hirsh. Uno che vende la sorella e tira pacchi e male non può petmettersi rigurgiti morali. Credo che i colpi di scatoletta in faccia significassero questo e battevo le mani dal ridere. Chapeau a Friedkin ed ai suoi sessant’anni.