I motivi per cui su i400Calci facciamo il tifo per Ben Affleck sono principalmente due. Il primo è artistico: i film da regista di Ben Affleck sono roba con una marcia in più che trasudano cinema da tutti i pori, nel senso migliore del termine. Il senso migliore del termine, che ovviamente varia ogni venti minuti, in questo caso è che scrivi un bel testo, metti gli attori davanti alla telecamera e condisci con musiche montaggio e cagate varie. Delle volte succede qualcosa di grosso. Se succede qualcosa di grosso per due film a fila sei una bellissima sorpresa. Tre film a fila e sei una solida realtà. Dal quarto film bello in poi la gente inizia ad aspettare che salvi Hollywood da solo. Se hai sfiga se lo aspettano dopo il primo film, che magari manco era bello, altrimenti noto come disturbo di Sam Mendes. Se hai culo riesci a fare diversi film fighi prima che si accorgano che sei uno figo, e quando qualcuno ti inizia a prendere per un salvatore dell’Arte Cinematografica Tutta hai le spalle abbastanza grosse che se fai un film senza pensarci troppo ti vengon fuori cose tipo La Recluta. Comunque Ben Affleck sta seguendo il sentiero ed è arrivato a Solida Realtà, e se fai la media dei film che escono è già un risultato invidiabile.
Il secondo motivo per cui facciamo il tifo per Ben Affleck è narrativo. Il successo artistico del Ben Affleck regista è come quelle storie dei tizi a cui hanno tagliato una gamba da bambini che a un certo punto vincono il mondiale di nuoto e poi qualcuno si rende conto che la loro storia va raccontata, o come quello che a pallone lo sceglievi per ultimo poi lo metti in porta e tre anni dopo te lo ritrovi a fare il secondo portiere all’Udinese. Ben Affleck gira da anni per Hollywood sfoggiando con orgoglio questa sorta di moncherino artistico di essere incapace come attore. Quando è uscito Gone Baby Gone si pensava gli fosse venuto per culo, poi ha fatto The Town e voglio dire, The Town non è che esci di casa un pomeriggio e lo fai. Entrambi i film sono tratti da romanzi esistenti ma scritti di proprio pugno. Ben Affleck, arrivato ad Argo, è una sottotrama hollywoodiana che prima o poi verrà raccontata in un film tutto suo probabilmente intitolato La rivincita delle merde. Non è il primo caso, e forse non è nemmeno un caso. Tra le altre cose non è nemmeno chiaro quanto Affleck sia realmente incapace come attore: è senz’altro (lui o chi per lui) uno che non spicca nel mucchio e non s’è saputo scegliere i copioni, ma nella sua carriera ha infilato almeno Trappola criminale (l’ultimo film di Frankenheimer) e Hollywoodland, con cui ai temi s’è portato a casa una Coppa Volpi non rubata. Senza contare ovviamente Will Hunting e l’Oscar da sceneggiatore, e la sua interpretazione che OK ci sono il cristo la madonna e Matt Damon nello stesso film, ma insomma. La storia di Ben Affleck è disseminata di indizi sul fatto che Ben Affleck sembra nato per fare il cinema, in mezzo a un canovaccio da attore protagonista di film sempre e solo merdosi (pausa di tre minuti per soddisfare la curiosità di chi ha iniziato a leggere per avere il mio elenco dei Cinque Film più Brutti con Ben Affleck: Daredevil, Pearl Harbor, quello di Kevin Smith primi 2000 che non mi ricordo come si chiama, Bounce e lasciamo aperta la porta per qualche altro che non ho visto). In queste cose salta fuori il vero metacinema, cioè la nostra incapacità di considerare le carriere dei singoli in un formato che non sia pura narrazione sulla base di canovacci messi insieme da persone più in gamba di noi: c’è un complotto contro l’artista, il genio in realtà è una merda, la merda in realtà è un genio, l’attore Ben Affleck trova finalmente se stesso a metà del rullo 3. Il grosso del lavoro lo fa la nostra testa: guarda, un attore di merda; guarda, un regista/sceneggiatore provetto. Guarda, un regista ignobile che lo metti davanti a una macchina da presa e ti salva il film. Qualcuno si costruisce la strada per il successo a furia di equivoci, altri vengono bollati come attori che portano sfiga e si suicidano sul set del terzo film in attesa di essere riscoperti da morti, altri non vedono l’ora di portare la storia di quelli che si suicidano sul grande schermo. La cosa essenziale è riuscire ad incasellare tutti quanti dentro un modello narrativo di base e non uscire mai dal seminato, che qualcuno ci campa. Che storia compri quando compri un film di Ben Affleck Regista Genio Ribelle? Magari tra quindici anni scopriremo il vero e telefonatissimo colpo di scena: in realtà Ben Affleck e Matt Damon sono la stessa persona. Trailer:
httpv://www.youtube.com/watch?v=tVDZxevktOE
Argo è il terzo film, e il terzo bel film, di Ben Affleck. Racconta una storia vera: sei diplomatici americani scappano dall’ambasciata in Iran poco prima che l’ambasciata venga presa in ostaggio dagli studenti iraniani fedeli al regime di Khomeini. Si nascondono in casa dell’ambasciatore canadese e di lì vengono esfiltrati dalla CIA tramite un’operazione coperta che prevede la realizzazione di un falso film di fantascienza. L’operazione ha successo: la cosa bella con le storie vere è che puoi spoilerare a cuor leggero, se sei una capra e non sai la storia non è colpa mia. La cosa bellissima con le storie vere è che a volte ti capita di sapere come andranno a finire le cose ma passi comunque TRENTA MINUTI in apnea sul finale. La cosa bella di Argo è che fa parte di questo genere di film.
Argo viene trattato da i400Calci in quota Eccezioni Meritevoli. La scena iniziale spiegone storico + assalto all’ambasciata è una scena girata da qualcuno che ha il gusto per l’azione, o quantomeno per l’azione girata alla Spielberg, da quando era ragazzino, ma non è la ciccia del discorso e non lo sono neanche le mitragliatrici e i costumi spaziali sparsi in giro per il film. Argo è un film di quelli che tutte le parti decisive prevedono la presenza di persone sedute che fumano e leggono fogli di carta in posti che NON stanno per esplodere. Argo è un film che per tre quarti si gioca sulle facce dei personaggi, soprattutto quelli inquadrati tre o quattro volte in tutto (io sono andato in fissa con un soldato iraniano verso fine film, ci andrete in fissa anche voi). Notare i capelli. Notare le barbe. Notare i baffoni. Notare le camicie. Sto facendo cinema anni settanta, tanto vale mettere i pantaloni a zampa d’elefante. Argo sta a Insider più o meno come The Town stava a Heat. Oddio, The Town e Heat erano proprio lo stesso film, qui in comune c’è più che altro quel senso di “prendiamo una storia noiosa e mandiamoli in sovraccarico di adrenalina per un’ora”. Nello Statuto dei Redattori de i400Calci è proibito esplicitamente di citare Hitchcock in qualsiasi circostanza, e quindi ve la risparmio. Argo è anche, di sponda, un film scritto da cristo, specie per essere –spero- il primo film tratto da un articolo di Wired e il primo script di Chris Terrio eccezion fatta per tale Heights che non ho visto. La parte su cui lo script si scatena di più ovviamente è quella meta-hollywoodiana, in cui Alan Arkin e John Goodman fanno a gara a chi se magna tutto il resto (stravince Arkin, gli hanno cucito addosso un personaggio che non poteva sbagliare) e viene coniato del tutto a caso il tormentone ARGO VAFFANCULO che diventa un tormentone ed è la cosa che più vi ricorderete del film. In originale, a quanto ho capito, ARGO VAFFANCULO diventa ARGOFUCKYOURSELF. C’è anche il trending topic su twitter, ARGO VAFFANCULO. A coronamento del vostro sogno bagnato narrativo intitolato La rivincita delle merde, Ben Affleck attore è quello che nel cast se la cava meno di tutti, ma dò la colpa agli altri tizi che son troppo bravi, persino un Bryan Cranston non insopportabile nel suo essere in tutti i film. Una cosa che ho letto su internet: gli storyboard originali sono di Jack Kirby. Un’altra cosa che ho letto su internet e mi sono bevuto nel film: Jack Kirby nel film è interpretato da Michael Parks. Vado a suicidarmi.
Non so se mi posso spingere al punto di dire che il mio film preferito dell’anno in corso è un film dove nessuno pianta un coltello in gola a qualcun altro, ma Argo la manda parecchio. Non è semplicissimo mettere insieme una mezz’ora di film in cui la tensione monta tipo che non riesci a stare seduto respirando normalmente, nonostante tu sappia già come va a finire e senza che nessuno spari un colpo di pistola. E se mi posso permettere una nota personale, le inquadrature dei pupazzetti sui titoli di coda sono una stoccata finale cucita addosso a noi, intendo proprio noi che scriviamo e leggiamo qui. Io personalmente ho pianto, ma è perché sono un pappamolla.
DVD-quote:
“VAFFANCULO!”
Wim Anselmo Diesel, i400Calci.com
È da tempo che lo dico: Ben Affleck nuovo Clint Eastwood
Una sorpresa totale! il finale è veramente in apnea…bravo ben
ARGOVAFFANCULO
Io sono andato molto in fissa con le donne con burqa e radio.. tutte le volte che ne inquadravano una mi veniva l’ansia.. gran bel film, si..
Argovaffanculo.
Argo è senza dubbio il mio film dell’anno, indubbiamente assieme ad un altro paio, ma per motivi di empatia Argo va in pole position.
Nonostante non siano il succo della faccendami sento di dire che l’utilizzo della fantascienza più giocattolona dei tardi anni ’70 (in ordine sparso si ammicca\cita la serie TV del Pianeta delle Scimmie, Star Wars, Batlle Star Galactica, Flash Gordon, Land of the Lost) come totem dell’unica cosa che salva il culo e la coscienza statunitense per tutto il film ovvero la fantasia rocambolesca, anche in un senso di mistificazione\buttarla in caciara (nel bel parallelo costante tra il modus di Hollywood e quello CIA) è un sottotesto molto bello del film e le citazioni sono perfette & accuratissime esteticamente.
Per me emozionante come un film di Pakula\Parker\Pollack di quelli che Affleck si è visto forteforte per caricarsi.
Visto, al cinema, e quello che mi ha colpito è la cura dei dettagli (la torre di controllo con gli SLOT).
Miglior film dell’anno, e di gran lunga.
Visto in anteprima e piaciuto da matti. Tra l’altro, nei titoli di coda, ci mostrano le foto reali dell’avvenimento, scattate al tempo, insieme alle scene del film, dimostrando che hanno girato molte scene RICOSTRUENDOLE esattamente come sono accadute. Addirittura il modo in cui i primi studenti iraniani hanno scavalcato il cancello dell’ambasciata è stato ricostruito.
Poi hanno mostrato le foto dei veri protagonisti affiancate a quelle degli attori, dimostrando una ricostruzione accurata anche dei personaggi! Da paura!
L’unico che non assomigliava era il personaggio di Ben Affleck, che in realtà l’agente CIA era un tappetto brutto e basso.
@trecool
Si, il lavoro del reparto costumi e scenografia è micidiale, ricostruire un epoca esteticamente di confine come i tardi 70\primi 80 in maniera credibile è veramente difficile.
Qua come anche in Non è un paese per vecchi ci sono riusciti alla perfezione.
Menzione d’onore per When the levee breaks dei Led Zeppelin che parte a sorpresa, credo che assieme a School of Rock e Almost Famous sia uno dei pochi film a poter vantare l’utilizzo di un brano (e che brano) dei Led Zep nella colonna sonora.
Nessun dubbio, la scena dell’aeroporto è una di quelle che si ricordano. Soprattutto si ricorda la tensione che si riesce quasi a toccare fra i tizi che stanno cercando di scappare. Incredibile anche perché il film praticamente è stato presentato come “la storia di come la CIA riuscì a portare fuori dall’Iran 6 Americani”. Credo che nessuno in sala ignorasse il fatto che questi effettivamente si erano salvati, ma praticamente tutti siamo stati con il fiato sospeso.
Bravo Affleck.
Anche a me il film è piaciuto, non in maniera definitiva come sta emergendo qui, ma gli elogi li merita di sicuro.
La mia dvd quote è un po’ diversa.
Se ci fossero già stati i telefonini esfiltravano sto cazzo.
Quando Affleck smetterà di voler anche interpretare i suoi film potrebbe sul serio salvare Hollywood. Come attore: meh, come regista: chapeau!
L’unica cosa, se posso, è che qualche buchetto di sceneggiatura alla fine c’è eccome (telefoni che non ci sono quando servono etc.).
Ma la costruzione della suspense è tale che ti chiedi queste cose solo una volta a casa, di notte, mentre prendi sonno e pensi PAPA GIOVANNI.
E’ un Frillerone. Di quelli che non ne vedi più tanti in giro. Tra l’altro mi ha ricordato, e non so perché, Assault on district 13th. Ormai ‘tratto da una storia vera’ è uno di quegli incipit che attivano il mio senso di segugio. Sto lì sempre a puntare il dito ‘ questo è vero ‘, ‘questo è romanzato’, ‘questo potrebbe essere vero’. Diciamo che anche nei film più scafati riesco a capire dove gli sceneggiatori fanno i furbetti. Succede anche in Argo che ti dici che i tempismi puzzano un po’ di manipolazione genetica, ma questo non fa scemare la tensione. Ad esempio quando i pulotti iraniani stanno gomma a gomma con l’aeroplano della SuisseAir, ti si accende la MACCOSA-spia nel cervello, ma non riescono a toglierti quel godimento del ‘fino all’ultimo minuto’. Un bel thriller.
Molto bello. Mi accodo agli ARGO VAFFANCULO.
Unica nota LOL la ricostruzione certosina di ambienti, la resa attori/personaggi (con tanto di confronto sui titoli di coda) e poi…e poi il protagonista, il signor MENDEZ, basso, panciuto e messicano lo fai fare a BEN AFFLECK quando ci sarebbe stato meglio un Ron Jeremy.
ARGO VAFFANCULO :D
Film bellissimo, con un’attenzione maniacale per i dettagli.
Consigliatissimo e felice di aver letto la rece sui Calci ;-)
Eh, da un pò che ne sento parlare ma avevo timore fosse una fesseria.
Porto ancora i segni della parte sentimentale inutile di the town
quando ho visto goodman da david letterman per pubblicizzare il film ho fatto due considerazioni: a. john, perchè te la fai con affleck? b. cheppalle sarà una cagatona su come gli americani se la cantano e se la suonano.
ora qui leggo wim che viene nelle mutande.
gente che assicura: affleck è il nuovo clint (e per quanto io sia pacificamente in dubbio circa le ideologie destrorse adoro clint che fa il monco, e adoro clint regista, tipo a sbafo).
cioè mi devo ricredere sul mio pregiudizio?
è che di affleck ho visto solo will hunting e già lì puzzava di figaggine messa al servizio delle fotografie. eppoi so solo, da the big bang theory, che daredevil ha fatto schifo
Grandissimo film. Visto con estremo piacere con la compagnia dell’Action Peso, senza particolari lamentele (apparte un “mi aspettavo più azione” che è costato all’improvvido commentatore un paio di incisivi in meno).
e comunque “Dream on” degli Aerosmith nel trailer
http://youtu.be/gF74wASgXXg
C’è altro da aggiungere?
OK mi avete molto convinto, lo vedrò appena possibile.
Comunque
Qualcuno dia un Oscar a quest’uomo, magari sottraendolo al citato Mendes, per aver finalmente messo per iscritto una cosa che ogni volta che la dico mi becco gli insulti e i petali di rosa avvelenati.
Ah se serve il quinto film orrendo in cui è coinvolto Ben Affleck posso rilanciare con questo che sì, l’ho visto. Se no c’è l’immarcescibile Shakespeare in Love. O volevamo qualcosa di calcistico da insultare? Perché se sì, Paycheck.
Parliamone. Ben Affleck ce l’ha fatta. L’esordio di Keanu Reeves è imminente. Chi altri può sorprenderci? Paul Walker? Hayden Christensen? Taylor Lautner?
COLIN FARRELL.
lieto che sia piaciuto a molti, andrò a recuperarlo (legalmente)
Ho trovato fantastica la scelta del Ben Affleck attore di camuffarsi da Alan Rickman in Trappola di Cristallo…ha dato un tocco di drammaticità in questo fantastico film!
@Nannibal – no vabbè però Ben Affleck attore non è un Taylor Lautner o Hayden Christiensen. Forse magari un Paul Walker sì (nel senso di attore penalizzato dall’essere bello ma con faccia da cazzo), che poi io me lo vedrei pure come regista di uno street kings 3 però bello.
Mi sono lanciato dritto al cinema, io la butto lì, film dell’anno, a questo punto Ben se lo merita. TEAM John Goodman, si è mangiato questo film e pure un paio di altri che devono ancora uscire.
Mi pare di ricordare che The Town all’epoca mi avesse lasciato un po’ così. Non ricordo perché. Facciamo che me lo riguardo. Oppure sottoscrivo ad occhi chiusi la rivincita delle merde perché Argo ha tutto per essere bellox2 e salvare la serie attestandosi comunque a solida realtà. E c’è anche l’Iran.
SPOILER PARZIALE
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magari nei commenti mi posso lanciare: sul finale nella cameretta qualcuno ha pianto in culo o sono stato l’unico?
Brandon Routh diventerà un autore della stramadonna.
@pilloledicinema dopo i tuoi commenti su tw mi sono fiondato al cinema e si confermo, anche da parte mia Argo filmone! Poi la fotografia e’ fantastica.
Non film del anno ma tra i primi 5 si.
Scena finale da panico. E comunque si, film dell’anno. E comunque si il finale è da lacrimoni, lacrimoni etero, ma lacrimoni
@wim: hai pienamente ragione. Però nella scena in cui alza gli occhi, in confronto al resto del film, sembra temporaneamente posseduto da Jim Carrey.
Film carino. Coi 400calci centra niente, bisogna ricordarlo.
Ben Affleck fa bei film peró bisogna ammettere che é veramente troppo innamorato di se stesso quando si riprende (anche rispetto alla media del tipico attore/regista/star hollywoodiana). Fra l’altro in sto film il suo ruolo sarebbe dovuto andare a un grassottello messicano coi baffi.
Ma mi chiedo come mai Argo si e Le belve no. O mi sono perso la recensione? Se e’ cosi sparatemi…Ora.
Scusate l’OT!
bella sta recensione, m ha lasciato una bella sensazione addosso!
io la pensavo come schiaffi, poi leggendo il titolo della recensione ho pensato: allora si, è proprio una cacata (“argo vaffanculo” mi ha mandato fuoristrada).
E invece no!
stasera la serata cinema è d obbligo
@michael: perché Argo è bello e Le Belve è brutto. Le eccezioni meritevoli devono essere meritevoli.
@wim
vedendo la parte di storyboard conservato, sottratto ai guardiani della rivoluzione iraniana, tolto ai guardiani della burocrazia della cia, messo li’, in mezzo alla fantascienza degli anni ’80, ho pianto, sì.
Forse dovevo scrivere *** SPOILER *** prima del mio commento. Sorry.
quando è partita when the leavee breaks ho pensato che si trattasse di un regalo dei miei amici che avevano fatto girare un film per me, pagando spettatori, comparsa, cassiera e Vincent Afflèck
@ Michael Jail Black: oh grazie mille, mi fa davvero piacere averti (ben) consigliato. Non immagini nemmeno il sorriso che ho mentre scrivo.
[sussurrando] allora poi mi fai avere i dati del tuo conto paypal e così ti invio i dieci euro che avevamo detto.
@ umbem
Anche io mi sono sentito così li ma anche in altre scene, tipo la carrellata sui giocattoli sci fi anni 70 alla fine nella cameretta.
La scena finale è da lacrimoni e sembra la cameretta di un ragazzino di un film di spileberg (tipo cameretta di Poltergeist).
A me è piaciuto anche che l’illuminazione gli sia venuta vedendo il pianeta delle scimmie!
Concordo con i giudizi, filmone, stupisce per la sua semplicità e per come nonostante questo riesca a tenere alta la tensione dal primo all’ultimo minuto, non ti annoi o stacchi gli occhi dallo schermo per un secondo.
@Bluberry, un po’ di autocelebrazione uesei c’è ma niente di irritante, mi ha dato un poco fastidio/perplesso quel minuto in cui i fuggiaschi dimenticano le colpe del dittatore anche se il suo ruolo di carnefice viene ben espresso nel resto del film. Al limite scopri che s’incensa dopo come ho fatto io quando leggendo articoli altrove si riporta che i canadesi si sono offesi per il film perchè nella realtà pare abbiano fatto quasi tutto loro con un ruolo della CIA marginale, Affleck avrebbe aggiunto una dedica nei titoli di coda in postproduzione per calmarli.
Gigli CAZZO, Gigli. Secondo me è tutto merito di Jennifer Garner se Ben Affleck diventerà il nuovo probabile salvatore di Hollywood.
bel film, ma eastwood attore è millevolte meglio di ben attore
@ Wim
Comunque “In cerca di Amy” (che credo sia il film di Kevin Smith che non ti ricordi il titolo) è una signor commedia!
grandissimo film, e sì Alan Arkin si pappa davvero tutto. Immenso :p
Filmone questo, quando finalmente scappano ho goduto di brutto.
Ah, nonostante l’apertura mentale, durante tutto il film non ho fatto altro che pensare “che schifo vivere in quei posti del cazzo lì”.
L’ unica cosa buona che hanno è che passano il tempo a sparare in testa alla gente per hobby, sicuramente sarebbero domeniche molto meno noiose.
Molto bello.
Un film che, se ci pensi, mette al servizio della narrazione di una storia vera e di un contesto maledettamente serio tre livelli di finzione differenti: la doppiezza del mondo dello spionaggio, l’ipocrisia delle dinamiche del cinema, la fantascienza come finzione nella finzione.
Argo racconta una verità storica o una sua interpretazione usando tre bugie e confezionando un realismo incredibile (cartelli a parte che paiono fatti in serie).
Insomma a me pare tutto un rimando di finto/vero sul quale alla fine, con la cameretta, si è voluta stabilire una supremazia: per tutto il film vi abbiamo fatto vedere oggetti, azioni e uomini identici a quello che furono ma, alla fine, la chiusura, il tributo, è tutto per la fantasia.
Se ci voglio trovare un piccolo difetto: la caratterizzazione scarsina dei sei. A parer mio poca possibilità di empatia. Ma poi ripenso alla scena iniziale dell’assalto all’ambasciata e mi pare di capire la reale forza di quella roba.
Al di là delle questioni politico internazionali di cui non mi frega una fava in questa sede, mi ritrovo a fare il tifo per la salvezza di sei persone che altrimenti avrei schiaffeggiato perché Ben mi ha fatto vedere uno dei migliori inizi.
Potrebbero essere iraniani, vampiri, alieni, ammerigani o qualsiasi altra cosa ma quella massa che urla, respira e preme contro la porta fa davvero paura.
@ Schiaffi
Perché, adesso non è bello come paese? Pensa al business che ne esce fuori dal noleggio di carri-gru.
Oh… a me sto film non ha impressionato per nulla. Molto ben girato, nulla da dire, però mi ha annoiato parecchio. Gli dò un 6 và… E Affleck come attore resta un cane inenarrabile. Piuttosto Lawless, quello è roba seria seria.
E mi aspetto 7 Psicopatici al più presto, non vedo nessuno al mondo più meritevole di un eccezione di McDonagh (anche se il film non l’ho ancora visto, ma ho visto In Bruges e quindi vado sul sicurissimo). Può passare Le Belve, che non ho visto, ma ho letto il libro e mi aspettavo una rece perchè il libro è roba da calci (pure se non mi è piaciuto), ma esigo gli Psicopatici.
Ciò che mi ha rovinato il film sono state le seguenti battute:
Ben Affleck esordisce cosi:Il mio lavoro è come l’aborto. Se lo vuoi fare non lo puoi fare da solo.
– mi sto chiedendo che caxxo di metafora è???
Mentre si preparano per l evasione..
Lui:Mi sento come il giorno in cui ci siamo sposati.
Lei: spero non si riveli un grosso errore come quello.
Riferito a uno della CIA :Se a quello venisse in mente una buona idea morirebbe di solitudine.
Lui: non credo che la tua storiella reggerá.
Ben A. : la mia storiella sará l unica cosa che ci sará tra una pistola e la tua tempia.
Nooooooo…come l’unghia sulla lavagna!
ARGO VAFFANCULO, io personalmente ho pianto pure ed era una di quei pianti ARGO VAFFANCULO fammi respirare ecco ora c’ho il calo d’adrenalina e posso dire che ho pianto per motivi fisici, poi arrivano le miniature di Star Wars e vaffanculo lì si piange perché ARGO VAFFANCULO è più cinema di quel che si racconta in giro.
Pearl Harbor merdoso ? Non ci capisci un cazzo di cinema…
Omologazione e propaganda.
argo film DI MERDA basato sul solito binomio americano-bello-buono-intelligente, iraniano-brutto-cattivo-stupido; solita polpettonata americana dove arriva il bel supereroe che salva le pecorelle finite nella tana del lupo. CAGATA STRATOSFERICA
Che borghesotto
Concordo, americanata grossolana quanto il mascellone e il narcisismo di Ben Affleck. ARGO VAFFANMULO. Sul serio, però.
Siamo entrati nel wormhole spaziotemporale di Interstellar!
MACCHINA DA PRESA! si chiama “macchina da presa” (o “cinepresa”). leggere “telecamera” in un sito di cinema è una cosa da far cadere le braccia.
Pure tua mamma viene definita “puttana” e sentire qualcuno chiamarla “signora” mi lascia molto perplesso
questa faceva parecchio ridere
Oddio sapevo che non dovevo seguirvi fino a qua giù haha ma perchè poi?