Maniac!
La sigla è praticamente obbligatoria:
httpv://www.youtube.com/watch?v=5x1K5UH2nek
Maniac, come dovreste sapere, è un remake di Maniac.
Esistono tanti tipi di remake: anche rimanendo su una scala di valori puramente economica, Hollywood ha saccheggiato tutto, dagli ovvi film di successo ai classici di culto a film assolutamente random. Maniac, diretto nel 1980 da William Lustig, fa parte dei cult che ogni buon appassionato di horror dotato di sana curiosità attiva conosce e riverisce, ma non ha mai esattamente sfondato al botteghino. È un gioiellino grezzo ma efficace, che racconta la storia di un serial killer dal punto di vista del killer stesso, raccontandoci il suo background, mostrandoci la sua pazzia, le sue fissazioni, le sue crisi, il suo innato desiderio di avere una vita normale e la sostanziale impossibilità di guarire… portandoci insomma dentro al suo mondo non tanto per simpatizzare per lui ma quasi. Per parecchi versi anticipava Henry – Pioggia di sangue. A renderlo memorabile erano le dosi massicce di ultraviolenza ma soprattutto l’interpretazione di Joe Spinell, caratterista italo-americano apparso in svariati filmoni (molti dei quali con l’amicissimo Sylvester Stallone) qui anche co-autore di soggetto e sceneggiatura, che mette il suo volto inquietante e tutto se stesso al servizio di un folle personaggio che ti si incide subito nel cervello. Ciliegina sulla torta: pensavate che la sigla fosse una facile gag? E invece no: il co-autore Dennis Matkosky ne scrisse il testo originale ispirato proprio dal film di Lustig, prima che lo riadattassero per infilarlo nella colonna sonora di Flashdance.
E qui è dove andrebbe il pippone sull’inutilità dei remake, ma neanche troppo. Maniac 1980 è un film che sfrutta al 100% la sua condizione di film semi-underground e che, pur con evidenti e massicce dosi di ambizione, rimane ancorato al mondo dei grindhouse. Di suo è efficace ma perfettibile: rifarlo in versione mainstream, con un protagonista famoso come Elijah “Brodo” Wood, rischia però di ammosciarlo letalmente. Al timone poi ci sarebbe Alex Aja, uno che alterna gioiellini e stronzatone con frequenze totalmente imprevedibili, e Franck Khalfoun, onesto ma insipido mestierante.
Ma – colpo di scena – abbiamo per voi una seconda sigla!
httpv://www.youtube.com/watch?v=Kzojb688aMo
Che bello. Vi ricordate quando, nell’era di poco pre-internet, una notte siete rimasti alzati ad aspettare che trasmettessero la versione non censurata? Era più o meno lo stesso periodo in cui, se vi chiedevano che musica ascoltavate, dicevate “Metal. E i Prodigy”. E poi vi siete gradualmente aperti a certa elettronica, o almeno ci avete provato.
Il punto è: clamorosamente, Maniac 2012 si presenta come uno dei rari remake concettualmente/socialmente accettabili. Questo perché Alex Aja è stato colto da un lampo di ispirazione e ha deciso che il film andava rifatto tutto così, interamente girato dal punto di vista del maniaco, proprio come il video di Smack My Bitch Up. Una scelta rischiosa, difficile, ma che in effetti si adatta perfettamente alla materia e dota questo remake di personalità propria.
E guarda quindi che il Khalfoun ti gioca la sorpresa e giostra tutta la faccenda con invidiabile equilibrio e creatività. La cinepresa si sostituisce agli occhi di Brodo ma grazie al cielo è tutt’altro che rigorosa, balla, sfasa, si lascia arricchire da giochi di montaggio, incontra parecchi riflessi che ci lasciano comunque vedere lo sguardo pallato del protagonista con la giusta frequenza e senza forzare eccessivamente, cede anche a un paio di sequenze oniriche girate tradizionalmente. Insomma: non si dimentica che la priorità rimane pur sempre lo spettatore, e concentra ogni sforzo nel rimanere visivamente interessante e mai noioso. Brodo da parte sua, comparendo poco, rinuncia al narcisismo e gioca soprattutto con la voce, facendosi comunque trovare prontissimo ed efficace ogni volta che una superficie riflettente lo tira fisicamente in mezzo. Va detto: non rimane quasi nulla del tocco crudo di Lustig, perché Khalfoun punta parecchio sullo stile e sfora spesso e volentieri nel fighetto, con tanto di colonna sonora elettro-vintage che pare aver saccheggiato le migliori b-side di Drive.
Ma qui sta l’altro colpo di scena: quando c’è da picchiare, Maniac 2012 picchia con un’intensità inaudita. Come già in Piranha 3D, ma in un contesto decisamente più serioso, il marchio di fabbrica di Alex Aja è spingersi con il gore fino ai confini più estremi del consentito a una pellicola con aspirazioni da multisala, e un applauso speciale a Brodo per il coraggio con cui si immischia in scene di rara violenza. E non è un caso che, pur avendo una confezione e una star dall’appeal indubbiamente mainstream, stia tuttora incontrando diversi ostacoli per la distribuzione. A Cannes scioccò più di uno spettatore impreparato, e pure al Frightfest mi sono ritrovato in più di un’occasione ad esclamare “ah però”. E un buon indizio che il film sia andato a segno è nella scena in cui con un furbo gioco di regia l’inquadratura replica quasi alla perfezione la nota locandina del Maniac originale: un film mediocre sarebbe stato spernacchiato e ricoperto di insulti, e invece in sala è scattato l’applauso.
Insomma: la tentazione di schierarsi con un film o l’altro è forte e naturale, e di sicuro non mancherà chi di voi avrà preferenze nette, ma per una volta possiamo finalmente parlare di due cose ben distinte, due opere che sono un’interpretazione della stessa storia ma prendono una strada nettalmente diversa, mantengono ognuna la propria personalità e meritano entrambe di esistere.
Se poi usciamo dal gioco dei paragoni, Maniac 2012 è decisamente uno degli horror più convincenti dell’anno.
DVD-quote:
“Più peso di quanto avrei mai scommesso”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
P.S.: ci tenevo a farvi notare come i commenti su Youtube al video dei Prodigy, con tutti gli argomenti a disposizione per un buon dibattito, siano largamente incentrati sul fatto (effettivamente strano) che il protagonista prima fa la doccia e poi caga. Viva l’internet.
i prodigy stanno ancora i giro con quel cd targato ’97…che per carità conterrà pure delle hit generazionali ma dopo un pò stra-caga il cazzo…figurati dopo 15 anni…me li sono trovati d’avanti pure in un paio di festival ma se sul palco ci fosse stato toto cutugno gli avrei dato più attenzione…
Buono!
Per quanto riguarda il viva internet, essendo donna il/la protagonista semplicemente fa la pipì. Si cade in errore semplicemtente perchè ad una prima visione si pensa che esso/essa sia un maschio.
Ho sconfitto l’internét tutto con un magnifico e tecnicissimo german suplex!
@al pancino: ma non è strano comunque farlo DOPO la doccia? Il succo era quello…
Io ai Prodigy devo che, con Baby’s Got A Temper, ho smesso di prendere il latte a colazione e ho iniziato a bere il caffè come i grandi. Ora, io non so se questo sia un merito o no, però in fila per il latte, nel video, c’era pure un nano. Varrà qualcosa?
A Brodo diamogli una chance.
Niente ora sono scioccato, pensavo fosse una merda con la scelta di girarlo tutto in prima persona. Come mai qui funziona e il breve piano sequenza di Doom faceva cacare tutti(CGI?)?
P.S.:A me piaque–>lincatemi!
@michael: perché Khalfoun non sta strettamente imitando un videogioco ma predilige lo stile e le sensazioni alla rigorosità. In questo modo può imbroglicchiare senza dar troppo fastidio, e può renderlo molto più interessante e meno noioso.
doom…quello con the rock incazzato nero,con il fucilazzo definitivo e spara na volta…contro il muro…ma vaff…la giornata gira male…
Miglior commento al trailer su Youtube:
“Holy shit give him another ring!”
Capito, pero in quei 2min se ne uccidevano di mostri ed era un idea carina visto che il film era tratto da un videogioco. Una cazzatina divertente no? Comunque mi hai gia convinto con “remake concettualmente/socialmente accettabile” o con Smack My Bitch Up.
Musicalmente fermo al 97 e fiero di esserlo. Tutto ciò che è venuto dopo è una nota a piè di pagina di The Fat of the Land e The Downward Spiral.
Niente, ci tenevo a dirlo.
no aspè, la soggettiva di doom era l’unica cosa salvabile di quel film!
ok, vedrò questo new maniac
Beh a me è capitato qualche volta di cacare dopo la doccia.
è una bella seccatura, in effetti, come aver fatto un lavoro quasi inutile.
E’ in programma al Torino Film Festival..dove proietteranno anche Lords of Salem!! Gianni Amelio è il mio nuovo eroe
Se di un film del 2012 si dice che “picchia con un’intensità inaudita” io che sono sensibile un po’ mi preoccupo.
Cioè che ci si deve aspettare? Un horror “solo” più tosto della media (già parecchio tosta) o una specie “August Underground” versione Mtv?
@tommaso: più violenza di quella che ti aspetteresti dalla presenza di Brodo. Oppure, come qualcuno direbbe, tutta la violenza che ti ispira la presenza di Brodo ma che non avresti mai osato chiedere.
Comincio ad incrociare fortissimo i diti nella speranza di una distribuzione degna per questo film.
E poi quel pezzo dei prodigy lo uso sempre come dedica l’8 marzo! yeah!
Ma Joe Spinell era Gazzo/Gasco nel primo Rocky,giusto?
Mi pare facesse anche il testimone al processo nel secondo Padrino.
@fortknoxville: correct
Capisco il prima, apprezzo il durante ma il DOPO è veramente sovversivo. Non si può pisciare dopo la doccia.
@cristoforo nolano
negli anni ’90 si faceva così la rivoluzione: pisciavi dopo aver fatto la doccia. o al massimo facevi crescere i capelli. e poi ascoltavi il grunge. yeah
ah comunque il nome corretto è “godo”, non brodo. tratto da “lo svarione degli anelli”
ma perchè poi tutto quest’astio nei confronti di brodo? vabbè c’ha la faccia da bravino ragazzino, vabbè ha fatto una valanga di film che non guarderei mai, ma come attore non è assolutamente un cagnaccio. Anzi, da quando dichiarò di non aver mai letto Tolkien perchè non glie ne poteva fregar meno, mi sta pure simpatico. E poi è protagonista di Wilfred, una delle rarissime tv comedy americane che abbiano un senso d’esistere (infatti è australiana)
povero brodo…
E poi ha fatto Ogni cosa è illuminata coi Gogol Bordello!
E adesso scappo via per paura di rivalse…
Da non perdere. In Italia avrà la solita distribuzione del cazzo e cioè fuori una settimana, nello spettacolo delle 24:00, al bicocca zarro center.
PS
Brodo attorone. Poi per me la faccia da psicopatico ce l’ha di default quindi…
@Nanni Scusa Nanni sarà che ho una concezioni d’igiena un pochino diversa dal resto del mondo, ma farla (la pipì) dopo non mi sembra un crimine contro umanità. Comunque sono un po più triste per il fatto di non aver vinto sull’internet, è come se ti fossi fermato al 2 durante il conteggio dello schienamento.
Bè Brodo ha fatto anche Hoolygans che non sarà estremo ma un po’ di viulenza la mette in mostra e sono d’accordo con Dévid Sfinter, c’ha proprio la fazza da maniaco (tipo in sin city o nel video dei lonely island dove prende a taserate il culo di andy samberg con rara ferocia).
A me è capito eccome di cagare dopo la doccia.
Che l’alternativa è cagare prima e non tirar l’acqua finchè non ho finito la doccia… e non è cosa.
Il punto è che se tiro l’acqua del cesso, quella della doccia non collabora per 5 minuti buoni, e io ho fretta.
Poi vabbhè spesso a cagare basta un pezzo di carta igienica e alle volte si è salvi e immacolati non è che sempre è un parto..!
E dopo questa bella disquisizione: filmone! Lo aspetto parecchio incuriosito, che devo dire che Brodo la faccia da matto da dopo Sin City ce la vedo parecchio! Poi è pure simpatico/stronzo a quanto ho visto in vari videoclip, come quell’ultimo lunghissimo che fù dei Beastie Boys. Non male considerando l’odio che avevo per lui per l’espressione da emo che teneva nella Scampagnata degli Anelli!
@Johnny Fortknoxville
era anche il caporimessa in taxi driver. oggi c’è gente che darebbe una mano, per fare almeno la metà dei film che ha fatto lui.
@chiunque l’abbia visto. chiedo, senza volere spoilers:
il finale è uguale? sia nella sostanza e che nel dettaglio?
@Al Pancino: a me cagare dopo la doccia mi fa l’effetto tipo rifare il letto cinque minuti prima di andare a dormire, fatica sprecata.
Comunque Brodo già in Sin City si infilava in un ruolo decisamente fuori contesto per quello che uno si immagina da lui.
E anche lì non sfigurava per nulla.
oddio brodo! che hai ritirato fuori! in holigans era così fuori contesto che comunque t aspettavi che da un momento all’altro si infilasse quel maledetto anello per scomparire… Indimenticabile la scena finale in cui si allontana da solo facendo un coro da stadio in perfetta solitudine…
I ragazzi de i400calci: sangue & merda. Brodo per quel film lì si meritava il daspo. Chemmerda.
Brodo ha anche pecorinato e sculacciato Cate Blanchett con viulenza in The Good German.
E io che lo confondo sempre con quell’altro inutile di harry potter…se questo lo trovo me lo vedo stas, dandovi fiducia e attutendo la presaaMMale.
Bello comunque il messaggio finale in hooligans dove lui diventava finalmente un uomo dopo aver dato uno schiaffo a un nerd seduto in un cesso, in una sequenza di raro impatto visivo.
E ha dovuto farsi un erasmus con la gente con i proBBlemi di West Ham per riuscire nell’impresa, sennò da solo non ci arrivava…tristezza…
Notare anche come brodo con 2 cori da stadio, 2 ceffoni e discorsi ignoranti sul pigliarsi a calci nella tube, sia diventato l’idolo di tutti gli sfigatoni paesani.
Brodo.
L’idolo.
PoVra italia.
1) Se ti scappa la pipì mentre ti fai la doccia (e sei sopratutto donna) farsela addosso non è cosa. Se scappa scappa.
2) I prodigy hanno si spaccato all’epoca che fu ma son tornati a spaccare (anche se io non praticavo più) anche con Invaders Must Die.
3) Ho il biglietto per Rob Zombie a Torino da un mese li che mi aspetta (sabato prossimo tra le altre cose. Non vedo l’ora).
Per il resto mi aspettavo una recensione del genere. Se ne parlava bene un pò ovunque. Certo sapere che è piaciuto anche a voi è una super conferma.
Il problema della cacca dopo la doccia è un problema estero dato che non hanno il bidet per cui o ti rifai la doccia o rimani sgommato, per fortuna qui nella terra dei cachi non si è così arretrati.
@cicciolina
are you sure?
del Brodo nel Buon Tedesco intendo
non mi par proprio
@babaz: ma sai che hai ragione? Era Tobey Maguire! Stessa faccetta da cazzo, entrambi presi per ruoli “eroici” completamente senza motivo…
ebbasta con sto brodo. si chiama godo. godo. GODO. e suo zio dildo. e ganjalf. e sboromir. e rizlas. e sam gay.
pubblicizzo tutto
1) lo svarione degli anelli: la compagnia del verginello
2) lo svarione degli anelli: i due porri
3) lo svarione degli anelli: il ritorno del padrino
e cliccate su
lunedì 26 al tff, non vedo l’ora!!
Riesumo i commenti vista la sua comparsata nel torrente giusto per dire che è effettivamente una bella bombetta. Frodo la faccia da persona con dei problemi a parer mio l’ha sempre avuta e quì si adatta a modino. La colonna sonora crea un angoscia che levati.
All’inizio mi son chiesto se tutto il film in soggettiva, potesse reggere.
Scelta coraggiosa per carità, dopo un ti ci abitui pure, ma alcune cose ti lasciano un po’ perplesso. A me è sembrato che spesso, il non poter collocare Brodo nello spazio attorno alle vittime ammosciasse un poco l’omicidio e che le volte in cui ci si imbatteva nell’immagine riflessa del viso, questa fosse abbastanza telefonata o strumentale.
Nel complesso cmq viene bene, anche perché mi rendo conto di quanto potesse essere difficile da realizzare come cosa.
La storia, di suo, mi è un po’ schematica, con un’alternanza geometrica omicidio – seguire qualcuno – svarione/ricordo tanto che ti chiedi quale sia la trama.
Le cose migliorano con l’ingresso in scena di – luce dei miei occhi dammi tanti figli in un futuro vicino facciamo da domani – Nora Arnezeder. A quel punto si può dire che compaia una storia che risponde alla domanda “che fine farà la bella fotografa Anna?”. O perlomeno è questa nella mia testa che ne sono innamorato.
Funziona bene quando:
– hai la possibilità di “affezionarti” per alcuni minuti alle femmine che stanno in video (due casi, la generosa suicide girl dei poveri che gli stappa una gazzosa all’inizio e la fotografa appunto) che in quei casi ti viene proprio da pensare che le stai guardando con gli occhi di una merda di Danilo Restivo magrolino e lì la soggettiva/immedesimazione/disgusto per il killer funziona.
– si tratta della la voce in originale di Elijah (dove per il resto sono solo fugaci immagini della sua faccia da segaiolo).
Non mi è dispiaciuta nemmeno la colonna sonora che ci sta bene con certe atmosfere della città.
Svariati maccosa qua e là, dalla metro con mille telecamere che inquadrano il maniaco ma la polizia non sa mai chi sia, alla città sempre sorprendentemente desolata quando c’è da uccidere, fino a vecchie stronze che si fanno tenere la testa sott’acqua da una sola mano di uno che pesa 50 kg.
Buono comunque.
Non arriverà mai in sala.
La madre di Frank, gran troia.
Ah, ho grisato l’argomento originale/remake perché non ho visto il primo ma prometto che me lo recupero.
Ho recuperato anche io con enorme ritardo causa mancanza doppiaggio ma soprattutto per il crush che si è preso Senegal per la Nora, visto che ci ha promesso di farcela limonare duro al matrimonio mi pareva scortese arrivare alla cerimonia senza manco sapere se muore male oppure no nell’ultimo suo film.
Il film mi è parso tutto sommato discreto, anche se è telefonatissimo già dopo 10 minuti pure per chi non si è mai visto l’originale.
La questione della soggettiva in prima persona mi ha qui smaronato ma forse è problema mio che a furia di halo/cod/battlefield 1,2,3,4,5 ecc la vedo qui come in un media sbagliato… diverse scelte di inquadrature mi sono sembrate troppo forzate e inadeguate, del tipo “vedi com’è essere me”, con le mie emicranie, le mie insicurezze e l’orrore vero di scoprire come cazzo mi sono vestito male quando passo di fronte allo specchio! Quando si ha invece la fortuna di vedere le scene da angolazioni esterne alla soggettiva, del genere “vedi che paura essere qui CON me”, non so voi ma io mi sono sentito proprio felice e appagato (tipo scalpo all’agente/mamma).
Questione Frodo, potrà recitare ancora una 20ina di film ma sarà sempre quello del signor degli anelli coi piedi pelosi e parte già in debito di credibilità, poi per carità pare recuperi per benino nel film anche e soprattutto perché qui ho notato una somiglianza imbarazzante con Dynamo il mago. L’horrore puro.
Tutto sommato prova attoriale buona e discreta violenza/sangue anche se con qualche maccosa, storiella telefonata e soggettiva da rivedere o ridimensionare.
PS: mamma troia da campionato mondiale ma premio autista dell’anno al tizio sull’auto rossa alla fine.
Personalmente, mi ritengo più che altro dispiaciuto per l’enorme potenziale e le grandi aspettative non del tutto soddisfatte…
Quando un film parte con una botta fenomenale come il primo ammazzamento e prosegue con lo stalkeraggio assassino della seconda ragazza, ero felice come un bambino.
Peccato che poi a mio parere la regia ingrani il pilota automatico…per non parlare del finalone scontatone con auto-incriminazione del personaggio in stile Signora in giallo.
A mio parere Brodo, seppur in astratto accettabile come figura del maniaco depresso, assomiglia più a un ragno che a una belva, come invece fu l’indimenticato Joe Spinell. La biondazza ok, fiqa quanto volete, ma cristo mi è parsa di una cagnitudine nel recitare che mi ha lasciato basito.
Le musiche: carine, bell’idea, L.A., Refn, però dopo dieci minuti diventano una presenza continua e insopportabile.
Certo gli squartamenti sono più che onesti, gli svarioni di emicrania e le visioni garantiscono un buon effetto di inquietudine, i manichini la sanno lunga…ma boh. Poteva essere un capolavoro, ma (ripeto, a mio dire) si ferma a lavoro.
In Italia questo film non sembra essere destinato ad arrivare, spero almeno in dvd o bluray, ma qui si sa, escono le cagate e basta…