From: Segreteria Altissimo Cobretti <segrcobretti@i400calci.com>
Date: 14 November 2012 18:14:17 GMT
To: Bongiorno Miike <b.miike@i400calci.com>
Subject: LIBERTA’
Egr. sign. Miike
Noi in quanto segreteria de L’Altissimo Cobretti siamo lieti di comunicarle l’avvenuto perdono da parte del capo Supremo che tutto sa, tutto perdona e tutto digerisce.
Per ottenere il perdono non dovrà fare altro che inserire il codice segreto nell’apposito campo che troverà all’indirizzo http://trololololololololololo.com/.
Con letizia
Segr.ia Altissimo Cobretti
N.B.: Il codice segreto è scritto sul retro della mail.
SIGLA
httpv://www.youtube.com/watch?v=PQUuyuQS9bY&list=UUL02L1YXYwunMZ48bI7mtQg&index=18&feature=plcp
Le premesse all’approccio e alla visione di Werewolf The Beast Among Us sono due
a) la prima è che il titolo di questo film è anche Wolfman 2. Pertanto Werewolf the beast among us è un sequel. Un sequel low budget di un film molto poco riuscito con protagonista Benicio del Toro e che nel cast aveva Anthony Hopkins, Asa Butterfield ed Emily Blunt. Come so che è poco riuscito? Perché me l’ha detto un uccellino. E soprattutto perché il trailer puzzava di broccolo bollito. Non ci credete? Cliccate qui e avvicinate il naso allo schermo. Davvero. Fatelo.
b) è un film girato da Louis Morneau. Chi è Louis Morneau. Non lo so. Però usando quello strumento del demonio che è l’internet ho scoperto che ha fatto un film con James Belushi. Con James Belushi. James Belushi. Sapete che unico pregio che ha James “Jim” Belushi? Che ha un fratello. Morto. Se James Belushi non avesse avuto un fratello. morto. probabilmente saremmo qui a discutere di come è stato possibile che John Belushi sia finito a fare il caratterista nei film di Tarantino, o la comparsa nei film di Adam Sandler e sospireremmo allargando le braccia. E Jimbo rimarrebbe dove avrebbe dovuto stare: a fare il manager incapace di John Belushi. Quello che poi ti incula la moglie e la casa e ti dice “Ehi… niente di personale fratellone”. Invece Jim Belushi, la versione con più colesterolo di Tim Allen, dotato dell’umorismo di un paio di Birkenstock indossate da un turista tedesco, ha fatto anche dei film. Tipo Danko. Dove veniva schiacciato dalle qualità attoriali di Schwarzy. E poi tanti altri tra cui uno con Louis Morneau. Che ha fatto un film con Jim Belushi. Jim Belushi. Jim Belushi. Jim Belushi.
Ci siamo? Ok. A queste indispensabili premesse si deve successivamente aggiungere il fatto che il film è prodotto dalla Universal. Una Universal veramente poco convinta. Ma comunque la Universal che, quando è poco convinta, ti smolla quanto basta a girare un film che puzza di broccolo e non di guano di gallina. Avete presente che odore ha il guano di gallina? No? Allora cliccate qui e avvicinate il naso allo schermo.
Bene. Adesso che avete lasciato due impronte ben definite sul vostro schermo attirando l’ironia dei vostri colleghi e soprattutto avete imparato il concetto di approccio olfattivo alle opere cinematografiche, è ora di parlare di Werewolf the beast among us. Ora, io potrei iniziare a disquisire per qualche quindicina di righe sul film in questione, sulle prove attoriali, sugli stereotipi dei film horror/action in costume che potete trovare, tutti quanti, indistintamente, in questo film. Potrei parlare di come Underworld ci si è fottuto l’immaginario a pecora tanto da far sì che ormai dove c’è un licantropo, c’è anche un vampiro (in maniera del tutto non paritaria visto che non accade anche l’inverso), potrei parlare della costumista che fino all’altro ieri lavorava da Zara ed era così tanto abituata a dire “le sta un ammmmmmmore” che ora fa scegliere direttamente agli attori i vestiti a prescindere dall’epoca storica in cui il film è ambientato. Tanto c’è la promozione sui cappelli e… Giovannaaaa Giovannaaaaaaaa è avanzata la Elleeee di questaaaaaaa?
Potrei parlare a lungo di come l’intera opera, nonostante il dignitosissimo budget, sia fissamente ancorata a un profilo basso. Bassissimo. Così basso da passare completamente inosservato ai radar del nemico e all’attenzione media dello spettatore che, dopo una mezz’oretta, inizierà a trovare divertente contare i propri sbadigli. E la lunghezza degli stessi. Facendo gare di durata, di tono e di intensità. Il mezzofondo. Il fondo. La maratona. Il lancio dello sbadiglio. Il triathlon (sbadiglio libero, sbadiglio a comando, rutto carpiato).
Potrei parlare anche altrettanto a lungo dei personaggi creati con il metodo Fuqua: il capo carismatico ma oscuro, il lezioso gagà amante dei coltelli da lancio, il donnuomo che ti spezza come il tonno della nota marca (così tenero che si spezza con uno strapon) e poi i due rozzi compagni d’arme portatori dell’omolatenza protofascista.
Potrei citare la recitazione non eccelsa, gli escamotage che strizzano l’occhio allo steampunk per dare al tutto un sapore *virgolette* favolistico *virgolette*, la CGI che manco Kevin Sorbo e la pettinatura del sindaco finto sosia di Simon MacCorkindale.
Potrei, ma non lo farò.
No, perché come spesso accade l’opera mediocre cela una metafora profonda che trascende dalla messa in scena stessa. Il concetto impregna l’intero film e ti lascia lì, umido e gocciolante allegorie e senza neppure la pratica salviettina in microfibra. DA QUI INIZIA LO SPOILER (e durerà un bel po’, quindi se avete intenzione di vedere il film abbandonate questa triste landa)
Nel villaggio di Rattydoneyculleslavgrad, amena località sperduta in un luogo a metà tra l’Irlanda e i carpazi (così ad occhio), all’inizio del 19esimo secolo c’è gente che muore perché c’è qualcosa che, se ti piglia, o ti ammazza sul colpo con unghie e denti o ti ferisce e poi a finirti ci pensa il dottore che nel dubbio ti omaggia di una pallottola nella testa. Ma il dottore ha un assistente, il giovane Daniel che decide di unirsi al gruppo di Beasts Hunters venuti da fuori per acchiappare il bestione. Lui lo fa per il suo paese. Gli Hunters per il vil denaro. Lui è un imberbe eroe. Gli Hunters sono scafatissimi cacciatori di mannari. Lui sta con la bella del paese che ha il papà di vecchi costumi che, nel dubbio se il giovane Daniel abbia o meno già deflorato la figliola, gli spara a vista ogni volta che lui si avvicina a lei. Gli Hunters, capitanati dall’australiano Charles (Ed Quinn) (non può essere australiano visto che ha il cappello da australiano e parla come se gli avessero messo un dizionario sotto la lingua), c’hanno Stefan, un misto tra Aramis, V di V per Vendetta e un X-men come è apparso a Singer nei suoi sogni più, che senza troppe perifrasi lascia becco e mazziato Daniel rubandogli la donna da sotto il naso. In tutto questo il paese si divide in grossi scemi ubriaconi, il nucleo familiare di Daniel (Daniel, mamma di Daniel, il cerusico mentore di Daniel, la fidanzata di Daniel), il sindaco del paese e gli Hunters.
Facciamola breve. Tutti cercano il mannaro di turno. Alla fine il mannaro è proprio Daniel. Stefan è un vampiro del cazzo che muore perché a un certo punto dalla roccia spunta per caso un paletto di frassino. Amor vincit omnia e Daniel si ricongiunge alla sua bella con rinnovata virilità e with more pelo sul petto.
Qual è la metafora che si cela dietro a tutto questo?
Boh, non lo so. Intanto la rece è fatta. Oh, si è fatta una certa. Devo proprio andare. Baci a tutti
DVD-Quote Suggerita
Una nuova frontiera dello sbadiglio
Bongiorno Miike,. i400calci.com
Non ho visto il film, ma mi sono già spoilerato tutta la trama a prescindere perché tanto sono un fottuto malato di curiosità, tanto che a volte finisco per sorbirmi delle boiate assurde. Ma in quale senso lo hanno inteso come sequel del I Wolfman a parte il fatto che in entrambi ci sono i lupimannari? È come dire che il nuovo film di star trek è il sequel di guerre stellari perché tanto ci sono sempre le astronavi. Che poi già al primo mi ricordo che mi ero fatto una dormita con tanto di bavetta…
@Jos Weed: « la prima è che il titolo di questo film è anche Wolfman 2». Ora delle due l’una: o il nome del lupo mannaro in questo film è “2” (possibilissimo eh), o è il sequel di Wolfman.
ma quanta fantasia c’è nel mercato dei film destinati al solo mercato dell’home video…???
comunque il trailer sa di …
http://eatoniano.files.wordpress.com/2010/07/letame2.jpg
Scusa forse non sono stato chiaro. La domanda era puramente ironica e retorica e finta rivolta ai produttori. Non mettevo in dubbio che che fosse realmente il sequel, mi chiedevo l’attinenza. Però un lupo di nome due potrebbe essere un bel film e sicuramente il titolo mi attirerebbe di più.
È un gioco di parole di quelli che piacciono tanto a Hollywood. Lo leggi “Wolfman Too” e lo traduci “Anche lui è un uomo lupo”.
@joss: scusa. È che da quando bevo il caffé fatto con le solette antiodore delle scarpe da lavoro di Wim al mattino mi svapora tutta l’ironia. Abbracciamoci. -E comunque ci sono i lupi. Ci sono le ambientazioni crapazirish, che vuoi di più?
@Past: se cerchi Werewolf the beast among us su google immagini e scorri un po’ in giù avrai una piacevole sorpresa
@Nanni: O anche 2 Wolfman: troppo uomo lupo. Bella zio. Grande Beppe.
@Miike. Mica mi sono offeso. E comunque “troppo uomo lupo” funzionerebbe meglio comesequel di “voglia di vincere”
Il quale, per l’appunto, si chiamava “Teen Wolf Too”
Scrivo solo per testimoniare che io il film l’avevo visto, e dopo un circa 20 minuti dormivo sul divano (non che mi chiedessi come andava a finire, ma è stato bello saperlo).
Però, perché nella rece non viene citato il cavallo con le ruote?
@Jul: ci sono cose su cui mi sono trovato a sorvolare. Anche perché mi domando: ma gli hanno tolto le zampe dietro in post produzione? Se sì. C’è forse un modo più imbecille di brasarsi parte del budget?
“Sapete che unico pregio che ha James Belushi? Che ha un fratello. Morto.”
Qui mi sono incrinato due costole.
Occhio che mi sa che trovi qualcuno con cui ci scappa la tonnara sul discorso Underworld /crossover non paritario.
I costumi fanno davvero cagare. E quel “the legend is reborn” con ululato in sottofondo, buttato così, sul logo dell’Universal… Che finezza, madre mia.
Me lo segno comunque.
@Miike: vedila in questo modo, è l’unica cosa che mi ricordo del film – secondo me è stata una mossa geniale…
Io vi odio. Vi amo, ma vi odio. Perchè da quando avete parlato di Dog Soldier e del “gli effetti speciali riescono nell’impossibile, riuscendo a far rotolare su sè stessa una città; ma non riescono a creare un lupo antropomorfo credibile” non sono più riuscito a vedere un film di licantropi con gli stessi occhi.
L’ho notanto in download sui vari siti, ma l’ho evitato gia dalla locandina http://www.theblazingtech.com/movies/wp-content/uploads/2012/11/werewolf-the-beast-among-us-unrated-Low-Image.jpg Voglio dire un seguito non ufficiale del primo film con Del Toro che gia faceva un po penuccia. Ma quanto soffri Miike.
Sigla stupenda comunque “basilisci rugosi” hahahaha
o anche man 2 wolf, da uomo a lupo
Qualcuno dia un Pulitzer a quest’uomo per quel che dice su Jim Canedimmèrda Belushi.
Comunque Miike non hai risposto all’inespressa e fondamentale domanda: tette?
@Stanlio: Nada, niet. nulla.
fra le cose + di jimbo belushi mi pare ci fosse anche nel primo primissimo mann (mi fa fatica aprire iemmedibbi).
fra le – tanta roba, troppa. pure un film con un cane.
comunque il primo brutto film con benicio senza sopracciglia pettinate finiva
SPOILER su WOLFMAN
con l’agente smith morsicato, quindi il sequel doveva appartenere a luilì.
Che forse qualcuno li ha pernacchiati sodo sodo? O agente smith o direttamente il botteghino?
@rainer: secondo me è il classico caso di “sappiamo che i lupi mannari tirano ma non abbiamo capito se Wolfman è piaciuto o no, per cui intanto famo un altro film con un uomo lupo e poi il titolo lo decidiamo dopo”
Comunque stimo molto Miike per aver fatto un pezzo su un film di vampiri + lupi mannari senza citare quella cosa là.
Ragazzi le migliori recensioni le fa Miike costretto ogni volta a parlare per 3 quarti di tutt’altro data la pochezza dei film che il sommo gli assegna…a proposito: ma quanto era frocia Andromeda dei cavalieri dello zodiaco?
@Stanlio: quale cosa? QUALE COSA?
@Marlon: in realtà mi pare di aver parlato solo del film.
Niente, a ripensarci non esistono cose con vampiri e lupi mannari froci nel mio mondo ideale.
Ah scusa, io mi sono fermato a Jim Belushi….
e non solo non fanno vedere tette, ma riescono anche a non far vedere tette in un bordello!!!
e cmq ci terrei a ricordare un dettaglio per la sezione anacronismi: MITRAGLIATRICE. l’ho detto, ecco l’ho detto.
@Nikita
Devo dire che la mitragliatrice rimane uno di quegli anacronismi che aggiungono buonumore e che si fanno perdonare in fretta.
James Belushi è stato anche l’amico fattone di James Woods in “Salvador”. In una scena metteva l’acido nel bicchiere ad una giornalista zoccola e reganiana.
Basta quella scena per riservargli un posticino nella mia storia del cinema personale.
@cristoforo solo perchè ad usarla è il pazzo con la bandana!
e mi sono appena ricordata della cosa + ridicola ma + originale di tutto il film… vogliamo dirla insieme? qual è l’arma segreta del pazzo con la bandana? eh? eh?
@Nikita Kitano
Me lo ero segnato ma poi ci avevo pensato su e deciso di saltarlo a pie’ pari. Bene, mi son detto, ben fatto. Fino a quando non mi hai messo in testa quella roba dell’arma segreta del pazzo con la bandana da sapere a tutti i costi.
Ti odio.
E niente, volevo che lo sapessi.
Spero che il pensiero ti accompagni per tutta la notte.
ahahahahah! non ne valeva forse la pena? per poterlo raccontare agli amici?
@Nikita Kitano
No.
@Nikita Kitano
Ci ho ripensato.
Ora non ho nemmeno più amici.
si vede che i tuoi amici non avevano senso dell’umorismo!! trovati degli amici che possano apprezzare queste perle :D