Sono Nanni Cobretti, vengo da Carpi e dico “uccidiamoli tutti”!!!
Gli insetti spaziali, ovviamente.
Una minaccia incombente.
Uno è lì che non sa se fidanzarsi con la pilotessa con le labbra rifatte a 21 anni o la guerriera che non ha paura di mostrare le tette anche se non ce le ha, e questi PEM! gli tirano a tradimento un asteroide (o una grossa patata grigia) sulla sua città natale.
Al che forse era meglio se non la dichiaravo.
Lasciatemi rettificare: sono Nanni Cobretti, vengo da Modena e dico “mirate alla Ghirlandina”!
Martedì, su #400tv, c’era Starship Troopers. Volete saperne di più?
Molti di voi non lo sanno, perché magari l’hanno visto sempre in tv dove tagliavano quel pezzo, ma Paul Verhoeven aveva già inserito la sua rivoluzionaria, necessaria idea degli spogliatoi misti in Robocop.
Ma è in Starship Troopers che la si ricorda, vuoi perché dura di più, vuoi perché la sbatte lì dopo un’abbondante mezzora dandoci tutto il tempo di desiderare uno stratagemma simile che ci lasciasse gridare “BINGO!” alla vista di Dina Meyer sotto la doccia. Leggenda vuole poi che Verhoeven fosse incazzatissimo con Denise Richards che invece aveva rifiutato le scene di nudo, salvo poi decidere di portare pazienza visto che una dall’aspetto così grottescamente plastificato – roba che Megan Fox a confronto è acqua e sapone – non la ritrovava più.
E questo ci porta all’idea avanzata di trollaggio di Paul Verhoeven: prendere come base un libro che ipotizzava un mondo distopico fortemente militarizzato e destrorso, farsi dare un miliardo di milioni di dollari e dirigere la più gustosa presa per il culo dell’American Way of Life mai vista prima d’ora. Ci sono cose macroscopiche, tipo che ogni personaggio pare un action figure di se stesso, ha l’intelligenza di una noce di cocco, è odioso ed è recitato da ignari attori incapaci (uno di loro ha passato il resto della carriera ad alternare film dell’Asylum e film di Uwe Boll, per dire), e ovviamente gli inni alla violenza come forza determinante dell’equilibrio universale, i costumi da nazista e le finte pubblicità di propaganda. Ma ci sono anche un gran numero di piccoli dettagli spettacolari, tra il reclutatore senza gambe che dichiara fiero “la fanteria ha fatto di me l’uomo che sono ora”, il cameraman in battaglia che continua a riprendere il giornalista divorato da un insetto, il geniale contrasto del violino come strumento musicale da party del futuro, le insinuazioni di eiaculazione precoce di Rico e la scena in cui viene fatto frustare da un nero, e ovviamente il centro del mondo spostato in America Latina e riflesso nei cognomi dei personaggi principali. Ce n’è, e ogni visione svela un particolare che la volta prima era sfuggito. È, in sintesi, la più grande parodia senza gag mai girata. Ma anche se i piani militari hanno la complessità di una partita a rubamazzo, Verhoeven non si nasconde dietro un dito e, aspetto fondamentale tanto quanto la riuscita della satira, quando c’è da far casino fa casino: i mostro sono grossi e bellissimi (ve li abbiamo già descritti tutti), le astronavi sono enormi e si spaccano in due, le cartucce delle mitragliere sono infinite, ultraviolenza a volontà e non un solo secondo di pausa. Basterebbe uno solo tra Michael Ironside e Clancy Brown per far sembrare il sergente di Full Metal Jacket una coccinella degli scout, e ci sono tutti e due!
Spazio a una rappresentanza random di vostri tweet:
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Il prossimo film: Tremors (1990, di Ron Underwood)
Mostri. Grossi. Di giorno. E Kevin Bacon. E il nostro Premio Sylvester 2013 alla carriera Fred Ward.
Ripassate le istruzioni e siate puntuali: il martedì alle 22.30 arruolatevi a #400tv.
Il trailer:
httpv://www.youtube.com/watch?v=-2XlKqCTXFg
certo amore è a prima vista e per sempre. Con l’arrivo di Outwars prima e Halo poi Hipster-Verhoeven potrebbe tranquillamente dire di aver sfruttato Heinlein fanteria dello spazio prima che fosse fico.
I Mormoni. E ho detto tutto.
Un mio tweet linkato dai Calci.
Nel primo paragrafo di un articolo su Starship Troopers.
Scusate, mi sudano gli occhi.
Nanni, sono daccordo al 100% sull’interpretazione da dare al film. Confesso che alla prima visione, allora, mi era sfuggita in toto per via dell’incazzatura con Verhoven per aver sfregiato un libro tra i miei preferiti.
Certo e’ che e’ un’occasione mancata, anche senza sfiorare i messaggi del libro si poteva fare un film di guerra scifi come non se ne sono mai visti, con iperviolenza e nessuno spazio per le birrette tra commilitoni o le risate.
Tra l’altro Verhoven si sbizzarrisce a creare mostri insettoidi ma si scorda delle tute potenziate dei Troopers.
Godibile ma un film minore.
La rivincita del Kurgan vs. i mormoni spaziali.
Ma questo È un film di guerra scifi come non se ne sono mai visti. Tutti i combattimenti e tutte le sparatorie e tutte le esplosioni sono di una violenza inaudita, oltre all’idea geniale delle cartuccere infinite che altri per esprimerla hanno dovuto fare questo.
Io lo amavo già da quando ero bambino, ma rivederlo l’altra sera, a qualche anno dall’ultima visione, mi ha fatto definitivamente perdere la brocca.
Io poi non ho mai capito perchè la Richards, avendo dietro di sè l’intero universo per far uscire la navona, deve fare quella cazzo di manovra strettissima.
…ah già, è una donna.
se fanno una trasposizione fedele verrebbe fuori un full metal jacket a conti fatti…NO THANKS!
ma come mai l’olandese non ha fatot un film su dredd…in ogni suo sci-fi ne mette un pezzo…non so fino a che punto in maniera voluta…
@Stanlio, boh, non lo so, io non ci vedo quel pathos dei film di guerra. forse avevo bisogno di un clima generale piu’ serioso, tutto qui.
@dan: per la cronaca, Verhoeven dichiarò fin dal giorno 1 di aver dovuto abbandonare le tute potenziate per questioni di budget
@Nanni, grazie per la info.
@Past & Fasul, ecco, bravo, io volevo un full metal jacket + Platoon in salsa scifi.
Ne e’ uscita fuori un’altra cosa. Di intrattenimento, per carita’, ma un’altra cosa.
@dan: volevi, in poche parole, una versione bella di Battle LA – World Invasion. Legittimo. Ma il punto è: Verhoeven ha fatto un regalone al mondo girando un film unico e irripetibile finché ne aveva occasione, e cose più classiche alla Battle LA si fanno sempre in tempo a farle, sicuramente a partire dal già annunciato reboot appunto di Starship Troopers.
Mi sono visto Robocop pochissimo tempo fa ed effettivamente il dettaglio dello spogliatoio misto mi è passato totalmente in secondo piano.
Il libro mi sa che se riesco a trovarlo me lo leggo questa estate.
@ Stanlio: Guarda che si vedeva, i tuoi tweet sprizzavano entusiasmo da tutti i pori.
Un mio tweet pubblicato sui 400 calci…
http://emotionreply.com/3/46.gif
Filmone che da piccolo mi piacque sopratutto perche i mostri. Il modo in cui distruggono sti stronzi e’ da antologia e ogni 10 minuti viene fuori un nuovo insetto che fa il culo a tutti prima di essere ucciso male.
Tipo quell’insettone gigante che Rico sconfigge andagli sopra.
L’assalto alla fortezza in mezzo alle roccie con milioni di mostri. Antologia del cinema.
Poi l’ho rivisto piu’ vecchio e ho notato la presa per il culo a tutto e tutti, e la cosa geniale e’ che e’ girato tutto in modo serissimo, che se non fai caso agli inserti di propaganda ti puo’ anche sfuggire lo sfottimento di ogni possibile stereotipo possibile. Perche distrugge sia i cliche dei film d’azione che l’american way of life e sopratutto precede di un paio d’anni le conseguenze dell’11 settembre, che non fa altro che ricordarci che la storia tende a ripetersi.
Chiunque conosca lo ha visto da piccolo pensa sia una stronzata, cosa che si pensa di tutti i film di Verhoven perche li si e’ visti tutti da piccoli e si pensa siano puttanate coi soldi.
Poi mostro 1 o 2 clip di robocop e restano scioccati a vita. Io ero uno di quelli, ho ricoperto Verhoven molto tardi, attorno ai 1 e per sbaglio.
Domanda: Il film di Verhoven sulla seconda guerra mondiale fatto in Olanda qualcuno l’ha visto? Ho visto oggi che esiste perche mi sono chiesto dove minchia era finito. E la domanda resta… dove minchia e’ finito?
PS. Siccome la tv croata e’ avanti (il corrispettivo della vostra RAI, pero’ tipo la rai anni 60 pero’ a colori, che tipo si rifiuta di fare reality nonostante siano imperanti sulle tv commerciali locali) ci trovi film coi controcazzi.
E c’e’ il ciclo del cinema di culto. ogni domenica alle 10. ma che tipo mostra roba come Carrie, Robocop, Terminator 1, Fargo, Dog Day Afternoon.
Per tagliarla corta sta domenica c’era appunto tremors.
Io che la so lunga ho organizzato la serata con 4-5 persone, sostanze stupefacenti che rilassano e fanno ridere. E ho girato sul canale a tradimento, gridando TREMORS!!! tutti a dire ah si, non lo vedo da una vita, commenti contenti ma ci si aspettava la stronzata. E io zitto.
E piu’ andava avanti e piu’ diventava figo, all’inizio si rideva ignorando il film. a 20 minuti dall’inizio tutti zitti a guardare a ridere col film finche uno finalmente si e’ arreso ed ha ammesso
“QUESTO FILM E’ UNA FIGATA” e tutti si sono messi ad annuire.
Ero contento. molto. perche senza tirarlo fuori a tradimento non lo avrebbero mai rivisto.
pss. quelli che hanno curato gli effetti speciali di entrambi i film dovrebbero oggi tenere corsi sul come si fa il propio lavoro. Anche se in scala naturalmente minore gli effetti nel complesso sono migliori di quelli del signore degli anelli.
L’ho detto.
Un giorno scriverò anche di tutte le meravigliose trollate che il Verhoeven ha messo anche in Atto di forza.
Tipo quando di colpo Swarzi diventa Colin Farrel?
@ Bizy: io Black Book l’ho visto al cinema e ricordo solo due cose:
Dura un’eternità
Una si spoglia tutta nuda e si vede la sua fica con i peli
Per il resto nient’altro.
Le sue solite ferite da arma da fuoco tutte spappolose credo che non ci siano e in generale mi sono annoiato da morire.
Ora ho sentito che sta lavorando ad un nuovo film. Ecco, il mio consiglio è di aspettare.
Vabbe prima o poi me lo vedro’.
Renata Polveroven ha girato un mediometraggio la cui sceneggiatura è nata assemblando i suggerimenti dei suoi fan su internet o qualcosa di simile. L’ho visto a Roma, è… decente.
Black Books per me è un sì.
voglio la TV Croata.
Ce l’hanno l’ Almanacco del giorno dopo?
Senza quello non mi muovo.
Alle frustate del nero a Nico, giuro d’aver visto Spike Lee tirarsi una sega.
Comunque io ancora aspetto che la Carmen muoia male!
Se per almanacco intendi una rubrica del TG1 (stando a wiki) c’e’. Mi sfugge il nome ma lo becco spesso volentieri. Solo che e’ tipo successe oggi. E ti parla spesso di figate di cui non avevi mai sentito parlare
Da piegarsi in due con la recensione di questa fascio-soap opera. Alcuni commenti su twitter erano bellissimi. “Bravo”