Ieri sera ho visto un film che parla di una rapina a un grossista di diamanti finita male, eppure la rapina non si vede mai se non in rapidi flashback e nella nostra testa, grazie a quello che ci raccontano i membri della banda di rapinatori; che sono un gruppo di attori bravi e famosi, i quali nel film non hanno nome ma solo soprannomi e il cui scopo è scoprire cosa sia andato storto, perché uno di loro sei è morto, chi era la talpa nel gruppo, dove sono finiti i diamanti. Il tutto ambientato quasi interamente in un capannone abbandonato, infarcito di dialoghi brillanti (la parola conta più dell’immagine) e violenza gratuita spesso suggerita piuttosto che mostrata, oltretutto inserito in una cornice che paga omaggio al cinema giapponese di genere e alla cultura pop in generale.
Poi, siccome mi andava di vedere ancora films, ho riguardato Le Iene. Sigla!
httpv://www.youtube.com/watch?v=a1f0nXqWqyI
“Tarantiniano” è uno di quegli aggettivi-scorciatoia che la critica cinematografica sputa fuori ogni volta che due criminali parlano del nulla per più di tre minuti di fila, o c’è del sangue che schizza a fiotti, o c’è della violenza estremizzata ed estetizzata, o si cita altro cinema a iosa. Come “visionario”, “epico”, “spettacolare” o “adrenalinico”, anche “tarantiniano” è ormai diventato un termine (ab)usato spesso a sproposito, di solito quando non si vuole sforzarsi per spiegare davvero il film di cui si sta parlando.
Sushi Girl è un film tarantiniano, ed è con una certa sicumera che piazzo qui questa parola, convinto come sono di averne tutto il diritto. Esordio sulla lunga distanza dello sceneggiatore e regista Kern Saxton, è un omaggio talmente smaccato al primo film di Tarantino che sorprende non trovare traccia del regista americano almeno in una notarella nei titoli di coda. Il paragrafo di apertura è davvero quello che accade nel film: enumerare le differenze rispetto a Le Iene diventa così l’unico modo per non liquidare la recensione parlando di plagio e chiudendo così il discorso.
C’è una ragazza nuda e coperta di disgustoso pesce crudo giapponese in mezzo al tavolo intorno al quale si incontrano i nostri cinque: è la prima, vistosa, forse unica grande differenza con il modello a cui si ispira Sushi Girl, un ornamento esteticamente gradevole, alimentarmente ripugnante, concettualmente utile a creare un piccolo raccordo con la cultura (e la malavita) giapponese. La ragazza in questione passa un’ora e quaranta di film paralizzata su un tavolo, a farsi spilluzzicare via dalle tette alghe e fette di creature marine senza muovere un muscolo – le sushi girl sono addestrate all’immobilità totale – e senza poter reagire alle cose orribili che i cinque protagonisti dicono e fanno.
Protagonisti che, ed è poi il motivo principale per guardarsi Sushi Girl, sono un’impressionante riunione di facce note a chi ama il cinema che conta, che aiutano il film ad assomigliare più a una rilettura personale del film di Tarantino che a un plagio senza dignità. Capo della banda è Duke, ovvero Tony Todd, ovvero Candyman, un nero gigantesco con voce baritonale e modi educati e pazienti – retaggio della sua passione per la cultura del Sol Levante e per i metodi eleganti e crudeli della yakuza. È lui a riunire il resto della banda per un party a base di sashimi, poppe e diamanti: Fish, il novellino, è appena uscito di galera dopo essersi fatto beccare durante la famigerata rapina, ed è arrivato il momento di discutere di dove siano davvero finite quelle pietre preziose. Abbiamo così:
Luke Skywalker conciato da Elton John. È un omosessuale represso con un penchant per il sadismo odontoiatrico, braccio destro di Duke e in perenne contrasto con il chitarrista dei Deicide (il personaggio si spiega da sé):
Entrambi, comunque, hanno un obiettivo in comune: far sì che il suddetto Fish parli, e dica dove sono finiti quei diamanti. Nel caso vi fosse sfuggito dal link prima, lo esplicito: Fish è:
Atreyu della Storia infinita, che passa il film legato a una sedia e torturato a turno (tre minuti ciascuno, a fantasia del singolo) dagli altri membri della banda; con l’eccezione di:
Il coniglio di Donnie Darko. Cocainomane ed ex criminale pentito, svolge il ruolo di “quello che deve far venire qualche dubbio ai compagni sulla bontà dell’operazione”. Prende anche lui delle gran botte. Prendono tutti, in definitiva, delle gran botte: non sempre – forse per ragioni di budget – mostrate con dovizia di particolari, ma con qualche picco soddisfacente il mio preferito dei quali comprende dei cocci di vetro, un calzino e la fazza di Atreyu.
Potremmo poi stare a discutere di plot twist e soluzioni finali quasi originali, ma quello che conta davvero guardando Sushi Girl è godersi l’azione e l’interazione di cinque facce (a cui aggiungere, se volete, i cameo di Sonny Chiba, Jeff Fahey, Michael Biehn, Danny Trejo, giusto per non farvi sfuggire l’occasione di fare il Tarantino fino in fondo) a cui siamo molto affezionati e che dimostrano, Hamill e Todd in testa, di essere fuoriclasse assoluti. In particolare l’ormai rinomato doppiatore di videogiochi Luke Skywalker mette in piedi un personaggio che ci si può godere anche a occhi chiusi (il lavoro vocale, per quanto sia gigioneggio per il 90% del tempo, è mostruoso) e che diventa imperdibile se ci si aggiunge l’aspetto visivo. Non che la scrittura sia da Oscar, e di sicuro Tarantino sta sempre svariati gradini più sopra, ma è il modo in cui viene pronunciata ogni linea di dialogo a intrattenere.
È un esercizio di stile? Lo è. È un plagio senza alcuna pretesa? Anche. È un film disonesto o che prova a tutti i costi a essere qualcosa di più di ciò che può permettersi di essere? Assolutamente no, e per questo io lo promuovo, pur con tutti i caveat del caso. È una recita, una pantomima, ma dannatamente convincente una volta accettata la regola fondamentale del gioco: non prendere Sushi Girl troppo sul serio, divertirsi almeno quanto si sono divertiti quelli che l’hanno fatto.
Versione TL;DR, con SPOILER: ci sono un’ora e mezza di tette, bacchette da sushi piantate nel ginocchio a martellate, denti strappati con le tenaglie e facce squarciate con cocci di vetro.
DVD-quote suggerite:
«Retro-avant-pop»
(Il Catalogatore)
«La storia finita»
(L’Apodittico)
«And you can tell everybody this is your song ♪
It may be quite simple, but now that it’s done ♫
I hope you don’t mind, I hope you don’t mind that I put down in words ♩
How wonderful life is while you’re in the world ♬»
(Mark Hamill)
Sono d’accordo su tutta la linea. Cinque alti e brofist a profusione!
Prende Le iene, lo sfronda appena un po’ e ci innesta il suo film. Però non è mai sgradevole, i protagonisti vero è che parlano abbastanza ma senza scadere nella fiera delle minchiate che affligge spesso i film tarantiniani.
E poi un film dove c’è una ragazza tutta nuda per tutto il tempo mica può essere ignorato a priori, dai.
Promosso anche per me.
P.S. pure a me ripugna l’idea di mangiare il sushi posato sopra una persona. Mi ha fatto venire più fame di riso e pesce crudo Dead Sushi, per dire.
@pillole: ci tengo comunque a precisare che in “donna nuda con sopra del sushi” la parte che trovo disgustosa non è quella relativa alla donna nuda, ecco. Fosse salamino di cinghiale e formaggio stagionato con il miele non mi formalizzerei.
non mi importa se è troppo simile a Cani Da Riserva, è il genere a cui non riesco a dire di no. Mio.
Stanlio ma è “tarantiniano” anche nella colonna sonora?
@Ryan: ti dico solo che si apre (si apre!) con questa.
Ogni Volta che Rivedo il Mark Hamill attuale rivaluto il valore della Chirurgia Estetica. Tanti Auguri alla Disney, sarà un lavoraccio rimetterlo in Forma Star Wars.
Wow, a leggere la sua scheda su IMDb si nota che Atreyu praticamente giunge ai giorni nostri con questo film direttamente da La famiglia Keaton e da una super-ottantinata coi fiocchi come Troll. Nel mezzo c’è giusto un film del ’94.
Se questo non è un Signor Recupero di attore stile “chissàchefinehafatto”…
@ Stanlio: No, a me il sushi piace (come il salamino di cinghiale e formaggio stagionato con il miele) è che ho una mente decisamente più semplice.
Cibo è cibo, donna nuda è donna nuda. Per intenderci non ho mai apprezzato nemmeno Nutella, miele o panna sul corpo di una donna.
#teambodytequila
Cioè mi stai dicendo che è una tarantinata plagiata dalle iene ed è pure figa? Uhm, dovrò darci uno sguardo. Però cazzo, quanto è invecchiato male Luke
(Nel frattempo, in casa raimi: http://www.cineblog.it/post/146049/arriva-la-casa-4-no-larmata-delle-tenebre-2)
per tutti i fan di Mark consiglio la visione della puntata di Flash in cui interpretava il trashissimo Trickster…
http://captain-america.us/gallery/data/media/8/flash_trickster_flash_01.jpg
@stanlio: commento solo con MACCOSA
L’apice della carriera del buon Hamill è stato quando si trasformò in uno scarrafone gigante nella versione truce dei power rangers: http://www.youtube.com/watch?v=2EMDGS1NqL0
E comunque pagare un minimo di 75$ per mangiare 3 pezzi in croce di shushi su una stronza sdraiata che non dice mezza parola, penso sia la madre di tutte le hipsterate.
Mangiare del pesce appoggiato a una vagina… io i 75 sacchi li caccerei fuori.
Per il resto, messo in lista dei film da vedere.
io l’ho visto un mesetto fa in streaming, indipendentemente se è preso o no dalle Iene l’ho trovato un bel film. il plot twist finale un po’ forzato ma comunque efficace. e comunque il video di mark hamill che diventa uno scarafaggio è tristissimo.
Per quello che ricordo io, il primo ceffone mi sa che lo tirano dopo tre quarti d’ora. E sono stati veramente lunghi da sopportare, specie perché ho trovato Elton John veramente fastidioso. Poi con le torture rimedia un poco.
(SPOILER)
La rapina l’ho trovata veramente grottesca quindi bella. Danny Trejo è ridicolo.
Non c’entra niente eh, ma visto che scrive Stanlio e che ha una certa passione per la ragazza, volevo solo farvi un po’ invidia per non essere quaggiù:
http://www.gqitalia.it/show/musica/2013/marzo/sasha-grey-djset-a-bologna-in-aprile
Mi hai convinto, me lo guardo. E a me piace pure il sushi! (anche se il campanilista autocorrect vuole modificarmelo in “sughi”)
@BellaZio: in quei giorni a Bologna c’è il Future, c’è una buona probabilità che io ci sia (anche a vedere Sasha).
«Mangiare sushi è come succhiare un pontile» (cit.).
Boh…il sashimi e’buonissimo…che mangiare il suddetto su modella nuda costi solo 75dollari mi sembra strano…che mangiare avendo una bella donna nuda come portavivande sia una bella esperienza mi lascia parecchi dubbi…
@bellazio
Chissà com’è che quando non sanno + che cazzo fare o come in questo caso non sanno + che cazzi prendere, si mettono tutti/e a fare i/le dj scarsissimi/e
E chissà che microfoni
Concordo con Steven Senegal, effettivamente Trejo non c’entra un beneamato in questo film :)
Tra l’altro l’Imdb mi dice che Atreyu ha in cantiere un film intitolato Mondo Holocausto!, dove fa un personaggio che si chiama Ruggero Margheriti :|
tuti a bolonna allora!
Ah ma è hamill quello…pensavo che margherita hack si fosse data al cinema…
e abrams lo vuole pure mettere nei nuovi star wars…speriamo che il mondo finisce prima…
Ps
Potremmo fare un raduno del blog quel giorno a Bologna…con annessa gang bang…
@Triolocaust: E in Troll il suo personaggio si chiamava… Harry Potter (Jr)!
NCUCDC.
(L’ultima C sta per cibo, eh!)
Non per fomentare l’allarmismo, ma dovrei esserci anch’io in quei giorni a Bologna
Occhio, cercando “Sushi Girl” in, ehm, videoteca potreste anche imbattervi in film in cui c’è sì un’avvenente signorina poco vestita, ma non sta affatto ferma tutto il tempo. E ci sono sì diversi uomini intorno a lei, ma non si limitano affatto a parlare e man… insomma, avete capito.
@Schiaffi
Ma guarda, son d’accordo con te. Non so quanto sia scarsa come dj ma non giurerei su niente di interessante, anche perché già i dj set tendono a infastidirmi di loro, se poi li fa uno solo perché ha un nome perchè nella sua vita ha fatto solo roba che non c’entra nulla le quotazioni scendono ulteriormente. Nel suddetto caso però l’ “altra roba” sono pompini fotonici e la ragazza merita di essere vista (non ascoltata, attenzione) dal vivo posso farci un serio pensierino…
L’ho visto, ma insomma… un vilTarantino con dialoghi senza inventiva e neanche una faccia memorabile (si salva Hamill solo perchè sembra Swan del Fantasma del palcoscenico).