Ve lo ricordate no, quel sondaggio di qualche mese fa che faceva pseudo-decidere a noi innocenti e impotenti lettori la traduzione italiana di Bullet to the Head, limitando la scelta a tre opzioni praticamente uguali, tutte incentrate sull’idea discutibile di spostare al centro dell’attenzione il nome del protagonista interpretato da Sylvester Stallone, ovvero “Jimmy Bobo”? Era un chiaro indizio che, ovviamente, la strategia promozionale era già stata decisa, e ci si voleva solo alleggerire un po’ della responsabilità finale. Da parte nostra proponemmo un contro-sondaggio che aiutò se non altro a convincerli a mantenere anche il titolo originale come sottotitolo, ma fu una faticaccia.
“Jimmy Bobo” è un nome ridicolo senza se e senza ma. Si capisce l’intenzione di fondo, il timore di non riuscire a pompare un film di Sly nel 2013 – uno dalla trama assolutamente generica, nello specifico – se non puntando sull’alone di leggenda che il nostro è quasi sempre riuscito a infondere nei suoi personaggi, incastrandolo quindi di prepotenza in compagnia dei vari Rocky/Rambo/Cobra. Peccato quindi che l’occasione sia particolarmente sfigata: “Jimmy Bobo”, come quasi tutti i nomi stalloniani, è facilmente pronunciabile e memorizzabile, ma anche assolutamente, innegabilmente anti-eroico. E aldilà che una volta in redazione abbiamo passato l’intero pomeriggio a raccontare aneddoti sui nostri rispettivi amici chiamati “Bobo”, come molti ricordano fu Sly stesso in tempi non sospetti a fornire, proprio a noi italiani nello specifico, la prova provata di questa tesi:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=JK0sEnK2qMU
Immaginate quindi, dopo tutta l’insistenza e le polemiche, la faccia che ho fatto quando ho scoperto che il personaggio in realtà si chiamava James Bonomo. Giuro. Che vi devo dire. Certo, nel film lo chiamano più di una volta “Jimmy Bobo”, ma è più un nomignolo, un diminutivo con cui è noto tra chi lo conosce meglio. L’esatto contrario, già dalle intenzioni, del nome cazzuto da tramandare ai posteri, ma piuttosto quel vezzeggiativo che ti rimane addosso per gli amici, come quando alle medie ero in banco con Luotto Preminger e lo chiamavo Premmo. E a scanso di equivoci, nei titoli di coda il personaggio è indicato esclusivamente come “James Bonomo”.
Ma veniamo al film in sè.
È un Walter Hill, porca miseria, vi rendete conto? Quanto tempo è passato.
È tratto da un fumetto – francese, per di più – ma la trama è talmente generica che Wally stesso avrebbe potuto scriverla intanto che era in bagno come puro esercizio per distrarsi dalla mancanza di riviste. Si parla di un killer, il Bobo, in missione vendicativa per l’uccisione del suo partner, e delle circostanze che lo vedono allearsi -rigorosamente controvoglia – con un poliziotto a caccia delle stesse persone.
In realtà il film era stato inizialmente sviluppato da Wayne Kramer, il quale aveva commesso l’errore di coinvolgere Sly, notoriamente invasivo quando si tratta di progetti di cui è protagonista: puntualmente, Sly aveva preso il comando, deciso che Wayne non gli andava bene e che probabilmente il suo co-protagonista designato Thomas Jane aveva troppe pretese, e aveva recuperato Hill. È una storia apparentemente stronza, ma come si fa a protestare? Non importa che visione avesse Kramer, anche se chi ha visto Running Scared – l’unico film in cui ogni tanto Paul Walker è interpretato da se stesso e non dalla sua sagoma cartonata – ha ben presente il suo stile dinamico/caotico/ultra-violento: quando ti sostituiscono con Walter Hill, hai automaticamente torto e il tuo compito diventa far trovare tutto pulito e ordinato e ringraziare la sorte che ti ha permesso di donare un film al Maestro.
Bullet to the Head ha tutti i tratti caratteristici del classico film di Hill, a partire dalla strana coppia… anzi no, a partire dal bluesaccio in colonna sonora al posto di qualsiasi altra potenziale scelta ruffiana, e per proseguire con la strana coppia Sly / Sung Kang (il rimpiazzo meno contrattualmente esigente di Thomas Jane). Il continuo scontro di personalità e di valori tra persone ai lati opposti della legge ma egualmente disciplinati e determinati, le frecciatine e battutine, il progressivo rispetto reciproco dipinto come se non avessero mai inventato la parola “bromance”. Sung Kang è decente ma non ancora carismaticamente pronto per un ruolo da co-protagonista, per cui è prevedibilmente lo Sly Show. Il look sobrio e funzionale, il fisico corazzato di mille battaglie (è pelle d’oca quando ci viene proposta la sua sfilza di foto segnaletiche, una delle quali palesemente tratta dal periodo del primo Rambo), il carattere più stronzo e meno immacolato del solito: è esattamente quello che speravo di vedere, ovvero una versione in puro acciaio inossidabile di ciò che Hill era solito fare con Nick Nolte.
Tutto il resto è old school che più non si può, talmente old school che quando Sung Kang tira fuori lo smart phone la mia reazione istintiva è stata “cos’è questa puttanata futuristica” manco fosse il robottino di Codice del Silenzio. Old school nel bene, con l’azione diretta senza fronzoli, e nel male, con qualche luogo comune che il resto del mondo non trova più particolarmente coinvolgente… anzi no, dai, nel bene e basta. E con un Jason Momoa cattivo carichissimo e desideroso di riscattarsi della figuraccia di Conan.
Il punto è questo: Bullet to the Head è un film ibernato negli anni ’80 più duri, che riporta a gloriosi tempi in cui il botteghino era dominato da uomini tutti d’un pezzo che non conoscevano l’umorismo post-moderno, e che piacerà soltanto a chi a suo tempo era solito bersi tranquillamente qualsiasi poliziesco con la trama intercambiabile a patto che il protagonista fosse uno con le idee chiare. In quanto tale, era platealmente spacciato al box-office fin dal principio, ben più di The Last Stand, privo com’è di scene davvero spettacolari e di appiglio per i più giovani – dove con “più giovani” in questo caso intendo anche già chi è cresciuto con Bruce Willis. Un film più che contento di soffermarsi in chiacchere per privilegiare il ritratto di un personaggio e uno stile di vita più che quello di una missione pericolosa, e una specie di riscatto morale per tutti i compromessi a cui i due film degli Expendables sono scesi fin troppo facilmente. Dall’altra parte, se proprio gli si vuole rimproverare qualcosa, si tratta di un Walter Hill medio, senza particolari guizzi, non svogliato ma che in confronto a quello di cui è capace ha diretto praticamente di inerzia.
Quando esci, il primo pensiero va al carisma strabordante di Stallone e a quanto sono ciechi coloro che non vedono in lui un attore grande come pochi.
Ma in fondo questo lo si sapeva già, e forse si sperava anche in qualcosetta in più.
DVD-quote:
“Astenersi sbarbatelli”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
Dopodiché, siccome Leo “Rat-Man” Ortolani che usa la locuzione “momenti Maccosa” è una di quelle cose che ci fa alzare di scatto per andarci a vantare tutta sera al bar, andatevi a leggere anche la sua versione:
Chi e’ che dice che Stallone non e’ un grande attore, che lo aspetto davati casa con un’accetta?
Lo vedo stasera. Sono carichissimo.
Robe come questo e the last stand che floppano mentre warm bodies,hansel e gretel e non aprite 3D vanno bene…ma che è successo a sta gente…meritiamo d estinguerci come i Dino…
Comunque godiamoceli forte forte sti film,perché siamo alla fine di un era…o meglio alla fine del rigurgito di quella era…
Mica l’ho mai capita l’ostinazione di intitolarlo Jimmy Bobo. Peraltro manco era un nome che richiamava un ciclo o un personaggio ultra famoso del passato. Ma può essere che se i distributori italiani non incassano magari lo stato gli spara in endovena i soldi? Altrimenti davvero non si capisce tutta questa sfilza di errori che basta farsi un giro su Internet e evitare. E non parlo di cose come contatto con il proprio pubblico potenziale o cose simili interattive che mi rendo conto sono pura fantascienza, ma proprio piratare le idee migliori che girano.
Poi il film sarà anche una specie di vecchio biplano che cerca di confrontarsi con i caccia a reazione? Tutto sta nel rendere la cosa come eroica e non patetica.
Se il film fa questo ha vinto, altrimenti no. C’è poco da fare.
Fermi: anche Warm Bodies è andato una merda.
Il mondo ha ancora senso d’esistere.
Detto questo: per m, invece, è proprio un Hill svogliato.
Che amarezza
@Nanni: Quando ho letto “l’uccisione DEL SUO PARTNER” mi è venuto un dubbio. Quando ho letto “una birretta é COME UN BACIO” me l’hai confermato.
Mi avete ricordato quanto fosse figo Running Scared. Corro subito a riguardarlo.
Sly io stasera ci sarò, grazie Nanni, perché certi film stanno scomparendo? Fanculo supereroi Fanculo vampiretti del cazzo!!!!! Dai Sly!!!!
A me è piaciuto. Molto. E ho apprezzato parecchio la figura ottima che ci fa Jason Momoa, che per me è uno di quelli grossi giusti e dobbiamo coccolarcelo.
Che poi non so da voi, ma Bonomo qui in Piemonte suona ancora peggio di Bobo. Poi è vero che, come dice il capo, appena senti quel nomignolo ti scatta automaticamente l’aneddoto. Il Bobo che conoscevo io s’era fatto un biglietto da visita “Bobone tutto bastone”, per dire la classe…
Anyway, un po’ sta rece mi ha tranquillizzato, lo si andrà a vedere con meno timore di trovarsi di fronte ad una cacata.
Denghiù…
Correggetemi se mi sbaglio, questo film doveva uscire prima di expendables 2 ma sly non lo aveva approvato perché così non sarebbe piaciuto a noi fans, così ha deciso di rifare lui il montaggio. Unico.
Presenti in aula : 90 minuti e non di più,proiettili,pizze nella fazza,asce,omicidi bbrutti,humor,patata cosmica,chemistry tra i due protagonisti al banco di legno e man vs man old school.
Per me è un Win da lacrime agli occhi.
Stallone spacca.
Spacca sempre e porco diavolo se non fa almeno altri 10 film come questo prima di schiattare. Vermaente pelle d’oca sulle foto d’epoca, hai detto bene Nanni. A parte Rambo, in quel momento ho avuto un flashback su Fuga per la vittoria. No dico, Stallone che para il rigore è l’immagine ultima che vorrò avere al mio capezzale.
E quindi Stallone diretto da Walter Hill è una tale gioia che mi commuovo di brutto. Più di quando vidi Ghost al cinema tra i singhiozzi.
Ogni tanto però proviamo a fare anche mente locale sul tempo che passa: il primo Rocky è di 37 (trentasette) anni fa, il primo Rambo di 31 anni fa. Avercela con i gggiovani d’oggi perché non spasimano per un nuovo film di Stallone è come criticare chi era giovinetto negli 80 e 90 perché non spasimava per un nuovo film con Glenn Ford o Kirk Douglas.
Voglio dire, noi ragazzini degli 80 eravamo così schizzinosi che ci parevano già troppo “vecchi” Charles Bronson e Burt Reynolds, che pure spopolavano solo pochissimi anni prima…
Poi a Stallone, Schwarzocoso, Willis e compagnia va ancora benissimo, dai.
Sul film. Io a Walter Hill lo farei venire a casa mia a scoparsi mia sorella, ma questo film confesso mi attira davvero poco, anche se poi quasi sicuramente mi divertirà. Aspetto il dvd, almeno per non dovermi sorbire il doppiaggio.
PS per me Momoa non ha fatto nessuna figuraccia: il suo Conan era l’unica cosa che funzionava alla grande in quel film. Ha una fisicità prorompente e un gran carisma, se azzeccasse il personaggio giusto potrebbe diventare qualcuno.
Non ho ancora capito se agli strateghi promozionali del marketing, secondo il buon vecchio adagio del “nel bene e nel male purché se ne parli”, ci piace quando su taluni articoli si discute dei titoli dei film: forse lo fanno proprio apposta… poveretti. Come quando si da ragione al nonno anziano che comincia a dimenticarsi le cose e non lo si vuole dispiacere.
Il markenting italiano di qualsiasi film e’ palesemente fatto per perdere soldi.
Detto questo me lo vedo appena posso.
Bè, a essere sinceri già dal trailer si vede che non è proprio impostato come film che porta le masse al cinema…il massimo che si vede è uno stronzo che ruota un’ascia…
Poi con un titolo così adesso eh, ‘ndo cazzo vai
ma un “Colpo in Testa” no?
A me ha deluso. Avevo grandi aspettative e mi sono trovato di fronte a un film stanco e svogliato quanto banale e scontato. Sinceramente credo che il compromesso ci voglia, fare un film pari pari a come sarebbe stato negli anni ’80 appesantisce. The Last Stand sta molti piani sopra: Schwarzy non fa finta di avere ancora 30 anni e il film mischia generi che è un piacere con idee brillanti, perchè in fin dei conti The Last Stand è un western con Kitt di Supercar, e molta più azione di questo.
Finita la visione di questo il mio unico pensiero era: fuori tempo massimo. Lo specialista senza le chiavate mi è sembrato, uno Stallone minore in cui tutte le battute migliori stavano nel trailer.
Su un piano assoluto, il film si fa vedere volentieri, considerando le parti in causa invece sono rimasto piuttosto deluso.
Rrobe
http://boxofficemojo.com/movies/?id=warmbodies.html
Questo è uno di quei film che raduna le vecchie compagnie di amici nei cinema per darsi i cinque alti ad ogni battuta di Sly… Non vedo l’ora di spararmelo in testa.
Inoltre per quanto mi riguarda Momoa è un grande! Spero che quel Conan non gli seghi le gambe (oltretutto non per colpa sua dato che mi ha esaltato da morire la sua interpretazione ed il suo sporcarsi la fazza con il sangue della spada!) e lo releghi a parti del cazzo perché secondo me merita.
Concordo su momoa e conan…il ragazzo ci stava alla grande…
Ma tutto il resto purtroppo sembrava in the name of king fatto con più soldi…però se poi il buon jason mi rifiuta i guardiani della galassia allora se la va a cercare…
@Past & Fasul, ma lui cosa fara’ , Drax?
doveva fare drax che invece verrà interpretato da batista the tomb…uno che oltre ai muscoli cià pure cervello.
io so che a questo li vorrò tanto bene…
http://geektyrant.com/storage/0998-post-images/Guardians-of-the-Galaxy-Concept-5.jpg?__SQUARESPACE_CACHEVERSION=1364964498245
E’ fisiologico che oggi un prodotto del genere (Jimmy Bobo) non sia più in grado di attizzare le masse. Nanni Mitico!
Il mio biglietto è come se l’avessero già staccato ma dal trailer sembra che abbiano sbagliato le facce degli attori di contorno troppo pulitini e un pochino sfigati, anche la fotografia non è il massimo, lo avrei voluto più sporco tipo Johnny il bello. Leone cercava le “facce da western” per i suoi film, visi adatti per quei ruoli da Hill mi sarei aspettato di più.
Sembra davvero un film un pochino tirato via, Sly meriterebbe di meglio
lieto di leggerne bene, stasera assisterò anch’io al ritorno di un autore a cui ho sempre voluto bene
Ho come la vaga sensazione che cagherò un vitello intero sulla sedia del cinema prima del primo tempo.
Se devo essere sincero-ero-ero mi dispiace di più per Hill che per Sly. Avrei voluto leggere una lode all’immenso regista forzuto.
Invece mi hai fatto ripensare ai tempi in cui Sly era il Cosplayer di Elvis…
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2013/04/03/foto/esordi_star_hollywood-55865319/1/#9
(se non si vedesse, è la diapositiva numero 9)
Per me, vittoria.
GRANDE Walter Hill che infila anche un paio di crescendo immagini-rumori di scena-musica che fanno emozionare e GRANDE Stallone che ci crede tantissimo e ci mette tutta la potenza ed il carisma recitativo che lo rendono unico.
Onore a questi due grandi guerrieri.
Visto adesso MERAVIGLIOSO!!!!!!!!!
ANZI DI PIU ‘ STUPENDO!!!!
appena finito di vedere. a me è piaciuto parecchio. quello che qui alcuni indicano come un difetto, che sia oggi un film esattamente uguale a come sarebbe stato 20 anni fa, è la cosa che a me è piaciuta di più. le sparatorie sono eccellenti, a parte qualche schizzo di sangue digitale, ma sono pochi per fortuna. stallone l’ho trovato assolutamente credibile nel suo ruolo, ti fa dimenticare di avere davanti un attore di 66 anni con la faccia piena di botox e il corpo imbottito di steroidi.altro punto di forza è sicuramente la musica.
il difetto principale è che nella seconda parte il ritmo rallenta tantissimo. quello, e poi quell’orrendo effetto di luce giallastro poco prima dei cambi di scena. inguardabile.
tutto sommato un thrillerazzo vecchio stampo godibilissimo, che si infila bene nella filmografia di hill, tra un danko e un 48 ore. certo, non è quello che avrebbe potuto essere jack reacher se jack reacher fosse stato un film violento, quello sarebbe stato il ritorno cazzutissimo degli anni ’80 che fa il culo al cinema di oggi. questo no, però è figo.
p.s. ma non l’avete scritto che c’è il tipo che faceva adibisi in oz. quello lì è un grandissimo. e oz era una serie con i controcoglioni, la straconsiglio a tutti!
Questo film vince e convince. Ho letto recensioni molto poco positive oltreoceano mentre qui in Italia ne ho sempre sentito parlar bene dagli addetti ai lavori. L’unico “difetto”? Troppo anni ’80. A me sta bene cosi, però. Amo il cinema action di quel periodo e lo trovo superiore a molte cagate che vengono sfornate adesso. Peccato che non farà sfracelli al botteghino, l’avrei voluto per Sly, ma purtroppo non è un attore che ha molto appeal sulle nuove generazioni di bimbiminkia. Cast a parte, ho preferito questo film ai Mercenari 2.
Comunque, Stallone ha smentito che ha voluto rimontare lui il tutto, affermando di essere sempre stato d’accordo con la visione di Walter Hill. E’ altresì vero che questo film è stato girato prima dei Mercenari 2 e sarebbe dovuto uscire già un anno fa.
Lunga vita a Stallone.
Sly ha colpito ancora a quanto vedo, un grande ritorno agli anni 80′! Domani lo vedrò, intanto posso dire che questo film è la dimostrazione su come siamo messi oggi… Film come Bullet to the Head o lo stesso ottimo The Last Stand floppano mentre merdate di stampo adolescenziale trionfano al box office. Inoltre a guardare le recensioni oltreoceano pare vedere un America che prende le distanze dai suoi vecchi eroi, mentre in Italia (!) la maggioranza li esaltano. Ormai esistono solo vampiretti, orsacchiotti, cartoni e supereroi vari… Non a caso Bruce Willis è diventato una sorta di supereroe in A good day to Die Hard (che comunque non mi dispiace) ed ha incassato parecchio, anche se meno del quarto episodio visto il Rated R. E il discorso non vale solo con i grandi vecchi Sly e Schwarzy ma anche con i “giovani”: anche Urban (Dredd) e Statham (Parker) hanno floppato di brutto.
Purtroppo sembra che tutti funzionino solo in quella straordinaria rimpatriata che è I Mercenari, se il pubblico non si sveglia credo che film come Bullet to the Head non ne vedremo più… In ogni caso grazie Sly per il tuo immenso impegno a sostegno della tua e della nostra causa.
Visto ieri. Bellissimo. Certo, la trama va avanti in maniera forzatissima, ma chi se ne frega, ci sono teste che rompono mattonelle, altre che sbattono contro piloni d’acciaio e il sonoro contribuisce a dare la sensazione del colpo, ci sono proiettili che volano e l’ironia di Sly, davvero in forma. E poi Momoa grandissimo a fare la parte del cattivo schizzato. Sono uscito dal cinema col sorriso stampato in faccia, ne facessero uno a settimana, di film cosi’!
Io dico una cosa sola: shaky cam. Diciamocelo, nel film abbonda e rompe parecchio. Capisco che con “gli standard odierni” e l’età di Sly sia un passaggio quasi obbligato ma visto che di operazione nostalgia si parla potevano fare di meglio. Paradossalmente ci casca un veterano come Hill mentre quel giovanotto di the last stand fa tutto a modino. Pensiamoci.
Io ho visto un grande combattimento finale Sly_Mamoa…
Sly si mangia tutti. A questo punto potrebbero chiamare ogni suo nuovo film come “Nuovo fim di Stallone – anno xxxx”
Hill non affonda
Film che non delude ma non esalta
Momoa è però un cane senza pari. Ha un fisico che fa paura ma l’espressività di un kebeb. E’ tutto un’occhiataccia.
Purtroppo però con prodotti del genere si va poco lontano. Sembrano fatti più per il capriccio/rilancio della star di turno (sia Schwarzy o Sly o chessò io) che per un sacrosanto ritorno economico.
Piacciono giusto qui sui calci, e neanche poi a tutti.
Continuare a proporre prodotti del genere ci farà piangere dei bei lacrimoni sui bei tempi andati e poco più.
Va pure bene così, basta non sperare che il cinema action anni ’80 torni in auge trainato da un Jimmy Bobo, che lì si scade nell’utopia.
Il cinema dovrebbe essere come la musica, non andrebbe catalogato action anni 80! Ecc..
Questo film è un cazzutissimo action! Stop!
Poi certo se uno preferisce effetti speciali, gente che vola o storie d’amore con draghi, vampiri o altro, certo non fa per lui.
@federico
un tubo! Le catalogazioni sono necessarie ed infatti anche tu ne fai una dicendo “cazzutissimo film action” per distinguerlo da un “cazzutissimo film horror” così come da un “moscissimo film action”.
Lassù in testa c’è scritto “rivista di cinema da combattimento” non si parla di tutto, ma di un sottotutto che, per essere definito, ha bisogno di una catalogazione. Come fai sennò?
Più in generale quello che poi dicevo non è che io preferisco effetti speciali e vampiri, io preferisco film d’azione fatti con gente brutta che fa brutto e ci credo (meglio un inglese alcolista che un Momoa quindi).
Ma c’è un sacco di altra gente che paga il biglietto che preferisce un po’ più di dinamismo e che ad un Jimmy Bobo il biglietto non glielo paga neanche con i soldi di qualcun’altro.
Ora, siccome mettere insieme un ora e mezzo di gente brutta che fa brutto e ci crediamo costa, e tanto, se nessuno paga posso star sicuro che io di film con gente brutta che fa brutto non ne vedrò più. Ma proprio mai. A meno che chi li fa li faccia per sua piacere che guarda caso è pure mio. In quel caso, e solo in quello, mi dice culo. Altrimenti sto a rota.
Concludendo, per me bisogna mediare. Non dico di far diventare Jimmy Bobo un Jimmy Banlieu 13, ma dargli un po’ più di pepe magari aiuta sia Jimmy, sia Bobo, sia chi mette i soldi e li vuol rivedere, sia noi che vogliamo vedere action con gente brutta che fa brutto. Altrimenti rimane lì, senza seguito, fatto per se stesso e pochi adepti.
ps: sempre ammesso che uno glielo voglia dare il seguito.
Se non ha di queste pretese e lo fa per rimanere lì, per lui e pochi adepti allora no, è perfetto così.
Non ti do torto ma quello che cercavo di dirti era che se mi ascolto un pezzo degli AC/DC degli anni 80 oppure l’ultimo singolo per tutti, è lo stesso genere, non fai distinzioni
Se ascolti un pezzo degli Ac/Dc degli anni ’80 (comunque meglio quelli degli anni ’70 per me) o uno di ieri ti accorgi che non è lo stesso genere, è la stessa canzone! Senza nulla togliere agli Ac/Dc, la stazione radio non la cambio, ma il disco non te lo compro! Ne ho già 5 del periodo d’oro…
(nulla ne contro gli Ac/Dc ne contro Stallone, sia chiaro, c’ho pure il poster di Angus Young in casa). Quindi sì, ok, Jimmy Bobo lo guardo, ma mi aspetto uno scatto di originalità in più, non comprerò mai il dvd, tanto per dire. E Stallone c’ha 66 anni: Schwarzy, che ne ha uno in meno, in The Last Stand fa il vecchio. E funziona. Secondo me anche Stallone quando fa il vecchio che è funziona (tipo Rocky Balboa), in questo, dove fa il finto giovane (uomo di mezz’età diciamo), è poco credibile per me. Expendables è fuori categoria perché è un film dove praticamente tutti fanno loro stessi con dei nomi dati a caso, quindi vale tutto, ed è divertente per quello…
Eh i bei tempi de L’implacabile di SuperSchwarzy!
Domanda: sapendo che il regista è Walter Hill, sapendo che Stallone non ama effetti speciali e la piega che ha preso il genere action ultimamente, vi aspettavate un film dal taglio moderno?
E’ vero che è un film ancorato agli anni ’80, ma si sapeva e se qualcuno non lo apprezza è un suo problema.
@Bellazio:
Tralasci un dettaglio non da poco. Arnold dimostra l’età che ha, Stallone no, quindi può permettersi di fare il 50 enne figo.
Quoto Lee Christmas in pieno
Per la cronaca, Stallone rimane ancora il numero 1 di sempre in questo genere. E’ palese però che non attira il pubblico più giovane che ha i suoi eroi nei vari The Rock e Vin Diesel. Mi dispiace che questo film sia stato un flop negli USA, ma vedendolo ho avuto la conferma della supremazia di Sly e di quanto questo film sia di gran lunga meglio delle varie merdate che piacciono ai 20 enni di oggi.
Credo che i giovani siano più attirati dalle storie o dai personaggi che “non esistono “, io adoro Sly perché è uno di NOI
<3
Certo che è incredibile quanto siano diametralmente opposti ma ugualmente belli The Last Stand e Bullet to the Head. Il primo è un mix originale di western e azione in un contesto moderno girato da un regista giovane e promettente e con uno Schwarzy che fa il vecchio sceriffo, il secondo è un film che strizza l’occhio al fantastico cinema di azione degli anni 80′ girato da una vecchia volpe come Walter Hill e con uno Stallone in formissima che fa la parte del killer.
A proposito di quest’ultimo aspetto, per me Sly fa bene a fare questa parte perché lui può tutto con questa forma fisica! E bisognerebbe solo elogiarlo per la sua incrollabile forza di volontà!
Per chi è la domanda?
Personalmente mi aspettavo un Walter Hill carico, non uno col pilota automatico.
Il resto tutto ok.
La mia domanda è: le vene varicose che affiorano come tubicini in rilievo sottopelle tipici dell’ultimo Sly, sono o non sono presenti ? Hanno il consueto colore violaceo oppure un malevolo truccatore le ha in qualche modo addomesticate ?
Ecco, la mia indecisione sull’andarlo a vedere al cinema piuttosto che in camrip viene da questo aspetto: non so se su grande schermo la tridimensionalità e la consistenza di questi tubicini pieni di linfa potrebbe turbare i miei sonni in amaca (come avvenne con Carter).
Cordialmente, Ciobin.
Sono coperti da tatuaggi.
@Nanni Cobretti:
Walter Hill sarà arrugginito dalla troppa inattività.
io comunque il paragone con the last stand non lo capisco mica tanto. come ha detto giustamente giovi88 sono due film fondamentalmente opposti. sia nel genere sia in quello che vogliono dare allo spettatore. se the last stand è un film fatto per divertire, con omaggi al genere action più esagerato, quasi a sembrare un mercenari tutto incentrato su arnold, jimmy bobo è invece un poliziesco violento, quel genere stupendo che forse oggi non esiste nemmeno più. e se the last stand rappresenta il grande ritorno di arnold sugli schermi, per sly quel grande ritorno è avvenuto già da anni, quando ha ripreso in mano rocky e rambo e ci ha dato due tra i migliori capitoli per entrambe le saghe.
e poi no, se stallone facesse la parte del vecchio stanco sarebbe stupido. a 66 anni, per avere un fisico così ti devi fare un culo dell’altro mondo, e iniettarti roba che stenderebbe un cavallo. non fai tutto questo per poi interpretare un personaggio che dice ”non ho più l’età per queste cose”. lo fai perchè il tuo personaggio possa fare a botte a torso nudo con uno che ha 40 anni di meno ed essere assolutamente credibile quando gonfia di botte il malcapitato. arnold è uno che non si è mai fatto una plastica, e che ha smesso con la chimica quando ha smesso di gareggiare per mr olympia. è giusto che punti sun personaggi diversi. se vogliamo lo stallone di oggi è più simile a mickey rourke, grosso di fisico, faccia gonfia e età indefinibile tra i 50 e i 70.
@ciobin: le vene ci sono, spuntano quando meno te l’aspetti e rubano la scena al povero sly. però il film in 3d non lo è mai stato.
Non credo proprio che Arnold abbia smesso di farsi di chimica negli anni ’80…ma proprio per niente!
Visto Jimmy Bobo…in fase di sceneggiatura però avrebbero dovuto provare a spremere di più le meningi
Comunque possiede quel piacevolissimo gusto retrò che riesce ad attizzare
stando a quello che arnold stesso ha detto, lui avrebbe preso steroidi esclusivamente durante la sua carriera di bodybuilder e comunque in dosaggi molto minori rispetto ai bodybuilder attuali (e io sui dosaggi mi fido, perchè rispetto ai bodybuilder di oggi tipo kay green, johnnie jackson, ma soprattutto coleman o cutler, lui era assolutamente più umano e proporzionato).
se poi, durante la sua carriera di attore, ne abbia presi ancora, io con certezza non lo posso sapere. secondo me no, visto che andando avanti con gli anni i suoi muscoli sono sempre diminuiti, e gli steroidi si usano per aumentare la massa muscolare. che abbia continuato ad allenarsi assolutamente si, e uno che era a quei livelli è impensabile che perda tutto il tono muscolare solo perchè smette di prendere steroidi. lou ferrigno, non riuscendo in alcun modo a diminuire i suoi muscoli (cosa che gli serviva per facilitarsi la carriera recitativa) ha dovuto ricorrere ad operazioni chirurgiche per farsi asportare intere sezioni di muscolo. quando si arriva a quei livelli non si torna più ad avere fisici normali. anche guardando il volto di arnold quando era un bb professionista e quando era un attore secondo me le differenze si vedono alla grande. quando si bombava i muscoli facciali erano tutti gonfi, sembrava un uomo primitivo. quando recitava aveva tutta un’altra fazza.
ciò detto, se li ha continuati ad usare, li ha usati più che altro per tenersi in forma, di certo non per crescere ancora. invece sly è partito come attore da un fisico atletico e asciutto ma assolutamente normale, come si vedeva in first blood o nel primo rocky, per poi, a furia di bombarsi, diventare una specie di dio greco. carriere diverse, personaggi diversi, film diversi, approcci diversi. di identico c’è solo il carisma pazzesco e la fama meritatissima di duri del cinema.
Secondo me Walter Hill e Stallone hanno deciso di vincere facile, Schwartzy no.
Comunque, stando al box office hanno perso entrambi. Stando al mio gusto, uno è un pareggio 0 e 0, e l’altro è una vittoria piena. Secondo me Hill-Stallone hanno giocato per il pareggio e questo non mi piace.
Che Stallone non dimostri i suoi anni non lo so, secondo me è un problema il fatto che cerchi di far di tutto per non dimostrarli, perché sembra un pupazzetto di plastica ormai… è bravo, per carità, ma ho preferito maggiormente lo sforzo di Arnold.
Comunque: escono nel giro di due mesi il nuovo Stallone e il nuovo Schwarnegger. E sono entrambi degni di nota, non sono Avenging Angelo e Una promessa è una promessa (cazzo, alla fine Una Promessa e una promessa mi è pure piaciuto, ma capite cosa intendo). Ora, potranno essere anche diversi, ma metterli in relazione a me non pare così azzardato, soprattutto se si mettono in relazione le prestazioni dei due suddetti nel film e non i film stessi.
FILMONE,senza se e senza ma…mi è piaciuto molto di più di the last stand.
@Il Reverendo: Ovvio che Arnold neghi, ma è assolutamente falso che non si sia più bombato. Se tu mi dici che i fisici di Commando, Terminator 1-2-3, Conan e tutti gli altri film sono naturali, vuol dire che non te ne intendi per niente. E’ palese. Stallone era bombato già nel primo Rambo e nel terzo Rocky.
@Bella Zio: Arnold non ha più la possibilità, tinta a parte, di apparire più giovane di quello che è. I problemi di cuore e la sua inattività dovuta alla politica rendono improbabile che possa tornare in palestra e bombarsi per avere un fisico scultoreo. Deve per forza puntare sulla nostalgia.
@christmas a parte il fisico di t 3 che potrebbe benissimo essere naturale per uno piú giovane, gli altri non penso assolutamente fossero naturali, ma penso possano essere i fisici di uno che si é bombato fino a diventare mr olympia e poi ha continuato ad allenarsi duramente. Poi se stallone effettivamente ai tempi del primo rambo si bombasse non so, quello che so é che quello non é un fisico da dopato, o comunque che.si puó ottenere tranquillamente senza ricorrere ad alcuna sostanza. poi fondamentalmente son cazzi loro, io volevo solo dire che hanno avuto carriere diverse, e che mentre sly é partito con un fisico normale ed é diventato sempre più grosso, arnold é partito immenso ed é diminuito fino a diventare “solo” uno molto grosso.
Ah si si , su questo siamo d’accordo allora. Ovviamente quando partecipava a mr Olympia , Arnold era ancora più grosso e bombato.
Su Stallone la penso come te, ma in molti tralasciano il piccolo particolare che non fosse un culturista a differenza dell’amico/rivale!
Non me ne vogliate, ma a me a parte qualche bello scambio di battute sinceramente non mi è piaciuto. Il personaggio del koreano mi pare scritto un pò male,tra i 2 non c’è mai una bella intesa tipo The Rock – Collo e nella parte finale poi succedono tutte cose a caso.
Saranno pure 2 generi diversi, ma se devo fare un confronto tra leggende, per me The Last Stand vince e di parecchio.
Il fatto che tra i 2 non ci sia mai una vera intesa e che sia momoa a far fuori i capoccia gli vedo come punti a favore del film.
Ecco una cosa che m’ha lasciato un po’ perplesso è stata tutta ‘sta spinta emotiva di Bobone a vendicare il compagno, quasi più dichiarata che vissuta o percepita dallo spettatore. Se la domanda che mi devo porre in continuazione è “riuscirà James Bonomo a vendicare la morte del suo amico?” e poi non è che questa amicizia mi abbia preso più di tanto, un po’ ne soffro.
Nel complesso, Kang inutile e finale un po’ affrettato a parte, è un film cmq godibile che mi tengo.
beh, non e’ che vendica solo il suo amico, deve anche salvare la sua, di pellaccia, e farsi rispettare come killer prezzolato.
E’ che sono un sentimentale
comunque la ripete spesso la storia del collega con cui si trovava bene
Ancora una volta, ultimamente, mi trovo d’accordo con schiaffi… Sembriamo un po’ Sgarbi e Travaglio. Ognuno decida chi è chi…
Arnie e Sly sono sempre gli stessi, sempre allo stesso modo. Arnie affarista autoironico che si affida a un regista moderno, Sly tutto cuore e intensità che gira con uno dei migliori registi classici ancora vivi e non cambia il suo personaggio di una virgola, a parte un po’ di extra-indurimento. Il risultato consiste in due film diversi e complementari, che non hanno grossi motivi per essere paragonati se non per l’uscita ravvicinata. Arnie è sempre stato il migliore ad adattarsi ai tempi, Sly è sempre stato più testardamente sincero. Agli incassi, stavolta, hanno perso entrambi.
(questa l’ho scritta per farmela copiare pari da quelli del Cinematografo)
Bel discorso Nanni, per quanto riguarda gli incassi chi se ne frega, i tempi sono cambiati in peggio purtroppo, ma a noi fans vecchio stampo ci fanno sempre gasare!
@Dan: infatti, è quello che dicevo, a proposito del ripetere. Poi, sono proprio piccolezze legate pure alla soggettività che non intaccano certo il mio giudizio positivo del film.
@Steven, forse Sly con l’eta’ ha qualche vuoto di memoria e se lo ripeteva per non scordarsi la trama!
Poco da dire, FILMONE! Un grande ringraziamento a Sly per tutta l’energia e la voglia di non mollare mai che ci mette, e assieme ad un regista come Hill il risultato è davvero ottimo. Sparatorie, scazzottate, sangue, battute, diciamo gli anni 80′ racchiusi in un ora e mezza di Bullet to the Head. In quanto al confronto con The Last Stand è difficile scegliere proprio perché come dicevo una settimana fa sono film troppo diversi per fare confronti. Più originale e ironico The Last Stand, più “vecchio stile” e violento Bullet to the Head. In ogni caso grazie ancora a Sly e Arnold per scendere in campo a difendere il VERO action movie!
(P.S qui potete trovare una mia breve recensione su Bullet to the Head http://frenckcinema.altervista.org/portale/?q=content/la-recensione-dei-lettori-giovi-88-jimmy-bobo-bullet-head)
Buddy Movie con le palle quadrate, pienamente soddifatto!!!
Visto in straritardo, lascio comunque ai posteri un commento…l’ho trovato un film essenziale…ben vengano film del genere!
Tornato dal mare approffitto degli ultimi giorni di ferie per sfoltire i film sul disco duro: sarà anche diretto da Hill, ma l’ho trovato loffio come una scorreggia fatta a letto con la tua ragazza ancora sveglia. Sei ma non di più.
@cristoforo nolano: anche la tua ragazza da’ un 6 alle scorregge che fai a letto mentre e’ ancora sveglia? (pura curiosita’)