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recensioni

The Frankenstein Theory: sbagliare tutto. Una volta di troppo.

Bongiorno Miike
di Bongiorno Miike | 05/04/201346

1999

Io sono giovane. Molto giovane. Tipo 14 anni più giovane. Al Governo c’è D’Alema. Le radio passano incessantemente quella canzone che fa “Dammi una vespa l’estate che avanza, dammi una vespa e ti porto in vacanza” e un mio amico bolognese va in giro raccontando del passato torbido in Montagnola di Cesare Cremonini. Le radio passano anche “Il mio corpo che cambia nella forma e nel colore” facendoci assistere, impotenti, alla mutazione di Piero Pelù in “Iltorolocoooh dentroalfuocoooh”. Si sciolgono i Los Umbrellos, Brian Molko fa diventare di moda il limonare tra ragazzi e un mio amico -non quello di prima, un altro- dice che “Non sei bisessuale se non hai mai fatto un pompino”. All’orizzonte spuntano i Jennifer Gentle, i Gatto Ciliegia, i Club Dogo, i The Knife, e pure i Kings Of Convenience. Questi ultimi ci condannano definitivamente a un decennio di chitarrine, filtri lomo, vocine appena sussurrate e film di Wes Anderson. Ma ancora non lo sappiamo. Al cinema escono Bangkok Dangerous, il primo American Pie e un cartone che si chiama La Grande Prugna che non ho mai visto ma volevo citare perché il titolo è bellissimo ed evocativo. Agli Oscar se la vedono Salvate il Soldato Ryan e Shakespeare in Love e anche questo la dice lunga sulla mestizia di quest’anno, sulle Vespe truccate anni 60 e su quel gruppo punk chiamato i Paguri Osteopatici in cui avrei militato per pochi mesi qualche anno dopo.

Quanta roba che c’è nel 1999 eh?

httpv://www.youtube.com/watch?v=UBHp6d-2DSs
Nel 1999 esce anche The Blair Witch Project: un film dal budget di molto inferiore a certe produzioni uscite come tesi di laurea del DAMS Cinema e che incassa un miliardo di milioni di paperdollari. Oltre a far diventare di colpo di moda le riprese notturne, The Blair Witch Project ridefinisce il concetto di “documentario del male”, traghettando –mutatis mutandis– la serie Guinea Pig verso il nuovo millennio e coniando il termine “found footage”.

«Io volevo chiedere scusa al Cinema»

2013
I found footage hanno rotto il cazzo.

Su Google alla voce “rompere il cazzo”

I found footage hanno rotto il cazzo e lo hanno rotto in quel modo in cui solamente la reiterazione di errori macroscopici può romperlo. Avete presente la grande crisi dei videogiochi del 1983? Sapete perché è iniziata? Perché gli sviluppatori di giochi avevano mandato fuori tante di quelle schifezze per l’Atari che la gente, a forza di comprare videogiochi e trovarci in realtà dentro merda fumante, aveva smesso di giocare. E aveva mandato il mercato in crisi. Seppellite in un punto indefinito del deserto del New Mexico ci sono milioni di cartucce dell’orrido tie-in (videogioco ispirato al film) di E.T. a imperitura memoria di tutto ciò.

Ed ecco perché oggi i found footage hanno rotto il cazzo. Di “video ritrovati” ne abbiamo visti di ogni foggia e caratura ma, a parte un paio di eccezioni meritevoli, tra cui annovero Cloverfield, REC e NON annovero Paranormal Activity, tutto il resto è guano di piccione. Volete sapere la verità? Tutte le volte che un film si apre con una schermata nera con scritta bianca in sovrimpressione che ci informa che questo è un “ritrovamento” di un video vero, vero, verissimo perdio, io mi metto in posizione fetale e accenno con un filo di voce quella canzone che fa “Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar”.

httpv://www.youtube.com/watch?v=WrEZCmTLPd4

 

Sostanzialmente i found footage sono, in chiave cinematografica, come le auto elettriche per i ciccioni:  consentono di perseverare in un atteggiamento dannoso dimostrando che “non importa se hai raggiunto un tonnellaggio pari a quello di una Fiat Duna, anche tu sei come gli altri”. No. Non è vero. Nel particolare i ff hanno da una parte permesso alla società moderna di continuare ad avvilupparsi nella sua spirale di cinismo/realismo (che ha portato, tra le altre cose, a trasformare il più grande detective al mondo, pseudofascista e ultrapalestrato in una fighetta riccastra annoiata dalla vita. Grazie Nolan, a buon rendere) dall’altra hanno permesso ai registi di ridurre al minimo lo sforzo necessario per far scattare la tanto menzionata “sospensione dell’incredulità”he fa di un qualunque film, un grande film. In breve: i found footage sono una soluzione di comodo, poco più evoluta di quel “tratto da una storia vera” che faceva piangere le nostre mamme di fronte a film dedicati a bambini nati con l’allergia per il sole. Ciò per dire che, se decidi di applicare l’escamotage narrativo del ff, mi parti già con l’handicapp, io ti guardo storto dall’inizio. E non ti concedo grande spazio di manovra.

e scatta l’emozione

Questa lunga premessa ci porta dunque all’analisi di The Frankenstein Theory, film del genere sopra descritto che narra le avventure di una troupe documentaristica alla ricerca del mostro di Frankenstein. Che è veramente esistito. È un prodotto dell’ingegneria genetica. Ha il potere di autoguarirsi. E abita in Canada. Molti di voi saranno già balzati in piedi e avranno già esclamato “Ma quindi Frankenstein è Wolverine”. Ecco… magari. No. Non è Wolverine. E The Frankenstein Theory non è merda perché la merda è ricca di sali minerali e appare all’interno di un verso di un noto e rispettato cantautore italiano. The Frankenstein Theory no.

«Da The Frankenstein Theory non cresce un belìn di niente»

E dunque che cos’è The Frankenstein Theory? Cosa sono i 90 minuti di riprese firmate da Andrew Weiner e che si fregiano di avere sulla locandina la scritta “dai produttori di The Last Exorcism” (altro found footage, ma con un briciolo di dignità in più)? Ebbene The Frankenstein Theory è appunto “Una teoria su Frankenstein”. In questo senso il film mantiene appieno le promesse del titolo che risulta peraltro di un didascalismo ai limiti dello spoiler. Sono parole. Parole. Parole. Parole. Urletti. Parole. Camera notturna. Parole. Parole. E il mostro di Frankenstein? Beh quello appare una volta. Sulla locandina del film. E basta. Ma quindi è un film di tensione? È un film psicologico? No. È un film su un tipo che crede che Frankenstein sia canadese. E per 90 minuti ci espone la sua teoria. Poi qualcosa che assomiglia a Andre The Giant con addosso molte pelli di animali e che ruggisce come un orso (gli orsi ruggiscono?) fa fuori la troupe senza tanti complimenti. Si sente il rumore di alcuni pomodori molto maturi schiacciati con i piedi fuori dall’inquadratura. È il film finisce. È tutto qui? È tutto qui.

Mi viene da vomitare

«Ma perché te la prendi tanto Miike, in fondo di cose del genere ne hai viste molte altre?»
Sì miei cari, ma qui siamo a un passo dal ciglio baratro. E il passo è quello nella direzione sbagliata. In cosa pecca The Frankenstein Theory oltre che nell’aver dato la parte di protagonista a Kris Lemche (che ricordiamo con orrore -l’orrore sbagliato- in My Little Eye)? In tutto. E per tutto si intende proprio anche i fondamentali. Roba da bignami del cinema. Qual è il minimo richiesto a un found footage? Che sembri, per l’appunto, un video ritrovato e che, per tale, abbia costantemente una visione “in soggettiva” dell’azione. Non c’è spazio per montaggi, riprese condotte da “terze parti” o, ancor peggio, time lapse sul cielo. The Frankenstein Theory ha almeno due time lapse. Probabilmente il mostro aveva ucciso tutta la troupe tranne “Tony, l’asociale addetto al montaggio esperto di tecniche di mimetismo” che, oltre a non comparire per tutto il film, una volta finita l’azione si è messo ad accelerare le riprese del cielo. Vogliamo parlare di disastro su tutta la linea? Sì, è un disastro su tutta la linea. E qui torniamo alle premesse. Questo è l’ENNESIMO disastro su tutta la linea. I found footage lo squalo lo hanno saltato parecchi anni fa. L’atterraggio è avvenuto a piè pari su quella cosa calda che dicono porti molta fortuna. Ora anche basta.

 

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Adesso è ora che basta

Bongiorno Miike, i400calci.com

 

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Bongiorno Miike
Autore del post: Bongiorno Miike
"Ho visto di peggio"
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tags: found footage gridolini la crisi dei videogames My Little Eye Rec riprese notturne The Blair Witch Project the frankenstein theory the last exorcism zoomate che manco lo zio ubriaco

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46 Commenti

  1. Pasqualino 05/04/2013 | 08:30

    “un film si apre con una schermata nera con scritta bianca in sovrimpressione che ci informa che questo è un “ritrovamento” di un video vero, vero, verissimo perdio”

    era una tecnica vecchia ai tempi di Poe, per forza ha scassato il cazzo!

    Rispondi
  2. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 08:33

    @Pasqualino: e pure del Manzoni. Ripeto però che il problema non è l’escamotage in sé quanto l’uso che se ne è fatto nella realizzazione di film al di sotto del mediocre.

    Rispondi
  3. pepato 05/04/2013 | 08:45

    Dai, però anche Trolljegeren era bellino!

    Rispondi
  4. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 08:51

    @pep: non ho citato tutti i found footage meritevoli che ho visto. Comunque sì, Troll hunter era carino.

    Rispondi
  5. Il Reverendo 05/04/2013 | 09:21

    Fondamentalmente concordo al 100% con la tesi che i ff abbiano rotto il cazzo. sono brutti, non mi sono mai piaciuti. uniche eccezioni, il giá citato trollhunter, quello dei tre ragazzini con i superpoteri di cui non ricordo il titolo, e cloverfield (che comunque pure quello, rivisto in tv mah..). Il piú brutto di tutti forse é redacted, che ho trovato di una retorica allucinante e bruttissimo nella realizzazione. e comunque ora davvero basta.ff di merda.

    e comunque la parte di questa rece “ambientata” nel 99 è stupenda.

    Rispondi
  6. Steven Senegal 05/04/2013 | 09:23

    Amici. Fancalcisti. Se finora nella lotta al found footage ci aveva guidato il solo rancore cieco, da oggi abbiamo qualcosa da issare come un vessillo: un manifesto ideologico sotto forma di recensione dietro il quale combattere. Ed era destino che lo dovesse scrivere il più maledetto dei redattori.

    Il peggiore che abbia mai visto è Area 407 ma questo qui, in qualità di ff sulle chiacchiere (soggetto – silenzio – predicato – dolby altissimo – complemento oggetto – riprese confuse – complemento di termine – time lapse) mi fido che vince.

    Rispondi
  7. Anakin Rossi Stuart 05/04/2013 | 09:26

    “i found footage sono una soluzione di comodo, poco più evoluta di quel “tratto da una storia vera” che faceva piangere le nostre mamme di fronte a film dedicati a bambini nati con l’allergia per il sole.”

    APPLAUSI

    Anche se forse io lo trovo più bieco del “tratto da una storia vera”, che quanto meno non nasconde che sia in ogni caso un film costruito ad hoc a differenza del found footage che pretende di farti credere che non sia ispirato a una storia vera ma che sia proprio il film ad essere un reale documento della storia.

    Rispondi
  8. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 09:27

    @Steven: Non ho visto area 407. Ma credimi che questo è brutto in maniera. In maniera… guarda… lasciamo stare.
    @Rev: il 1999 è stato un anno ricco di tutto

    Rispondi
  9. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 09:31

    Volevo solo aprire un topic a parte: qualcuno mi spiega come mai, a partire da The Office, tutti hanno iniziato a credere che gli zoom rapidi fatti demmerda siano un inequivocabile segno del fatto che abbiamo in mano un documento filmato “realistico”? Io mi ricordo che a 12 anni, tenendo in mano una videocamera che pesava tipo come il mio braccio destro, certi zoom a cazzo non li facevo mica.

    Rispondi
  10. Steven Senegal 05/04/2013 | 09:38

    @Miike: fidati. Un aereo carico di odiosi cade su un isola sconosciuta, si salvano ma vengono decimati dai dinosauri. E’ già come idea che precipiti, ti salvi, ma centri l’unica isola del pacifico dove ci sono i d-i-n-o-s-a-u-r-i, ha le stesse % di trovare la carta igienica nei cessi dell’università. Non fosse altro che alla fine
    zan zan zan
    (spoiler): non si vedono i dinosauri.
    Mai.

    Rispondi
  11. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 09:40

    @Steven: qui abbiamo gente che si infila nel “wilderness” del Canada alla ricerca di Frankenstein e lo becca al primo colpo. Oh… in mezzo al nulla eh… ingredibbile

    Rispondi
  12. Past & Fasul 05/04/2013 | 09:42

    ma l’ultimo esorcismo 2 com’è…?

    perchè il primo non era malvagio…comunque sto sottogenere ha iniziato a sconquassare lo scroto…

    Rispondi
  13. Ryan Gossip 05/04/2013 | 09:49

    OT grosso come The Rock: che fine ha fatto la Menopeggio TV? La gradivo molto…

    Rispondi
  14. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 09:52

    @Past: non lo vidi
    @Ryan: siete incontentabili

    Rispondi
  15. L.Wonka 05/04/2013 | 09:59

    @Steven Hai risvegliato il ricordo di quel filmdemmerda, perché, perché? L’avevo sedimentato nelle “cose che non voglio ricordare, MAI”.
    Quella cazzo di telecamera digitale, i dinosauri che non si vedono MAI (ma dice che ci sono), lo schifo.

    Rispondi
  16. tyus23 05/04/2013 | 10:23

    Comunque nella descrizione del 1999 ti sei dimenticato di dire che è l’anno del RITORNO DI FRUSCIANTE. Tutto il resto passa in secondo piano. A parte La Grande Prugna ovviamente.

    Rispondi
  17. Steven Senegal 05/04/2013 | 10:27

    @Wonka: perdonami ma il peso del ricordo che mi portavo addosso mi stava schiacciando, qualcuno doveva farsi carico assieme a me della croce. Sono anche caduto 3 volte.

    Ho visto il 2° trailer dei Paguri. Inenarrabile la parte sul disagio giovanile.

    Rispondi
  18. Calvin Clausewitz 05/04/2013 | 10:33

    “che ha portato, tra le altre cose, a trasformare il più grande detective al mondo, pseudofascista e ultrapalestrato”

    Sherlock Holmes l’ha diretto Guy Ritchie, non Nolan!

    Rispondi
  19. Stanlio Kubrick 05/04/2013 | 10:35

    Una sola considerazione: la salvezza dei videogiochi durante la Grande Crisi dell’83 (conseguenza della mia nascita, lo sapevate?) fu che le vendite calarono vertiginosamente per i giochi per console ma rimasero stabili, grazie a un fittissimo sottobosco di appassionati, per i giochi per computer, che non hanno mai conosciuto flessione. Insomma, c’era un piano B. I found footage che piano B ci offrono?

    Rispondi
  20. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 10:35

    @Calvin: ah ah, battuta!

    Rispondi
  21. dario a. romero 05/04/2013 | 10:35

    Ella, addirittura milioni di copie di ET? Saranno state al massimo 20 mila. E c’è chi ancora oggi sostiene che è una bufala. Ad ogni modo fatti un regalo: scaricati Stella e la ROM di ET e prova a giocarci. Davvero, non si capiva nemmeno che minchia stavi muovendo sullo schermo! Voglio dire, per gran parte dei giochi del VCS il divertimento era proprio quello (capire qual’era il quadrato mosso da te in mezzo agli altri quadrati che si muovono a caso mentre un contatore dei punti cresce o diminuisce altrettanto a caso), ma ET era proprio una merda, pensa che fu sviluppato da un solo tizio nel garage di casa sua, e non gli consentirono di fare la parte di beta-testing mandando in produzione la cartuccia per motivi di tempistiche commerciali (bisognava farlo uscire sotto natale assieme al film): a detta di molti quella arrivata sugli scaffali e successivamente seppellita nel deserto fu una versione praticamente Alpha del prodotto finito, o almeno di come il programmatore (non mi ricordo il nome) lo aveva concepito e pensato.
    Che bei momenti di storia!

    Rispondi
  22. Braddock Pit 05/04/2013 | 10:38

    La caratteristica dei ff con i personaggi che ti stanno sul cazzo al primo dialogo “è tutto vero ok ok ok”,”cos’era hai sentito ok ok ok”,qui è rispettata in pieno.Recitato dimmerda,quando dopo un’ora vede delle fottute impronte nella neve ti sembra il Valhalla perché fino ad allora è tutto slitte e tende.Poi il finale e chitarrine malinconiche.Inguardabile.

    Rispondi
  23. Stanlio Kubrick 05/04/2013 | 10:44

    @dario: maccome una bufala, ci sono fior di foto! Comunque le cifre ufficiali diffuse da Atari parlano di 3 milioni e mezzo di copie di ET (oltre a tutto il resto); poi uno può anche non crederci, ovviamente.

    Rispondi
  24. zioluc 05/04/2013 | 11:27

    qui si fa la storia della critica cinematografica

    Rispondi
  25. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 11:30

    @ziuoluc: eh la madonna
    http://www.youtube.com/watch?v=x9FMW1jAuPY

    Rispondi
  26. Nanni Cobretti 05/04/2013 | 11:34

    @miike: la tecnica dello zoom orribile è farlocca quanto (inserire un aggettivo tecnico del DAMS qui) necessaria. La gente che guarda non distingue riprese amatoriali/improvvisate/precarie da riprese professionalmente perfette a meno che le prime non siano platealmente brutte o sbagliate.

    Rispondi
  27. Braddock Pit 05/04/2013 | 12:02

    OT grande come The Rock che abbraccia Laurence Fishburne,il pilot di Hannibal spacca di brutto.

    Rispondi
  28. Rainer Werner Fassbender 05/04/2013 | 12:11

    Nel ’99 uscì fight club
    Ad ottobre la Fiorentina sbanca Wembley (prima squadra italiana) grazie a questa cosa qui:
    http://www.youtube.com/watch?v=LUoPho3OHU8

    Per me fu importante.

    Rispondi
  29. Casanova 05/04/2013 | 12:13

    Sulla questione degli zoom come garanzia di vera verità:
    in realtà c’è poco da dire se non che effettivamente gli zoom
    a differenza delle riprese quelle dei film non ritrovati
    fatte ammodino e tutte fisse
    danno più l’idea della soggettiva indiretta,
    di qualcuno messo dietro il cespuglietto a spiare.
    altrimenti non ci sarebbe alcuna differenza con
    quei film di fiction tratti da una storia vera.

    Rispondi
  30. Il Reverendo 05/04/2013 | 12:13

    ah, aggiungo una cosa giusto per farmi odiare da nanni e un po’ da tutti gli altri. tra i ff più merdosi di sempre io ci infilo anche diary of the dead.
    l’ho detto.

    mi spiace, ma quando entrano nella villa, unico rifugio sicuro nel mondo invaso dagli zombi e LASCIANO IL CANCELLO APERTO io non c’ho più visto. eh no.
    scusate.

    Rispondi
  31. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 12:23

    @Casanova: contestualizzo. Questo è un Found Footage di una troupe documentaristica professionista. E ci infilano ‘sti zoom qua. E comunque: non esistono molti escamotage migliori dello zoom per dare un senso di ripresa diretta?

    Rispondi
  32. The Spew 05/04/2013 | 12:42

    @Miiké tipo inquadrarsi i piedi o fare il dito medio davanti all’obiettivo?

    Rispondi
  33. BellaZio 05/04/2013 | 13:16

    @Nanni
    non ti dò un aggettivo, ti offro un avverbio:
    “scatologicamente” necessaria.
    Ti piace? Credo di sapere cosa vuol dire, ma non ne sono sicurissimo.

    Nel 99 il Bologna è in semifinale di Coppa Uefa col Marsiglia, Ravanelli simula al novantesimo, rigore, gol. L’orda di Marsigliesi che tira qualsiasi oggetto dal settore ospiti fa più paura di qualsiasi found footage mai prodotto, rissone epico finale, Mangone 5 giornate di squalifica. Fattanza epica, passata la quale, grande depressione. Fanculo il 999

    Rispondi
  34. Aldo Jones 05/04/2013 | 13:33

    Beh… che dire ? Massimo rispetto solo per aver citato i Jennifer Gentle.

    Rispondi
  35. Biscott Adkins 05/04/2013 | 13:35

    Miike sento il bisogno irrefrenabile di darti dei soldi per quello che hai detto sui FF(che sono IL MALE) e sul detective multimiliardario palestrato

    Rispondi
  36. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 13:41

    @The Spew: anche. Ma mi riferivo più a cose tipo: inquadrature, qualità dell’immagine, illuminazione naturale.
    @BellaZio: su Mangone mi è venuto il riderone e ho pensato a “Bobone tutto bastone” (vd. la rece di Jimmi Bobo)
    @Biscott: abbracciamoci forte e gratuitamente

    A TUTTI:
    Scommetto che nessuno ha ascoltato la canzoncina a metà della recensione. MALE! È la cosa più truce, triste e dolorosa che abbiate mai sentito. Roba davvero pesa. Una storia così avrebbe fatto piangere pure Tupak. Ascoltare per credere

    Rispondi
    • annaMagnanima 21/05/2015 | 17:48

      il file non c’è più perchè violante il copyright.

  37. Biscott Adkins 05/04/2013 | 14:00

    Miike scrivi sempre dei pezzoni corredati da sigle di merda…ho ancora gli incubi per questa http://www.youtube.com/watch?v=2ohva1M1Dc8
    vabbè abbracciamoci

    Rispondi
  38. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 14:35

    bei ricordi… e vi ricordate di quando scomprimmo tutti insieme per primi POMPONELLECASSE?

    Rispondi
  39. Oliver Die Hardy 05/04/2013 | 15:30

    E se facessimo un Found Footage sul mistero del videogioco di ET?

    Rispondi
  40. Bongiorno Miike 05/04/2013 | 15:39

    @Oliver: Facciamolo. Un gruppo di ragazzi va alla scoperta del mistero delle cassette di E.T. nel deserto del Mexico. Inizia a scavare e scopre che in realtà c’è una setta cultirsta devota all’Atari e ad E.T. che se li uccide tutti quanti. È UN FILM CHE SI GIRA DA SOLO

    Rispondi
  41. BellaZio 05/04/2013 | 15:40

    No vabbè, la pappons crew me l’ero persa ed è il top dei top! Grazie. La canzone del Cetra la conoscevo.

    Amedeo Mangone: c’ho la maglietta di Mangone, era troppo il mio idolo, il Thuram bianco per la curva, meglio di Jimmy Bobo, sul quale mi sono espresso nella rece relativa.

    Rispondi
  42. Sampoo 05/04/2013 | 22:12

    E comunque nessuno ha ancora citato Hit Mania Dance Estate 1999, quello si che ha lasciato un segno indelebile in tutti noi.
    Sui FF non mi pronuncio, che mi stan talmente sul cazzo che non li guardo proprio. Tranne Troll Hunter, ma perché ci sono i troll e con dei troll così possono farmi anche la peggio cacata del mondo e la guarderò senza dubbio.

    Rispondi
  43. Nanni Cobretti 07/04/2013 | 12:28

    @Reverendo: mettiamo per un attimo da parte la trama. Te la sei presa con l’unico FF che, pur essendo stato fra i primissimi usciti, ha avuto il buon cuore di a) infilare una scusa narrativa per avere riprese serie e non finto-amatoriali, e b) far succedere cose anche PRIMA della fine.

    Rispondi
  44. Jolly 09/05/2013 | 17:41

    lo inserisco nella lista dei film che mi hanno rubato 90 minuti della mia vita.

    Rispondi
  45. carlo 21/05/2015 | 14:33

    Un paio di precisazioni, una pignola: REC, ad esempio, non è un found footage ma un esperimento “live” o se preferiamo “real tv”. Non c’è un materiale ritrovato, o una cassetta nascosta e rinvenuta successivamente. Qui si differenzia, quindi, da BWP e Cloverfield. Però rientrano tutti nei mockmentary horror (i falsi documentari). Seconda cosa, prima di BWP c’è un falso documentario che va sicuramente citato ed è Il cameramen e l’assassino. Non lo definirei proprio horror ma ha una violenza palpabile e straniante, sin dai primissimi minuti avvertibile. Mentre, ancora, e prima di BWP, c’è The Last Broadcast e basta leggere la trama per capire la reale ispirazione dei ragazzi che girarono, furbamente, un “documentario” sulla strega di Blair….

    Rispondi

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