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cinema da combattimento

Mostrologia: La mosca

Jean-Claude Van Gogh
di Jean-Claude Van Gogh | 16/07/201329

C’era una volta un tempo in cui fare remake significava prendere un’idea di trent’anni e due generazioni tecnologiche prima e portarla su livelli attuali e ulteriori tirandoci fuori dei capolavori. Successe con La cosa, successe con La mosca, e in quest’ultimo caso il motivo è principalmente uno: David Cronenberg è un nerd fuori di testa e pignolo nonché genio visionario. La base de La mosca, come sapete, è un film omonimo del 1958 con Vincent Price, e a Cronenberg nemmeno piaceva: un po’ come Carpenter che descrisse La cosa originale come “un film in cui si chiudono un sacco di porte” lui trovava la storia abbastanza insignificante e certi errori entomologici, come la prospettiva della mosca completamente sbagliata, lo facevano uscire scemo, ma trovava l’idea assolutamente brillante e meritevole d’esplorazione. Da qui, e dal suo amore per il melodrammatico, nasce una storia d’amore fatta e finita su base horror che continua il discorso, iniziato con Scanners, del rapporto tra la carne e la tecnologia concentrandosi su come, e se, le macchine possano comprendere la carne in quanto prodotto biologico e non semplice sequenza di dati. C’è ovviamente molto altro e questa puntata mostrologica non è la sede per continuare il discorso, ma Cronenberg ha sempre dato il suo meglio quando c’era da fondere macchine e corpi in un’unica identità grafica e filosofica, e il finale de La mosca, con Brudlefly e il telepod letteralmente fusi insieme, ne è forse l’immagine più riassuntiva. Così come Crash riassume in poche parole la filosofia di buona parte della filmografia del regista (“il rimodellamento del corpo umano attraverso la tecnologia moderna”), La mosca ne riassume l’estetica attraverso il degrado, la simbiosi e la geometria malata della disperazione.
Ora anche basta con le chiacchere e parliamo di mostri, ricordandovi che de La mosca esiste anche un sequel, La mosca 2, diretto dall’addetto agli effetti speciali del primo, in cui il mostro è il figlio di Sexy Goldblum.

"geometria delle disperazione"

“la geometria malata della disperazione”

Nome: Brundlefly e suo figlio Martinfly o Brundlefly Jr o Martin McFly.

Chi gliel’ha dato:  Ne La mosca lo stesso Seth Brundle si definisce “Brundlefly” dopo aver scoperto la mutazione genetica. Nel sequel invece nessuno dà un nome al mostro che diventa il figlio, Martin Brundle, e quindi chiamarlo Jr. mi pare piuttosto sensato, ma visto che non voglio fare casino lo chiameremo Martinfly. Chiamarlo Martin McFly invece è tremendamente ironico: a interpretarlo è Eric Stoltz, colui che girò Ritorno al futuro nei panni di Marty McFly per ben 5 settimane prima di essere licenziato e sostituito con Michael J. Fox. Sono convinto che l’abbiano fatto apposta solo per torturare psicologicamente il povero cristo.

È colpa degli americani? Allora: Seth Brudle sta studiando il teletrasporto perché vuole rivoluzionare i sistemi di trasporto e cambiarne per sempre il concetto, e come sappiamo gli americani sono tutti dei pigri panzoni che piuttosto che camminare due metri prenderebbero la metropolitana, quindi sì: è colpa degli americani.

Filmografia essenziale: La mosca e La mosca 2, ci avreste mai scommesso? Cronenberg tra l’altro ne ha recentemente scritto un sequel che è stato brutalmente cassato dalla Fox e quindi abbandonato per mancanza di fondi.  Sarebbe stata la sua prima sceneggiatura originale dai tempi di eXistenZ. Voi ci credereste se vi dicessero che Cronenberg fatica a trovare soldi per i suoi film? Anche il sequel de La promessa dell’assassino è saltato per lo stesso motivo. Secondo me il cinema è un po’ morto.

Altezza: Brundlefly credo stia sul metro e ottanta sui due metri; Martinfly invece è il frutto di una metamorfosi più drastica e supera i due metri, forse i due e mezzo.

Un comunque sexy Goldblum

Un comunque sexy Goldblum

Specifiche tecniche: Inizialemente Brundlefly è estremamente forte e agile, ma ha costantemente bisogno di fare sesso e mangiare dolci. Dopo poco inizia decomporsi partendo dalla pelle che inizia a diventare più spessa e marciscente per poi perdere gradualmente parti del corpo in alcune delle scene più disgustose del cinema tutto; la metamorfosi finale vede il mostro vero e proprio uscire dalla pelle “originale” come una mosca dalla pupa (il bozzolo delle mosche). Le fattezze sono umanoidi ma con arti da insetto mentre la bocca umana è sostituita da una bocca a proboscide come quella delle mosche. È, in sostanza, una schifezza che cammina.
Martinfly invece viene partorito in una pupa che schiudendosi libererà il neonato dalle fattezze umane ma con un’unica particolarità: cresce velocemente e a 5 anni sembra già un diciottenne, non ha bisogno di dormire e ha una memoria fotografica estremamente sviluppata e un’intelligenza fuori dal comune che gli permettono di continuare gli studi del padre e di perfezionare le tecniche di teletrasporto. A 5 anni però i geni mutanti dormienti si risvegliano e iniziano a mutarlo: la pelle diventa spessa e inizia a produrre una seta che lo avvolgerà e si indurirà formando una pupa gigante (qui la scienza non è applicata a dovere: le pupe si sviluppano all’interno della larva e ne escono una volta completato lo sviluppo della corazza – Cronenberg saltò il passaggio da larva a pupa ma mantenne l’uscita dalla pelle). Dalla pupa esce il mostro vero e proprio: una mosca gigante ma longilinea e una testa mostruosa che non ricorda né l’uomo né l’insetto. Ha sei zampe ma cammina sulle due posteriori usando le anteriori come farebbe una persona.

Vittime preferite: Brundlefly non uccide nessuno, suo figlio invece odia gli scienziati che lo hanno tenuto rinchiuso in laboratori per cinque anni e quindi vede di ucciderne un po’ insieme ai militari che cercano di fermarlo.

Mossa preferita: Padre e figlio amano vomitare una poltiglia biancastra di acido gastrico sulle vittime, sciogliendole, nello stesso modo in cui le mosche mangiano il loro cibo. Brundlefly si limita a sciogliere la mano di un cagacazzi mentre l’altro va fino in fondo, uccidendo un paio di persone.

Martinfly in tutta la sua non-moscosità

Martinfly in tutta la sua non-moscosità

Omicidio migliore: Martinfly prende un militare e lo scaglia letteralmente sopra un ascensore in movimento, causando sia una testa spappolata che una citazione della mosca originale (la moglie dello scienziato mutato lo aiuta a suicidarsi sotto una pressa meccanica che gli schiaccerà la testa).

Come si sconfigge: Sostituendo i geni mutanti con geni sani come riesce a fare Martinfly o facendogli esplodere la testa. A Brundlefly non è andata molto bene, e nemmeno a noi che abbiamo dovuto assistere a quello straziante finale in cui Geena Davis è costretta a sparargli una fucilata dopo una disperata richiesta di aiuto. Sto male ogni volta, e non sto scherzando.

Assomigliano a una figa? Devo ammettere che no, e visto che stiamo parlando di un regista che qualche anno prima fece crescere una vagina munita di pungiglione fallico sotto l’ascella di Marilyn Chambers, beh, un po’ mi stupisce.

Se fossi un biologo, lo accarezzeresti? Certo, e ce ne berrei pure un paio insieme.

Bonus VHS: un bel dietro le quinte de La mosca, perché ci tengo che impariate qualcosa da questa rubrica.

Jean-Claude Van Gogh
Autore del post: Jean-Claude Van Gogh
"James Cameron puppami la fava."
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D
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Tags: Chris Walas, eric stoltz, geena davis, jeff goldblum, la mosca, la mosca 2, mostrologia, the fly, the fly 2, transformers: revenge of the fallen

29 Commenti

  1. Dan 16/07/2013 | 07:19

    quando vidi per la prima volta la mosca pensai che l’uomo ragno aveva avuto un culo pazzesco.
    paradossalmente mi impressionai di piu’ da bambino vedendo il film con VIncent Price che vedendo questo. Gran film, ho sempre sognato di avere un elenco delle parti del corpo conservate nell’armadietto.

    Rispondi
  2. Il Reverendo 16/07/2013 | 07:20

    Grande articolo! Che capolavoro la mosca! Che genio cronenberg, mette davvero tristezza che i suoi film vengano bocciati, anche perché sulla carta sia il sequel della mosca, sia quello della promessa dell’assasino, sono film che avrei amato alla follia.

    invece la mosca 2 l’ho sempre un po snobbato, è tempo di recuperarlo.
    sull’altezza volevo dire che già goldblum da solo sfiora i 2 metri, quindi forse il brundle-mosca é unpo più grosso.

    Rispondi
  3. Marlon Brandon 16/07/2013 | 07:38

    Gran bel film e si’ straziante finale mi ricordo quegli occhioni che chiedono pieta’…

    Rispondi
  4. Past & Fasul 16/07/2013 | 08:19

    #teamrispettoperlamosca2

    Cioè il primo di cronenberg e’ un capolavoro immortale,ma perché il secondo e’ così snobbato…?com un voto indecente su imdb…?molti non sanno manco che esiste…non raggiunge i livelli del film precedente però cavolo era bello grottesco e truce,con una trama no proprio intaccabile che però filava…il povero cane mostrificato me lo ricordo solo io…?

    Rispondi
    • Sandrokan 10/10/2018 | 18:34

      no lo ricordo troppo bene anche io! povero cane :(

  5. Milos Corman 16/07/2013 | 08:23

    Del secondo (che vidi in un pomeriggio indolente alle scuole medie) ricordo in particolare il cane mutato e rinchiuso in una cella in cui poi alla fine ci avrebbero messo il cattivo della situazione (mutato pure lui…)

    Rispondi
  6. rae 16/07/2013 | 10:23

    bene che non sono l’unico a provare forte disagio alla fine de LA MOSCA, gli sfotto’ dei miei amici ora fanno meno male.
    Cmq Jeff Goldblum è alto 1.94

    Rispondi
  7. Jean-Claude Van Gogh 16/07/2013 | 10:29

    Ok ok ho cannato l’altezza di Sexy Goldblum SCUSATE.

    Rispondi
  8. Biscott Adkins 16/07/2013 | 10:41

    Uno di quei film che ti fanno maledire la scienza e il progresso tecnologico e rivalutare l’inquisizione che bruciava gli scienziologhi

    Rispondi
  9. Biscott Adkins 16/07/2013 | 10:45

    Comunque #wouldbang Geena sempre e comunque

    Rispondi
  10. Steven Senegal 16/07/2013 | 10:59

    Frank Darabont sceneggia (tra le altre cose) pure La Mosca 2 e il Godzilla 2014 e mi diventa, voluto o no, il trait d’union tra questo post e quello precedente.

    Rispondi
    • Sandrokan 10/10/2018 | 18:35

      apriamo la pagine facebook “Frank Darabont sceneggia cose”,

      è un genio

  11. Darkskywriter 16/07/2013 | 12:37

    Bel pezzo, però alla domanda “voi ci credereste se vi dicessero che Cronenberg fatica a trovare soldi per i suoi film?” ti rispondo facile “dopo A dangerous method e Cosmopolis, faticherei a credere il contrario”. Posto che, se riuscisse a farsi produrre un sequel di un suo qualsiasi altro film, correrei subito a vederlo. Vabbeh, magari per M Butterfly strikes back e Inseparabili 2 – The reunion non proprio di corsa, ma per gli altri sì.

    Rispondi
  12. Dembo 16/07/2013 | 17:23

    @Past&Fasul

    Grande, me lo ricordo benissimo anche io! Da bambino era davvero insostenibile…povero cane <3

    Rispondi
  13. Gatsu Io Gatsu Io 16/07/2013 | 17:53

    Non voglio contraddire ma quello con Vincent Price non si chiamava l’esperimento del dottor k?
    Comunque tanta roba sia il pezzo che il film!!! Cavoli mi e venuta voglia di rivederlo !per me assieme a history of violence e scanners i migliori di cronemberg che è un regista che non amo particolarmente.

    Rispondi
  14. Gatsu Io Gatsu Io 16/07/2013 | 17:58

    E anche io non ricordo La mosca 2 come una vaccata,filmino onesto ma carino forse avevo storto il naso per l’happy ending all’epoca ma non cosi brutto

    Rispondi
  15. pescenaufrago 16/07/2013 | 19:46

    Confermo che il primo mosca si chiamava l’esperimento del dottor K. Io l’ho visto da bambino, e mi ha terrorizzato al punto tale che non riuscivo a togliermi la maglietta davanti allo specchio perché avevo paura che ne uscisse una testa di mosca. E poi come dimenticare la raccapricciante scoperta della mosca co la testa bianca e la vocina?

    Rispondi
  16. Jean-Claude Van Gogh 16/07/2013 | 19:55

    Sì, ho scritto omonimo pensando al titolo originale.

    Rispondi
  17. Gatsu Io Gatsu Io 16/07/2013 | 21:50

    Ok sorry al titolo originale non ho pensato.
    @pescenaufrago il primo metteva una tensione addosso davvero palpabile poi il finale rivelatore era bellissimo me lo aveva fatto vedere mia madre a suo tempo ne conservo un bellissimo ricordo

    Rispondi
  18. Gatsu Io Gatsu Io 16/07/2013 | 21:51

    Del film ovviamente….

    Rispondi
  19. Terence Hell 16/07/2013 | 22:46

    Ho ricordi tanto belli del primo quanto brutti del secondo. Cmq bel pezzo, complimenti!.

    Rispondi
  20. giopep 17/07/2013 | 01:36

    Mi unisco al coro dei frignoni che arrivano a fine film ogni santa volta con gli occhi sudati. Anche se io comincio a vacillare già prima, quando Bundlemosca dice quella roba della mosca che sognava di essere un uomo o qualcosa del genere. Ma tipo che se accendo la TV, stanno trasmettendo il film e per caso becco quella scena è finita.

    Rispondi
  21. BIGREDHEAD 17/07/2013 | 10:56

    Non so voi, ma la prima volta che vidi ‘sto film mi venne tanto duro da farmi innamorare della fantascienza!

    Rispondi
  22. Gatsu Io Gatsu Io 17/07/2013 | 11:10

    No mi spiace a me quell’effetto lo ha fatto aliens scontro finale tutto quello che e arrivato dopo compreso la mosca e il prosieguo di una splendida storia d’amore

    Rispondi
  23. Trapador 17/07/2013 | 18:28

    In difesa di JCVG , Jeff Goldblum nel film interpreta uno scienziato alto solo 180 cm . Che grande attore , altro che Christian Bale che prende e perde peso , e basta . Jeff ha perso ben 14 cm per questo ruolo .

    Rispondi
  24. Braddock Pit 19/07/2013 | 23:07

    Capolavoro e occhi a spruzzo in più di una scena.Quoto Biscott sui ricercatori ad ululare sulla paglia accesa.Il secondo,per via del cane,resta uno scoglio insuperabile alla mia vista.

    Rispondi
  25. Elfoscuro 14/01/2018 | 03:26

    Bellissima analisi, incredibile che abbia meno commenti dei film più blasonati.

    Comuqnue concordo su tutto bene o male. Comunque continuo ad affarmare che il 2 nonostante i difetti sia da rivalutare.

    Rispondi
  26. Claude Autan-Zanzara 14/01/2018 | 11:46

    Gennaio 1987, esco dal cinema Politeama di Chivasso dopo aver visto La Mosca. C’erano sette persone, a vedere il film, che era in prima visione. La mia comitiva – eravamo in tre – era turbata/disgustata. Io dissi solo queste parole:

    “Gran bella storia d’amore.”

    Cronenberg faceva quell’effetto.

    Rispondi
  27. Anonimo 10/10/2018 | 18:32

    il mitico teletrasbordo!!! capolavoro La Mosca

    Rispondi

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