Hi-ho Silver, away! E sigla.
httpv://www.youtube.com/watch?v=HCu20ZzHaG0
Nella mia infanzia mi è fortunatamente capitato di vivere in alcuni posti del mondo, collateralmente alle necessità della mia famiglia.
Nei primi anni ’80 mi trovai a vivere a più riprese negli Stati Uniti, e fu qui che mi imbattei per la prima volta nel Lone Ranger che proprio in quegli anni stava conoscendo una nuova popolarità, con uno dei suoi ciclici revival, grazie ad una nuova serie a cartoni animati. Come ebbi già modo di dirvi qui sopra ero un ragazzino cresciuto con robe un po’ all’antica e abbastanza appassionato di cowboy e western: il ranger quindi mi piacque subito, e molto più del nostrano Tex che pure leggiucchiavo con piacere. Innanzitutto come spalla aveva Tonto l’ indiano, e io amo molto gli indiani. Poi era mascherato, e questo lo rendeva un po’ un supereroe del west, e io amo i supereroi. Era scaltro e sparava al millimetro il ranger, non lo fregavi mica, e quando ti giravi per maledirlo o ringraziarlo lui era già lontano su una rupe in groppa al suo Silver, esortandolo col suo grido-marchio di fabbrica, il succitato “Hi-ho Silver, away!”. Che bomba cazzo, era sense of wonder allo stato puro, e per me che ancora dovevo scoprire il western dei grandi era l’ideale, pur con tutte le sue ingenuità.
Insomma: The Lone Ranger era la cosa western per ragazzi più forte in cui mi fossi imbattuto, assieme a I forti di Forte Coraggio. Tornato in Italia scoprii che la vecchia serie a cartoni animati e qualche puntata dello show originale venivano trasmessi su alcune emittenti private, e lo seguii quanto possibile. Divenne così uno dei miei molti eroi d’oltreoceano completamente incondivsibili qui, piantando un altro chiodo nella bara della mia socialità… Ma quella è un’altra storia amici fancalcisti.
Quando sentii voci su un revival del personaggio da parte della Disney le mie reazioni furono quantomeno contrastanti: da una parte volevo tornare a vedere il ranger, e magari stavolta condividerlo un po’ di più con i miei conterranei e contemporanei, dall’altra mi chiedevo che cosa potesse rimanere nel 2013 dell’appeal di un personaggio così antico ed archetipico soprattutto se in mano alla Disney di oggi, per la quale la violenza insita di base all’idea di un pistolero che si fa giustizia da solo è una faccenda ingestibile.
A contornare tutto c’era una storia produttiva un po’ burrascosa: una sceneggiatura riscritta quasi del tutto, un quasi stop del progetto in corso, un budget faraonico e le conseguenti ansie da prestazione che esso comporta e il sentore generale che “devono trovare un altro franchise miliardario dopo i Pirati”, nulla di buono insomma… Poi arrivò la prima foto di scena e accantonai i dubbi con una cosa che dico quando sono molto motivato: “fottesega”.
Mi hanno comperato con questa immagine: a me piuttosto tradizionalista quel Tonto così diverso non mi turbò, anzi, nel suo realismo mi incuriosì e mi convinse che c’erano delle buone intenzioni dietro. Riponevo fiducia anche nella figura di Gore Verbinski, uno che scemo non è e che col suo delizioso Rango aveva dimostrato di riuscire a raccontare appassionatamente il west ai ragazzi divertendo però un po’ tutti.
Sono entrato quindi curioso, anche se un po’ scettico, e sono uscito più soddisfatto del previsto.
Già: contrariamente a quanto si sforzano di dire che sia una merda, The Lone Ranger è imperfetto ma tutt’altro che disprezzabile, e ha ben più di qualche merito.
Quando inizi un film con un ragazzino vestito da cowboy che entra in un sideshow western stai comperando il cuore del piccolo Darth a due spiccioli e dal fotogramma numero uno, ma anche passando oltre al lato sentimentale e personale si tratta di un onesto film d’avventura per ragazzi, tutto sommato divertente e che opera anche qualche scelta coraggiosa, trattando i giovani spettatori con rispetto e maturità puntando su trovate interessanti e una trama articolata e non solo sull’azione rocambolesca fine a se stessa, che comunque è presente in abbondanza e diverte.
La formula di azione & avventura qui è un po’ alla Indiana Jones – penso soprattutto alla parte iniziale de L’ultima crociata ma in generale mi riferisco alla commistione che c’è in Indiana Jones di situazioni divertenti e sopra alle righe con altre più dure e tese, anche con qualche momento cruento. Verbinski non se la prende comoda e affronta una sfida difficile infilando zitto zitto in un film Disney per ragazzi antagonisti cannibali, morti, sangue, genocidi, fratricidi, sciamanesimi, critica all’uomo bianco, critica al potere delle lobby, elegia del fuorilegge come vero uomo libero nella piena tradizione outlaw.
Nonostante l’avversione alle faccette di Depp, il taciturno Tonto del film nella sua interpretazione sopra le righe funziona e sposta il personaggio da spalla praticamente a protagonista, facendogli fare dal comic relief all’eroe d’azione, passando per l’outsider combinaguai; buono il risvolto sospeso tra la bugia e la verità che il personaggio Comanche ha in vari aspetti del film, così come sono bellissimi gli altri Comanche presenti nel film e che sono – grazie alla consulenza delle tribù odierne – tra gli indiani più realistici (e belli) mai visti sul grande schermo. Anche il destriero Silver è convincente, con l’utilizzo di uno strano cavallo dominant white (quasi un albino) il cui aspetto etereo conferisce all’animale un’aura spettrale, che viene stemperata con gli intermezzi surreali e piuttosto divertenti di cui è protagonista.
L’ambientazione è bella, non manca nulla sulla giostra western di Verbinski, anche abbonando con i clichè, e tutto è reso spettacolare nel suo Texas fittizio ricostruito mischiando location mozzafiato sparse per cinque stati tra south & mid-west. In generale tutto il film è fotografato e trasposto alla grande, citando la polverosità di Leone ma anche la fotografia livida dei Long Riders di Hill o del recente Grinta dei Coen, le cavalcate di massa alla Ford e un po’ di Piccolo Grande Uomo… Insomma non manca nulla: come messa in scena è un film western sontuoso in tutto, dalla fotografia ai costumi alle scenografie.
È un peccato che questi aspetti così essenziali del fare cinema non vengano praticamente mai messi in conto nelle recensioni che ho letto.
Il terzo atto del film è la sarabanda che ti aspetti dal trailer e dal post-Caraibi di Verbinski: un ottovolante western divertito e divertente in cui scoppia tutto e treni volano via come niente, e mentre ponti colossali vengono giù come castelli di carte indiani e cowboy giocano a rimpiattino su vagoni che scoppiano. Il commento musicale curato da Jack White è adeguato seppur non brillante e culmina ovviamente con il Guglielmo Tell di Rossini, ormai indissolubilmente associato al ranger (e al west) da decenni.
“Ok ma il ranger?” , vi starete giustamente chiedendo. Ecco qui iniziamo con gli asini che cascano.
Lone Ranger i suoi difetti li ha, anche belli grossi, così come anche alcune cose talmente opinabili che lo renderanno un film strano e constrastante nei giudizi forse per sempre.
Andiamo con ordine e partiamo appunto dal ranger. Nonostante secondo me il succitato sense of wonder tipico di un personaggio americano degli anni ’30 nel film sopravviva il giusto per quanto ripartito in altri elementi, come ad esempio la storia narrata a posteriori dal vecchio Tonto al bambino, in bilico tra realtà e balla, o la nuova componente mistica che colloca il film nel weird west, il protagonista sembra esserne lasciato a secco del tutto.
Il Lone Ranger, antico totem dell’eroe senza macchia né paura, è per gran parte del film un goffo e cavilloso damerino incapace di usare i suoi poteri e di centrare alcunchè col revolver, che come un Mr. Magoo se la cava abusando della pazienza di Tonto e del culo che il suo nuovo status di immortale gli conferisce. Stemperare l’infallibilità di un personaggio così oggi è necessario, ma farlo per tutto il film è eccessivo e rende il ranger risibile; capisco che per la moralista Disney sia inaccettabile che un eroe spari e uccida volontariamente, ma allora forse era meglio concentrarsi su un altro personaggio e non sul vigilante pistolero per antonomasia, perchè vederlo fare fuori i cattivi solo di rimbalzo o per botte di culo è un po’ avvilente. Quando hai evidente imbarazzo a far gridare al ranger “Hi-ho Silver, away!” e cerchi un modo per sdrammatizzare l’eroismo della cosa, forse è meglio che torni sui tuoi passi o che la smetta: se non sei convinto non convinci.
Confido che nel prossimo film, semmai ce ne sarà uno, la goffaggine del primo episodio venga liquidata come l’inizio traballante di un “eroe per caso” ma che poi pur concedendosi dei momenti di buddy film (comunque necessari nell’ottica di un restyle del genere) tra lui e Tonto il personaggio riassesti il suo status di icona eroica classica.
L’altro difetto innegabile è la lunghezza, non in quanto tale ma in quanto evidente frutto di lungaggini superflue. Per dirne uno: l’inutile (e anche brutto) personaggio di Helena Bonham Carter e tutto quanto la riguarda nel film potrebbero essere stati tagliati via senza colpo ferire, così come altre scene soprattutto nel secondo atto potevano essere snellite in montaggio. Questo per un film che comunque è destinato ai ragazzini è un errore non da poco, e può fiaccare anche i più motivati oltre che confondere lo sviluppo della trama e la sua fruizione per i più piccoli.
Poi c’è l’ultima componente che è forse la più scivolosa: il tono.
È evidente che Verbinski da fan del genere volesse metterci tanta roba, forse troppa e troppo contrastante. Di conseguenza gestisce in maniera discontinua certi toni crudi alternati a cose smaccatamente bambinesche, così come molti elementi tirati in mezzo più per divertimento che per funzionalità si perdono per strada spiazzando gli spettatori e lasciandoli interdetti qualche volta di troppo. Ad esempio il sottotesto sovrannaturale della “natura corrotta dal male” e il presunto alone demoniaco del villain, evidenti strascichi non ripuliti della precedente sceneggiatura che voleva il film molto più fantasy, con lupi mannari e un Wendigo, e di cui ci rimangono solo gli stupidi conigli mannari.
Personalmente questo registro altalenante non mi ha disturbato molto, ma capisco che sia una delle cose che rende questo film una vera oddball, facendo pendere le valutazioni in modi assolutamente personali e rendendo imprevedbili i voti assegnati e delegando quindi ad ognuno il giudizio finale. Probabilmente non ci sarà mai un’opinione condivisa su questo film.
Con i suoi non pochi difetti The Lone Ranger è un film che ha comunque un suo carattere e una sua dignità. Sicuramente è bello da vedere, ma rimarrà incompreso perchè troppo obliquo per questi tempi di etichette strette. Fosse uscito quando ero ragazzino mi sarebbe piaciuto molto, e credo che ci sarebbe stata molta più serenità nell’accettarlo anche presso la critica.
Spero molto in un sequel più oculato che ridia asciuttezza ed eroicità al personaggio, quelle che ha avuto sempre e quelle che lo contraddistinguono più della blusa azzurra e del fazzoletto rosso che non mi pesa abbia abbandonato, perchè questa generazione di ragazzini merita un epica western come si deve e di sognare coi cowboy che galoppano nella Monument Valley. Se poi cazzo Lone Ranger ci piazzi anche due palle in fronte a un cattivo sarebbe anche meglio.
DVD-Quote suggerita
“Dopo il film tratto da una giostra Verbinski crea il film da cui trarne una, io ci andrei”
Darth Von Trier i400calci.com
devo dire che i telefilm western non mi sono mai piaciuti tanto. Colpa di Tex, suppongo, visto che nessun protagonista televisivo riusciva ad essere duro, spietato con i cattivi, monolitico nei suoi valori e cool come il ranger nostrano. Il cavaliere solitario era una piacevole eccezione, forse piu’ per la maschera che indossava che per l’atmosfera western.
lo recuperero’ in un secondo momento, visto che mi sembra di capire che il film abbia i suoi momenti piacevoli, cercando di sopportare Depp, che proprio non mi piace, e ignorando la Bonham-Carter, che per me non ha significato di esistere come attrice.
Prima del film non ero neanche a conoscenza del personaggio però sottoscrivo tutto quello scritto qua sopra;e si che pensavo di vedere la merda dei caraibi portata nel west (anche se, porcaccia l’oca, mi mancano i 40 minuti finali;proprio quando inziava tutto il casino).
Comunque cadavere Bonham Carter compare per 5 minuti inutili e la schiaffano anche sulla locandina…mah
visto ieri sera, e concordo con Darth, un ottovolante divertente, con qualche difetto, ma assolutamente divertente. io sono entrato, mi sono seduto, ho spento il cervello per un paio di ore e mi sono divertito.
Bella Gore, vediamo i prossimi.
.. poi se proprio proprio vuoi riprendere a mano il progetto del flm di Bioshock, quando hai tempo..
Meno 3 giorni a Pacific rim…. Ci siamo
con Nic Cage al posto di gionnideppe sarei andato pure a vederlo..
Mi sa che per il sequel non se ne fa niente.
bè darth, ti dirò che mi hai comprato. io del personaggio di lone ranger non sapevo nulla, il trailer mi ispirava poco per via di quell’inseguimento a cavallo sul tetto del treno, sono molto tradizionalista sui western, quelli che mi piacciono di più sono grezzi, sporchi e violenti e questo sembra essere il contrario. però da come l’hai messa giù mi ha fatto pensare a john carter, che è stato un flop ma invece era un gran bel filmetto d’avventura che meritava molta più attenzione di quanta ne ha ottenuta.
però mi sta un po’ rompendo le palle la storia de budget dei film di oggi. ormai un film d’azione, per non essere una poverata con il sangue in cgi e le scene d’azione girate con la parkinson cam deve costare almeno 200 milioni di dollari. una volta con 30 milioni o meno tiravano fuori film di ambientazione sci-fi fighi, senza bisogno di far crollare città ogni volta.
pure questo lone ranger necessitava davvero un budget così pazzesco? ok le ambientazioni saranno pure ben ricostruite ma è un western, mica transformers.. facendo così si mettono solo a rischio flop.
Ma vogliamo parlare della Nuova Moda Hollywoodiana di sforare allegramente le due ore di Film.
Cioè spiegatemi la regola dei 90 minuti adesso vale solo per i DTV?
Io una visione a questo la concederei pure ma 149 minuti di GiuonniDepp che fa le Faccette condite da Zero Sangue mi pare un’Eternità.
Visto causa donna patita di JD. Mamma mia non finiva più… sono rientrato dal cinema a mezzanotte e mezza e mi sembrava di aver fatto l’after. Sono invecchiato in quella sala, The Lone Ranger è un film da cinque scarso.
slighty ot: Johnny Depp recentemente è stato mollato dalla moglie, visto in compagnia di una notoriamente lesbica (Amber Heard) ed accetta solo parti dove possa truccarsi pesantemente. Tre indizi fanno una prova.
per me è si,mi è garbato.
Io di echi dall’Ultima Crociata ne ho visto tantissimi e mi sono divertita da pazzi, malgrado la lunghezza decisamente eccessiva. Eccessiva per me (si potevano tagliare tranquillamente almeno una trentina di minuti, perché a volte il ritmo cala un po’), ma irrilevante per il bambino dietro di me, educatissimo, che rideva nei momenti giusti e sembrava godersela davvero, senza badare ai difetti macroscopici. Per lui il film funzionava alla grande. È la cosa che mi ha colpito di più e mi ci sono un po’ identificata. Mi sarebbe piaciuto essere lui, ecco.
Per il resto sì, i film più lunghi di 120 minuti sono la piaga di questo decennio.
In effetti non capisco cioè prendi Depp perché oltre che alle donne piace molto ai bambini ma i bambini dopo un po’ si addormentano al cinema e ti tirano film di oltre 2 ore…comunque il fatto che dopo molti anni di matrimonio e un paio di pargoli sfornati Depp sia tornato single dimostra solo che a Hollywood quando due smettono di fare sesso si lasciano…Nicholas Cage va bene per il mandarino e basta
Concordo in pieno con la rece, avevo zero aspettative e mi son proprio divertito. Anzi sono uscito dalla sala sperando di vedere un sequel. Il fatto che il Ranger qui sia ancora un po’ un giandone direi che rientra nelle dinamiche da nascita dell’eroe, quindi non mi ha dato fastidio. E non mi han dato fastidio manco le faccette di Depp che ho trovato in gran forma e divertente come non succedeva da una vita. Ho anche apprezzato, come giustamente faceva notare Darth, quell’alone di critica ai pilastri della società americana che in un blockbuster da millemiladolla non ti aspetteresti. L’ultima mezz’ora poi, da quando parte il Guglielmo Tell, è davvero una gioia per gli occhi.
Visto sabato. Sono d’accordo con Darth. E’ una bella giostra western divertente. Qualche difetto, ok, ma non è qui che cerco la verosimiglianza storica o di contenuti. Qualche passaggio inutile, vero.
Vedere mio figlio che sulla sedia del cinema faceva finta di galoppare come il Ranger… Non ha prezzo!!
Ma la Bonham Carter adesso ce la becchiamo anche nei film che non sono di suo marito??
@Marlon Brandon
Il problema del Johnny Depp attore nasce esattamente da quando è iniziato a piacere ai bambini…
Ormai il triangolo Burton-Depp-Carter è sinonimo di merda.
Ma questi tre si inculano a vicenda? Oppure Burton fa il guardone mentre Depp si tromba la moglie?
Bah Depp è diventato un attore caricaturale e macchiettistico capace di recitare solo con la pittura in faccia (dark shadows, pirati dei Caraibi, dark shadows sweeney todd e potrei continuare all’infinito), un tempo faceva film validi come Blow e Paura e delirio a Las Vegas.
Su Burton ormai si sa che non vale più niente, mentre la moglie è più raccomandata di Nicoletta braschi, espressiva come gli attori di tulpa dopo una paresi facciale.
Non conoscevo il ranger originale, e questo mi ha divertito un sacco! A me Depp piace, e qui l’ho trovato in gran forma.
Bhè, che posso dire…
per me la Carter è un’attrice con la A maiuscola, penalizzata dalla distribuzione. Infatti pare che qua in Italia abbia fatto negli ultimi 10 anni solo i film del marito, la regina macchietta nel film acchiappaoscar, e la strega in harry potter. tra l’altro tutte parti da caratterista che da sempre vengono tradotte in “ho poco minutaggio e devo colpire lo spettaotre col personaggio…mettiamolo a fare le battutine”. Intanto in patria fa anche mille altre cose…adattamenti radiofonici di romanzi, biografie sulla scrittirce Enid (ruolo molto complicato perchè si scopre che la piu grande scrittrice di libri per l’infanzia inglese era una stronza sociopatica….tipo come se da noi facessero un adattamento di Pinocchio in cui Collodi frusta i bambini), parti piu marginali in film tipo Toast o 66 (che qui non arrivano e se passano in tv non li caga nessuno)….
Poi ovvio che a Hollywood si ragiona con “ahò serve un vecchietto buono…chiamiamo Morgan Freeman, ahò serve uno che faccia il cattivo ma non sembri proprio occidentale, chiamiamo Ben Kingsley, ahò serve una che fa la tipa strana….chiamiamo la Carter…”
In passato ha dato ottime prove e, prestando attenzione anche ai prodotti che non arrivano in Italia, continua a darle.
detto questo, spero di non venire fucilato. :)
Bah mi hai fatto venire la voglia ho vaghi ricordi del cartone di lone ranger e il film non mi ispirava ma e gia il secondo parere non negativo che leggo quindi tanto male non dev’essere
spero di vederlo. a me Depp, faccette o meno non dispiace mai. e la carter è una signora attrice.
per il resto 5 alto al berserker sopra di me.
gatsu sei il mio unico vero idolo
@Bella Zio ma lo so, parlavo del fatto che stiano facendo film per bambini ma che durano troppo perché un bambino non cominci a manifestare insofferenza o si addormenti. Depp poi bel ragazzo per carità ma ha sempre avuto quella faccia un po’ così che non lo rendeva mai drammatico e forse ha capito che tanto valeva darsi alle faccette. Credo abbia indovinato alla grande.
Ah, ok… quindi “World War Z” è lammerda e “The Lone Ranger” è un bel film. Ma cosa cazzo vi è preso?
@Bigredhead
Innanzitutto abbassiamo i toni.
Qui le recensioni le scrivono persone diverse, una dozzina di persone diverse e io non ho scritto quella di WWZ.
Se leggi bene non si grida al capolavoro e i difetti del film vengono messi in conto tanto quanto i pregi. Però sì, ha dei pregi.
Poi, posto che i due film sono due operazioni diversissime e imparagonabili ma, se proprio dovessi paragonarli, reputerei nel proprio genere WWZ scritto, diretto e anche realizzato peggio di Lone Ranger, nonostante un primo atto interessante e anche avvincente.
And that’s it.
Saluti.
mi sa che il sequel non lo vedremo mai. fino a un paio d’anni fa mai avrei giurato di vedere depp floppare nelle superproduzioni, e invece ultimamente accade spesso… se facesse un film impegnato o non adatto ai bambini di tutte le età non sarebbe meglio x ripigliarsi?
a occhio e croce l’ultima interpretazione come si deve da parte sua non la vedo dai tempi di nerverland, o al massimo nel film di mann che però era brutto
@Darth non c’è bisogno di abbassare i toni perché non sono mai stati alzati… tornando a noi: so che non hai scritto tu la recensione su “WWZ” come so che non hai gridato al capolavoro riguardo “TLR”. Operazioni molto paragonabili, due blockbuster estivi senza pretese realizzati per far cassa. La differenza è che lammerda ha centrato l’obiettivo e raccolto anche ampi consensi di critica e pubblica, mentre la giostra divertentissima ha floppato e preso sberle da tutte le parti. Questo vorrà dire anche qualcosa…
no, non significa un cazzo di nulla
definire brutto un film di mann. la follia.
@Blueberry suvvia sono solo un berserker normale:-) purtroppo questo film per me ha un unico problema è uscito troppo a ridosso di Pacific rim e viste le mie limitate finanze dovrà attendere di certo comunque peggio dell’ultimo pirati non puó essere
Non per dire resto uno di quelli che valuta wwz passabile nonostante tutto peró trovo abbastanza logico che a livello di tematiche richiami al cinema più gente che non the lone ranger voglio dire la formula film catastrofico+zombie+attore famoso fa sicuramente più presa che non il reboot di un personaggio semisconosciuto+genere western+attore famoso a livello di consenso di pubblico aveva perso in partenza
@BIGREADHEAD
Allora:
1) Non parli al plurale se ti è chiaro che non ho una relazione con la recensione di WWZ.
2) Non usi “cosa cazzo vi è preso” se i toni sono bassi, tanto più che non abbiamo mai interagito qui sopra e a me uno che al primo commento mi dice “oh che cazzo vi è preso” non mi pare uno sereno.
Nei miei post funziona così, negli altri decidono gli altri.
Spero di essere stato chiaro.
Passando oltre.
Sono due film di genere e taglio diverso, il fine di ogni big-budget è quello che dici te ma non tutti sono paragonabili e giustificabili e analizzabili per le stesse cose.
Una sceneggiatura con dei buchi in un film con mire drammatiche\realistiche come WWZ è ingiustificabile, in un film d’avventura per ragazzi invece è soprassedibile.
Lone Ranger è comunque scritto meglio e con una cinematograficità (fotografia, costumi, CGI, scene d’azione etc etc) migliore, questo abbastanza evidentemente e al di là dei gusti.
Poi, in ultimo, se il metro di valutazione dei meriti di un film piuttosto che un altro è strettamente il responso del botteghino nel weekend (in tempi di download poi) bhè allora stiamo freschi.
Di sicuro non è come funziona su questo sito e assolutamente non è come funziona per me da quando vedo film.
Saluti.
@tutti
Non sbracate nell’off topic amici, se poi volete parlare di WWZ c’è una recensione apposita.
Sennò poi mi costringete dopo i richiami a provvedere.
Anche qui spero di essere stato chiaro :)
reverendo, se nemico pubblico per te è un bel film, sono pronto a discuterne!
@Darth: wow!
Saluti.
Alla fine io ci casco sempre, e quindi andrò quasi sicuramente a vedere pure questo. Ma Johnny Depp è tipo dal primo Pirati dei Caraibi che ha impostato il pilota automatico e interpreta la stesso personaggio con un tasso variabile di faccette buffe e convulsioni cloniche. Unica meritevole eccezione Rango…in cui non compare il suo volto, ma tu pensa le coincidenze.
@david ne discuterei, ma darth proprio sopra ha chiesto di non andare OT. comunque mann è un regista che amo alla follia, e forse è vero che PE non è perfetto come heat o thief ne figo quanto miami vice o collateral, ma mi è piaciuto comunque parecchio per una bella serie di motivi, e forse anche un po’ perchè l’ho guardato con gli occhi dell’amore (ma nel caso di mann è una cosa che non posso esimermi dal fare). magari ne discutiamo poi sotto la recensione di cyber, speriamo presto! scusa darth (ma tanto il commento IN TOPIC l’avevamo già scritto sia io sia david, il nostro karma è ancora positivo.)
@reverendo
Sono con te, Nemico Pubblico è buono ed è anche l’ultima prova di livello di Depp. Da quando ha iniziato a fare le imitazioni delle rock star per me una catastrofe dietro l’altra. Già nel trailer di questo Lone Ranger mi dà fastidio Depp ma poi magari non è male, se poi penso che Verbinski-Depp-Disney per me sono garanzia di brutto film per bambini (non sopporto nessun pirata dei Caraibi) non mi va proprio a genio… Presi singolarmente però Depp ha fatto grandi cose (tipo che non ha sbagliato un film o quasi fino ai Caraibi) e Verbinski pure (The Ring e Weather Man per quanto mi riguarda). L’intruso è Disney del cazzo.
de gustibus reverendo, ma don’t worry, anche io adoro mann e molti dei suoi film, però nemico pubblico mi ha lasciato un pò così… fine OT!
Ero sicuro fosse robaccia, invece mi state dicendo che ci si diverte. Buona notizia.
JD secondo me ha sempre fatto la stessa parte, solo che ve ne siete accorti quando è stato consacrato per questo. Penso a Paura e delirio a las vegas, edward mani di forbici, quello con marlon brando, e giù di lì,sempre lo stesso personaggio. A me piace così.
A me non è dispiaciuto. Se lo prendi nel modo giusto, ti diverti.
Non conoscendo il personaggio, non ho sofferto la “distanza” con cui viene tratteggiato il ranger nel film rispetto all’originale. E’ una roba che spesso mi succede. La mancanza di una cultura del fumetto, secondo me, a volte mi viene a vantaggio altre volte è una croce. A ‘sto giro è andata bene.
Difetti: sì, minchia, le lungaggini. E la parte centrale abbastanza lenta.
Lo scarto tra momenti un po’ crudetti per i bimbini e robe per i fanciulli invece mi sa che l’ho intuito solo attorno al rendez-vouz tra il malvagio e il fratello del nostro. Però potevano giocarsela peggio, dai.
Peccato per il Wendigo buttato lì è basta. A leggere wiki, magari ne poteva uscire una figata… E invece niente.
Considerazione forse un po’ a vanvera sull’auspicio in chiusa di rece: non so se il genere possa incontrare il favore dei regazzini di oggi. Questo a prescindere dal successo o meno di un film. Per dire, io sto sotto ai 30 e a 12/13 anni quando mio babbo si leggeva Tex, mi sembrava una cosa di un antico incredibile. Ora che l’ho recuperato e mi garba un sacco, mi accorgo però che i più giovani forse lo schifano uguale. Mi rendo conto però che si tratta soltanto di una percezione, non ho dati certi.
@Darth Von Trier:
Non spararmi i pallettoni come se fossi un piccione volante non custodito,
Grazie!
Perché andrei a dire che sta rece rende come la nutella spalmata in fronte,
Complimentazioni!
Prevedo che Lone Ranger sarà campione d’incassi per l’ estate 013.
(Buone vacanze A tutti)
@Pasqualo Bianco
Spalmati quello che ti pare dove ti pare.
@Darth Von Trier:
Ellamadonna che cazziatore post-progressista.
Stai a dire che dovrei stare fuori dal recinto?
OK Geronimo, basta dirlo!
6 tu il MASTROLOGO del club privé.
(Quello capace di uccidere squali a mani nude)
@Pasqualo Bianco
Ka dish day
In Apache: alla prossima.
Piaciuto. Tanto, tanto, tanto.
Mi sono esaltata proprio come una bimba.
E vi prego: argomentare con “ha fatto successo/soldi, vorrà dire qualcosa” nel 2013, dopo Twilight e 50 sfumature è davvero cercare il trolling selvaggio. Non può essere un’argomentazione seria, suvvia.
SPOILER (o forse no, no l’ho capito):
Ma solo a me è parso per tutto il film che ogni volta che si parlava del padre morto del bambino lei guardasse il Ranger come a dire “e mò?” e lui “non glielo dire?” Cioè solo io credo che quello sia figlio suo e non del fratello?
O c’è un punto esplicito che mi è sfuggito in cui viene proprio ammesso? La storia degli otto anni di lontananza, il bimbo c’ha circa l’età, etc etc.
@DVT
In Mohawk, perché sto in turbo cresta!
(Sorry gli attributi)
Grazie per la sigla dei Foghat, Darth: mi ha esaltato un casino!
Credo che il sunto sia…Facciamo un film in cui Johnny Deep ripropone Jack Sparrow ma senza vestiti da Pirata…poi gli affianchiamo un altro Will Turner che più che un Ranger è uno che si trova in mezzo x caso…a tutto questo aggiungiamo cattivi…treni che esplodono…battaglie tra Indiani e Americani…alla fine un bel Valzer in cui si alternano scene comiche ad uccisioni causa giustizia e vediamo che succede…se sbanchiamo il botteghino…e se apriamo un altro Franchising…
Ciao Darth,
ieri ho visto il film, e mi ritrovo nella tua illuminata rece, specie nell’accostamento ad Indiana Jones.
Dissento sulla critica alla figura dell’eroe, a me è piaciuto vedere un uomo di legge anglosassone, ingessato e superato, alle prese con un modno violento e veloce come un treno, più sincero lui degli emo-dark nolaniani, più simile all’eroe di RAimi e questo oggi dà speranza.
Saluti e mille complimenti per la profondità della tua analisi.