Sigla!
History Channel negli ultimi anni ha dato una prova tangibile di una cosa in cui credo molto, cioè che esiste un ottimo compromesso tra la realtà storica e l’intrattenimento cinematografico/televisivo senza avere la necessità di piegare la prima al diletto del secondo e senza schiacciare il secondo sotto la pesantezza della prima. La bella e incredibilmente accurata miniserie in tre parti Hatfields and McCoys, in cui un cast eccellente mette in scena la più lunga e tragica rivalità familiare della storia statunitense, è stata il piede giusto con cui partire per la celebratissima successiva Vikings in cui l’esattezza storica ed estetica da storiografi è unita ad una potente storia di botte e guerra che diverte e appassiona anche lo spettatore più semplice.
Vi dico questo perchè proprio su un impronta a-la Vikings si muove questo pasticcio di film. Cioè, je piascerebbe… Ma andiamo a vedere meglio la faccenda. Ci sono spoiler stavolta, per chi fosse interessato.
Hammer of the Gods si muove su una premessa così lineare da essere incoraggiante: nella britannia vichinga un re morente invia uno dei suoi figli (quello che sa fare a pizze) a ritrovare suo fratello, un grande guerriero allontanatosi da anni, onde designarlo come erede e fargli guidare il proprio popolo nell’assalto contro gli indigeni sassoni. Intraprenderà un lungo viaggio irto di pericoli ma soprattutto di noia.
La piccola spedizione (composta da gente dalle più recenti serie TV da Game of Thrones e True Blood fino alle succitate Hatfields and McCoys e Vikings) procede quindi lento pede verso il suo obiettivo. Talmente lento questo pede che nulla riesce a tenerci concentrati e a farci avvincere dalla storia nonostante le pizze, nonostante si calino i funghetti assieme a un vichingo pedofilo (giuro), nonostante si brucino chiese, nonostante le martellate che volano e gli urli di guerra, nonostante tutto ciò sono comunque più soventi rotolare a terra le nostre palle che le teste dei nemici.
Sarà per la loffia messa in scena di scenografie e costumi, sarà una sceneggiatura che poteva durare trenta minuti e ne dura novanta, sarà l’assenza totale del ritmo, saranno le inquadratura da cartolina black metal che tanto piacciono a Refn ma che a me stuccano, sarà che con questo caldo boia è una sofferenza vedere certi paesaggi gelati, ma quello che dovrebbe essere un epico viaggio alla ricerca di un re, diventa una noiosa gita fuori porta di sei energumeni.
Se è vero poi che “non è importante la meta ma il viaggio” comunque anche la meta vuole la sua parte, quindi almeno il finale ci ripaga del noioso viaggio? No.
Con una svolta telefonatissima e che ricalca para-para il ritrovamento dell’ormai pazzo colonnello Kurtz in Apocalypse Now scopriamo che in realtà il fratello da ritrovare è il cattivo in maschera del film, come in un Solomon Kane qualsiasi, che ormai è in botta mistica e a capo di una setta di pazzi di cui è guida & dio in terra. Quindi, invece che riportarlo a casa, tocca farlo fuori e tornare da papà rivalutato da seconda scelta al trono a legittimo erede, facendo fuori ben due fratelli con le proprie mani.
Questo aspetto del finale è forse l’occasione sprecata che mi fa più rabbia, sarebbe stato interessante raccontare la crescita durante il viaggio di un figlio meno diletto che via via prende coscienza sia di sé che dei suoi lati oscuri, in un viaggio in cui parte come soldato e da cui torna futuro re sanguinario e fratricida, ma non così non è stato.
Quindi niente: dopo Valhalla Rising anche questo Hammer of the Gods è per me una norrena delusione di film, che non intrattiene e nemmeno spinge ad approfondire la tematica. Quantomeno rispetto a Valhalla Rising devo però riconoscergli l’ intenzione di mostrarci un po’ di genuine pizze tra vichinghi e di raccontarci una storia che sia una storia, per quanto loffiamente.
Sull’argomento mi tocca riporre fiducia in quell’adorabile pazzo di Mel Gibson col suo Berserker, se mai riuscirà a farlo.
DVD-Quote suggerita
“Il martello degli dei, scagliato sulle nostre palle.”
Difficile fare un film sui Vichinghi anche sè ultimamente pure Leonardo di Caprio (dopo aver rifiutato Berserker) vuole fare un film sui guerrieri scandinavi (quasi un furto a Mel Gibson). Povero Mel dopo un divorzio da 425 milioni (ad una moglie che non se li meritava, visto che nulla aveva fatto) ora deve vedersi umiliato così.
Comunque ancora oggi esiste solo un momento storico dove ambientare una storia degna dei Vichinghi e sono ”le crociate del Nord” quando i Sud europei convertirono a forza gli abitanti di una regione del Nord Europa(l’attuale estonia-lettonia). Questa sì che è una guerra che impegnò e mise in pericolo l’ultimo baluardo nordico, Livonia, contro l’influenza di Roma.
Con sto genere di film ci vado a nozze però questo puzzava carogna fin dal trailer…sgangherato e ripetitivo come pochi,pathfinder a confronto e’ il conan di milius…inutile dire che sono tra quelli che spera nel film sui vikinghi by mel…chissà con un po’ di visibilità che gli daranno machete 2 e exp 3 forse i soldi li trova.
Scorrendo gli screenshot del dvdrip cercavo scene di guerra, battaglie, combattimenti, ma niente. Solo dialoghi tra froci vestiti da finti vichinghi come a Pontida. Ho capito che non valeva nemmeno la pena di scaricarlo. E vedo che la mia intuizione, ancora un volta, era giusta.
Su Solomone Kane, esprimo invece la mia esaltazione. Film bellissimo, a tratti sublime, svacca un po’ nel finale ma amen. Ce ne fossero di pezzi a quel livello lì. Invece queste tristate con Vichinghi che invece di menare parlano del meteo, irrompono come merda liquida nel sistema produttivo. Colpa del Trono di Spade, è vero.
Mel Gibson spero che prima o poi accetti un ruolo in cui gli spaccano la testa con una zappa da contadino italiano. Tante zappate a ripetizione a scavarne. Tipo 20 minuti di film. E ci metterei Murdock dell’A.Team (telefilm) come zappatore per assicurarmi la giusta veemenza isterica. Questo come risarcimento per tutti i film usciti dal culo di Gibson.
La dvd-quote dell’anno, grazie Darth!
Io sono mezzo danese, amo Vikings e guardo ogni film con tematica vichinga. Puntualmente, ogni volta mi sembra di sentire i miei antenati che sbraitano di sdegno dal Valhalla.
Non è rimasto molto materiale: Beowulf l’hanno usato 2 volte (almeno), la mitologia norrena (anche sè in modo orrendo per come viene manipolata in Thor) è ormai archiviata, la scoperta nel Nord America fatta(pathfinder), Anello dei Nibelunghi fatto, Vichinghi ed alieni fatto(outlander), rimane solo la storia a cui rimandare il colpito di salvare un popolo.
Poi ci sarebbero i libri di Tim Severin e La saga di Elric di Melniboné(che non è Vichinga ma almeno sazia alcuni appetiti).
Sè solo Mel Gibson non si fosse messo contro tutta Hollywood…e non basta la richiesta di perdono di Robert Downey Junior, Mel ora è visto come materia di scarto.
A questo punto è meglio guardarsi quello dei Barbarian Brothers, vecchio ma divertente
non sono d’accordo.
“norrena delusione” é la dvd-quote
Frazetta e’ il meglio
Visto che è stato tirato in ballo dalla grandissima illustrazione di Frazetta, un film su cattivissimo e cazzutissimo Kane di Karl Edward Wagner?
La saga di kane è tutta fuori catalogo…peccato.
Valhalla Rising riesce ad essere palloso parlando di vichinghi e durando meno di un’ora e mezza. Refn è un cialtrone sopravvalutato!
Vorrei fare un piccolo appunto come semplice dilettante in Storia antica.
Non ho visto questo film e nn sono certa se il Viking che si nomina nel post è lo stesso che vidi l’anno scorso sul digitale terrestre…lento, epico con una storia di spettri…
Si nomina, nella rece, un vikingo pedofilo, ecco vorrei sfatare un pò questa idea dei vikinghi “puri” impermeabili a certi vizi…non ho mai creduto molto a questa cosa in quanto nella furia delle battaglie di stupri ce n’erano a iosa e ho seri dubbi che non riguardassero anche i bambini7e in quanto la furia a quei tempi era realmente cieca e senza freni…
Circa Mel Gibson…Siccome non mi interssa più da tempo seguire un minimo le vicende di attori e musicisti non sapevo del divorzio, a quelle cifre lì.
Boh! Io sapevo che il “cristiano rinato” Mel Gibson sosteneva che la moglie in casa deve stare a crescere i figli (credo ne abbian avuti diversi) e dunque in famiglia PARE avesse applicato questa regola, cristianamente.
Dunque SE lei ha ottenuto il divorzio (perchè poi?) non credo che abbia tutti i torti nel chiedere un simile risarcimento, o quanto meno nel chiedere un risarcimento a prescindere (credo che in passato, la signora abbia dovuto anche sopportare un caso di “corna”)
@ iza
Il “Vikings” che si nomina è come ho detto un serial TV di History Channel (come puoi facilmente ricapitolare cliccando sul link) e non è basato su storie di spettri.
Sul vichingo pedofilo: ovvio accadesse ogni nefandezza in guerra ma lo citavo perchè nella dimensione del film è un incontro abbastanza grottesco e fine a se stesso, una cosa tipo “Ci servono braccia forti, dobbiamo andare a recuperare quell’enorme guerriero che si fiocinava i ragazzini, ve lo ricordate?” e da lì in poi la faccenda non è che abbia un grosso significato narrativo (Il vizietto poi per la cronaca venne scoperto a praticarlo non in guerra ma nella vita privata e per questo esiliato dal villaggio)
Iza il mondo deve essere dei creativi, come diceva Ayn Rand nel nostro mondo ci sono i ”prime movers”, ovvero i primi motori della società, le persone in grado di creare ricchezza e progresso che stanche di essere schiave della collettività e di essere usurpate del pieno controllo delle loro qualità, decidono di ribellarsi (in un suo libro).
La moglie stà a casa a smaltarsi le unghie, a crescer pargoli non ha alcuna capacità creativa, la sua mente è impostata su mamma-casalinga, sè fosse per lei userebbe i soldi solo per cose ordinarie(figli, macchina, casa) e gli dai, tu giudice, 425 milioni di dollari? magari 50 ma non quella cifra.
I soldi devono andare ai creativi, a chi rende il mondo migliore, non a chi non fà nulla e sè arriva un fan dell’ex marito gli chiude la porta in faccia. Aver sposato una persona di talento non vuol dire ”sottrargli” il frutto del suo talento, un creativo vive per il mondo e per renderlo animato, una persona ordinaria vuole i soldi e chiude il mondo fuori da casa sua e non saprebbe farli da sola (i soldi). Credo sia facile capire dove sia il bene.
Mel Gibson quindi è una persona illuminata, che ci tiene a me o te(i fan) la moglie no.
@Iza, guarda ti dico io come stanno le cose almeno puoi valutare meglio cosa ha scritto Mark O’ Profissuri che si atteggia a filosofo greco.
Gibson aveva progettato di far stuprare la moglie da un branco di negri. Testuali parole del diretto interessato. Aveva già organizzato tutto reclutando ad Harlem i suddetti che dovevano essere trasportati con un furgoncino per il trasporto cavalli per passare inosservati. Gli avevano fatto annusare i vestiti della moglie, come si fa con i cani da caccia.
La misoginia, attenzione, è un campanello d’allarme. Nell’antica Grecia erano molto misogini. Immagino tu sappia perché. Quindi se trovi un O’ Profissuri misogino, sai già perché. Considerare Gibson illuminato… Manco il vichingo di BraveHeart non avesse il capello cotonato e il visino sbarbato come una fichetta da calendario gay.
Capisci che lo scopo è demolire le mogli in quanto sottraggono spazio vitale ai pipiritti masculi, vero oggetto di venerazione.
Poi Gibson può piacere lo stesso, come qualsiasi altra cosa ricoperta di merda.
Ciobin Ayn Rand era una donna(altro che misoginia), il mio discorso vale anche a parti invertite, leggi (il difficilissimo) ”la rivolta di Atlante”.
“una narrazione serrata che non offre un attimo di tregua, raccontandoci una storia di guerrieri pronti a tutto pur di raggiungere il proprio obiettivo” ma anche “non manca di scene forti con una violenza rude e grezza ma mai gratuita” oppure ” il racconto intrattiene grazie ad una storia avvincente”…. eh, povera gente
@mark: dai no, ok avere le proprie opinioni personali sul divorzio di Mel Gibson, ma citare quella patetica piagnona dissociata di Ayn Rand e/o i suoi seguaci come modelli di persone illuminate no. Te lo dico da ricco creativo che rende il mondo migliore grazie a i400Calci.com e lo fa senza frignare per presunti deficit di riconoscenza di sticazzi.
Mi ero addormentato dopo circa 10 minuti di visione e quella sera avevo seccato una bottiglia di Bonarda. Mi era rimasto l’atrocebdubbio che fosse un filmone e la colpa fosse stata del vino: grazie Darth per avermi fugato ogni dubbio.
Mi ero addormentato dopo circa 10 minuti di visione e quella sera avevo seccato una bottiglia di Bonarda. Mi era rimasto l’atroce dubbio che fosse un filmone e la colpa fosse stata del vino: grazie Darth per avermi fugato ogni dubbio.
@ Ciobin (Boing Boing) e il resto della compagnia…
@ Vikings, ok, ho capito grazie per la spiegazione.
@Mel Gibson (qui son un pò più preparata) Sia ben chiaro che amme non mi frega più di tot delle vicissitudini di Mel et signora. Le poche cose che so del suo “lavoro” come attore riguardano Arma Letale (piace il primo il resto è “Meh” oppure “EEEH???”) e Brave Hart di cui apprezzo la scena della morte in chiave Nido del Cuculo (“PISA MERDA!”) nonostante il calcio mi elettrizzi come un Black&Decker nei denti e senza anestesia. Scherzi a parte di B.H. posso solo dire che prende dalla leggenda (Si, lo so, lo sapete già) e non dalla realtà storica che forse era troppo intellettuale per Mel…
In quanto alla ex signora Gibson, (al di là del fatto che definire “creativo” Mel mi riporta al trapano nei denti senza anestesia) mi limito, visto il mio “altissimo” interesse tanto da distrarmi dalla pianificazione della scalata delle Montagne della Follia in compagnia del reparto geriatrico dell’Ospedale di Careggi, a sospettare ancora una volta che la signora avesse qualcosa da “fargli pagare” e nn credo solo denaro.
C’est tout… <3 Peace & Love & Gojira
A proposito: CHi cazzo è Ayn Rand??
@iza: e’ una che ha avuto un’intuizione buona al massimo per un editorialino provocatorio e l’ha trasformata in un’intera filosofia di vita (per eventuali dettagli c’e’ Wiki).
ma cosa vi fumate???
Le donne mettono al mondo (creano) i bambini e secondo te gli uomini sono più creativi????????
@ Blueberru non hai letto bene i commenti precedenti. Mi costringi a ripetermi: Si parlava di Memi non di geni. Come detto sopra non conta che tu sia uomo o donna, etero o gay, ricco o povero(visto che moltissimi creativi sono morti poveri) conta solo il tuo contributo alla società in termini di cultura e sviluppo radicale. Le persone creative sono il patrimonio nostro e delle generazioni future:
”La nostra età fruisce del beneficio delle precedenti, e spesso conosce molte cose non per esservi giunta con il proprio ingegno, ma illuminando con forze altrui anche le grandi opere dei padri” Bernardo di Chartres.
Poi che la filosofia di Ayn Rand sia estrema e fastidiosa è induscutibile(molto Liberista) ma presa con moderazione indica i moderni profeti del nostro avvenire, dai Blogger passando per gli scrittori sino agli scienziati. Creativo è chiunque influenza la massa per sollevarla dal ciclo o livello animalesco, mangio, macchine, soldi, figli e morte. E’ per questo che ci riuniamo, in blog o in giro perchè siamo influenzati, in positivo, dalla nostra cultura e vogliamo vederla crescere.
Quindi quando vengo a sapere che un creativo ha meno soldi per esprimersi mi dà fastidio.
Anche un Film sui Vichinghi, che riporta in vita un mondo, ha la sua importanza se porta la gente a sollevarsi.
Le crisi della società sono collegate a crisi dei prime movers, dei creativi.
Ma quante cose si imparano leggendo i commenti di Mark O’ Profissuri, eh ? Ci stavo pensando giusto ieri, ripercorrendo tutti i sentieri logici che ci ha fatto esplorare da quando è arrivato. Oggi mi ha colpito molto questa frase:
“Anche un Film sui Vichinghi, che riporta in vita un mondo, ha la sua importanza se porta la gente a sollevarsi.”
Cazzo, mi son detto, è vero ! Ha proprio ragione.
Sembra la frase di lancio di questo film e del “popolo” che c’è dietro:
http://www.youtube.com/watch?v=2jpPRIQ1Ocg
Confesso: non ho letto né rece né commenti… mi è bastato leggere la STREPITOSA dvd quote per dire che…
LO DEVO VEDERE ASSOLUTAMENTE! xD!
mark, purtroppo non sappiamo qual é il senso della vita per cui chi lo sa qual é il modo giusto di vivere?
Secondo te e la tua simil-platonica visione del mondo chi lavora la terra, chi pulisce le strade o chi si rigira i pollici nelle mani non ha diritto all’esistenza? E chi siete per stabilirlo? Dio?
Penso che la creatività così come l’intendi tu non esista. Spiegami cos`é bello o cos`é valido nella cultura prima e poi ne riparliamo.
Fortunatamente l’arte travalica e trascende la concezione estetica. O vuoi venirmi a raccontare che picasso o bacon dipingessero quadri più belli di caravaggio?
Come vedi le tue teorie sono vuote e troppo naziste.
arrivo tardi, lo so
Scusa, Mark, da casalinga intenta a smaltarsi le unghie ti volevo dire che “se” va senza quegli accenti astrusi che metti tu. Sai, di solito evito di fare la grammarnazi fuori da casa mia, ma da qualcuno che dà lezioni di creatività mi aspetto almeno le basi della grammatica della lingua in cui sta scrivendo.
Mi fa sanguinare gli occhi più del contenuto.
La crisi della società inizia da chi sputa in faccia all’istruzione che gli è stata gentilmente elargita. E ora, per quanto riguarda il film, i Vichinghi sono i nuovi romani?
Questo è per caso Eagle coi Vichinghi?
No, ditemelo. Sono una a cui è piaciuto Valhalla Rising, ho qualche chance di rimanere integra fino alla fine della visione?
@Magdalena, siccome io arrivo ancora piu’ tardi di te…provo a risponderti, se ti piace l’azione con un minimo di background storico guardati la serie Vikings, veramente godibile! Pero’ io Valhalla Rising l’ho guardato e tanto per citarti, un po’ mi sanguinavano gli occhi…su questo hammer of gods, dopo avere letto la recensione ho deciso di passare!
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Beh, ci sono sempre il bel film di Fleisher “I vichinghi” e quelli di Bava “Gli invasori” e “I contelli del vendicatore”. ^^
“Viking” m’ incuriosisce. Devo vedermela.
Ricordo di aver letto che dopo il primo dei pirati la Disney ne aveva in mente uno sui vichinghi, ma poi non se n’ è fatto niente.