Benvenuti amici! Vi presento The Purge – La notte del giudizio, il primo remake hollywoodiano a non essere un remake.
Mi spiego: Hollywood ci ha ormai abituati da anni a prendere film di culto dal concept controverso e rifarli in versione annacquata e ammosciata ad uso e consumo del pubblico generalista (L’alba dei morti viventi, La casa, Alba rossa, ecc… e ho una banconota da £20 ovviamente già puntata su Oldboy).
The Purge tecnicamente non è diverso: si basa su un concept che promette violenza e distruzione fuori controllo, ambientato in un futuro distopico in cui il governo ha istituito 12 ore all’anno in cui la legge cessa di esistere e i servizi pubblici non sono attivi per cui tutto, omicidi compresi, è consentito. E poi lo smorza al volo, non mostrando nulla di tutto ciò e incentrandosi piuttosto su una stra-vista e risaputa storiella appartenente al classico filone delle invasioni casalinghe.
La differenza? Si tratta di un soggetto originale.
La verità è che James DeMonaco, sceneggiatore e regista, conosce uno dei migliori trucchi di scrittura in circolazione, da cui sia Lindelof che Nolan dovrebbero imparare: se non riesci a tappare un buco, allargalo.
Ed ecco quindi che The Purge è in realtà un normalissimo home invasion movie come Funny Games, The Strangers, Cherry Tree Lane, Trespass, Transgression e Mamma ho perso l’aereo, ma in cui DeMonaco non voleva perdere tempo a spiegare perché nessuno chiama la polizia o perché anche i buoni quando serve sparano senza troppi complimenti. “Vaffanculo, perché sì e basta”, si è detto, concludendo lo script 10 minuti dopo e preparandosi a riscrivere le scene introduttive per contestualizzare un po’ meglio la sua trovatona.
Un paio di cosette le azzecca: in due frasi due di numero, il Purge annuale viene giustificato come valvola di sfogo, specie di videogame collettivo a cui i cittadini affidano tutte le loro repressioni per poi comportarsi irreprensibilmente durante il resto dell’anno, e in cui le vittime sono soprattutto i poveri, coloro che non possono difendersi e che comunque rallenterebbero l’evoluzione della società. L’idea sarebbe venuta ai “Nuovi Padri Fondatori”, nei quali non è difficile riconoscere un misto tra estremisti religiosi e membri dell’NRA.
Dopodiché, come insegnava ormai 40 anni fa Il giustiziere della notte, basta far entrare un personaggio che dica “sì ma ho le statistiche in mano, funziona!” e il gioco è fatto. Ma niente di tutto ciò viene mostrato o elaborato ulteriormente.

No, non si vince niente a indovinare che gli invasori indossano maschere strambe
Sistemate le premesse, il suo enorme acquario, DeMonaco procede con la sua storia originariamente intesa: quella in cui un gruppo di ragazzetti senza morale entra in casa di una famiglia americana borghese e inizia a seminare “terrore” e in cui il figlio adolescente, contrario alla mentalità conservatrice del padre, imparerà che avere armi da fuoco fa comodo se anche i poveri incazzati ce le hanno, ma che sarebbe comunque in generale meglio non fare incazzare i poveri visto che sono loro a spendere i loro sudati risparmi per venire a vedere il tuo film al cinema. Io onestamente non so se al cinema mi fa incazzare di più la morale “i poveri hanno diritto di avere le stesse cose di tutti anche se non muovono mezzo dito per guadagnarsele” o “anche essere ricchi è triste e difficile”, per cui accantono questo argomento.
Rimane un film che, nella sua prepotente avversione ad esplorare il suo concetto di partenza o rispondere alle domande che esso stesso suggerisce, nel lasciare la sua morale più svizzera possibile, nel non prendere nessuna delle strade che il suo spunto di base promette – che siano politiche, sociali, filosofiche, satiriche ma anche semplicemente voyeuristiche ed escapiste – non può che far pensare a una barzelletta malamente costruita al contrario in cui lo scenario distopico serve solo a tappare i buchi di una storia che non si aveva l’abilità di coprire altrimenti. Puro fumo negli occhi, di cui Del Monaco approfitta addirittura al contrario nel momento in cui, poiché si è in un contesto in cui gli omicidi sono socialmente accettabili, le azioni più dubbie del personaggio di Ethan Hawke risultano quasi completamente smorzate – anche se l’esasperazione PG13 che mi ha definitivamente tirato fuori dal film è la scena che vede la figlia teenager di Hawke e il suo moroso parlare da soli e lui dire “B.S.” invece di “bullshits” (= stronzate).
Aldilà quindi di ulteriori forzature ridicole, tipo la clausola con cui non si possono usare bombe e bazooka altrimenti il film finirebbe subito (ma se la polizia non gira, chi ti ferma?) o l’assoluto relax con cui la gente rincasa giusto un paio di minuti prima del coprifuoco come se gli aspiranti killer avessero l’orologio sincronizzato e tu potessi fermarli dicendo “cazzo fai, sono le 19:58”, rimane il più classico dei film con sconosciuti mascherati che ti entrano in casa a fare danni e tu rimpiangi il buon vecchio e onesto casolare sperduto in montagna in cui il telefono non prende. Un film che, nonostante il jolly sleale che si autoconcede, riesce a piazzare più buchi di un groviera che ne ammazzano la tensione (personaggi che si nascondono, spariscono e rispuntano quando fa comodo), e in cui il brodo viene allungato a caso facendo vedere gente che si aggira circospetta per la casa con una torcia in mano, e che nonostante tutto questo si ferma appena agli 85 minuti di durata.
Si salva Ethan Hawke, che dopo Sinister si conferma uno dei pochissimi attori del suo calibro abbastanza umili da prendere un ruolo di merda e metterci tutta l’intensità, il professionismo e il talento di cui sono dotati per elevare il materiale il più possibile. E si salva il gang leader Rhys Wakefield, faccia da schiaffi come poche.
Il resto è profonda depressione.
Qualcuno commissioni un remake ai giapponesi.

Le foto con Ethan Hawke erano noiosissime, beccatevi di nuovo le maschere strambe
DVD-quote:
“Preferisco l’originale che non esiste”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
al di là di tutto, quando ci libereremo del pg 13 applicato a qualsiasi tipo di film sarà sempre troppo tardi. magari è che quando avevo quattordici anni meno un mese non mi fecero entrare al cinema a vedere salvate il soldato ryan (accompagnato da mia madre! ma io dico) e sono prevenuto, ma non capisco questo modo di far venir su i ragazzini.
e invece abbiamo blockbuster in cui la gente muore sempre fuori campo e senza che si veda il sangue, e spielberg che rimuove digitalmente le pistole dalla mano dei poliziotti in et.
Mi rendo conto che in un film del genere questo potrebbe essere un commento pretestuoso ma perché portare la maschera se ammazzare la gente dopo averla torturata e stuprata è consentito?
Per evitare che il giorno dopo se ci si incrocia per caso alla mensa aziendale ci sia il tipico imbarazzo del dopo scopata fra colleghi ubriachi?
O magari nel film si spiega che è legale sì, ma solo con maschera addosso per non creare troppa identificazione con la vita di tutti i giorni come nel carnevale medievale?
@pillole: questo prova infatti ulteriormente la mia teoria che la premessa distopica sia stata scritta DOPO il resto del film. Ma non danno fastidio, se non altro offrono uno straccio di elemento visivo interessante con cui addobbare le foto pubblicitarie.
Inoltre: non ci sono nè torture nè stupri, neanche raccontati.
Film telefonatissimo, non che mi aspettassi chissa’ cosa, ma fondamentalmente te lo guardi bevendo il te’ coi biscotti alle 5 di pomeriggio parlando dell’andamento dei mercati asiatici. Ha ragione (come al solito) Nanni, che si salvano Ethan Hawke e il giovane debosciato.
eppure anche il disappunto che puoi sperare di instillare in chi segue la tua storia deve avere un limite funzionale nel caricarsene lo svolgimento, limite oltre il quale l’iperbole non serve più a nulla e il disappunto raggiunge un tale livello di saturazione per cui data quella particolare idea uno non può che dire “si, ‘sto cazzo”.
Qual’è il pensiero che dovrebbe nascere da un presupposto come quello che butta qua il film , che la gente reprime ?
@Djo: infatti il problema e’ che non si capisce benissimo dove vuole andare a parare. Sembra una di quelle storielle che vorrebbero tirare un colpo al cerchio e uno alla botte prima facendoti identificare nel giovane liberale idealista e poi dimostrandoti che in realta’ se non tieni le armi in casa e non impari a difenderti sei fottuto, con una spruzzata di “bisognerebbe trovare il modo di fare avanzare la societa’ senza fare incazzare i poveracci”. Un macello, insomma, ambiguo/ipocrita il tanto che basta perché ognuno esca soddisfatto e il film vada in testa alle classifiche (c’e’ il sequel in preparazione).
dire tutto per non dire niente.
ok su tante cose della rece ma la premessa e tutto il preambolo per me è una mezza bomba
tutta la parte di preparazione al purge, con le telefonate alla radio con le dichiarazioni di voto, il vicino che affila il machete e quelli tutti sorrisi che organizzano il party, il countdown alla tele e la sirena, ecco quella parte mi aveva comprato
poi dall’esatto istante in cui il pischello fa entrare il negro il film svacca completamente e rientra nelle mediocrità assoluta condita con qualche velleità di critica sociale (la lotta di classe, la self made justice, la sicurezza) da cui salvo solo il fatto che l’unico a schiattare dei vicini è il china single con una elle grossa così scritta in fronte
Un film che più paraculo non si può, non decide a che genere votarsi e fa vedere un decimo della violenza che potrebbe mostrare. Vogliamo parlare degli spiegoni irritantissimi “Dlin dlon… ciao, noi siamo bella gente borghese e tra borghesi ci si aiuta, indi consegnaci il negro perché tu sei come noi” ripetuti almeno quindici volte?
E anche la poca violenza che c’è è di un citofonato noiosissimo, tanto che quando
SPOILER, MAGARI, EH?
muore il babbazzo di famiglia rimani quasi stranito.
come tutti i film di merda, pure questo l’avrò visto condensato in 15 forse 20 min. Mi lascia comunque perplesso il modo in cui lo stanno spingendo in tv e dovunque possano romperti i coglioni come se fosse il film della vita mentre in realtà si tratta di un dtv davvero poverino.
non so se mi stanno più sul cazzo gli home invasion tutti uguali o le case infestate dal diablo tutte uguali
A volte il dvd quote vale più della recensione.
Di questo film leggendo la trama mi ero chiesto, ma i degenti in ospedale, negli ospizi, case di cura, ecc… Chi li segue se non proprio per proteggerli almeno per dargli da mangiare e cambiarli? Infermieri e dottori rinunciano al loro giorno di liberazione spirituale? Vengono massacrati tutti così da liberare la società dell’obbligo del loro sostentamento? In quel caso le famiglie alcune almeno si portano i parenti a casa per difenderli? La gente nelle carceri viene rimessa in libertà o le guardie carcerarie ammazzano tutti&o i soggetti più biechi?
Come ben dice la rece un film che potenzialmente poteva essere devastante ridotto a un mero home invasion
sul discorso violenza mostrata/non mostrata
la raffica di video-riprese degli scontri, almeno per quelle apparentemente vere, nei titoli di testa io l’ho trovata abbastanza distrurbante
di suo però il film non ci mette assolutamente niente
@erri: grazie! (ho buttato due ore…)
@nessuno: ma infatti. Alla fine e’ come se qualcuno avesse ideato la premessa di Death Race e poi avesse incentrato tutto il film su un pedone che cerca di attraversare la strada.
@samuel: ma se e’ tutto inquadrato a 200m di distanza…
Premesso che questo film fa cagare tanto e male, è pure una grande e grossa occasione sprecata perché la storia del “tutti i crimini liberi per una sera è buona” (senza approfondire il fatto che non reggerebbe e che creerebbe ancor più repressi che aspettano 1 anno per ammazzare chi vogliono, ma vabbè).
Tutto quello che dice Nanni è giustissimo e, in sintesi, si tratta di un film senza palle dove non c’è ne una scelta coraggiosa una, ne violenza abbastanza divertente da sopperire alla totale mancanza di scelte coraggiose.
DA QUI SPOLIER VARI E ENORMI
Praticamente su 1 ora e 20 passi 40 minuti in cui non succede un cazzo di niente, poi entrano i cattivi che sono TUTTI imbecilli e muoiono dai 3 ai 6 minuti a testa, poi muore Ethan Hawke perché era stato cattivo (nelle loro teste, per me era l’unico sano di mente) e poi ci sono due twist telefonatissimi. Non funziona come horror, non funziona come thriller, le buone premesse vanno tutte a puttane. Almeno Ethan se ne va facendo un po’ di bordello.
Tra l’altro non potevano fare di Hawke tipo il promotore di questa idea splendida della Purga? Avrebbe avuto più senso. Però avrebbe voluto anche dire “palle” ed è la cosa da cui il film sta più alla larga (basta pensare alla schermata di inizio purga dove si specifica che non si possono toccare i rappresentanti governativi, ecc.)
Nota a margine: quello squallido, brutto, cagnaccio, pettinato male, insopportabile teenager doveva morire (anche se si capisce subito che lui non morirà)
@nanni
alcuni, magari pochi, shoot sono buoni e sembrano riprese reali (tipo la sparatoria con quello sotto il tavolo) …. è come guardare una puntata di real tv unrated senza voice over e quel faccione da cazzo di bagatta tra una scena e l’altra.
altri, la maggiorparte, sono palesementi falsi e sfiorano il ridicolo (tipo l’esecuzione nel vicolo girata veramente a 200m)
l’effetto disturbo non è tanto la violenza in sè ma il fatto che siano scene successe veramente
@samuel: si’, probabilmente era un misto di cazzate girate apposta e una selezione di veri filmati di repertorio tra i meno fastidiosi
Lo recupero. Ma a me Sinister aveva fatto cagare.
@vespertime
A me Sinister era piaciuto molto invece ma, a parte questo, credo di poter dire serenamente che, a prescindere dal gusto, oggettivamente, Sinister sia 10 volte meglio di questo. Io questo lo metto subito dopo Would You Rather nella top merda 2013…
Erano anni che non leggevo più il termine “escapista”. Ma allora questo è un sito dove si fa sul serio? ;-))))
Certo che se avessero aggiunto una h fra la g e la e del titolo, avrebbero definito meglio il film.
Ciao,
Sol
@BellaZio: più tardi me lo guardo e mi farò un idea. Sinister boh, incipit banale “no ma devo scrivere un libro quindi restiamo quì!” fino a “escono dalle fottute RIPRESE” che, per quanto sembra essere piaciuto a tutti, a me ha fatto di un ridere/piangere che se ci ripenso mi viene male.
@vespertime
Ma almeno Sinister, anche se non ti piace, ha quei video che sono disturbanti e un sonoro incredibile. Questo boh… Ha il nulla.
Ok. Finito di vedere. A me è piaciuto più di Sinister, più ritmo e meno noia generale. Però cazzo. Il film in se, secondo me, non è proprio malaccio e il suo più grande difetto è appunto che promette e poi non mantiene. Uno dopo quell’incipit si aspetta appunto una mattanza di morti male e invece si arriva a UN ORA di film che non è morto ancora nessuno e ancora non si capisce dove si vuole andare a parare. Ok, simpatici i mascherelli che fanno le giostrine in giardino ma cominciavo a chiedermi quando il tutto sarebbe partito. La questione era che, per il genere a cui in realtà apparteneva, ovvero il thrillerino, il film era già partito e non me ne ero ancora accorto visto che mi aspettavo altro. E allora si aspetta che i tipi entrino e quando lo fanno fanno due saltelli in un paio di corridoi e poi finisce li. Tutta una preparazione su questi che dovrebbero entrare in casa e fare bruttissimo e invece no, me li toglio dalle scatole velocemente e mi metti il twist coi vicini a caso e ti viene da chiederti perchè cazzo mi hai caricato, per ben due volte, con un qualcosa che alla fine NO. E allora ti gira un po’ il cazzo perchè per non giocare a carte scoperte facendo un filmetto neanche bruttissimo mi fai credere robe che non ci sono e io ci rimango male. Comunque guardabile rispetto a tanta altra roba, una sufficienza sicuro ma un occasione sprecatissima per fare qualcosa di diverso. Io già mi immaginavo una specie di Battle Royal con gli adulti armati di macete che staccano testa al vicino di casa.
quoto BellaZio, sono arrivato alla fine spinto dalla speranza di una dolorosa dipartita del figlioletto – ma neanche un cazziatone, anzi povero cucciolo.
notevole il piano del tipo della figlia, bravo furbone
Uff…un po’ ci avevo sperato che fosse un bell’ammazzamento-fest…pazienza, me lo “comprerò” online giusto per dargli una chance…
Io ho passato tutto il film a immaginare, con premesse simili, che robona gigantesca avrebbero girato il John Carpenter o il Walter Hill degli anni d’oro.
Col cazzo che sarebbero rimasti nella casetta-bunker, sarebbe andati a divertirsi per le strade e a quest’ora avremmo avuto la cassettina giusta da mettere tra The Warriors e Escape from N.Y.
Invece, ecco qui l’ennesima e inutile copia sbiadita di Funny Games, con un sacco di sbrodolate in più e il 90% della tensione in meno.
p.s. Sinister invece a me è piaciuto parecchio, anzi lo metto tranquillamente fra i migliori horror dell’anno scorso, non è originalissimo ma si gioca bene le sue carte e riesce ad essere piuttosto inquietante.
Beh, le premesse non erano niente male: 12 ore all’anno in cui tu puoi SFOGARTI come e con chi cavolo ti pare, e a viso SCOPERTO, senza timore di finire in gattabuia o terminare il resto dei tuoi giorni tra le sbarre aspettando qualche ventina d’anni l’iniezione letale! io dico… WOW!!! Fosse vero, con la lista che mi ritrovo di nomi da … ehm… “sistemare” altro che 12 ore! farei pure gli straordinari! xD!
E però… e però la premessa è stata la cosa migliore del film.
Rifacendomi a quanto scritto sopra… per esempio: a che serve mascherarsi? Boh! E che sfogo è “sprecare” tutto il tempo a disposizione per voler entrare in tutti i modi nella casa di un tizio che, oltretutto, si è arricchito costruendo sistemi di protezioni da questa nottata di sfogo (che, detto tra noi, fan proprio cagare se in un attimo sono entrati a DECINE in casa sua…)?
Cmq… (Spoiler!), por migo top la scena della vicina bionda che riceve un calcio di fucile in faccia + bocca sbattuta abbestia sul tavolo di vetro in 3 secondi netti!
l’idea base ricorda zebraman 2?? **By 2025, fifteen years after the events of Zebraman, Tokyo has renamed itself Zebra City, and has instituted a “Zebra Time” starting at 5:00 AM/PM for 5 minutes in which the government allows the Zebra Police to attack any and all presumed criminals. **
Il commento migliore è quello di @Gabriel qui sopra.
Hai fatto i soldi vendendo sistemi di difesa per la notte delle botte e casa tua ha 12 entrate non sorvegliate. Roba che io ci avrei messo filo spinato e mine antiuomo. Alla fine rimane un home invasion noioso e con poca violenza, peccato.
del resto, un film che si intitola THE PURGE poteva solo far cagare
La cosa che mi fa girare di più è che la figlia adolescente sta tipo per tutto il film in divisa scolastica sexy, ma poi in un’ora e mezza le inquadrano, si e no, mezza coscia. Che poi, siamo d’accordo, è un po’ metafora di tutto il film.
Piuttosto che guardare sta frittanza utopisticazzamolle…
mi spalmo 1000 volte questa frullanza sul pane primitivo!
http://www.youtube.com/watch?v=b4FhRm4rrxU
A me non è dispiaciuto, e si può leggere come ampia critica al sistema americano devoto al dio danaro, il finto buonismo di facciata delle famiglie americane e l’assoluta venerazione alle armi da fuoco con i danni che ben tutti conosciamo.
E’ vero poteva essere fatto meglio ma tutto sommato si guadagna la sufficienza.
p.s.1 Sinister mi è piaciuto molto vedremo se the Conjuring saprà fare meglio e a proposito di home invasion il prossimo potrebbe essere You’re Next (con un bel gioco di parole).
p.s.2 “spring break forever bitches”
l’idea base è una strunzeta clamorosa…cioè fate per 12 ore i pazzi ma poi dovete tornare ai vostri posti eh! come se nulla fosse! cioè come se ad un drogato si sfonda di robe per 12 ore ma poi stop…niente più…è un idea cazzona che poteva funzionare in mano ad un cronenberg,carpenter o verhoeven d’annata o perlomeno e non al primo fesso di turno…senza dimenticare poi che la prima ora di film succede praticamente nulla, stanno per 40 minuti almeno a cercarsi per la casa che sarà tipo reggia di caserta con barboni a viverci dentro inclusi…poi comincia il film,gli ultimi 15 minuti abbastanza didascalici senza momenti clamorosi e dove stai a chiederti quando il povero nero gli salverà il culo…
detto ciò è comunque il miglior thriller/horror prodotto da michelone nostro, e con un sequel in arrivo che chissà con un minimo di coraggio protrebbe anche fare qualcosa di buono…
Oh ma poi le 20 sterline per la scommessa di Oldboy le hai più ritirate?
Me lo ero persino dimenticato che avevo già commentato però volevo giusto aggiungere un paio di cose.
Effettivamente con una premessa simile la struttura da home invasion è sprecata. Poi però ci hanno messo mano e quindi quanto meno ora abbiamo qualcosa di più interessante.
Sul film in se invece non mi sento di condannarlo del tutto. Mi ha preso bene e la parte con gli estranei mascherati che entrano in casa non mi è dispiaciuta affatto anche se sì. Poteva essere una vera bombazza.
L’ho visto ieri sera, era già da un po’ che lo avevo “comprato” su internet… avessi letto la recensione PRIMA, avrei evitato.
La cosa davvero insopportabile è che c’è una quindicenne fica vestita da scolaretta rinchiusa con dei depravati in una casa, per 12 ore può esserle fatto DI TUTTO, e non solo non le viene fatto, come rilevato bella rece, ma proprio anche le intenzioni dei depravati suddetti, che declamano a chiara voce, non vanno oltre “spararle, coltellate mortali al primo colpo”. Ma dio santissimo.