Il lato negativo di Internet è che ci fa credere di sapere tutto. Così finiamo per rimuovere i dettagli-chiave dei film. Oppure, al contrario, ci restano in testa solo cazzate. In questa rubrica un redattore l’esperto di lingue aliene Quantum Tarantino prova a ricostruire un film visto qualche anno fa senza usare Wikipedia per riempire i buchi.
La premessa: È il 1996 e lungi dallo sputtanare completamente la propria carriera soccombendo alla perversione sessuale di dirigere Johnny Depp truccato e vestito come un pagliaccio in 600 film tutti uguali, Tim Burton è ancora un filmaker con una dignità, una personalità e una visione originale e sopra le righe che ne fanno una delle figure più interessanti secondo la critica cinematografica dell’epoca. Ignaro di cosa sia la critica cinematografica, la Politica degli Autori, o anche solo Tim Burton, io ho tra i 9 e i 9 anni e mezzo e concilio sorprendentemente bene il mio amore per il cinema con la poca voglia di uscire di casa guardando unicamente film che passano in televisione o di cui posseggo la videocassetta. Il più delle volte si rivela una soluzione funzionale, ma la recente visione di Independence Day ha lasciato un vuoto nella mia vita che pare essere incolmabile: ho bisogno di film casinosi su invasioni aliene, con molte astronavi e molte esplosioni, da vedere su uno schermo enorme e il trailer di Mars Attacks! sembra rispondere a questa esigenza mettendo addirittura sul piatto qualcosa in più che proprio non mi aspettavo: la commedia (e per capire che ascendente potesse avere questo elemento sul me stesso di allora, sappiate solo che se mi avessero chiesto quale fosse il film migliore di tutti i tempi avrei risposto senza neanche doverci pensare “Ace Ventura – L’acchiappanimali seguito a ruota da Ace Ventura – Missione Africa“).
Sulla base di pochi frame decontestualizzati e una pubblicità forviante, punto i piedi come solo un bambino sa puntarli — Mars Attacks! è il film più divertente del mondo — e finisce che vado a vederlo al cinema una sera assieme al mio migliore amico dell’epoca, accompagnati dal padre di lui: siamo tutti molto gasati e quegli alieni con gli occhi a palla e il cervellone in bella mostra sono proprio buffissimi, ma tempo 15 minuti e ci rendiamo conto che qualcosa non va, che quella che stiamo vedendo forse non è esattamente una commedia per famiglie, tempo 20 e sulla faccia del padre del mio amico compare un’espressione più o meno traducibile come “ho fatto la cazzata della mia vita”.
Tempo un’ora e mezza, e la nostra infanzia è finita perché abbiamo imparato nel modo più doloroso possibile cos’è lo humor nero.
Plot: I marziani arrivano sulla Terra e un cast all-star della Hollywood bene, travestiti da cose come presidenti, scienziati e giornalisti, li accoglie a braccia aperte salvo prenderlo abbastanza in fretta e abbastanza sonoramente nel culo quando i marziani dimostrano una spiccata propensione a uccidere tutto quello che si muove. Alcuni uomini moriranno in modi molto creativi, tutti gli altri in modi più banalmente orribili — fino a che uno sfighez con dei capelli orrbili (Lukas Haas) scoprirà grazie alla nonna dura d’orecchi che il punto debole dei marziani è la musica e l’invasione aliena viene fermata a suon di country. Titoli di coda con Tom Jones che canta con un’aquila appollaiata sul braccio.
Dettagli cruciali
- I marziani usano raggi laser che carbonizzano all’istante gli esseri umani, lasciando al loro posto solo uno scheletro fumante color verde (o rosso?) radioattivo. Sa Dio perché, è il dettaglio che più mi è rimasto impresso del film. Sì, anche più del prossimo punto.
- La testa di Sarah Jessica Parker viene montata sul corpo di un chihuahua in un controverso esperimento tentato dai marziani per vedere se così la sua interpretazione era più convincente.
- Il cast, come è noto, è stellarissimo. Più o meno chiunque, in ruoli più o meno piccoli, vi ha preso parte. Natalie Portman? Check. Michael J. Fox? Check. Pierce Brosnan? Check. Sarah Jessica Cavallo Pazzo Parker? Check. Pam Grier? Check. Danny De Vito? Check. Jack Black? Check. Glenn Close? Check. Jack Nicholson? Due volte! Johnny Depp? Rifiutò la parte.
- Pam Grier fa la mamma di due bambini che saltano la scuola per giocare a uno sparatutto in sala giochi; al momento di combattere gli alieni la loro abilità nel maneggiare il ferro sarà fondamentale per far fuori quei maledetti musi verdi. (Sarà la scusa nei miei 10 anni di bigiate a venire: “mi preparavo per un’invasione aliena”.)
- Il giocatore di football/attore Jim Brown interpreta un pugile (o wrestler?) che indebitato fino al collo si ritrova a fare foto coi turisti vestito da faraone in un casinò di Las Vegas; avrà il suo riscatto battendosi a mani nude (e vincendo) contro un milione di alieni.
- Quella di Jack Black è una delle morti che mi ricordo meglio: punta il fucile contro un marziano, gli casca il caricatore, molla il fucile, affetta una bandiera degli Stati Uniti, si arrende, fa per usarla come arma, viene carbonizzato. E tu godi tantissimo perché il suo personaggio era davvero sgradevole.
- La prima strage perpetuata dai marziani ha come tappeto sonoro la voce di un traduttore universale che interpreta i loro versi come “non scappate, siamo vostri amici”.
- Il film, l’ho scoperto solo molti anni dopo, è ispirato a una serie di carte da gioco/collezione diventata di culto negli anni 60 che raffiguravano, sostanzialmente, marizani che ammazzavano persone nei modi più truci possibili. L’intento di Burton è ovviamente a) satirico e b) di omaggiare i B movie portando avanti il discorso iniziato anni prima con Ed Wood; INCREDIBILMENTE il pubblico americano non lo capì e il film fu un flop al botteghino (arrivando a dire che era un brutto rip-off di Independence Day).
- I marziani non parlano, emettono un unico verso che suona tipo “ack-ack”. Le loro motivazioni sono ignote, come vuole la tradizione dei film di invasioni aliene vecchio stampo — sono semplicemente dei dannatissimi stronzi.
- Come ogni film di invasioni aliene che si rispetti, tutto ha luogo quasi esclusivamente in America; non manca tuttavia la classica scena dell’invasione su larga scala rappresentata dai dischi volanti che tirano giù i vari “landmark” del resto del mondo, Big Ben, Torre Eiffel eccetera. Vado a memoria, ma credo che la sequenza sia fatta con modellini volutamente pacchissimi.
Film con cui viene scambiato più facilmente: NESSUN altro film di Burton; Independence Day (America vs alieni); l’intera carriera di Sarah Jessica Parker (Sarah Jessica Parker è una cagna); Movie 43 (un sacco di attori famosi fanno i pirla).
Opinione esemplare trovata sul message board di IMDB: Most awkward Mars Attacks lines to use during sex (?!).
Segni che è stato visto nel 1996: in realtà è proprio uno dei più classici esempi di film che sul subito non si è inculato nessuno e dieci anni dopo tutti a riscoprirlo e fare i grandoni che l’hanno sempre saputo che era una figata. A mia discolpa, io avevo 9 anni; qual è la vostra scusa?
Titolo più fico dato al film sui mercati non ispanofoni: “Ha-Plisha M’Ma’adim” per l’edizione israeliana.
Lo rivedresti? Hai voglia!
DVD-quote suggerita:
“Ack-ack ack-ack”
Quantum Tarantino, i400calci.com
Visto e esaltato al cinema. C’è da dire che è un film che da bambino ti gasa per gli alieni e crescendo ti gasa per l’humour nero e per il concetto che siamo una razza che merita di essere sterminata. Da vedere e rivedere ogni 3 anni.
lo dico, l’unico film davvero bello di Tim Burton. Visto al cinema quasi per sbaglio con mio padre, è il suo film preferito
Caro QT, la tua opinione su Mars Attacks è anche la mia. Una vetta della cinematografia di Tim Burton, da vedere e rivedere, magari assieme ad Ed Wood, anche se Johnny Depp con il golfino d’angora crea turbamento.
Per me Mars Attacks è tra i migliori 115 film di sempre.
se non sbaglio la torre Eiffel viene tirata giù sganciando una palla da bowling da un disco volante!
ai tempi avevo 12 anni e lo vidi sull’onda di Independence Day e di Starship Troopers (credo…non riesco bene a collocare temporalmente quest’ultimo) dissi a tutti che mi era piaciuto ma in cuor mio la reazione fu quella del padre dell’amico di quantum
ora lo recupero!
Filmone senza se e senza ma…per me burton fino a sleepy hollow compreso non ha sbagliato un film…poi dalle scimmie in poi solo disastri o quasi…
Non mi stupisce la reazione del padre del tuo amico, avevo anch’io più o meno quell’età lì quando lo vidi e rimasi piuttosto impressionato in certi frangenti. E’ possibile, ma spero di no, che lo vidi addirittura in più riprese (che mezzasega…).
Mi accodo però al giubilo generale, gran filmone anche per me!
Visto e amato tantissimo al cinema, però era un periodo in cui ancora non mi ero rotto di Tim Burton (mancava poco, mancavano le scimmie) e comunque non vale, avevo 19 anni (glom).
Ma è vera la storia di Jack Nicholson che voleva interpretare tutti i personaggi? :D
Prima o poi era d’obbligo una recensione di questo film…
Sbaglio o Tom jones aveva pure una parte abbastanza importante nella storia? Comunque noi ridiamo ma in India, nel 1800, gli inglesi attaccavano veramente i ribelli ai cannoni e facevano fuoco…
@Past: diciamo che le scimmie sono la prima avvisaglia seria di merda e Big Fish l’ultimo colpo di coda di un ex grande ridotto a macchietta?
Mars Attacks! è bellissimo, sì. Ho sempre pensato che oltre alle ovvie ispirazioni ce ne fosse anche una meno ovvia all’apparenza ma in realtà chiarissima, e cioè Martians Go Home, un film mediocre tratto però da un romanzo di Fredric Brown, molto bello e soprattutto divertentissimo, e che funziona con lo stesso genere di comicità di Mars Attacks!
Ora recupero una cosa e ve la passo, dedicandola in particolare al Capo.
Ecco. Se siete molto fan del film e vi capita di essere a Londra, o ancora meglio di abitarci, meglio per voi che ci abitate dico, fate un salto al Science Museum (non il Natural History eh!) e ci troverete, tra le altre cose, una bellissima esposizione di memorabilia del cinema sci-fi, tra cui anche lui.
Onestamente?
Anche 10 anni dopo, e poi 17 anni dopo continuo a considerare “Mars Attack” un film “medio” con un sacco di buone idee buttate via da un sovraffollamento di prime donne a cui, giocoforza, dovevi dare la loro parte.
Tant’è che l’unico a rimanermi impresso fu, alla fine, proprio quell’insopportabile gigione di Tom Jones che andava via liscio e rilassato non avendo nulla da dimostrare.
Ancora oggi mi viene da chiedermi come sarebbe stato “Mars Attack” con un solo (o al massimo due) pesci grossi di HollyWood. Ma forse non era proprio cosa, forse Tim aveva solo voglia di chiamare tutti i nomi della sua agendina e far baracca.
Non mi ricordavo comunque la topona vestita da Cleopatra…
@Olivier: Ma con solo 2 pesci grossi avrebbe perso il tema principale del film. Se avesse preso solo 2 attori incentrando la storia su loro avrebbe perso la satira sociale alla base del film che bastona tutti: ricchi, imprenditori, poveri, politici, militari, fomentati, hippy, vecchi, TUTTI. Non c’è classe sociale non rappresentata. Servivano tanti personaggi e tutti gigionanti (esiste gigionanti?)
Mars Attacks è definitivo, lo vidi anch’io al cinema in fase stupidera e mi piacque molto, ma rivedendolo in età smaliziata ovviamente l’ho apprezzato ancora di più.
Tim Burton è riuscito a fare i film migliori che abbia mai visto e anche i peggiori (dalle Scimmie a Frankenweenie si tirano fuori solo Big Fish e Sweeney Todd, quest’ultimo molto figo secondo me anche se siamo già in fase inesorabile manierismo+Depp con trucco a caso)
@Genco I beg to differ su Suini Todd, per me pur avendo una seconda metà tutto sommato molto divertente e bella sanguinolenta è un film completamente affossato dal trascinatissimo e melensissimo primo atto. Cioè finché Depp e signora Burton non cominciano a fare i panini c’aammerda il film non si può proprio vede’. JOAAAAAAAAAANNAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
Oh, l’ho visto anch’io al cinema a 7 anni. Adesso scopriamo che in realtà in Italia è stato un successo pazzesco e nessuno lo sapeva. Anche per me un discreto shock (ad un certo punto i protagonisti iniziano a morire come le mosche), ma mio padre era un irresponsabile quindi ce la siamo goduta allegramente.
Il traduttore fa ridere anche se non si conoscono i film di fantascienza degli anni ’50. Quando poi, grandicello, recuperi La Guerra dei Mondi del ’53 e vedi il coraggioso pastore farsi avanti verso la navicella e finire biecamente polverizzato da una lampadina in tre nano-secondi, ogni pezzo cade al suo posto.
sull’onda dell’entusiasmo per la riscoperta di MARS ATTACKS e del suo armamentario ’50s sci-fi e visto che i calci non sono esenti da incursioni nel mondo dei videogames pretendo un articolo su X-COM: ENEMY UNKNOWN… quello dei 90s non il recente remake… o ancora meglio del lovercraftiano X-COM: TERROR FROM THE DEEP
personalmente non considero degno di una stretta di mano un uomo che da piccino non ci abbia giocato
Io ricordo che il personaggio di Brosnam che cercava di spiegare che gli alieni sono pacifici era davvero da pisciarsi addosso
@Olivier: io penso che se Burton avesse voluto fare cassa avrebbe trovato una soluzione più efficace di un b-movie che l’80% della gente non ha capito e ha detto “eh ma è fatto male”. più che altro l’esubero di star sono dovute secondo me da un lato alla necessità di dare un motivo all’uomo della strada per andare a vedere una cosa che altrimenti, sulla carta, non avrebbe avuto il minimo appeal, e dall’altro al fatto che quando un regista un po’ alternativo ha un’idea un po’ interessante, un po’ tutti i “grossi” salgono a bordo, anche per compensi minimi/simbolici per il semplice fatto che a) è divertente e b) possono dire “io c’ero” e giustificare a sé stessi il mare di cagate che hanno fatto prima e dopo.
visto al cinema: avevo più di 9 anni (quasi 18 a dirla tutta) e mi piacque parecchio- criticato dai miei cugini soloni che faranno la tristissima fine di appassionati di film d’essai. Credo che le figurine sull’invasione aliena, fossero in realtà un modo per mostrare ai bambini il rischio dell’invasione comunista.
quando lo vidi io al cinema c’erano un sacco di bambini. che non ridevano, manetre io si. Indimenticabile per me il discorso del presidente di Jack Nicholson e geniale la cacciata degli alieni a suon di country. Non lo voglio rivedere, pero’, mi tengo il mio bel ricordo.
@stanlio, concordo pienamente,il finale di big fish e’ qualcosa che ogni volte,che te lo dico a fare…e aggiungo che per quanto per certi versi sweeny Todd sia un film sbagliato e così pessimista e malinconico che almeno un po’ non riesco a non voler gli bene…comunque si, briciole di un regista ormai vittima di se stesso.
Mars Attacks ( se parliamo della barretta merendina , si attacca ai denti ) ha fatto la stessa fine di 1941: Allarme ad Hollywood e per le stesse ragioni: gli amerindi adorano una sana apocalisse proiettata su schermo gigante dai tempi dei drive ins, ma alzano verso la stella polare tutte le setole dei loro corpi di cowboy quando qualcuno cerca di fare troppo il furbo e rovescia su di loro una secchiata di autoironia ovvero la disamina impietosa degli ingredienti della american pie, cosa x loro accettabile solo nelle pellicole indies da Sandance Festival. Così va la vita, direbbe Vonnegut.
Non visto al cinema (mea culpa) ma solo in vhs tempo dopo.
Assolutamente un must.
Raga, non voglio fare il fanboy, ma vista la moda (a tratti meritata perchè andare avanti quasi 10 con gli stessi 2 attori protagonisti è male, molto male) di attaccare burton voglio dire 2 cose.
premessa: per me alice in wonderland è la morte e andrebbe imposto come alternativa al progetto lodovico come arma punitiva. dark shadows è un film con delle buone premesse ma girato con la mano sinistra. Dark shadows inoltre ha 2 problemi. John august, sceneggiatore di praticamente quasi tutto quello che ha fatto burton a partire dalla fabbrica di cioccolato e tranne alice e sweeney, riesce a piazzare qualche bella idea satirica e qualche parodia della società moderna nei film, ma affoga moooooolto nello zucchero (il finale alla twilight di DS secondo me è roba sua).Il secondo problema sono le gag stile american ie che ti piazza seth graham smith, autore di hard times tempi duri per rj berger per capirci.
fine premessa.
Visto che Burton non è sceneggiatore, concentriamoci sui film post big fish e chiediamoci cosa sarebbero quei film senza una regia coi fiocchi. Cioè la fabbrica di cioccolato con gene wilder ce la ricordiamo cosa era?Film cult certo, ma pacchiano e kitch fino all’inverosimile….baracca retta da gene wilder. Punto.
E sweeney todd?Con un finale che è un pugno allo stomaco e regala un’immagine finale bellissima. Poi la storia è quella che è, con colpi di scena sgamatissimi che cadoon tutti sule spalle di chi scrive.
Il problema è un altro. I tempi sono cambiati, qua le mode le dettano internet, se posti la foto di uno su internet e internet si rbella licenziano la gente (pensate a quello che è successo a mary jane nel prox spiderman), si fanno tantissimi remake e sequel, si finiscono i film con finali aperti apposta per imporre possibilità sui sequel.
dal 2005 c’è la crisi in america, pochi cavoli. e le serie tv si smangiano tutto il pubblico. che sono sempre piu fighe sia come budget che come scrittura.
e allora un regista deve 1 fare markettoni per dimostrare a hollywood che non è passato di moda ma può ancora far vendere pupazzini ocme merchandaising (cioè ed wood, film migliore di burton, non se lo è filato nessuno…molti fan dichiarati di burton e depp manco sanno che esiste quel film….alice in wonderland è invece il maggiore incasso del regista, insieme al pianeta-l_’ho_fatto_scrivere_durante_lo_sciopero_degli_sceneggiatori_e_l’ho_montato_mentre_lo_giravamo_che_doveva_essere_pronto_peril_mercato_estivo. Cioè allora è un regista a rimbambirsi o semplicemente si sveglia una mattiva, guarda il pubblico e pensa….”ma chi m’ho fa fà?”). E allora giù markettoni (che secondo voi mendes era interessato a fare bond_alla_nolan?e raimi il mago di oz?e aranosky wolverine, anche se poi si è licenziato?). Si fa il markettne per farsi ancora voler bene dai produttori. Ricordiamoci che tra un film di depp e l’altro c’era in programma un biopic scritto dai 2 tizi che hanno scritto ed wood e man of the moon con protagonista jim carrey che è stato cancellato per i costi.
@stanlio minchia AI FIL IU JOAANNA mi ha tormentato, un po’ peso quella in effetti :D
@Mago Merinos: ma il markettone per farsi volere bene dai produttori ha senso ed è perdonabilissimo se poi di tanto in tanto usi i punti accumulati per fare una cosa in cui credi, una cosa magari meno popolare e meno vendibile ma tua. da quant’è che burton non fa un film “suo”? e ti prego, non mi dire Sweeney Todd, perché allora gli preferisco quasi le marchette.
Apprezzato da pischello in vhs per i mostri e l’aria di “strano” che tirava con tutte quelle morti di apparenti protagonisti, rivisto per caso a 28 anni e apprezzatissimo per la satira nera e per tutte le cose che da ragazzino non avevo capito. Film che rivedrò ancora, nel corso della vita
La fabbrica di cioccolato di Burton è un orrore sotto ogni punto di vista, girato con i piedi e con un’estetica da denuncia penale. Un insulto a quello con Gene Wilder, e dire male di quello con Gene Wilder perché “kitsch e pacchiano” è come dire che Splatters è brutto perché “iperviolento e sciocco”. La regia di Burton ha smesso di essere “coi fiocchi” da anni.
Lo vidi solo ai tempi (di anni io ne avevo 14) e mi fece schifo. Probabilmente non avevo i mezzi per capire, probabilmente non volevo neanche provarci e non ero ancora fan di Burton come sono diventato qualche anno dopo. Non ho mai avuto la forza di riprovarci, anche perché da Sweeney Todd (noioso e con Depp che non sa cantare, salvo solo Sacha Baron Cohen) in poi il mio amore per Burton è finito miseramente.
@Mago Merinos
Dark Shadows è il film più noioso, brutto, stupido e svogliato dell’anno scorso (cioè c’è pure Alice Cooper visibilmente vecchio che fa se stesso di 40 anni fa e manco ci provano a farlo sembrare giovane, anche perché impossibile ormai, l’apoteosi della presa per il culo e del “tanto metà di chi va a vedere sto film manco sa chi è Alice Cooper”). Capisco la logica delle marchette ma puoi farle meglio.
La Fabbrica del cioccolato non era poi così brutto, aveva delle idee carine, ma quello con Wilder è un altra cosa, proprio perché c’è Wilder che fa la differenza (Depp è assolutamente insostenibile in quello di Burton).
Comunque il vero film di Burton che in pochi citano o inseriscono il liste di migliori e roba simile non è Ed Wood (che è comunque riconosciuto da tutti come bel film e ha un suo culto) ma è Sleepy Hollow, veramente un gran film e l’ultimo bagliore della coppia Burton-Depp.
Beh, tutti felici ed entusiasti per il barboncino di Burton ?
Io so. Io so che non è così, che non siete degli inchiappettatori di barboncini !
Mars Attacks è un’idea geniale realizzata alla Burton, ovvero in modalità bimbominkia emo-darkettone, capace cioè solo di annoiare a morte chi non condivide il triste destino degli emo. Perché Mars attacks è un film palloso come pochi, forse come Edward mani di cucire, visivamente un film di un brutto davvero raro e scistoso.
L’unica cagata non liquida di Burton è stata il cartone animato. Cioè la negazione del cinema con gli umani, ovvero è risucito bene dove ha smesso di diregere attori a cazzo di rana.
Non intendo dire che sia un cattivo regista, solo che sia palloso, pieno di giochetti tra amici emo mezzi ricchioni.
È colpa sua se Depp è diventato famoso, quel faccia di culo shampato che ha irrorato merda liquida in mezza hollywood, rovinando migliaia di film a causa della sua nullità di attore. Johnny Depp è uscito dritto dal culo di questo darkkemmerda e ce lo siamo ritrovato ovunque, anche a livellare al ribasso un film come Donnie Brasco. Non gli si può perdonare a Burton.
Burton ha il culo depilato, punto e basta.
E i suoi film sono secchi di merda liquida.
E se vi siete inculati il suo barboncino (aka Mars Attacks), anche voi.
Abbiamo la stessa età, Quantum.
La differenza è che io sto film l’ho visto comunque dieci anni dopo, o se l’ho visto in infanzia ho rimosso; in ogni caso film meraviglioso e anche io ho un ricordo indelebile del discorso di Nicholson, best presidente evah.
Rivisto di recente in ogni caso non ha perso un grammo del suo valore. Apprendo ora da Wikipedia che la vecchia si chiamasse Nonna Florence Norris e fosse doppiata da Wanda Tettoni. Vale come premio Jimmy Bobo ad honorem?
Io, che sono vecchio e brontolone, avevo 22 anni all’epoca e lo andai a vedere al cinema con l’allora morosa.
Morale:
A lei fece schifo perchè pensava a Edward Mani di Forbice, per cui non potei esteriorizzare tutto il mio entusiasmo né durante, né dopo lo spettacolo…
Cordialità
Attila
Me lo ricordo come uno dei film più pallosi e inutili che abbia mai visto al cinema.
Gli alieni sconfitti con la musica country? Sti marziani anni 50 con il testone posticcio? Ma veramente vi ha divertito? Io e mio padre ci siamo rotti come poche altre volte.
Fra i miei ricordi piacevoli ci sono solo un’aliena che si infila alla casa bianca prendendo le sembianze di una figa top level e la testa (non riordavo fosse di SJP) attaccata al cane non so per quale ragione. Tutto il resto l’ho dimenticato. Come si fa con i traumi infantili.
Però forse è un problema che ho con Burton. Ed Wood l’ho trovato insopportabile e Edward mani di forbice anche se è gradevole da vedere è in fin dei conti una paraculata, adatta a sentirsi buoni e a introdurre l’abbigliamento bondage in famiglia.
Magari sbaglio io, sicuramente anzi, ma a questi tre preferisco di gran lunga Big Fish, La fabbrica di cioccolato e La sposa cadavere.
@Magdalena: il jimmy bobo alla carriera XD
@Ciobin: bravo hai detto la tua, poi magari quando ti è passata l’arrabbiatura con la sottocultura meno influente dell’universo (comunque grazie, mi stavo giusto chiedendo se c’è ancora qualcuno nel 2013 che si preoccupa degli emo) vieni a discuterne anche coi bambini grandi, eh?
Io ovviamente nel 1996 non ero ancora nato, ma se fossi stato al mondo sarei certo andato a vederlo (al cinema Eden), sarei uscito dicendo “miglior film mai fatto” e avrei litigato con i coetanei che già si preparavano a una vita di non capire un cazzo sparando giudizi del tutto fuori luogo (“inutile”, “stupido”, “squallido”).
Non è mai uscita un’edizione speciale in dvd che lo celebrasse a dovere.
@pillole: non capisco cosa ci sia di male negli alieni sconfitti con la musica country né con il testone posticcio anni Cinquanta, in un film che celebra e parodizza la fantascienza anni Cinquanta.
Però se hai trovato Ed Wood insopportabile ma in compenso hai apprezzato la Fabbrica di merda forse sì, in fondo hai un enorme problema con Burton.
@Quantum
si quantum, ma per un regista è + grave fare dei film coerenti con se stesso e brutti o fare dei film non coerenti con se stesso e belli?
mi spiego: Sweeney todd contiene mille elementi coerenti ai vari film di burton (omaggi ai film muti, esperessionismo, critica alla borghesia, gusto estetico per gli ingranaggi….), ai suoi tempi i critici lo paragonarono a una versione inca**ata di edward mani di forbice. E cmq ha anche dei sostenitori, basta andare su rotten tomatoes.
Alice in wonderland non è solo brutto, ma sembra girato da un qualunque mestierante.(film brutto e incoerente)
Per farti un esempio, io ho detestato death proof e lo ritengo uno dei peggiori di tarantino, ma riconosco che è coerente con tutto quello che tarantino ha fatto fin’ora. (film, imho brutto ma coerente)
Skyfall mi ha fatto uscire dal cinema con la voglia di vedermi tutti gli 007 precedenti. Eppure che c’entrava Mendes in tutto questo?(film bello, ma mendes non si capiva dov’era).
Sweeney e La fabbrica non saranno le vette del suo cinema, ma sono coerenti e cmq a modo loro funzonano e hanno degli estimatori (cioè non mettiamo alice e DS sullo stesso piano di sweeney e la fabbrica, almeno secondo me).
Poi ora dopo Alice ha girato DS (che doveva essere piu personale, ma visto che era identico a 1000 altri film coi vampiri poi non so chi ha avuto l’idea di trasfromare tutto in una commedia alla austin powers, almeno così dice August nelle interviste). Ora sta girando big eyes, storia di una protofemminista che disegnava tizi con gli occhi grandi (capirete dalal tarma che di una storia così può fregare poco a tutti), a basso budget, scritta dagli autori di ed wood (che secondo me e anche per i ratings di rotten tomatoes è il miglior film di burton), con amy adams e christopher waltz. Forse sarà un brutto film, ma mi sembra coerente con l’autore e di certo non un film cucito ad oc per venire incontro alle voglie del pubblico.
@Mago Merinos: per rispondere alla tua prima domanda, la prima. Un film brutto è comunque sempre più grave di un film bello. La coerenza artistica è per coloro che sono autori o si credono tali, e spesso è un freno alla buona riuscita del film. Ci si perde dietro la propria autorialità e si dimentica di fare un film. Un buon mestierante, un buon regista su commissione, per me sarà sempre superiore a un autore che non azzecca più nulla.
@Mago Merinos
Trasformare tutto in una commedia alla Austin Powers?? Ma Magari, cazzo! Magari! Dark Shadows è impresentabile e basta. Però l’estetica di (un certo, diciamo una caricatura di se stesso) Burton è sicuramente presente. E sticazzi?
Ed Wood è un grande film e, per vari motivi, è molto più avvicinabile a Mars Attacks! che agli altri lavori Burtoniani con il suo tocco caratteristico. Ed Wood rimanda direttamente a Ed Wood, cioè adotta l’estetica di quel tipo di cinema per raccontare la storia di Wood, così come Mars Attacks rimanda direttamente a quei film anni 50 di cui sopra (e per quello a 14 anni mi fece schifo probabilmente).
Il fatto che La Sposa Cadavere riceva plausi da chi critica “l’emo bimbominchia” e l’essere dark di Edward Mani di Forbice, è quantomeno ironico, visto che è tipo il film simbolo dell’emo bimbominchia moderno… (e non sto dicendo che sia brutto, anche se lo trovo insopportabile).
@Quantum mentre ti leggi l’epitaffio lasciato dal tuo capo sugli emo:
http://www.i400calci.com/2011/11/i-grandi-misteri-della-vita-underworld-awakening-trailer/
ammetti pure di avere perduto il match.
I bambini più grandi dove sono ? Al cinema di parrocchia a vedere il Libro Cuore aka i film di The Rock ?
@Tutti
No, raga qua nn ci siamo. Io il cinema Eden l’ho sempre usato per testare le mie fialette puzzolenti all’odore di vomito. E, visto il numero di film che giustificavano il mezzo ho potuto venderle a scuola in quantità a chi voleva un’arma per difendiersi dal cinema paraculo, e ricavare al contempo i proventi per il mio primo corto: “Lo spaccaossa”.
Capisco che dover ammettere l’esistenza di una lobby emo-gay a hollywood roda il culo a chi flirta con le produzioni da costoro realizzate, ma è evidente al mondo intero la collocazione di Burton in questa melma.
Capisco anche che trovarsi flaggati sia spiacevole, perché è un trauma serio quando si passa dal sentirsi fighi in virtù del possesso del giocattolo magico, allo scoprire che è in realtà un giocattolo da erased.
È come quando hai la cintura del Charro e la esibisci pensando che tutti dicano che sei fico, e invece ti perculano a merda. È un brutto momento, lo capisco. Tutta l’esaltazione si tramuta in un secchio di merda liquida.
Burton è uno che non sopravviverà a se stesso. Morto lui e la pubblicità che riesce a spillare agli emo-gay, sparirà nel nulla celebrato solo da qualche fanza di settore che lo prenderà sottilmente per il culo.
Rimarrà un ricordo migliore nelle scuole di animazione solo per via del cartoon.
Per me resta bellissimo ,purtroppo all’uscita non lo vidi al cinema ma solo in seguito ,l’ho sempre adorato assieme a big fish e sleepy hollow ed ed wood resta per me tra i film meglio riusciti di burton, della sua produzione non salvo solo il pianeta delle scimmie (salvo Estella warren che nella sua inespressivitá mi fa sesso ) e il cappellaio matto vs the world ….ah si do ragione a stanlio sul fatto che deep nella fabbrica di cioccolato sia insopportabile
Ciobin, tesò, anche io quando ho le mie cose ho l’intestino rilassato.
Tutto questo parlare di sciolta mi suggerisce che è meglio che ti passi un tampax prima che sia troppo tardi; te lo allungo sottobanco, va.
Poi, quando ti senti meglio, torniamo a parlare di Mars Attacks invece che di complotti alla Adam Kadmon di cui a nessuno importa (lo so che non dovrei nutrire i troll, ma se voi li fate entrare nel parco di Yellowstone diventa difficile. O è una candid camera e ci sono cascata io? Come funziona? Qualcuno mi illustri il manuale di funzionamento di Harry).
@Ciobin: beh, il post è datato 2011 e chiude chiedendosi se gli emo esistono ancora, vedi tu.
@Mago Merinos: fondamentalmente sono d’accordo con stanlio, ma la questione è ancora più a monte: dove finisce essere “coerente con se stesso” e inizia “ripetere sempre le stesse cose da 20 anni”? a un certo punto smette di essere un merito e diventa solo un vecchio rimbambito (i.e. woody allen)
@bellazio
non ho detto che ci siano riusciti a trasformarla in una commedia alla austin powers (dove il termine alla austin powers non sta a indicare il tipo di parodia ma la tendenza a sfruttare la comicità di una atmosfera iperpop e ipercitazionista di icone pop di una data epoca). Ho deto che secondo me hanno provato a fare quello. Secondo August lui aveva scritto un copione + serioso, gli studios hanno chiamato graham a scrivere scenette comiche. Punto.Ne è venuto fuori quello che è venuto fuori.
Che poi, come mai da sweeney todd in poi non ci sono piu le scene opening credit come negli altri film?
@quantum si capisco benissimo la vostra opinione e mi pare che condividiamo ttti quali siano (in misura magari un pò diversa) i film meno e piu riusciti del regista. Ma la differenza la fa proprio l’esempio che hai scelto. Woody Allen scrive per se stesso. E insiste a voler fare un film l’anno. E insiste a mettere come sottotrama la storia di uno che vuole materrassarsi la cognata e a volte ci riesce. E insiste a mettere personaggi che ,pure quando non li interpreta lui, balbettano come scemi. E insiste a mettere cose finto culturali radical chic per arruffianarsi il pubblico, il quale o non sa manco di che parlano o non glie ne frega nulla (mi spiego meglio, anche se è un volo pindalico….prendi il monologo di stuntman mike sugli scontri fatti con auto vere, o il monologo di francesco nuti sul biliardo in io chiara e lo scuro, o il monologo di tognazzi usl pesto, o il monologo di cussack sulla musica rock in alta fedeltà, e via dicendo…anche se nn te ne è mai fregato un cavolo di quanto sopra arrivi a fine film che hai voglia di giocare a biliardo, di abbuffarti, di vedere 100 film anni 70 con le macchine, di ascoltare tutti i musicisti rock del mondo…..senti allen che parla di ibsen e ,anche se come me ami il teatro, ti viene da pensare “ma che cavolo c’entra mò ibsen?”, non so se mi sono spiegato).
Burton campa anche grazie al lavoro degli sceneggiatori. Da sempre. Lui stesso ha ammesso che dopo pee wee herman gli arrivarono 1000 sceneggiature idioe e lui si innamorò di quella di beetlejuice. E il lavoro degli sceneggiatori è a volte filtrato dai produttori. Volente o nolente Burton è diventato stereotipo di se stesso, se un produttore ci capisce poco passerò appunto a burton solo sceneggiature su mostri e cose così. E lo sceneggiatore che in tempi di crisi deve pagare l’affitto o accetta il lavoro su commissione (tipo che la casa acquista il diritto su un libro, fumetto ,qualsiasi cosa e gli emtte in mano il lavoro) o cerca di non farsi bocciare troppi progetti (ad esempio, se voi foste sceneggiatori preferireste iniziare a lavorare su uno spqghetti western o su ua storia di adolescenti con superpoteri adesso?).
Per ilresto io almeno leggo un tentativo di spaziare fra i generi, questo tocca riconoscerlo. Anche a livello di tematiche, mi pare abbia lentamente abbandonato la questione del diverso per concentrarsi piu sui rapporti familiari e sulla questione della famiglia. La vera tendenza a cannibalizzare se stesso l’ho riscontata quest’anno…tra DS Frankenweenie e l’annuncio di beetlejuice 2 si finisce inevitabilmente nel gia visto.
Io avevo 7/8 anni e avevo il pupazzo del capo dei marziani con caso, mantello e tutto che se schiacciavi un pulsante faceva “Ack-ack-ack”.
*casco
So che si sta uscendo di strada, ma non resisto.
1) Woody Allen fa film che spesso si somigliano (a volte si ripete vistosamente, ma mica sempre) perché hanno tutti in comune di essere prodotti di uno stesso autore con una precisa visione del mondo e qualcosa da dire, e che si da il caso sia pure bravo.
2) I recenti You will meet a tall dark stranger e Whatever works a me sono piaciuti tantissimo (di più il primo).
3) Sono d’accordo con chi dice che il problema è essere bravi e fare bei film oppure no. Se poi uno è pure uno con delle cose condivisibili/interessanti da dire è il massimo. Se invece uno parte dal presupposto “sono un Autore”, mmm. Ma non mi sembra il caso di Burton.
4) La butto lì. Non è che Burton ha semplicemente continuato per 30 anni a fare quello che lo intriga con pochi compromessi e che non ci piace più perché si dà il caso che ciò che lo intriga fosse magari di moda nel ’91 ma ora no? Contorto?
@Quantum Leggi bene, ha scritto: “Gli emo devono morire. Ma in modo banale e indolore, che altrimenti si vantano.” Questa frase geniale descrive Burton e la sua cricca, più tutto il cisposo parto gemellare di cinema emoico. Sul fatto che siano scomparsi. Riguardati il film in cui Megan Fox diventa un mostro succhiasangue. Non dirmi che non ti ricuordi la scena… con l’Emo ! Ho messo il link di un pezzo del 2011 proprio per dimostrare la pervicacia con cui la emolobby sia rimasta viva nel sistema produttivo, ritagliandosi una nicchia, è vero sempre più elitaria, ma non per questo meno insidiosa, ancora oggi presente. Nulla di così inquietante finsice così prestom come dimostra la sussistena di Burton. E comunque parlavamo di Mars Attacks, qualora ti fosse passato di mente: 1996-2011 per me fanno 15 anni di dittatura emo.
Oh, comunque non devi mica ammetterlo, a volte si è inconsapevolmente se stessi ;)
@Magdalena Se pensi che le filonate cinematografiche tutte uguali non esistano a mero scopo di appagamento di gruppi di potere/acquisto buon per te, farai felice il tuo animale guida. Per tutto il resto, ti rimando alle 3 conchigliette di Demolition Man.
emolobby?
no, non dovevate tirare fuori Martians Go Home ovvero (scoperto troppo tardi) qui in Italia Balle Spaziali 2, che all’epoca al videonoleggio mi beffò perchè credevo fosse il seguito di Space Balls. Lo odiai ma forse perchè avevo altro aspettative.
Mars Attacks mi piacque sin dall’inizio, avevo 13/14 anni, ogni satira fatta bene è da me sempre ben apprezzata anche se sono abbastanza sicuro a quel tempo di non aver colto tutte le sfumature. Poi crescendo l’ho riguardato e mi è piaciuto di più.
@ Gigos Bravo !
Sostanzialmente affermiamo le stesse cose, cioè quelle giuste. Solo che tu la vedi più dal punto di vista anni ’60 con l’autore, lo stile e altre cose romantiche da cinema d’essay; io invece la vedo dal punto di vista manageriale/lobbistico che corrisponde alla cruda realtà produttiva. La mia, è la pillola rossa in altre parole, dunque la sofferenza, la verità (guarda l’effetto sulla povera magdalena).
Emolobby, sì. E non è nemmeno la più potente. Ce ne sono di peggiori, molto più subdole e capitalizzate. Ma non dirlo a Lu8.
@GIGOS
Si, ma un autore non può fare trame molto simili tra loro solo perchè autore. E la cosa piu grave per un commediografo è un altra: non rido/sorrido/mi diverto a una sua battuta dai tempi di misterioso omicidio a manhattan. Delle ultime commedie che ha fatto mi è piaciuta giusto Melinda e Melinda, che però reputo non ai livelli delle sue commedie migiori, come provaci ancora sam ad esempio.
Ma, secondo me non è vero che sono tutti uguali. E ti dirò anche che dopo aver visto quasi tutta la sua produzione e letto parecchio materiale di approfondimento e interviste reputo una leggenda della critica quella secondo cui “il protagonista è sempre Woody, anche quando non è Woody”. La gente confonde l’attore Königsberg col personaggio Allen.
E comunque anche se la trama fosse sempre la stessa con piccole variazioni (che non mi pare), che male ci sarebbe finché il prodotto è buono? John Fante ha riscritto 5-6 volte la stessa storia ma era sempre bella.
Se la tua visione del mondo è quella, la storia non può che essere sempre simile, a grandi linee; poi certo la puoi mascherare con tanti artifici…
Si potrebbe dire che allora che Carpenter è noioso perché usa storie diverse per raccontare sempre solo di assedi e fughe e Emmerich sempre di distruzione e Moretti sempre dei suoi dubbi e i Cohen della violenza insensata che a volte esplode e non ci puoi fare niente perché il mondo non ha fondamentalmente senso e Burton di freak incompresi… (sto generalizzando).
@Gigos: sono allergico ai discorsi che comprendono il concetto di “andare di moda” perché è troppo vago, ognuno ci vede quello che vuole, e fondamentalmente per me non vuol dire un cazzo, per cui ti dò ragione a metà: Burton ha sì continuato per 30 anni a fare quello che lo intriga con pochi compromessi, ma non ci piace più perché dopo 30 anni a rivedere sempre le stesse cose (che non è che siano neanche così interessanti o profonde) uno si rompe il cazzo.
su Allen… non so se voglio veramente imbarcarmi in questo discorso per, tipo, la milionesima volta. (non è mica colpa tua eh, ma a differenza di Burton io dopo un po’ mi stufo a battere sempre lo stesso tasto XD)
Comunque volevo spezzare un’inaspettata lancia per Frankenweenie, che a) per sua stessa natura è l’unico progetto sensato di Burton dai tempi di Big Fish, b) ha i venti minuti finali di mostrologia applicata che sono da applausi (e si vede che Burton studia da sempre), c) è molto divertente.
“dopo 30 anni a rivedere sempre le stesse cose (che non è che siano neanche così interessanti o profonde) uno si rompe il cazzo”
aggiungerei io: se non le fai veramente bene, perché un supergenio può anche fare per 30 anni sostanzialmente la stessa cosa ma sempre bene ed è sempre fantastica, o no? E qui mi accorgo che mi hai tirato dalla tua parte, perché se ci si è stufati tutti di Burton vuol dire che ormai “la sua cosa” non la sa fare più così bene evidentemente.
Su Allen hai cominciato tu, ma mi scuso perché non mi so trattenere in questi casi, anche se il discorso è trito e OT.
Ah sì, tanto il bello dei pesci rossi è che poi si finisce sempre a parlare della vita l’universo tutto quanto, volevo anche dire a @Ryan che sono venuto a contatto con Martians Go Home per lo stesso motivo (venduto come Balle spaziali 2, da me noleggiato in videoteca per quel motivo) e che l’ho semi-rivalutato anni dopo quando l’ho rivisto avendo letto il romanzo di Brown, che comunque ovviamente se magna a colazione il film tratto da.
A Gigos invece dico che ammiro molto la tenacia con cui difende gli ultimi anni di Allen, diciamo dell’Allen post-Match Point che per me è la pietra tombale sulla sua arte, ma Gigos, ammettilo davanti a te stesso e a noi tutti, Allen ha perso il tocco da quando ha scoperto l’Europa. Te lo dice uno che ha la collezione completa delle sue opere e che per dire ritiene Amore e guerra una delle più grandi opere dell’ingegno umano di sempre e che ha amato molto sostanzialmente TUTTA la sua filmografia, compresi gli anni Ottanta, roba che se prima di Match Point mi chiedi di indicarti un suo film che non mi piace io rido e scuoto la testa. Però ecco, per esempio Vicky Cristina Barcelona è un insulto al cinema, e non parliamo di To Rome with Love.
No vabbè se devo mettermi a essere preoccupato delle “emolobby” posso finire di vivere. Questa “emolobby” di cui si parla quando inizierebbe? No perché quando Burton faceva i due Batman (superiori entrambi per profondità, ambientazioni, estetica a quelli Nolaniani per me), Edward Mani di Forbice e Beetlejuice c’erano quelli che chiamavamo dark e guardavano Il Corvo (e Burton) ascoltando i Cure, le nuove generazioni sono mutate geneticamente (seppur rimangano ancora i sani e vecchi darkettoni) e hanno iniziato ad ascoltare gli Evanescence e a guardare roba coi vampiri. Burton si è trovato davanti a due strade e ha scelto quella “adapt or die” invece di quella del cambiamento. Così ti fa Dark Shadow che, in sostanza, è Beetlejuice riveduto e corretto con vampiri per il pubblico (la parte minus habens) odierno, e va sul sicuro con due classiconi letterari rovinati entrambi da Johnny Depp in primis, da lui in seconda battuta (a me le canzoni degli Humpa Lumpa non mi sono poi dispiaciute, anche se siamo nel territorio in cui il film di Spongebob è molto meglio). Sweeney Todd è semplicemente una palla e Depp non sa cantare e neanche si impegna a studiare come si fa (cioè, io non ho visto Les Mis, ma mi pare che cantino tutti da paura da certe clip, se fai un musical assicurati che chi ci metti dentro impari almeno a cantare in più di una tonalità). Quindi è un fallimento.
@Mago Merinos
Se fossi uno sceneggiatore al giorno d’oggi il mio credo sarebbe raccolto in 3 parole: payment in advance. Poi ti scrivo quello che ti pare.
SI ma perchè allen deve fare 1000 film poco divertenti (per me e la maggiorp arte del pubblico) con cadenza di 1 all’anno invece di fare diciamo 300 con uno ogni 3 anni e in uno ci metti le idee che sparpagli in 3? perchè deve mettere quelle cose intellettual chic inutili che non c’erano (perchè non c’erano) nei primi lvori?perchè non mette piu scene surreali nei film? quante storie di coppie borghesi in crisi si possono reggere, per quanto siano scritte da un autore (il quale fino agli anni 90 scriveva di 1000 altre cose, vedi i problemi economici di danny rose ad esempio).
Sul fatto che burton campa di moda, bhè no. Assolutamente no. Gli emo, non c’erano negli anni 80-90. C’erano (e guardate una paio di film tipo breakfas club per la controprova) i darkettoni, i gotici e via dicndo ma non gli emo. Burton agli inizi riusciva a imporre delle cose come anche tarantino. Ed wood l’ha fatto scoprire lui al grande pubblico generalista, come anche quelle 2 o 3 conoscenze del cinema anni 50 fantasceinzo ci sono arrivate grazie al lavoro di riscoperta che è stao fatto coi suoi film. Tipo tarantino appunto. Ma prima di kill bill chi si filava tra i vostri amici i film giappi di mazzate?, e poi qui in provincia dopo quel film trovavo 2000 katane nei negozi persino qui in provincia. E edward mani di forbce? ma ve le ricordate i film di genere “favola” degli anni 90 come erano?mica erano come quel film lì….
e nightmare before christmas?quanto ha davvero incassato nel 93 che è uscito?mooooolto meno di quello che si pensa. Poi cogli anni, quello si, è diventato un cult e igu magliette e borsette con jack ovunque. e i batman di burton?una moda?quando il top dei film sui supereroi era superman?o hanno dettato moda
creando dei facsimile tipo l’uomo ombra?e la riscoperta in italia dei film di bava?
e di quelli hammer?e l’idea di faccio-un-musical-senza-lieto-fine-in-cui-prendo-il-mio-amicetto-che-oramai-tutti-identificano-con-un-pirata-pazzerello-e-che-le -ragazzine-vorrebbero-farsi-e-lo-trasformo-in-un-personaggio-incazzosso-che-non-è-macchietta?
e basta associare burton agli emo e simili, che, come dimostra la moda delle magliette alla nbc sono venuti dopo e non sono stati generati da burton nè hanno decretato il successo. Big fish, mars attacks e altri sono di una solarità impressionante e tutto hanno fuorchè l’stetica emo. Non confondamo l’emo col genere gotico che ha una sua origine in ltteratura e nel cinema anni 60,please.
che poi la domanda è, ma se burton ha scocciato perchè batte sugli stessi temi da 30 anni, perchè non vale lo stesso per tarantino,hitchcock,sam raimi,mihazaki,etc?
io credo semplicemente che:
1 la regia di sweeney toddè + che buona, a parte certe accellerate fatte con la cgi. il film ha problemi di sceneggiatura, e burton probabilmente non capisce granchè di musica e infatti le prestazioni canore della Carter non sono granchè.
cmq ha un buon score su rotten tomatoes
2 il problema di burton è che non gli capita un copione decente dai tempi di big fish.
3 soltanto a partire da FW si sta iniziando a cannibalizzare.
che poi, a parte Depp che può anche dare fastidio e l’eccesso di bontà e zucchero nel finale, che abbia di così abominevole la fabbrica non lo capisco. Sarà che io a vedere Lee fare il dentista vado in brodo di giuggiole.
Io Martian go home ce l’ho in lingua originale sul kindle da mesi! Basta! È ora di iniziarlo.
Stanlio siamo simili. E ammetto che To Rome with Love non l’ho ancora visto per paura. Che anche se di solito mi fido zero delle recensioni su Woody, in quel caso era proprio l’ecatombe.
Siamo anche tutti d’accordo che se il vecio rallentasse un po’ il ritmo e se ne stesse nella sua Manhattan in B/N sarebbe meglio.
Però ribadisco che Basta che funzioni mi ha fatto parecchio ridere (anche se la credibilità dei personaggi, insomma) e che You will meet… che nessuno ne parla mIa non so perché, anche se ovviamente non fa molto ridere (ma non è un film strettamente comico come l’altro) a me è piaciuto tantissimo e nell’intreccio mi ha ricordato (lo dico) i fasti degli anni ’80, Rosa purpurea Hanna e compagnia, con la gente che si rovina passo passo la vita con le sue mani e alla fine non ci puoi fare niente e gli unici felici sono gli idioti inconsapevoli che credono ai fantasmi.
@Mago la fabbrica per me ha due grossi problemi. Il primo è un’estetica orrida e cheap, non in senso buono e bello di mi arrangio con quattro soldi ma in senso brutto e cattivo di questa roba l’ho già vista da mille parti diverse e sembra fatta con un generatore automatico.
Il secondo è che il ritmo di Amour di Haneke praticamente, rivisto di recente in tv e non in sala e mi sono quasi abbioccato.
@Mago Merinos
Johnny Depp in Willy Wonka è imbarazzante. Gene Wilder era perfetto. Se prendi il libro di Dahl, mentre tutto il resto è molto più fedele in Burton, il personaggio di Willy Wonka è completa stuprato dalla prestazione di Depp, mentre Gene Wilder è perfetto. Prima di tutto io ho letto il libro comunque, prima di vedere anche il primo film e continuo a ritenere il libro quanto di meglio sia mai stato scritto, quindi, ad essere sinceri, apprezzo la fedeltà totale del film di Burton ma credo abbia sbagliato con Depp, però ritengo superiore l’originale, seppur con finale edulcorato e cambiamenti multipli rispetto all’originale, per la grandezza e la capacità di capire il personaggio di Wilder.
Sul discorso Burton/emo/moda credo che innanzitutto sia vero che Burton più che seguire le mode del momento ha contribuito in qualche modo a crearle.
E associare la sua poetica di un tempo agli emo è come dire chessò che Lucas fece Star Wars perché negli anni Ottanta andava il neon e lui con le spade laser voleva rincorrere la moda.
Questo per dire che, per quanto Burton mi faccia incazzare e trovi vomitevole la sua filmografia post-BF, spesso su di lui e sui suoi film si leggono fregnacce completamente fuori fuoco, e che c’entrano anche poco con la qualità o meno dei suoi lavori.
E vero,fino a sleepy tutto a posto poi… Le scimmie…le scimmie di tim burton mi avevano dato una fotta a guardarle nel trailer che non vi dico e invece?? Boh forse la passera di helena bonham carter gli ha bruciato un sacco di neuroni chissa…lisa marie era decisamente più gnocca e aveva meno pretese,partecipava con piccoli ruoli ai suoi film e nulla più. Poi si innamora di quell’altra e quasi ad’ogni film ce lei con ruoli non certo cosi minori di quelli dati alla popputa lisa. In pratica si è guadagnato una moglie più pretenziosa e meno gnocca,ahhh i bei tempi in cui facevo film che piacevano a tutti e tornavo a casa a trombarmi quell’iperpopputa di lisa marie,,cerano meno preoccupazzioni,niente mogli magrissime,niente figli,solo divertimento,zero preoccupazioni,ahhah che tempi ragazzi. OK OK prima di scaldarvi dico io che forse la mia teoria e come dire…non so…forse un po fantasiosa,saranno coincidenze che dalle scimmie e la carter in poi ce stato un declino,la mia ripeto è un ipotesi fantasiosa che forse ha un fondo di verita o forse no,chissa…magari son solo coincidenze.Comunque per curiosita date un occhiata alle foto con burton-marie insieme,in certe foto si puo quasi vedere burton che sorride(evento rarissimo tra l’altro),non so voi ma io con una cosi sorriderei dalla mattina alla sera.
Premesso che non ho visto, quello con Wilder, “La Fabbrica di Cioccolato” di Burton mi è parsa una robetta innocua- non esalta nè causa squaraus come il fetido “Alice”. Concordo con Stanlio che il suo ultimo film davvero bello è stato “Big Fish”- forse un tentativo di allontanarsi dall’adolescenza forzosa e forzata (quella a cui è condannato per motivi analoghi Davide Toffolo, per intenderci). La circostanza che il film sia stato un mezzo insuccesso, l’ha costretto a tornare alla “formula sicura”- ovvero Johnny Depp come protagonista e i teenager come target.
Tu avevi 9 anni e io ne avevo 16 e mi sento tantissimo un vecchio. Detto questo, se posso portare acqua al mio mulino, avevo un età adatta a cominciare a capire una determinata satira, quell’adolescenza li dove ascolti punk e metal, in cui non ti commuovi manco per nulla manco per il cazzo, e quindi tutto questo humor nero ti rende solo felice . Ecco, a me piaceva già quando era uscito e la gente non lo capiva e non me lo spiegavo. E ovviamente con Ed Wood fanno a coppia nel mio alto gradimento.
@Stanlio,per me l’unico problema di Match point è l’esse criminu e misfatti con solo i crimini. Mancanza di originalità,sì,però gli riesce bene.
Da li in poi come dici te l’abisso(anche se non m’è dispiaciuto midnight in paris).
Fermi tutti !
No, eh ? No.
Non accetto la deriva alla Wuster Allen, eccheccazzo.
Torniamo al punto: Burton ha o non ha il culo depilato ? Sì. Ce l’ha.
Ma veramente quando ho letto “più che seguire le mode del momento ha contribuito in qualche modo a crearle” mi è venuta voglia di farmi della stessa cosa di cui vi fate voi perché è davvero buona. Mdma ? micropunte ? Ditemelo. vi prego. Oppure, in alternativa ditemi che cosa avrebbe inventato Burton che poi abbia fatto moda. Trasporre al cinema i fumetti, suppongo. Fare delle commedie con toni orrorosi. Riempire di citazioni cinematografiche film che sono il remake di altri film meglio riusciti. Poi cos’altro ha inventato, il darkettone dal cuore d’oro ?
No, davvero, ditelo che siamo in tanti curiosi di saperlo.
Poi Lucas. Quando non si sa più che cosa cazzo dire, esce sempre fuori Lucas. Uno che si è inventato un mondo senza precenti, uno che andavi al cinema per vedere cosa mai viste manco con il roypnol. Ecco, quindi le “invenzioni” di Burton sono paragonabili in qualche punto a Star wars ?
Ripeto: ditemi che roba è che voglio farmela subito anche io.
Altra cosa triste: paragonare Burton a Tarantino. Minchia ma Tarantino all’inizio tra sceneggiature (tranne quelle rovinate da tony Scott) e regia (vera regia) ha inventato un casino di roba e ha inventato una vera moda, che ha contagiato mezzo mondo. Burton ha fatto altrettanto ? Ma per piacere, ma per piacere.
Altro punto: gli EMO. Non ho mai detto che Burton sia SOLO emo. È anche darkettone e gotico. basta vedere come si veste. E ha saputo saziare abilmente questo pubblico composito attingendo a piene mani al già visto, con dubbia originalità. Al massimo può aver combinato le idee alrui tra loro, ma che abbia inventato qualcosa soddisfacendo i palati poco esigenti delle 3 categorie citate, beh questo ce lo spiegherà chi ne avrà il coraggio. Ho detto invece che gli emo sono una potente lobby, la emolobby che governa su un gruppuscolo di case produttrici Usa e che è rimasta l’unica nel tempo a finanziare Tim Burton. È tutto scritto qua sopra.
Magari la componente emo è mimetizzata tra le altre, cammuffata dalle sdolcinature di un WALT DISNEY DARKETTONE, ma è là in agguato, sempre insidiosa, come un secchio di merda liquida abbandonato nel corridoio senza luci che state attraversando di notte strafatti della robba buonissima che vi fa dire che Burton si è inventato (!!) robbe.
E’ buffo: se devo citare un regista che ha fatto cose che prima non si erano mai viste in epoche recenti, dico Burton (Cameron e Spielberg sono scelte banali). E’ l’unico a cui si adatta davvero l’ abusato aggettivo di post-moderno, quando a ben vedere tanto cinema degli anni ’90, anche se migliore del suo, è stato più che altro derivativo.
pensieri sparsi
1 una volta decidemmo di fare una sorta di cineforum una volta a settimana portando un film ognuno. io portai ed wood sapendo che nesuno l0aveva visto e reputandolo un bellissimo film. i miei amici si sono addormentati e mi hanno quasi tolto il saluto.
2cedo la parola al buon federico frusciante per una retrospettiva su burton:
http://www.youtube.com/watch?v=7r-Nxb2lDCk
fatemi sapè se non si carica il video
3 un’altra leggenda vuole che burton tiri fuori solo personaggi pallidi e con le occhiaie. Premesso che questo può essere vero quando disegna (che pure leo ortolani caccia tutti i personaggi col musetto di scimmia, che vuol dire) ma non al cinema. La tendenza a tingere gli ultimi personaggi di bianco è sempre stata motivata. Edward,Wonka,Sweeney sono rimasti chi per volntà propria chi per volere altrui imprigionati in un luogo (il castello, la fabbrica, la prigione) per mooolto tempo il che implica niente sole (gli autori stessi paralndo del make up giustificano così la scelta). Poi c’è barnabas che è un vampiro (e per quanto possa fare schifo quel film, almeno grazie a dio hanno mostrato un vampiro piu vicino alla versione di nosferatu che non a quella originale del telefilm, che sta moda dei vampiri superboni non la riesco proprio a digerire). L’unica pallida con le occhiaie senza motivo resta Alice, ma bho forse è proprio l’attrice che è così, negli altri film infatti non è che l’ho vista molto diversa.
3 per me il vero schifo di burton sono PoA, AiW e DS.Non ho visto PeeWee e FrankenWinnie. La fabbrica e sweeney li reputo dei film non eccezionali manon catastrofici. Che poi io di musica, lo ammetto, non ne capisco, e quindi probabilmente le performance degli attori sono mediocri, ma secondo me in sweeney todd viene fatto un ottimo lavoro di regia. Certe inquadrature sono un iacere per gli occhi(ripeto l’ultima scena finale, o quando ritrova i coltelli e riflette se stesso nella lama, o la parte in cui viene cantato never forget never forgive). Il problema lì forse sono le canzoni (che erano il punto debole anche della sposa cadavere). Sono poco trascinanti (speie joanna…che palle). E il cosiddetto copo di scena telefonatissimo. Problema di scrittura.Jon logan doveva operare non solo di limatura, nella riduzione dell’opera teatrale, ma anche di aggiunta. Aggiungiendo 2 personaggi (ad esempio u uomo adulto e un bambno) al personaggio su cui si basa il colpo di scena, magari tale colpo sarebbe stato meno sgamato. Cmq ogni volta che passa in tv mi viene voglia di fermarmi e deicargli 10 minuti, come accade anche per la fabbrica di cioccolato.
4 interessante la disamina su come l’aver messo su famiglia abbia forse roinato burton. Come se l’avere un mesteiere precario come il regista (anche di successo, puoi sempre essere cacciato guardate john landis che fine a fatto. E carpenter pure.) lo facesse preoccupare ora che ha figli e allora accetta + markette del solito, accettando roba tipo bettlejuice2. poi oh, sono solo elucubrazioni. Il mercato produttivo è ambiato, l’ho spiegato nel mio primo post. O forse è proprio burton che mostra i primi sintomi della sindrome di dario argento
Detto questo è normale che un regista faccia anche film mediocri o brutti. Stando a rottentomatoes, di brutto appunto pare abbia fatto solo gli ultimi 2 8o 3) film, con una media di critica inferiore a 7.5.
dato che quando è uscito il film nemmeno me ne rendevo conto tanto ero piccolo, devo dire che pur essendo uno di quei film che italia1 mando OGNI anno in tv non sono mai riuscito a vederlo tutto. in primis perchè michael j. fox muore subito :( e poi perchè dopo l’arrivo degli alieni il film diventa piu noioso di prima! detto ciò burton per me è il regista che è stato capace di inventare e poi PURTROPPO riciclarsi troppe volte
Che volete che vi dica, come mi ha gentilmente confermato, Stanlio Kubrick ho dei grossi problemi con Burton.
Prima o poi troverò la forza di rivedere Ed Wood e allora tornerò qui a riparlarne perché di sto film mi sono sconsideratamente preso l’edizione speciale in DVD.
Ero a un mercatino e c’erano tutti sti film a 4.99 e ho voluto fare quello che ne capisce di cinema. Bastava un euro in più e mi compravo Natale in India, che fa ugualmente cagare ma che almeno posso giocarmi nelle serate trash.
Comunque il fatto che si sia finiti a parlare di Allen mi fa stare meglio visto che è un’altro con cui c’ho i problemi e i cui film mi fanno spesso venire il nervoso.
Datemi il vostro Iban. Vi faccio un bonifico. Ma ditemi cosa ha inventato Burton che prima non c’era. Fate esempi concreti. Come ho fatto io citando il primo Tarantino o Lucas. Se Burton ha inventato tante cose, creato stili e mode seguite da altri, non dovrebbero esserci problemi a citare qualche esempio concreto, no ?
@Who Ma ti rendi conto di quello che hai scritto ? postmoderno negli anni 90 :(
@Mago Merinos
Ok, Rotten Tomatoes però non è la bibbia e Federico Frusciante è un gestore di videonoleggio che ha letto qualche libro e che non giudica bene nulla che non sia di un autore riconosciuto dalla critica sinistroide (lo trovo uno dei soggetti meno calcisti in giro, senza volergli nessun male eh, è simpatico, una sorta di Jeremy Jahns italiano, solo parecchio più prolisso). Quindi la mia domanda a te è: quindi? Le menate deliranti di Ciobin sulla merda liquida sono un punto di vista quantomeno interessante, le argomentazioni da manuale meno.
Che poi a me Burton fino a Big Fish piace, no problem, ha contribuito a creare un estetica come dite, ha cambiato la rappresentazione del supereroe al cinema in meglio, non so se, come dici tu Mago Edward Mani di Forbice ha cambiato lo schema della favola e poi ha fatto anche ottimi film onesti tipo Sleepy Hollow senza dover inventare nulla, solo facendoli bene. Però questo non riesce a farmi trovare neanche un unghia di positività in tutto il post Big Fish: probabilmente il migliore (6–) è La fabbrica del cioccolato, ma fare una monnezza su tutta la linea come Dark Shadows, un insulto come Alice e un musical con gente che non sa cantare è imperdonabile per me. Non ho neanche provato Frankenweenie, quindi non ho un giudizio.
Al di là dei vari deliri su lobby emogay (GOMBLODDO!!11!!1), Mars Attacks me lo ricordo come un film noiosetto e sopravvalutato. Davvero non mi capacito del coro quasi unanime di estasi che ho letto finora. Ho stima, come tutti, del Burton anni novanta e ho un debole per le storie di emarginati e reietti: film come Edward mani di forbice, Nightmare before Christmas e il secondo Batman (i suoi capolavori IMHO: Ed Wood non l’ho visto, Big Fish lo considero solo un bel film) riuscivano a trattare il tema con una sincerità e un’inventiva estetica che ancora non si erano cristallizzate in manierismi stracciapalle buoni per lo sfruttamento commerciale più capillare.
Detto questo, la tanto sbandierata “cattiveria” di Mars Attacks mi sembra finta e addomesticata, come SEMPRE accade nei film Hollywoodiani che giocano a fare gli anticonformisti. Lo schema è sempre il solito: una partenza che promette scintille, uno sviluppo sempre più fiacco e un finale dolciastro e accomodante. L’emblema di tutto questo è il fatto che a un certo punto la noiosissima, terribile, dolciastra story-line dell’adolescente sfigato e di Natalie Portman diventi preponderante su tutti gli altri segmenti.
Mars Attack mi piacque per l’humor nero ma me lo ricordo come un film pesante, come di spezzoni mal collegati tra loro che nuocevano al mantenimento dell’attenzione, probabilmente a vederlo oggi l’apprezzerei di più o forse no.
Su Burton, per me da Big Fish il suo unico flebile colpo di coda è stato con Dark Shadows, guarda caso un progetto molto sentito da parte sua e personale.
Sweeney lo ritengo una commercialata con l’intento di far cassa, una versione musical di mani di forbice da dare in pasto ai fan suoi e di Depp ma girato in maniera manicheistica, col pilota automatico sia per lui che per Depp appunto infilando o recitando come il pubblico avrebbe voluto.
Dark Shadows se ne infischia invece di piacere in sala, è girato per e con passione e nonostante non sia riuscito e abbia diversi difetti, tra cui l’essere più che un film un episodio lungo di un telefilm, in lui ho rivisto il tocco del Burton dei tempi migliori. Un 5,5 ma il ragazzo si è applicato.
@Zio, no vabbè ma il link a frusciante era piu per far 4 risate visto che trovo, come anche le rencensioni di questo sito, un utile modo per parlare di cinema ma piazzando qua e la anche qualche battuta a effetto. Poichè stavamo spaziando su tutta la filmografia di burton e cercavamo (almeno io, poi mi ha appggiato mi par di capire kubrick) di smontare alcune cose che circolano da parecchio su internet riguardo burton.
Sul fatto che sia poi solo un videonolegiaro che ha letto 2 libri, a me non pare poco. Credo che tutti quelli che stanno scrivendo ora questi messaggi (a parte forse i gestori del sito) siano gente che di mestiere fa altro e sia mossa da pura passione per il cinema, affondando la propria cultura di cinema su cose lette e
film visti. rt non è una bibbia ma racchiude le recensioni di tot critici americani + il pubblico, quindi è un’ottimo termometro per misurare le reazioni di pubblico e critica.se dobbiamo misurare la qualità di un film andando al di là dei nostri gusti, un metro di misura lo dobbiamo pure cercare.
Il problema che si stava esponendo sopra sulla pesantezza di mars attacks è nel fatto che sia bozzettistico, ossia sostanzialmente dato da un insieme di sketch, senza un vero protagonista. io persoalmente odio il bozzettismo (sopratutto, linciatemi pure, quello felliniano) perchè credo che la scrittura sia sacra al cinema. eppure il film alal 2a visione l’ho goduto parecchio, fose perchè conoscendone la struttura mi concentravo + sui singoli sketch. Tant’è che rt molti critici attaccano il film per questo.
@onan alla fine la storia della portman e dell’adolescente si risolve in una sola scena. ci può stare o meno, l’humor nero può prevedere anche il liteo fine. prendi la cattivissima commedia all’italiana. alal fine il medico della mutua finisce a tarallucci e vino. e funziona anche megio così. se passi un film a far capire che l’umanità è di una stupidità clamorosa e poi la fai estinguere, anche lì si potrebbe accusare il film di moralismo secondo il solito clichè hollywoodiano di “hai sbagliato e paghi”. Io nel finale ci ho visto una specie di sottile parodia agli happy endings, tant’è che il film si conclude con il cantante versione noè che canta it’snot unusual (scena che piu mi ha fatto ridere).
@nessuno,rispetto la tua opinione ma sweeney no può essere considerato una commercialata. Perchè è un musical, genere abbastanza di nicchia che non attira le folle, specie di ragazzini e specie nei paesi non anglofoni. Perchè tratta temi che non erano “di moda”, e perchè si basa un testo teatrale ben + vecchio di edward mani di forbice. Infatti è un iflm a basso budget, se non era per dante ferretti (che aveva lavorato al precedente ripley’ believe it or not con carrey e burton prima che venisse cancellato) che si inventava delle cose burton non riusciva manco a fare tutte le scenografie senza cgi. Di commerciale che c’era?forse la scelta di depp. Cosa che però fossi stato reduce da un film cancellato avrei fatto anche io e che era coerente con la scelta del regista (cioè uno combatte per anni er prendere questo come protagonista in edward e in sleepy hollow e ora che è sulla cresta dell’onda non dovrebbe lavorarci perchè commerciale?). Tra l’altro la scelta di mettere depp in un ruolo oposto a quello che gli stava dando successo (ossia jack sparrow) e che non era manco sexy (un serial killer,sostanzialmente) mi pare molto poco fatta per attirare le masse. Mi sono sembrati molto piu commerciali progetti come alice (che ok ripetiamo è un marchettone) e DS. Sul discorso genteche non sa cantare non so che dire, ripeto non ne capisco. Stecche non ne ho sentite, credo di ricordare, ma ricordo che molte volte mi sembravano “giu di voce” per intenderci. Il manicheismo (a parte la scelta facile di contrapporre le parti felici a colori e il presente decolorato) non l’ho visto. Al contrario ho visto un insistito omaggio nelle inquadrature al cinema espressionista. Alla fine il film è debole perchè la storia è debole.
Vedo con piacere che, seppur in maniera timida e scomposta, emergono giudizi negativi su Burton e sulla Burtonite in generale. Il che, lo ammetto, mi rincuora e mi conferma che non tutti i bambini erano andati al cinema di parrocchia a vedere il Libro Cuore con i preti sporcaccioni in sala.
A questo punto, devo dare la sferzata finale: attacco solare, energia !
Starship Troopers. Beh, cazzarola. Non ditemi che il film del Paul e Mars Attacks non hanno punti in comune. Prendiamo il concept alieni cattivi che smembrano e torturano umani. Alieni mostruosi, comunque. Battaglie tra alieni e umani. Fumetti e cinema. Insomma i film sono diversi ma la matrice ce l’hanno in comune. E poi, l’ironia. C’è in entrambi, e verte sullo stesso tema.
Ma quella di Burton è l’ironia buona di Babbo Natale, quella del Paul è un’ironia sadica e spietata, di una crudeltà a tratti immonda e per questo ancora più seducente (almeno per un fancalcista vero).
Verhoeven e Burton avevano in mano carte simili, ma uno si è giocato un due di picche e ha coperto con la noia e il buonismo da Bio Park. L’altro, il nobile Paul, ha giocato assi e si è ricoperto di gloria eterna.
Anche Verhoeven avrebbe potuto perdersi in sdolcinature e scherzetti, invece no. Il mostro intelligente di Starship ha una faccia a forma di fica bavosa, e quella fica bavasa viene violentata con uno strumento appuntito e tagliente. Questa è violenza allo stato puro. E attenzione, lo schema è analogo a quello di Mars attacks, dove invece assistiamo a innocui innesti cane/donna. Roba da Walt Disney.
Dai, cazzo. Verhoeven è uno che non è un autore ma fa tutto bene perché è un mostro di bravura: la fantascienza se la è mangiata a colazione e l’ha resa indimenticabile per sempre, lui che veniva da altri luoghi. In quello stesso campo Burton, che in teoria doveva essere più avvantaggiato in quanto “autore indipendente” (col cazzo), ha annoiato – semplicemente annoiato come un culo che caga stronzi sempre uguali e a forma di barboncino. Senza fantasia e senza dignità. Mars attacks è un film apprezzato da persone che guardano i documentari.
Mi chiedo: fu vero calcismo ?
Sì, lo so che questo affondo è stato terribile. Ma non potevo lasciarvela passare liscia. Non questa volta, cazzo.
Be’ insomma Mago, il tuo discorso ci può stare, ma se mi prendi come esempio di cinema a lieto fine proprio la commedia all’Italiana (quella dove il 90% dei film, dal Sorpasso al Borghese piccolo piccolo, finisce con la morte, l’umiliazione o la sconfitta dei protagonista…) mi fai un’autogol abbastanza clamoroso :)
Sarò incontentabile io, ma a me sembra che Mars Attacks si inserisca benissimo nell’incapacità tutta hollywoodiana (anche e soprattutto della Hollywood “anticonformista”) di smarcarsi in profondità da una morale convenzionale e consolatoria. Un lampadario caduto addosso alla first lady non riesce a convincermi del contrario, se poi devo sorbirmi la solita trafila stucchevole del ragazzino sfigato che salva il mondo dall’apocalisse e trova pure l’amore.
Hai citato la commedia all’italiana: a me sembra che in un solo segmento dei Mostri secondo me ci siano più coraggio e cattiveria di tutte le commedie hollywoodiane pseudo-scorrette degli ultimi due decenni.
Meglio allora Edward mani di forbice, che almeno sui buoni sentimenti da favoletta ci costruisce tutto il film, e lo fa come Dio comanda.
@Mago
Io non ho problemi con Frusciante, lo reputo solo uno di quelli che, inconsapevolmente, credendo di essere anticonformista, dice le stesse identiche cose di Mereghetti, solo che ci mette un ora invece che 4 minuti o 10 righe. Basta siano autori e lui salva tutto (Cosmopolis, Dark Shadows, The Ward, In Time per dirne alcuni per me poco salvabili), basta che esploda qualcosa e siano blockbuster e fanno cagare. Sotto questo punto di vista il Mereghetti è più anticonformista (il Morandini no invece). Credo che i calci abbiano riempito il buco voraginoso che questi video-recensori credono di colmare e invece contibuiscono a ingrandire. Per questo sono qui. In realtà io e te abbiamo scritto cose più interessanti qui sopra ieri e oggi di un ora di sproloquio frusciantiano.
Sono aperto a pareri differenti ma salvare Dark Shadows secondo me è quantomeno delittuoso, quel film è un enorme e colossale (nonché ipertediosa) presa per il culo.
@Ciobin
Non hai tutti i torti ma non hai neanche tutte le ragioni. In Veerhoven la violenza (che se vuoi è un po’ una sua poetica d’autore, col sesso) è un punto fondamentale, in Burton no, non lo è mai stata e non lo sarà mai e in Mars Attacks proprio non vuole esserlo (quegli alieni non sono mostruosi, sono ridicoli, quella violenza non è mostruosa, è ridicola). Sull’ironia ci siamo quasi, anche se in Burton è ostentata e in Veerhoven è latente. La realtà è che stai parlando di due autori con dei tratti distintivi chiari: Veerhoven non farà mai un film con sdolcinature e scherzati perché non vuole e non ne sarebbe capace, non è nella sua “poetica”. Prendi Burton, gira il discorso al contrario e hai la tua risposta. Il fatto che uno solletichi più te e l’altro solletichi più qualcun altro è solo una conseguenza, non si parla di meglio o peggio o merda liquida. Almeno fino al Pianeta delle Scimmie, dopo ogni critica che fai, per quanto colorita, la appoggio.
@Bellazio, ok mi fa piacere che rispetti le mie opinioni. Cmq non ho mai difeso DS in tutti i miei discorsi
@onan e ciobin
innanzitutto non tutti i film commedia all’italiana finiscono come dici tu.Ho citato il medico della mutua. posso fare altri esempi.In nome del popolo italiano,il marchese del grillo , il tigre, il profeta, fantozzi. In questi film il finale non è propriamente lieto. Ci sono personaggi odiosi e che fanno schifo, e alla fine non vengono puniti ne muoiono e continueranno a fareschifo imperturi. E spesso questa cosa è altretanto disturbante che non la morte.
Ma il discorso è un altro. non è necessario calcare la mano fino all’ecatombe per fare satira. Prendi i film di pegg e wright, anche lì c’è il lieto fine, nonostante l’intento satirico di tutto il film. Uno il lieto fine se vuole può metterlo. In Edward mdf e in sweeney ad esempio il ieto fine non c’è (buoni sentimenti quanto volete, ma uno che passa l’esistenza chiuso in un castello a fare statue perchè fuori non lo accettano non mi pare un lieto fine).
A tal proposito mi viene da pensare a una cosa che ha detto Francesco Alò (che pure ammette di non amare il buron degli ultimi 10 anni. cmq ripescatevi i video che fa su youtube perchè li trovo interessanti). si parlava dei soliti idioti. ecco molti commettono l’errore di pensare che lo humor nero o il politicametne socrretto sia la cattiveria fino al midollo, anche fino allo splatter. in reltà si tratta di dire cose che sono normalmente pensate da tutti o dalla maggior parte e nascoste per ipocrisia. Prendete i bambini di la fabbrica di cioccolato o gli umani di mars attacks: talmente odiosi e patetici che vederli morire è una goduria. o le vittime degli schezi di amici miei. gli autori ci mostrano blier pensionato spietato disposto a commeciare droga e nel 2 ci mostrano invece un usuraio spietato.
ricordiamo poi che rispetto algi anni 90 l’asticella del politicametne socrretto e dello humor nero si è alzata. negli anni 90 passare da dolce remy ai simpson era oro. in una puntata bart incontra dennis la minaccia e lo guarda disgustato, facendogli capire che gli atti da teppista che faceva lui erano cavolate. in una untata di south park cartman incontra bart e fanno a gara a chi è piu cattivo. cartman a un certo punto ammette di aver fatto mangiare a un suo amico la carne umana di un suo parente, e bart va via con la coda tra le gambe. dovremmo allora dire che south park è trasgerssivo, è humor nero ed è politicamente scorretto e i simpson (non quelli di ora, quelli delle prime stagioni) invece no?Credo che il succo sia proprio questo.
e cmq non è che le critiche inizano a venire mosse, io le ho avazate dal mio primo post, ma le ho contestualizzate in maniera logica rispetto al mercato in cui deve muovesi un regista, e soprattutto le faccio, come tutte le persone normali, senza strapparmi le vesti se un regista sbaglia 1 o 10 o 100 film.
Burton può sbagliare quanto gli pare, di giusti ne ha fatti abbastanza. Oltre, ovviamente, a Mars Attack (film che oltre ad essere divertente è invecchiato anche bene) uno che ha messo in fila:
– Batman (la coppia)
– Edward mani di forbice
– Ed Wood
– Mars Attack!
– The Nightmare Before Christmas (non è il regista ufficiale ma andiamo, grida Burton dall’inizio alla fine)
– Il mistero di Sleepy Hollow
– Big Fish
può fare un po’ quel cazzo che vuole fino alla fine dei tempi. Si incensano registi mediocri per molto meno.
@Mago
Commercialata non vuol dire per forza blockbuster dalla produzione milionaria, i paranormal activity o BWP sono fatti con quattro soldi e ne hanno incassati x.
Come hai detto tu Burton veniva da un film cancellato ed è andato sul sicuro e si, commerciale è farlo con un Depp dark dai capelli arruffati e che ispira tanta tenerezza con cui le sue groupie si saranno bagnate, basta l’intento principale di mettere l’attore nella posa giusta a sostituire la stella polare con il $ a portare in porto il progetto.
Viceversa non capisco io che abbia di commerciale Dark Shadows, Depp è un tonno surgelato e la materia ispiratrice non ha un fandom tale da attirare frotte al cinema, l’appeal sta a zero circa risultando un film che ha voluto e non dovuto fare.
Onestamente, da ex estimatore di Burton, mi accodo a coloro che hanno giudicato mars attacks un insieme di buone idee raffazzonate alla meno peggio.
Non è che perchè ti chiami Tim Burton puoi fare quello che cazzo ti pare e piace, buttando li stile visivo personale, humour nero a buon mercato (perchè magari nei primi film aveva più senso ma poi… è diventato una specie di brand).
Io ho visto Mars Attacks da adulto o quasi, a 24 anni, da adoratore di cinema a 360°, da persona rimasta stupita dai primi film di un darkettone che faceva il regista e gli piacevano pure le porte tutte storte ed i vermoni a strisce… ma questo film… no, non posso salvarlo al completo. E un film mediocre, con momenti di ilarità ma senza compattezza stilistica e narrativa (cosa che magari ad alcuni importanasega).
Non gridate al capolavoro. E’ e resterà un film mediocre, con tutte le calutazioni del caso, dal regista al contesto temporale, sopravvalutato da molti.
Sarà che crescendo, forse mi interessa sempre meno l’immaginario del bamboccione Timoteo.
Ah, avevo anche il il pupazzetto verde dell’alieno che diceva “Ack Ack”!!!
La cosa più bella e forse l’unica del film, è proprio il fancazismo degli alieni, che uno poi si aspetta chissà quale motivo assurdo o banalissimo per l’invasione, invece erano solo una massa di hooligans ubriaconi venuti a fare baldoria sulla terra ed a sfasciare tutto, mancava solo John Blutarsky con un toga party.
Rivisto il film recentemente, nei miei ricordi lo conservavo in uno status di semi cult ma con quest’ultima visione l’ho trovato a tratti perfino noioso, è davvero brutto quando tocca rivedere il parere su un film che all’epoca consigliavo a destra e a manca.
Dico solo: Ack-Ack!!!
@Mago
Infatti non parlavo di te per DS, ma di Frusciante.
Su Edward effettivamente non capisco bene come intendano il lieto fine: io piango ogni volta che lo vedo nel finale, se quello è un lieto fine… Alla faccia dei buoni sentimenti, Edward perde miseramente, farlo morire sarebbe stato meno devastante…
@nessuno se uno studio pensa che un film possa incassare parecchio ci investe parecchio, anche per non correre il rischio di sbagliarlo. Un block buster negli intenti si individua pure da quanto grano ci mettono gli studios.
poi fammi capire, secondo te un film in cui depp interpreta un serial killer con 0 empatia, senza lieto fine, che tortura le donne, che rasenta l’autismo nel suo mostrare solo rabbia, che fa schizzare sangue a fiumi dalle gole e che canta in inglese dovrebbe interessare le teen agers di mezzo mondo + di un film in cui, nell’epoca di twilight e di true blood, depp interpreta un vampiro (cmq imbruttito per farlo assomigliare a nosferatu) ma che si materassa tutto il materassabile, che ha quasi 2 scene di amplesso non esplicito (una da umano a inizio film e uno da vampito), che fa le faccette buffe, che tira fuori frasette romantiche ogni volta che si incontra con la winters, che alla fine si sacrifica per amore?
cmq anche se fosse si può valutare commerciale la scelta di prendere quell’attore, ma non il progetto in se. Allora sennò cosmopolis di cronemberg diventa un film commerciale perchè c’è quello che fa Twilight in locandina.
@zio inoltre commette pure un omicidio….cioè dipingere edward come uno tutto zucchero e miele è sbagliato. Anche la storia di amore tra lui e la ryder è da interpretare. è amore o amicizia?in inglese la frase i love you può essere tradotta in mille modi in italiano, anche col ti vogli bene che nella nostra cultura è meno impegnativo del ti amo. Io per molto tempo ho pensato che la loro fosse solo amicizia, dato che non si baciano mai, manco quando si danno l’estremo addio.
tuttavia nella sceneggiatura originale dell’autrice la ryder si dichiarava, lì burton ha avuto l’intelligenza di eliminare certe cose e anche il 90 per cento dei dialoghi di edward,che diventa un personaggio mezzo muto.
Quando vidi Mars Attacks avevo 7 anni e dopo l’inizio che mi terrorizzò a morte lo trovai comunque fantastico.
E mi sembra scandaloso che dopo 80 commenti su Burton e Woody Allen nessuno abbia ancora detto che Ace Ventura-missione Africa rimane uno dei più grandi film della storia del cinema.
@Tengu
Ace Ventura lo è, il sequel è più scarico, seppur sempre ottimo. Se Burton avesse fatto fare Willy Wonka a Jim Carrey sarebbe stato un capolavoro (e non ditemi male di Jim che in A Christmas Carol è un mostro di bravura che si mangia Depp ogni giorno senza fare inutili imitazioni di rock star).
Cosmopolis di Cronemberg è un film brutto tratto da un libro bruttino. Non è colpa di Pattinson. Pattinson ne è vittima.
Comunque a Burton va imputata la grave colpa di non averci mostrato neanche una mezza tetta in 20 anni. Ciò è grave. Hai Eva Green e zero tette?? Matto! Continuo a non capacitarmi di come non possa essere gay.
@mago merinos: volevo solo dirti che ogni volta che qualcuno considera degna di qualsiasi interesse la media di Rotten Tomatoes un angelo del cinema si squarta i polsi con un coltello da cucina, e hai appena fatto una strage che manco Columbine. Sarei dovuto intervenire prima, mi sento un po’ responsabile.
@bellazio non ho mai detto che cosmopolis fosse brutto o meno. non ho visto il film. parliamo di appeal commerciale. cosmopolis è un film metaforone sul conflitto ricchi-poveri girato tutto in una limousine e diretto da cronemberg. secondo te la descrizione di sopra è quella di un film commerciale?no. La scelta di metterci l’idolo delle teen agers è commerciale?probabilmetne si, del resto i film vengono fatti anche per vendere. Ma se il discorso fatto sopra ha senso allora perchè non applicarlo a sweeney todd.
@nanni, sucsa ma perchè?lo ripeto se andiamo avanti a parametri soggettivi non ne usciamo, l’unica è argomentare le opinioni mettendo fatti su fatti su fatti. ma alla fine si arriverà sempre a un bivio. quanto quel difetto del film è grave o meno?quanto quel pregio del film compensa i difetti o meno?quella cosa lì è un pregio o un difetto? dipende dai gusti personali (a cui tuttavia si arriva solo DOPO aver elencato fatti su fatti su fatti). e allora come si fa?o si citano i grandi critici o gente che cmq pare saperne, o cmq si usa l’inferenza statistica. RT è questo. è inferenza statistica. su 100 critici a quanti è piaciuto ilfilm?10?dovremmo allora pensare che 90 persone che fanno quell odi mestiere si sono bevuti il cervello?(per carità è plausibile, visto che all’epoca stroncarono un capolavoro come la donna che visse due volte).
il segreto è non mascherarsi dietro al numero. Se dico il film è bello perchè ha 90 su rt, allora ho torto. e altrettanto se dico che è brutto. se vedo la media su rt, la riporto e riassumo cosa icritici hanno trovato di brutto e cosa no in un film, allora sto argomentando, e quindi contribuisco alla conversazione.è quello che ho fatto io, ho ritportato delle medie e ho detto che i critici accusano il film per il punto A,B C e D, su A e B sono daccordo ma magarid do + importanza a B che non a A, su C e D non sono daccordo per questo questo e quest’altro motivo.
rt è uno strumento, che è diventato sinonimo di male solo perchè è stato usato nel modo sbagliato da millemila utenti di internet.
posso dare ragione al fatto che sono tutti critici americani e quindi con dei gusti diversi da quelli europei. Ma spiegami cosa c’è di sbagliato in rt, a parte il fatto che ,come ho detto, molti lo usano per giustificare una mancanza totale di argomentazioni quando si discute di cinema (e qui toccherebbe citare il tuo quasi epigono moretti quando si incacchiava che tutti parlano di cinema pure se non c’hanno manco le basi)
sul discorso “seno”, bhè toplss no ma mi ricordo delle scollature da infarto sia in DS che in ST.
@Cristoforo Nolano,non so come è visto qui,ma per me il primo Batman è uno schifo.Occhei Jack , molto occhei gotham ,ma il resto è tanto meh.
@ Mago Merinos: per me ti confondi su molti punti.
Partiamo dall’ultimo un epigono è qualcuno che senza alcuna volontà di aggiungere un suo punto di vista personale superficialmente ripete temi, idee, stile o anche mode di un predecessore importante o di successo. Ad esempio c’è la tizia che ha scritto di sesso all’acqua di rose facendo passare per i propri libri per opere “bollenti”? Perfetto, ora in libreria trovi un intero scaffale di questa robaccia. Epigoni.
Dire al fondatore dei 400 di essere epigono di Moretti non credo sia corretto. Facciamo che ti sei confuso con “quasi omonimo”? Facciamo così.
Altro punto. Quando si parla di commercialata non si vuole certo intendere che Jhonny canterino attira tutto il mondo al cinema. Ma si inserisce in una filmografia che è piena di film di Jhonny pallidone e emarginato. Il messaggio per il pubblico (che non sarà oceanico ma comunque molto ampio sì) è: in questo film Jhonny canta!
Non mi sembra una scelta figlia di chissà quale spinta narrativa o addirittura artistica ma semplicemente voglia di vendere un pacchetto tutto compreso al grande pubblico. I ragionamenti che fai somigliano a quelli di un produttore che per forza di cose deve mirare a vendere e che però spesso proprio per la voglia di assicurarsi una fetta di pubblico ampia scontenta tutti.
Capitolo Rotten Tomatoes. Per quanto mi riguarda poco mi frega di cosa dice il critico del Chicago Cronicles su Dark Shadows. Io so cosa piace a me è cosa non mi piace, in questo campo non esiste che si consideri FATTO un opinione, per quanto essa sia autorevole. In caso contrario torneremmo al medioevo dove appunto c’erano i mostri sacri, intoccabili (tipo Aristotele) e tutti gli altri per poter dire qualche cosa dovevano conformarsi all’opinione e alle teorie di quei grandi pensatori. E quando scrivevano spesso non si trattava che di epigoni. Appunto.
@mago merinos: non capisco cosa vuoi ottenere. Se un film mi piace ma “i fatti” dicono che e’ brutto devo cambiare opinione? Di cosa stiamo parlando? Qual e’ lo scopo finale?
1) si, volevo scrivere omonimo ma ho scritto epigono, chiedo scusa. mi sono confuso scrivendo.Cmq mi pare evidente che non volesse essere un offesa dato che moretti non gestisce un blog di cinema di genere e quindi cobretti non può essere epigono di moretti :). Cmq chiedo scusa, qualora il mio errore fosse stato frainteso in maniera offensiva. non era mia intenzione, in nessun caso.
2)Non ricordo che depp fosse pallido in sleepy hollow ma di sicuro non era emarginato, quindi non ne parlerò nel seguito. ai tempi di ST depp e burton avevano fatto insieme EMF (si scrivere puntato è odioso ma vado di fretta), EW, SH, Sposa cadavere e FDC. Stop. Su questi depp era pallido ed emarginato in 2 (volendo escludere il cartone SC). Ossia EMF e FDC distanziati tra loro da circa 10 anni. SW era solo il 3 personaggio pallido emarginato. Solo poi sarebbero seguiti AiW e DS e la misura sarebbe diventata colma. Sul perchè avesse perfettamente senso che i personaggi di depp in EMF, FDC e ST fossero pallidi ho scritto piu sopra in qualche commento precedente. Sul fatto che, a parte la somiglianza negli intenti ma non nell’estetica di EMF E WW, la figura dell’emarginato di ST sia completamente diversa dai due precedenti ho gia spiegato.
Quindi il pacchetto depp+pallido+burton+emarginato ancora non si era formato ma forse ha inizato a formarsi con quel film, il film non fu venduto molto come musical e infatti molti andarono a vederlo senza sapere che era un musica (sembra una sciocchezza ma giuro che è così), anche se fosse l’idea di “ti vendo depp che canta” non so quanto possa interessare a qualcuno rispetto a “ti vendo depp di nuovo”. Non so se mi spiego. Si può criticare che abbia scelto depp per l’ennesimo ruolo pallido, ok, ma ti ripeto (perchè l’ho scritto + di una volta negli altri messaggi) allora è criticabile scegliere di lavorare ancora con depp, ma è diverso dire “scegliere depp per fare ST è commerciale” da dire “il progetto ST è commerciale”. Ti ho fatto l’esempio di cosmopoli. Sul fatto che dici che ragiono come un produttore….ma, santo cielo è di questo che stiamo discutendo. Di scelte di produzione. Ho elencato una serie di elementi in cui elencavo quelli che per me sono fatti che attestano
che a parte prendere un attore che al momento era molto seguito dal pubblico , il progetto x (sia esso ST o Cosmopolis) non diventa commerciale solo per questa scelta. non capisco la frase “ragioni come un produttore che cerca di assicurarsi una fetta di pubblico e poi scontenta tutti”. Ripeto, a costo di diventare noioso. Ho elencato idee e fatti che per me sono validi, se per te non lo sono sono pronto ad ascoltare il perchè. è questo che facciamo, discutiamo di cinema.
4)non si deve confondere l’opinione cn un fatto come fai tu. Il Chicago chronicle può elencare un’opinone sul film ok, ma poi elenca (o almeno un critico dovrebbe elencare) dei fatti che ti spiega cosa lo ha portato ad avere quella opinione. L’ho spiegato per filo e per segno. Non significa adeguarsi alle opinioni altrui. Significa dialogare, operare un confronto. E l’ho rispiegato quando ci siamo messi a parlare di allen, di come certi autori come tarantino saprebbero farti vedere il bello anche in una autopsia elencandoti una serie di cose che te ne fanno ammirare il bello. Se entri in un forum a caso e dici che Nolan non sa scrivere o non sa dirigere, gli utenti ti attaccano e smettono di ascoltarti. Il bello è proprio capire l’opinione altrui. Tizio pensa che il film sia bello, Caio pensa sia brutto. Tizio e Caio confronano le loro idee, ma non per giocare a chi ha ragione. Per parlare di un argomento. Alla fine Caio farà notare a tizio delle pecche che non aveva notato e Tizio farà notare a caio degli elementi belli che non era riuscito a cogliere perchè troppo concentrato sui brutti. Poi magari Caio ripulirà tizio dai deliri da fanboy per cui certi registi sono dei geni intoccabili che non possono sbagliare, e Tizio ripulirà Caio dalle leggende metropolitane per cui uno che fa tot film belli e poi sbaglia tutti gli altri passa per uno che in realtà non sapeva prendere la camera in mano e ha avuto fortuna sfruttando le mode (che è quello che è successo a burton, ma prima stava per succeder a tarantino e di questi tempi ne sto sentendo pure su del toro e jackson). Il medioevo si raggiungierebbe al contrario smettendo di ascoltare gli altri. Il chicago post pensa che quel film che a tenon piace sia bello, se fai spallucce e dici che la tua opione è quella senza ascoltare le ragoni dell’altro resti immobilizzato in te stesso. Ascoltandolo potresti scoprire che il tizio di chicago è un idiota ed effettivamente dice cavolate, oppure che argomenta con fatti un’opinione valida dal suo punto di vista. Il cinema si fa di emozioi ma anche di fatti. sennò nelle scuole di cinema,di scrittura, di arte, di critica si studia fuffa. Se guardi tutte le recensioni postate su questo sito trovi pagine e pagine di fatti elencati a giustificare perchè un film è bello o brutto.
come ho spiegato quando ho fatto l’esemio con le lettere A B e C solo alla fine delle arogmentazioni si arriva alle opinioni personali, che riguardano quanto una data argomentazione influisce o meno sul voto che uno da a un film
5)non c’è un punto dove voglio arrivare o qualcosa che voglio ottenere. tu dici che rt non è un buon strumento, io ho argomentato per dirti che se usato bene diventa un buon sturmento. Se rt dice che un film è brutto deve smettere di iacerti?no, assolutamente no. ma quando tu andavi a scuola i temi e i compiti in classe te li valutavano dicendo “mi è piaciuto o non mi è piaciuto”?rt è un modo veloce per capire che impatto a avuto su un certo pubblico il dato film, poi, ripeto perchè l’ho scritto la prima volta, tocca leggersi le recensioni. Io potrei dire che mi piaccia, ad esempio, fracchia la belva umana. ma se dicessi che è una commedia da serie A, o un film comico di serie A, mentirei spudoratamente. è un film mediocre che però a me potrebbe piacere tantissimo.è un reato?certo che no. le critiche, le recensioni etc non vengono fatte per criticare i gusti altrui, ma -e lo ripeto fino alla nausea- per argomentare pregi e difetti di un film. certo poi bisogna dire che magari certi critici,specie in italia, non sanno fare il loro mestiere e non argomentano, ma è un altro discorso.
sennò le discussioni sul cinema si limitano a “a me piace”, “a me no”. punto. fine.
se noti, dei film che mi sono permesso di difendere, e di cui ho riportato le medie rt, ho elencato sia pregi che difetti. e quiando non avevo metri di giudizio (tipo le opinioni sul canto) l’ho ammesso e ho specificato che non ne avrei trattato nel’argomentazione. Ma è diverso dire “un film è girato male” dal dire “un film è brutto” a dire “un film non mi è piaciuto”.
“girato male” si basa su fatti. scelta di inquadrature, movimenti di camera, fotografia, recitazione, suono, produzione etc etc
“non mi è piaciuto” è soggettivo. una volta elencai su un forum horror tutti i difetti del frankenstein di whale. alcuni mi linciarono, un ragazzo ammise che quei difetti c’erano (erano buchi loici di sceneggiatura per lo più) ma l’atmosfera del film lo distraeva al punto che non gli importava. In un altra occasione su un forum mi spiegarono i difetti de “l’amico di famiglia” e mi ritrovai io a dire “si, questi difetti effettivamente ci sono, cmq a me è piaciuto). Che un flm piaccia o meno non implica la qualità effettiva su ocme viene girato o scritto un film.E non c’è niente di offensivo nell’odiare un film girato e scritto bene (a me capita spessissimo) o nell’amare un film girato e scritto male.
Dire “un film è brutto” è una via di mezzo tra le due. Posso dire che è brutto perchè non mi è piaciuto come perchè è girato male.
Ho fatto un papiello lunghissimo….spero di essere riuscito a spiegarmi.
Io mi associo a chi dice che mars attacks é un film pieno di buone idee, ma spesso raffazzonate e un po’ sprecate. Sono un fan del primo burton, con beetlejuice e ed wood sopra tutti gli altri. Pianeta delle scimmie, sweeney todd e ds sono merda inguardabile. ma proprio ds di un brutto che non ci si crede. invece frankenweenie molto, molto carino.
dark shadows é un film commercialissimo, nel senso che é esattamente quello che.ci si aspettava da tim burton, quando ce lo si aspettava e come ce lo si aspettava. e in un periodo in cui burton andava piú di moda che mai, e con depp truccato e macchiettistico e vampiro. vedi alla voce “grattare il fondo del barile”, per raccimolare qualche.dollaro, senza la minima pretesa artistica.
ah, e sposo quasi tutte le idee di bellazio, tranne quando scrive che cosmopolis libro é brutto. a me il libro é piaciuto, é il film che é verboso e pesante.
Ho adorato Burton fino a Sleepy Hollow compreso (compresissimo), poi da big fish ha cominciato a deludermi. Oddio, “deludermi”… Mi ha deluso big fish, tutto il resto mi ha fatto proprio schifo (eccezion fatta per dark shadow che ho visto per sbaglio e mi è quasi piaciuto tutto, roba che non ci credevo e ho fissato un appuntamento da uno psicologo che appena ho nominato Burton ha tirato fuori un revolver e si è sparato a un alluce.
Bando alle cazzate, del Burton che “amo” questo è probabilmente il film che meno mi piace. Che non vuol dire sia un film che non mi piace in termini assoluti, ma mi fa un po’ sorridere la riscoperta di Mars Attacks (non qui, parlo in generale) e di come per 3/4 delle persone che ne parlano sia il miglior film di Burton… 3 anni fa nessuno si sarebbe sognato di dire una cosa del genere (neppure quelli che se lo sono visti al cinema all’epoca). Insomma, dire che Mars Attacks è il miglior film di Burton è solo una moda, e come tutte le mode è pure una sonora cazzata. Però è divertentissimo eh, non fraintendetemi.
Uh, quasi dimenticavo: la locandina è splendida, mi chiedo come non sia ancora finita nella rubrica “Violenza Domestica”. Ma forse sono io che ricordo male e quel bel pattern di cervelloni verdi è già finito a decorare le pagine di questo sito e le pareti dei vostri appartamenti.
Che poi Dark Shadows su Rotten Tomatoes va una merda, anche se, senza nessun motivo logico, batte Ace Ventura Missione Africa (di poco eh). Però Ace Ventura gli dà ancora un po’ di merda. Beccati questa new Burton! Pure il Chicago Chronicles ti ha preferito Ace Ventura, non solo io!
Ragazzi ma come mi spiegate il fatto che Johnny Depp in un musical, quando palesemente non sa cantare, non sia una mossa ad hoc solo per avere un nome e portare qualche stronzo in più (tipo: me) al cinema se non con i termini “mossa commerciale”? Cazzo, in quel film solo Baron Cohen faceva bene il suo mestiere.
@bellazio, ma allora concordi con me. Mettere depp in quel film è una mossa commerciale, ma da qui a dire che tutto ST è una commercialata ce en passa…
@Mago
Il resto è Burton che fa il compitino, nella caricatura di un film di Burton. Fa esattamente quello che chi gli ha prodotto il film gli chiedeva di fare probabilmente, fai le cose buie, i capelli strani, tua moglie e Johnny Depp. Secondo me ST e DS sono due epitaffi: fai la tua cosina come vogliamo noi e puoi andare avanti, in questo ti facciamo cantare gli omini basta che a cantare ci sia Johnny Depp, in quell’altro giri questa merdazza che qualcuno ha scritto un po’ buia e siam tutti contenti. Ormai nel curriculum Burton deve scrive “Johnny Depp munito”. O cambia Burton o è un dinosauro, proprio perché questi tentativi di aggiornamento risultano come un ibrido dark-emo che non soddisfa ne i dark ne gli emo. Il problema è che ormai mi pare che sia accondiscendente a non voler provare a cambiare.
Poi io trovo l’accento inglese di Depp molto poco convincente e forzato, nulla a che vedere con, per dirne uno, Downey Jr.
LOL! Credo che tu debba rivedere il giudizio che dai a te stesso e alle tue idee. Se pensi che io mi stia a leggere quella valanga di parole per il puro piacere della discussione hai sbagliato cliente.
Se proprio ti interessa puoi copiare quella specie di saggio breve di maturità che hai scritto su un file word/open office, vedere di quante parole si compone, togliere tutto quello che non serve in modo da farlo almeno – sottolineo almeno – della metà e poi rimetterlo qui avendo la cortesia di scriverci davanti @ pilloledicinema:
Altrimenti per me è morta lì. Se vuoi puoi crogiolarti nel pensiero che le tue idee brillanti siano tutte giuste. La cosa non mi disturba.
@Merinos Ma ti pagano a parole ?
@Bellazio Approvo la tua view, nel senso che la trovo equilibrata. Non sono convinto però che Burton sia calciabile. Sono convinto che, al contrario, sia un biberon pieno di merda liquida. È logico che possa paicere, eh ? Non a me, però. Ti invito peraltro a riguardare la penultima immagine della rece, quella con le budella. È ovvio che Burton sia partito da quei fumetti ma non ne ha recepito la parte disturbante. Verhoeven sì. Quella immagine, che è Mars attacks prima di Mars attacks, è più Verhoeven che Burton. Verhoeven è un genio totale, assolutamente troppo intelligente e spietato per essere un autore. E pensare che lavora a Hollywood !
@Quelli Là
La soddisfasione (con la s) più grande è il silenzio di chi inneggiava a Burton inventore di robbe e creatore di mode. Magari si riferivano alle acconciature del barboncino.
@Nanni Che cosa è Rotten Tomatoes ?
@mago merinos: c’e’ che, di base, non riesco a immaginare un solo contesto in cui sintetizzare il valore globale di un film con un solo numero abbia il minimo senso.
@ciobin: prendi la mia esitazione a spiegartelo come segno definitivo del mio affetto
@pillole ehi, mica ho puntato la pistola alla tempia di qualcuno, se non vuoi leggere non mi offendo mica. cmq mica scrivo per narcisimo, o non si spiegherebbe il fatto che ho scritto anche messaggi brevi
@nanni: 2 esempi: 1 l’impatto che un dato film ha avuto sulla critica e sul ubblico americano. Da cui si capisce l’opinione che si ha delal carriera di un tizio in quel territorio, da cui capire il suo potere di mercato, la sua influenza mediatica etc etc etc. in quetso modo hai dati per fare analisi su chi e perchè ha fatto il film, roba che esula dal valore del film stesso
altro esempio, che rpeto per la terza volta. Quel numero riassume una media pesata di giudizi che dovrebbero essere basati su parametri oggettivi e misurabili del valore di un prodotto, in tal caso cinematografico. Ovviamente tale valore esula dal piacere o meno che uno può avere dalla visione del film. Non capisco cosa ci sia di complicato. Metti che voglio chessò recuperare i film di hitchcock e non ho abbastanza vita privata da dedicare a tutti i suoi film. Come distinguo quelli considerati migliori da quelli peggiori per massimizzare la probabilità di evitare bufale?Uso la media ponderata.Poi magari un film che lì ha 100 può non piacermi o viceversa. Ma è uno strumento utile. Tutto qui.
@mago merinos: bravissimo, gli esempi hanno un loro senso. Pero’ ti giuro che in entrambi i casi se non leggo qualcosa di motivato a parole non mi muovo. Non ho abbastanza tempo libero da perdere con un film che rischia di non piacermi solo perché ha avuto un voto alto da qualcuno di cui non conosco i parametri di giudizio. Ho abbastanza esperienza da poter dire che l’oggettivita’ di cui parli non esiste o, nel migliore dei casi (tipo una plateale professionalita’ tecnica), non e’ comunque decisiva. Se pero’ ogni tanto uso ancora Rotten Tomatoes e’ perché, aldila’ delle medie numeriche, raccoglie in una sola pagina i link alle varie specifiche recensioni: da li’ pesco quelle dei critici di cui mi fido, e leggo qualcosa di ragionato prima di perdere due ore della mia vita alla cieca.
Molto forte il Burton, veramente. Ma senza il Linch, sarebbe cosa?
@nanni, ma allora sostanzialmente lo usiamo per le stesse ragioni :) è quello che dico anche io, vedi il voto e poi nelle critiche cerchi le motivazioni a quel voto.
@pasqualo in realtà secondo me + che lynch burton pesca avidamente (e per sua stessa ammissione) da fellini (mostriamo persone normali con aspetto grottesco e fumettistico) e soprattutto da whale (la scena di batman returns in cui catwoman e pinguino si guardano attraverso la gabbia del canarino è praticamente pari pari a quella del frankenstein in cui il mostro e il dottore si guardano attraverso un ingranaggio del mulino).
@bellazio si capisco bene il tuo punto di vista. in effetti mi capita di penare una cosa simile per gli utlimi di allen ad esempio.
mettiamola così, secondo me Tim Burton sta al cinema come gli Wham stanno alla musica degli anni ottanta.
Facile, troppo facile, poi, trovare riferimenti al cinema di fellini, di whale o di chiunque altro. E’ cinema, è arte, si cita, si richiama a ciò che ha formato il creativo.
@mago merinos: no. Ho una lista di critici di cui mi fido. Ignoro il voto numerico, e vado direttamente alla loro recensione. Rotten Tomatoes aiuta perché piazza tutti i link che mi servono in una pagina sola.
@nanni ad esempio?quali segui?
so che non centra un cacchio però mi piacerebbe ricordare con voi di quella volta che andai al cinema, speranzoso, per gustarmi la fabbrica di cioccolata. di Burton avevo visto er meglio…
comunque c’era un ragazzo di fianco a me che ogni due scene si portava le mani al viso sgranava gli occhi e mormorava “genio!” o “ahaha capolavoro!” (dove “ahahah” è un’onomatopea tesa ad indicare una risatella sardonica) troppo convinto.
io che già alla terza scena mi stavo per addormentare non potei fare a meno di ridere continuamente fino all’uscita dalla sala.
ma nonostante questi bei ricordi non posso fare a meno di ammettere a me stesso (opinione con cui concordo tra l’altro) che Burton s’è perso per strada da big fish
@Mago Merinos
Ok, condivido il tuo punto di vista, distinguo però la pescata dall’ispirazione.
Fellini resta il numero 1, lui solo ha portato il vero codice-circo al cinema.
Lynch ha fiutato il dramma dei baracconi 8centeschi, vedi Elephant man.
Barton ha imparato tutto quello che serve, sia di mostri veri o immaginari.
Per la cronaca:
Jack Nicholson, si ritira e dice addio all’industria cinematografica e al grande schermo: secondo indiscrezioni riportate da RadarOnline, il motivo del ritiro è la perdita di memoria.
L’ho visto anche io al cinema, con un amico. Ci siamo sbellicati dal ridere, estasiati dallo humour nero, dai molteplici riferimenti, e dalla gratuita crudeltà dei marziani. Complici forse anche un paio di daiquiri. Per me è un capolavoro.
Gran bel film satirico-iperrealista-divertente! ^^ Purtroppo venne offuscato alla sua uscita da ID!
“lo dico, l’unico film davvero bello di Tim Burton.”
Si provoca? XD
Oh, mamma si è tirato pure in mezzo Frusciante!?! Lui però ci mette la faccia! XD Vai al videodrome se non ci sei già stato a dirgliele queste cose! XD
Frusciante e Mereghetti!?! Una battuta vero? Certo che ogni tanto ne escono quì niente male. XD
Pure su Burton solo perché ultimamente ha azzeccato meno film… purtroppo siamo in un periodo in cui si rivaluta” Vacanze di Natale” e si svaluta Burton! Sic!