Recuperavo un vecchio pezzo che scrissi all’epoca dell’ultimo film di Renny Harlin, che si chiama 5 Days of War ed è un giocone matto sulla crisi in Georgia che non cita l’intervento di Berlusconi e mentre stavo a metà della pappardella mi è tornato in mente un amico che avevo negli anni novanta, quando entrambi eravamo ragazzini e lui lo era più di me ma con il padre che collezionava film d’essai e tutte quelle menate che uscivano con l’Unità e forse aveva tutti i Castori e conosceva a memoria quello di Kubrick scritto da Ghezzi (beh, chi non lo conosceva a memoria all’epoca?) (non rispondete a questa domanda) (davvero). Così siamo in una situazione tipo tornare dal liceo in pullman e lui mi chiede “senti, ho letto una cosa su Filmcritica, mi dicono che il cinema è la morte al lavoro, secondo me è vero. Tu che ne pensi?”. Non abbiamo fatto a botte. Ho pensato per giorni a questa domanda. Lui probabilmente me lo chiese tanto per dire una cazzata buona per il ritorno dal liceo, io la presi più o meno nel modo in cui quelli che studiano lo zen ascoltano un maestro che ti chiede che suono ha una sola mano che applaude.
Voglio dire, non l’ho pestato perché a quei tempi aveva un senso. Avrei persino potuto dirglielo io. Forse è stato qualche anno dopo, riguardando Cliffhanger, che ho capito il cinema. Ritorno sempre a quei momenti: Michael Rooker incontra Sly Stallone sul ciglio di una montagna, lo appende al bordo. Sly non oppone resistenza. Dice “se devi farlo, fallo.” Michael Rooker risponde “No. Sconterai vivendo.” Mi dispiace tirar fuori sempre le stesse menate, ma se non mi fosse arrivata in faccia tutta questa epica al momento giusto magari ora sarei uno di quelli che aggiungono screenshot in bianco e nero di oscuri film francesi, e per me oscuri significherebbe film realmente OSCURI e non normalissimi film di Godard o quel che sono, insomma. Ecco. invece no, quello che mi è toccato in sorte è continuare a fare calzate in vita mia e Michael Rooker che mi tiene sul bordo di un burrone, poi mi lascia e dice “No. Sconterai vivendo.”. Chiunque, arrivato alla fine di questo capoverso, ha il diritto di chiedersi senz’altro di che cazzo sto parlando. A costoro non è dedicato il prossimo capoverso.
Fu davvero molto brutto vedere The Blair Witch Project. A me arrivò con lo spiegone già pronto e confezionato, come credo a quasi chiunque altro l’abbia visto in Italia. Viene spinto come autentico, pompato da un budget pubblicitario che è venti volte il costo del film, incassa una cifra lorda che è tipo cinquecento volte il budget complessivo. Lo passarono, in Italia, gli stessi giorni della versione integrale (te piacerebbe) delL’esorcista. A vedere Blair Witch Project saltando L’esorcista al cinema, per quanto stronza possa sembrare la versione integrale (te piacerebbe) e andandoci comunque la sera precedente e la successiva dimostri di non capire un cazzo di cinema a prescindere, e a quei tempi non sapevamo che avrebbe dato il via a un genere (ok, c’era stato quell’altro film, ma i Cloverfield e i REC eccetera sono usciti fuori per via di TBWP). Il found footage è lo sciopero della morte al lavoro? La serrata della morte? CHE NE SO. Qualche anno dopo Renny Harlin passò alla regia di un prequel dell’Esorcista strappato di mano a Paul Schrader; a quel punto il tempo delle vacche grasse era passato. Renny Harlin non s’è più ripreso, dal punto di vista commerciale: continua a fare cinema, stringe i denti, passa da un progetto all’altro e se la sgavagna alla meno peggio. Il suo prossimo progetto si chiamerà Hercules: The Legend Begins (Scott Adkins seppellito in mezzo al cast) e spero tanto di avere scuse che mi impediranno di. Dopo 5 Days of War, comunque bello e tenace, Harlin mette mano al suo Blair Witch Project.
httpv://www.youtube.com/watch?v=FqfQupAZmDY
Il quale parte da una storia vera: nel 1959 nove alpinisti vengono ritrovati morti sugli Urali, in condizioni molto sospette. La pagina Wiki è tipo lunghissima, vale a dire che c’è qualche centinaio di nerd che si sono spaccati la testa a pensare a cosa sia successo davvero. La storia del film è che degli studenti americani se ne vanno sul luogo del disastro per trovare elementi aggiuntivi. Il film è una palla, scusate se lo dico così: il numero di found footage che mi sono piaciuti davvero si conta sulle dita della mano di Capitan Uncino, vale a dire il solo Diary of the Dead. Disciplina. The Dyatlov Pass Incident non alza la posta. Non è nemmeno un vero found footage, diciamo così: sta più in questa zona di mezzo tipo abbiamo una troupe figa e facciamo il video delle medie, prendiamo un aereo e andiamo a guardare manco so io cosa, vedrai che là a un certo punto ci saranno le caverne. Alcuni artifici sono davvero molto noiosi, alcune cose sono da prendere per fede. La cosa positiva: Renny Harlin è Renny Harlin: ha fatto un Esorcista, ha fatto un Nightmare, ha girato capolavori. Questo vuol dire che quando il film parte, non me ne vogliano quelli degli spoiler, il film parte. Non ci sono menate vedo-non-vedo alla Paranormal Activity o oscure ipotesi avvalla-complotti stile M5S; almeno questo ce lo risparmiamo. La cosa negativa: il film dura un’ora e quaranta e parte a mezz’ora dalla fine. Prima c’è un’ora e dieci di gente che si gratta il culo, cammina in mezzo alla neve, ventila ipotesi su che cosa sia successo a questi poveri alpinisti e poco altro. Quando arrivi al momento in cui succedono le cose, ti aspetti come minimo il Cristo e la Madonna e ti trovi in mano il prefinale di Cloverfield a dire molto. Gli attori non aiutano, ma non è colpa loro: quando stai vedendo un film diretto da Renny Harlin E ambientato sulle montagne E ti stai annoiando, c’è semplicemente da farsi delle domande e appendere la tua favella al chiodo. E allora The Dyatlov Pass Incident può diventare la morte del cinema al lavoro. La metterei giù diversa se avessi qualche appiglio, ma guardarsi The Dyatlov Pass Incident è una gran rottura di coglioni anche per un cultore di Renny Harlin. Una cosa che, per dire, in film se vuoi imperfetti tipo 12 Round non ti succedeva. Di romperti i coglioni. Immagino che, anche in questo caso, sconteremo vivendo.
DVD-quote:
“Il peggior Renny Harlin di sempre, saranno contenti quelli che hanno iniziato a stroncare ai tempi di Corsari“
Wim Diesel, i400calci.com
Cliffhanger? Lo visto con un gruppo di amici che fanno alpinismo, non abbiamo mai riso tanto…È come far vedere SpeedRacer a un gruppo di spettatori di F1, presentandolo come una gara reale. Perchè il livello di realismo di Cliffhanger è quello, praticamente fantasy puro, nemmeno provarci.
Detto ciò, i found footage che mi sono piaciuti io li conto sulla mama di “Gigi l’ex-addetto alla sega circolare”. E penso di aver detto tutto.
P.S. Piacciono alpinismo e storie vere ? Si guardi “la morte sospesa”, fatto davvero bene.
Sarà che non odio completamente i found footage e aspetto (e spero) che prima o poi ne arrivi uno fatto bene. Però questo non mi era dispiaciuto del tutto: almeno i mostriciattoli mutanti si vedono mille volte meglio rispetto ai coetanei russi di quella merda di Chernobyl Diaries (Oren Peli cacca). Certo, è pieno di stereotipi e la prima ora è veramente standard (presentazione personaggi, vecchio che dice che se andranno là moriranno tutti, presagini vari e nonna russa che racconta tutta la storiella per farci capire di che stiamo parlando) però, e qui sono d’accordissimo con te Wim, quando ingrana, non è per niente male. Tipo un 6 meno meno (toh, un 5 e mezzo), sperando in qualcosa di meglio un giorno. Anche se, come si dice dalle mie parti, chi vive sperando muore cagando…
@mauro: consiglio ‘grido di pietra’ di herzog…
@Giacomo Un found footage fatto bene e’ il segmento Safe heaven di V/H/S/2.
Questa stronzata lo spenta dopo 10 min una settiman fa.
@Mauro E DAI SU CRISTO MA VIA Michael Rooker dice “sconterai vivendo” e te mi sbatti in faccia IL REALISMO. ti sembra corretto? ti sembra sensato? ti sembra che tu stia dando un contributo al cinema?
@mauro: consiglio ‘grido di pietra’ di herzog… non il massimo ma immagini del cerro torre assolutamente fantastiche
@Michael Jail Black: completamente d’accordo. L’episodio “Safe Haven” è spettacolare. Questo è un filmetto senza infamia e senza lode per passare un’oretta e mezza. Non ho gridato al capolavoro, anzi, non ho intenzione di difendere alla morte questo horrorino. Ma ho visto assolutamente di peggio (tipo Alone with Her o quella merda senza motivazione di esistere di The Devil Inside). Ho guardato più volentieri questo di The Bay di Levinson (altra merda).
Non mi è piacituo. Proprio niente niente.
Quando è sbucato fuori Philadelphia Experiment mi sono detto: WTF.
Troppo poco all’inizio, troppo TROPPO alla fine.
Se volete leggere una brutta recensione, scritta male e tecnicamente approssimativa, accomodatevi:
http://bloggeroccasionale.blogspot.com
;-P
@wim
la tua dichiarazione di amore per il cinema mi ha fatto piangere, poveretti quelli che non capiscono cosa hanno significato Stallone, Cliffhanger e compagnia bella per la nostra generazione.
Circa il POV, su questo sito si è esaltato End Of Watch, che per me è una sòla, al pari di The Trollhunter, Rec 123 etc. I
Leggo di gente che va a vedere un film con Stallone per il realismo, per di più accompagnata da consulenti del settore, e poi consiglia Herzog.
Ho sbagliato sito?
Ora cancello tutti i commenti e ricominciamo, ok?
Cliffhanger è nella mia Stallone top 3, l’ho visto un numero indecente di volte, capolavoro e basta.
Capitolo FF, l’unico che mi sia realmente piaciuto è TrollHunter. Per il resto qualche meh (REC, Cloverfield ed un paio d’altri) e molte schifezze.
concordo con TerenceHell. cliffhanger è un fottuto capolavoro, e anche dal punto di vista del realismo penso che ci sia di molto peggio in giro. cioè almeno lì non c’è cgi!
e sui found footage, genere che odio, devo dire di aver apprezzato il già citato troll hunter, i due rec e anche end of watch. diary of the dead va dritto dritto nel cestone di quelli che mi hanno fatto Schifo Al Cazzo.
questo di harlin non credo lo guarderò. e anche l’hercules di harlin mi ispira molto poco. mi pare decisamente più intrigante quello con The Rock (nonostante il risibile regista)
nanni leggi bene, io sono un altro, quello che voleva il realismo da sly è un altro ancora, grido di pietra non é guei realistico ma se a uno piace la montagna ci sono immagini stupende del cerro torre ( se volete vedere un herzog di montagna vedetevi gasherbrum), ciao
Infatti. Al massimo, per restare in tema, poteva uscirsene con: “Driven? L’ho visto con un gruppo di amici che fanno automobilismo, non abbiamo mai riso tanto”. Almeno quello non era un capolavoro. Mentre Cliffhanger è un film della madonna di cui conservo con adorazione la vhs ereditata.
Discorso found footage=merda fatto innumerevoli volte ormai, di quelli recenti premio The Bay e End Of Watch. The Bay lo tengo pure come esempio contro questo della rece. Anche lì uno che sa il fatto suo, realizza un ff atipico dove spesso qualcosa succede (e non solo negli ultimi 20 minuti). Di qua, stando alla rece, solita percentuale di non succede un cazzo/succede di tutto+si vede confuso.
Ho visto giusto qualche clip e tutta quella prima parte pallosa di cui si parla si intuisce già da lì: tizia che parla, bianco, tizia che parla, bianco. C’è poi unaltra clip dove due stanno in un -boh- laboratorio (?) e si scorgono delle cose incazzate ma è tutto buio.
Safe Heaven poi, manco devo stare a spiegarlo che è il mio preferito. Timo e Gareth Huw regnano.
Spezzo una lancia in favore di Mauro: mio padre, che in quanto a gusti cinematografici è decisamente calcista ma è anche un istruttore di alpinismo, a suo tempo ha odiato Cliffhanger proprio perché era troppo “dentro” il soggetto per riuscire a fregarsene dei passaggi implausibili, pur sapendo di essere davanti a un genere di film spesso implausibile di default. Quando un film si focalizza su una materia precisa – e tu di quella materia sei esperto e magari ti sta anche a cuore, quindi è “roba tua” – la tua sospensione dell’incredulità deve lavorare doppio per accettare qualsiasi libertà la storia si prenda.
(comunque Grido di Pietra è un film di Herzog un po’ sui generis, accessibilissimo anche alla me stessa undicenne che lo vide al cinema all’aperto; presenta il classico conflitto tra scuole di pensiero caro a tante storie di arti marziali, solo che invece di mazzularsi i due alpinisti dalle filosofie opposte si sfidano a salire il Cerro Torre, ecco)
per un attimo, solo per un attimo, non avendo letto i commenti precedenti e non avendo visto V/H/S 2, ho cercato safe heaven su youtube e ho trovato questo: http://www.youtube.com/watch?v=mj6i_Z1Srsw
mi è venuta una bruttissima sensazione di freddo interiore.
ora comunque recupero V/H/S (per vie rigorosamente LEGALI, non sia mai!), per non incorrere mai più in clamorosi equivoci di questo tipo.
@poggy: si, ma a ben vedere anche grido di pietra era pieno di svaccate alpinistiche, anche se va detto che herzog lo diresse soltanto (caso unico nella sua filmografia). Guarda gasherbrum, documentario con messner in cui il werner dovette consegnare a lui la cinepresa perche a “solo” 6500 metri si beccó il mal di montagna e non poté concludere la traversata…
@nanni: mi viene quasi da domandarti perché non fate una bella rassegnazza di film di montagna? non so perché ma mi sembra un genere affine alle arti marziali…
A Cliffahnger non si può non volere bene e rosico ancora per il fatto che certe pietre miliari appartengano ancora a Cecchi Gori (si quello che si piombava la Marini e ha mandato in vacca la Fiorentina) e chissà quando avrò il piacere di vederlo finalmente in bluray e pensionare il VHS…
Come spunto di riflessione su montagna-film-realismo vi ricordo dell’esistenza di Vertical Limit: 120 minuti di MACCOSA nei quali Robin di Batman & Robin scala il K2 con la nitroglicerina nello zaino per salvare la sorella…e ho detto tutto.
A confronto Cliffahnger ha lo stesso realismo di un documentario del National Geograpich…
Vi ricordo anche di Assassinio sull’Eigher che non decolla mai se non negli ultimi 20 minuti per la presenza scenica di Clint.
Concordo invece quando si parla di La Morte Sospesa = realismo.
Ps: il found footage mi ha sfrangato i maroni sin dai tempi di Cloverfield e, a parte qualche raro caso recente (vedi i due V/H/S) non viene usato neanche bene in ambito horror che dovrebbe essere il genere che si presta meglio.
Ps2: 12 rounds per lo meno era una MACCOSA dietro l’altro ma per lo meno non ti induceva a premere il FastForward sul telecomando.
Scusa Wim che vuol dire esattamente “e’ la morte al lavoro”? Io credo che avrei guardato il compagno con sguardo interrogativo e mi sarei rituffato nell’ultima opera di R.A. Salvatore.
@Gerry Scott
Mitico Vertical Limit!!!!
Già i primi 5 minuti ambientati nel canyon non lasciavano presagire niente di buono: il ragazzo che si mette a fare le foto con la reflex alla peggior aquila fatta in computer grafica della storia mentre sta scalando indisturbato…
Da li in poi una serie di scene dove alpinisti improvvisati compiono azioni senza senso, su tutte gli scalatori arruolati per la missione suicida con le motivazioni più assurde…
Oltre a Cliffangher ti segnalò che grazie a Vittorio Cecchi Gori non possiamo godere dell’hd per alcune “opera minori di registi alle prime armi” quali: Carlito’s Way di De Palma, Seven di Fincher, Heat di Mann…a meno che non ti accontenti dell’import senza la lingua italiota…
@nanni
Ti devo 10 sterle per la scommessa Harrison Ford -presidente in Exp3. Ciao
io ho amato svariate cose che qua son state buttate nel cesso, a cominciare da Vertical Limit, Bill Paxton scopami, scott glenn scopami, Martin Campbell scopami, passando per Driven (capolavoro, assoluto, totale) e tutti gli herzog citati. ecco. MH.
Ma Man bites dog può essere considerato come found footage? perchè quello mi è piaciuto molto ed è molto calcistico secondo me
@oboe: bravissimo, la risposta e’ si’, ma all’epoca si mischio’ molto col mockumentary e non lancio’ nessuna moda.
“…il numero di found footage che mi sono piaciuti davvero si conta sulle dita della mano di Capitan Uncino”….evidentemente non hai visto Troll Hunter ;)…(ok è più un mockumentary, ma siamo lì dai, rimane il fatto che merita)….ah anche Chronicle meritava!
Oboe@ Probabilmente parlare de Il cameraman e l’assassino avrebbe aiutato a capire di quale film si trattasse…invece di giocare all’anglofilo pretenzioso
Come found footage, Europa Report (pur se lento) non era male. Invece per il realismo sulla montagna Nordwand di Stölzl é praticamente il racconto passò passo dell’impresa (con poche, trascurabili, licenze) e l’ho trovato molto bello.
The Blair Witch Project, l’assoluta frittata con meno uova in assoluto.
Tratto da una storia vera però.
Se avessi voluto essere pretenzioso l’avrei chiamato C’est arrivé près de chez vous, ma un amico me lo ha passato con il titolo inglese e me lo ricordavo con quello. comunque curioso come i tre titoli nelle tre lingue non c’entrino un cazzo l’uno con l’altro.
visto ieri. concordo pienamente, una rottura di coglioni totale, in cui l’apice del tentativo di introspezione è uno che dice “in quello zaino ho tutto quello che mi servirebbe per anni. chi altro potrebbe dirlo?”.
la vecchia sperduta nel pieno outback russo che sa l’inglese, persino la consecutio…
pompano sul found footage inquadrando sempre la tettona che tiene il microfono, poi alla fine salta tutto il meccanismo del found footage..
ho riso solo una volta, quando vanno al pub la sera prima di partire.
barista: “ah, andate a [nome luogo russo]? allora dovete bere assolutamente questo!]
uno degli ammerregani: “perchè ce lo dai?”
barista: “perchè l’han preso loro” (indica foto degli uralisti morti)
un ammerregano: “brutto presagio..”
un altro: “no, è solo una coincidenza…”
no, testa di cazzo, non è una coincidenza, ti ha appena detto che ve lo dà perchè l’han preso gli altri, proprio per quello, testa di cazzo. che cazzo di coincidenza sarebbe? oppure è una coincidenza andare nell’unico pub nel raggio di 20.000 km dal passo della muerte??
sul resto non spoilero
Giuro che avevo letto Dytalov
Se poi vogliamo aggiungere una piccola nota: chi, come me, in russia ci ha viaggiato in lungo e in largo non può fare a meno di storcere il naso, quando vengono propinati questi elementi:
1. gente che parla perfettamente inglese, trovata in mezzo alla strada. In russia se non conosci il russo, non ti muovi. In inglese è molto se riesci a parlare con qualcuno a Mosca. Nei paesini sei fottuto.
Sarebbe stato molto più realistico se avessero avuto nel loro gruppo una guida locale che potesse fungere da traduttore per il resto del gruppo.
2. bar: i bar sono cosa rarissima, soprattutto se li concepisci come sono da noi in occidente. La gente si compera vodka e birra e se la bevono in casa, non si ritrovano al bar. E soprattutto non si trova un oste che parla tranquillamente in americano. :D
3. Il massimo era la vecchia che raccontava la storia degli alpinisti con un leggero accento british :-P
4. Non ho capito la storia della lingua estirpata e ritrovata (?!?). Perche?
Recuperato l’altra sera, quando ormai il peggior Renny Harlin di sempre è già diventato il suo Hercules. Devo dire che, pur riconoscendo tutti i difetti citati, non mi è dispiaciuto: come dice anche la rece, al contrario dei ragazzetti Harlin mette una certa sapienza nella costruzione delle scene, con una bella atmosfera da horror anni ’90 a stemperare le forzature del found footage. Anche il finale col twistone da Twilight Zone m’ha sollazzato. Per gli appassionati di gomblotti un onesto b-movie, dai.