Un applauso a chi ha pensato “Cani sciolti”.
Anche se 2 Guns ricorda il titolo originale di The Killer (in italiano letteralmente vorrebbe dire: “Due proiettili eroici”) e opera una raffinatissima metonimia tra protagonisti e oggetti che li definiscono, in grado certamente di affascinare i più raffinati cultori della retorica che solitamente affollano le sale dei film action, Cani sciolti ha un che di sbrigativo, spiccio, anni ‘80 e “dai! ci siamo capiti” che calza molto bene questo film spiccio e sbrigativo che sa bene come farsi capire.
Come l’hanno pensato? Chi se ne è uscito? E in seguito a quale ragionamento? “Mah… A me questi me parono come du’ cani sciorti….”?? Non lo sapremo mai.
Passiamo al film.
Il cane sciolto #1 (Washington Denzel) è un poliziotto infiltrato nel cartello della droga, il cane sciolto #2 (Wahlberg Mark) è un militare anch’esso sotto copertura. Si scopriranno a vicenda dopo poco, si sopporteranno ancora meno sotto sotto amandosi profondamente e, in una storia in cui le sparatorie sostituiscono eccitati amplessi, cercheranno di fregare tutti quanti: cartello della droga messicano e intelligence americana (più occasionalmente la marina militare simboleggiata dalla faccia sempre plastica e duttile del proverbiale Fred Ward).
Poliziotto bianco e poliziotto nero costretti a stare insieme e stupiti da quanto si piacciano e lavorino bene, la pietra che fonda l’America contemporanea a ruoli invertiti: il nero calmo, esperto e riflessivo, con una vita sentimentale e qualcosa da mettere in salvo, il bianco giovane (giovane Mark Wahlberg???), impulsivo, dalla parlata veloce e dalle battute leste.
Senza nemmeno volere un briciolo della vera epica di John Woo (a cui, titolo a parte, il film guarda palesemente non tanto per l’ironia quanto per lo stile iperbolico) Baltasar Kormakur, un islandese con nome da mago di trama fantasy appartenente ad una saga di libri molto venduta che ha provato a diventare franchise cinematografico ma che dopo il flop del primo film non è proseguita lasciando mille storie in sospeso per sempre, sa come ci si diverte a fare questi film e tanto basta.
Insomma Cani sciolti è come un arrivo all’ultimo momento fatto in una decappottabile rossa, piena di soldi in mezzo al deserto messicano, qualcosa di epico che ride della propria epica e mira solo alla soddisfazione immediata, che poi è quello che ad oggi fa il cinema d’azione più coerente, duro e puro. Una volta era visione politica, era restaurazione, era un modo per combattere i nemici freddi e di promuovere uno stile di vita, oggi nei casi migliori e più riusciti invece è serie B pura, solo intreccio, azione, piacere del momento e one-line che fanno ridere. Tutto necessariamente per un pubblico di nicchia che se ne intende e mai per la massa. Quanto incasserà Cani sciolti? Niente, che volete che incassi un film così!? Robetta. Molto home video, un buon passaggio tv e una valanga di TeraByte non autorizzati che viaggiano sui circuiti torrent e ed2k.
Come anche Escape Plan, Cani sciolti è il simbolo di un cinema che vuole essere come una volta, in questo non troppo diverso nemmeno da Machete, che vuole ricordare un’altra epoca del cinema e farlo con molto gusto, molta ironia e molta voglia di distanziarsi dal cinema che in questo momento sul serio va per la maggiore, quello che incassa davvero, genera sequel milionari e via dicendo. E’ insomma cinema di nicchia, roba per pochi e in un certo senso paradossalmente molto raffinata. Vai a vedere un film di auto che si scontrano male, cazzottoni in faccia e spari vari anche per amicizia (si, si, accade! Per scherzare ci si spara addosso. E giù a ridere poi…) e ti ritrovi in una nicchia raffinata ed elitaria. Come tutto ciò sia accaduto qualcuno poi lo spiegherà ma intanto è un fatto.
In questo buddy movie in cui la battuta principe è la minaccia, in cui tutti si minacciano continuamente con la gioia dell’iperbole, con una fanciullesca ilarità nel mostrare e farsi mostrare pene inaudite come essere martoriati da un toro, c’è quello che esalta il pubblico più affezionato al genere: una schietta sincerità e un’onesta adesione ai principi cardine dell’action.
Con un disprezzo assoluto per la solidità della sceneggiatura Cani sciolti mette in realtà in scena solo due cose: facce e facce che prendono cazzotti. I denti d’oro finti di Denzel Washington e le guance butterate di Edward James Olson, le rughe antiespressive ma molto marziali di Fred Ward e il culo dell’unica donna del cast. Un film di “tipi” da film action che fanno cose da film action, i fatti che poi li portano ad incontrarsi e scontrarsi sono assolutamente marginali, conta solo esserci ora e fare queste cose senza pensare alla prossima sequenza.
Io non so cosa vi aspettiate voi ma qui hanno messo sul fuoco solo la carne e levato tutti i contorni, che non fa un pasto completo ma è senza dubbio l’essenziale. Certo si poteva realizzare qualcosa di più memorabile ma probabilmente non è più tempo per quel tipo di cinema action, non sono questi gli anni, non è questo il contesto.
Esiste una gioia indubbia nel rapido consumo di qualcosa di appropriato e soddisfacente. Aspettatevi nulla più di questo.
Dvd-quote suggerita:
“Roba da intenditori”
Jackie Lang, i400calci.com
Quale sarebbe la saga fantasy?
Il film mi incuriosiva molto e sono d’accordo con te Jackie sul nuovo ritorno in auge dell’action vecchio stampo. Ci inserirei anche Jack Reacher oltre a Escape Plan and co.
Sul regista, “un islandese con nome da mago di trama fantasy appartenente ad una saga di libri molto venduta che ha provato a diventare franchise cinematografico ma che dopo il flop del primo film non è proseguita lasciando mille storie in sospeso per sempre”, per me hai stravinto tutto.
Quando ho letto “mostrare e farsi mostrare pene” ho riso. Se era un sottile riferimento alla bromance del film, tanto di cappello. Se è un lapsus freudiano, allora è tutta un’altra faccenda…
una volta ogni eclissi lunare su Saturno viene scritto un post che travalica i limiti del rumine critico cinematografico e definisce una nuova situazione nel mondo reale e un nuovo modo di guardare ai film.
Questo è uno di quei post.
Ora i film pretestuosamente di genere (action remake degli anni ’80, nello specifico) hanno acquistato un inquadramento storico che li elegge a film di nicchia per intenditori.
Io non ci avrei pensato: bravo Jackie Lang!
Marlon: non è uno reale, ma uno ipotetico, immaginario
Cicciolina: è una frase subliminale, non la noti ma lavori nel retrobottega del tuo cervello
Taglio: thanks
c’è tutto il necessario per trascinarmi al cinema (e magari non al torrent).
Mio.
Film bellissimo e divertentissimo, per me tra i migliori dell’anno. Punti alti: Adama in versione Mexican Einstein, James Marsden in versione che schifo che mi fai, il giganteschissimo Bill Paxton, Paula Patton che esce le tette. Wahlberg e Washington non ho neanche il coraggio di parlarne tanto sono spettacolari.
Ultimi dieci/quindici minuti da rotolarsi nel prato urlando di gioia.
Quoto di brutto Stanlio.
Filmazzo, buddy movie da bei tempi con dialoghi e battute che ricordano il nostro Shaneggiatore preferito, gran ritmo, roba che esplode, morti ammazzati, deliziosamente Old School, trama minima per tenere insieme il tutto con qualche buco di cui non fotte una beneamata mazza, W&W giganti. Divertentissima figata.
Imperator’s Seal of Approval: CHECK.
Visto nel we. Ne vale la pena.
Il trailer trasudava shaneblackitudine a volontà.
Mio in settimana.
W Denzel.
W Marky Mark (meno Michael Bay, più ‘sta roba qua).
W i fottuti anni ’80.
PD: E.J. Olson?? Mi vedo costretto a mettere la faccina -_-
E tra la rece e il commento di stanlio mi avete comprato di brutto. stasera me lo sparo al cinema, e se mi pia,e mi recupero anche il resto della filmografia dell’amico islandese..
Ci stanno le sparatorie le esplosioni i personaggi carismatici spara one-liner e dei #wouldbang clamorosi; ha ragione Stanlio uno dei film dell’anno!
Mark Wahlberg mi sembra come la ragazzina un po’ bruttina che ti veniva dietro alle medie e ti faceva i favori e c’era sempre per te e ogni volta che avevi bisogno con i compiti ti dava una mano però poi noi non la si cagava di striscio preferendo la compagnia di quella con le tette grosse; personalmente sto li sempre a incensare uno come Statham(ragazza con tette grosse) che non fa un film decente da non so quanto e mai una parola buona per Mark(che ultimamente fa solo film che mi piacciono)…
#teampollisparati (e affanculo gli animalisti)
Ma il film e’ tratto da un fumetto…?
Ecco… io avrei preferito vedere Sly e Arnold in un film del genere piuttosto che EP… dico una stronzata?
E poi gli incassi non sono mica male.
Concordo con biscott su whalberg. pian&gain, questo. transf4… whalberg spacca di brutto ormai!
Bel film, ma la Patton è un pó cagna (come attrice intendo…)
Visto ieri. Denzel e Marky enormi, con nota di merito per quest’ultimo che emana figaggine, stronzaggine, one-liners, proiettili in dalla fazza a polli inermi come se non ci fosse un domani. Mi sono divertito come un bimbo dal primo all’ultimo minuto e poi…c’è Fred “Earl” Ward.
per un atimo leggendo il titolo avevo pensato a cani arrabbiati… delusione!
Il film sta incassando molto bene: forse la presunta elitarietà di questo genere di film è per l’appunto solo… presunta.
Avete una grande responsabilità. Adesso.
Avevo catalogato questo film come “Merda di capra usata”, e quindi lo avevo escluso dall’arredamento della mia camera. Ma, avendo letto quanto scrivete – anche nei commenti – è logico che io adesso abbia voglia di vederlo, cosa che accadrà questa notte. Se però mi farà cacare asini con la cresta bionda, o anche solo un paio di zebre, beh ! Cazzo, non ve la farò passare liscia. Non questa volta.
Non vorrei ritrovarmi davanti un film dove i due donzelli sono amiconi e tutto si risolve in una serie di giochetti da commediola action. come quelle di Mel Gibson quando aveva il codino.
Cordialmente, Ciobin
#FreeCobra80
Alex9: in realtà il film in patria si è ripagato di poco. E’ costato 61 milioni e ha incassato 75. Poi è chiaro che è roba fatta ben sapendo che esce in diversi mercati nel mondo e non c’è solo l’incasso domestico ma del resto nessuno ha detto che va in perdita (anzi) ma che col giro del cinema non farà chissà che incassi, questo genere di film va un po’ sopra il budget e poi dilaga con l’home video e la tv.
@ Jackie e io che speravo in qualche chicca fantasy che magari mi ero perso…
Tra l’altro la decapottabile rossa nel deserto messicano a me ha fatto pensare a dal tramonto all’alba, quindi schiaccio un cinque altissimo a jackie.
@alex9: non so se ti confondi con quello, ma Cani Sciolti si e’ fatto la fama di film che stava guadagnando bene perché nel weekend che usci’ sembrava fosse scontato che in testa agli incassi ci sarebbe andato I Puffi 2, e invece no. Ma numeri alla mano si parlava di cifre non proprio esaltanti, e piu’ che altro di gran fiasco dei Puffi.
Ci sarebbe tutto il sottotesto omosessuale…
http://prontoallaresa.blogspot.it/2013/10/cani-sciolti-vs-la-vita-di-adele.html
Mah. Al giorno d’oggi o due maschi si dicono “vaffanculo” e non si rivolgono piu’ la parola o la gente ci vede subito il sottotesto omosessuale.
Mark per favore scegli un’altro nome visto che col nick Mark c’ero prima io, grazie.
@tutti
vaffanculo e non rivolgetimi + la parola!
In realtà Cani Sciolti ha incassato un bel po’ (o comunque non ha floppato) sia in America che nel resto del mondo, e questo è un bene per il genere! Ma è un peccato vedere contemporaneamente film simili come Escape Plan che vanno verso un probabile flop e che meritavano anch’essi attenzione da parte del pubblico. O forse anche più attenzione visto che il trailer di Cani Sciolti onestamente non mi ispira per niente, ma vista la rece e i commenti gli daró subito una chance. Ovvio che parliamo di incassi non da capogiro, ma incassi sopra i 100 milioni sono già tanta roba per questo genere.
Comunque questa differenza di incassi tra Cani Sciolti ed Escape Plan mi conferma ancora una volta che un film spesso viene scelto più in base alla coppia di protagonisti che al resto…
Cani sciolti si è ripagato il budget, che è diverso, e ora comincia ad andare in positivo.
Sia chiaro, incasserà, perchè ci sono altri mercati dopo l’america ma non farà le cifre serie. Ci potrebbe arrivare con home video e diritti tv, ma come si diceva quella è un’altra storia.
Ok, cifre ufficiali alla mano: Cani sciolti ha esordito con un incasso di 27 milioni ad agosto, arrivando primo.
Con le stesse cifre, un mese prima sarebbe arrivato a malapena terzo e nessuno se lo sarebbe inculato.
@ Mark (il secondo arrivato? XD): A me sta cosa dei sottotesti omosessuali mi ha stancato da un po’. Se uno è gay e si fa i suoi film sui protagonisti della roba che vede in video ovviamente va tutto bene. Del resto pure io mi faccio i miei, ma so che sono film tutti miei. So che non è affatto così.
Ma questo inisistere nel volere vedere ammiccamenti sessuali dove gli appigli non esistono è una roba allucinante.
Anche perché mi viene da dire che oggi gli omosessuali possono essere solo giovani e carucci. Se Sly e Arnold avessero avuto 30 anni in meno sono sicuro che qualcuno si sarebbe tirato fuori qualche gioco di inculate fra loro due. Ma ormai sono vecchi e quindi fuori dagli sguardi sessualmente interessati di chi ha il ghiribizzo. Quindi lì sono eterosessuali e nessuno si pone il problema, qui i protagonisti sono omosessuali più che altro perché una parte del pubblico maschile li trova sessualmente attraenti.
Sempre la solita storia, se i cavalli immaginassero un Dio, questo avrebbe forma di cavallo.
non è omosessualità, noi ci si scherza spacciandola per tale ma è bromance, cioè è uomini che stanno molto meglio insieme di quanto non stiano con le donne, la concorrenza nel medesimo personaggio di un’attrazione sessuale per le donne ma un affetto sincero solo per l’altro uomo che del resto ricambia.
Eccoci ci mancava la solita cazzata dell’omosessualità. E’ un film di spari, botte ed esplosioni, con un po’ di tette e culo (di qualità) di contorno. Se uno vuole immaginarsi qualche inculata dietro le quinte faccia pure, ma non ci bacate la fava a noi coi sottotesti vari. Probabilmente questa gente coi propri amici comunica gesticolando e scambiandosi sguardi virili in cagnesco.
scommetto che prima di commentare non hai controllato che nei commenti già postati ci fosse già una risposta alle tue affermazioni. Non hai controllato nemmeno l’ultimo commento prima del tuo scommetto
Non capisco come si possa definire di nicchia un film che incasserà più di 100 milioni worldwide… ripagare a stento il proprio budget è una cosa diversa dall’essere di nicchia!
@pilloledicinema: Non capisco la polemica sull’aspetto fisico. Dalla notte dei tempi al cinema i protagonisti delle storie d’amore sono tendenzialmente belli e tendenzialmente giovani: che sia una storia etero (Titanic con De Vito e Melissa McCarthy te lo immagini?) o omo (La vita di Adele con la Streep e Kathy Bathes?) gli attori sono sempre dei figaccioni. Allora è ovvio che un film con protagonisti maschili giovani e belli abbia più probabilità di essere letto come storia omosessuale implicita rispetto a film con protagonisti settantenni. Bada bene: ho detto maggiore probabilità di essere letto così, non vuol dire che lo sia effettivamente.
By the way: che le manifestazioni più nette di cameratismo e virilità abbiano spesso una traccia implicita di omosessualità è noto da tempo. Angolo storico: indovinate i gusti sessuali delle virilissime camicie grigie tedesche (non certo fighette) prima della pulizia fatta da Hitler? E il sottotesto di film come 300 o top gun?
E’ di nicchia per il semplice fatto che questo tipo di cinema, che una volta era di massa ora è per un pubblico decisamente più ristretto. Poi certo c’è sempre qualcosa ancor più di nicchia, che incassa ancora meno, ma il punto è che l’action duro e puro di oggi si misura in su altre scale e ha un pubblico non mainstream ma selezionato e fedele, quando ieri Rambo era il campione d’incassi dell’annata.
@alex9: il fatto e’ che a un certo punto perdere tempo a indicare tracce di omosessualita’ in roba di questo genere e’ rilevante quanto indicare il primo con una canna in mano e trovare tracce di dipendenza da crack.
Infatti il mio commento non era assolutamente riferito alla recensione, che condivido al 100%, ma era in risposta al post di RRobe linkato da Mark.
Detto questo: nello specifico credo che Recchioni stesse strumentalizzando un’ovvietà puramente per stroncare “La vita di Adele”.
@benve: whoa, ti ho risposto prima di leggerti
Scusate vado un attimo off topic, visto che siamo nella settimana di Halloween, per segnalare il trailer di questo corto con il sobrio Larry Fessenden http://www.youtube.com/watch?v=USR8sq1F-kE. Potrebbe essere figo o potrebbe essere una cagatona (molto probabile, visto che non si vede una sega nulla dal trailer). Intanto il poster non è niente male http://horrornews.net/wp-content/uploads/2013/10/gray-matter-poster.jpg
Mi avete fatto venire in mente
questa cosa qui http://www.youtube.com/watch?v=UZnL_el8Ays
Più buddy movie questo di Escape Plan. Il buon vecchio genere 48 ore non passa mai di moda. Certo una volta li scrivevano dei geni.
beh beh, bellino devo dire. divertente, simpatico. peccato si sputtani la sparatoria finale.
e secondo me l’avessero fatto serio sarebbe venuto meglio.
e whalberg all’inizio che fa il pazzo tipo mel gibson da giovane sta sul culo proprio tanto, per fortuna smette presto.
più che buono, dai.
Visto. Il grosso pregio è la consapevolezza di avere una sceneggiatura più forzata e tamarra di un episodio di Lupin III, e di lasciar perdere spiegoni e soluzioni tappabuchi fin dall’inizio: si risolve ogni scena a forza di proiettili e poi via verso la successiva, crivellando letteralmente qualsiasi manina che si alzi a dire “maccosa?”
Il grossissimo difetto è che non lavora fino in fondo né sui personaggi (come fa Arma Letale) né sull’atmosfera (come fa 48 ore) né sulla coreografia della violenza (come fanno i primi John Woo). Si impegna fino a strappare la sufficienza in tutte le direzioni, ma senza pigiare veramente l’acceleratore da nessuna parte. Peccato, perché i due protagonisti funzionano bene insieme, solo che ci voleva un regista con più personalità per spaccare davvero lo schermo (dello stesso tizio, controllando su imdb, mi ricordo che anche Contraband mi aveva fatto più o meno la stessa impressione).
Escape Plan, con tutti i suoi limiti, per me almeno sul piano dell’entusiasmo e del crederci fino in fondo se la vince.
ma solo io penso che recchioni di cinema non capisca un’ emerita ceppa e che le sue rece facciano cagare a spruzzo?
promosso per quanto mi riguarda,della serie cose semplici ma fatte bene…se ci scappa un sequel io ci sto.
Alla fine mi sono fidato.
E ho fatto male.
Diciamo che ho cagato un asinello intero. E 8 Kg dimmerda solida di questi tempi sono sempre meglio di niente.
L’aspetto più fastidioso di questo film sono due:
1) I due imbecilli che vogliono piacere per forza, ma proprio per forza, e si dimenano e fanno gesti da pazzi così, solo per piacere ad un pubblico di bambini di 5 anni sapendo di non farcela.
2) È tirato via. Non dico che lo sia, tirato via, ma è finalizzato dando l’impressione di esserlo, come se avessero avuto voglia di arrivare in fondo presto. Questi sono i danni del montaggio fatto accazzo, dove pensi di immettere un ritmo più serrato e invece ottieni la poverata.
All’uscita dal cinema mi sono sentito dire:
“Zio Ciobin, ma si può essere più stronzi di così ?”
“No, Lucullo. Non credo sia possibile.”
“Neanche nel caso di Zampaglione ?”
“No. Zampaglione è nato stronzo, mica ci è diventato”.
Cordialmente, Ciobin.
(Nanni tranquo non mi sono dimenticato. So cosa sta subendo. Ma presto ti libereremo. Presto tornera Uomo. Mazzoleremo gli alieni. Resisti. Resisti! #FreeCobra80 )
l’ho visto anche io. L’ho trovato bellissimo, mestiere a tutto spiano sia da parte dei protagonisti (Wahlberg : Washington = Gibson : Glover) che dei comprimari. Mi abbonerei per vedere un film del genere al mese. Bravo Gandalf!
fa proprio schifo al cazzo sto coso oh, arriva esattamente allo stesso livello di merda di le belve
Schiaffi e Ciobin confermano per l’ennesima volta d non capirci una sega di action. o di cinema in generale Capolavoro non lo è manco per il cazzo ma qui abbiamo un film di genere fatto con buon mestiere sotto tutti i puni di vista, buona regia, montaggio adeguato, TANTAazione ben inscenata, una trama interessante, recitazione di buon livello e ritmo deciso. La cosa più pacco è la fotografia ed è forse l’unica grossa peca. Bocciare sto film come merda è una palese intenzione a far capire a chiunque di non capire una sega di cinema, è un buon prodotto che per la situazione odierna del genere rischia di passare per qualcosa di più ma non gliene farei una gran colpa.
Già, ho pensato la stessa cosa della fotografia.
Come si dice in questi casi, non-bella la fotografia.
[semi-cit.]
@Jackie
ma “Cane” >> “Il cane della pistola (hammer)”?
…
…nel senso che i due sparano con una certa nonscialanza…
…
…
(e magari un poco di meta-critica sulla prestazione attoriale di Marky Mark…)
#necropost