Meglio tardi che mai, si dovrebbe dire.
Lasciamo stare gli Expendables. Quello non era un film. Quello era un gran speciale Domenica In con esplosioni, in cui le più grandi star d’azione di tutti i tempi si riunivano in festa e amicizia per interpretare qualche sketch simpatico infarcito di battutine autoreferenziali, baci abbracci e calci in fazza, a cui mancavano solo risate e applausi preregistrati e Fabio Fazio. Va bene la prima volta, perché ancora ti sforzi di camuffarlo da cosa seria, e va bene la seconda in cui cedi e dai al pubblico ciò che… ciò che vuole no, non necessariamente, ma diciamo ciò che sei abbastanza sicuro che apprezzi e che ti venga tutto sommato in scioltezza. Poi basta. Conta quanto conterebbero i filmati delle inaugurazioni del Planet Hollywood se li proiettassero su grande schermo con aggiunte di sangue in CGI.
Escape Plan è quindi il primo film che vede recitare insieme Sylvester Gardenzio Stallone di anni 67, cancro ascendente tigre, e Arnold Alois Schwarzenegger di anni 66, leone ascendente robot.
Amici da quasi 40 anni, compagni di palestra, scambisti di Brigitte Nielsen, storicamente rivali, le due più grandi e importanti star della Storia del Cinema, fosse per loro in realtà avrebbero recitato volentieri insieme fin dagli anni ’80, ma questioni di ego, business e a quanto pare copioni orribili li hanno sempre tenuti separati.
Si re-incontrano in questo 2013 in cui, per via di una rincorsa iniziata prima e meglio, Sly è in posizione contrattuale più vantaggiosa. Al punto che il coinvolgimento di Arnold nel progetto è stato quasi fortuito e secondario alla firma di Sylvester sul contratto.
Si tratta quindi di un progetto rilassatissimo, con una trama classica che chiunque di loro avrebbe potuto interpretare 30 anni fa – anzi, Sly l’aveva più o meno fatto – sufficientemente rinfrescata.
Il topos è quello sempreverde dell’eroe che è il migliore al mondo in un mestiere che non avete mai sentito nominare e/o non ha senso, incastrato nella sfida più complicata della sua vita con intrighi, loscaggini e colpi di scena inclusi nel prezzo.
Quando inizia il film, vediamo il signor Ray Breslin di anni 67 (Sylvester Stallone) in galera. Se la gironzola pensieroso, poi tira un cazzotto a qualcuno per ridere e lo mettono in isolamento: lui non fa una piega. Una volta dentro, trucchi di qua e trucchi di là ed eccolo che con l’aiuto di una complice esterna evade. Una volta rintracciato e raggiunto si fa beffe della polizia che lo circonda, mostrandosi rilassato e strafottente davanti a chi gli intima di non fare una mossa perché tanto lui ormai ha fatto una telefonata importante che risolverà tutto e non si è mai visto che le forze dell’ordine americane si facciano prendere dalla fretta e dal nervosismo e facciano mosse avventate imprevedibili o che per non sbagliarsi menino qualcuno che ritengono pericoloso senza ascoltare la spiega della situazione, forse capita nel paese dove abitate VOI ma non negli Stati Uniti d’America. Puntualmente il suo aggancio arriva: è Vincent D’Onofrio, il quale ha di nuovo carta bianca per inventarsi l’accento e le mossette che gli pare per il suo personaggio che tanto a nessun altro sul set gliene fotte qualcosa basta che dica quello che c’è da dire.
E quello che c’è da dire è che – carramba! – Ray Breslin di anni 67 è un evasore da carceri di mestiere. Esatto: lui si fa mettere in galera apposta per poi evadere e dimostrare che la galera non è abbastanza sicura. Le sue motivazioni, che ci vengono spiegate a metà film, sono geniali: in pratica Breslin era un ex-avvocato dell’accusa che, dopo l’ovvio trauma familiare, ha deciso che non bastava mandare i criminali in gattabuia ma bisognava assicurarsi che non ne uscissero, per cui si è trasformato in una specie di MacGyver steroidato con scarsa voglia di vivere. Assistiamo quindi alla spiega di com’è scappato da quest’ultimo carcere di apparente massima sicurezza: la fa complicatissima, ma alla fine il problema principale è che riuscivi ad arrivare al tiro per aprire la cella allungando la mano da dentro. Che non so a casa vostra, ma sono anni ormai che anche nelle normali abitazioni dei comuni mortali mettono il tiro a un metro e mezzo dal cancello appunto per evitare questi scherzi. Boh. Ma in quanto a sospensione di incredulità questo non è niente rispetto a quando, cinque minuti dopo, scopriamo che 50 Cent interpreta un mago del computer.
La trama parte quando arriva una tipa dalla CIA e ingaggia Sly per entrare nella prigione più cazzuta dell’Universo pagandolo doppio ma aggiungendo la clausola di negargli ogni dettaglio sulla location.
Sly accetta.
La prigione è gestita da Gesù.
Il capo dei secondini è Vinnie Jones.
E uno dei prigionieri è Schwarzenegger, il quale dalla prima scena in cui compare si ruba il film e non lo restituisce più.
Ma ormai è troppo tardi per cambiare idea.
Da questo momento in poi diventa un film di coppia: Sly si tiene il personaggio cazzuto ma tristone che gli è stato appioppato e rimane più o meno a osservare mentre Arnold aggredisce ogni spiraglio di pellicola bombardandolo di carisma e battutacce come solo lui sa fare. Qui è dove capisci che il pur ottimo The Last Stand era solo riscaldamento e che a Schwarzy – che non ha paura di imbiancarsi i capelli, farsi inquadrare con quel nuovo fisico tozzo e semi-sgraziato che si ritrova e avere il secondo nome in cartellone – è bastato infondo un solo film per tornare alle sue solite, irraggiungibili vette. Bonus per gli annali: un delirante monologo in tedesco da fare invidia a Udo Kier.
E i due si scazzottano, perché è giusto e scontato: le pizze che tira Sly, vista l’anagrafe, sono incredibili per furia e potenza, ma la controfigura di Schwarzy tira fuori dal cilindro un suplex da applausi facendo pendere di nuovo la bilancia dalla parte della quercia austriaca. In generale, grazie all’ottima intesa tra Sylvester cuore e muscoli e Arnold cervello e battutacce, si ottiene un primo assaggio di quel buddy movie definitivo che ci è stato negato per trent’anni ma che, nonostante tutto, avrebbe ancora tanto da regalare.
Escape Plan è un film concettualmente datato e consapevole, ben felice di sfruttare il target oggi limitato di due ex-superstar in età da pensione e tirare fuori il massimo da loro e da caratteristi di contorno scelti con mira da cecchini, da un Jim Caviezel cattivo solido, viscido ed elegante a un Vinnie Jones in gran forma, e là dove qualcuno ai piani alti avrà imposto 50 Cent si controbilancia dando un ruolo inutilissimo nientemeno che a Sam Neill (a meno che non sia considerabile come una specie di sottile inside joke il fargli fare il “dottore di dinosauri”). Mikael Håfström è il tipo di regista che gira con entusiasmo qualsiasi stronzata gli sventoli sotto il naso, e qua non fa differenza: aiutato da uno script che, adattato a due star non più atleticissime, punta tutto su strategia e tensione e distribuisce con sapienza ogni svolta, tiene un ritmo impeccabile che fa volare le quasi due ore di durata e si adatta alla grande a un tipo di cinema old school in cui gli unici virtuosismi sono quelli di puro carisma e non c’è neanche bisogno di troppe esplosioni quando puoi fare un primissimo piano sugli occhi di ghiaccio dell’ex-Terminator e farlo smitragliare una dozzina di scagnozzi da fermo.
Insomma: questo è un film, cazzo.
Non ha pretese ed è tutt’altro che memorabile, ma fa il suo sporco dovere con impegno e passione e non si adagia un solo secondo sulla gloria passata dei suoi protagonisti.
Rimane serio, rispettoso, tutto sommato minimale e un po’ grezzo, felicissimo di recuperare dosi abbondanti di cliché risaputi e infilare un numero abbondante di scazzottate senza motivo, ma non è mai svogliato e non tratta mai il suo pubblico da imbecille.
Perché ormai siamo già stati accontentati con una parata dei nostri attori preferiti: ora è il momento di fare le cose sul serio, e usarne meno ma usarli giusti e usarli bene.
E questa, finché dura, è la strada giusta.
DVD-quote:
“Una lezione di vera old school”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
Detto questo, nei commenti scrivete SPOILER e spiegatemi tutti i colpi di scena perché io non ci ho capito una sega.
Il primo paragrafo costituisce la ritrattazione più clamorosa della storia.
Subito dopo ci sono quella di Galileo e le armi chimiche in Iraq…
@Nanni Ma… non sei più tu :'( Non ti riconosco :'(
(Se non puoi parlare liberamente, basta che metti una x in un prossimo commento… vedrò di mettere insieme un manipolo di valorosi per liberarti)
Boh, io gli do un 6. Arnie e’ stato grandioso, dispiace che abbia perso tanti anni in una cosa di poco conto come governare la California. Jim Caviezel bravissimo, Sly un po’ sottotono anche se e’ l’unico dei due protagonisti a far volare cazzottoni per tutto il film. A me non ha trasmesso tensione ed e’ tutto un po’ inverosimile. Alla fine non mi sono annoiato ma neanche esaltato, a mio parere meglio le prove soliste dei due.
Ho gradito molto tutta la prima parte del film e pure quella finale. Ma nel mezzo un minimo di approfondimento psicologico potevano mettercelo, no?? Si esatto…APPROFONDIMENTO PSICOLOGICO! che so, quanto si soffre dentro a quelle gabbie di plexiglass? E le guardie in maschera? ? diteci qualcosa di loro!! Vabbè. . per il resto intrattiene bene e il tempo in sala è volato via che è un piacere. Loro due splendidi! E questa differenza fra arnold e sly non l’ho notata, erano entrambi in pallissima. Buon prodotto ma si può di molto migliorare. Ps. Nanni, era il film che aspettavi da una vita oppure pensi che si poteva fare di meglio e ti è rimasta un pizzico di delusione? Per me la seconda.
Come dice Dan è un film da 6… cioè…6!!! Abbiamo aspettato 30 anni per un sei? ?
@Nanni dimmi che è una trollata, ti prego. E che tra un paio d’ore esce la vera rece.
Soddisfatto. Non avevo grandi pretese, ok, ma sono uscito soddisfatto. Il film funziona, con tutti i limiti del caso, ma sono piacevolmente sorpreso. Per esempio non mi aspettavo tutte quelle belle facce nel cast: D’Onofrio, Jones, Neill, pure il cattivo di Iron Man. Gesù si ritaglia un ottimo ruolo, per qualche motivo messo così mi ricorda Eric Roberts…potrebbe essere il suo erede. Per il resto, Arnie si mangia la scena con la sclerata in tedesco e con l’elicottero finale. L’unica cosa che mi ha fatto un bo’ sbuffare è stata la trama, perché è uno di quei plot dove, se ci pensi bene, “la fanno un po’ troppo complicata” (per dire: perché sbattersi a tenere in maniera rocambolesca persone che devono sparire dalla faccia della terra quando è chiaro che le potresti molto più comodamente ammazzare?).
Comunque me va bene così, avanti il prossimo.
riporto in questa discussione perchè più attinente: una delle cose più mondiali dell’internet sta accadendo in questi giorni su Reddit, ossia Schwarzenegger che ri-riceta le migliori battute della sua carriera!!!
http://www.reddit.com/r/movies/comments/1oqa4o/ask_me_to_deliver_your_favorite_lines/ù
ora corro a leggere la rece, promesso!
speravo in una promozione, in settimana andrò di sicuro a vederlo
la parte su Expendables non è un vero e proprio ritrattare la questione, ma un dato di fatto vero e proprio che nulla toglie al divertimento che ci hanno procurato quei 2 (3?) classici. O almeno io la vedo così, giusto?
la mia futura ex, domenica sera ha esplicitamente ammesso di aver pianificato lo scorso week-end con la specifica intenzione di non andare al cinema per evitare di vedere questo film. O la lascio o per natale le regalo il blue ray di the man with iron fist.
Dopo la tremenda inculata che mi avete riservato, convincendomi a vedere quella schifezza immane di The last stand, non so se fidarmi… ma io vi voglio un gran bene, ergo mi sa che me lo guarderò…
Visto nel weekend, e devo dire che sono uscito dal cinema soddisfatto.
Schwarzy e Sly ne hanno ancora, e nonostante una sceneggiatura inverosimile il film fa il suo sporco lavoro.
Per rispondere a Nanni, o meglio per cercare di mettere ordine nella mia testa:
SPOILER GIGANTESCO
Che alla fine l’agentessa della CIA sia la figlia di Arnold e che tutto era un piano per far scappare papà dalla super prigione è chiaro.
Il tradimento di D’Onofrio che si allea con Gesù rimane un mezzo mistero. Quel che ho capito io è che Gesù voleva dimostrare che la prigione era a prova di Sly, mentre il socio voleva mettere le mani sui soldi che le banche di mezzo mondo avrebbero pagato per sapere dov’era l’amico di Schwarzy.
Come le due cose (figlia e tradimento) siano collegate tra loro, credo non lo sapremo mai.
Intanto faccio un breve commento senza spoiler, poi cercherò di dire qualcosa sulla trama perché anche io non sono sicuro di alcune cose.
Prima che arrivino i “fan della carta d’identità” a dirci quanto Sly e Arnold siano vecchi, devo dire che il film mi è piaciuto. Ovvio che la saga The Expendables può piacere o non piacere, ma concordo sul fatto che Escape Plan ha il pregio di essere un vero film: ovvero ha una trama abbastanza solida e piena di colpi di scena più o meno inaspettati, una buona caratterizzazione dei personaggi, una splendida quanto glaciale ambientazione, oltre alle tanto amate scazzottate/sparatorie che tanto ci piacciono. E insieme a tutto questo Sly e Arnold, in gran forma a dispetto dell’età, anche se i “fan della carta d’identità” non saranno d’accordo.
Sul confronto tanto atteso da decenni non ci sono dubbi sul vincitore: Arnold Schwarzenegger. È anche qui concordo sul fatto che rubi letteralmente la scena al serioso e triste Sly (che comunque non sfigura) e regala 3-4 scene fantastiche che solo lui ci poteva regalare. In più mi da la sensazione che invecchiando e dopo una carriera “buttata” in politica sia diventato un attore vero!
Quindi film memorabile? No, forse le premesse erano memorabili visto il duo protagonista, ma alcune cose impediscono a Escape Plan di essere il film dell’anno. Infatti ci sono alcune cose che non vanno verso la fine del film, perché dopo tanti colpi di scena e ottime premesse è sembrato tutto così facile alla faccia della prigione inespugnabile. Inoltre i cattivi non hanno affatto sfigurato (grande Caviezel) ma potevano essere approfonditi un po’ meglio, a partire da Vinnie Jones che poteva anche lui rubare la scena così come successo ad Arnold tra i buoni. Invece Sam Neill sparisce e riappare senza incidere, ma è sempre un piacere rivederlo! Su 50 Cent genio del computer stendiamo un velo pietoso…
Bene anche la regia di Hafstrom, che da un tocco di epicità al tutto, gestendo la baracca con padronanza.
Detto questo posso dire che il film merita, ed è una piacevole variazione nella carriera di Sly e Arnold, che qui oltre alle immancabili pizze il faccia e alle smitragliate varie sono impegnati anche con dei personaggi geniali e infilati in una storia dalle losche trame e dai notevoli colpi di scena. Peccato per alcune cose che lo relegano “solo” a buon film al pari (o magari di poco superiore) di The Last Stand e Bullet to the Head, Pacific Rim a mio avviso resta il film dell’anno!
Per me un 7,5 lo merita.
Si sa come stanno andando gli incassi in Italia? Perchè io temo che fino a venerdì non riuscirò a vederlo… E non vorrei che scomparisse dalle sale prima del previsto…
Innanzitutto non mi pare di aver ritrattato nè contraddetto nulla, e i vecchi post sono ancora lì per ricontrollare.
Poi: non è il film che aspettavo da una vita perché è uscito con 30 anni di ritardo. Era abbastanza chiaro, e se la scena più memorabile è Arnold che sclera in crucco è chiaro che Tango & Cash è lontano. L’ho trovato comunque molto più solido di quello che mi aspettavo.
Infine, SPOILER: il piano dei buoni è chiaro, il piano di D’Onofrio un po’ meno, come si siano incastrati tra di loro per me è buio totale.
Qalcuno di voi guarda Person of interest? Io pensavo che Caviezel fosse un coglione invece è fichissimo, soprattutto in quella serie
il film lo vedrò in settimana…
comunque ho notato che il numero dei post negli ultimi tempi è in netto calo…che succede…? dopo la rivelazione che il nanni è una nanni parecchia gente si è sentita toccata nella virilità…della serie, non posso pigliare lezioni da una femmena su argomenti…?
Oggi, grazie a questa rece, ho scoperto una cosa che mi cambierà la vita per sempre.
GARDENZIO.
@Past&Fasul mi ponevo la stessa domanda…
Questione trama – SPOILER
Allora il discorso è abbastanza semplice: Arnold ha fregato tutti. Ha fregato il direttore, ha fregato Sly e di conseguenza ha fregato D’Onofrio.
A quanto ho capito sua figlia si è finta agente della CIA e ha assegnato il compito a Sly (con un bel pagamento di 5 milioni di dollari) di testare la sicurezza della prigione The Tomb. La figlia prende contatto con il direttore Hobbes (non so come) o comunque con chi gestisce la prigione, e cambia il nome di Sly (che prima era Breslin) in Portos. Ecco Portos rappresenta il cosiddetto “codice di evacuazione” di Schwarzy, che subito capisce la situazione e stringe amicizia con Sly per fuggire assieme.
Ecco ora il discorso è capire il ruolo di D’Onofrio nella vicenda, e a mio avviso è solo una questione di soldi: per Sly era l’ultima missione, la paga era tanta e allora non ci ha pensato due volte di mollare l’amico e intascarsi i 5 milioni. Il problema è che i 5 milioni venivano bloccati dal famoso terrorista Manheim (ovvero l’organizzazione di Schwarzy, che praticamente è il committente del lavoro di Sly) e allora D’Onofrio sollecita il direttore della prigione Caviezel, all’inizio ignaro di tutto, per far parlare Schwarzy e rivelare la posizione del terrorista. E nel sollecitarlo rivela la vera identità di Portos, ben conosciuta da Caviezel visto che ha organizzato la sua prigione proprio in base al libro scritto da Breslin, ma qui non è chiaro se ci sia un conto personale aperto tra i due.
Infine posso dire di avere un solo dubbio importante: sicuri che Schwarzy sia veramente un terrorista? Cioè sentendo parlare di “codice di evacuazione” anche per lui mi viene da pensare che facesse un lavoro simile a quello di Sly, e non riuscendo a liberarsi la figlia ha contattato proprio Sly per aiutarlo nella fuga.
@Giovi88, SPOILER
e’ una buona ricostruzione, pero’ Arnie in realta’ e’ pressato dal direttore su Manheim gia’ da prima che Sly arrivasse, almeno cosi’ dicono. Secondo me Arnie si inventa di lavorare con Manheim per avere “peso contrattuale” con il direttore ed eventualmente aiutare Sly come ha fatto. Il buon vecchio palla di lardo si fa ingolosire dai soldi, ma non si capisce bene perche’ 5 milioni gli debbano bastare, visto che l’azienda con Sly gli frutta comunque 3 milioni a colpo. Ok, da dividere, ma non sono comunque bruscolini. Vabbe’, trama un po’ groviera.
Porco demonio non l’ho ancora visto, il mio socio continua a darmi buca e gli altri miei amici quando propongo un film con sly e arnie mi ridono dietro.
Maledetti miscredenti.
@Past&Marlon
Ma veramente voi credete che nanni sia una donna? Secondo me è quasi impossibile.
( chiaro che non ho la verità in tasca, è solo per fare ancora 2 chiacchere su ‘sta cosa che – anche se non ci credo- un po’ mi ha mandato in crisi)
Fermo restando che non ho nessun problema a leggere ed imparare cose nuove scritte da una donna.
L’importante è la qualità degli articoli non chi li scrive.
Ora sogno arnold e sly appostati. Di notte. In auto. A divorare ciambelle proteiche. Prima di partire all’inseguimento del più spietato narcotrafficante del secolo. Diretti da Michael Mann.
@Dan – SPOILER
Si, Manheim esisteva già da prima dell’arrivo di Sly proprio perché ci doveva essere un motivo per l’arrivo nella Tomba! Bisogna capire se questo motivo era una copertura o è la pura verità.
Il discorso di palla di ladro per me resta semplice, sapeva che era l’ultimo colpo e ha deciso di prendersi tutta la torta. Perché 3 milioni non sono bruscolini ma 5 non lo sono nemmeno, e considerando il fatto che Breslin a sto giro finisce nel luogo più inespugnabile (in teoria) della Terra.
Ma poi basta organizzare una mega rissa per fuggire, ecco forse questo è il limite principale della storia perché la preparazione, i colpi di scena e le persone che fanno il doppio/triplo gioco avevano fatto pensare ad un capolavoro. Poi nel finale il film si riprende con il salvataggio in elicottero, e con Arnold (epico) che fa una strage con l’M60. A proposito ma a 66 anni Arnold può ancora vincere il Sylvester? Io lo voterei! A dire il vero basterebbe solo la scena dell’interrogatorio per farlo trionfare!
@Giovi88 – SPOILER
si, hai ragione. anche sulla mega rissa, alla quale aggiungo le telecamere di sicurezza che, spenta una, spente tutte, e la sottotrama delle guardie: tanto studio sui cmportamenti e poi le liquidi a cazzotti/pallottole senza starci tanto a pensare.
Comunque vorrei dire solo una cosa.
Chi ha orecchie per intendere intenda.
LUISA
Bel film, me lo.sono gustato alla grande giovedì sera,oggi a ripensarci bho….l’ ultimo Rocky Balboa me lo riguardo 3/4 volte all’anno,questo visto una …
SPOILER
Sì, non ho capito il piano di D’Onofrio. Sembra che lui sia interessato a Schwarzenegger e che quando gli propongono di mandare dentro Sly dica “perché no, che buffa coincidenza”, che non ha molto senso.
Porco demonio, ci ho la febbre e mi sto perdendo tutte le anteprime. Spero chq stia su fin quando guarisco, altrimenti tocca soffrire.
Intreccio solido e gran bell’intrattenimento…ed inevitabilmente nostalgico.
@Nanni
D’Onofrio aveva fiutato l’opportunità di vedere, finalmente, sly e arnold insieme nello stesso film. Così ha deciso di tradire Breslin per 5 milioni di denari spedendolo nella Tomba.
Lo avremmo fatto anche noi.
a parte il momento in cui danno i nomi alle guardie il film scorre più o meno, e sam neill fa sempre piacere vederlo.
il cinese nella sala macchine alla fine è il nuovo tipo con la spada di indiana jones.
concordo con federicosly, il grande problema di questo film è che non lascia il minimo desiderio di rivederlo. non è brutto, l sufficienza la merita appieno, ma quasi nulla di più. si salva il finale, ma la parte centrale è un po’ noiosa purtroppo. la storia è sconclusionata e sembra di vedere un misto tra sorvegliato speciale e tango&cash, assolutamente non all’altezza di nessuno dei due.
di buono c’è che arnold e sly sono in formissima e secondo me li reggerebbero alla grande film d’azione seri tutti loro.
un’altra cosa che mi ha deluso un po’ è la violenza. per una minchia di volta che salta fuori un action rated R con degli attori degni (i migliori) mi sprecano così la violenza? ma dai! manco uno di quei tipi con la maschera a cui uno dei due grossi spacchi la maschera a suon di cazzotti e gliene rifaccia una nuova di sangue? e che cazzo.
perchè nessun regista impara la lezione dei veroheven, dei mc tiernan, dei cronenberg, e cioè cazzo, la violenza deve essere brutale. fateci vedere il sangue, almeno in questi omaggi dichiarati agli anni ’80, almeno a noi nostalgici di quell’epoca dorata. eddai!
e io comunque spero ancora in exp3. minchia se ci spero.
p.s. a me la carriera di arnold non sta piacendo. l’ho sempre preferito a sly, e continuo a preferirlo, ma da quando è tornato il ruolo figo latita ancora. sly da quando è tornato è riuscito a infilare rambo 4, rocky 6, bullet to the head e creare il franchise degli expendables. arnold da quando è tornato ha fatto due mini comparsate negli exp, the last stand che io me lo sono pure rivisto ma continua a starmi in culo che:
a) arnold che fa lo sceriffo non me lo bevo proprio. bastava fargli fare qualsiasi altro ruolo tipo il tizio dure che si è ritirato a vita tranquilla in sto paesino a seguito di chissà che avventure e ci avremmo creduto, ma lo sceriffo stile john wayne anziano no.
b) il cattivo poco credibile e le scene con la macchina che sembrano saltare fuori da un f&f di serie B
c) gli inutilissimi vice sceriffi.
quindi per me no. e poi sta girando sto maggie che così sulla carta mi sembra una grande stronzata.
onore a sly e invece arnold deve darci dentro, non può finire così. già mi sono incazzato con bruce willis, che sembra si sia votato alla stronzata bench nettamente più giovane. in arnold ci credo ancora di brutto.
p.p.s. parlando di film dell’anno concordo con giovi per pacific rim, e forse aggiungo anche pain&gain e gravity.
p.p.p.s io il film con arnold e sly tramutati in cane e gatto, fosse stato sullo stile di senti chi parla adesso me lo sarei pure guardato. certo, nel contesto degli anni’90 e non in linea ”action del millennio”.
Io mi sono divertito. Il presupposto è che The Expendables è un film che Sly e soci hanno fatto soprattutto per se stessi, mentre Escape Plan è fatto davvero per i fan.
A partire dalla trama, piena di maccosa e soluzioni sgangherate ma anche ritmata, divertente e a suo modo rigorosa: niente strizzatine d’occhio, citazioni inutili, scenette solo per mettersi in mostra. Si stronzeggia e anche tanto, ma non c’è nulla che non sia funzionale al meccanismo.
Al che alla fine gli perdoni anche – come ha già detto qualcuno – lo scivolone madornale nello script quando
SPOILER
quello che doveva essere l’escape plan mega-astuto e raffinato ridotto a scatenare una rissona in mensa
FINE SPOILER
e ti porti a casa un grandissimo Arnie e quasi due ore di buona vecchia action. Niente di epico e indimenticabile, certo, ma dei film post-Expendables insieme a The Last Stand questo per me rimane il migliore (e infatti anche per me Arnie quest’anno dovrebbe vincere un Sylvester di diritto, tipo come “miglior migliore”).
SPOILER – QUESTION
Nemmeno io capisco molto del piano di D’Onofrio, ma c’è un altro interrogativo che mi tormenta maggiormente. Fin dal primo dialogo tra Sly e Arnie mi è venuto il sospetto che in realtà Manheim sia proprio Arnie (e quando parla di uno che “ruba ai ricchi per dare ai poveri” parli proprio di se stesso, in modo che si capisca che è un fuorilegge però buono) e, non conoscendo la sua vera identità, tutti pensano che sia soltanto un collaboratore e non sanno che hanno già tra le mani il pezzo grosso. Poi alla fine sto Manheim non appare e rimane un MacGuffin a caso, ma qualcuno appoggia la teoria Arnie = Manheim? Probabilmente ci sono dei dettagli di trama con cui sta teoria non collima, ma se ci ripenso mi viene in mente solo il disegnino di Arnie e rido fortissimo.
SPOILER
Ma mi sono perso qualcosa?
Pensavo che alla fine Arnold confessasse apertamente di essere Mannheim.
Hanno fatto casini al doppiaggio?
SPOILER
@Nanni
Onestamente questa frase di D’Onofrio non l’ho sentita, ma credo che il suo legame con gli avvenimenti nella Tomba sia minimo.. Cioè lui fa solo da tramite, si frega i soldi e ciao. Con l’unico intoppo che i 5 milioni erano pagati dall’associazione terrorista (anzi di hacker) di Arnold e il pagamento è stato subito bloccato in attesa dell’evasione. Solo che sia D’Onofrio che Caviezel pensavano che l’influenza di Manheim fosse una coincidenza visto che opera “in quel settore” e non sospettavano dell’in****tura che Arnold aveva preparato per loro! Infatti poi dopo l’evasione il pagamento viene sbloccato e D’Onofrio non ha il tempo di godersi il bottino che viene beccato da Sly e soci e rinchiuso cordialmente in un container e spedito chissà dove!
@Darkskywriter
Sai che forse hai ragione? In effetti quei continui riferimenti a Manheim e quel far sembrare giuste le loro operazioni “alla Robin Hood” mi fa pensare che la tua è una teoria molto valida. Mi sa che non sapremo mai la verità! Un po’ come è accaduto con il finale di Atto di Forza XD
SPOILER
Ma quando lo dice? Sulla spiaggia? Forse mi sono perso una battuta, ma da quel che ricordo Sly quando riconosce la tizia della CIA dice ad Arnie “sei bravo”, poi c’è la spiega dei nomi in codice Rottmeier/Portos, Arnie dice a Sly che gli ha dato filo da torcere e Sly che non vuole rivederlo più, si stringono le manone e ciaociao, però Mannheim non viene nominato
SPOILER
Il Barone Meshuggah, che era con me, conferma di aver inteso senza dubbi che nel finale in spiaggia Arnold ammette di essere Mannheim.
Quindi insomma, c’è la questione di D’Onofrio che – lo dice apertamente – è anch’esso alla ricerca di Mannheim e nel caso non si capisce il suo ruolo nel mandare dentro Sly, se strana coincidenza che in seguito si rivela utile o cosa.
Vorrei sentire il parere del sempre valido Schiaffi, ormai l’unico recensore a mio avviso attendibile di film d’azione.
SPOILER
@Nanni
c’hai ragione, anche wiki eng dice che è così: http://en.wikipedia.org/wiki/Escape_Plan_%28film%29
però la rivelazione arnie = mannheim sulla spiaggia non l’ho proprio colta, qualcun altro che l’ha visto doppiato in italiano conferma/smentisce che si è persa per strada?
SPOILER
Confermo che qui da noi non è stato detto niente a proposito di Arnold=Manheim, inoltre ho la sensazione che ci siamo persi qualche scena per strada… Soliti tagli indiscriminati nella versione italiana?
Oh, ma nessuno che dica l’unica verità: questo è un film per giovanotti pervertiti.
Non fanno altro che gonfiare di botte due poveri vecchi. Arnie in particolare prende tante ma tante di quelle mazzate che solo un pubblico di sadici potrebbe goderne. In Commando era lui che le suonava. Qua si assiste ad uno spettacolo raccapricciante. Capsico che vi piaccia veder picchiare gente handicappata, ma qua hanno esagerato. Inoltre Sly pensa di essere Mac Giver, memore dei telefilm che andavano di moda quando era famoso. E nelle tattiche di fuga si reinventa la fisica classica contando sulla complicità di una serie di ritardati mentali di contorno (vedi scena pellicola impronte digitali).
Pervertiti !
Cordialmente, ciobin.
(Ok, raga. Il piano è questo. Chi vuole unirsi alla task force per liberare Nanni, rapito dagli alieni, lasci una piccola croce sulla lavagna. Ci troviamo Sabato, sotto al Cobretti Trade center, all’angolo con il barrino, per organizzare il raid. Parola d’ordine: “Free Cobra 80”. Non portate birre.)
maledetto doppiaggio!
ragazzi, a me sembrava lo dicessero anche in italiano che arnold è quell’altro tipo là. poi oh, vai a sapere.
http://www.i400calci.com/2010/08/i-mercenari-the-expendables-la-recensione/
Conferma che dietro il (la?) Nanni si nasconde un collettivo di ghost-writer tipo Luther Blissett (per i giovini, c’è wikipedia).
In alternativa, diagnosi di disturbo bipolare.
@bucho: in realta’ conferma solo che quando qua sopra scrivo (copioincollo) “Va bene la prima volta, perché ancora ti sforzi di camuffarlo da cosa seria, e va bene la seconda in cui […]” ecc… tu non hai letto/capito perché probabilmente eri ancora traumatizzato dalle parole “Fabio Fazio”.
Secondo me in molti non hanno capito il pensiero di Nanni sugli Expendables… Cioè non si tratta di un cambio di opinione o di una rivalutazione, infatti nella stessa rece di EX2 si capisce benissimo il discorso! EX2 non va visto come film (a differenza di Escape Plan) ma come una celebrazione dei miti del cinema di azione: una sorta di festival delle battute, esplosioni, sparatorie e morti ammazzati. Tutto qui. Poi può piacere o non piacere, e a me è piaciuto tantissimo e lo stesso dicasi (almeno se ho capito bene) per Nanni.
Ovvio che dopo il nostalgico EX e il celebrativo EX2 adesso ci deve essere la “roba seria” in EX3 e io credo che stiano lavorando nella giusta direzione! Anche se i “fan della carta di identità” continueranno a schifarlo, nonostante il notevole ingresso di tanti volti giovani.
E questa celebrazione avviene anche in Fast ad esempio, solo che le star di oggi hanno capito che un’operazione di questo genere andava fatta subito senza aspettare tanti (troppi) anni, ma con il grande limite di non potersi permettere un rated R, un carisma eccezionale, e dei “volti di contorno” paragonabili agli Expendables a mio avviso.
Confermo l’interpretazione di Giovi 88.
Gli Expendables fanno piangere di gioia quando li vedi la prima volta, ma e’ il tipo di operazione destinata ad avere il fiato corto e a impallidire non appena trovano il modo di fare qualcosa di davvero serio con lo stesso materiale, cosa che ai tempi credevamo impensabile ma che in Escape Plan finalmente si intravede (ed Escape Plan ha il limite – e allo stesso tempo il pregio – di partire gia’ con ambizioni tutto sommato modeste).
L’unica cosa su cui non sono d’accordo e’ l’impressione che con Ex3, aldila’ delle dichiarazioni ufficiali, in realta’ NON stiano davvero prendendo la direzione giusta e stiano ancora facendo la raccolta delle figurine, e che per di piu’ le figurine raccolte non siano all’altezza di quelle che avevano nel secondo film.
Ma ovviamente staremo a vedere quando uscira’.
http://youtu.be/O0HEXfqbwzg
’nuff said
@Nanni
Certo, vedremo quando uscirà, solo lì capiremo la direzione intrapresa. Le ultime immagini dal set mi hanno alzato le aspettative e non poco dopo alcune notizie invece non molto positive, tipo quella di Gibson che ha solo due settimane di riprese, nessun altro cattivo (di rilievo intendo, e non capisco il ruolo di Robert Davi) in sua aggiunta, la presenza di Banderas, Statham che ha già terminato le riprese e altro. Ma sembra che i nuovi stiano girando molto e bene, in scenari un po’ da guerra totale e un po’ alla The Raid, vedremo..
SPOILER
@Il Reverendo
D’accordo sui limiti di The Last Stand anche se mi è piaciuto molto, invece non concordo sul fatto che Escape Plan intrattenga giusto quel poco senza scene da ricordare.. Per me le scene dell’interrogatorio di Arnold, il monologo tedesco (!) nelle celle di isolamento, il cinese nella sala macchine, il “colpisci come un vegetariano”, la scena finale con elicottero/M60 e l’esplosione di Caviezel sono da ricordare! E ci sono un bel po’ di scazzottate che non guastano.
Invece d’accordissimo sul rated R mal sfruttato, davvero una pessima scelta, ma da quello che mi hanno detto potrebbero esserci alcune scene mancanti (come al solito…) alla versione italiana, ad esempio un brutale pestaggio nella Tomba ad inizio film.
Sulla “nuova” carriera di Arnold non mi concentrerei molto su Maggie che sta girando attualmente, ma ai film che sono in arrivo nel prossimo futuro Sabotage e EX3, ovvero altri due personaggi molto promettenti per lui!
@Giovi 88
si, sono d’accordo con te su quelle scene. a livello di singole scene ce ne sono di niente male. quello che dicevo è che il film in sè non è che lasci proprio la voglia di comprare un altro biglietto del cinema e rivederlo (cosa che invece succedeva con pacific rim parlando di film recenti, ma anche con i film storici di arnold e sly per dire). comunque bo, a livello di scene, soprattutto il finale è figo eccome.
sulle scene tagliate, è una cosa che mi manda in bestia. non resta che aspettare la versione dvd americana e godersele appieno, e almeno potremo godere anche della voce di arnold (che poi non è che sto doppiatore non sia bravo, è solo che siamo proprio abituati a quelle altre voci per schwarzie..).
su sabotage ti dirò, essendo io abbastanza un fan di david ayer lo aspettavo molto, mi si è un po’ smorzato l’entusiasmo quando ho scoperto che sceneggia Skip Woods.. puah. speriamo che ayer girando abbia ignoranto la sceneggiatura. in ex3 ci spero. in conan non so nemmeno se sperarci, immaginare conan ripreso con la videocamera digitale, o con gli effetti speciali in CGI mi fa un po’ rabbrividire.. a un certo punto era girato il nome di veroheven come possibile regista ma sarebbe troppo bello per essere vero.
e pare che le storie su arnold in avatar 2 fossero inventate (che è un mega peccato, perchè sarebbe grandioso!)
Concordo che la recensione, film senza pretese ma senza prendere in giro gli spettatori. Non è il solito lungometraggio che fa usa vecchie star per far cassa al botteghino, come ad esempio l’ultimo film con Al Pacino e De Niro del quale non ricordo nemmeno il titolo.
Forse potevano fare un po’ meglio nella seconda parte della pellicola (o del digitale? boh), un po’ troppo affrettata e cliché da action anni ’90 a go-go.
Comunque nel complesso non è un pessimo film, e queste due ex-star non so perché ma ce li vedo benissimo in un prossimo film di TROLLAND EMMERICH.
Ps: Doppiaggio in italiano pessimo.
@Il Reverendo
A dire il vero la sceneggiatura di Sabotage è scritta da Skip Woods E David Ayer. Speriamo che quella “E” in realtà voglia dire che Ayer l’ha scritta e Woods l’ha portata a stampare!!! Comunque in rete c’è già qualche recensione in merito, magari contano poco o nulla ma parlano di un gran bel film con un Arnold decisamente insolito e ai massimi livelli (al di la della pettinatura e dei tatuaggi).
Tornando ad Escape Plan dipende dal nostro grado di giudizio, io prima parlavo di un film da 7,5 ma questo non vuol dire che correrei subito a rivederlo al cinema! Invece Pacific Rim mi ha dato questa sensazione, e per questo lo considero il film dell’anno.
Dai su, aver voglia di rivedere un film al cinema non puo’ essere un metro di valutazione.
A me capita una volta ogni tre anni se va bene, e poi il piu’ delle volte non lo faccio lo stesso.
A un certo punto e’ piu’ un metro del fatto che forse avete i gusti ristretti…
@Giovi:
spero tantissimo che sia come dici tu!
@Nanni:
ma si, magari sono anche di gusti ristretti o meglio, difficili. ma se lo sono è perchè il genere mi piace e ho delle aspettative. fosse una cosa di cui non mi frega un cazzo mi sfango la serata e via, però parliamo di un film d’azione con botte e sparatorie su una fuga da un supercarcere fantascientifico con i due principali eroi d’azione della storia del cinema per la prima volta insieme. se non mi è venuta la minima voglia di approfondire nuovamente la visione nè ora nè in futuro per me qualcosa vorrà pur dire. al contempo però riconosco che non era tutto da buttare e non c’è stato nulla che mi abbia fatto incazzare o che, quindi comunque il film lo salvo o, per dirla come altri dicevano sopra, gli do una sufficienza piena.
@Nanni
In effetti non è proprio così, diciamo che più che altro c’è la voglia di andare a rivederlo perché il film ti rimane in testa! Ma poi non si va quasi mai a rivederlo come dici tu.. Però concordo sul fatto che non è un grado di giudizio.
A dire la verità su Escape Plan c’era qualcosa da approfondire sulla trama e qualche scena da rivedere (come quelle che citavo prima), ma per queste cose posso aspettare tranquillamente il suo arrivo in home video.
e intanto giungono notizie, più o meno veritiere, su Rambo V e Expendables 4…
Bel film cazzo. Capolavoro? No. Ma vedere Arnie e Sly in coppia basta e avanza. Fanculo i critici, averne di film così
Arrivo con grande ritardo, ma purtroppo la vita a volte è una gran birbona.
Il film mi è piaciuto ma non eccessivamente e non capisco davvero come possa dirsi meglio di Expendables 2.
Era celebrativo è vero, ma funzionava per bene. Sapeva di essere un’iperbole e regalava momenti di grande divertimento (la sequenza iniziale, il brutto assedio risolto da Chuck Norris, la sparatoria in aeroporto) e soprattutto tentava (riuscendoci) di fare qualcosa in più rispetto a tutto quello che avevano fatto gli attori coinvolti.
Non vorrei usare per forza il termine postmoderno e fare discorsi colti su un prodotto è che del tutto evidente che non li chiede, ma posso comunque dure che Expendables 2 è il Pacific Rim del 2012, cioè una pellicola verso cui nutrivo aspettative enormi deluse a causa di una scrittura che non comprende appieno cosa fare con la bomba che ha per le mani.
Escape Plan invece è un film che nasca già vecchio, che chiaramente mira a un target ultra preciso come probabilmente succede solo ai film di ballo (tipo Step Up e simili, ma anche Pina di Wenders) o a quelli di Rohmer.
E attenzione, non credo nemmeno che sia io il target. Non credo che siano i maschi di 30/40 anni il pubblico naturale di questo film. Penso più a gente con almeno 20 primavere in più sul groppone che al multisala si dividono dalle mogli/compagne. Maschi con maschi a vedere Escape Plan e femmine con femmine (e maschi noiosi) a vedere Gloria, Giovani ribelli, Una impresa meridionale e roba simile. La vita di Adele no che dura troppo e ci sono le zozzerie.
E infatti a mio padre e piaciuto molto più che a me, vuoi perché probabilmente si è identificato alla perfezione con i protagonisti vuoi perché è uno spettatore più distratto per cui se non capisce una cosa pensa di essersi perso qualche passaggio perché si è appisolato.
Non è nulla di più che spam gradevole, solo con due protagonisti che se lo avessero 30 anni fa ancora starebbero contando i soldi incassati in quei lontani anni.
Ora il sapore di operazione fuori tempo massimo lo rovina proprio perché mentre in Exp 2 l’ironia con cui spesso fuori il film era vincente, qui la pretesa di prendersi sul serio – dicendo stronzate – fotte il film alla grande. Molto più di doppiaggio, trama groviera e botte date a mezzo di (ovvie) controfigure.
Visto ieri sera…
Ho davvero rischiato di addormentarmi.
Ok, capisco la simpatia per i protagonisti, condivisa, ma il film fa acqua da tutte le parti…
E’ lento, pieno di buchi di sceneggiatura, gravido di ‘maccosa’ all’ennesima potenza, totalmente privo delle atmosfere da prison movie, ridicolo in molti passaggi, ‘povero’ nell’ambientazione (sembra un tv movie da quattro soldi), penoso nei dialoghi.
Se al posto dei due famosi ci fossero stati due perfetti sconosciuti… sono pronto a scommettere che tutti l’avrebbero immediatamente buttato nel cestino dei dvd in offerta a 3.90 euro.
Tutto sbagliato, tornate un’altra volta: vi faremo sapere.
Ma che discorso e’, questa frase vale per il 90% della filmografia di entrambi…
Noooooo, dai, questo è ingeneroso.
‘Leggeri’ quanto si vuole, ma hanno all’attivo fior di film capaci di intrattenere e divertire, di creare mode e mantenere ricordi, in quel 90 %
Qui è proprio il film ad essere TROPPO debole…
@kruaxi: come fattura non e’ peggio di un Sorvegliato speciale o un Codice Magnum, se non addirittura meglio. Cambia solo che loro hanno 30 anni di piu’.
Appunto, anche a mio avviso Escape Plan è di gran lunga migliore di Sorvegliato Speciale o TUTTA la filmografia di Arnold e Sly a fine degli anni 90′. E questo aumenta il rammarico di non averli visti assieme più o meno in quel periodo (anche perché avrebbe risollevato la carriera di entrambi), ma siccome non sono un “fan della carta d’identità” me li faccio bastare.
Inoltre ho la forte sensazione che se al loro posto ci fossero stati attori che piacciono di più alla critica o agli spettatori tutti starebbero a parlare di grande film (altro che DTV), anche se in realtà Escape Plan è un buon intrattenimento che poteva aspirare a qualcosa di più se non ci fosse stato qualche difetto qua e là non trascurabile.
Piccolo aggiornamento sugli incassi: dopo neanche due settimane ha raggiunto i 50 milioni worldwide con grande sorpresa, chissà forse non sarà quel flop che molti si aspettavano!
“E questo aumenta il rammarico di non averli visti assieme più o meno in quel periodo (anche perché avrebbe risollevato la carriera di entrambi), ”
Il De Niro – Pacino dell’ epoca che noi ragazzini e ragazzi avremmo voluto! XD
Finalmente l’ho recuerato in un formato “guardabile”: a prescindere dai due dei (e Arnold se magna Sly, spiace dirlo) è un filmone solido solido che fila via liscio e ti lascia un bel sorrisone. E a Caviezel dopo Person of Interest si può solo volergli bene, specialmente quando parla tranquillo e con il tono di voce basso.
L’ unica scena degna di nota è quando alla radio avvertono il cinese che stanno arrivando i buoni, lui dice ” ci penso io ” prendendo una chiave inglese, alla radio gli dicono ” no, no ” e poi viene steso con un pugno. Sul serio, è la SCENA migliore del film.
Comunque anche io vorrei fare il lavoro di Stallone: fuggo dalle prigioni pigiando codici segreti vicini alla porta oppure scatenando mega risse. Gli piace vincere facile, sarà l’ età!
Non ho visto i seguiti, ma “I mercenari” mi è sembrata non troppo una rimpatriata a birra e salcicce visto che alla fine è abbastanza serioso. Poi boh!
“Piccolo aggiornamento sugli incassi: dopo neanche due settimane ha raggiunto i 50 milioni worldwide con grande sorpresa, chissà forse non sarà quel flop che molti si aspettavano!”
Snobbato negli U.S.A., oltre 110 milioni fuori! XD
visto per la prima volta in questi giorni ma purtroppo il doppiatore di schwarzy è totalmente inadeguato e gli toglie gran parte del carisma.
restano cmq inarrivabili il monologo nicciano in tedesco e la scena dell’m60 staccato dal chopper in cui ho rivisto John Matrix 30 anni dopo.
tanto di capello a Sly che tra questo film, quello con De Niro e il primo Expandables ha imbroccato una trilogia della prostata con i controcazzi.
La recensione è correttq, centra tutto ma io sono assai meno entusiasta. Il film di Hill con Sly e The Last Stand sono entrambi di gran lunga più godibili di questo Escape Plan che arriva ad una sufficienza risicata. La trama è stupida ma non si prende sul serio e come pretesto è accettabile, il film si regge completamente sul carisma di Sly e Arnie e innegabilmente entrambi sono dei campioni nel bucare lo schermo semplicemente sbattendo il loro faccione davanti alla cinepresa in più Arnold è carico come una molla e ruba la scena puntualmente. L’azione ahimè è roba scolastica, non brutta perché in fondo non pare mai impacciata ma è assolutamente priva di mordente. La regia in generale segue questa linea. non brutto ma viste le premesse di cast roba che lascia l amaro in bocca.
Un film che resterà nella storia del cinema d’azione per i due “iconici” protagonisti. Peccato per i 2 sequel nettamente inferiori, che comunque saranno nella mia libreria, solo grazie a questo primo film “leggendario”.