Siamo su una stazione di ricerca inculata su per le Alpi tedesche.
Alcuni scienziati stanno analizzando il circondario e monitorando ambiente, clima e cazzate varie.
Janek è il veterano, abita lì da più di tutti quanti, e in questo momento particolare non è esattamente al top della vitalità, in quanto non ha ancora digerito la separazione dalla sua ex che viveva lì con lui.
Durante una scampagnata, Janek scopre un misterioso liquido che sta ricoprendo alcune pareti rocciose e avendo strani effetti sulla fauna locale, ma c’è poco tempo per valutarne la pericolosità, perché si dà il caso che stia arrivando in visita ufficiale nientemeno che Angela Merkel la quale, come se non bastasse, è accompagnata proprio dalla ex di Janek.
Su Angela Merkel ci torniamo dopo, promesso.
Ve lo ricordate Rammbock? Se ve lo ricordate siete davvero dei professionisti. Era un piccolo film tedesco dal nome cazzutissimo che aveva fatto bella figura in giro per i festival per poi tornarsene a casa sua con una serie di pacche sulla spalla e poco altro. Ultimamente non è che la Germania produca gran ché, a parte gli occasionali Uwe Boll e qualche opera di carità prodotta da Emmerich, senza ovviamente contare quello che è il loro vero prodotto tipico nazionale, ovvero i polizieschi per Raidue: Rammbock, oltre al titolo fighissimo, si distingueva per essere una cosetta non particolarmente originale ma fatta come si deve. The Station, come avrete oramai intuito, è la nuova prova di Marvin Kren, regista di Rammbock, a budget e ambizioni adeguatamente alzate. Sempre di assedio in unica location si tratta, ma è una location logisticamente più scomoda, e la minaccia è un po’ più complessa.
Parliamone, di questa minaccia: l’idea è che lo strano liquido che contagia gli animali agisca più o meno come le cabine di teletrasporto di La mosca, ovvero rimescolando il DNA dell’organismo infetto e ricomponendolo, dall’interno, in una sintesi di quello che ci ha trovato in mezzo. Più precisamente, il liquido rosso ti trasforma in un misto fra te e tutto quello che hai appena mangiato. Se infetta una volpe che ha mangiato un ratto, la trasforma in una rattovolpe. Se infetta un’aquila che ha appena ingoiato un ragno, la trasforma in un aquilaragno. Se infetta Fabio Volo dopo che ha morso una scimmia, lo trasforma in uno scrittore migliore. E così via, con virus ovviamente trasferibile a mozzicotti come per gli zombies. Insomma, tipo il liquido nero di Prometheus, ma con quell’aggiunta di spiegazione logica minima e vagamente plausibile a cui, nonostante tutti i miliardi che gli danno, Damon Lindelof non aveva pensato.
Marvin Kren mantiene alcune costanti da Rammbock, a cominciare da un protagonista che non riesce a superare la rottura di un rapporto sentimentale e che in quanto a coolness si fa battere anche dal mio ex-bidello delle medie. Janek è brutto come un cantante folk e socievole esattamente come vi aspettate che sia socievole uno che ha vissuto per anni in una cabina inculata sulle Alpi tedesche. Kren sfrutta il suo caratteraccio facendone il catalizzatore della storia sia in positivo che in negativo, e non sbaglia.
E qui torniamo alla Merkel. Trattasi tecnicamente di ministro generico non meglio specificato (quindi non necessariamente il Primo), ma essendo il personaggio interpretato da un’attrice uguale alla Merkel è per forza la Merkel.
Uno dei momenti di tensione narrativa più azzeccati è quando Janek strippa dopo aver visto il liquido rosso in azione ma i suoi colleghi, che ritengono la visita del ministro fondamentale per ricevere ulteriori finanziamenti, pensano che stia mettendo i bastoni fra le ruote soltanto per non rivedere la sua ex.
Diventa ovvio a questo punto che l’Angelina debba far parte integrante dell’azione.
E allora risulta simpatico vedere come i nostri vicini crucchi vedano il loro capo di Stato.
La Merkel inizia il film come il personaggio ovviamente più delicato dell’intera situazione, rimanendo per un po’ in bilico sulla natura del suo ruolo (ostacolo impotente? cattivo ottuso? spalla comica imbranata?). Poi, quando il gioco si fa duro, fa quello che noi italiani mai attribuiremmo a una persona con un ruolo di leadership: dimostra di avere leadership. E in un impeto di tedeschità innata, si fa un bicchierino e inizia a dettare ordini e sporcarsi le mani.
Voi ce lo vedete un film italiano in cui Berlusconi, Bersani, o chi volete voi indipendentemente dallo schieramento, non si suicidano compulsivamente di paura di fronte a un essere non umano più grosso di un gatto?
Finché non voteremo Adriano Pappalardo, io no.
Diciamolo quindi subito: se questo film ha un problema, uno solo, è la mancanza di soldi. Mancanza di soldi che Kren non traduce con il piegarsi alla suspance del non visto che con una storia del genere non avrebbe il minimo senso, e – testardamente – nemmeno con l’uso di CGI (tranne la manata di rosso sulle Alpi, tagliata davvero grezza). La storia parla di mutazioni genetiche, le mutazioni genetiche vanno viste, e Kren vuole fare i pupazzoni senza avere i soldi per i pupazzoni. Per cui fa come si faceva ai vecchi tempi: cura i personaggi e gli intrecci, costruisce una storia che semina svolte, ostacoli e contrasti con ritmo perfetto assicurandosi già in fase di sceneggiatura che non ci siano tempi morti, e la fa girare attorno a un eroe imprevedibile come Janek. Insomma: fa di tutto perché non si senta la mancanza dei mostri, e con successo.
Ma i mostri non è che mancano: ci devono essere, la logica impone che ce ne sia anche più di uno, e ci sono. Solo che sono pupazzoni probabilmente approssimativi che Kren si assicura di inquadrare il più velocemente possibile per evitare che ci si accorga della loro povertà, ricorrendo a tutto il repertorio del caso di inquadrature storte, lampi nel buio, ecc… Diciamo che fa il minimo indispensabile per non cadere in eccessive forzature. Ed è un peccato, perché si inventa combinazioni mica male e si intuiscono cose meravigliose. Uno furbo ora prenderebbe Kren e gli darebbe dei gran miliardi per tenere il film esattamente così com’è e aggiungere soltanto più mostri. Nonostante tutto, la sapienza del nostro nel gestire tutto il resto con mano solida e spavalda è ciò che fa davvero il film e lo eleva a esperienza che, anche così com’è, merita anche più di una visione e fa vergognare a morte progetti tipo il prequel ufficiale della Cosa.
Capitolo distribuzione: ho visto The Station (titolo originale: Blutgletscher = ghiacciaio di sangue) alla maratona Halloween del Frightfest. Per la precisione tipo alle 3 di notte dopo altri quattro film consecutivi senza sbattere gli occhi neanche un istante, a testimonianza della sua figaggine. Sta ancora facendo il giro dei festival (era anche al S+F di Trieste e sarà a Torino a fine mese) e, al di fuori di quello, non si sa ancora assolutamente nulla. Quindi insomma, sapete come funziona in questi casi: segnatevelo.
Nell’attesa: voi che incroci tentereste?
DVD-quote:
“Occhio a quello che ingoiate”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
Ma non era in 2012 che il primo ministro italiano decideva di morire eroicamente in piazza S. Pietro? Magari non denotava leadership, ma sicuramente un grande attaccamento al popolo…
Ma non era un film italiano. Mi risulta anche che, appunto, in Italia scoppiassero tutti a ridere durante quella scena.
Anche hell non fu male come produzione tedesca, una copia di the road in crucco ma mi sembra che addirittura ci fosse emmerich come produttore.
In ogni caso sperimenterei l’incrocio Lindelof/rana principe mutante dei simpson treehouse of horror
@bevoduroclub: cito appunto Hell nel pezzo, ora ho aggiunto il link per comodità
Uccidimiiiii
Stamattina io mi trasformerei in un incrocio tra me medesimo e un frollino Atene!!!! In pratica, l’omino da marzapane di Shrek, visivamente!
Lo proiettano al Torino Film Festival fra qualche settimana..e c’è anche V/H/S 2!
ma la dvd-quote è volutamente con doppio senso o sono un pervertito io?
SPOILER
Il fighissimo Ministro scalatore/ammazza mostri/chirurgo d’emergenza è la vera realizzazione di quanto millantava la campagna di un certo nano canterino… Ve lo ricordate il presidente operaio, idraulico e quant’altro? Presente anche una altrettanto figa citazione da Rosemary’s Baby (o almeno io l’ho intesa così. Che ne pensi Nanni?)
Ps: applauso alla dvd quote. Precauzione fondamentale.
Io tenterei di incrociare esseri umani con tartarughine d’acqua…non so, mi è venuta così…
@barone:
SPOILER
Se e’ la scena che dico io, ero troppo preso a urlare “Ma e’ Ratman!!!1!”
@solero: bravo! Anch’io stavo pensando di mangiarmi una tartaruga, sperando mi vada negli addominali.
No, non mi ricordo Rammbock, quindi purtroppo niente pro. Dal trailer sembra però che non abbiano valorizzato la location con corse a perdifiato o salti nel vuoto. Non dico alla “ninja di G.I. Joe” ma almeno alla Cliffhanger di striscio, sennò cosa lo girano in montagna a fare
allora, poi per quanto riguarda gli incroci, ho dovuto aprire l’internet perché vivendo sul mare non sapevo quanto potesse essere variegata la fauna di montagna. Risultato: c’è veramente poca scelta
Opto per uno stambecco infettato dopo aver mangiato una talpa (come ciò possa succedere, solo Dio lo sa) per valorizzare il contrasto tra un animale che brancola cieco e lento nell’ignoranza della vita e uno che invece fa dei trucchi da paura sui dislivelli
Oppure ancora, più plausibile da un punto di vista scientifico, propongo una talpa infettata dopo aver mangiato una lumaca. Con tutte le ovvie conseguenze che potrebbe avere in termini di tensione e minaccia per i protagonisti, figli di un popolo di provetti montanari, una mutazione quintessenza dell’handicap ambientata in un trionfo di barriere architettoniche naturali
@Nanni
Si, è quella! :D
Lascia stare le tartarughe, ti avanzano ancora un sacco di tailandesi
@nanni: chiedo venia, ammetto che con opera di carità non avevo capito ma probabilmente è andata proprio così
@ solero: cazzo, m’hai battuto sul tempo… allora rilancio di cinghiale e rinoceronte, così poi si gioca insieme a guardie e ladri
Comunque, mi segno il film e incrocio le dita… se c’è pure una “citazione” da Ratman DEVO vederlo
Azz che scimmia che ho di vederlo, ne avevo letto su nocturno e mi aveva comprato subito. Ho anche recuperato Rammbock, ma senza sottotitoli quindi o li trovo o me lo puppo in crucco.
Io che sono appassionato di uccelli (inserire qui battuta di spirito) proverei l’incrocio tra un pappagallo cenerino ed un umano.
Scusate, però allora sono io che non ho capito le regole del concorso. Vale proporre incroci per qualsiasi ecosistema o ci dovevamo attenere soltanto alle alpi tedesche?
@steven: vale anche Fabio Volo con una scimmia per ottenere libri piu’ interessanti.
Io tipo scartando la tartaruga mi incrocerei con un ippopotamo per il puro gusto di incazzarmi piu’ facilmente.
E ok, anche per infilarmi nel naso fino a tre dita alla volta.
Ma se a contatto col mutagene ci finisce un vegetariano, va in coma irreversibile?
Urca, sono in fottissima! E per il film, e perché stavo pensando che tipo Jimi Hendrix morto soffocato dal suo vomito si sarebbe risvegliato come zombie-uomo-vomito e insomma, sento già il frusciare dei dollaroni.
io sto facendo il pollo alla birra, significa che diventerei uno struzzo alcolizzato?
Un incrocio col dna dell’ultima cosa ingoiata…Ho pensato subito a Sasha Grey col pisello di Lexington Steele, è preoccupante?
@alex: l’ha ingoiato intero?? Gulp, povero lui.
Dite che funziona se ingurgito un fossile di velociraptor?? Perchè sennò ordino su amazon una deliziosa pinna di squalo, mi trasformo nel primo vero street shark vivente, sfondo finalmente ad hollywood e mi bombo in successione le migliori gnocche dei Sylvester 1 2 3 4 (alla faccia di ellerbe).
Sto ventilando l’ipotesi di mordere un ragno radioattivo e diventare un misto tra Spiderman e Toxic Avenger.
E se mi mangio Spider-Man cosa divento?
Nel frattempo ho aggiornato il post linkando giustamente le proiezioni al Torino Film Festival, che mi erano sfuggite:
http://www.torinofilmfest.org/?action=detail&id=16900
@stanlio: diventi emo
Stanlio dipende da quale versione con l’ultimo diventi un goth-emo-granpezz.merd.
@Nanni
attento, col ragno radioattivo rischi di diventare Edward Cullen
visti sia rammbock (tre anni fa circa?) che station al science+fiction di trieste. nessuno dei due originali, entrambi assolutamente godibili!!! applausoni ad angelona a ogni cosa che faceva/diceva
il mio contributo al gioco degli incroci: Gianni Morandi + il suo cibo preferito = il mostro Golgothan di Dogma
jean pieri ha appena vinto
il mio incrocio: peter dinklage + il cibo preferito da morandi: renato brunetta
ce n’ho un altro: un ciccione pelato che mangia wurstel crudi fruori pasto mentre ascolta i tiromancino + una connessione internet = ellerbe
Joe R. Landsdale incazzatissimo dopo l’ultimo Transformers morde Michael Bay a un festival di Berlino, braccato dai nazisbirri fugge sulle alpi dove viene contagiato dalla sbobba vermiglia e diventa il più grande Regista Mutante di sempre
Too late, Gianni Morandi se lo sono già mangiato:
http://forlanini.milanotoday.it/porta-romana/rapina-feci-via-bergamo-via-morosini.html
“Lanciando le feci contro chiunque cercava di avvicinarsi.“ Spalman…
Hummm… Effettivamente potrebbe essere un bel passatempo, incorciare strane bestie…
Un barboncino randagio ammalato di leptospirosi che si mangia erroneamente una lumaca -seza guscio- che era da poco transitata su un fungo velenoso cresciuto su un cadavere semisepolto…
Un corvo si è mangiato un occhio del cadavere testè nominato infestato dalle larve di mosca…o di altri insetti necrofagi. Sissi, questa l’è meglio!
Una talpa si è magiato un lombrico che si è nutrito del terreno di un cimitero nascosto che è anche discarica di rifiuti tossici (Made in Italy, la camorra fa un pò come cazzo le pare)
E come la si mette con la fauna vegetariana? Tipo un capriolo che bruca cespugli diventa un ibrido pianta/animale?
L’unica pianta divora insetti di TUTTE le Alpi TeTesche!!
Un cerbiatto che profuma di abete!!
Un capriolo muschiato!! (nel senso che è mezzo muschio!)
UN MOMENTO!!! Sia gli animali che le piante hanno i parassiti!!!
YEAH!!!
possibile che nessuno abbia pensato al CANUOMO?
ehi!
film visto la settimana scorsa al S+F a Trieste. Anche per me è stata tipo la dodicesima visione alla fine di tre giorni intensi.
Concordo con la ottima rece di Nanni (santosubito) con alcuni appunti da cacacazzi quale sono.
– c’è almeno un maccosa gigante. Non è nemmeno nascosto, ma si può fare a meno di indignarcisi. Lindelhof muori. Però è un maccosa davvero gigante e potrebbero essercene altri minori…
– è un po’ preoccupante vedere rappresentato su grande schermo un wishful thinking così assolutista da parte di un tedesco sul suo primo ministro. Nessuna traccia di satira, solo venerazione. E sapeste che risate in sala!
– basta per ora. in caso riprendo dopo
@giorgio clone: giusto, il miglior amico di se stesso!
@tagghietto: grazie, ho modificato il post aggiungendo la nota del S+F che mi sembrava giusto. A me ha dato fastidio un solo maccosa, ma da un certo punto di vista ci poteva stare. Se vuoi specificare a quale ti riferisci scrivi SPOILER cosi’ gli altri sono avvisati eventualmente a non leggere.
L’uomorsomaiale di South Park!
Oppure anche Scannachiappolo, mostro con un sedano al posto della mano e Ridge di Beautiful come gamba…
beh, da come lo hai descritto non ci sono dubbi: è il maccosa del
SPOILER
finale (e non lo descrivo nemmeno visto che è già spuntato – e comunque non fa differenze di ordine o famiglia o specie, e nemmeno di parentela, a dirla tutta).
FINE SPOILER
per il resto tutto il S+F è stato all’insegna di film a basso o bassissimo budget.
Con un po’ di fortuna e tanto ottimismo vi girerò un paio di reces (big ass spiders, upstream colors, strange colors of your body’s tears). Alcuni imperdibili per tutti i motivi sbagliati, altri da prendere con gli schiaffi nelle mani.
Rammbock era tantissima roba.
Le riprese dall’alto del cortile, con gli inquilini sgomenti alle finestre mentre sotto scoppiava la merda erano poesia calcistica.
Visto adesso a Rotterdam! Che figata! Grande Merkelona! Sì, il sottotesto gomito a gomito con l’aborto era evitabile, ma il gigantesco maccosa che ne consegue a me è piaciuto molto, mi ha ricordato
SPOILER
Rosemary’s Baby
Sarebbe quasi un film accettabile se non fosse per un livello recitativo pessimo e un finale wtf che manda in vacca tutto
Il film mi ha fatto quasi schifo, tanto quasi che il finale mi ha fatto ridere e poi dire WTF…Ma la Merkel ha un paio di scene da pisciarsi addosso…STOP EATING THAT BANANA WHEN YOU’RE CRYING mi ha fatto cappottare!
Io non l’ho trovato malaccio, ha i suoi momenti (vedi commento precedente). L’importante è tarare le aspettative su “film della Asylum scritto e recitato un po’ meglio e senza cgi orribile” e non su “il nuovo La Cosa” e ci trovi un discreto sollazzo.