Luotto’s cut: questa era la recensione che volevo mettere io.
DVD-quote suggerita:
CODROIPO (Luotto Preminger, i 400 calci.com)
E basta. Inoltre, nelle mie intenzioni la scritta “CODROIPO” era anagrammata.
Poi è successo che il capo Nanni, comprensibilmente, mi ha suggerito di argomentare. Ora, dovete sapere che quando il capo Nanni chiede di argomentare, l’unica cosa che puoi fare è argomentare. E quindi ecco una recensione argomentata del nuovo film di Spike Lee. Fatemi un favore, però: mentre la leggete, pensate “CODROIPO”. Pensate al fatto che la città di Codroipo è stata insignita, nel 2011, del premio Comune Riciclone («Comuni Ricicloni per il legno: un importante riconoscimento che premia Codroipo come primo comune del nord Italia per il riciclo del legno»). Pensate a tutte le grandi personalità legate a Codroipo:
• Francesco Arnaldi, docente universitario di Letteratura latina nell’Ateneo di Napoli
• Antonio Bacchetti, calciatore
• Giovanni Battista Candotti, compositore
• Onorio Cengarle, politico
• David Marchetti, produttore discografico, compositore e cantautore
• Nino Marchetti, attore e doppiatore
• Alice Mizzau, nuotatrice
• Moira Orfei, circense e attrice
• Gustavo Zanin, organaro
• Enrico Mattia Zuzzi, garibaldino
Lo sapevate che Moira Orfei è di Codroipo? Io non lo sapevo. Qual è la prima cosa che vi è venuta in mente appena l’avete letto? Esatto: «CODROIPO!». Pensate Codroipo e vedrete che vi aiuterà.
La recensione un po’ più lunghina
Allora, non si può dire che io non ci abbia provato. Ci ho messo tutta la buona volontà del mondo per cercare di guardare a questa operazione con obiettività, e qui lo dico e qui lo ribadisco: anche se il primo Oldboy è uno dei film DELLA MIA VITA e anche se ho LA MORTE nel cuore a dovermi riferire al primo Oldboy chiamandolo “il primo Oldboy“, io non ho nessun problema con i remake. Non credo nella lesa maestà, non credo che il secondo Oldboy sostituirà il primo, ho smesso da tempo di atteggiarmi a quello che ne sa del cinema di nicchia e che sotto sotto non vuole che la massa dei multisala gli contamini l’orticello bio con i popcorn. Spike Lee ha fatto dei buoni film; con quella trama e quei personaggi poteva uscirne qualcosa d’interessante.
Non ne è uscito niente d’interessante. Ho visto il film, ne ho preso atto, sono andato a chiedere la cittadinanza onoraria di Codroipo e poi me ne sono tornato a casa tranquillo – anzi, semmai con tanta più voglia di rivedere IL PRIMO OLDBOY, che nel caso debba ripeterlo è uno dei film DELLA MIA VITA. Anzi, ve la dico tutta? Mercoledì scorso dovevo scrivere l’articolo DELLA VITA sul film DELLA VITA come prodromo all’odierna recensione del film di Lee. Non ce l’ho fatta per cazzi miei, me ne dispiaccio, rimedierò. Rimedierò con rinnovato amore, rinnovato ottimismo, rinnovato codroipo, e tutto grazie a questo codroipo d’un remake e a quanto fa merdare. Quindi diciamo grazie a Spike Lee e senza neanche una virgola vi agevolo la trama dell’Oldboy di Spike Lee:
Ohdaesu bevuto alcol sulla via del ritorno a casa da me in inglese senza sapere che catturò 15 anni confinato in una piccola stanza . Dopo 15 anni , senza sapere perché lo stesso , che ha esportato ohdaesu confinamento confinamento e perché hai bruciato per vendetta , e lui in gabbia entro 5 giorni di Lee , Woo – Jin è mostrato tranquillamente indietro per la strada se sanno perché ohdaesu kkeungetda out la parte della propria vita ad un’offerta . Ohdaesu risolvendo enigmi incontrati durante il gusto giapponese per amore a casa , e quindi laici . Ohdaesu poiché i suoi ex-alunni del liceo di Lee , Woo – Jin era il fatto che , prima del suo trasferimento a Seoul , Lee , Woo – Jin Lee , Woo – Jin è il rapporto inadeguato con una sorella e putt senza pensare che il fatto che Lorca aveva lasciato mi ricordo. Se stesso completamente dimenticato nel corso degli anni , ma ha detto una parola per immaginare Lee , Woo – sorella di Jin s ‘ rimasta incinta intorno annegamento velisti non vinceranno la sensazione era in . Per trovare la risposta a tenere ohdaesu Lee , Woo – Jin trovare un posto per fare acquisti , che non viene mostrato nel fatto che ci ohdaesu Lee , Woo – Jin è la figlia dei suoi due uomini a cadere in amore con l’altro ipnosi piedi per scoprire hayeoteum non forzata. In altre parole , il coraggio ohdaesu 15 anni di carcere è stato liberato lo stesso motivo che l’incesto era destinato ad essere molteplici modi . Non è dimostrato che questi scioccante per notificare il ohdaesu Lee , Woo – Jin è cercando di coprire la propria lingua jareumyeo Espiazione , e la vista di Lee , Woo – Jin heotalhan questi ohdaesu suicidio il sorriso sul suo volto .
Ti spiego: è la trama dell’Oldboy di Park tradotta con Google dal coreano all’italiano. Lo so, suona male. Qualcosa è andato perduto nella traduzione. Non so bene cosa sia. Certo è che la scena in cui “rimasta incinta intorno annegamento velisti non vinceranno la sensazione era in” me la ricordavo piuttosto diversa. Cliccate qui per una foto della sede del comune di Codroipo.
Il guaio è che il remake di Oldboy (da qui in avanti: “CODROIPO: THE MOVIE”) fa esattamente questo: traduce il suo materiale di partenza con lo stesso amore per il proprio lavoro che potrebbe avere l’algoritmo di Google Translate, oppure quel minorato ripescato dai bidoni della Caritas a cui hanno fatto tradurre in italiano le pubblicità del Decathlon e lui ha tradotto il francese “SOIE” con “SOIA” così ora in tutti i Decathlon c’è scritto “CALZINI INVERNALI COMODI E CALDI GRAZIE ALLE PROPRIETÀ DELLA SOIA”. LA SOIA. CRESCERÀ LA SOIA A CODROIPO. Vengo al punto: qualcuno vi dirà che il remake di Oldboy è “inutile” perché “fin troppo fedele”. E in un certo senso – la trama, l’intreccio, i ravioli – i due film sono quasi identici; una scelta non vituperabile di per sé, dato che son dieci anni che quella trama e quei personaggi e quei ravioli funzionano a meraviglia, e allora tanto vale giocare sul sicuro. Quindi in questo senso sì, il film è fedele. Eppure in un altro senso non lo è per niente. Ma proprio per un cazzo. Perché l’Oldboy di Spike Lee (da qui in avanti “IL SINDACO DI CODROIPO”) sbaglia completamente, sempre, il tono. Lee e lo sceneggiatore Mark Protosevich (da qui in avanti non pronuncerò più il suo nome ma lancerò ogni volta delle bottigliate di piscio contro la scuola di sceneggiatura presso cui si è diplomato, e attenderò ogni giorno il preside fuori dal portone per dirgli «Si vergogni. Si vergogni.») hanno deciso, bontà loro, di prendere la trama del film originale e farne un semplice, serioso, piatto thriller all’americana. E anche qui, guardate come sono buono e obiettivo, anche su questo non avrei in linea teorica da lamentarmi. Se Lee avesse dato sfogo al suo buon mestiere mercenario come in Inside Man, e se lo sceneggiatore fosse riuscito a trarne una storia tesa, cruda e asciutta come da tradizione del suo Paese, cosa avremmo avuto se non un bel thrillerone con una trama di consolidata brillantezza? Ma tutte le strade portano a CODROIPO, ed ecco che qui si lavora svogliatamente (Lee) o incapacemente (Protosevich) ed ecco che si traspone QUELLA storia, con QUEI dettagli, con QUEI personaggi, con QUELLE cose matte, in un thriller di media personalità. Il risultato, come dicevo prima, è uno scarto di tono mostruoso tra materiale di partenza e materiale d’arrivo. Il risultato è che dove prima c’era quell’equilibrio miracoloso tra tragedia e humour nero, tra grottesco fumettistico e melodramma lirico, qui è tutto ricondotto a un monocorde grigio thrillerume di vaga tensione. Era prevedibile? Certo. Forse. Quel che non avevo previsto è che gli elementi più bizzarri e sorprendenti del film originale, che lì funzionavano perché Park era l’amore della mia vita e perché la varietà di toni e l’ironia soggiacente li facevano funzionare, qui – presi di peso e calati nel monocorde grigio thrillerume di cui sopra – stonano come brutti calchi in una pessima traduzione, e risultano – un cazzo di paragrafo lunghissimo per arrivare a scrivere questa parola – RIDICOLI. Il film di Park era stile supremo al servizio di una trama intrigante: se riadatti un materiale del genere devi avere stile altrettanto supremo OPPURE l’umiltà di ammettere che certi elementi inaspettati (il sarcasmo nella tragedia, l’incredibile nel realistico e viceversa) tu non li sai gestire, e che se insisti a mantenerli rischi solo di farteli scoppiare in mano, e ritrovarti con un film che puzza di cazzo. Spiace ammetterlo, ma Protosevich sta nell’infinita schiera di quelli che di Oldboy hanno capito solo martelli e lingue tagliate e cose matte, e ha pensato che bastasse mettere un mohawk platinato in testa a Samuel L. Jackson per trasporne lo spirito. Mi spiego meglio:
httpv://www.youtube.com/watch?v=1QLi-rHVaf0
Prendiamo Sharlto Copley, per esempio. Prendiamolo e BUTTIAMOLO NELL’UMIDO.
Ora, io non dico che Copley sia un cattivo attore, ma: ricordate come Woo-jin, sempre sull’orlo del villain macchiettistico, riusciva via via ad assumere una sua grandezza tragica, ritagliando e portandosi a casa la scena più scopertamente strappalacrime del film? Non era necessariamente merito dell’attore, era merito di un regista che aveva il coraggio di prendere un cattivone “da melodramma”, potenzialmente stereotipato, e costruirgli attorno, appunto, un contesto da melodramma larger than life perfetto per lui: così il personaggio si sposava a meraviglia con la vicenda, il suo arco narrativo diventava profondo e credibile, e gran pianti per tutti. Ecco, il villain del remake è la cartina tornasole perfetta del discorso che facevo prima: prendi quello che sulla carta è solo un cattivo da operetta, lo trucchi come un cazzo di pupazzo da ventriloquo a dimensioni umane, non gli dai un minimo di umanità ma lo fai agire sempre sopra le righe con lo sguardo matto estatico spiritato assorto, ed ecco che hai una nemesi totalmente irrealistica, bondiana e – giova ripeterlo – ridicola. In altre parole: lo prendi com’è sulla carta e lo lasci com’era sulla carta. L’ennesimo psicopatico che fa cose folli con una motivazione folle – che è ben diverso da uno che fa cose folli con una motivazione straziante. La differenza è tutta lì. Magari non è neanche colpa di Copley, che certo ci mette del suo, ma vorrei vedere voi costretti a recitare questa pantomima vestiti come Paolo Villaggio in Grandi magazzini.
«Luotto,» diranno a questo punto i miei piccoli lettori, «noi ti vogliamo bene e aspettiamo con ansia che le nostre figlie più graziose raggiungano la maggiore età per portarle da te a farle deflorare, però lasciacelo dire: non sarà che stai assumendo il classico livore di chi giudica il remake solo sulla base del confronto con l’originale?»
Vi ringrazio per la domanda. Allora, intanto fate così. Cliccate qui. Poi premete il bottone “indicazioni stradali”. Ora scrivete il vostro indirizzo nel campo “A”; nel campo “B” scrivete invece CODROIPO. Poi seguite le indicazioni, arrivate a destinazione e dite che vi mando io. Fatto? Bene. Amici cari, È OVVIO che chi ha visto l’originale non possa esimersi dal fare confronti. Ma secondo me non c’è affatto bisogno di sapere che questo film è un remake per rendersi conto che ha dei difetti macroscopici; conoscendo l’originale è più facile capire COME MAI l’Oldboy di Lee non funziona; non conoscendolo, si può comunque prendere atto del fallimento. Quello che ho visto io, quello che immagino possa vedere un occhio vergine, è un thriller nel migliore dei casi dimenticabile, nel più probabile stupidotto e macchinoso, nel peggiore ridicolo e baracconesco. Più o meno tutta la gamma di aggettivi che nessuno sano di mente avrebbe mai affibbiato al film di Park. Interessato solo ai TWIST e agli SHOCK, il DUUMVIRATO DI CODROIPO si dimentica completamente di farci immedesimare nei suoi personaggi, abbandonando Brolin a sbavare per terra e mettersi le mani tremanti davanti alla bocca, azzerando il coinvolgimento, cercando di tagliare la carne viva con dei coltellini di plastica – ove i coltellini di plastica sono una metafora della povertà di una scrittura che s’infogna in una detection da procedurale di terz’ordine (tutta la scena a casa della preside è un esercizio in MANCANZA DI TENSIONE), e nel ruolo dell’approfondimento psicologico abbiamo Protosevich che scrive TUTTI i dialoghi sotto forma di spiegoni e didascalie. Osservate come CROLLA TUTTO nel momento in cui Brolin, appena liberato, va dal suo amico Martufello e quello non fa una piega e inizia una tirata a base di «Sei stato imprigionato per vent’anni, roba da matti! Sarai certo desideroso di scoprire chi è stato» che nemmeno nelle più pedestri sceneggiate ambientate a Camino al Tagliamento (a pochi chilometri da CODROIPO).
Aggiungiamo poi:
(1) Un finale, che – grazie all’unica grande divergenza di trama rispetto all’originale – riesce ad annullare ogni ambiguità, ogni abisso di incertezza, ogni disperazione strozzata, proponendo (SPOILER) una redenzione facile e posticcia, con tanto di agghiacciante effetto “filmino delle vacanze proiettato sulla parete”. L’ultimo sguardo in macchina di Brolin è lo sguardo di Protosevich, soddisfatto per aver tirato fuori dal suo cilindro di letame il fantoccio di una dirittura morale recuperata per i capelli fuori tempo massimo. Brolin si è redento, ha sofferto, si sacrifica per la felicità di chi ama. Protosevich, e l’incesto ti passa in un momento.
(2) I momenti in cui il regista di Miracolo a Sant’Anna si ricorda di quanto sappia essere un campione di ridicolo involontario ogni volta che ci si mette d’impegno, come nella scena (SPOILER) in flashback col padre di Copley che spara a tutta la famiglia scoperina e la figlia muore come Graham Chapman in quello sketch.
(3) La ciliegina sulla torta di un doppiaggio italiano che sembra quei doppiaggi polacchi con la voce monotona sovrapposta, con in più una cinese che parla come la puttana di Full Metal Jacket e Samuel L. Jackson che quando viene torturato insulta Brolin dicendogli MANGIAMOCCIOLO.
Per tutti questi motivi e altro ancora, Oldboy è un brutto film e un pessimo remake. O forse un brutto remake e un pessimo film. Quel che è certo, però, è che Spike Lee non ha leso la maestà né infangato la memoria di un bel niente. Anzi. Mostrandoci come un film così simile all’originale possa venir fuori così FALLIMENTARE e brutto, Lee ci ha ribadito quanto fosse GENIO il nostro coreanone, quanto miracoloso nel maneggiare una storia simile e trarne non soltanto un ottimo thriller o un ottimo dramma o un’ottima commedia nera, ma un capolavoro a tutto tondo. Pensavamo – io stesso lo pensavo – che con quel materiale di partenza fosse dura tirar fuori un brutto remake. Niente di più falso: era facilissimo. E a conti fatti, questo Oldboy non è mica inutile: serve a ricordarci come mai abbiamo amato per dieci anni il film di Park. Il primo Oldboy, l’unico Oldboy.
Seconda DVD-quote suggerita:
Carino il primo, merda tutto il resto.
(Luotto Preminger, i400calci.com)
PS: Come promesso, due paroline su Elizabeth Olsen. Sarà che ogni volta che compariva le facevo i cuoretti con gli indici e i pollici, ma mi è sembrata l’unica a dare un peso al suo personaggio. Ed era da un sacco di tempo che non vedevo al cinema un fisico così carnoso e agguantabile come il suo quando le va giù l’asciugamano e resta nuda: le sue tette tonde delle porta accanto sono – lo dico senza ironia – l’unico squarcio di vita e autentica umanità in un film che rimane tutto piattamente in superficie. Con quel fisico lì, e con il rimescolamento tutto carnale e niente affatto patinato che provoca, Lizzy porta la scena di sesso a un livello più intimo, com’è appropriato che sia nell’economia della storia. È uno dei pochi momenti che funzionino davvero, forse l’unica scena più riuscita che nel film originale. Tette di Elizabeth Olsen = io che faccio i cuoretti.
Se veramente questo film è servito a leggere una tua recensione sull’unico Old Boy che conta allora magari bestemmio con solo metà del calendario in mano. Ma ho l’impressione che prima o poi quel momento sarebbe arrivato. E quindi mi prendo anche gli altri sei mesi e via tutto d’un fiato.
Comunque ormai che so che è una merda magari prima o poi me lo vedrò o forse no, nemmeno quello. Mi accontenterò di vedere la scena di sesso e basta.
E vaffanculo a tutto il resto.
Grandissima rece Stanlio, nell’inevitabile confronto con l’originale questo film ne esce come una merda fumante: scorre via senza alcuna tensione o qualsivoglia emozione e alla fine non lascia nessuna voglia di discussione o approfondimento, ma solo un bisogno compulsivo di rivedere l’originale. Salvo le singole scene fotocopia della lotta nel corridoio e la tua già citata scena di sesso (le cioccine della olsen le sognerò per giorni). Tra l’altro l’agenzia incaricata di occuparsi della promozione del film ha rubato le locandine ad un grafico a cui erano stati commissionate. Vergogna spike Lee, ma con quella faccia di merda che si ritrova non ti puoi aspettare niente di diverso
Scusa luotto…c’è un bug nel sito che corrompe le sinapsi del cervello e fa vedere solo rece scritte da stanlio…rettificò grandissima rece lunotto, come sempre
Bel pezzo, Ma sto progetto puzzava di carogna fin dall’annuncio, addirittura all’inizio si parlava della coppiata Spielberg-will smith, MARONNA…comunque non credo che lo vedrò mai a meno che non esca una director CUT visto che i 4 gatti che l’hanno visto parlano di un film con vistosi tagli, confermi luotto tale sensazione di taglia e cuci?
Spiace per brolin che propio non riesce a svoltare, ma uno i film se li deve anche saper scegliere…
La olsen sarà scarlett witch in avengers 2…scelta a dir poco azzeccata.
abitando a 5 min da codropio, mi sento onorato da questa recensione. Orfei rulez.
e come diceva sempre mio nonno: CODROIPO!!
Io ne abito a 15 da Codroipo e dirò a tutti gli amici codroipesi dove abiti.
Dove si scopre che in realtà Lu8 è l’ufficio stampa di Spike Lee perché dopo aver letto la rece l’unica cosa che riesco a pensare è alle tette tonde e sode di Elizabeth Olsen e quindi io ci vado al cinema a vedermelo, altroché.
è andato tutto come temevo… peggio di così
comunque Luotto per questi momenti ti consiglio un alimento sano e biologico: il BIO PANE
@Stanlio Prima di leggere sulla Olsen non me ne fregava nulla del film, dopo la lettura ci vado sicuro.
P.s.: Ci dovevo andare comunque ma almeno adesso ho un buon motivo.
@Lunotto: mi trovo al bioparco di Oporto (frazione di Codroipo) e mi sovviene che qualche critico americano (non ricordo chi) faceva notare che la long take dell’eroe col martello contro i cattivi ha senso solo in Corea dove le pistole non le vendono al supermercato – ma in America Brolin sarebbe stato crivellato di pallottole un millisecondo dopo aver brandito il suo inutilissimo martello. Confermi?
In originale c’era comunque il Samuel L. Jackson meno ispirato di sempre. Ricordo distintamente un “piss drinker” (o “piss drinking motherfucker”, per quello che cambia). Che voglio dire, gli hanno telefonato dicendo “Samuel, bisogna coprire il ruolo di un tizio che improvvisa un sacco di parolacce”… Se non puoi piu’ contare su di lui per roba cosi’, dove andremo a finire.
A parte quello, vuoi che ero convinto gia’ in partenza che la storia fosse intraducibile per cui ero pronto a un progetto nato zoppo, vuoi che Spike Lee su commissione e’ comunque ancora una spanna sopra a Tim Burton su commissione, vuoi che lo spettacolo di Josh Brolin che si mangia mezzo film ha il suo valore, vuoi che Sharlto Copley truccato da Vomitino e’ un degno piano B di Nicolas Cage, vuoi che la rissa a martellate e’ pur sempre coreografata da J.J. Perry e non dal primo pirla che passa, vuoi che Lizzie Olsen, vuoi che ho gia’ visto il remake di Carrie per cui ho ben presente e freschissimo com’e’ fatto un remake (SPOILER) DAVVERO di merda (FINE SPOILER), io sono uscito intrattenuto. A patto ovviamente di eliminare i ricordi dell’originale, come thriller medio con scatti di ultraviolenza e tocchi (diciamo involontariamente) surreali ha il suo perché.
@cicciolina: tutta quella sequenza e’ talmente attaccata con lo sputo nel contesto che ti viene da considerarla una specie di sogno lisergico e tanto valeva farla a cartoni animati. Ma presa a se’ non e’ mica malvagia.
Imho la recensione è troppo negativa. Ieri al cinema c’ero con la signora Attila e davanti a me una famiglia composta da madre, padre e figlia 15enne (oh oh oh). In sala solo io avevo visto il film originale, alla signora Attila non avevo detto nulla e i volti della famiglia valevano più di qualsiasi ammissione.
Con loro il film ha funzionato. Con me no, la reclusione l’avevo percepita di più e la rissa l’avevo trovata più fisica, più cattiva, però con loro il film ha funzionato. Oggi la signora Attila mi ha ripetuto che lei il film non lo riguarderebbe, io sì perchè la Olsen è un bel vedere, ma lei no.
Ah, io dopo Elysium trovo che Sharlto Copley si stia costruendo un buon curriculum da cattivo
da come l’avete descritto pare sia più simile al manga, da cui il film di Park si distanziava anche parecchio (sicuramente, almeno nella motivazione del cattivo, a ragion veduta).
@Nanni: ecco, apriamo il caso Jackson. Prima Lee lo chiama “house negro” a causa di Tarantino, poi però lo scrittura, forse per fargli capire quali sono i registi razzialmente corretti con cui un attore nero deve lavorare. Se Jackson ha un minimo di spirito, immagino che si sia fatto pagare un’enormità e poi abbia lavorato col pilota automatico *perché è questo che Lee si merita*. Almeno, io voglio pensare che sia così.
Past & Fasul: a me non è sembrato tagliato, le scene di violenza sono abbastanza esplicite e il film in Italia è vietato ai 14. È che sono spesso girate male (la prima scazzottata coi giocatori di football) e mai disturbanti o significative.
Cicciolina: più o meno quello che ha detto Nanni, la scena è coreografata anche bene ma davvero non ha senso di esistere se non perché “i ragazzi che hanno visto il film originale sanno che adesso c’è la scazzottata”. E lo stacco a due terzi della scena è proprio brutto, non perché rovini il piano sequenza di per sé, proprio perché è messo a cazzo
Quando mi capita di leggere dell’ennesimo remake l’unica vera domanda che mi rimbalza nel cervello da una parte all’altra come il gioco del Pong é sempre la stessa: “Ma ce n’era davvero bisogno?”
Vuoi che sono andato a vedere con Nanni sia Carrie che Old Boy (e, dopo Carrie, ero già pronto a prenotarmi una gita di un giorno a Codroipo), vuoi che di solito i nostri pareri coincidono, ma la penso anche stavolta come lui. Il film sta in piedi, è bello e personalmente ho trovato il finale piuttosto pesante nel suo genere, per nulla all’acqua di rose. Anche il cattivo dandy, visti i trascorsi della sua vita nel film, l’ho trovato del tutto plausibile e ben interpretato. Film che merita davvero di essere visto.
@cicciolina: boh, secondo me Jackson e Lee devono talmente tanto l’uno all’altro che sono il tipo di amici che si insultano in pubblico e poi due sere dopo vanno al bar insieme
@attila la rece è giustamente negativa, perche nonostante preso di per sé il film non sia insufficiente, (con quella storia lì e quegli attori lì, dai è impossibile non raggiungere il 6), non crea pathos e scorre senz’anima fino ad un finale per nulla sconvolgente. Alcune scene che di per sé sono notevoli risultano, come già detto da qualcuno, appiccicate con lo sputo; la cosa più grave inoltre, il ruolo di sharlto, qui un folle, con una motivazione folle, con il quale non riesci ad entrare in empatia, ma provi solo disgusto (diventa insensato quindi il gesto finale di brolin); al contrario nell’originale l’amore incestuoso trai due fratelli risulta commovente e capisci quanto sia grave la colpa di taesu. Mi è piaciuta invece la soluzione con cui viene rimpiazzata la questione dell’ipnosi, che nell’originale mi ha fatto storcere un po’ il naso.
@benve: c’è che secondo me quel tipo di personaggio lì funziona solo in Oriente e da poche altre parti. Se decidi di non cambiare la storia, è dura dimostrarmi che esiste un altro modo per renderlo che non sia mostrarlo come un ricco pazzo fuori dal mondo. Ovvio che lo sminuisci, ma non saprei onestamente pensare ad altre alternative convincenti. Per me fa parte della zoppìa con cui nasce il progetto, e nel momento in cui è un pazzo convincente io sono a posto. E’ un remake inutile senza se e senza ma, ma nel mondo dei remake inutili s’è vista roba molto più pedestre.
Tirando le somme si tratta quindi di OldBoy for dummies now with more boobs.
Pensavo peggio guarda.
A me Jackson è sembrato in palla in quel paio di scene in cui compare. Di certo più caricaturale e imponente del carceriere nella versione coreana. Ma il suo è un ruolo minore, non aveva il compito di far brillare il film.
Sul piano sequenza della scazzottata a martellate è lo stesso Spike Lee ad aver rivelato che gli è stata tagliata, mentre in origine doveva essere un’unica sequenza. Come gli è stato ridotto il film da 145 minuti a 108.
Vedremo se in homevideo uscirà la versione integrale, ma dubito che possa comunque risollevarne le sorti. Come remake risulta quasi inguardabile per chi conosce l’originale.
@nanni sicuramente abbiamo visto di peggio e il film nella sua durata intrattiene senza nessun picco emotivo, ma trovo giusta ed in linea con il sito la stroncatura senza appello in quanto spesso un giudizio qui é valutato pesando le ambizioni del progetto e il risultato. Il film è sufficiente? Sì. Si poteva fare meglio? Secondo me è ancora sì. E non sono d’accordo con te per quanto riguarda il “cattivo” perche ci sono esempi anche occidentali (game of thrones) dove un amore incestuoso può trasmettere non per forza disgusto ma anche compassione.
PS: Samuel Jackson e sharlto non è che nel film siano vestiti tanto diversamente da spike Lee, e quest’ultimo purtroppo è un personaggio reale.
@benve: ma certo che la stroncatura e’ giusta, o non l’avrei pubblicata. Personalmente la vedo in modo un po’ piu’ buono ma non vuol dire.
Sul cattivo: un personaggio del genere per me funziona a seconda del contesto culturale, e Game of Thrones e’ ambientato in un mondo fantasy per noi sconosciuto/scollegato tanto quanto la Corea. Gli Stati Uniti moderni sono un altro discorso.
Nonostante qui in Trentino sia l’espressione gergale in assoluto più comune, in uso sia tra grandi che tra piccini (ho un paio di zii che se non la mettono all’inizio, all’interno e alla fine di ogni singola frase non riescono a formulare una frase di senso compiuto – non scherzo), confesso che, a causa della mia assoluta incapacità di anagrammare alcunché, c’ho messo un po’ a cogliere ed apprezzare la gag di Codroipo.
Io non ho nulla contro i remake (ricordo di aver difeso as spada tratta The Departed, che pur essendo inferiore a Infernal Affairs è un gran bel film che due palle così), ma questo per me è un NO! (col maiuscolo e col punto esclamativo).
Dopo averlo visto, la mia sensazione è stata quella di una donna bellissima, provocante e formosa, che quando ti fa un pompino e te lo morde perchè non è capace. E tu lì pensi “che spreco diobono, che CAZZO DI SPRECO”.
Oh, certo, c’è la scena SHOCK signoramia, sono sicuro che quando apparirà la SCENA SHOCK lei metterà la sua manina benpensante di fronte alla bocca, in atteggiamento disgustato, si si. MA ESTICAZZI? L’originale funzionava meglio sotto OGNI FOTTUTO PUNTO DI VISTA. E funzionava meglio anche togliendoci tutte le scene di violenza, perchè lì la violenza era un gustoso contorno, qui sembra un esaltazione, messa solo per shockare senza alcun pathos, senza idee senza niente.
Questo è uno dei classici film che mi rendono furioso come una bestia, nella loro pochezza di idee, di intenti e di capacità.
Piacerà ai regàz americani obesi che non hanno mai sentito parlare di Park, il resto del mondo lo dimenticherà nel giro di 2 mesi.
E affanculo Lee, Brolin, Jackson, la Olsen (no dai lei no) e chiunque si sia invischiato in questo progetto inutile.
@sisi lo so che sei d’accordo in linea di massima con la recensione, argomentavo soltanto in relazione a qualche parere che tende a salvarlo secondo me ingiustamente. Ho letto qualche recensione oltre oceano che addirittura lo dipinge come superiore all’originale, brividi.
È inutile che vada a vederlo, avrei una visione troppo falsata visto che è un progetto che odio da sempre. Il film originale è così importante per me che mi farei solo del male. Non ne vale la pena quindi faccio una scelta di campo lo evito tanto mi pare che brutto o carino che sia non aggiunga nulla all’originale quidi rimane un film inutile all umanità. Devono morore male. Ecco, magari una googlata per cercarmi le tette della Olsen me la faccio.
eppure anche io avevo letto la storia che il film era stato tagliato di quasi un’ora ed era passato dal durare nettamente più dell’originale a durare molto di meno… e che brolin se n’era lamentato, cosa che aveva destato stupore perchè è piuttosto raro che un attore critichi il film anzichè promuoverlo…
detto questo io lo andrò a vedere, non ultimo tra i motivi per cui ci andrò, le tette della più bella delle olsen.
Rece immortale.
Andatevi a vedere gli essential movies secondo spike lee, e ovviamente non c’è Old Boy. ‘A Spikie, ma se tu non hai vissuto Old Boy, come hai potuto girare Da Olda Maddafakka in Da Ghetto ?
@ reverendo
Ecco…speriamo di vederla quest’ora tagliata…
Brolin poi è uno senza peli sulla lingua…di norma durante la promozione di un film gli attori coinvolti dovrebbero essere obbligati contrattualmente a parlarne bene ma lui alla prima di jonah hex mando’ candidamente tutti a cagare prima in maniera velata poi qualche giorno dopo senza problemi.
Visto che il paragrafetto sulla Olsen ha avuto più successo di tutto il resto del post, tanto vale che riveli che si vede anche il culo
@Luotto: ma dilla tutta allora. Arrivano quasi a inquadrare la tombola. La cinepresa si muove lentamente e astutamente in direzione, e per una frazione di secondo ci ho quasi creduto ed ero pronto ad alzarmi in piedi esultando e sventolando la cartelletta.
See, vedi un po’ che adesso pure le versione integrale di un’ora più lunga bisogna aspettare.
Io aspetto la short version su Youporn con i momenti topici (occhiolino occhiolino) della Olsen e poi per me il caso remake di Old Boy è chiuso.
È verissimo
Ora torno al cinema a rivederlo
ma slj vestito rossonero con la cresta bionda solo a me é sembrato un omaggio? anche perchè TRIVIA in oldboy vero c’era francesco coco
La rece omette (colpevolmente) che Codroipo è famosa per i suoi allevamenti biologici di suini. Da lì viene il famoso Porco Bio.
@Nanni
Scusa l’off topic, ma me l’hai tirato fuori (ehm) ma quanto è un pietoso film di merda, il nuovo Carrie? Io ero allibito, anche perché onestamente l’originale me lo ricordo poco, ma non riuscivo a capacitarmi di quanto mi stesse facendo cagare quel che stavo guardando.
Io non ce l’ho fatta, lo ammetto, non ho avuto le palle. Ero lì lì per prenotare ma all’ultimo ho deciso di non vederlo, né al cinema né via scrocco web.
Old boy è uno dei dieci film che mi porterei sulla proverbiale isola deserta… vederlo rovinato da un regista mediocre sarebbe troppo.
@giopep: io lo ricordavo bene, purtroppo. Ma ne parliamo nell’imminente post apposito.
internet è bello perchè si può dire un po quel che cazzo ci pare ma regista mediocre spike lee lè dura da leggere, mio caro @cristoforo
Intanto complimenti per la rece. LA rece che aspettavao da quando ho letto il primo articolo quì su i400calci.
Detto ciò vorrei gentilmente avere delucidazioni su un particolare che magari pochi di voi avranno cagato (magari no): la colonna sonora.
perchè nel film di park chan wook, dopo le molteplici spassionate visioni, l’ho elevata a ‘cosa orgasmica suprema’ e mi incuriosiva sapere se anche quella del remake è quantomeno notevole.
complimenti a tutti, comunque. vi seguo da sempre pur non capendo una bega o quasi di cinema. ..questo vorrà dire qualcosa no?
ieri sono andato al multi per vederlo, ma alla cassa la signorina invece del biglietto per Oldboy mi ha dato quello per Thor, al che ho ripetuto il nome del film e me l’ha cambiato, poi però davanti al signorino che strappa i biglietti era ancora il biglietto di Thor, così ho visto Thor, ho fatto tante matte risate e sono tornato a casa perplesso.
mi sono messo davanti allo specchio e ho provato a ripetere più volte: “un biglietto per Oldboy, grazie” ma invece di Oldoy dicevo sempre Thor. Che fenomeno bizzarro e anche un po’ inquietante! Così stamattina ho cercato risposte nell’Online Journal of Neuroscience, ho trovato un link a questa rece e ho capito.
@john random colonna sonora non pervenuta
John Random: in linea con il taglio dato al film, la colonna sonora è anonima e convenzionale.
Sbagliare, sbagliare nel rifare, rifare tanto per fare.
Peccato solo aver letto le ultime righe, ora ho l’obbligo morale di visionare codesta blasfemìa.
Nessun commento sul fatto che finalmente anche il franchise di Indiana Jones è andato alla Disney!
Volevo mettere un punto di domanda, non uno esclamativo.
Io sono curioso, so già che mi farà cagare e che lo odierò, ma voglio far vedere Old Boy alla morosa che ha in antipatia gli asiatici… quindi questa alternativa americana è più nelle sue corde.
E poi le tette della Olsen le voglio vedere…
@Cicciolina in quel di Oporto
solo con il tuo commento ho Visto la Luce, grazie.
L’ho capita tardi, ma mi ha fatto molto ridere.
vabbè ma con quella postilla finale vado al cinema ORA per forza e mi filmo la scena col telefonino per averla a casa per sempre con me la cara Lizzie!
@John Random della colonna sonora ci avevo fatto caso pure io, e nella mia recensione l’avevo messa proprio tra gli aspetti più negativi del remake. Stranamente Spike Lee non si è affidato come di consueto al jazzista Terence Blanchard, che gli aveva firmato le colonne sonore di quasi tutti i suoi precedenti film. Questa cosa mi fa pensare che fin dall’inizio non abbia avuto grande potere decisionale e autonomia. Fatico a credere che il film l’avrebbe voluto fare veramente così.
@luotto: guarda a oldboy ho preferito Don Jon e direi che ci ho guadagnato.
Ma Elizabeth Olsen è la prossima Wanda Maximoff? Sosstorie proprio….
Mo vado a Codroipo
Prima che me ne dimentichi… magari ero distratto, magari ero in paranoia, magari stavo pensando all’originale e non ci ho fatto caso. Ma nel film viene spiegato come Copley sia riuscito a organizzare l’incontro e l’innamoramento tra Brolin e la Olsen? In quello di Park tutto si spiegava con l’escamotage dell’ipnosi, che Lee invece non usa. Così come a differenza dell’originale non ho capito perché Brolin si faceva i tatuaggi sul braccio, né il motivo per il quale il film si chiama Old Boy.
Stefano: beh, gli old boys sono gli ex allievi di una scuola maschile, quindi il senso rimane lo stesso… e anche per i tatuaggi direi che cambia poco: servono per tenere il conto degli anni come si farebbe sui muri di una cella.
L’escamotage di Sharlto Colpey invece non è chiarissimo, ma sembrerebbe che faccia sempre in modo che loro s’incontrino: la prima volta gli fa seguire la tipa fino lì alla clinica dei senzatetto, poi boh, devia tutte le chiamate su di lei ogni volta che serve un infermiere, o qualcosa del genere…
Certo che il loro innamoramento è un po’ sulla fiducia
Sto soffrendo.
Sto soffrendo molto.
Codroipo.
Porco Bio.
Credo che ne vedrò solo un pezzetto.
Non mi voglio così male.
Torno a una notte di pioggia in Corea, a “Ridi e tutto il mondo riderà con te”, torno a neve, lacrime, sangue e rivelazioni, tragedia e poesia, martelli, perdita della voce, con la perdita della voce l’abbandono delle parole, con l’abbandono delle parole la rinuncia alla verità (?)… Ma hai detto “tette della Olsen”?
Ho capito bene?
@samuel paidinfuller
De gustibus, tre film buoni (Malcom X, La 25esima ora e Inside Man) su un mare di cacca per fratelli e un atteggiamento da primo della classe lo relegano nella mia lista di registi mediocri (che è comunque molto più breve di quella dei registi che mi fanno cagare… ma tant’è).
Nuo.
Io Old Boy Muddaffaggah non ce lo vado a vedere, perché ricordo ancora il giorno che il mio amico mi ha detto “devivedereassolutamente quel film del tizio che piglia tutti a martellate bellobellobellobello.
Ci ho dei ricordi da preservare. io.
Lo screenshot con quella scritta in paint mi ha quasi commosso. Caro Luotto, quanti bei ricordi.
Old Boy di Mister Corea era un film indimenticabile.
Quello di Spike Lee suscita due tipi di reazione:
-T’incazzi (hai visto l’originale)
-Te lo dimentichi (non hai visto l’originale)
Sono andato al cinema con due amici che il primo non sapevano neanche cosa fosse. Sono usciti dicendo: vabbè.. insomma.. meh… nulla di che.
Confermo però il like al tag TetteDellaOlsen. Unica cosa che ricordo.
@ Lenny Nero: cuori per te: <3 <3
visto un’ora fa. chevvedevodadì, a me è piaciuto. ok, l’originale è molto più potente. ok, alcune cose sono un po’ forzatelle (la scena del martello), ok, alcune cose non hanno senso (ombrello con disegnati i suoi tatuaggi !?!?), però resta comunque proprio un bel filmetto violento, dove dicono le parolacce e fottono. e il twist finale cambia un pochino e mi è piaciuto quel cambiamento.
Io non so se avete la minima idea di cosa voglia dire recensire o criticare. Sputare, vomitare, dire bestemmie anagrammate e lanciare palle di sterco, sono sicuro non faccia parte del mestiere dello speculatore intellettuale, di colui che guadagna grazie al lavoro che fanno altri, che distrugge anche quando ama, che (cioè del critico) guardandosi allo specchio e vedendo che non vale nulla non può fare altro che cercare di far somigliare il mondo a se stesso; così si sente meno solo…tante cretinate per dire che un film non è piaciuto e si perchè di questo si tratta, sempre di opinioni. In qualsiasi forma d’erte non c’è verità, non c’è canone, non ci sono regole. Bello e brutto sono parole vuote che spesso riempiamo con la nostra stupidità. E l’autore dell’ articolo potrebbe apparire sul vocabolario accanto alla voce ebetismo (dato l’alto livello credo anche congenito). E pensare che al Dams ho fatto battaglie contro la critica dell’analisi o degli assoluti in favore dell’ermeneutica, ma non pensavo che si potesse arrivare così in basso. Sarò un folle ma sono abituato a esaminare le cose senza infilarci le mie convinzioni o presunte leggi artistiche e soprattutto se non mi piace semplicemente non ne parlo. Non sono religioso e proprio per questo considero stupido, inutile e gratuitamente volgare bestemmiare. Infine mi piacerebbe vedere come reagirebbe Spike se avesse di fronte l’autore di un simile articolo… fossi io, primo gli spacco la faccia e poi semplicemente gli chiederei ma chi cazzo sei? cosa vuoi? che fai nella vita oltre a sparare cazzate e dare aria al culo? a si dimenticavo, il remake Oldboy non mi è piaciuto. A si dimenticato leggetevi il manga e capirete molter scelte di Lee.
@gaetano: ti rispondo perché hai la costanza di insistere, e perdonami se mi sforzo di farlo educatamente nonostante le tue pretese di intavolare una discussione partendo da una raffica di insulti. In sintesi: 1) dai la netta impressione di esserti fermato agli anagrammi e di non aver letto/capito il resto, e 2) una recensione scritta con i concetti che esprimi tu e’ nel migliore dei casi completamente inutile e nel peggiore senza il minimo senso. Mi fermo qui pero’: a volte e’ ostico persino confrontarsi con persone ragionevoli, figurarsi con uno che parte riconoscendo di essere folle. Buona giornata.
Di Spike Lee oltre ai film citati salvo anche l’ottimo He Got Game con un monumentale Denzel Washington, pellicola dedicata al mondo della palla a spicchi del quale Spike é un grande appassionato.
Sotto una diapo del “sobrio” regista mentre fa il tifo per i suoi Knicks…
http://www.nicekicks.dev.auctollo.net/2013/04/25/celebrity-sneaker-stalker-4-25-2013/9/
Ermeneutica è la mia nuova parola del giorno.
Che poi, tra l’altro, ci sarebbe il capitolo Miruacolo a Sant’Anna, tra ciccioni spruzzamerda nera e favini alla brace.
http://www.youtube.com/watch?v=qmCSU6rT70E
Notare il finale della clip: tetta + baionetta e suono “plotch”. E la “recitazione” del nazi all’inizio. Si può essere più amatoriali di così ? Non ci è riuscito neanche Zampaglione con Tulpa. Il regista del Miracolo è il nuovo paradigma peracottaro-spastico della regia cinematografica, ma senza la poesia che certi incapaci lasciano nei loro film maldestri. Non intendo vedere il suo Oldboy così come ogni altra creazione del suo apparato escretore.
Aò ci mancava solo il papa-boy viulento qua, mò si che abbiamo la collezione di dementi completa
E pensare che io in mensa ho fatto battaglie contro la pasta fredda
c’è gente che viene mantenuta al dams per fare battaglie a favore dell’ermeneutica? fatemi capire…
Che poi questo dovrebbe essere ‘il terzo Oldboy’.
‘Il secondo Oldboy’ e’ quello bollywoodiano: “Zinda”
http://www.imdb.com/title/tt0488906/
si, lo so che sono passati mesi da questa recensione, e oltretutto mi ero ripromesso di non guardare mai questo film, ma sono caduto nella tentazione e ora devo sfogarmi.
La verità è che un po ci credevo in questo remake di uno dei film della vita. Un po per Spike Lee, che apprezzo, un po per gli attori. Certo, la recensione del Luotto era chiara, ma mi ero sforzato di fingere di non aver capito ciò che preannunciava. E invece… mio Dio, quanto mi pento di averlo visto!
Ci ho messo tutta la buona volontà per godermi il film senza pensare all’originale, ma una volta che vedi IL capolavoro è impossibile dimenticarlo… per tutta la durata del film non ho fatto altro che pensare: codroipo!
Ero così incazzato che non mi sono nemmeno goduto le tette della Olsen. Per dire.
arrivo stratardi, oggi mi sono visto sia il remake di oldboy che quello di robocop. E devo dire che molto meglio Robocop. Questo filmetto di Spike Lee veramente passa via leggero leggero mentre quello di Park mi ha lasciato quella bella pesantezza tipica dei migliori film koreani. Robocop preso come un film di sparatorie e un po’ di classica satira minchiona sulla politica americana alla fine ha molta piu ragione di essere.
Natale 2016. Io che spiego ad una conoscente – che ha visto l’Oldboy originale e lo considera uno dei suoi film preferiti – che tizio e tizia sono padre e figlia. Non l’aveva capito. Faccio la figura del pervertito che vede cose strambe ovunque.
Al prossimo Natale verifico se ha colto il twist del Sesto Senso.
Codroipo. Comunque brava Elizabeth Olsen, brava
Leggere la trama tradotta dal coreano e guardare i filmati di Joel di Vinesauce sul tubo mi ha provocato lo stesso effetto: ridere come un ritardato.
Luotto ma poi non l’hai più fatta la recensione dell’originale, l’unico Oldboy?
si, lo so che sono passati anni da questa recensione, e oltretutto mi ero ripromesso di non guardare mai questo film, ma sono caduto nella tentazione e ora devo sfogarmi.
Prima ho letto la recensione, poi ho letto tutti i commenti.
È già stato detto tutto, fossi stato io Spikone l avrei chiamato chessó “Cold Vengeance”, ci avrei schiaffato un Jason Statham e un Ben Kingsley come protagonisti ,un “liberamente ispirato da un film coreano” in apertura e ci avrei salvato la fazza.
Il punto è che mi ha fatto incazzare, ma non quanto The Departed con Infernal Affairs. Perché qua è palese che si sia pestato un merdone, mentre quello Scorsese là invece, ci ha vinto pure dei premi! Perché il film era bello assai, però anche un po’ grazie al cazzo con DiCaprioDamonNicholsonBaldwinWalhberg e altri che avrò dimenticato!
Tutte quelle belle sfumature sul conflitto interiore e l alternarsi tra verità e menzogna, tra realtà e finzione, la differenza tra la persona si è, e quella che “si fa”, perduti…
Quindi no Spikone non ti demoralizzare, non sei solo