Conoscete il film Idiocracy?
In estrema sintesi, in esso si ipotizzava un futuro in cui la nostra vita, invece che progredire grazie alle menti più brillanti del pianeta, degenerava in un progressivo rincoglionimento globale.
Secondo noi di i400Calci.com, si tratta – insieme a Demolition Man – della previsione più verosimile del destino che ci attende.
Di conseguenza, come primo post del 2014, abbiamo pensato fosse il caso di adeguarsi da subito e abbiamo assunto per voi un nuovo consulente che, con l’aiuto dei ricchi mezzi produttivi di Hollywood, si occupa di spiegare alle nuove generazioni alcuni dei più grandi classici del cinema e della letteratura.
Nella speranza di fornirvi un servizio istruttivo, e ricordandovi che trattandosi di una guida alla comprensione ci saranno tutti gli spoiler possibili immaginabili, lascio che il nostro ospite speciale si presenti da solo.
Buona lettura.

La grassoccia, brufolosa, emarginata Carrie
Buongiorno cari bambini!
Benvenuti al nostro corso speciale di analisi e comprensione dei grandi classici del cinema e della letteratura: mi chiamo Adulto Di Cognome Spiegoni e il corso è speciale perché VOI siete speciali, miei piccoli fiocchi di neve.
Oggi vi spieghiamo Carrie, un famoso romanzo di Stephen King.
Alcuni di voi sapranno che già nel 1976 il leggendario Maestro Brian De Palma aveva tentato di tradurre in immagini per quelle persone normali non cervellosecchione che non passano il tempo chiuse in biblioteca a sfogliare pagine e pagine di parole scritte senza figure.
Il problema è che a nostro avviso, con l’eccezione di qualche bella immagine, da persona intelligentissima qual è il Maestro De Palma aveva sopravvalutato il suo pubblico ed era stato un po’ troppo criptico, a tratti ambiguo e confuso, dirigendo di conseguenza un’opera piuttosto elitaria.
Proveremo quindi a fare maggior chiarezza nell’affascinante storia di questa dolce e incompresa ragazzina coi superpoteri, e lo faremo con un cast tutto nuovo che include volti che conoscete.
Seguiteci.
Innanzitutto chiariamo una cosa: De Palma aveva già fatto un enorme lavoro e sarebbe un peccato buttare via tutto.
Voglio dire: il libro l’aveva letto anche lui, davvero volete che tutta questa fatica sia stata fatta invano? Perché fare scelte diverse?
Chi siamo noi per dire “beh, il libro è abbastanza diverso, già a partire dal fatto che è quasi tutto narrato in flashback da articoli e testimonianze varie, si potrebbe affrontare la storia in un altro modo privilegiando scene diverse per dare un tono fresco e alternativo ma comunque fedele alla vicenda”?
Perché fare i pignoli e controllare, rianalizzare, scoprire tutte le cose che De Palma aveva tolto, cambiato, aggiunto, corretto, rimescolato, inventato di sana pianta, e fare di testa nostra?
Cos’è, non vi fidate del Maestro Brian De Palma? Glielo dite voi che la sua interpretazione è “sbagliata”? Ma chi vi credete di essere???
Ecco. Mi pareva.
Sentite cosa facciamo: non c’è alcun motivo di tornare alla fonte, partiamo direttamente dalla sceneggiatura del ’76.
Valorizziamo il lavoro di quel brav’uomo e onesto, infaticabile professionista che risponde al nome di Lawrence D. Cohen.
Seguiamo fedelmente il suo script scena per scena, accreditiamolo pure nei titoli di testa, e limitiamoci a ricontrollare il libro giusto in casi di emergenza, ovvero quando le cose non ci sembrano abbastanza chiare e accessibili così come sono.
Ad esempio, già all’inizio serve una piccola aggiustatura: Stephen King partiva in modo spezzettato e confuso, e De Palma iniziava subito con una partita a pallavolo fra le compagne di classe di Carrie, ma così non si capiva nulla.
Non si capisce che è un horror, non si capisce che la protagonista del film sarà una ragazza strana e paranormale, e non è bello partire disorientando o addirittura equivocando.
Facciamo quindi entrare Julianne Moore!

Un personaggio diversamente normale
Bambini, questa è Julianne Moore, una bravissima attrice con grande esperienza in ruoli difficili. Forse ve la ricordate in quella splendida avventura per tutta la famiglia che era Il mondo perduto, o forse ve la ricordate, miei piccoli, mentre dipingeva quadri con la figa nel Grande Lebowski.
La scena che state per vedere è raccontata verso la fine del libro, ma a noi serve subito.
Guardate qua e cominciate a esercitarvi fin dai dettagli: musica losca, casa tipica americana, carrellata sui gradini che portano al primo piano, inquadratura strettissima su una grossa Bibbia rilegata in pelle – è importante, l’avete vista? Cosa vi comunica? Vi comunica che il personaggio è… ? È molto reli… ? Religioso! Bravi bambini.
Guardate ora la bravissima Julianne sul letto che strilla e si contorce da sola e decanta religiosismi a caso: la cosa – ringraziateci – non vi traumatizza perché ve l’abbiamo telefonata con la grossa Bibbia che abbiamo inquadrato prima.
Continuate a guardare: sta partorendo! Partorisce da sola! Ma non è tutto! Ecco che per qualche ragione rimane stupita di aver cagato fuori un bambino, come se non sapesse cosa significa rimanere incinta e non fosse in grado di riconoscerne anche i sintomi più plateali! Ma ancora di più: ecco che prende un coltellazzo e tenta di uccidere il bambino dando la colpa a Satana! Ma il bambino le ferma le forbici a un centrimetro dalla fazza con apparenti misteriosi poteri della mente! Incredibile!
Whoa. Questa sequenza – lasciatecelo dire da soli – è una bomba.
“Signora Maestra, sono abbastanza sicuro che questo film sia un horror e che il personaggio di Julianne Moore sia matto. Inoltre ho ragioni di sospettare che il bambino non crescerà sano.”
Bravissimo Riccardo! Ti metto un più sul registro.
La nostra idea ha chiaramente funzionato, per cui possiamo far comparire il titolo del film e passare alla partita di pallavolo inventata da De Palma.
Ma ambientiamola in piscina, tanto per – eww, no, voi che sapete già la storia, ma che andate a pensare pervertiti schifosi, non l’abbiamo spostata in piscina per quello, non succede lì, succede nelle docce come sempre, portate pazienza un attimo.
È ora di conoscere la nostra protagonista: carissimi bambini, ecco a voi Chloë Grace Moretz!
Esatto, Hit Girl di Kick Ass! Bionda, provocante e famosa per spaccare culi a destra e a manca!
Sì, lo so che è tipo l’esatto contrario del personaggio della bruttina, sfigata, emarginata Carrie White che nessun maschio si filerebbe nemmeno per sbaglio, ma non è importante. Dai, vi conosciamo, ci fosse stato di nuovo un topo come Sissy Spacek avreste cambiato canale subito e figurarsi una che corrisponde alla grassottella brufolosa del libro, non rompete. Portate pazienza se Chloë vi sembrerà a disagio e fuori parte per tutto il film, tanto non avete bisogno di guardare per capire, ci saranno già gli altri personaggi a trattarla da emarginata incagabile, vi basti quello, l’importante è che continuiate a seguire la storia.
Chloë Grace “Jailbait” Moretz!

Come interpretare Carrie in sole tre mosse: spettinarsi; ingobbirsi; vestirsi alla Caritas.
Eccoci quindi alla scena della doccia: Carrie sanguina fra le gambe, si spaventa, strilla, corre verso le altre ragazze che invece di soccorrerla la prendono in giro e le tirano asciugamani e assorbenti… Vi vedo confusi.
Non vi preoccupate, non siamo come De Palma che vi lasciava brancolare nel buio a gratis e pretendeva che capiste tutto subito semplicemente vedendo una ragazza che sanguina fra le gambe mentre le altre ridono e la seppelliscono di Tampax.
Ascoltate bene cosa dicono le compagne ad alta voce: “Ma non è sangue qualsiasi! È sangue del ciclo! Ha le mestruazioni! E dal modo in cui è spaventata deduco analiticamente che non sappia cosa siano le mestruazioni!”
Tutto chiaro ora bambini?
E grazie alla nostra nuova intro non è nemmeno complicato da digerire, perché ve l’abbiamo telefonata facendovi vedere sua madre che la partoriva senza sapere di essere incinta.
Ci sono domande? Bene.
Occhio solo a questo pezzo in cui vi facciamo vedere da subito una delle ragazze che sembra di colpo ribaltare completamente atteggiamento… Ok, vi vedo disorientati dalla parola “sembra”, scusatemi, ve lo spiego subito: sì, si è pentita e da qui in poi diventerà un personaggio positivo. Con forti contrasti e sensi di colpa, ma positivo. Tranquilli ora?
Bon, da qui in poi il film di De Palma va già più o meno alla grande così com’è e anzi, sapete cosa? Oltre alle stesse scene dirette allo stesso modo e montate nello stesso ordine lasciamo pure gli stessi dialoghi, chissenefrega se nel 2013 non ci comportiamo nè parliamo più come negli anni ’70, avete capito che siamo nel 2013 perché abbiamo aggiunto gli smartphone e la colonna sonora con le Haim, che altro vi serve?
L’importante in linea generale è che le cose non devono solo succedere: devono essere grosse, plateali, inquadrate in primo piano, possibilmente anticipate da indizi che vi ci facciano arrivare per gradi per evitare traumi di significato e qualcuno deve dichiarare a voce alta quello che sta succedendo nel caso non foste in grado di interpretare cognitivamente gli stimoli visivi (o, nel caso di Carrie, vi confondiate perché Chloë… vabbè, beati voi che siete minorenni e non rischiate la galera se vi fate certi pensieri).
Soprattutto, è importante che vi ricordiate che state guardando 1) un horror e 2) la storia di una che ha i superpoteri.
Ad esempio, già nella scena della doccia vi abbiamo aggiunto un pezzo in cui Carrie sbatte persone per terra senza toccarle.
Nel libro e nell’altro film scoppiava appena una lampadina, ma poi voi avreste pensato a una coincidenza.
Qui invece, crepi l’avarizia, facciamo subito volare via delle persone.
E non vi preoccupate: abbiamo fatto in modo che Carrie usi i poteri ogni 5 minuti così non perdete il filo e sì, ovviamente ogni volta li userà in modo abbastanza plateale, non vogliamo mica che pensiate per sbaglio che sia stato il vento o cazzo ne so.
Specchi che si rompono, porte che si squartano, oggetti che volano, cose così.

Come aggiornare una storia ai tempi moderni in un solo fotogramma
Molto importante è anche il personaggio della madre, Margaret White.
Anche qui De Palma era stato estremamente criptico, il ché è pericoloso quando si tratta di mettere in luce negativa un personaggio molto religioso.
Ad esempio: avete presente la scena in cui lei litiga con Carrie e le impone di ripetere dei passi della Bibbia completamente insensati? Ora Carrie le dice chiaro e tondo “Ma questi passi non sono nella Bibbia!”, che non sia mai che vi confondiate e pensiate che nella Bibbia ci sono cose retrograde e/o eccessivamente restrittive.
Oppure quando a un certo punto inizia a picchiarsi in testa? Ora Carrie le dice “Smettila con questi atti di autolesionismo che fai soltanto per convincermi a darti ragione!”. E per essere sicuri che sia tutto limpido, ecco un’altra manciata di scene in cui la signora White si scarnifica la carne da sola.
È importante inoltre segnalare che se per caso a tratti Margaret vi sembra troppo matta non dovete farvi ingannare, è soltanto perché Julianne Moore è l’unica di tutto il cast capace di cambiare magicamente l’espressione del proprio volto, per cui può essere una pura questione di contrasto.
Ma non solo! Anche con le compagne di classe vi abbiamo reso le cose più semplici.
Ad esempio abbiamo pensato che fosse importante spiegare perché Chris (Portia Doubleday) fosse la più cattiva di tutte, per cui ecco che abbiamo recuperato dal libro la scena in cui si vede lei che piagnucola per farsi salvare dal padre ricchissimo e lui che di conseguenza la vizia provando a corrompere il preside.
E come si fa ad essere sicuri sicuri che suo padre sia cattivo/stronzo?
Facile: lo si fa interpretare a Hart Bochner, il mitico Ellis di Trappola di cristallo.

È giusto che sappiate che, alla facciaccia nostra, Ellis è invecchiato meglio di tutti
Sue (Gabriella Wilde), il personaggio decisamente più complesso, ci ha dato qualche difficoltà in più perché ha tratti sia positivi che negativi.
All’inizio infatti prende in giro Carrie insieme alle altre, poi si pente e passa il resto del film a sentirsi in colpa e cercare cristianamente di rimediare: di conseguenza è un personaggio “bidimensionale”, protagonista di un “percorso di crescita interiore”. Un gran macello insomma. Abbiamo fatto il possibile. A un certo punto ci abbiamo rinunciato per cui abbiamo messo questa scena in cui Chris va da lei e fa il riassunto della situazione dicendo apertamente “Tu sei cattiva perché hai preso in giro Carrie insieme a noi, però ti credi buona perché a un certo punto hai smesso e ora vorresti rimediare, ma in realtà secondo me (che ricordiamolo, sono cattiva al di fuori di qualsiasi dubbio) sei ipocrita e ci tieni solo a fare bella figura.”
A simboleggiare comunque definitivamente questo dualismo bene / male / ma un po’ di più bene, abbiamo messo questa scena in cui lei e il suo fidanzato Tommy fanno sì sesso pre-matrimoniale in auto (male), ma rigorosamente nella posizione del missionario (bene), e lei – puntuale come un favore arbitrale alla Juve – rimane incinta (bingo). Lo abbiamo aggiunto per essere sicuri che vi ricordiate che quando i personaggi buoni eseguono l’atto reciproco dell’amore è soltanto per procreare.
Sarà poi lei a cercare di rimediare rinunciando al prom e chiedendo a Tommy di portarci Carrie, per regalarle una bella serata.
In generale, abbiamo pensato di venirvi incontro assumendo attrici bionde per le parti positive e more/castane per quelle negative.
Su Tommy (Justin Bieber Ansel Elgort) abbiamo avuto un unico dilemma a seguito del quale abbiamo coraggiosamente deciso di contraddire il film del ’76: Stephen King descrive il personaggio come il raro belloccio sensibile e intelligente, addirittura un aspirante poeta, per cui il Maestro De Palma aveva pensato di piazzare questa scena in cui Tommy legge un poema in classe, Carrie dichiara di apprezzarlo, e questo serve più avanti come aggancio per l’invito al prom. Però insomma, diciamocelo: ma chissenefotte dei poemi di Tommy??? Facciamo leggere un poema a Carrie così le facciamo dire un po’ di stramberie apocalittico-religiose davanti a tutti per ricordarvi bene quant’è strana, e poi come aggancio per l’invito al prom mandiamo Tommy a dire che A LUI è piaciuto il poema di LEI. No? Ma infatti.
“Signora Maestra, ma Carrie ha i poteri magici? Non mi ricordo più…”
Scusa Antonio, hai ragione. Ecco la scena in cui Carrie controlla il significato della parola “telecinesi” su un libro, così anche voi imparate il termine tecnico corretto, e poi una in cui si esercita a controllarli in camera sua, altrimenti non capivate a cosa le serviva leggersi un libro a riguardo, ma soprattutto in questo modo vedete degli altri effetti speciali e state svegli.

“Tu ti ricordi cosa devi dire?” “Aspetta, io chi interpreto…”
Arriviamo al dunque: vi ricordate quel confusissimo finale in cui Carrie viene eletta a reginetta del ballo e di conseguenza innaffiata di sangue di maiale sul palco davanti a tutti (scherzo esilarante, lo devo concedere)?
È sempre stata la parte più confusa. Tutta quella slow motion, la musica, gli split screen: non ci si capiva niente.
Anzi no, aspettate un attimo: prima lasciateci rimettere la nostra scena preferita dal film di De Palma, ovvero quella in cui i ragazzi si provano i vestiti del prom con un montaggio buffo. C’è poco da fare, è imprescindibile. È l’equivalente di Carrie della corsa sulla scalinata di Rocky.
Rieccoci. State a vedere come si fa: la cinepresa se ne sta buona e non fa nulla di strano; la musica è una normale musica da scena horror in film horror; guai a dare un senso di caos e furia fuori controllo o mi si traumatizzano gli spettatori, meglio prendere bene la mira con qualche innocua morte singola; siccome il pacco della telecinesi è che sposti le cose senza toccarle nè sparandole con raggi laser o simili, per rappresentare la magia in atto chiedere alla gentile attrice protagonista di mulinare le braccia come un supereroe giapponese, possibilmente indicando il bersaglio con le dita inclinando collo e spalle, strabuzzando gli occhi e mimando a turno tutte le vocali con la bocca (grazie Chloë, gentilissima). Ah no?
“Mi scusi Signora Maestra, ma io ho letto il libro e praticamente oltre metà è dedicata al massacro al prom in cui Carrie poi esce e devasta mezza città, per cui mi chiedevo, come mai siccome siamo nel 2013 e i mezzi e la tecnologia dell’era moderna di Hollywo-“
FUORI DI QUA, imbroglione infiltrato impostore che non sei altro!!! Guardie, portate via quel nano clandestino di 32 anni!!! Grazie. Ma guarda questo sbruffone presuntuoso che vuole farci riscrivere mezzo film da zero. Mah. Scusatemi.
Torniamo al finale: Carrie torna a casa, ammazza la mamma in posa da S.Sebastiano come inventato a suo tempo da De Palma, arriva Sue (il cui grado di preoccupazione verso Carrie avanza da “le faccio trascorrere una piacevole serata per rimediare a un dispetto un po’ eccessivo” a “entro in una casa in fiamme e non mi fermo nemmeno davanti a una psicopatica ricoperta di sangue inginocchiata sul cadavere mutilato della madre pur di assicurarmi che la mia coscienza taccia”), Carrie avrebbe solo motivi per volerla morta come chiunque ma le tocca il pancino, sente telecineticamente la presenza di un bimbo e SIA MAI che si lasci morire un feto, in assoluto l’essere vivente di maggior valore di tutta l’esistenza, più ancora dei neonati di un’ora; la lascia scappare fuori, crolla tutto, dissolvenza e controdissolvenza a qualche giorno dopo.
Qui De Palma metteva il famoso scherzone della manona di Carrie che spuntava dalla tomba ma ogni volta che ci penso mi cago sotto, per cui abbiamo messo semplicemente la lapide che crepa.

“Sono paaazza, paaaaazza vi dico!!!”
Detto questo, lasciatemi ringraziare la nostra bravissima regista Kimberly Pierce che ha diretto tutto con ammirevole modestia, rientrando nel budget, seguendo acriticamente le nostre disposizioni una ad una senza pretese “artistiche” o voli di “personalità”, e trattando il tutto per quello che era fin dal principio: un innocuo, scolastico, pragmatico bignami annotato, per bambini speciali o per chi deve barare all’esame di King/Depalmologia al DAMS. Non siamo qua per cambiare la vita (o la giornata) alla gente, la “passione” serve per altre cose.
E ora, per controllare che abbiate capito, compiti per casa!
Rispondete alle seguenti domande:
La madre di Carrie è:
- Matta
- Pazza
- Molto religiosa
- Un'efficace ostetrica
- Assolutamente normale
Voti totali: 584

Carrie è:
- Pazza
- Emarginata
- Bbona
- Bionda
- Perfettamente sana ed equilibrata
Voti totali: 583

Sue è:
- Bionda
- Gnocca
- Incinta
- Cagnaccia pure in foto
- Mi gioco il jolly
Voti totali: 571

La morale del film è:
- Emarginare è sbagliato: gli emarginati s’incazzano e fanno una strage
- Emarginare è giusto, bisognerebbe emarginare meglio prima che gli emarginati s’incazzino
- Oh ma quanto sarebbe figo avere i poteri? Puoi spostare le cose e ammazzare chi ti sta sul cazzo!
- È giusto uccidere male chi ti sfotte, con l’eccezione dei mezzi pentiti che aspettano un bambino
- È sbagliato uccidere male chi ti sfotte, potrebbe crollarti la casa in testa
- La religione è buona, ma inventarsi passi della Bibbia è rischioso per i rapporti interpersonali
- Insegnare la religione a Bibbiate in fazza porta a potenziali incomprensioni
- Se la madre di una compagna di classe di tua figlia si scarnifica le cosce con una pinzetta mentre ti parla, magari l’assistenza sociale chiamala subito
- Il sesso prematrimoniale in auto tutto sommato è perdonabile, a patto ovviamente che venga eseguita la posizione del missionario a scopo procreativo
- Non esistono ragazze brutte, ma solo gnocche vestite male. Dovessi mai incontrare una ragazza davvero brutta, mantieni la calma e avverti il 113.
- La chiave del successo nel cuccare sta nello scrivere dei bei poemi
- È sconsigliato farsi venire le mestruazioni in una doccia pubblica
- Se alla tua vicina di palco cade una secchiata di sangue di maiale sulla testa, spostati. No anzi, esci proprio.
- Non c’è niente di meglio al mondo di un montaggio buffo di gente che si prova dei vestiti
- Nel dubbio, fatti mettere incinta.
Voti totali: 553

SPOILER: l’ultima domanda è ovviamente un trabocchetto, non avrete mica pensato che vi avremmo lasciato così, in una nebbiosa indecisione, proprio sul punto più importante… La morale ufficiale del film, ovvero “Carrie era una ragazza con alcuni problemi, e le persone con problemi non andrebbero emarginate ma aiutate prima che sia troppo tardi”, viene decantata in voice over da Sue prima che partano i titoli di coda (Bill Cosby non era disponibile).
Un saluto dal vostro Adulto Di Cognome Spiegoni, e alla prossima lezione!
DVD-quote:
“Abbasso i registi sottili e raffinati come De Palma!”
Adulto Di Cognome Spiegoni, classicsfordummies.com“Perfetto per il vostro pargolo ancora nell’eta dei perché”
Nanni Cobretti, i400Calci.com“Ow, my balls!”
Dwayne Elizondo Mountain Dew Herbert Camacho, brawndo.com
Non so nemmeno cosa dire, la recensione inaugurale dell’anno è semplicemente sublime, clap clap per il sig. Spiegoni.
Come stupido fan boy di King andrò comunque al cinema a vederlo, anche solo per (non) vedere chloe sotto la doccia. Ero uno dei pochi – sbagliandomi – a non disdegnarla nel ruolo di Carrie, la quale nel romanzo non è assolutamente descritta come brutta, ma semplicemente come una ragazza vestita da nonna e tenuta fisicamente male, infatti alla fine Tommy al ballo se la vorrebbe quasi pigiare. Detto questo tanto dispiacere per l’assenza anche in questo film di Carrie che mette a ferro e fuoco la città e fa esplodere le signore coi cavi elettrici e le pompe di benzina.
Buon anno ai 400 calci.
Avrebbero dovuto intitolarlo carrie:sguardo di seitan
Siccome mi fischiano già le orecchie, eccomi qua. Bon, stavo scrivendo la mia rece del film originale (sul quale non ho cambiato opinione, mi dispiace per tutti quelli che hanno alzato il ditino e detto la loro senza argomentare) quando mi è venuta questa ideona di guardare i primi estratti del remake in un orrido camrip su youtube. E non ci potevo credere. Non ci potevo credere. Carrie che fa volare la gente come le stesse spostando icone sul suo touchscreen? Carrie che distingue buoni e cattivi, salva i primi e accoppa i secondi? Carrie che sembra avere la situazione perfettamente sotto controllo razionale, e che quindi sembra dirci “Certo che li ammazzo, se lo meritano. Oh zia, mai sentito parlare di sedia elettrica?”. Ecco, mi sono bastati quei pochi minuti di camrip per perdere un altro po’ di fede nell’umanità – se guardassi il film per intero verrebbero pure a me i superpoteri incendiari. Meglio di no.
ammetto che alla visione di Ellis ho avuto un sobbalzo al cuore
per il resto giro alla larga
so che sicuramente qualcuno l’avrà fatto presente attraverso i social, ma c’è un trailer nuovo… beh riguarda… che lo scrivo a fare…
Ahahahahah, al nano clandestino sono morto.
Ok, per 2014 siete a posto, potete anche chiudere.
Capo, se fossi una donna (figa) ti inviterei al prom. Ola in curva ed esaltazione mistica per te.
madre de dios.
vado a rivedermi Welcome to the dollhause.
@benve: il libro la descrive come grassottella e brufolosa (scena della doccia) ma carina se si curasse. SE. Poi spiega che vestita e truccata per il prom raggiunge la sufficienza di schiacciabilità. Io purtroppo non ho 16 anni e non posso parlare, ma boh… Guarda anche la foto in cui è ingobbita… Ti pare la stessa cosa?
@cicciolina: anche nel libro impara a gestire i poteri e poi ammazza con controllo, ma è tutto narrato dall’esterno (testimoni, rapporti della polizia, articoli di giornale) per cui King non ti esorta necessariamente a tifare per lei come invece questo film sembra fare. De Palma aveva cambiato con maggior cognizione.
@nanni si in realtà king secondo me fa un po’ di confusione descrivendola all’inizio, nella scena della doccia, come bruttina e brufolosa, mentre al ballo mi sembra che utilizzi proprio l’aggettivo bella – ora va bene romanzare, ma se una è un rospetto non è che con un po’ di trucco mi diventa na gnocca, al massimo se sono briaco e al buio.
Comunque in generale non mi dà mai fastidio se un personaggio del film diverge dal libro da cui è tratto, e in questo caso credo che anche una belloccia se complessata possa risultare una sfigata agli occhi degli altri. Per quanto riguarda tutti gli altri difetti che hai scritto nella recensione penso che non ci sia scusa che tenga, nemmeno per uno facilmente accontentabile come me.
@benve: io dal libro immaginavo tipo una curata male ma con un viso carino, che quando si veste male e’ invisibile ma se si tira a dovere pensi “why not”. Il problema e’ che Chloe, quando fa la “sfigata”, sembra un infiltrato della narco.
Recensione spettacolosa per cominciare l’anno nuovo!
Sempre a proposito di film “idiot friendly”, come non ricordare “Contact”, la versione spiegata ai poveri di spirito, dei quali è il Regno dei Cieli, di “2001: Odissea nello Spazio”?
@cicciolina
guarda il film, aspettiamo la tua trasformazione per poi girare il remake di Firestarter!
Non ho parole per descrivere la maestosità della recensione.
Credo continuerò ad applaudire da solo per i prossimi 40 minuti.
@David Kronenbourg: d’accordo ma ti avverto che la mia ira sarà incontrollabile per cui potresti finire arrostito pure tu! Ti consiglio di cospargerti di olio d’oliva e rosmarino :-)
Il problema è a monte: hanno scelto una attrice che, acqua e sapone e vestita male, è comunque carina e per renderla sfigata l’han dovuta truccare.
Mentre la Spacek, anche se carina senza trucco, era più adatta, vuoi per la recitazione più ispirata, vuoi per le sue caratteristiche fisiche peculiari di donna magra e ossuta con viso spigoloso ed occhi da pazza…
Rece spettacolare. Per quanto riguarda la polemica quanto-deve-essere-gnocca-Carrie, permettetemi di dire che quelli del casting ci sono andati un po’ lunghi. Ho letto il libro, e concordo con Nanni in merito al fatto che dal libro me la sono immaginata una ragazza normale ma particolarmente sfigata. Alla festa ha solo deciso di farsi la (seconda) doccia (dall’inizio della storia, la prima non era andata benissimo) e mettersi un vestito non rubato ad un barbone. Qui è cagnaccia in modalità monegros per i tre quarti del film.
Per me Sissy Spacek rendeva benissimo. Magari e’ scheletrica, che contrasta con il “grassottella” del libro, ma in quanto a “invisibile/bruttina se vestita/pettinata male, carina se tirata bene” era perfetta.
Voglio imparare a fare un suplex, in tal modo nel mondo che verrà avrò spianata la strada per una folgorante carriera politica.
Certo che conosco Idiocracy, io non vedo l’ora di andare a vedere CULO.
E poi godere per tutti gli Oscar che vincerà!
@Oscar Wilder non confondiamo lammerda con la cioccolata plis: contact è un signor filmone che pone delle domande molto interessanti (non a caso ha floppato alla grandissima). Questo film, visto ieri è una porcata che manco avrebbe dovuto uscire. Che senso ha fare un remake paro paro a quello del ’76 senza cambiarci una virgola, anzi PEGGIORANDOLO?
Per qanto riguarda la figosità di carrie, concordo con il boss: meglio la spaceck, ossuta e spiritata che aggiustata un pochino diventa figa, che la moretz oggettivamente una bella ragazza che tentano (con scarsi risultati e si vede quanto è fuori parte) di abbruttire con due vestiti della caritas
Stephen King è famoso più che per essere il re dell’horror per essere incapace di tratteggiare qualsivoglia personaggio femminile. E’ un misogino che finge di non esserlo. Cioè anche quando ispirato (for ex. La sfera del buio -the dark tower IV-) ne viene fuori una strappona che lo vuole prendere nei granai dal primo cowboy che passa. Ha una visione pornografica della sessualità e della femminilità che si avvale del porno da rotocalco tipico degli anni ’70. E anche quando vuole disegnare un ritratto femminile grottesco e sottomesso come quello di Carrie non riesce ad esimersi dal renderlo comunque ‘scopabile’ (non a caso la scena del sangue di maiale è un bel metaforone che cade dal soffitto). Un pornopedofilo nel migliore dei casi. Si limitasse a descrivere bambini come in IT staremo parlando di un discreto scrittore, anche perché la sua capacità di cogliere sottigliezze psicologiche si ferma ai tre anni.
Unico merito? I racconti. Perché può dar sfogo alla sua creatività horror in poche pagine senza addentrarsi in complicatezze a lui poco congeniali.
@Vietro Pierchwood: In IT la piccola Beverly se li tromba tutti, nelle fogne.
Per essere ogni volta l’interruzione è lunghissima e interminabile.
Poi però ve ne uscite con cose del genere e allora vabbè, ogni anno vi fate straperdonare.
90 minuti di applausi per la recensione. Il nuovo anno parte col botto!
Soprattutto GRAZIE per avermi levato del tutto la voglia di andare a vedermelo e anzi di farmelo stare un po’ sui coglioni.
King sta con la stessa donna da quando a vent’anni. Il porno non lo guarda, se lo scrive. Si eccita così.
Ma qua sono tutti critici letterari!
Comunque “Nel dubbio, fatti mettere incinta” deve diventare la nuova morale di Hollywood.
La recensione è una bomba del film fottesega dal trailer ma quando mi mettete i tasti da pigiare fortissimo divento felice come un bambino
@biscott: hai visto quanti? Ero anche tentato di metterli a scelta multipla, ma poi non volevo che aveste problemi di overdose…
@Nanni nel dubbio, fatti mettere incinta(o)
Idiocracy (film che a definirlo infimo gli fai un piacere) oltre ad essere riuscito a farmi disamorare di un personaggio che apprezzavo moltissimo come Mike Judge ha creato uno sterminato esercito di piccoli mostri che a ogni cacchiatella lamentano la distruzione della societa’ occidentale.
Detto questo,e’ ormai assodato che il morbo di Lindelof e’ una malattia contagiosa che sta facendo danni enormi alla cinematografia americana. Un po come ne ha fatti Idiocracy infestando Internet di pseudo-Cassandre pronte a puntare il grassoccio ditone su tutto quello che non apprezzano e/o non capiscono.
Contact comunque era e rimane un ottimo film.
@ Pierchowood
Così a occhio non mi pare. Se la struttura lo richiede o permette, i caratteri femminili in King possono essere piuttosto approfonditi, consistenti. Vedi Shining. In Dolores Claybourne ne trovi addirittura tre, in una interazione fra le parti che mi sembra plausibile; e altre ancora. Certamente se il fuoco è sul sopranaturale o sull’azione le psicologie passano in riserva; e bisognerebbe anche appurare cosa si intende per “tratteggiare psicologie”, che è una frase che suona sempre bene ma che di specifico ha poco, specie considerando che ne’ tu ne’ io siamo donne (io no, comunque). King non è James (H.), e sarai d’accordo che ci abbiamo guadagnato tutti.
PS
E se anche è “scopabile”, quale sarebbe il problema? Il sesso è importante anche per le ragazze, che io sappia.
Ho avuto occasione di vedere il film pochi giorni fa. Credo che sia una delle peggiori trasposizioni che io abbia mai visto , seconda solo a Nightmare. Il film lo avrei chiamato “Carrie: LO SBAGLIO.” Non c’è nulla che funzioni in questo film. Dalla Moretz tanto brava altrove che qui diventa una cagna senza ritegno con spallucce e capelli dietro l’orecchio che se lo faceva un altra volta lanciavo il portatile fuori dalla finestra. Non che nella parte finale quando fa casino la cosa migliori, vi giuro che a un certo punto ho realmente urlato contro il monitor (da solo) “Ma cosa cazzo fai, metti giù quelle braccia, ma come cazzi reciti porcodio!”. Del resto tutti i personaggi sono davvero a prova di stupido, tagliati con l’accetta. Secondo me pure la Moore rimane schiacciata da tanta mediocrità finendo per diventare lei stessa oggetto di ridicolo con le sue uscite da pazza a caso, inquadrate malissimo. Il suo personaggio dovrebbe essere il vero cattivo o perlomeno mettere un minimo di paura quando sta in campo, invece no, una povera sfigata che sbraita contro una figlia che gli urla “fottesega mammaaa!” e gli chiude la bocca con la telecinesi mentre torna a farsi i cazzi suoi. Fattore pericolo del personaggio sotto lo zero. La regia poi, con quei campi larghi sempre perfettamente illuminati e pulitini, proprio da regia da remake con il cambio automatico. Tutto in discesa. Dio mio che merda atroce. Ma questa non aveva fatto Boys Don’t Cry? Mah. Film da cui stare lontanissimi o da vedere per GLI SBAGLI e parlarne male con gli amici per ore ed ore deridendo ogni comparto esistente di questa infame produzione.
@LannoscorsoaValverde: concordo sul fatto che in linea generale anche definire Idiocracy “film” e’ un complimento, sembra che abbiano deciso di girarlo quando la sceneggiatura era ancora a meta’ e piu’ che una sceneggiatura era una bozza per un libro. Ma e’ inutile negare che certe idee siano azzeccate e che film come questo vadano decisamente in quella direzione.
@Munky: Non mi riferivo al valore artistico di “Contact”, che, alla fine, non è male neanche secondo me, ma proprio al porre, più o meno, le stesse identiche domande di “2001” (e non credo che la cosa sia casuale), ma togliendosi dai maroni il Monolite e le luci psichedeliche. :)
Io ho trascorso un’ora e mezza a non capacitarmi di quanto mi stesse facendo cacare quel che stavo guardando. Grazie al Nanni per aver esplicitato così bene il tutto.
Il bello è che poi io l’ho visto in apertura di una maratona notturna che avevano organizzato qua al cinema “attorno” al fatto che avevano da proiettare in anteprima ‘sta merdata, e subito dopo mi sono sparato in fila – per la prima volta al cinema, fra l’altro – Creepshow, Pet Sematary e Christine. E insomma, anche Pet Sematary, che non è che sia esattamente un capolavoro, a ‘sto Carrie gli caga in testa brutalmente. Allucinante poi quanto Christine sia del tutto un’altra categoria di “cosa”. Ho avuto proprio la sensazione di “Ah, OK, adesso sto guardando un film”.
Da veneratore dell’originale, l’unico commento sensato su questo Carrie – Lo Sguardo dello Sbaglio per me è riproporre la promozione turistica dell’ameno comune del Balpaese già ricordato da Luotto in occasione di Old Boy di Spike Lee, e quindi:
CODROIPO
(non c’è il tag HTML adatto, comunque immaginatelo scritto bello grosso. Col sangue. Della regista)
@Munky il problema dei remake è una questione un po’ difficile. Così come si prende da un libro, molti remake si fanno per le potenzialità della storia. Molti ad esempio sono i casi di piccoli film polizieschi e noir dei ’40 rifatti anche più di una volta. Chiamiamola scorciatoia rispetto al libro. Altri sono i casi di film noti, con una storia attualizzabile al presente o al contesto socio-culturale come il The Manchurian Candidate di Demme remake del bellissimo Và e Uccidi di Frankenheimer o il The Departed di Scorsese (il risultato è decisamente meglio nel secondo esempio) o la serie In Treatment che viene da Israele. E prima di arrivare al peggio i pochissimi esempi di remake fatti perché andavano davvero girati, come il Funny Games americano con i divi e Psycho di Van Sant. Infine tutti i remake per fine commerciale che galoppano l’eco del nostro ricordo ‘quello era un filmone!’. Il problema è che i film escono e hanno anche un discreto riscontro di pubblico ma come dici tu sono peggio. E non perché sono pari pari ma perché quel che fece grandi quei film è il loro stile unico, prima ancora della storia. De Palma su tutti è inimitabile, non c’è nessuno al mondo che possa girare come lui. Don Siegel, L’invasione degli ultracorpi, Peckinpah, Cane di paglia e Getaway, Tarkovsky, Solaris (e si legge in giro Stalker con Clooney e Matt Damon ancora Soderbergh), Verhoeven, Atto di forza…..e ce sono ancora a bizzeffe
@Nanni una tua sulla spinosa faccenda
@Lolli :D
La questione remake è la solita. Se scegli di farlo allora ti prendi tutti i rischi del caso di gente che ti riempie di insulti e fa confronti perché per quanto non si voglia i confronti si fanno sempre. Poi uno può godersi il film senza pensare all’originale e magari avere una buona esperienza, in rari casi pure migliore dell’originale. Ma non è di certo questo il caso.
@vespertime: il problema con questo e’ appunto che si adagia totalmente sull’originale di De Palma, fino addirittura ad essere costretti ad accreditare lo sceneggiatore di quella versione manco fosse l’autore del libro, il che fa maggiormente specie nel momento in cui il libro era molto diverso. Dopodiché, gli unici cambiamenti che apporta sono aggiungere – pescandole dal libro – solo quel tipo di scene che servono a chiarire ulteriormente situazioni/personaggi. Zero personalita’ insomma, nemmeno un fotogramma che vada in una direzione anche vagamente alternativa, solo una serie di didascalie per scemi alla versione di De Palma.
Non ho visto nè film nè trailer ma immagino che voglia parlare alla generazione che non conosca l’originale e non abbia letto neppure King. Ma a questo punto mi domando perché scegliere la Moore che ha lavorato con Altman e Todd Haynes, anch’essa probabilmente poco nota al target?
bah ero convinto che questo remake avrebbe spaccato, che si sarebbero concentrati sulla distruzione togliendo tutte quelle parti pallose dell’originale…e invece niente, lammerda proprio: una minchiata moralista di 90min che pare un puntatone di Settimo Cielo ma senza i pensieracci di incesti tra le figlie del reverendo. poi non soltanto non spaccano il paesello (aò nel teaser stava tutto incendiato, qua n cazzo invece) ma pure la scena della palestra è molto + innocuia e persino + corta (è l’unico pezzo che ho visto senza mandare avanti e non arriva manco a 5 minuti). ringrazio comunque nanni per avermi spiegato bene cosa succede nel film, dato che condensandolo in 20 min scarsi col fast forward mi sono perso tutti i punti salienti tipo la scopata casta+impregnata= motivo salvataggio finale, il mitico Hallis, chi era quello che si piglia il secchio pieno di merda in testa e la scena del parto+sforbiciata evitata (si, già quando inquadrano le scale all’inizio era talmente lenta la situazione che ho saltato. giuro).
dato che nella rece+commenti avete già detto tutto, mi sento solo in dovere di aggiungere che quando clohe cammina per strada tutta zozza è evidente che sta sui trampoli e quando spacca la strada col piede mi stava venendo da piangere per la disperazione. ma la vera tristezza maxima è la merdata finale della crepa sulla lapide fatta pure quella in cgi…na roba che nn ci si può vedere
Alla fine, nell’ambito dei remake brutti e sbagliati, quello che stupisce e’ il fatto che non lo si possa nemmeno considerare un aggiornamento ai giorni nostri o anche solo in qualche modo al pubblico di oggi.
Non lo e’.
E’ tutto identico al film del ’76, vecchiume incluso.
Non e’ stato toccato nulla per renderlo moderno, con l’unica eccezione dell’uso (sbagliato) di Youtube (ad esempio: che bisogno c’e’ di controllare il telefonino di Chris per darle la colpa del filmato? se l’ha messo su Youtube, basta controllare appunto chi l’ha pubblicato… per fortuna che non e’ decisivo ai fini delle conseguenze).
Per il resto tutti parlano e si comportano come negli anni ’70: manco li si vede mandarsi degli sms, tipo quando Sue sospetta che Chris stia progettando cose losche per il prom e decide di correre direttamente la’ senza nemmeno provare ad avvertire il moroso o uno dei mille amici presenti.
Non c’e’ nemmeno uno straccio di estetica vagamente moderna/aggiornata, non un qualsiasi riferimento culturale fresco, lo stile di regia e’ assolutamente neutro/sobrio… Nulla di nulla che dica “2013” anche in negativo.
Sembra solo di rivedere l’originale con la cinepresa statica e i sottotitoli per non intelligenti.
E’ la pigrizia definitiva, e autolesionista.
Io quando leggo un commento di Schiaffi me lo immagino con il piglio e la voce del DJ di Radio Pajata Fresca.
@Nanni completamente d’accordo con la svogliatezza. Hanno tentato di fare quello che ha fatto Bates Motel (la serie tv, che a me non piace), ovvero attuare la storia ai giorni nostri ma con continui rimandi stilistici (??) a quell’epoca la del libro (presumo) e del primo film. Pure io non ho capito la storia degli sms/telefonata, quella fino a due minuti prima sta li a mandare sms pucciosi per sapere se Carrie si diverte ecc ecc e 60 secondi dopo prende l’auto e non prova manco a fare mezza chiamata? Mezzo squillo? Un whatsapp? Un sms? E si che l’amica stronza riesce a manderglielo per “telefonargli” che sta per partire uno scherzone (ma la stupidità della cosa?). Invece no. Nulla. Ma era la versione Asylum del Carrie di De Palma ? no perché sembrava. E si che mi ero approcciato al film con “Sicuro sarà peggiore ma magari è un teen horror con mezzo film dove fa volare cose”. Invece manco quello. A fare gli X-Man in cameretta muovendo i libri e le bandiere che pure l’unica scena dove si incazza un minimo fuori dalla palestra con la tipa con la faccia incastrata nel vetro mi ha messo una tristezza addosso infinita. Per non parlare dell’accenno a caso dell’essere incinta che gli salva la vita. Mi ha messo solo nervosismo addosso. Meno male che tra tre giorni esce la seconda stagione di Banshee.
maledetto,
inimitabile genio
Direi che siamo tutti d’accordo questa volta, non c’era proprio bisogno di sto film. Boh, si saranno detti: tiriamolo di nuovo fuori per le ragazzine bulleggiate nei cessi a scuola e riprese con l’iphone che non sapevano nulla del film/libro. Poi ci metti Utube, quell’attrice lì, facciamo dire il moralone anti bullismo alla fine alla bionda e apposto così. Perché tanto il presente mi è già abbastanza ricettivo sul tema tra smartphone, chi si taglia sulle braccia e chi ascolta demi lovato.
Se non fosse rated a caso in giro per il mondo poteva avere almeno un senso dal punto di vista commerciale così se lo vedevano tutte le 15 enni gobbe di oggi
Ma non sapevo fosse Rated. Per cosa? Perché si vedono degli assorbenti?
Si vede Julianne Moore che si scarnifica le cosce con una pinzetta.
Evitabilissimo.
E toh, Chris quando muore perfora il parabrezza al rallentatore.
Evitabilissimo anche quello.
nanni ma sai che stai continuando a tirare fuori dettagli di scene che non ho visto o che ho visto a metà: macchina spatarrata=si, parabrezza a ralenty=no. ma soprattutto chi è Chris? ti assicuro che non ti sto facendo la gag, è un momento talmente pregno della grande utilità del fast forward nei film di merda che non mi va di rovinarlo guardando su imdb chi è quello lì. pensa oh, film di merda di 90 min, condensato a malapena in 15-20 ma ho capito comunque tutto senza riempirmi la testa di inutili dialoghi/scene/dettagli. lo faccio da anni per l’80% della merda che mi vedo ma è la prima volta che leggendo rece e commenti mi trovo a a dire “ahhh ecco perchè è successa la questione…ahhh ecco il motivo qual’era…ahhh ecco chi era quello lì..”, ma nonostante tutto, sti dettagli sono talmente pregni di sfiga buonista figlia di STAMMERDA di era digitale tanto osannata dai minchioni, fatta di hastag, frignoni da web e sfighe varie rese di pubblico dominio che mi gira ancora + il cazzo rispetto a quando ho visionato sta schifezza tagliandola con la mia personalissima director’s cut. ha proprio ragione il buon Steven quando descrive il target di sta merda però io dico, ok fare i film per i ggiovani però perchè sprecare l’ennesima occasione e sfornare una merda rivolta a quelle povere deficienti che si tagliano su twitter e quei minchioni che postano online le foto di loro che limonano con la loro madre. che poi dico io almeno limonassero madri e figlie uno dice vabbè oh và che parte la situazione laida, e invece no, ci becchiamo il figliulo 16enne sfigato aspirante fashion blogger (lasciamo perdere pure sta cosa và) che si bacia la mamma nel cesso…na roba che ti viene da spaccare il cell per terra e da mandargli a casa ed gein. sicuramente twitter è stato inventato per condividere sta merda, lo scopo finale era questo sicuramente. vabè, comunque tutta sta pappardella per chiarire senza ombra di dubbio qual’è il target di sta cagata immonda e in che tempi del cazzo viviamo
Ricordo giorni in cui ero bambino (tipo terza elementare) e Terminator passava in prima serata senza bollino rosso vietato a NESSUNO. Anni dopo ripassò col bollino vietato ai minori di 14. Non ci sono più le censure di una volta.
@Schiaffi, Twitter è stato inventato per la 400TV
@schiaffi: Chris e’ la tipa cattiva, quella che getta il sangue di maiale su Carrie e alla fine muore attraversando il parabrezza in slow motion. Si’ ecco, in effetti nell’oceano di spiegoni ci mancava solo la scena in cui qualcuno la chiamava “Hey, ciao Chris diminutivo di Christina!”
Rilancio con una domanda: ma film belli sulla telecinesi, a parte quello di De Palma che considero così così, sono mai stati girati? Ah, non vale Star Wars…
@Matteo Pascal: Scanners? (tecnicamente si ma non so se è quello che intendi)
Ma Scanners è un film sulla telepatia, la telecinesi se non ricordo male aveva un ruolo nullo/molto marginale e diventava più importante solo nei seguiti…
vabbè ma qualche divieto, specie se pensi all’mpaa, ci può pure stare (forbici che minacciano appena partoriti, gore, erike de nardo che uccidono mamme, robe di chiesa che gli americani pretoni poi no. E anche l’originale lo ebbe). Quello che non riesci a capire è per chi lo hanno pensato alla fine questo Carrie per Mtv. Amanti del libro? No. Il Club di De Palma? No. Per chi non ha visto l’originale? No. Per le directioners o le disadattate che non possono mettersi il bikini e credere duro in Spring Breakers? Nemmeno, perché alla fine non glielo fanno neppure vedere.
@Steven Senegal: la cosa immonda è che probabilmente lo hanno pensato PER TE (noi). Quindi l’incompetenza, in questo caso, sta proprio a monte.
Alla fine la soluzione logica è una sola: non lo hanno pensato.
L’unico vago senso che ha è come potenziale star vehicle per Chloe Moretz, che è comunque un concetto di marketing vecchio di 20 anni e soprattutto fallisce anch’esso malamente nel momento in cui lei canna di brutto l’interpretazione.
bello bello! Finalmente bottoni da pigiare, ne voglio altri. Fortuna che tra poco ci sono i Sylvester…
Chloe rimarrebbe Jailbait in qualsiasi situazione, addirittura se si mettesse degli occhiali da secchiona (il massimo livello di imbruttimento a hollywood).
Non ho visto il film e dopo aver letto la recensione non lo vedrò neanche gratis, ma devo dire che mi aspettavo qualcosa di buono (tipo il remake delLa Casa).
PS: il fottuto Ellis non è invecchiato di un giorno, maledetto!
@steven x mtv e directioners di 16 anni che hanno accesso cmq al cinema. La cazzata del rated nn nominiama per favore. Ho giàspiegato tutto nell’altro post
@schiaffi Sì sì intendevo che non mi stupisco nemmeno di certi rated di quei preti (per dire mi sa che altrove usciva pure senza limiti o pg13) figurati se mi metto a dargli ragione
@Matteo Pascal: c’è un film vecchiotto tratto sempre da un libro di King, Fenomeni Paranormali Incontrollabili, il libro è caruccio il film l’ho visto solo una volta tipo a dieci anni e non mi ricordo un granchè
Allora, parto col dire che a me già l’originale non piacque particolarmente e non ho mai letto il libro. Aggiungo anche che De Palma mi aggrada poco e non riconosco la sua grandezza (rifaceva i film di Hitchcock aggiungendo lo split screen, i mascherini e altre amenità autoriali ai miei occhi. So di star semplificando eccessivamente, tranquilli). Diciamo che questo è brutto e inutile ma non inguardabile: cioè, riesci ad arrivarci in fondo, non trasmette nulla e non ha neanche una scena memorabile (il bordello finale e la follia estrema della mamma nell’originale sono ciò che me lo rendevano discreto e comunque restano in testa, in questo sono entrambi molto molto molto più diluiti nella merda e nel buonismo quindi è tutto assolutamente dimenticabile). E’ una merdina insomma.
Però io spezzo una lancia a favore della Chloe: secondo me fa un buon lavoro e riesce a entrare abbastanza in parte, nonostante non possa riuscire ad avere un aspetto insano come la Spacek per ovvi motivi. Non vedo per nulla un interpretazione pessima, semmai ho da ridire sulla Moore che va di pilota automatico e non riesce a trasmettermi il disagio che la mamma nell’altro (in parte) mi trasmetteva. Però anche la povera Julianne mi sta simpatica quindi le perdono di essere andata in automatico in un film di merda.
@BellaZio se per te essere in parte vuol davvero dire fare la gobba e continuare a mettersi in capelli dietro le orecchie guardandosi i piedi allora sei veramente di manica larga accontentandoti di una caratterizzazione che manco Tara Reid nei giorni in cui imbocca di fare due espressioni diverse.
Per quanto riguarda Chloe Moretz è un film metacinematografico all’ennesima potenza, cioè per tutto il tempo ti chiedi se lei sia più vittima o più colpevole dello scempio, esattamente come il suo personaggio Carrie nella storia.
E’ colpevole perché un ruolo del genere può essere interpretato solo con una mimesi al livello di quella di Charlize Theron in Monster, cosa che a Sissy Spacek riusciva e non perché avesse un fisico più adatto, ma perché ci credeva/si impegnava molto di più. Confrontate le due scene della doccia: Sissy sembra che la stiano scorticando viva, Chloe sembra solo scocciata di finire in fretta il compitino coi suoi urletti per tornare in fretta nel camper a giocare l’Ipad.
E’ vittima perché anche se lei forse avrebbe potuto/voluto fare di meglio, tragicamente niente e nessuno la aiuta, né regia né script né comprimari (Julianne Moore nella sua performance autistica sembra solo compiaciuta di stare varie spanne sopra di lei e chiunque altro) né chi l’ha spinta a desiderare e accettare la parte senza sufficiente consapevolezza della sua complessità.
Infatti l’unico momento sincero del film per me è quando Carrie al prom si chiede ad alta voce: “ma io che ci faccio qui?” e si capisce benissimo che è Chloe a parlare e con qui intende nel film.
ma due parole sulla pregevole gag del titolo italiano?
@Steven cosa intendi? Pensa che Google mi da quello di De Palma come “Carrie – lo sguardo di satana” mentre questo quì come “Lo sguardo di Satana – Carrie” . Magari i titolisti italiani han visto il film e han pensato “ma se son svogliati loro che voglia abbiano no? sticazzi” e hanno invertito.
sarà un discorso da vecchio ma una volta dall’horror uscivano o ci passavano registi coi controcazzi che si dimostravano capaci di fare anche tante altre cose: de palma, spielberg, cronemberg, lynch, kubrik, raimi, polansky, scorsese, fuller, etc
adesso è tipo encefalogramma piatto…l’unico forse è ciccio del toro almeno restando in occidente
e peter jackson
Ottimo, quindi si parte così, con uno degli sbagli più eclatanti del 2013 ma descritto con la solita sagacia e competenza.
Che il film fosse una roba per gente speciale si capiva fin dai trailer, non venitemi a dire che qualcuno si aspettava un film riuscito.
Parlando di titolo, qua in Francia l’han chiamato Carrie: la vendetta. Come se fosse un seguito. O forse è un avvertimento.
@vespertime: esatto, intendevo proprio quello
@giopep: che poi il seguito, carrie 2, già esisteva. Al max lo dovevano chiamare redemption, regeneration oppure carrie tokyo drift
Cari giovini pisellini findus,
ecco a voi: Cocister !
Cocister: Il mito.
Idiocracy: film capolavoro. Genio narrativo, idee sublimi. Per chi ama il cinema tout court, anzichenò.
Capitolo Carrie. De Palma non si era certo rotto il collo nell’adattamento, cercando soluzioni tristi, inquadrature risibilmente in split e puntando sul lato pietistico, da mezzo predicatore veterano del self fisting. Filmetto scialbo con Sissy Scialbek.
La NUOVA Carrie invece ha il labbroni. È una che sotto sotto può contenere ringonfiamenti eeccezziunali veramente. In poche parole, i suoi poteri non sono altro che emanazione della Fica. Pensateci.
Quando con la sua reazione fa la crepa nella porta dello sgabuzzino, che forma ha la crepa ? Una enorme vulva. Infatti quello di Carrie è un percorso di emancipazione della sessualità. L’enorme fica intagliata sulla porta rintontisce persino la madre, intuendo che la voglia di Padulo della figlia è persino maggiore della sua. Il macello finale, poi. Altro non è che la sublimazione di una mega-orgia in cui lei si scopa tutti tipo gangbang escludendo soltanto i ricchioni e i cessi.
I poteri di Carrie sono una metafora delal sessualità come quelli di Spiderman, con la differenza che Carrie è una ninfomane tritacazzi. E questo film è un vero cultone, che riconoscerete come tale tra 12 anni, quando avrete l’età per le prime polluzioni notturne.
Capito adesso ?
Cordialmente, Ciobin Cocister Kounellis IV
Mai guarderò sta cacata di film (non m’era piaciuto manco l’originale) ma…
IDIOCRACY FILMONE!!! Se sul digitale terrestre ci fosse un canale che trasmette AIA LE PALLE lo guarderei tutto il giorno, altro che reality e troiate varie! E poi chi non vorrebbe un presidente super pornostar e 5 volte campione del mondo di wrestling come Terry Crews!
Confermo che la Chloe fa quello che deve non avendo i mezzi fisici per farlo (ovvero avendo mezzi fisici che non dovrebbe avere). Fa la disadattata del discount nel remake scialbo di un horror pallosetto. Fa quello che deve fare. Non le si chiedeva mica di rifare un ruolo particolarmente complesso, eh (magari voi pensate che lo sia, invece non lo è: l’unico vantaggio della Spacek sono l’aspetto orrendo e la faccia da topo, mica l’interpretazione). Lavora come deve insomma e si guadagna la pagnotta molto meglio della media delle attrici/attori in remake scialbi di horror di 30/40 anni prima.
Visto ieri sera: Chloe anche gobba, sciatta e zingarella è un #wouldbang non indifferente.
Il film invece fa cagare, ma così tanto che alla scena della mazzata al maiale un po’ lo invidiavo.
Così tanto per esser chiari:
La “morale”… (è chiaro che sto per fare SOPILER? Ah, ecco bene, chiudo la parentesi e, SPOILER, vado avanti) Il libro è un parabola sulle mestruazioni, il film di de palma pure, però un filo di meno. Anche questo pure, però ancora un filino di meno rispetto a de palma… Oddio, il finale di questo sembra mandare in vacca tutta la parabola però se la gioca bene come twist nei confronti del libro. resta il fatto che se Sue (Sue è la gnocca buona da capogiro no? No è che io ho dei problemi con i nomi scusate, nel caso sue non fosse la gnocca da lussazione del polso chiedo scusa: io sto parlando della tizia bionda figa da morire e buona per 4/5. bUona per 45… no perché bOna lo è a tutto tondo, sempre e comunque, se qualuno di voi ha il suo numero di telefono e non se ne fa niente può contattarmi in privato). Dicevo: resta il fatto che se Sue (o come si chiama) a fine film si toccasse il pancino perché (come nel libro) le son venute le mestruazioni l’allegoria sarebbe stata decisamente più easy. Poi ripeto: se partorisci la metafora se ne va a puttane. Scusate se continuo a cambiar termine ma mandare una “parabola” a puttane mi sembrava eccessivamente blasfemo e non vorrei che mamma mi chiudesse nello sgabuzzino a pregare. sapete com’è, poi mi toccherebbe farmi una doccia con gli avanzi di peppa pig e venire a spiattellarvi sui muri (e voi vi sareste goduti solo 30 minuti di mondo senza peppa pig, un crimine).
Bando alle parabole, alle metafore, agli spiegoni, agli spoiler e a tutto il resto: a me il remake è piaciuto. Non mi è ben chiaro se uno che non ha mai visto il film di de palma possa trarre giovamento dalla visione di ‘sta pellicola, però pazienza: a me è piaciuto. E se a qualcun’atro ha fatto cagare, come diceva non ricordo più quale saggio Vietnamita su una qualche lapide statunitense: cazzi suoi.
scusate ho letto solo ora alcuni commenti e mi sento di dire una cosetta: NO; non (NON) è un film che parla di bullismo, parla di mestruazioni! cristo, questo però era facile. che poi a uno non vada bene un film che è un pippone sulle mestruazioni ci può stare, cheinvece lo stesso si lamenti del fatto che viviamo in tempi di merda perché fanno film sul bullismo quando invece ne sta vedendo uno che parla di un altra roba va un po’ meno bene, ma come diceva sempre quel vecchio vietnamita: cazzi suoi. per farla più facile: primo ciclo, spavento, paura di esser diversi, incapacità a controllarsi, lago di sangue. Tutta sporca sei e ti prendon per il culo, “oddio mi son venute le mie cose, che nessuno lo scopra mi vergogno tutta! we che cazzo hai detto? come dici? dici che oggi è sabato? chiudi la bocca cristo, c’ho le mestruazioni sono incazzosissima, sono un cazzo di vuolcano di umori e rabbia e tutto quello che non vorresti vedere, idris elba in pacific rim mi fa una sega (pure se c’ho le mestruazioni). Ecc. Eddai… va bene che qui si parla di film a elevato tasso testosteronico, però dai… Eh, dai…
Nuova Carrie = American Pie senza tette, ma più morale.
Inutile.
@NanniCobretti: a proposito del finale, io mi sono visto il film in una versione non italiana, dalla dubbia provenienza dell’internet forse, ma una ‘mano’ cmq la ho vista …
Sono l’unico che ha trovato sta scena la cosa più decente del film? O ho visto un altro film?
hai di sicuro visto un film differente da quello che ho visto io. oppure ero io che ero distratto dallo stato interessante che “che minchia ci sta a fare”
@stellavalerio: non solo non ho visto la mano, ma ho anche letto un’intervista alla regista in cui spiegava perché nel finale ha messo solo una crepa sulla lapide al posto della mano (SPOILER: motivi del cazzo, ovviamente)… boh?
Visto ieri sera, ho mandato avanti (molto) veloce.
Al di là di mestruazioni, saponette, bionde, brune, madri pazze, bibbie, cosce punzecchiate, missionari, vestiti della Caritas….è proprio un film di merda e palloso.
a me è sembrato un film su un mass murderer , ma riadattato con una bella figa, con la coda di cavallo, al posto del buon come protagonista, il quale, credo, abbia avuto molta più abilità nel creare tensione e suspense rispetto alla cara chloefuturasbancabotteghinisupergnoccadallatestagrossa, praticamente è come se avessero anticipato le parodie alla “ragazza con l’uccello di fuoco” rendendola una parodia ma spacciandolo per un film serio. non si salva nulla, boiata certified.
ahahah grande il Cristian qui sopra.
No invece recensione perfetta e non mi ero accorto che qui si diceva tutto quello che c’era da dire sul cinema di questi tempi (tolti piccoli capolavori qui e là).
Peraltro recensione che inquadra perfettamente il film, laddove mi sento si dire che quello di de palma era un capolavoro
Una recensione molto prolissa questa ragazzi, una noia leggerla, consiglio siate meno teatrali certe volte!
Parlando del film purtroppo è stata una rivisitazione scialba, quello di Brian resta migliore sotto molti punti vista. Comunque quella biondina di Sue sembra Alice Eve!
Un film sugli X-Men un pò Horror