Ero a casa del mio amico Ettore della palestra a leggere un buon libro. Da quando ci siamo conosciuti tra un bilanciere e un quadro svedese, ormai di tempo ne è passato e sia io che Ettore non ci andiamo più in palestra. Anche perché (true story) la palestra in questione è fallita. Nel mio quartiere ormai è prassi: aprono degli esercizi nuovi e poi, dopo nemmno due o tre mesi di attività, chiudono. Una cosa molto triste, a pensarci bene, ma mi sa che è colpa del morbo della crisi. Qualcuno nel quartiere sostiene che ilmorbo della crisi sia stato portato nel quartiere da delle scimmie africane, qualcuno dice che è colpa del governo che ci vuole tenere sotto controllo. Altri ancora dicono sia colpa degli zingari. In realtà l’unica cosa certa è che la palestra Dynamika (pronuncia “Dainamica”)non c’è più. Io sono destinato ad ingrassare ed Ettore è nervoso come una faina. Adesso, io ed Ettore ci troviamo da lui, ci facciamo dei grossi teini e leggiamo dei bei libri. Abbiamo pensato che se non possiamo più curare il nostro corpo come un tempio, cureremo il nostro cervello come un piccolo giardino botanico pieno di calle, asfodeli e margheritine. Appoggiamo le nostre stanche membra su comode e antiche poltrone, mettiamo qualche buon disco di jazz, sorseggiamo il teino e ci leggiamo a vicenda i nostri libri preferiti. Ettore la settimana scorsa mi ha letto Un Barattolo Mostruoso n°2, della collana Piccoli Brividi. Poi è stato il mio turno. E ho letto tutto il Frankenstein, o il Moderno Prometeo di Mary Shelley. Ettore dopo un po’ s’è alzato dalla sua comoda poltrona, ha appoggiato la larga tazza di ceramica sul tavolino, ha alzato la puntina dal giradischi, mi ha guardato e con aria sofferta mi ha detto: “Madonna mia, che palle m’hai fatto? Ma ce la fazi, zio? Minchia, mollami. Mi sa che ti lascio qui e vado a iscrivermi alla Get Fit!” Poi è stato zitto un secondo e s’è messo a guardare malinconico fuori dalla finestra. In quella piccola frazione di secondo ho realizzato che se Ettore mi avesse abbandonato non avrei più avuto nessuno a cui leggere i miei libri, raccontare i miei sogni, condividere le mie paura. Stavo per alzarmi e dirgli tutto questo con le lacrime pronte a rigarmi le guance ormai paffute a causa dell’assenza di palestra, ma Ettore è stato più veloce. Mi ha fermato con un gesto della mano, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: “Te puoi chiedere se ti accettano alla Gay Fit!” E poi se n’è andato, lasciando un vuoto incolmabile dentro di me.
Ormai la mia vita non aveva più senso, per cui decisi di uscire di casa vestito come un maniaco sessuale, solo per dare noia a qualcuno. “Competizione con Claudio Baglioni solo per darti fastidio“, canticchiavo mentre indossavo i pantaloni della mia tuta dell’Adidas preferita (quella con i buchi nelle tasche), la felpa con la faccia di Leonardo Di Caprio in Titanic e una bella macchia di salsa di Kebab appena sotto il collo. Mentre passeggiavo sereno e pacioso per le vie del centro, incontrati sulla mia strada un signore molto brutto. Disse di chiamarsi Dario Menestrello (True Story) e che aveva investito tutti i suoi averi per inseguire il suo sogno: s’era comprato una chitarra elettrica e un computer con cui poter registrare le sue composizioni. “Sono un grande musicista, amico mio, ma il morbo della crisi che è arrivato fino a noi, qui in centro, trasportato dal morso dei cani dei punkabbestia rumeni, mi ha tarpato le ali della creatività e oggi mi trovi a doverti chiedere un’offerta per il mio cd di mp3 con la copertina di carta fotocopiata in bianco e nero”. Ovviamente, dato il mio animo sensibile, incline all’arte e alle belle melodie che mi ricordano i canti degli angeli, non ho potuto fare a meno di comprare il cd di Dario Menestrello e visto che con me, nel mio marsupio della Seven, avevo anche un lettore cd portatile, me lo ascoltai subito. Una merda inaudita. Una cosa talmente brutta che augurai a Dario Menestrello tutti i mali del mondo. Ma pensa te, ‘sto coglione.
Mentre digrignavo i denti per la rabbia di aver speso tipo due euro e mezzo per un cd di mp3 di Dario Menestrello, mi resi conto di aver camminato come in trance e di essere giunto al cospetto di una grande multisala del centro. Mi guardai attorno stupito: al mio fianco nugoli di ragazzini di merda vestiti più o meno come me. Truzzi in tuta che tentavano di entrare al cinema in motorino, sgommando, impennando, smarmittando. Zarre che se io fossi tuo padre, altro che uscire vestita così, che mi sembri una battona della Paullese scampata a una retata! Dopo poco però, l’epifania: chi volevo prendere in giro? Ero come loro. Abbandonato dalla mia palestra, da Ettore, dal caldo rifugio della musica, ero perduto. Ero diventato un mostro senz’anima. Alzai gli occhi per guardare se il cielo era ancora al suo posto ma sopra di me, resa quasi invisibile da delle pubblicità tridimensionali del Cornetto Smegmatron3, riuscì a leggere il titolo di una affiché cinematografica: I, Frankenstein. Quale strano gioco del destino? Cosa volevano dirmi la Vita, il Caso, il beffardo Destino, il Dario Menestrello? Ero forse diventato io stesso una creatura creato da fredde mani di scienziato? Mi ero infine tramutato a mia volta in un involucro senz’anima destinato all’eterna solitudine? A mia volta? In che senso “a mia volta”?
Entrai in sala. Era gremita di orribili persone che urlavano, correvano tra le file del cinema, pigiavano furiosamente i tasti dei loro telefoni, mangiavano poppi corni tutto burrosi, si ingozzavano, si pettinavano. Presi posto tra loro, ormai supino al mio destino di reietto della società. Quando si spensero le luci, dal fondo della sala partì un cono di luce che andò ad illuminare lo schermo. E il film ebbe inizio. Che emozione, amici. Nel film dell’orrido mestierante Stuart Beattie, lo stesso che diresse Il Domani Che Verrà – The Tomorrow Series, quel film che mi sembrava dalla locandina una versione per i poverinos di Hunger Games, rividi la mia triste vita. Praticamente all’inizio si vede Frankenstein quello che tutti noi conosciamo, no? Lo crea un dottore pazzo, lui è un mostro mezzo demente, il dottore pazzo lo vuole uccidere, lui si ribella e gli ammazza la moglie, allora il dottore pazzo lo insegue per il mondo. Ecco, diciamo che il film lo possiamo far partire da qui. Ah, la creatura è il povero Aaron Eckhart coi capelli longhe che racconta in voice over tutte queste cose. Il dottore muore di freddo mentre insegue la sua creatura al Polo Nord. La creatura prende il cadavere del dottore e lo porta in un cimitero dove lo vuole seppellire. Qui viene interrotto da dei demoni che non si spiega come mai lo vogliono tantissimo. “Adesso ti portiamo dal nostro padrone! Te non hai idea! Ah, ora vedi cosa facciamo!”. Dal nulla arrivano dei tipi che sembrano dei figuranti di Assassin’s Creed che ingaggiano una lotta bestiale con i Demoni. Questi ultimi hanno la peggio e i figuranti di Assassin’s Creed riescono a trovare il manuale delle istruzioni della creatura (ce l’aveva in tasca in Dottor Frankenstein), seppellire il dottore pazzo e portare la creatura al cospetto della loro regina. La loro regina è Leonore, ovvero quella scarsa di Miranda Otto che non si capisce come mai abbia tre o quattro menti di troppo e si atteggi come se fosse una grande attrice, mentre in realtà è Miranda Otto. Comunque veniamo a sapere che Leonore è la Regina dei Gargoyles. I Gargoyles sono quei mostri di pietra che stanno sulle nostre chiese. Avete presente no? Proprio loro. Solo che in realtà sono degli angeli che combattono contro i Demoni. Chiaro, penso io, che cazzo deve fare un Angelo se non combattere contro i Demoni? Leonore dice alla Creatura che lui non è un mostro, ma un essere belliffimo: lo chiama Adam, come il Primo Uomo, e gli spiega per quale motivo i Demoni ce l’hanno con lui. Praticamente i Demoni possono possedere solo le persone senz’anima. Ma se non c’è l’anima, tu mi insegni, vuol dire che sei morto. E allora è un po’ un problema possedere un morto perché non te ne fai un cazzo, ti danno subito del necrofilo e fai brutta figura nel quartiere. Ma poi i Demoni sono venuti a sapere questa cosa di Adam e allora han detto: “Cià, che capiamo com’è fatto questo, lo studiamo, ne facciamo tanti altri uguali in modo da avere un esercito e uccidiamo tutti gli uomini!”. Solo che non hanno fatto i conti con i Gargoyles e soprattutto con il braccio destro di Leonore, che è interpretato da Jai Courtney (aka il figlio di John McLaine) che, dite quello che volete, ma a me sta simpaticissimo. Merz, che torello che è il Jai. Poi c’ha questi zigomi talmente alti che sembra praticamente deforme e ha la fazza da zarro vero. Grande Jai. Ve la faccio breve. “Dai Adam! Lotta con noi contro i Demoni!”. “Non se ne parla neanche! Dobbiamo arrivare ai giorni nostri che il film è una rilettura moderna del vecchio mito del Prometeo. Andrò ad allenarmi a fare il ninja da solo sul picco di una suggestiva montagna fino all’anno 2013!”. Ok, stacci bene, eh?”. “Non mancherò, miei cari amici Gargoyles! Di nuovo!”. Ed è qui parte un montage musicale con Eckart che rotea delle lame in silhoutte su una montagna. Parte dell’imbarazzo.
Anno 2013. Siamo in una città x che dovrebbe immaginare ricordare Parigi. Adam è diventato Aaron Eckhart coi capelli corti e una felpa col cappuccio. A lui piacerebbe essere un po’ tipo Brandon Lee ne Il Corvo, ma la cosa non funziona. Sembra Aaron Eckart con delle finte cicatrici in faccia che se ne va in giro a fare il cacciatore di Demoni. Dopo mezzo secondo, si risvegliano i Gargoyle che si mettono in mezzo e gli dicono: “Dai, oh! Ti sei allenato una cifra! Vieni a combattere con noi!”. A quel punto mi sa che lui accetta. Ma non sono sicurissimo, perché anche se erano passati dodici minuti di film, ero già annoiato a morte. Allora mi sono distratto e ho cominciato a giocare a Candy Crash Saga: sono fermo al livello 30 da Natale e la cosa non mi va per nulla giù. Mi riprendo nel momento in cui Adam conosce una strappona bionda che a lavora, a sua insaputa, per il capo dei Demoni. Che è Bill Nighy. Poverino, Bill Nighy. Lo vedi che è tutto incartolato, vestito elegantissimo, figo da buttarsi in terra, ma non si capisce cosa ci faccia qui. La strappona bionda è tale Yvonne Strahovski, che poi Stanlio Kubrick mi ha detto che s’è vista nelle due ultime stagioni di Dexter, ma io avevo già droppato, che dopo la stagione quella tutta religiosa m’era scesa una catena che non ti dico. Poi succede che combattono tutti contro tutti e alla fine vince il bene. E alla strappa per un momento passa anche per l’anticamera del cervello di farsi uno che è un collage di dodici cadaveri differenti cuciti male da uno che tipo 200 anni fa aveva fatto degli esperimenti con delle anguille.
Le luci si riaccendono e mi ritrovo ancora una volta solo. Mentre sco dal cinema penso che il film che appena visto è veramente un brutto film, un po’ simil Underworld ma con una trama (incredibilmente) ancora più stupidina. Poca azione, tanta CG fatta male, con alcune idee di sceneggiatura talmente buttate via che possono risultare anche divertenti se raccontata agli amici al bar, ma nulla di più. Sì, certo, il tutto è preso da un fumetto di Kevin Grevioux che non ho letto e che non ho intenzione di leggere. Cosa resterà a noi povere anime solitarie di una pellicola de genere? Cammineremo svelti e pericolosi nelle vie delle nostre città, penando di essere anche noi dei poveri Adam costretti a ramingare in giro per il mondo, i continua lotta contro i Demoni con la fazza di plastica come quella dei vampiri di Buffy? Non credo proprio. Ma poi perché non si son sbattutti a fare delle maschere più belle per i Demoni? Che cosa brutta. A un certo punto m’è sembrato di riconoscere però un attore. Faccio uno sforzo di memoria e controllo febbrile la app di iMDB. Ah, già! C’è un piccolo cameo perquel suggettone di Bruce Spence! Che faccio? Lo segnalo tra i candidati del premio Miglior Comparsata i Sylvester 2015? Mah, sì dai, ci può stare. Mi rimetto le cuffie del mio cd portatile. Parte un brano di Dario Menestrello. Infilo le mani nelle mie tasche bucate e mi incammino triste e sconsolato verso casa. Tutto quello che riesco a pensare è: “Chissà se c’ho una mozzarella in frigo?”.
Dvd-quote:
“Tipo Underworld ma peggio”
Casanova Wong Kar-Wai, i400calci.com
Bene, ero incuriosito da questo film, ma adesso so che non devo vederlo al cinema
Siamo praticamente un sito di servizio. Come la Rai, ma molto meglio. Dovreste pagare il canone…
Finalmente il ritorno di una delle mie rubriche preferite! E’ previsto un sacrificio per gayrcules?
Su sto coso si era capito tutto già dal trailer, sono robe già nate vecchie, certi producer pensano che Matrix sia appena uscito.
Quindi Yvonne Strahovski Miglior gnocca 2015 ai Sylvester?
@STANLIO @CASANANOVA YVONNE UBER ALLES SEMPRE E COMUNQUE (il caps è voluto).
Ma tipo peggio di questo?
http://www.imdb.com/title/tt0210740/?mode=desktop&ref_=m_ft_dsk
Povera Mary Shelley, là che rotea nella sua bara
@john matrix: che ferite che hai aperto.
Stanlio, nel 2015 Margot Robbie deve vincere tutto.
Pure la lotteria italia.
Con buona pace della seppur bella Yvonne.
Ahaha, esattamente le stesse cose che ho pensato venerdì sera, vedendolo al cinema! Specie quella sui demoni che ricordano i vampiri di Buffy, uscito tipo 15 anni fa o più xD Osceno. Eppure il film è pubblicizzato ovunque. Avessero speso più soldi per gli effetti e meno per la pubblicità, sarei stato molto più felice…
Riderone. Che voglia d’estate poi, dopo aver letto il pezzo e aver visto i tuoi compari di cinema, così posso anch’io mettermi i bermuda con le scarpette di cuoio con gli strappi e il fantasmino. Però bianco.
@Nanni: ma QUELLA ferita?
@manq: parlavo di Sylvester, per i premi minori sono disposto ad assegnare tutto a Margot Robbie, anche il mio ehm cuore.
Per Yvonne Strahovski voterei almeno 3 volte il premio miglior gnocca senza ESITAZIONE e barando!
Con Yvonne il Sylvester alla miglior gnocca l’abbiamo già messo al sicuro per il 2015, direi che rientrerà nei premi secchi. Ad ogni modo, visto il trend dei voti tra miglior manzo e miglior gnocca, azzarderei che non ci sarebbero grossi problemi se quest’ultima non fosse messa ai voti :)
Vabbè, non avevo la minima intenzione di vedere ‘sto film se non in home video col giusto accompagnamento psicotropo per farsi du’ risa, ma avevo dimenticato Miranda Otto e quindi anche questa opzione potrebbe rivelarsi inattuabile…
Ci tengo a dire che Yvonne prima di apparire nelle due ultime stagioni di Dexter è stata soprattutto Sarah in tutte le stagioni di Chuck
(sospira con gli occhi a cuore)
I “Piccoli Brividi”… fecero dei “film” anche su quelli, ai tempi; ‘na cosa inguardabiloe, pure per un bimbo. I, Frankenstein è quindi l’ultimo episodio di questa serie? Sì, vero? Visto? Ho azzeccato il collegamento!
Solidarietà a Casanova. A me è bastato un teaser di 3 minuti su MTV, per decidere, dopo 50 secondi, che I, Frankenstein è una cagata pazzesca e che, a Holliwood, fanno i test per i QI a soggettisti e sceneggiatori e poi scelgono in fondo alla lista.
Poi, per raddrizzare (sic) la faccenda, arruolano Yvonne, che nel teaser non si vede, dimostrando la cosa del QI.
PS: Questo Dario Menestrello?
http://michelmontecrossaliveblog.wordpress.com/tag/dario-menestrello/
@casanova
ma te lo paghi il biglietto per vedere certe cacate o almeno c’hai lo sconto x militare?
@Oscar Wilder: cosa mi hai tirato fuori? Michael Montecrossa…
Comunque la trama del fumetto era più o meno questa, se mai fregasse a qualcuno…
Il fumetto parlava di un mostro di Frankenstein (che mostro lo era davvero e dalle fattezze karloffiane) diventato detective privato in una metropoli stile anni ’40 e alle prese con casi delittuosi che hanno al centro dissanguamenti vampireschi. E ci sono pure altri mostri della tradizione classica, dal Gobbo di Notre-Dame all’Uomo invisibile, passando doverosamente per Dracula.
ma pure poca azione. E non sapevo ci fosse dentro pure lui però anche io dico “grande Jai”
Da come ne parli, anche il fumetto sembrerebbe una merda a spruzzo…
@Casanova: non sapevo chi fosse, prima di stamattina, ma a leggere Wikipedia deve essere un personaggione. Il tuo “amico” ci ha suonato insieme, quindi gli euri che gli hai elargito sono alla carriera…
Puzzava di cadavere in decomposizione gia’ dal trailer.
Dev’essere bella anche la scenografia vedendo la foto di Miranda Otto (che cesso fotonico), sembra la festa di Halloween delle medie. Parlando di cinema serio; Margot Robbie asfalta l’Yvonne mostrano il solo sopracciglio.
@Sfinter: Yvonne vs. Margot Robbie? Stai scherzando? Non sono nemmeno sicuro che siano paragonabili!
L’ultima inculata con la creatura di Frankenstein (che, devo ammettere, è un mostro che mi piglia parecchio) la presi non molto tempo fa con gli osceni romanzi di Dean Koontz (almeno il fim dopo neanche due ore finisce…), questa merda me la salto a pié pari.
Ma Lu8 è poi tornato a casa o è sembra prigioniero della bernarda di Rosario ? No, perché qua siamo preoccupati. Olimpio sbaglia persino le cuciture delle pantofole.
Diciamo che me lo aspettavo…
anzi diciamo che ho avuto il preciso sospetto che fosse un po’ nammerda da quando ho cominciato a sentire le pubblicità in radio in cui il titolo “I, Frankenstein” veniva pronunciato senza la virgola.
Come se il mostro fosse l’ultimo parto di una mente geniale ma piegata al male dalla superbia…
ah, giusto, come definizione vale in entrambi i casi…
insomma: in radio lo leggevano “iFrankenstain” ed io venivo sommerso da una percezione di secchiate di fighetteria che rimpiazzano qualsivoglia sostanza e significato.
Truth in advertising, potremmo dire…
Io di I, ZOMBIE ho il DVD originale pagato 1,90€ in un supermercato.
Aaron Eckhart è un gran manzo, altro che ‘mostro’. E anche i gargoyle, in primis il buon Jai, sono quasi tutti dei manzoni. Questo film ha dato una scossa ai miei ormoni e ucciso i miei neuroni.
C-A-P-O-L-A-V-O-R-O !!! (la recensione, non il film)
il livello 30 di Candy Crush è temibile, ne convengo, e come tanti livelli va puramente a culo, quindi insisti…
Caro franky se ti servisse lacquale colonna sonora:
http://www.youtube.com/watch?v=eelWNvNk5lw
(Giusto per resistere)
Una delle vostre recensione capolavoro.
Avete notato che sempre più spesso escono film “seri” che sembrano delle parodie satiriche dei Simpsons? Veramente ormai la realtà batte sempre più spesso e con largo vantaggio la fantasia.
@tommaso Dopo aver visto questo non avrai piu alcun dubbio E’ COSI’!:
http://www.imdb.com/title/tt2467046/
VS
http://en.wikipedia.org/wiki/Thank_God,_It's_Doomsday
neanche un mese è passato e abbiamo già due seri pretenditi a peggior action e peggior horror
Una domanda. Credo che chiunque qua fosse quasi certo che questo film non valesse gli 8 o più euros per una visione cinematografica così come in tanti casi. Mi sapete indicare film che si vedevano lontano un miglio essere boiata che poi non lo sono stati?
Manco il tempo di pensare se scaricarlo ci perdo.
Questo pezzo è veramente fantastico. Di solito non lo dico perché fare i complimenti mi costa fatica ma credo che questo sia il pezzo migliore che ho letto qui sopra in anni, o, sia perlomeno nella top 3.
@Tutti
La gnocca deve vincerlo la Daddario l’anno prossimo, di diritto. Dovrebbe fare pure un film di Joe Dante perciò forse si beccherà la rece e, in tal caso, deve vincere per riparare alla vostra grossolana ignoranza in materia di figa dimostrata quest’anno.
questi produttori di underworld sono proprio forti. ora gli suggerisco l’idea per il prossimo film. i mostri della palude (che sono tutti modelli e modelle, ma soprattutto maschi di abercrombie pitturati di verde e con dei delicati effetti in CGI a renderli meno umani) sono impegnati da secoli in una guerra segreta contro gli zombi in cgi. all’improvviso, viene tirato in mezzo a questa guerra segreta il faraone tutankamon in forma di mummia millenaria (chris evans vagamente truccato di grigio, muscolosissimo e con qualche benda sfilacciata addosso). ovviamente nascerà l’amore tra l’eroica mummia e una ”mostra della palude” e sconfiggeranno gli zombie in cgi.
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P.S. gli zombi in cgi corrono. e ovviamente non c’è sangue
@bella Zio io ho votato la Daddario ma se candidano la Strahovski…
io lo guarderei SOLO perchè c’è Yvonne Strahovski.
a dire il vero guardarei qualunque film dove c’è Yvonne Strahovski.
Firmato. TEAM CHUCK & SARAH 4EVER
cuori.
Yvonne è anche stata quella gnocca digitale di Miranda Lawson in mass effect….qui gira vestita con un piglio e un camice bianco che sembrano usciti da un porno italiano anni 80 e con l’aggravante che non si vede neanche una mezza tetta il film l’ho visto ieri sera e non valeva neanche l’inchiostro usato per stampare il biglietto. Da notare che hanno affidato la traduzione dei titoli di coda a google translate infatti il film e tratto dal un” romanzo fumetto”….
at Casanova: grandissima recensione. Leggerti mentre una studentessa sta cantilenandomi -malissimo- le fasi di composizione del Decameron è senza prezzo. E la sera allunga la sua ombra…
Film ridicolo la recensione sia di monito a tutti quelli che pensano anche solo lontanamente di andarlo a vedere o di vederlo. Il soggetto e mezzo rubato da Van Helsing di Hugh Jackman del 2004 (resuscitazione dei cadaveri compresa). Angeli vs Demoni è un classico mentre Gargolla (in Italiano) in realtà angeli possono anche starci. Trama banale tanto per cospargere di fuochi d’artificio lo schermo. Oramai sempre diventata la nuova brillante idea di Hollywood quella di riprendere vecchie fiabe o grandi opere letterarie modificandole a proprio piacimento e distruggendole tanto perchè bisogna fare film…