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recensioni

Volevo andare su Marte ma ho trovato la Morte: The Last Days on Mars

Jean-Claude Van Gogh
di Jean-Claude Van Gogh | 10/01/201437

poster1Ci sono quei film nello spazio che tendono a mettere la condizione umana prima di qualsiasi altra cazzata, quei film che puntano tutto sull’idea che stare in una capsula in mezzo al vuoto sia una condizione terrificante, un viaggio ai confini della morte circondati da altra morte che si espande per un numero così ampio di finito che tanto vale chiamarlo infinito. Chiaramente Gravity è la prima cosa che viene in mente, ma anche altre operazioni minori come Apollo 18 o Europa Report hanno fatto la loro parte e anche se non hanno rivoluzionato un bel niente e fallito in diversi aspetti bisogna dargli credito d’aver tenuto vivo un approccio troppo poco sfruttato nella fantascienza spaziale, che è quello di cui prima. Poi ci sono quei film che mettono la condizione umana prima di tutto, se la menano per diversi minuti, fanno la giravolta e tirano fuori un elemento esterno che appiattisce l’atmosfera, trasforma un genere elaborato in una roba dalla valenza cinematografica pari a Julia Roberts e manda rigorosamente tutto a puttane. Le puttane sono tre e si chiamano, nell’ordine: Danny, Boyle e Sunshine. Sfido chiunque ad ammettere che gli sia piaciuto fino in fondo, così vinco e bevo gratis. Insomma quello che voglio dire è che fare cagare è facilissimo e il problema dell’approccio verosimile e umano è che non basta. Una storia ci vuole, comunque, e infatti non è che in Gravity se la stanno lì a menare in caduta libera. Pure nello spazio più magnifico esplodono le cose.
The Last Days on Mars si inserisce tra quella manciata di film che ci provano duro, partono strabene e periscono vanificando gli sforzi con un unico gesto chiamato “la gomitata dello sceneggiatore”, quello per cui uno sceneggiatore, volontariamente, rovescia una tazza di caffè sul portatile con una gomitata ben architettata, perde tutto lo scritto e risolve il problema copiando qualcos’altro di molto più scarso e banale e solitamente confinato nell’horror più solito.
La premessa è una belinata: nell’ultimo giorno di missione su marte un gruppo di scienziati scopre la muffa della morte su marte, un paio di loro diventano tipo degli zombi ultraviolenti e il film praticamente si trascina finché non finisce. Ops scusate m’è scappato il riassuntino. La prima mezz’ora una figata e conferma quanto gli inglesi siano i maestri del tirare fuori grandi cose dai piccoli budget: ora che abbiamo più foto in HD di Marte che dei fondali marini abbiamo capito che per ricrearli non ci vuole molto se non delle rocce e della sabbia, ma comunque i panorami marziani spaccano, la computer grafica è impeccabile e m’è parso di capire che tutti i vari mezzi di locomozione fossero roba vera girata in studio e non cazzatelle animate. Le scene in esterno funzionano e sono meglio di quelle di Moon mentre in interno si gioca poco sulle solite geometrie ma si mostrano le dinamiche tra gli scienziati in una maniera che fa quasi piacere, una roba tipo la colazione di Alien ma lunga mezz’ora. È tutto bello, tutto che sembra andare nel verso giusto e quasi tutti gli attori si portano a casa una sceneggiatura che avrebbero dovuto buttare via alla prima occhiata. Gli inglesi come al solito vincono: Romola Garai, Olivia Williams, Johnny Harris e Tom Cullen spaccano tutto mentre tra gli altri spicca solo il nostro De Niro preferito, Elias Koteas. Il vero problema è che il gran protagonista è l’unico americano della cumpa, Liev Schreiber, e fa cagarone. Tipo che dovrebbe interpretare il capitano combattuto e dal trauma misterioso ma alla fine sembra interpretare un astronauta estremamente costipato, tipo che riesce a fare la cacca solo sul suo cesso sulla terra e quindi niente due anni di missione senza cagare. Se questo era l’intento, complimenti, premio bravo per la migliore costipazione in ambito spaziale.
Detto questo, passiamo al dramma: dopo mezz’ora il primo astronauta viene infettato dal morbo della morte e così il film stesso. L’ora seguente sono corse per la base spaziale, dramma per i feriti, tradimenti e fotteseghismo. Non è nemmeno fatto male, è solo un po’ inutile e banale. Fortunatamente gli zombi, che sono molto brutti, si vedono poco e la tensione è tutta costruita sull’impedire alla minaccia di entrare nella base e quindi si concentra più sui personaggi che su altro. Anche qui, non è un approccio sbagliato ma è scritto senza alcuna particolare enfasi fino alla fine in cui succede una cosa piuttosto carina, ma poi tranquilli torna tutto al piattume precedente.
The Last Days on Mars si lascia guardare ma non dice nulla. Si lascia toccare ma non reagisce. Copia diversi film ma non si sbilancia abbastanza da poter dire quali film. Potrebbero essere tutti, potrebbero essere nessuno. The Last Days on Mars è un film talmente svizzero che è pure difficile capire cosa pensarne: è solo merda che non sa osare o solo decenza ostentata all’infinito? È The Last Days on Mars l’esempio definitivo di CARINO? Mi sa che dovete giudicare voi perché io ho esaurito le argomentazioni.

Il feticcio della donna in tuta spaziale, qui espresso senza tuta spaziale.

Il feticcio della donna in tuta spaziale, qui espresso senza tuta spaziale.

DVD-quote:

“Né brutto né bello, tipo la Svizzera”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com

>>IMDb | Trailer

Jean-Claude Van Gogh
Autore del post: Jean-Claude Van Gogh
"James Cameron puppami la fava."
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Tags: Clive Dawson, Elias Koteas, Johnny Harris, liev schreiber, olivia williams, romola garai, Ruairi Robinson, the last days on mars, Tom Cullen

37 Commenti

  1. Gabbareto 10/01/2014 | 09:28

    A me Sunshine è piaciuto! …
    … Finchè non è uscito fuori che SPOILER un ustionato grave e’ il mostro di fine livello…. Ti devo una birra.

    Rispondi
  2. Bread Beat 10/01/2014 | 09:42

    A me Sunshine è piaciuto! …
    … Finchè non è uscita fuori un’estetica new age ma chelimortaccituaDanny!
    Dai, comunque da recuperare questo mars

    Rispondi
  3. Cicciabuffa 10/01/2014 | 10:02

    Io ci avevo un pò creduto in questo film.. partenza in stile ‘Moon’ e uno ci spera, dice forse forse e invece SBEM! CAZZATA! ZOMBIE NELLO SPAZIO! Che poi per carità, niente di male in sè l’idea zombie dello spazio, ma allora la cosa andava approcciata in modo parecchio diverso. Mpf.

    Rispondi
  4. Cicciolina Wertmüller 10/01/2014 | 10:03

    A me Sunshine è piaciuto! …
    … Finché nel finale Boyle dimostra di avere letto il mio libro di fisica del liceo, in cui si diceva (ed è l’unica nozione di fisica che mi sia mai rimasta impressa) che in presenza di condizioni climatiche estreme come quelle del Sole, tutte le leggi fisiche come noi le conosciamo non varrebbero più, ergo giù di brutto con dimensioni storpiate, spazio-tempo incasinato, teoria della relatività a puttane etc. Ebbravo Danny! Il finale di Sunshine mi è piaciuto un casino!

    Rispondi
  5. Oscar Wilder 10/01/2014 | 10:03

    Però, scusa, Sunshine, finché non manda tutto (molto relativamente alla fine, dai) tutto a capinere, secondo me è un gran film. Poi m’immagino che arrivi la produzione e dica: “Ma mica mi vorrai menare il torrone con la filosofia fino alla fine?”.

    La birra te la pago, ma io me lo rivedo a scadenza fissa!

    Rispondi
  6. Taglio 10/01/2014 | 11:02

    A me Sunshine è piaciuto…
    e, niente, mi è piaciuto e basta: nonostante la pesantezza e il LOL del boss finale ho apprezzato il ricalco della trama dell’ottimo “punto di non ritorno”: è un bell’omaggio da parte di Boyle, specie considerando il rischio che si corre ogni volta che si guarda un suo film.

    Rispondi
  7. Dévid Sfinter 10/01/2014 | 11:09

    A me Sunshine è piaciuto! …Fino in fondo.
    Nel senso che la prima ora è da 9 e la seconda da 7.
    Penso che fosse sicuramente meglio fare impazzire uno e farlo diventare pazzo omicida piuttosto che il Nightmare finale però il coracon in gola ce l’avevo comunque. Colonna sonora da pazzi.
    Effettivamente Liev “il peggior Sabertooth che possa esistere” Schreiber ammazza un po’ la voja.

    Rispondi
  8. Munky 10/01/2014 | 11:22

    Nel dizionario dei sinonimi alla voce “delusione” c’è scritto a caratteri cubitali SUNSHINE.
    Da grandi premesse derivano grandi responsabilità.
    Come nel caso di questo film, insomma: prima mezzora fica, il resto da dimenticare molto velocemente.

    Rispondi
  9. FedericoSly 10/01/2014 | 11:36

    Lo so che non c’entra un cazzo con questo post e con i 400calci, ma porca troia andate a vedere Grudge Match è stupendo e con Un Kid De Niro sorprendente

    Rispondi
  10. umbem 10/01/2014 | 11:46

    una merda totale. senti la puzza di marcio arrivare dopo i 20 minuti tradizionali per far montare il “cosa sta per succedere?”.

    gli preferisco persino apollo 18.

    sunshine è quello che definirei “carino”, se mi capita sotto tiro lo guardo.

    moon è ancora il filmone per me, pure mejo di gravity. le scene negli esterni secondo me erano fatte di proposito stile lego. queste saranno fatte “meglio”, anche se mi aspettavo uscisse eastwood da un momento all’altro col poncho.

    dopo the manchurian candidate mi ero promesso di non vedere più film con liev schcomesichiama. poi ci ho riprovato. ho sbagliato.

    aver recensito questo film è davvero lodevole da parte tua perchè dimostra tutta la devozione alla causa.

    Rispondi
  11. Bruce Wheelies 10/01/2014 | 12:04

    @Cicciolina non sono le condizioni climatiche, ma la gravitá che (dovrebbe) imputtanare tutto. detto questo, ti occorre una gravitá da buco nero per modificare lo spazio tempo alla maniera che viene mostrata in Sunshine. che a me é piaciuto (a parte la minchiata di uno che é sopravvissuto a radiazione solare quasi diretta e alla possibilitá di far ripartire il sole con un ordigno atomico ma vabbé, sono fisico e quindi c’ho inizialmente il culo stretto su queste cose. poi mi rilasso)

    invece a me la svizzera stá sul cazzo, di conseguenza anche questo LDOM lo giudico un grandissimo MEH ._.

    Rispondi
  12. Calvin Clausewitz 10/01/2014 | 12:35

    @Cicciolina non so chi avesse scritto il tuo libro di fisica delle superiori ma doveva farsi di roba pesantina…

    Rispondi
  13. Jax 10/01/2014 | 12:42

    A me Apollo 18 piacque abbastanza, però era un periodo in cui stavo in fissa con quella roba degli allunaggi quindi….

    Rispondi
  14. Il Reverendo 10/01/2014 | 12:55

    anche io voto sunshine figo tranne il pessimo mostro finale. e questo non lo guardo eprchè pure a me la svizzera sta sul culo. hah!

    Rispondi
  15. samuel paidinfuller 10/01/2014 | 13:14

    la crociata di qualcuno dei 400c vs danny boyle è una delle cose che faccio fatica a spiegarmi insieme al perchè in fuga per la vittoria il portiere titolare accetta di farsi rompere il braccio e rinuncia a scappare

    Rispondi
  16. Uwe Póll 10/01/2014 | 13:40

    A me sunshine è piaciuto, tutto. L’ho visto tre volte in sala di cui una nella sala grossa d’estate e con gli occhiali da sole in seconda fila. Nonostante ciò Jean-Claude non vuole offrirmi la birra. Sei solo chiacchiere e distintivo!!!

    Rispondi
  17. Dembo 10/01/2014 | 14:37

    @Samuel Paidinfuller
    Genio! Me lo sono sempre domandato anche io.

    Sul film non sembra male, zombie…spazio…svizzera! Io un’occhiata ce la do.
    Sunshine fino a 3/4 bombetta, poi ad un certo punto non ho capito più un cazzo di quello che succedeva. Ricordo solo l’ustionato.
    Che però faceva brutto.

    Rispondi
  18. Stanlio Kubrick 10/01/2014 | 14:53

    Danny Boyle merda.
    Torno nel mio antro.

    Rispondi
  19. elwood 10/01/2014 | 14:59

    Lo stavo per iniziare a vedere l’altro giorno, ora devo dire me l’hai fatta un po’ scendere. Però alla roba nello spazio non posso resistere più di tanto, quindi svizzera o non svizzera mi sa un occhio ce lo butto.

    P.s. teamsunshine

    Rispondi
  20. Oscar Wilder 10/01/2014 | 14:59

    Sì, vabbè, ma perché quest’odio per Danny Boyle? A parte “The Beach” che è uno dei più grossi sbagli dell’universo, il ragazzo ha girato anche dei sig.ri film, anche tralasciando “Sunshine” che, in effetti, capisco che possa anche non piacere. Chi è così gentile da farmi un riassunto?

    Rispondi
  21. LiDongAn 10/01/2014 | 15:03

    Scusate,ma a questo punto non ci vorrebbe un “Ricercati-Ufficialmente Morti” su “The Black Hole”?

    Rispondi
  22. Stanlio Kubrick 10/01/2014 | 17:02

    Spezzo un’arancia a favore della mozione “facciamo il post definitivo dove spieghiamo perché Danny Boyle no”. Lo facciamo scrivere al Casanova e ci dichiariamo tutti d’accordo pregiudizialmente con lui.

    Rispondi
  23. samuel paidinfuller 10/01/2014 | 17:10

    appoggio stanlio
    io inizio a preparare la carbonella

    Rispondi
  24. samuel paidinfuller 10/01/2014 | 17:15

    e a priori disconosco qualsiasi motivo per attaccare boyle che si basa su cose che non c’entrano coi 400c (tipo millionaire o le olimpiadi) altrimenti mettiamo in discussione pure arnie per cacate tipo gemelli, junior e un poliziotto alle elementari

    Rispondi
  25. Dévid Sfinter 10/01/2014 | 18:06

    High Five a Samuel.

    Rispondi
  26. Nanni Cobretti 10/01/2014 | 18:25

    A me Sunshine ha fatto cagare dal momento in cui ha deciso anch’esso di spendere venti minuti a rispettare l’immancabile luogo comune del guasto tecnico riparabile solo manualmente da fuori, che non serve a niente, NIENTE, se non allungare il minutaggio con un po’ di tensione scolastica a gratis. Che mi va bene per chi sta girando Jason X, meno per chi vuole fare il film d’autore sorprendente e filosofico. Poi oh, non e’ che dopo succeda molto per rimediare.

    Rispondi
  27. samuel paidinfuller 10/01/2014 | 20:04

    @nanni
    bè dai non è che non serve a niente…è il pretesto per far schiattare il capitano che è sempre tra le prime 5 cose da spuntare nella checklist “come far andare a puttane la situazione” (cfr alien & aliens)…poi chiaro che ci potevano essere modi più eleganti o originali ma è coerente con l’incipit del film “il mondo sta per finire e noi andiamo a sparare un’atomica in culo al sole per salvarlo” che è più dalle parti di armageddon che 2001

    Rispondi
  28. Munky 10/01/2014 | 21:22

    Sunshine svacca clamorosamente quando prende la svolta horror/thriller. Il resto è molto bello, secondo me. Continuo a chiedermi, a distanza di anni, PERCHE’ uno sbaglio così clamoroso su un film che poteva essere pure bello

    Rispondi
  29. Kruaxi 11/01/2014 | 00:07

    Uhm… c’é un episodio del Doctor Who, quello di Tennant, che è praticamente uguale… molto migliore, immagino

    Rispondi
  30. Uwe póll 11/01/2014 | 00:40

    Tutto bello e interessante ma sappiate che stasera tant’è mi sono dovuto pagare la birra da solo. E a Jean-Claude l’hanno offerta. E voi perdete tempo a parlare di danny Boyle!!!!

    Rispondi
  31. Cicciolina Wertmüller 11/01/2014 | 01:43

    @Bruce e Calvin: molto probabilmente sono io a ricordare male, o forse ho studiato dopo essermi fatta di roba pesantina :-D Ad ogni modo è chiarissimo che ne sapete più di me, quindi vi ringrazio!

    Rispondi
  32. Ack6 24/01/2014 | 22:37

    quoto in pieno Gabbareto,
    sunshine è tutto sommato un bel film escludendo la storia dell’ustionato ( si sa che le ustioni ti rendono più forte, più agile e più intelligente, ignoranti del cazzo che non siete altro in medicina :P );

    @Jean-Claude Van Gogh
    questi dovevano essere commenti su the last days on mars ma alla fine tutti hanno da dire la propria su sunshine, immagino che quando hai detto che è una puttanata hai punto nel vivo chi come me invece lo ritiene abbastanza buono salvo il punto di cui sopra.

    Venendo al film in oggetto: una cagata pazzesca, bella l’introduzione, nulla da dire sulle ambientazioni ma la storia è di una banalità che dopo 15 min hai già capito ESATTAMENTE ( anche i dettagli ) come andrà a finire. Quindi su questo concordo in pieno con l’autore della recensione. Tempo perso.

    Rispondi
  33. Ack6 24/01/2014 | 22:41

    Ah dimenticavo una cosa importante, il film non ha un finale, cosa che mi fa imbestialire generalmente ( se è un filmone allora il finale aperto ci può anche stare ma qui… qui… andiamo, non solo uno si fa due palle così a vederselo ti prende pure per il culo non dandoti un finale )

    Rispondi
  34. Duncan 21/07/2014 | 16:31

    Anche a me è piaciuto Sunshine, ma solo perché è di Boyle.
    Del resto mi è dovuto piacere anche The millionaire, nonostante i film indiani super colorati e con le coreografie alla “non è la rai” mi hanno fatto sempre cag*re.

    Rispondi
  35. Anonimo 31/05/2017 | 20:28

    Cosa e’ questa recensione ? Serve per giustificare le parolacce ? Se e’ cosi’, poteva essere mooolto piu’ breve !

    Rispondi
  36. Martin Scorese 09/02/2019 | 07:23

    Visto ieri: Romola Garai molto fica, scene in esterni bellissime, il film è una cagata immensa.

    Rispondi
  37. Hom 09/07/2019 | 19:25

    Pienamente d’accordo. Fino a una certa tiene sulle spine e tiene alta l’attenzione, ma quando scopri che è un film con dei cazzo di zombie su Marte ti cadono le palle. Quasi non volevo crederci, della serie “Ma seriamente mi stai facendo vedere questo?”

    Rispondi

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