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#coglioneNo: la recensione di Nurse 3D

Luotto Preminger
di Luotto Preminger | 17/02/201453

Il fan dell’horror che abbia un minimo di intelligenza, cultura e discernimento deve prepararsi a una vita di frustrazione e sacrificio. L’horror, infatti – più ancora dell’action, più ancora di qualunque altro genere che faccia inarcare un sopracciglio a Ozpetek e al suo pubblico – è per eccellenza una discarica spettatoriale, frequentata in larga parte da una gamma di pubblico che va da “capellone scheletrico e ossessivo che odora di scantinato e confonde la capacità di giudizio critico con la capacità di elencare filologicamente ogni slasher mai prodotto” a “branco di scimmie brianzole sedicenni che s’infilano in un multisala a lanciare popcorn contro qualunque film nella cui locandina compaia un coltello”. Quale genere di film trova quasi sempre uno sbocco in sala anche nel caso di sottoprodotti, ennesimi sequel, o puttanatelle a basso budget e zero idee? Quale genere di film girano i ragazzini (o, peggio, i giovani cineasti autodidatti) non appena si ritrovano una telecamera in mano? È un caso che, quelle rare volte in cui un grande regista si dà all’horror, la critica parli sempre di “incursione”? No: come il porno, l’horror punta allo stimolo di sensazioni primarie – le quali, in quanto primarie, non prevedono selezione all’ingresso. È come alla visita militare: ti ritrovi circondato da gente che mai nella vita avresti immaginato esistesse per davvero – montanari spaesati, camorristi in erba, ceffi allucinanti, freak, fascistelli paonazzi e, a perdita d’occhio, un uniforme 90% di pacifica, assoluta medio-bassezza. Col pubblico dell’horror, uguale; e anche la fascia di età è più o meno la stessa.
L’avvento della novità di “internet” ha reso evidente, e moltiplicato esponenzialmente, questo fenomeno. Ciao, ho un computer, un modem, una cameretta piena di BluRay, gusti di merda e nessuna capacità di giudizio; mi sento un critico perché dico che un film “è fatto bene”, la regia è “pazzesca” (a un certo punto c’è un’inquadratura obliqua) e gli effetti gore sono realistici. Secondo voi, aprirò un sito di cinema dedicato a quale genere cinematografico? Vi do un aiutino: alla fine di ogni recensione metterò un giudizio espresso in teschietti, da uno a cinque. È raro che dia meno di tre teschietti a un film. Basta che ci sia tanto sangue e che la regia sia pazzesca.
Il succo del mio discorso non è tanto «oh noes, la critica parruccona guarda l’horror dall’alto in basso e non gli dà la giusta dignità»; il che è verissimo, per carità, ma il mio punto è un altro, e non m’importa quanto suoni snob: secondo me una parte della colpa dello stigma che affligge l’horror ce l’hanno proprio gli appassionati di horror. Che sono tanto cari, chi lo nega, ma spesso, spessissimo, tanto scemoni. Tanto a digiuno di qualsiasi altra forma di cinema che non sia l’horror. Tanto sgrammaticati. È vero o no? Già. A questa tipologia di fan daremo il nome di DAVIDONE.
Ecco perché sono contento di scrivere su questo sito, e ancor più contento del fatto che questo sito esista: non soltanto perché contribuisce a restituire al cinema horror la dignità troppo spesso negata, ma anche perché contribuisce a restituire dignità AI FAN. E questo anche grazie a voi, affezionati lettori! Non vi sentite un po’ meglio, quando venite qui? Non vi sentite un po’ meno soli? Non vi sentite come quando alla vista militare trovavate l’unico tipo tra mille con cui riuscivate a fare un discorso in italiano compiuto? Io sì. Ed è una cosa a cui tengo.

È per questo che dobbiamo fare quadrato e gridare con tutto il fiato che abbiamo in corpo il nostro NO a un film come Nurse 3D. Perché Nurse 3D è un esempio lampante di horror fatto e pensato per i Davidoni. E la colpa è tanto di chi un film del genere lo scrive e lo gira, quanto dei Davidoni.

Ora guardiamo un video del nano di Fantasilandia che canta una struggente canzone, poi vi dico.

La trama di Nurse 3D: Paz De La Huerta è senza mutande, Paz De La Huerta ammazza la gente. Il primo elemento costituisce il solo e unico selling point del film; il secondo serve per allungare la durata a un’ora e venticinque. Entrambi hanno la funzione di allettare i Davidoni.
Andiamo con ordine: Paz senza mutande. Che Nurse 3D fosse un film costruito unicamente sulle pudenda De La Huerta era intuibile già dai (bei) poster che avevano iniziato a girare un anno fa e ritraevano esattamente quello.

TEST! Sei un Davidone?

Prima domanda: Ritieni che Paz De La Huerta senza le mutande sia un motivo sufficiente per vedere un film?

a) Certo! SORCA, SANGUE, QUATTRO TESCHIETTI A PRESCINDERE
b) No. Paz è sempre ben accetta, per carità, ma se m’interessa solo osservare le sue vergogne, perché dovrei vedere proprio Nurse 3D e non, che so, tutto il resto della sua filmografia?

RISULTATO:
Prevalenza risposte (a): sì, sei un Davidone. Pazzesco!
Prevalenza risposte (b): non sei un Davidone. Continua a leggere per scoprire di cosa sa la menta intorno al buco.

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Il fatto è che mettere Paz di fronte a una telecamera e aspettare che faccia vedere la ciornia è come ordinare una pizza e aspettare che te la portino: prima o poi il fattorino arriva, tutto normalissimo, nessuna sorpresa. E se i pizzaioli non sono troppo impegnati, in dieci minuti te l’hanno già consegnata. E Nurse 3D è tutto fuorché impegnato; il massimo sforzo profuso dal regista Douglas Aarniokoski è stato dire alla sua protagonista «Gira il culo in favore di camera e recita come una cagna esterrefatta dal Campari». Non esattamente una fatica d’Ercole, se me lo consentite. Tanta è la mancanza di rispetto di Aarniokoski che, a far da comprimaria alla Paz, nel ruolo di alletta-Davidoni barra bis, ha chiamato Katrina Bowden. Ora, a tutti noi piace Katrina Bowden. Ma la giovincella, già nota per le sue scelte discutibili in fatto di horror, è anche notoriamente restia a fare l’unica cosa che sarebbe chiamata a fare in un film di questo tipo. Detta schiettamente, Nurse 3D, che va in giro per il mondo a vendersi al pubblico gridando fortissimo “FREGNA” con il megafono, ha la faccia tosta di imbastire una scena con Katrina Bowden nella doccia, inquadrarla da lontanissimo e PIAZZARE DELLE SFOCATURE DIGITALI nei punti giusti acciocché non si veda nulla. E c’è persino chi ipotizza che ci sia della CGI anche nella sua scena di culo. Ora voi fate come volete, eh, però a casa mia questo si chiama «Lascio perdere e se proprio ho voglia mi scarico due screencap».

Screencap.

Screencap.

Passando al versante slasher, sappiate che vi sono alcune rapide scene in cui Paz, priva delle mutande, uccide delle persone in modi poco fantasiosi, provocando schizzi di sangue in CGI nel corso di sequenze pigrissime e mal girate. Il tutto in un tripudio di buchi: di sceneggiatura, di logica e di Paz De La Huerta. Perché sapete, a noi che amiamo l’horror mica importa vedere un bel film. Siamo come delle iene cerebrolese di Pavlov che sbavano non appena Aarniokoski fa suonare il campanellino appeso al clitoride di Paz De La Huerta condito con due o tre bottigliette di ketchup digitale. Perché siamo degli stronzi, capito? Perché questo è un “horror” – immaginate me che faccio il gesto delle virgolette con le dita – questo è un “horror” che nella sua totale miseria ci mette davanti alla faccia uno specchio, lo specchio dei Davidoni, e ci dice «Tiè, questo è quello che siete. Io sono così perché voi siete così».
Nurse 3D ci chiede di rispecchiarci nella sua ininfluenza. E invece NO. Aggrottiamo la fronte, facciamo lo sguardo truce, mostriamo ad Aarniokoski il vero volto dei non-Davidoni, e rompiamo lo specchio degli horror di merda che rovinano l’horror. Noi non siamo così. Siamo meglio. Non tanto meglio, OK, non buoni, non ottimi, stronzi quanto vi pare, ma superiori a una roba del genere, cristo, sì. Quindi almeno voi, films, almeno voi non prendeteci per i fondelli.

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Fondelli

L’unica utilità di un film del genere, così scopertamente rivolto a un pubblico di merda (e non ci sono attenuanti che tengano, amatorialità, mancanza di soldi, niente: questa è una produzione di livello più che medio, con un paio di attricette di nome e qualche triste cameo) l’unica utilità, dicevo, è la speranza che possa aprire gli occhi a tutti, Davidoni e non. E spinga tutti a pretendere di meglio. Vedere Nurse 3D è come mettersi gli occhiali di Essi vivono e leggere, dappertutto, le scritte PASSERA, SANGUE, PASSERA, BEVITI TUTTO, SANGUE, SANGUE, PASSERA, PRETENDI TRAME SEMPRE UGUALI, NON GIUDICARE, SANGUE, MANTIENI GUSTI MEDIOCRI, PASSERA, PIACERE LA FIGA TIRARE UNA RIGA, PASSERA e ACCONTENTATI DI FILM BRUTTI. Ebbene, no.
Siamo venuti al cinema per sgranocchiare popcorn e vedere uno slasher fatto con rispetto. E guarda un po’, abbiamo finito i popcorn.

DVD-quote suggerita:

«La rivincita del carro di buoi»
(Luotto Preminger, i400calci.com)

>> IMDb|Trailer

Luotto Preminger
Autore del post: Luotto Preminger
"E questa, cari bambini, è la MERDA"
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Tags: "vagina", accontentati, aggrottiamo la fronte tutti insieme, branco di scimmie brianzole, cagna esterrefatta dal campari, campanellini attaccati al clitoride, ciornia, coglione no, davidoni, Douglas Aarniokoski, essi vivono, fascistelli paonazzi, ferzan ozpetek inarca un sopracciglio, girati di culo, gridare fortissimo "fregna", Hervé Villechaize, iene cerebrolese di pavlov, incompetenza, ininfluenza, Katrina Bowden, l'arrivo di ferzan ozpetek alla stazione della ciotat, la visita militare, nurse 3d, passera, paz de la huerta, piacere la figa, quattro teschietti a prescindere, questo film è fatto bene, roberto il mio amico della visita militare, sfocare i genitali femminili con il computer, sorca, tirare una riga, vagina vaginale

53 Commenti

  1. Rosco Dunn 17/02/2014 | 08:38

    Il film è un MEH enorme, poche idee sul versante “morti ammazzati male” e altrettante sul “come mostrare femmine nude in modo da ingrifarmi che manco Martufello quando vede una vacca”. In più Paz sembra una che se ci vai ti attacca la sesta malattia anche se hai più di 40 anni.

    Rispondi
  2. Marlon Brandon 17/02/2014 | 08:41

    Tra l’altro per vedere Paz de la Huerta nuda basta guardarsi Boardwalk Empire…sisisi lo so, per molti non e’ calcista…
    Sui film de paura, io sono tra quelli che li guardava tutti, quasi come fosse una missione religiosa, ma devo dire che anche grazie a questo sito ora faccio delle scelte, tipo evitare il remake di Carrie. Pero’ sto film dell’infermiera e’ proprio tutto da buttare? Anche per chi ha il fetish dell’infermiera?

    Rispondi
  3. pilloledicinema 17/02/2014 | 09:00

    Mi stai dicendo che per (fingere di) essere una persona migliore non devo vedermi un film con donne strafighe nude?
    Ma chi sei, la Chiesa Cattolica?

    Rispondi
  4. barbaxas 17/02/2014 | 09:00

    paz de la huerta è un cesso. Credo sia anche ora di esternare questo concetto che un po’ tutti portiamo dentro: ha un discreto culo e la tendenza tipo saratommasi a mostrare la patata in giro, ma sempre cesso rimane.
    (per la Bowden invece tanti cuori e tanti croccantini, ché seppure cagna le si vuole bene)

    Rispondi
  5. Ciak Norris 17/02/2014 | 09:05

    Dove devo inserire il gettone per scegliere l’opzione “Luotto migliore amico” ? XD XD XD tutti così dovrebbero essere i lunedì mattina. .. Grazie!

    Rispondi
  6. Magari 17/02/2014 | 09:18

    grandissima recensione Luotto.
    Anzi, più che una recensione merita di essere elevata a manifesto programmatico del fancalcismo horrorifico.

    E comunque leggendo questa recensione devo dire “per fortuna non sono un appassionato di horror”.
    È la fantascienza il mio tallone d’achille… (anche se il fetish dell’infermiera e paz de la huerta… :P )

    Magari

    Rispondi
  7. Jean Pieri 17/02/2014 | 09:19

    “branco di scimmie brianzole” è la miglior definizione EVER del pubblico standard che affolla i multisala che frequento. maledette scimmie brianzole…

    p.s. l’ultima immagine della recensione mi sta turbando profondamente

    Rispondi
  8. Genco Olive Oil 17/02/2014 | 09:24

    Fin qui direi migliore DVD quote del 2014.

    Rispondi
  9. Nanni Cobretti 17/02/2014 | 09:37

    @pillole: leggila tutta la rece prima di commentare, dai

    Rispondi
  10. Bread Beat 17/02/2014 | 10:08

    Il DVD-quote è da stampa in rilievo da porre dietro la scrivania dell’ufficio

    Rispondi
  11. ThePunisher 17/02/2014 | 10:11

    Mmm. Ma non è che questa è una trovata situazionista di Darren Aronofsky, stanco di fare filmetti indie e che ora tenta una INCURSIONE nell’horror di bassa lega con un cognome finto ma riconoscibile come l’accento svedese di Fantozzi?

    Rispondi
  12. Barone Meshuggah 17/02/2014 | 10:11

    Tanto di cappello a questa recensione. Ti stimo!

    Rispondi
  13. pilloledicinema 17/02/2014 | 10:40

    @Nanni: Scherzi? Prima di commentare leggo sempre tutta la recensione. Di norma anche quando non commento.
    Dai, era una battuta. Ma probabilmente questo lunedì mattina mi ha messo peggio di quanto pensassi e mi è venuta male.
    Il fatto è che mi sembrava troppo grande la differenza fra le due posizioni per poterle confondere. Persino per me.

    Una (la Chiesa Cattolica) che ti dice che non bisogna guardare i film con donne nude perché è sbagliato. E lo fa dicendo che è sempre sbagliato perché la corretta maturazione sentimentale e sessuale di un giovane individuo viene compromessa dal vedere su uno schermo atti sessuali artefatti, ma che su chi non ha grande esperienza possono portare a comportamenti sbagliati o violenti.
    Visto che oggi è una giornata un po’ così esplicito che per me questa è una sonora cazzata. Pretendere che un essere umano maschio non si masturbi è follia totale. Per me è questo che porta a comportamenti sbagliati e violenti, oltre che a una sessualità vissuta in maniera non appagante e quindi come un territorio di frustrazione dove, essendo il proibito un territorio così largo e le sensazioni tanto forti, c’è il rischio serio che un intero pezzo di esistenza vada perduto.

    Qua invece Luotto dice tutt’altro. Non voglio fare l’esegesi della recensione (anche se lo meriterebbe), ma mi sembra evidente che qui il non guardare un film con le donne nude sia in prospettiva. Magari per avere film con donne nude migliori e di molto rispetto a questo.
    Posto inoltre che poi la conclusione è:
    Chiesa: se guardi film con donne nude, non solo vivi come un reietto schifoso quale tu sei, ma poi bruci per l’enternità.
    Luotto: fate il cazzo che vi pare, ma poi non rompete le palle se vi rifilano la solita merda con una fregna come unico selling point.

    Minchia, mi sembrava tanto evidente che non ho messo accanto alla battuta il solito LOL. Che sarà un’espressione desueta e del cazzo ma che aiuta non potendo affidarsi su internet a espressioni facciali o al tono della voce.

    Rispondi
  14. Maurizio Margaglio 17/02/2014 | 10:45

    Per me questa regola vale più per quei film che hanno la pretesa di. Tipo The Conjuring a esempio. Oppure le varie forme di Attività Paranormale declinata alla ‘semo tutti ‘mericani coglioni’.
    Il problema vero è che il pubblico di riferimento non siamo noi, ma sono loro. Gli Mericani. Meri Cani, capito?

    Rispondi
  15. Cristoforo Nolano 17/02/2014 | 10:58

    Piuttosto mi vedo un bel porno giapponese con le infermiere… per l’horror spalmo marmellata di fragole sul monitor.

    Rispondi
  16. Nanni Cobretti 17/02/2014 | 10:58

    @pillole: vai tra, se mi dicevi anche solo “stavo scherzando” ci credevo, e’ che non ho ancora imparato a stare lontano dalla tastiera prima di aver bevuto il caffe’

    Rispondi
  17. umbem 17/02/2014 | 11:03

    sempre immenso luotto, il gervais di questo sito

    Rispondi
  18. Calvin Clausewitz 17/02/2014 | 11:26

    Uno che mi cita quell’esperienza ai confini della realta’ che sono i tre giorni si merita una birra. Luotto caro sono troppo sfacciato se ti chiedo un appuntamento?

    Rispondi
  19. Bucho 17/02/2014 | 11:29

    Ellamadonna quanto livore.

    A parte che il binomio fica/sangue è nelle corde dello slasher da tempo immemore e Arnicoso si è solo adattato a canovacci già scritti. Ma poi è palesemente un’operazione che grida FANSERVICE da ogni fotogramma. Lo si capiva già dal primissimo poster. Buttargli odio addosso è come guardarsi Machete e lamentarsi per la poca coerenza della trama.

    Trovo sbagliata anche questa cosa di considerare il genere horror come un’unico minestrone in cui L’Esorcista si ritrova affiancato a Piranha 3DD. Esiste l’horror serio e poi, debitamente confinate in un compartimento stagno, esistono le cazzatone come Piranha e Nurse. Pienamente consapevoli, appunto, di essere delle cazzatone buone solo per alimentare il mercato VOD.

    Rispondi
  20. solero 17/02/2014 | 11:31

    http://www.youtube.com/watch?v=6sU9tifj3Zc

    Rispondi
  21. Nanni Cobretti 17/02/2014 | 11:35

    (ho preso il caffe’)

    @bucho:

    Lo si capiva già dal primissimo poster

    No.
    Era una bellissima immagine e ci si poteva anche costruire qualcosa intorno che non fosse “qui dentro troverete questo E BASTA”.
    E no anche sul resto: c’e’ una grossa differenza tra il giocare con onesta’ entro limiti risaputi (Piranha 3D) e il trattarti da coglione (Piranha 3DD).
    Se avete dei dubbi, siamo qui per questo.

    Rispondi
  22. egocentrosquare 17/02/2014 | 11:49

    Noooo, vorrei non aver mai aperto il link del triste cameo…

    Rispondi
  23. marcopac 17/02/2014 | 12:04

    Ma no, non è così Luotto, leggi Adorno, è il pubblico ad essere costruito per apprezzare questa roba, e non il contrario.
    Riflettevo a tal proposito: dalle elementari fino alle superiori insegnano a leggere, scrivere, contare, pure un filo di grammatica musicale. Ma la grammatica della comunicazione audiovisiva, quella no, o te la vai a seguire di proposito all’università, o sei uno sveglio e ti documenti da solo, o t’attacchi arca. Eppure spendiamo una cifrona improponibile di ore davanti a schermi di tutte le fogge, a consumare ‘sti prodotti, senza sapere come capirli davvero. Analfabeti dello schermo piatto, questo siamo.

    Rispondi
  24. Darkskywriter 17/02/2014 | 13:08

    Sto giro il discorso di Lutto non è solo un bel discorso ma è Il Discorso.

    Chi conosce e ama davvero l’horror sa benissimo che non è per nulla continguo alla pornografia (come sostiene chi lo piscia) ma è esattamente agli antipodi: nei porno si ripete sempre lo stesso schema all’infinito – i sottogeneri, la successione delle posizioni, le inquadrature e tutto il resto è rigidamente codificato – mentre l’horror è fondato sul sovvertimento e la creazione di schemi nuovi. Questo per i capolavori, poi ci sono quelli di livello medio che non stravolgono granché ma almeno introducono variazioni intelligenti (es. le serie di Saw e Final Destination che, pur riproponendo la stessa formula, almeno si sforzano di essere creativi e divertenti negli omicidi). E infine lammerda senza nessuna traccia di idee manco per sbaglio, che purtroppo è vero trova un sacco di fan talebani pronti a difenderla come animalisti integralisti che non schiacciano manco le zanzare.

    Però secondo me non è tanto la mancanza di educazione audiovisiva, quanto proprio sentirsi investiti da una sorta di missione religiosa. Cioè, per me la maggior parte dei “Davidoni” di fronte a un horror/action/western/sci-fi ecc… demmerda capiscono benissimo che è demmerda, ma lo salvano lo stesso per puro fanatismo. Che poi guardate, è la stessa cosa che fanno gli spettatori “seri” e i critici “seri” dei film “seri”, quando uno dei loro registi “seri” infila una cagata e si aggrappano tutti a qualunque cosa per difenderlo lo stesso come capolavoro. E, purtroppo, per i malati di questo tipo non c’è cura.

    ps
    per quanto riguarda Nurse3D, trattasi invero di noioso e inutile rimasticone di Inserzione pericolosa buono appunto solo per le pippe sui freeze frame della signorina infermiera. Un bene perfettamente sostituibile con una ricerca su google, insomma.

    Rispondi
  25. Nanni Cobretti 17/02/2014 | 13:49

    @darkskywriter: attenzione pero’, la tua sintesi mi pare limitante.
    Non voglio che arrivino quelli che “ma a me piace la formula e non c’e’ niente di male a ripetere la formula cosi’ com’e’, viva i Motorhead”, ecc… perché non avrebbero affatto torto.
    Non e’ neanche questione di variare a tutti i costi.
    E’ soltanto questione di credere in quello che si fa, di non essere ne’ pigri ne’ supponenti, di non fare l’horror solo “perché sembra piu’ facile” e di non guardare il proprio pubblico dall’alto al basso.
    Questione, appunto, di rispetto.

    Rispondi
  26. Darren Aronechkart 17/02/2014 | 14:02

    Cioè, no…
    http://www.contactmusic.com/pics/lb/limits_of_control_280409/paz_de_la_huerta_5286090.jpg
    Il Qualcosofsky originale ha già risposto a questo film ancor prima che gli facesse la domanda. E la risposta è Il Cigno Nero…

    Rispondi
  27. Marlon Brandon 17/02/2014 | 14:02

    @Darkskywriter visto che parli anche tu di missione religiosa, preciso che nel mio caso ho visto tantissima merda e non l’ho difesa, diciamo che ero un completista dell’horror, poi vuoi l’età vuoi i 400calci ho detto basta. Rimango un fan, quindi tra un medio horror e un medio Lincoln preferisco ancora buttarmi via per il primo, però se devo sprecare tempo a vedere qualcosa che davvero non aggiunge niente anzi forse sottrae, passo.
    Però non mi dispiacerebbe chiamarmi Davidone.
    @pillole vedi il bello di Internet, ci si conosce anche senza vedersi: sei siciliano, non ti piace andare in palestra e ti sta sul cazzo la Chiesa :) faccio la faccina perché anche il mio tono e’ scherzoso!

    Rispondi
  28. Magari 17/02/2014 | 14:29

    @ me stesso: avevo scordato infatti di osannare la DVD quote.
    Mi iscrivo subito al sindacato “buoi del carro”

    @ marcopac: condivido in pieno e sottoscrivo.
    aggiungo con acredine anche che, volendo fare un discorso più severo sullo stato dell’istruzione, ci sono molte altre aree neglette oltre alla comunicazione audiovisiva e che potrebbero formare non solo spettatori migliori, ma persone migliori.
    Ma che ci vuoi fare? Se nelle scuole medie bisogna lasciare spazio a 2 ore settimanali di religione (leggi: catechismo) forse l’esistenza dei DAVIDONI non è considerata esattamente un problema…

    Rispondi
  29. Effetto botte! 17/02/2014 | 16:03

    I davidoni ci guardano: http://www.franzelin.eu/metalkult/Manowar_ScottColumbus.JPG
    (chiave di ricerca: metallaro friulano)

    Rispondi
  30. marcopac 17/02/2014 | 17:10

    BTW, ogni tanto devo tornare qui a leggere la parola “Davidoni”!

    @Magari.. e lo so, ma meglio restare in topic sennò..

    @Darkskywriter: nah, rileggendo l’articolo di Luotto viene fuori che il Davidone non è un talebano come dici tu, è uno che proprio “nun c’arriva”, vuoi per pigrizia, vuoi per ignoranza indotta (come sostengo io). E sulle formule la vedo come Nanni, l’importante è farli bene i filmi. E fare bene gli horror non è svariare sulla mattanza (stringi stringi, l’eccesso di grafica negli omicidi E’ l’equivalente delle scene hard nei porno) ma fare le cose con la consapevolezza, il mestiere e, come rimarcano sempre i redattori qui, il rispetto assoluto per il genere.

    Rispondi
  31. DarkKnight 17/02/2014 | 17:21

    Concordo con marcopac. In Corea del Nord, Cina, Paesi Islamici, insomma in quei posti dove i cristiani son trattati peggio degli ebrei nella Germania di Hitler, non sembra siano tanto più ferrati di noi in fatto di horror di qualità.
    La religione non c’entra: tanto più l’horror è snobbato dal grosso pubblico, quanto più il suo pubblico lo ama e (chiamiamola ripicca infantile) mente a se stesso valorizzando ciofeche che in realtà sa che fanno pena…

    Rispondi
  32. Dévid Sfinter 17/02/2014 | 17:56

    Seee, beato tu che hai il Davidone in sala, io ho quasi sempre l’invasione dei sudamericani che urlano tutto il tempo. Che comunque sono più genuini di tutti, perché si guardano gli horror solo per il gusto del balzo sulla sedia e magari l’allungata di mano con sbadiglio su qualche baffutissima ecuadoregna… Loro si che hanno il radar per la cazzata.

    Rispondi
  33. jena123 17/02/2014 | 17:58

    @MARLON BRANDON Ma no,per vedere la fregna della Huerta basta andare su google immagini,perchè perdere tempo con broadwalk?? A meno che tu non mi dica che il telefilm merita,ho fatto una fatica enorme per arrivare alla fine della prima serie,dici che la seconda stagione merita?? @NANNI Giustissimo,Piranha 3d e piranha 3DD sono il perfetto esempio di quello che devi o non devi fare con un horror che vende tette,il primo aveva parecchi momenti divertenti, SPOILER SU PIRANHA 3D + Piranha 3DD : Richard Dreyfuss che viene risucchiato nel mulinello,Jerry O’Connell che muore male,la fuga dalla barca nel finale,mamma Piranha che uccide Adam scott e dulcis in fundo la mattanza dei ragazzini ubriachi….e dopo tutto questo anche le tette naturalmente. Piranha 3DD giuro che non mi ricordo quasi nulla,tutti ricordi confusi,in pratica il mio cervello sta facendo di tutto per espellere i ricordi di quel film,ah mi pare che ci fossero le tette si ???

    Rispondi
  34. Luotto Preminger 17/02/2014 | 18:04

    Però attenzione, per quanto la tentazione a volte ci sia, non voglio dividere il pubblico in “spettatori buoni” e “spettatori cattivi” – se avessi voluto puntare il dito contro la gente sempliciotta e fare il forte contro i deboli avrei mandato il curriculum ad altri siti.

    Prendiamo i film di Fridberg e Seltzer, quei CANI che fanno epic movie, disaster movie ecc. ecc. Siamo tutti d’accordo che è merda frullata e messa insieme in cinque minuti da dare a bere a gente che non ha la minima idea di cosa sia il cinema comico, no? Ecco, Nurse sta all’horror come Epic movie al comico. Non è che “tette e sangue” sia di per sé una formula sbagliata, ANZI! È forse la formula migliore del mondo. Ma ci vogliono idee, ci vuole passione, ci vuole rispetto PER IL PUBBLICO prima ancora che per il genere (le regole del genere si possono sovvertire) – altrimenti si crea un circolo vizioso (o, come giustamente mi suggerisce il correttore automatico, un “circolo ozioso”) di gente che si accontenta di questa sbobba e cineasti che continuano a dargliela. È questa la colpa del davidone: non “ESSERE STUPIDO” (che non è una colpa e non è neanche matematico che i davidoni lo siano), bensì accontentarsi, essere pigro, non avere la voglia/l’interesse/lo stimolo a cercare qualcos’altro, qualcosa di meglio. L’horror è uno dei generi in cui questo discorso si nota di più, più ancora che nella commedia, proprio per la tendenza dell’horrorista a autoincasellarsi in una nicchia a tenuta stagna.

    Ecco perché nell’articolo dico: spero che un film del genere apra gli occhi anche ai davidoni. È possibile. Si può fare! Perché OK l’apatia intellettuale, ma apprezzare un film che ti urla in faccia “TU SEI STUPIDO” mi sembra troppo per chiunque – dimostriamogli, quindi, che non siamo stupidi.

    Rispondi
  35. TJ Rembrand 17/02/2014 | 18:12

    La Paz avrà anche un bel culo, ma ne ha anche un altro meno bello al posto della faccia.

    Rispondi
  36. Dévid Sfinter 17/02/2014 | 18:37

    Si, si certo TJ…

    Rispondi
  37. Darkskywriter 17/02/2014 | 19:22

    @Nanni

    Nemmeno io ho detto niente contro la formula, anzi ho citato apposta le saghe di Saw e Final Destination come esempio (film più, film meno) di ripetizione che non stanca perché ha saputo giocare bene con i proprio elementi di base.

    Un altro film che adoro ad esempio è Nightmare IV, che non aggiunge nulla di nuovo al personaggio di Freddy, però ha una messa in scena potente e suggestiva ed è molto creativo negli omicidi. Il punto siamo d’accordo che è sconfiggere la pigrizia, avere coraggio e consapevolezza in quello che si fa e farlo fino in fondo.

    Per tornare a Nurse 3D, per me è un fail proprio perché sta a metà strada fra il thrillerino prevedibile e il softcore/gore del discount, se fosse andato con più decisione in una delle due direzioni (curando meglio la scrittura nel primo caso, il grand guignol nel secondo) l’avrei sicuramente apprezzato.

    @Luotto e altri

    Però un punto che mi sfugge è che di solito l’appassionato di horror è un completista come dice Marlon (pure io specie da adolescente lo ero) e magari ok guarda solo quelli, però tra quelli pure Rosemary’s Baby, L’Esorcista, Shining, La notte dei morti viventi ecc… mica solo le ciofeche.

    Semmai è più il pubblico generico che vede un horror all’anno (o ogni due) che si accontenta della mediocrità, perché non conosce molto altro del genere e quindi gli sembra abbastanza originale ciò che invece è una fotocopia di una fotocopia di una fotocopia.

    Per questo, mi sembra più una questione di tifo ad oltranza per partito preso di tutto ciò che fa parte della “squadra” (mezzeseghe incluse) che di pigrizia, ignoranza o altro. Di certo per me non servirebbe a un cazzo insegnare cinema a scuola, solo a costringerti a forza a vedere film che ti annoiano e farti così odiare il cinema per la vita (come da noi succede già per la letteratura).

    Comunque – forse mi sbaglio – secondo me il fenomeno è più evidente nei fan monolitici del western che dell’horror (forse perché il secondo è un genere molto più vario e ibridato). Io non sono un gran spettatore di western, molti mi piacciono e molti mi fanno schifo, ma se becchi il cultore fanatico non esiste che ti dica che un western, nemmeno il più scadente, sia un merdone, semmai “un’opera minore, ma comunque meritevole”. Quelli fanatici eh, poi ovvio ci sono anche quelli dotati di giudizio critico.

    Rispondi
  38. Miguel Perdida 17/02/2014 | 21:44

    Il finale della recensione ci fa sperare :)

    http://www.youtube.com/watch?v=SwvCX94_EWI

    Rispondi
  39. Jesse Heisenberg 17/02/2014 | 22:35

    Ho letto la recensione accarezzandomi la barba e facendo degli impercettibili ma continui sì con la testa, con gli occhi socchiusi di chi deve regolamentare un flusso di verità che altrimenti gli invaderebbe in cervello con troppa foga, ma poi sono arrivato all’ultima foto e sono corso al cinema sventolando il deca!

    Rispondi
  40. Steven Senegal 18/02/2014 | 01:44

    ah la visita per il militare: quella parentesi di tre giorni nella vita di un uomo scandita da un “tossisca” e da un “lo appoggi sul tavolo” con nessuno che capiva si parlasse del portafoglio che tenevi su con l’elastico degli slip.

    Il film ancora non l’ho visto ma lo farò presto. Non so se sono un davidone, sono solo molto stanco

    Rispondi
  41. Marlon Brandon 18/02/2014 | 07:19

    @jena123 a me personalmente piace anche se devo dire che di momenti “morti”, cioe’ in cui per esempio la tizia col nasone fa la battaglia per il voto alle donne, ce n’e’ piu’ di uno e i momenti migliori sono quelli con Shannon che ha una fazza della madonna, la cui scena con i colleghi venditori di ferri da stiro porta a porta per me da sola vale tutta la terza stagione. Comunque capisco che possa non piacere specialmente ai calcisti puri o a chi non piace Steve Buscemi

    Rispondi
  42. BellaZio 18/02/2014 | 11:26

    il film fa cagare oltre il concepibile. Veramente orrendo. Però vorrei fregiarmi di far parte della categoria “la fregna di paz de la huerta vale un download illegale”. Comunque la fregna di paz de la huerta è visibile più o meno in ogni prodotto con paz de la huerta.

    Rispondi
  43. BellaZio 18/02/2014 | 11:33

    @nanni
    motorhead for life.

    Rispondi
  44. marcopac 18/02/2014 | 15:05

    @Luotto: per stravolgere le regole del genere bisogna prima conoscerle, sennò vien fuori la cagata. Rispetto del genere, quindi, è conoscere il genere.
    Questo per me è rispettare il pubblico, o la presunta intelligenza di esso.

    Rispondi
  45. Luotto Preminger 18/02/2014 | 15:07

    @marcopac: giustissima precisazione, concordo al 100%

    Rispondi
  46. vespertime 18/02/2014 | 23:45

    Durante la visita militare feci amicizia solo con un ragazzo, metallaro, magrissimo, malato di asma, fissatissimo coi videogiochi e la musica rumorosa (come me insomma). Entrambi fortunatamente silurati. La settimana dopo siamo andati insieme ad un torneo di Tekken 3 dove perse miseramente battuto da una figa scollacciata tartassata da battutaccie sessuali. Lei ovviamente vinse il torneo e l’amico dei tre giorni non lo rividi mai più. La figa vince sempre, pure a Tekken.

    Comunque per quanto Paz sia una porcona cavalcabile di categoria passo e mi accontento degli screen e delle gif animate.

    Rispondi
  47. Steven Senegal 19/02/2014 | 16:42

    visto ieri con la curiosità di verificare lo scempio. Oltre che pigro e miserabile secondo me fallisce pure nel tentativo dichiarato di indurire. Magari ai tempi della tre giorni a La Spezia non l’avrei mai pensato però così è. Lesbismo, culo, schiaffi che si tirano le due protagoniste incredibilmente naufragati nell’insipienza. Salvo soltanto il momento totalmente assurdo in cui Paz in fuga se la prende con i degenti. Così, senza motivo. Un po’ come tutto il resto.

    Rispondi
  48. Matteo Lenzi 19/02/2014 | 19:31

    Ed ecco a voi, per la gioia dei grandi (i capelloni scheletrici) e dei piccini (le scimmie brianzole), un fermo immagine di Nurse 3D che illustra esaustivamente il suddetto selling point:
    http://imageshack.com/a/img89/8601/foix.png

    Rispondi
  49. Spewo 20/02/2014 | 13:35

    @MatteoLenzi mannaggia a me, se ti avessi letto prima mi sarei evitato 80 minuti di merda.

    Paz De La Huerta cagnaccia 2014 già da ora.

    Rispondi
  50. Mr.POP 23/02/2014 | 04:11

    Visto oggi. Si ok, è un film davvero mediocre ma ho visto di peggio, poi non è che ci sia tutto soft/porno, si vedono un paio di volte le tette e la patata di Paz ma niente di che. E cmq questa Paz è un cesso, con un sacco in testa ok ma avrei preferito la Bowden a fare la maiala.

    Rispondi
  51. Passerò 05/02/2020 | 16:03

    Ma la passera, si vede alla fine ?

    Rispondi

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