A voi LE BASI, la rubrica in cui stabiliamo e blocchiamo le fondamenta del Cinema da Combattimento in modo da essere tutti in pari. In questo primo, imprescindibile round fisso settimanale percorriamo la filmografia di una delle colonne portanti del nostro credo, il glorioso John Milius, attraverso le opere più importanti della sua carriera, sia come regista sia come sceneggiatore. Buona lezione.
«Crom! Non ti ho mai pregato prima d’ora, non saprei come farlo. Nessuno, nemmeno tu ricorderai se eravamo uomini buoni o cattivi, perché abbiamo combattuto, o perché siamo morti. No, ciò che conta è solo il coraggio, e che due si son battuti contro molti, ecco cos’è importante! Tu ammiri il coraggio Crom, quindi accogli la mia unica richiesta: fa sì che mi vendichi. E se tu non m’ascolti, allora va alla malora.»
Arnold Schwarzenegger, all’alba degli anni ’80, era uno sconosciuto quasi totale.
Diventato una leggenda nel mondo del culturismo (che però non è esattamente la Formula 1 come giro di soldi), si era trasferito dall’Austria in America per inseguire il suo sogno di diventare attore.
Era riuscito a farsi notare in Il gigante della strada, un film del ’76 di Bob Rafelson in cui interpretava quasi se stesso, ma aveva catturato l’attenzione del produttore Edward Pressman grazie alla sua performance carismatica nel documentario L’uomo d’acciaio.
Pressman, che sull’onda del successo di Guerre stellari era alla ricerca di un altro potenziale franchise che parlasse di eroi in mondi fantastici, stava cercando di portare sul grande schermo le avventure di Conan il barbaro, tratte dai romanzi di Robert E. Howard. Per lui, Schwarzenegger era un disegno di Frazetta incarnato.
Arnold, che nel frattempo per ingannare l’attesa era diventato milionario investendo in beni immobiliari, accetta: gli sembra un ottimo trampolino di lancio.
Lo ripeto nel caso vi fosse sfuggito: quando Schwarzenegger venne ingaggiato per Conan il barbaro, il film che dal semi-anonimato finì per lanciarlo nell’olimpo delle star di Hollywood, era già milionario.
Nelle sue parole: “Faceva parte del mio piano di diventare un attore famoso. Volevo essere sicuro di non dovermi incastrare in ruoli scadenti solo perché avevo bisogno di soldi”.
Se non è un modello di vita lui, io non so.
John Milius invece si appassiona di Conan quando l’amico produttore Buzz Feitshans lo introduce ai racconti di Robert E. Howard dicendogli “questa è roba tua”.
La storia produttiva è lunga e noiosa, per cui arrivo dritto al dunque: il progetto ha il via ufficiale quando John 1) ottiene di prepotenza la regia, 2) ottiene il permesso di riscrivere da capo una sceneggiatura già pronta scritta da Oliver Stone e 3) convince Dino De Laurentiis, con cui era legato contrattualmente, a salire a bordo in co-produzione con Pressman.
Sigla:
httpv://www.youtube.com/watch?v=HRTPf0g4h9s
“Ciò che non ci uccide ci rende più forti”
Friedrich Nietzsche
John Milius prende questo passaggio nella più nota parafrasi che ne fece G. Gordon Liddy, ex-assistente di Nixon, e ci apre il film.
Che è un po’ il suo modo molto sottile di dire “ciao ragazzi, state per vedere un film altamente filosofico, fortemente ispirato alle teorie di Nietzsche, in cui l’eroe protagonista rischia di morire ventordicimila volte ma puntualmente ne esce più forte e sicuro di prima”.
A sentire in giro, Oliver Stone aveva scritto una sceneggiatura pazzesca piena di avventura e animali fantasiosi, una roba iper-costosa e complessissima.
Non c’è voluto molto a Milius per convincere Pressman e De Laurentiis che sarebbe stato in grado di riscriverla da capo e renderla molto meno costosa: è bastato non citare le sue intenzioni di ignorare quasi completamente i romanzi di Howard e farne piuttosto una personale versione del mito del superuomo.
Mi piacerebbe vedervi mentre andate in giro a dire che Conan il barbaro è la più classica delle storie di formazione: probabilmente ricevereste un sacco di pernacchie dai meno informati, ma è così, dal primo fotogramma all’ultimo.
Partiamo dall’inizio: Conan bambino viene educato dal padre al mito dell’acciaio e di Crom, il Dio che vive sulle montagne e non ascolta mai (e pertanto il più credibile di tutti).
Il villaggio di Cimmeria viene attaccato da un’orda di predoni, annunciati da Franco Columbu e capitanati da Thulsa Doom (James Earl Jones), che massacrano tutti con l’aiuto di cani corazzati (la cosa più tenera del mondo), bruciano le capanne, ammazzano il padre di Conan e – gravissimo – gli rubano la spada. Poi Thulsa Doom gli ammazza anche la madre, decapitandogliela davanti agli occhi.
Il piccolo Conan viene quindi acquistato da uno schiavista che lo mette a girare la Ruota del Dolore, che è una ruota enorme che non serve a niente. E Conan, insieme ad altri bambini come lui, gira la Ruota del Dolore. Gli altri pian pianino cedono, ma lui nel giro di tre dissolvenze (che equivalgono a circa 15 anni) si trasforma in Arnold Schwarzenegger.
Ultimo sopravvissuto ancora attaccato alla ruota, viene ceduto a un manager di combattimenti clandestini da strada, che allora si tenevano in fosse squadrate: Conan, come un animale, passa direttamente dalla fatica continua senza uno straccio di interazione umana all’essere addestrato per uccidere i suoi simili per divertimento.
E che volete che faccia? Si diverte.
Gli insegnano a manovrare l’acciaio, come sognava da bambino, e ogni tanto gli buttano anche lì una malcapitata da scoparsi.
A un certo punto lo interrogano sul meglio della vita: Conan risponde sicuro “Schiacciare i nemici, inseguirli mentre fuggono, e ascoltare i lamenti delle femmine” (citazione/parafrasi di Genghis Khan).
È la sua prima linea di dialogo in assoluto dall’inizio del film.
Ed è il minuto 22.
Nella notte, il padrone lo libera e lo lascia fuggire: iniziano così le sue avventure.
Conan recupera una spada, si tromba una strega, diventa ladro, fa amicizia con l’arciere Subotai e la cazzutissima Valeria (si tromba pure lei), ruba in combutta con tutti e due, tira pizze in da la fazza a cammelli (scena a tutt’oggi censurata negli UK), si ubriaca senza ritegno: insomma, fa un po’ il cazzo che gli pare.
Come uomo cresciuto in una situazione molto particolare (eufemismo), privo di preconcetti e di veri modelli educativi se non in tenera età, Conan cerca quindi di formarsi un’etica e una morale da solo, cercando la soddisfazione personale attraverso il successo delle proprie imprese e aggrappandosi di base ai due unici concetti che ricorda provenire dal padre: Crom, il Dio tanto potente quanto assente, e l’acciaio come elemento dominante del mondo.
Quando infine viene ingaggiato da Re Osric per salvare sua figlia dalle grinfie guardacaso di Thulsa Doom, diventato nel frattempo il capo di un culto religioso dedito a orge e sacrifici umani verso un Dio serpente, Conan coglie l’occasione di vendicare i genitori, e nella sua mente pesa quasi più il furto disonorevole della spada del padre che lo sterminio dell’intero villaggio.
E badate bene, è tutto alla luce del sole, spesso esplicitato dalla voce narrante (“E per lui non vi fu più differenza: la vita… la morte… uguali. […] Cominciò a capire il senso del valore, del proprio valore.”).
E durante il film le credenze di Conan vengono continuamente confrontate e messe alla prova, e lui ascolta, ragiona, interiorizza. C’è il dialogo con l’amico Subotai (“Il mio Dio è più forte. È il cielo sempiterno. Il tuo Dio vive sotto di lui.”); c’è il culto religioso guidato da Thulsa Doom e il loro primo incontro in età adulta in cui questi gli spiega come più forte dell’acciaio è la mano che lo impugna, e per dimostrarlo comanda a un suo seguace con un semplice gesto di suicidarsi; c’è la pseudo-crocefissione a un albero, in cui Conan non si dà per vinto e uccide un avvoltoio mordendolo; c’è il Mago che lo aiuta a riprendersi proteggendolo dagli spiriti; c’è la sua magnifica preghiera di battaglia, che ho riportato a inizio post.
La trama È letteralmente su Conan che cerca la sua identità e il suo modo di decifrare il mondo, tra una spadata e l’altra, sesso, sangue, mostri grossi e una salutare vendetta.
Il fatto è che sul Conan di Milius, più che un post, si dovrebbe scrivere un libro intero, e potrei scommetterci la corazza borchiata del cane della redazione Voltron che al DAMS è volata più di una tesina al riguardo.
Se ne andrebbero due/tre capitoli solo sulla pre-produzione, durata quasi cinque anni e costellata di svariate sfighe.
Ce ne sarebbe un altro sul background di Milius, su come abbia tradotto per il mondo di Conan quello che originariamente aveva pensato come film sui vichinghi.
Si parlerebbe del tradimento sostanziale all’opera di Robert E. Howard, di come il Conan del film sembri perlopiù un grezzo e grosso animale privo di intelligenza, e dall’altra parte della fedeltà ad alcune illustrazioni di Frazetta grazie ai design di Ron Cobb.
Si parlerebbe del coraggio con cui Milius diede i tre ruoli principali ad atleti quasi completamente privi di esperienza (Gerry Lopez/Subotai era un noto surfista già apparso in Un mercoledì da leoni, e Sandahl Bergman/Valeria era una ballerina notata da John in All That Jazz di Bob Fosse), sfruttandone le caratteristiche naturali e le movenze fisiche e dando un senso narrativo al loro impaccio nelle scene non avventurose.
Si parlerebbe di quei primi incredibili venti minuti in cui tutto è perfetto: coreografie, montaggio, costumi. Del look surreale e dello sguardo ipnotico di Thulsa Doom. Di quanto sia potente e iconica la scena della decapitazione, con l’inquadratura sul piccolo Conan paralizzato mentre il cadavere della madre gli scivola lentamente dalla mano. Delle tre essenziali dissolvenze che lo trasformano in Arnold e della standing ovation che scatta incontrollabile appena alza la testa per la prima volta. Della straripante forza emotiva del suo primo combattimento, in cui viene inizialmente messo a sedere di fronte al suo avversario per un giorno intero senza alcuna spiegazione né addestramento, e poi gettato senza preavviso nella fossa a farsi azzannare, ad aspettare che reagisca spontaneamente e ne esca da solo (Sparta Puppa La Fava). Si parlerebbe, insomma, del modo con cui un autore famoso per i suoi dialoghi riesca a comunicare in modo così magistrale senza usare una sola parola.
Si parlerebbe delle musiche di Basil Poledouris, una delle colonne sonore più straordinarie di tutti i tempi, una vera e propria opera wagneriana fatta e finita che parla letteralmente al posto degli attori.
Si analizzerebbe ogni scena nel dettaglio, perché ogni singola scena aggiunge un tassello importante nella descrizione di Conan e della sua evoluzione. Erano altri tempi, e Dino De Laurentiis era quel tipo di produttore incoscente/illuminato da lasciare a Milius quasi carta bianca: a tutt’oggi, l’unica cosa di cui John si lamenta è la voce narrante, che in origine doveva essere di Schwarzenegger ma, siccome Dino non si fidava del suo accento pesante, fu affidata a Mako (il Mago).
Non mancherebbe infine l’aneddoto in cui James Earl Jones, freschissimo reduce dal ruolo di voce di Darth Vader in L’impero colpisce ancora, dopo aver letto lo script va da Milius e gli dice “dai, non puoi farmi dire «Io sono tuo padre», l’ho già detta questa frase!”. Ma anche quello in cui la segretaria di Milius aveva girato una scena, poi tagliata, nel ruolo di uno degli avversari di Conan nel montaggio del periodo da gladiatore. Roba che ti immagini che John scegliesse regolarmente le sue segretarie così, tramite tornei di combattimento mortali.
Il film fu un indiscutibile successo, anche se scatenò diverse polemiche sulla violenza che influirono su incassi globali alla fine lievemente inferiori alle speranze.
John era pronto a farne una trilogia – il primo film sull’acciaio (potere), il secondo sul come usarlo (responsabilità), il terzo sulle conseguenze (fedeltà) – ma alla luce delle reazioni fu ordinato un sequel dal tono più leggero e la violenza smorzata, e il nostro lasciò, sostituito da un mercenario dal curriculum importante come Richard Fleischer.
Il risultato, Conan il distruttore, fu un film di tutt’altro tono, scemissimo ma a suo modo divertente: ogni paragone con l’originale però è francamente impietoso, e persino gli incassi furono abbastanza deludenti da stroncare la saga.
Ma questa è un’altra storia.
«Perché piangi, arciere?»
«Perché lui è Conan, il Cimmero. Lui non piangerà. Così piango io per lui.»
P.S.: se per caso qualche infedele dubitasse della forza delle musiche di Basil Poledouris, un pazzo ha messo su Youtube l’intero film sovrapponendo la colonna sonora integrale alle scene corrispondenti. In HD. Godetevelo finché dura:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=h1V7fi5IqYw
First!
Ora giù a leggere…
BUM pezzone anche stavolta!
Altro pezzone ma se volete approfondire ancora di più:
http://spazioinwind.libero.it/menhir/Menhir/conan.htm
comunque per me è il film epico per eccellenza, mitica anche la scena in cui trova la spada nel tumulo, poi sarà un po’ lento a tratti anche tronfio e dopo decine di visioni ancora non ho capito bene il senso della scena della scopata con la strega, da qui nasce l’avversione di conan verso la magia? , però preso per singole scene non riesco a immaginare nulla di più epico e potente nella storia del cinema.
Un mito per cui la legge dei remake ha vinto, ma in questo caso era inevitabile.
Epico Conan. Epico Nanni.
Non sapevo fosse prevista una trilogia.
Bè non disperiamo, il terzo capitolo sembrerebbe essere finalmente all’orizzonte: King Conan.
Il mercoledì mattina non é mai stato così bello.
Grazie.
(Peró un link alla recensione che ha fatto.Recchioni potreste metterlo che ha fatto un gran bel lavoro anche lui in merito alla figura di Milius)
Come dicono in Francia “sciapó”
Leggendario e assolutamente formativo. Visto al cinema da bimbetto insieme al papà che mentì sulla mia età alla cassiera che non voleva farmi entrare.
Il film non si discute perciò parliamo un po’ del remake e dei (possibili) sequel:
– Un sequel adesso sarebbe costruito sui fondamentali dell’intenet: “nostalgia e citazione”, perciò meglio lasciar perdere.
– Il remake è un disastro di sceneggiatura però Jason Momoa è davvero bravo: evita totalmente il confronto con Swarzy e costruisce un Conan che è davvero l’incarnazione di quello di Howard; che occasione sprecata.
se non si è capito, conan è tra i miei personaggi prefer e ritengo di averne una conoscenza generale abbastanza buona, e quindi sono combatutto verso l’ipotesi di un king conan fatto oggi, conan anziano non mi convince, non ha molto senso di esistere, però da l’altro canto dopo il disastro targato nispel, da dove si può salvare giusto momoa, che ha bruciato commericialmente il personaggio per almeno un paio di lustri almeno o questo o nisba.
Intervengo solo una volta e solo ora per lanciarmi in una standing ovation per il capo, Darth e Jackie. Un ciclo di lectio magistralis così, gratis, aperte a tutti. Questa è l’università della vita e non vi chiediamo neanche la retta d’iscrizione.
Quanto abbiamo scherzato sulla “completezza” dell’esercizio fisico alla Ruota del dolore…
(ahah che cazzatona! dovrebbero metterne una in ogni palestra ahah)
Poi cerchi “wheel of pain strongman” sul youtube e non ridi più.
sempre preferito attila flagello di dio, il conan di milius è un plagio fatto male degno della asylum.
svantaggi di essere nato nel ’75: sto per arrivare ai quaranta.
vantaggi: da piccolo, al cinema con mio padre passavamo allegramente da Banana Joe a questo Conan.
E’ vero, e’ un film sulla formazione di un uomo, sulla sua ricerca di propri valori, io spesso lo associo a Fanteria dello Spazio (il libro), anche se il background dei protagonisti e’ diametralmente opposto.
Grazie per la recensione.
E ad ogni settimana che passa mi rendo conto di aver visto tutta la filmografia di Milius senza sapere che era Milius. E entro i miei 12 anni, per altro.
Gran film e ottimo pezzo.
A me è sempre piaciuta molto anche l’interpretazione del film in quanto atto di accusa nei confronti del movimento hippie e delle sue contraddizioni.
E’ forse uno dei film più sottovalutati di sempre dal grande pubblico: l’immagine ricorrente è quella potenzialmente kitsch di Arnoldone coi capelli lunghi, ma i significati che ci sono sotto sono roba da seghe.
@Past: il pezzo che hai linkato non è malaccio, non capisco però la critica ad “Alba rossa” e all’attacco Miliusiano ai danni dei fricchettoni new age.
fun fact (o anche “come cambiano i tempi”): quando uscì per la prima volta in televisione passò in prima serata in versione integrale, le ultime volte che l’ho visto passare in tv (ovviamente in seconda o terza serata) era tagliatissimo…
https://twitter.com/ghuwevans/status/440543847387381761
E poi leggi che Milius avrebbe voluto farne una trilogia… e ti domandi perché il mondo è così ingiusto. Grazie. Mi avete rovinato la giornata.
effettivamente sta cosa della trilogia milusiana al 100% non la sapevo nemmeno io…comunque il terzo film dovevano farlo era previsto nel 87, ma il contratto di schwarzy con delaurè era concluso e lui dopo che a farza aveva dovuto fare yado e codice magnum rifiutò il rinnovo, poi glielo riproposero negli anni 90 ma nisba e da quel rifiuto naque il film(accio) di kull come ripiego…per arrivare poi a giorni nostri…
@colin
effettivamente alciune posizioni non le condivido nemmeno io ma si sa quando parli di milius e sopratutto di alba rossa sfociare nella posizioni e idieologie politiche è praticamente impossibile…lo abbiamo visto anche qui…
Quando ero bambino mio padre si era involontariamente(?) specializzato a portarmi a vedere al cinema film traumatici.
Tipo che a non so quanti anni mi aveva portato a vedere “Biancaneve” pensando fosse il film di Disney, quando invece era un angoscioso film turco con attori e nani veri.
Tipo che a 5 anni mi aveva portato a vedere “Il signore degli anelli” di Banksy “perché sulla locandina c’era il mago con la barba lunga e pensavo fosse una cosa stile La Spada nella Roccia” e io mi sono sognato i cavalieri neri e i Gollum per anni.
E tipo che a 6 mi aveva portato a vedere “L’impero colpisce ancora” e io giù di incubi su yeti, crateri coi vermoni, nanetti verdi, mani mozzate e gente
marmorizzata.
Forse ero un bambino troppo impressionabile. Comunque per mio padre valeva la legge del “ormai abbiamo pagato il biglietto e si sta fino alla fine.”
L’apoteosi fu ovviamente con “Conan il barbaro”. A sua discolpa non fu in un cinema vero, ma in un cinema all’aperto di un campeggio sul Gargano. Gli avevano detto che era un film con “cavalieri, draghi e castelli” e mi ci portò.
E così a 8 anni ebbi la mia bella infornata di teste mozzate, violenza a profusione e tette in ogni dove, che ero troppo piccolo per gradire veramente, ma già abbastanza grande per non provare un certo imbarazzo.
Visto che non aveva pagato il biglietto stavolta mio padre si fece degli scrupoli e mi portò via dopo la scena degli avvoltoi. Io però ero ormai curioso e sgattaiolai a vedermi il finale. Che non capì e mi parve un po’ insulso.
Oggi logicamente lo ritengo un capolavoro e uno dei massimi risultati del fantasy portato su schermo.
La prima frase di Conan e’ ancora meglio perche’ segue la stessa domanda fatta all’altro pisquano che a “cosa e’ bene?” risponde “La steppa immensa, un veloce cavallo, falchi al polso e il vento che ti colpisce”, che non sarebbe manco una cattiva risposta e quello gli urla in faccia “NOOOOO” come se avesse detto la peggiore cazzata possibile!
“Fire and wind come from the sky, from the gods of the sky, but Crom is your god. Crom, and he lives in the earth. Once giants lived in the earth, Conan, and in the darkness of chaos, they fooled Crom, and they took from him the enigma of steel. Crom was angered, and the earth shook, and fire and wind struck down these giants, and they threw their bodies into the waters. But in their rage, the gods forgot the secret of steel and left it on the battlefield, and we who found it. We are just men, not gods, not giants, just men. And the secret of steel has always carried with it a mystery. You must learn its riddle, Conan, you must learn its discipline, for no one, no one in this world can you trust, not men, not women, not beasts… This you can trust.”
Altro pianeta.
@Past: verissimo. Però quello che mi lascia sempre stupito è la capacità di dare giudizi “politici” senza però essersi informati in anticipo sul significato dell’opera. Poi si può dire se lo si condivide o meno o se si ritiene che l’obiettivo sia stato raggiunto. Limitarsi a bollare il conflitto di “Alba rossa” come “improbabile” in quanto ritenuto troppo connotato politicamente è pura faciloneria.
Domanda alla redazione: “Alba rossa” ricevette un magnifico trattamento da queste parti quando uscì l’orrido remake. Dobbiamo aspettarci qualche sorpresa, tipo qualche ulteriore analisi da parte di Nanni, Jackie, etc.? Il punto di vista di Darth mi colpì molto e mi sarebbe piaciuto metterlo in comune con lo stile di altri recensori (va anche detto che Darth scrisse il pezzo della vita dicendo praticamente tutto quanto ci fosse da dire)
*metterlo a confronto, non in comune. Devo smetterla di leccare rospi
@colin: sì, è il prossimo numero
Il segreto dell’acciaio era stato pronunciato pari pari dal protagonista nel film di Eisenstein “Alexandr Nevskij” nel 1938. Armature, intere sequenze e qualche dialogo sono totalmente un tributo al film Eisenstein, guardare per credere.
Un appunto sulla ruota del dolore.Non é inutile bensí serve a provocare dolore e forse a macinare il grano.
Conan il barbari di Milius é IL FILM TOTALE. Punto.
@nanni: yeeeeeeeeeeeeeeeeeeah
Grandi!! Grazie
@steven: se la ruota avesse funzioni pratiche oltre che simbolico/educative non si spiegherebbe perché non rimpiazzano mai i caduti
Perché crescendo coloro che sopravvivono o restano attaccati alla ruota fanno il lavoro che prima doveva esser fatto da più individui/bambini/schiavi, data la forza minore di un bambino rispetto ad un adulto. Finché o muoiono tutti o vengono venduti. Usare il cervello no, eh! Vero che a milius non fregava molto della funzione della ruota nel film, ma comunque è tratta dalle macine antiche dei popoli nordici. La conclusione che non serva a nulla è del tutto cretina, visto che quello, nella scena, é chiaramente un avamposto vanir e gli schiavi sono sorvegliati a vista. Che li sorvegliato a fare, per torturarli? Sai che palle. E di che campa vano le guardie e gli schiavi? Va bene che sia un fantasy, ma una logica è coerenza verosimile nel film c è. Salta tutto solo nel caso della ruota? la logica….
Un problema della critica italiana è aver sempre connotato la politica altrui trasfigurandola dalla propria, cosa che diventa abbastanza assurdo quando si inizia a farlo con paesi profondamente diversi dal nostro come gli Usa o il Giappone.
E con Milius hanno sempre sbagliato alla grande… tanto che una decina di anni fa, ricordo, ma potrebbe essere un mio film e allora menatemi, che aveva dichiarato di voler girare un film sull’Invasione della Baia Dei Porci ma vista dai Cubani e non dagli USA. E se ci pensate bene, cosa in perfetta linea con il suo percorso.
Nella prossima punta di “Non avevano capito una Sega” lo Zio Clint.
Non vi e’ bastato Il vento e il leone?
basterebbe solo questo titolo per dare un idea della grandezza del cinema di MILIUS
Crom!
«Crom! Non ti ho mai pregato prima d’ora, non saprei come farlo. Nessuno, nemmeno tu ricorderai se eravamo uomini buoni o cattivi, perché abbiamo combattuto, o perché siamo morti. No, ciò che conta è solo il coraggio, e che due si son battuti contro molti, ecco cos’è importante! Tu ammiri il coraggio Crom, quindi accogli la mia unica richiesta: fa sì che mi vendichi. E se tu non m’ascolti, allora va alla malora.»
E questo è il fascismo, bambini.
1) i commenti “first!/Primo!” avevano sradicato i coglioni gia` negli anni 90, nel caso ancora qualcuno non l’avesse notato.
2) Il film d’animazione (per me stupendo, troppo avanti) sul signore degli anelli e` di Ralph Bakshi, non Banksy!
3) Concordo in pieno con Conan inteso come film di formazione. Se non sbaglio molti episodi sono tratti/ispirati addirittura piu` dai fumetti su Conan che dai racconti di Howard.
@nanni
i caduti non vengono rimpiazzati perche` Conan basta da solo a tirare la ruota, che e` poi il modo geniale che ha Milius di esprimere la forza bruta del nostro eroe
Ecco perchè hanno tolto dalla sceneggiatura la parte in cui Tulsa invitava Conan a “spargere il seme della reale pannocchia”!
comunque concordo sul discorso fortemente simbolico della ruota, Conan sopravvive, quasi dimenticato, mentre i deboli intorno a lui muoiono e scompaiono
@ lars
Dagli anni 90 perché non dal 80 già che ci siamo…mi dispiace comunque che sei rimasto senza balle…:)
Past, probabilmente negli anni 90 tu eri ancora nei coglioni di tuo padre quindi forse ti sfugge che l’internet c’era anche allora…
E immagino che tu già stavi su questi media nel 97…:)
era il 94, per l’esattezza. Epoca BBS.
@Alex. Non è fascismo, ma rispettabilissima anarchia di destra (e parlo da uno di sinistra). Ma, poi, in casi come questi…e ‘sti gran cazzi!
@past, non per schierarmi per forza, ma io ho avuto la mia prima connessione nel ’96… Per par condicio, leggere “primo” mi fa ancora piacere.
e i troll abbondavano, allora come adesso
@ Nanni e lars
La mia prima connessione e’ datata 98-99…ricordo ancora il filo iperlungo del telefono e i rumori del modem…comunque era il mio primo e ultimo first in carriera…volevo provare l’ebrezza sul pezzo giusto…xD
Il primo “primo” non si scorda mai (primo!)
e poi magari non c’entra un cazzo ma secondo me la “crocifissione” di Conan all’albero e` una citazione del mito di Odino appeso all’Yggdrasill, l’albero cosmico, dal quale ne scese dopo un simile periodo di catarsi
—-
@Lars Von Teese: “Il film d’animazione (per me stupendo, troppo avanti) sul signore degli anelli e` di Ralph Bakshi, non Banksy!”
—-
Hai ragione. Non ero sicuro della grafia ho scritto il nome alla cazzo e mi sono fidato della prima correzione di google.
Per farmi perdonare ricordo che Bakshi è autore di “Fire And Ice” che per me è il miglior sword and sorcery cinematografico dopo appunto il Conan di Milius. Come senso dell’epica non c’è confronto, ma Bakshi coglie meglio il lato fisico ed erotico del genere.
E sempre suo consiglio di recuperare anche il precedente “Wizards”, ancora legato ad un certo di estetica underground, ma molto interessante.
*”dal quale scese”, pardon, il mio italiano sta andando a farsi fottere
C’era nei racconti di howard la crocifissione…però è probabile che l’abbia presa si sia ispirato al mito che dici…
@tommaso
bakshi e` un genio incompreso secondo me. Quando vidi il suo signore degli anelli (rimasto incompleto, un delitto) rimasi pietrificato, immaginifico, crudo, a tratti visionario, spettacolare il rotoscoping!
Ragazzi…stringi, stringi tutte le religioni si rifanno agli stessi schemi ed agli stessi miti. Sul Signore degli Anelli concordo che il cartone batte la trilogia di Jackson. Baskhi crea epica e lascia quel retrogusto di stupore che ogni fantasy dovrebbe avere. Il neozelandese manco per il cazzo, nonostante il budget.
Senza tenere conto che la tanto strombazzata trilogia dell’anello è già invecchiata malissimo.
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Mi fa piacere leggere che in tanti ce l’abbiano con Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. Ne approfitto per scagliarmi anche contro il suo irrispettosissimo King Kong (BHUUUUU!!).
Tornando OT, Valeria secondo me è il personaggio femminile (non protagonista) più riuscito in questo genere di film…anzi, molto probabilmente anche rispetto a tanti altri generi. E non sostituirei Sandahl Bergman nella parte con nessun’altra attrice presente o passata.
Gran bel film, splendida musica.
Vidi il primo Conan quando avevo sí e no sette anni e mi piacque un botto. Col passare degli anni mi rimase in testa l’idea di un film fatto da poverinos in costume per poverinos senza pretese (a parte Arnoldo). Lo rividi tre anni fa circa e, oltre a ripiacermi un botto, mi fece tutt’altro effetto. È un film dannatamente solido, che sa dove comincia e sa dove finisce. Una bomba che è finita direttamente tra i miei super cult. E Anvil of Crom suoneria del cell all’istante.
Ps: La trilogia dell’Anello è l’unico vero classico dei 2000, secondo me.
“va alla malora” comè in lingua originale?
Il meglio del meglio, ovvero “1941 – Allarme a Hollywood”, immagino lo teniate per ultimo… ;)
@samuel: to hell with you
Eccomi, dopo 22 minuti di commemorazione.
Volevo solo sottolineare che, come per Bruce Lee, si vede lontano chilometri quando uno, anche se non attore nato, ci crede a quello che sta facendo. E proprio per questo motivo rimane nel cuore degli appassionati.
Arnold ci crede a tal punto (“devi immaginare i tuoi bicipiti come ENORMI MONTAGNE”, come dice nel capolavoro dei documentari sul Body Building Pumping Iron), che LUI STESSO era convinto di essere Conan, glielo sottolineò anche il burbero Dino, che di certo non era uno proprio alla mano, che una volta sul set gli disse chiaramente: “You are Conan!” con tanto di esclamazione perchè aveva capito che stava facendo una cinquina al lotto avendo preso la Quercia Austriaca nel film.
E’ quello sguardo convinto che ho visto pochissime volte in un film, per di più d’azione. Come la faccia di John Mclane sulla nave del terzo Die hard, ce l’avete presente quando fa lo stealth con la pistola in mano tra un cunicolo e l’altro sull’imbarcazione? E ora altri 22 minuti di silenzio.
Non mi ricordo se è nei romanzi, ma la crocifissione viene diretta diretta da ” Nascerà una strega ” di Roy Thomas, John Buscema e ” The Tribe “. Bellissimo episodio de ” La spada selvaggia di Conan “.
Però io il Jackson del signore degli anelli nonostante tutto lo difendo, aveva questo sogno e l’ha realizzato rimettendoci fisicamente e mettendosi in gioco sotto svariati punti di vista economico in primis…insomma il classico cuore oltre l’ostacolo…se non ci avesse provato lui gli unici fantasy degli ultimi anni sarebbero i potter, Narnia e scemate varie…poi certo so arrivati i soldi e la fama e non ha capito più nulla basti vedere che ormai si è ribattezzato j r R Tolkien II detto il lungo visto come sta mettendo mano a lo hobbit…
@ torakiki
Si quella a storia a fumetti e’ presa paro paro da un racconto di howard come pure la torre dell’elefante del resto…tra i migliori mai fatti, in entrambe le versioni.
Prima di tutto: grazie, ragazzi, di cuore.
Una cosa mi sfugge. Perché, tradimento dell’opera di Howard? Io ho letto libri, fumetti e visto tutti i film relativi a Conan, e nel lavoro di Milius ci ho visto un adattamento, ma nessun tradimento.
@ Past
Il problema del Signore Degli Anelli rimane il pedaggio pagato ad alcune stelle del cinema in ruoli che, nel romanzo, non erano così duraturi come nella trilogia filmica. Vedi l’ elfa di Gran Burrone, che nei film sta solamente a scassare la minchia, mentre nei libri non compare più. Se ci aggiungi scene tagliate dal libro ( e ci sta ) per far posto a scene aggiunte di sana pianta ( Osgiliath!?! ) lì l’ asino comincia a cascare e a farsi male. Poi, con tutti i soldi iniettati nel progetto, non si poteva fare altrimenti. Ma è un peccato; molto meglio il lungometraggio animato. Tagliuzzato pure lui, ma molto più fedele ad una certa atmosfera del romanzo…
@Rocco Alano
Ragazzi…stringi, stringi tutte le religioni si rifanno agli stessi schemi ed agli stessi miti.
“Signor giudice, che sia messa agli atti la dichiarazione del mio teste;
ecco le chiare prove in supporto di tale affermazione!”
http://www.youtube.com/watch?v=wKFZOIv5sS0
(Vietato ai minori 014)
@torakiki
Non metto in dubbio che Jackson abbia fatto delle stronzate nella trasposizione del signore degli anelli ma ci è riuscito e al tempo era una roba inimmaginabile e comunque ritengo con un risultato tutto sommato decoroso.
Anche io sono tra gli estimatori del lungometraggio animato, atmosfera favolosa…altri tempi altra maniera di fare cinema.
@hayao
Per me lo tradisce in primis perché da a conan una relazione stabile…il conan di howard al massimo con Valeria ci avrebbe passato una notte e la mattina dopo questa se andava bene avrebbe trovato sul letto qualche moneta o gioiello…conan e’ un opportunista scaltro che pensa prima al suo contatorno, poi ai fatti suoi e se ci avanza ai suoi interessi…quello di milius e’ troppo cavalleresco dopo tutto…comunque si chiamano appunto trasposizioni e non copia e incolla e ancor più se ti chiami john milius DEVI metterci del tuo.
Tenendo conto che questo film si basa di un periodo non toccato da howard…non esistono racconti che ne narrano le origini, giusto qualche riferimento…”nato sul campo di battaglia”…quindi certi cambiamenti caratteriali ci possono anche stare tenendo conto che il nostro e’ alle prime armi.
@pasqualobianco: “Ragazzi…stringi, stringi tutte le religioni si rifanno agli stessi schemi ed agli stessi miti.”
Ovvero non capire un cazzo di niente, del mondo e della vita.
Tanto di cappello al Nanni per la splendida rece, che ho letto con grande piacere. So di andare controcorrente, soprattutto su queste pagine, ma francamente a me il Conan di Milius è sempre sembrato piuttosto “meh” (roba da 6.5) se valutato nell’ottica di un film con Schwarzie nel ruolo di “un grosso barbaro ottuso” e assai “eww” (roba da cartellino rosso per direttissima) se valutato come film sul “vero” Conan (come creato e inteso da Howard).
Ogni volta che vedo il Conan di Milius non posso fare a meno di irritarmi per: a) la storia che non c’entra una fava con la storia di Conan, salvo un circa dell’ambientazione e l’inserimento a caso di personaggi tratti dalla saga scritta da Howard (tipo Valeria e Thulsa Doom, quest’ultimo poi in comune con il personaggio creato da Howard ha solo il nome…) e b) Schwarzie, che sta al Conan di Howard come un bue scornato sta a una tigre mangiatrice d’uomini.
Partendo dalla storia, tutta l’infanzia del Conan di Milius è quanto di più lontano ci sia da quella del Conan cartaceo, e di conseguenza completamente diverso è anche il personaggio che ne risulta. A 15 anni Conan prende parte al saccheggio di Venarium, un avamposto aquiloniano presso il confine meridionale della Cimmeria. Dei genitori di Conan non si sa praticamente niente, il giovane cimmero a 15 anni era già un uomo fatto, affamato di libertà ed avventura, e del tutto esente da psicodrammi adolescenziali, smanie vendicative e menate varie. Il Conan di Milius passa anni e anni in catene a spingere una ruota, quando il Conan di Howard avrebbe preferito morire piuttosto che vivere in schiavitù. A livello intellettivo il Conan di Milius è piuttosto apatico e decisamente poco sveglio, quello di Howard è astuto in maniera istintiva ed animalesca (anche se spesso si fa fregare dagli ormoni), ha un caratteraccio che te lo raccomando e dei raptus d’ira paurosi, soprattutto da giovane. E comunque dimostra più volte un’intelligenza tutt’altro che disprezzabile nel corso della saga, diventando sempre più scafato col passare degli anni e gabbando non pochi personaggi che si bullavano della loro superiorità intellettuale. Il Conan di Howard non è diventato capo di bande di pirati o predoni, e poi re di Aquilonia, semplicemente perché era grosso e sapeva menare una spada.
Vogliamo parlare della stazza fisica? Schwarzie con Conan non c’entra una cippa, Momoa, invece, era perfetto per il ruolo. Occhi azzurri, capelli neri, lunghi e folti, alto e muscoloso, ma atletico, agile e silenzioso come una pantera: è così che Howard descrive Conan. Schwarzie è alto (forse) 6’2” (ma plurime fonti dicono che sia ben più basso), contro i 6’5” di Momoa. Sul tipo di fisico non c’è paragone. Scharzie è il tipico culturista, grosso e impedito nei movimenti, Momoa, pur con una stazza fisica di tutto rispetto, è un atleta (pratica free climbing e surf) e ha sì messo su massa muscolare per il ruolo, ma ha mantenuto un fisico agile, scattante e coordinato (tanto che buona parte degli stunt gli ha girati lui). Howard plurime volte descrive Conan come simile nelle movenze a un grosso felino predatore e penso che siamo tutti d’accordo che questa definizione sia quanto di più lontano possibile dal tipo di fisico di Schwarzie.
Howard ha sempre dato il meglio di sé nei racconti, ho sempre trovato i suoi romanzi brevi la parte di gran lunga più debole della saga del Cimmero. Capisco la difficoltà di adattare al grande schermo, che necessita di una storia con un inizio, uno sviluppo e una fine, un personaggio le cui vicende sono sempre state narrate in maniera episodica, ma non è una scusante per lo scempio del personaggio che è stato perpetrato da Milius.
La verità è che a Milius, come mi pare si evinca anche dall’ottima rece del Nanni, di fare un film su Conan non gliene importava una benemerita fava, e si vede. Poi il risultato finale può piacere o meno (a me non entusiasma, ma di certo non è un brutto film e c’ha pure i suoi meriti), ma con il Conan di Howard c’entra poco o niente e Momoa è millemila volte meglio di Schwarzie per la parte. Peccato che il reboot di Conan sia stato stroncato da un film pessimo (ma è tanto difficile trovare un bravo sceneggiatore a Hollywood?!), che ancora una volta dello spirito di Conan non ha capito niente (e ridaje con la vendetta per la morte dei genitori…), per non parlare della trama epica con in palio la salvezza del mondo, quando gli interessi principali di Conan sono sempre stati ricchezza, alcol, patata e avventura in genere.
Conan ogni tanto me lo rivedo, ma devo sempre farlo nell’ottica di “stasera mi guardo un film di Schwarzie”, perché se penso “stasera mi guardo un film di Conan” va a finire che mi rovino la visione.
Intendiamoci, non sono un “integralista”, e mi sta bene che un regista porti sul grande schermo un personaggio di fantasia reinterpretandolo, ma è un’operazione che non ha senso quando si snatura completamente il personaggio privandolo proprio di quegli elementi fondamentali che lo rendono ciò che è (come hanno fatto Milius con Conan, Nolan con Batman e, forse in minor misura, Snyder con Superman), e la cosa mi urta parecchio i nervi.
Schwarzie non c’entra (del tutto, ma qualcosa ce l’ha) con il Conan di Howard ma e` praticamente l’incarnazione vivente di quello di Frazetta, che e` poi diventata la base per l’estetica e l’immaginario non solo di questo film, ma anche di altre mille cose (dai fumetti ai giochi di ruolo, a mille altri film etc.). Io se penso al termine “sword & sorcery” non penso al Momoa alto e bello, penso al Conan montagna di muscoli di Milius/Frazetta. Anzi, azzardo: forse Frazetta insieme a Milius e` anche piu` responsabile di Howard per aver fatto diventare Conan un’icona dell’immaginario fantasy odierno.
E per chi abbia voglia di farsi una certa cultura sul Conan cataceo, direttamente dalla penna del buon Howard, qui trovate tutto tutto ad un prezzo stracciato. Fate voi.
E 5 alto a tutti.
Ehm… volevo dire Qui!
http://www.ibs.it/code/9788854124868/howard-robert-e-zzz99/conan-il-barbaro-ediz.html
Che filmone ragazzi,son contento di come sia andata,Milius era perfetto per il film ma sapete cosa ? L’idea di Oliver Stone di farne un grande collossal mica era cosi male,ho letto i fumetti degli anni 70 ed’è pieno zeppo di mostri fichissimi.Per il sequel non capisco e non capiro mai del tutto i produttori che vogliono solo più soldi,capisco se non fai un seguito perchè il primo ha floppato,ma fare un seguito di un film di successo che cambia tono e diventa una commedia perchè vuoi portare le famiglie al cinema no cazzo,non lo capisco,ma se il primo funzionava già cosi bene perchè?? Per quale cazzo di ragione comportarsi cosi??? Più soldi ?? Sempre più soldi e ancora più soldi ?? Ma cazzo lo ami il cinema o no?? Se lo ami e hai i soldi per produrlo allora cerca di produrre roba buona cazzo. E invece no,facciamo la commedia cosi anche i bambini ci vanno,e con quei soldi mi compro altre 3 fuoriserie,una casa in montagna e mi compro pure l’aereo privato e poi… Ma ci pensate che poteva essere una trilogia ? No dico una trilogia. De laurentis ti amo e ti odio allo stesso tempo,Hollywood ti amo e ti mando affanculo allo stesso tempo.
O cavolo,ho appena letto la rece di Recchioni e ritiro quello che ho scritto sulla sceneggiatura di Stone,lo voleva ambientare nel futuro e doveva essere una specie di 007, mah.
Nessuno ha ancora commentato il fatto che Arnie fosse gia’ diventato milionario come step per diventare un attore famoso, la’ dove da che mondo e’ mondo chiunque fa al massimo il contrario.
E’ vero Nanni, nessuno aveva ancora commentato la chicca più bella del post, ma probabilmente tutti hanno fatto come me oggi*: arrivati lì hanno fatto un bel copia incolla e lo hanno mandato agli amici sotto per la rubrica “La chicca del giorno”, titolo della puntata di oggi: “Sei meio te”.
*quanto mi invidiate che ho ancora il 95% del sito da leggere?
Beh si parla di uno che e’ diventato governatore repubblicano in california, mi pare palese abbia poteri semi-divini.
Jena, 007 non c’entra niente; Conan, nelle intenzioni di Stone doveva essere una grande epopea seriale tipo Indiana Jones o Star Wars.
Recchioni, che e` fondamentalmente un gran presuntuoso, nello scrivere la sua rece ha evidentemente letto questa roba qui:
http://www.conancompletist.com/EN/stone.htm
Dove Stone parla di un mondo selvaggio, primordiale, dove si scontrano eserciti di mutanti. Cosa che secondo me ha piu` punti in contatto con John Carter che con Conan. Non sono per niente sicuro ne sarebbe uscito qualcosa di buono, anzi…
negli extra di qualche dvd o blu ray stone parlava di adattare tutto il ciclo howardiano…10-12 film…tanta troppa roba…
invece per come vanno e vengono trattate bene queste saghe in tv, il trono di spade in primis ma anche vikings, non si starebbe affatto male anche una serie di conan, molto più fattibile la cosa…
insomma negli anni 90 abbiamo avuto quella schifezza sulla scia di xena e hercules e ora che girano più soldi nel settore e c’è voglia di fare roba più seria e impegnata rimaniamo a bocca asciutta?
Questo e’ uno dei film che ho visto in assoluto di piu’ sempre l’ho amato e sempre lo amero’. Ora corro a leggere recensione e commenti…
penso che.le 2 ciofeche di fleischer e nispel, ad uno sguardo superficiale, potrebbero ess
Penso che le 2 ciofeche di fleischer e nispel, mettendoci pure yado, ad uno sguardo superficiale potrebbero essere persino piú simili allo schema tipo delle avventure di howard. Il conan di milius tuttavia, nella sua diversità, ê nello spirito piú howardiano degli altri, inglobando in sé le molteplici sfaccettature dei personaggi di howard, da kull a bran mc morn (il ciclo celta per me resta il capolavoro di howard). La carica reazionaria del conan di milius, con la sua introspezione e la sua visceralità, é quanto di piú vicino possa esistere allo spirito di howard, pur discostandosene apparentemente. Questo film é epica pura, e pure i difetti contribuiscono a renderlo il capolavoro che é.
Film veramente immenso, dove 20 uomini contro 2 battono tutti gli orchetti in digitale del mondo(anche se #teamsignoredeglianellijackson sì, tutto quello dopo no).
Bravo nanni, anche se avresti potuto citare il solito trivia per far capire la statura di milius:
““I don’t like Schwarzenegger,” he told Milius. “He’s a Nazi.” Milius had already decided Arnold was perfect for the role and told Dino, “No, Dino. There is only one Nazi on this team. And that is me. I am the Nazi.” E manca la parte in cui milius compra statue di hitler e mussolini per metterle sulla scrivania del suo capo.
E rispetto per de laurentis, ma tra il non affidare il sequel di conan al john e il togliere il final cut di dune a Lynch ha perso due grandissime occasioni per fare dei capolavori.
Bonus finale: il meglio del meglio commento dvd di milius e arnold:http://www.youtube.com/watch?v=GSqnFxVaIx4
dategli 3 minuti perchè merita.
Vabbe’ il filmato parte con il videogame Barbarians del C64 che era tipo il mio prefe di sempre.
Arnold nei commenti e’ esilarante, roba che ora mi voglio riguardare tutti i dvd che ha commentato.
Il meglio pero’ e’ Milius quando Conan attira il discepolo di Thulsa per fregargli i vestiti, che commenta “e questa e’ la scena omofoba” e non capisci se sta ridendo per l’imbarazzo o per la soddisfazione.
@Nanni
Come non darti ragione, quello la ha sempre fatto cose smisurate, lui era il Dio dell’ego smisurato. Dico era perché la politica lo ha afflosciato a mio avviso, doveva fare il megaproduttore di megafilm che costano megamiliardi fondando una sua Mega casa di produzione, quello era il suo ruolo naturale, non quelle 2 cagate in croce che ha finanziato. Un po’ come ha fatto con l’Arnold Classic, di fatto una megafiera sul fitness e sul bodybuilding seconda a nessuno, al Mister Olympia rimane giusto il prestigio in più ma di la girano molti più dollaroni freschi.
D’altronde cosa poteva dichiarare uno che NON VA AL FUNERALE DEL PADRE perché qualche giorno dopo aveva il Mr. Olympia, e che RACCONTA CON TOTALE DISTACCO la cosa davanti alla telecamera della telefonata tra lui e sua madre dicendogli che lui AVEVA UN IMPEGNO. E ci trova pure la giustificazione per il fatto di essersi preparato per mesi.
Caso, ci si può fare un’equazione: “se non vado al funerale di mio padre per un impegno incombente è ovvio che devo fare i miliardi per diventare un attore famoso”. Logico, no?
ho spaccato 2 joystick a barbarians!
@nanni
hai ragione nanni…la storia di Arnold milionario come step prima di diventare attore va evidenziata.
Bè stiamo parlando di Arnold! la sua è una delle storie di successo più incredibili degli ultimi 100 anni.
Scusate, senza offesa, ma a me viene l’orchite quando leggo “fedeltà al testo”.
O dio mio, le pippe che mi sono fatto sulla scena della strega (pre trasformazione in vecchia)!!!!! Quanti ricordi!
@Marfi, qua la man… ehm no, forse è meglio di no: visto l’argomento ;)
Comunque sì, la scena della strega (come molte altre scene del film) ha “turbato” molto anche la mia adolescenza.
Tra l’altro, dopo la semi-visione da bambino, mi ricordo che da ragazzino l’avevo rivisto trasmesso dalla RAI tranquillamente in integrale, tipo la domenica di pomeriggio.
Grazie a Donnie Harlin per aver risposto alla mia domanda, argomentando alla grande. Secondo me, però, non è quello il punto. Conan di Milius è un film d’atmosfera, e ci vedo un sacco di punti in comune con la filosofia di Howard (il rifiuto per la civiltà, “lo stato naturale dell’umanità è la barbarie”). Tutte le storie vengono adattate al cinema, così come i personaggi, ma se lo spirito rimane intatto, allora va più che bene. Milius ha drammatizzato la genesi di Conan, d’accordo, ma funziona alla grande. Così come la meravigliosa serie Thomas/Windsor-Smith ha creato un Conan logorroico e visivamente ispirato al 21enne Jim Morrison, attenendosi però fedelmente al canovaccio di Howard.. ma non è tradimento anche quello? Ma chissenefrega, se funziona alla grande!
E comunque, delle tre opere, il film, la prima serie a fumetti e i romanzi, sono quest’ultimi ad essere artisticamente più “poveri”, che Howard era un narratore sanguigno, ma non aveva certo lo stile di un Edgar Allan Poe.
@nanni: beh…poteva andare peggio tipo “va ramengo”
@samuel: mi hai fatto pensare al Callaghan del primo film e al suo epico “va a cuocere le uova”
@hayao: fortuna che hai specificato “21enne” che io stavo gia’ pensando a Conan panzone con la barba…
Capisco l’amore per Conan ma in questo post si stanno leggendo delle hipsterate imbarazzanti:
– Prendersela con il Signore degli Anelli di Jackson? FACILE farlo oggi! Mi sa che vi siete scordati cos’è stato vederlo sul grande schermo, uno sforzo produttivo e creativo che sembrava impossibile.
– Denigrare Hercules e Xena? Ma se sono le serie che hanno costruito la base per il successo moderno delle serie TV! Hanno formato sceneggiatori e registi (Kutzman e Orci su tutti) e lanciato la Nuova Zelanda come location (vedi punto precedente).
@ Opelullo
Se è per questo è anni che sparo merda al signore degli anelli. Il terzo capitolo l’ ho visto a boccini le millamila volta che è passato in Tv. Non ho più dato soldi a Jackson dopo l’ orribile le due torri. De lo hobbit non dico nulla…
Comunque solo io trovo Swarzy più simile al Conan di Buscema ed Ernie Chan che a quello di franzetta!?! Io ADORO Buscema e Chan, che assieme a Thomas han fatto le più belle storie della spada selvaggia…
Rob Cohen disse, riguardo la scelta di Jason Scott Lee per Dragon;<>. Questa mentalità è una barriera che pochissimi soggetti speciali (Arnold, The Rock e pochi altri) riescono a superare. Arnold motivato dalla sua enorme ambizione è riuscito nei suoi intenti anche perchè molti credevano in lui, sapeva ispirare fiducia. Joe Weider, il massimo promotore e Boss del culturismo mentì spudoratamente quando gli chiesero sè Arnold aveva esperienze teatrali, disse: <>. In Conan, Arnold, parla poco per quella tecnica antica e dimenticata dei film dove l’eroe deve parlare poco di sè, senza spiegarsi e giustificarsi. Shyamalan nel suo ”Lady in the Water” fà dire ad un critico cinematografico che oggi i protagonisti dei film vanno in giro a dire sempre quello che pensano. L’eroe non deve parlare molto, la presenza, la battuta pronta e il silenzio parlano per lui.
Per quanto mi riguarda Conan andava fatto più asciutto, meno parti (l’originale per me è un’extended),più silenzio alla Valhalla Rising e la voce narrante oppure lungo come lo voleva Oliver Stone. Rimane, comunque, un classico irrinunciabile con una colonna sonora immortale.
Ps: è un peccato che Arnold si sia allenato fisicamente meglio nel Conan II mentre, in questa prima versione, era meno definito e rotondo. Sarebbe stato meglio vedere anche l’evoluzione del suo fisico in tutto il film come capita oggi a molti attori che, non essendo atleti, perdono massa man mano che il film si sviluppa.
Pps: Conan, come Wolverine, è migliore nei fumetti che nei film. De gustibus.
Si è perso il virgolettao ripeto:
Rob cohen disse: che è molto più facile trasformare un attore in artista marziale piuttosto che un artista marziale in un attore
e Weider disse: sè sà recitare? A Vienna faceva teatro Shakespiriano
Ad essere sincero non mi ha fatto mai impazzire Conan, ma riconosco l’aura da leggenda che fa da contorno ad ogni singola inquadratura. E forse ancora più grande di Conan è la leggenda di un tale Arnold Schwarzenegger, che come ha ben ricordato Nanni è arrivato sul set già da milionario, perfetta rappresentazione del “sogno americano”. Chiaramente non dico che Conan sia un brutto film, anzi ho apprezzato molto la colonna sonora (davvero incredibile), la violenza, le scene fortemente iconiche e appunto un Arnold inarrestabile. Ma se devo scegliere a livello di fantasy (che comunque non è tra i miei generi preferiti) scelgo Il Signore degli Anelli come miglior rappresentazione del genere.
In assoluto ritardo!
Pezzo asciutto e diretto niente fronzoli che sicuramente tutti conosciamo, e per questo film va bene cosi.(ma solo per questo eh?)
Però una cosa la devo dire (che se nn sbaglio hanno gia detto sopra)
quando anno preso Jason Momoa per il ruolo ho pensato:questo e il Conan più adatto che potessero sceglire,anche piu di Stallone ai tempi di Rambo, il problema a monte era pratico: Nispecoso.
Questo è l’omaggio piu bello e sentito che ho visto su Conan (ma forse era gia stato messo qui in passato?)
http://www.youtube.com/watch?v=OBGOQ7SsJrw
p.s.
questa è una delle quattro scelte che concedo ad una ragazza per la visione di un film romantico…la seconda Rocky
true story
…tastiera di m#erda!
Sì, concordo, Schwarzenegger E’ il Conan di Buscema senza se e senza ma.
Io comunque il signore dei bordelli non lo reggo. Troppo lunghi i film, troppo noiosi i personaggi, troppi nani ed elfi in giro.
Ovviamente
Ma non esiste gia’ come paragone.
Conan e’ una storia filosofica di formazione in cui l’ambientazione fantasy serve solo per rendere ancora piu’ radicali certi discorsi e aiutarne l’astrazione.
Il signore degli Anelli e’ (lo dico in senso neutro) una favoletta, ha altri obiettivi e soddisfa esigenze diverse.
Non ho mai letto un cazzo dei fumetti di Conan, ma il film di Conan è una cosa mmmeravigliosa ancora oggi. Personaggi mitici, violenza efficace e una colonna sonora che prende a calci nel culo la quasi totalità degli scialbi e tutti uguali commentucci musicali delle produzioni action odierne.
Non ho idea di come l’iconografia del personaggio lo tramandi alle orde di appassionati ratti da fumetteria, ma in questo film Arnold ha dato vita a uno dei suoi tre o quattro personaggi migliori in assoluto. Parla poco e massacra molto: non esiste sintesi migliore del cazzuto eroe più vicino alle sue corde.
Vorrei poter fare una qualche profonda riflessione ma non non sarei capace di rendergli comunque giustizia, mi limiterò a un mai sprecato in questo caso “Capolavoro”
p.s. la spada di atlantide è l’arma più figa di sempre
@Nanni Yup, ma non volevo fare un paragone, avevo solo voglia di dire che non reggo la saga degli anelli.
@Leonardo di Capri: mi piace tanto quel “parla poco e massacra molto”
So che quello che dirò suonerà come un’eresia, ma…Ho già detto che a me Conan non è mai andato a genio, proprio come concetto e personaggio. La versione su carta, se non altro, aveva una certa atmosfera simil lovecraftiana e uno stile più avventuroso, se capite cosa intendo. Tutto cose che nel film non ci sono, o quasi. Voglio dire, della pellicola salverei giusto la musica e un paio di scene, per il resto l’impressione che ne ho io è che si tratti di un “normale” film di cappa e spada anni ottanta con due serpentoni di gomma e una discreta atmosfera. Anche il preteso sottofondo filosofico mi sembra eccessivo, non credo basti una citazione di Nietzsche all’inizio. Se dovessi consigliare un film fantasy riuscito di quegli anni direi Dragonslayer, non certo questo, e anche il paragone con i film di Jackson a mio modo di vedere è fuori luogo, quelle sono pellicole di ben altro spessore.
Simone, hai perfettamente ragione. Il film è incommensurabilmente megalitico, epico e fantameraviglioso ma racchiude poco della forma originale di Conan. E’ un film riuscitissimo, e ci mancherebbe dire il contrario, ma è un film distante dalla prosopopea fumettara di Robert E.Howard, che infarciva ogni racconto con mostri, maghi, fanciulle denudate e persino i primi “non morti” della storia del cinema fantasy O’rama (almeno che io mi ricordi). Nel secondo…tentativo si è cercato un approccio fantasy smaccato, alla “Board Game Fantasy” con il mago, il ladro, il guerriero…e ne venne fuori una merda alla DeD dei poveri. Con maghi che tintinnano bracciali e fumano dal naso, battutaccie pessime incollate a personaggi orribilanti e una burletta di storiella, adatta ad un Dungeon Master di 14 anni che narra a gente di 30 e pretende di essere credibile. Dagon. Lol. Terribbile. Quindi mi chiedo, in fin dei conti, il primo Conan a conti fatti non è la migliore rappresentazione Cimmerica e cinefilmica del prode barbaro spupazza vestali e spade ? Anch’io avrei voluto che lo scheletro della tomba si animasse (come accadeva nel libro e nel fumetto) ma, dopotutto, i punti salienti non sono stati rispettati ? il film non è ancor’oggi una delle cose più epiche mai viste ? Grazie a Polidorius non è una roba che a momenti fa piagere ? (confesso…ok)
A me da ragazzino piaceva più “Conan il distruttore”. Quando vidi “Conan il barbaro” rimasi un po così per qualche scena forte, ma con il tempo ho preferito il primo al secondo anche se quest’ ultimo è godibile.
Vedendo gli extra del DVD a me la storia produttiva non sembra affatto noiosa, anzi. A volte è interessante quanto il film!
Peccato che nei titoli italiani non compaia la citazione di “Nietzsche”.
Ricordiamo che da alcuni anni va in onda un finale più lungo, ce c’ è anche nel DVD, rispetto a quello più corto uscito al cinema. Quando vidi quest’ ultimo rimasi un po così mentre l’ altro in generale mi è piaciuto di più, però la dissolvenza che c’ è in quello cinematografico è proprio affascinante.
Conan comunque mica è uno sprovveduto: basti vedere come
SPOILER prepara il campo di battaglia finale o s’ infiltra tra gli adepti di Thulsa doom. FINE SPOILER
Poi come dice Milius negli extra e o nel commento, riflette spesso.
Bellissima la colonna sonora di Poledouris!
Di Conan ho letto solo “Chiodi rossi” di Howard, che mi è piaciuto, e qualche fumetto oltre a vedere le serie animate. Per cui non posso ben fare un confronto.
“(scena a tutt’oggi censurata negli UK)”
Ah, però!
“Anche il preteso sottofondo filosofico mi sembra eccessivo, non credo basti una citazione di Nietzsche all’inizio.”
Beh, comunque nella sua semplicità, il film pone alla base la libertà e l’ individualità dell’ uomo oltre a essere contro i culti mendaci e profittatori. Poi
SPOILER nel finale Conan dopo aver ucciso Thulsa doom, come detto anche da Milius, potrebbe diventare il loro nuovo sacerdote, ma preferisce rimanere un uomo “semplice” e libero e nel finale esteso fa lo stesso con la principessa riportandola a casa. FINE SPOILER
“Anch’io avrei voluto che lo scheletro della tomba si animasse (come accadeva nel libro e nel fumetto)”
Ah, però!
Arnold per me è agilissimo e molto simile ad una pantera.
ed è insieme grosso da far paura.
al cinema “l’altezza” non credo si percepisca! quindi centimetri in più d’altezza, che differenza fanno????
secondo me è stato l’unico possibile come “conan” visivo.
conan di milius è bellissimo.
il signore degli anelli di peter Jackson fa schifissimo.
il cartone di bansky il writer è sempre stato per me l’unico vero adattamento “visivo” di costumi ed atmosfere del libro di tolkien
In quegli anni avrebbero dovuto fare il film di Golden Axe.
Che roba ne sarebbe venuto fuori, ç_ç
Il primo quarto d’ora della colonna sonora pubblicata è qualcosa di assurdamente bello.
Mah, perché c’ è bisogno di usare parolacce e linguaggio terra terra per dire che ISDA del 2001 non piace? Boh! L’ ultimo vero kolossal del cinema fin’ ora secondo me come già scritto!
“negli extra di qualche dvd o blu ray stone parlava di adattare tutto il ciclo howardiano…10-12 film…tanta troppa roba…”
Si, questo intendeva per saga alla 007!
Conan il barbaro è un capolavoro
film epico e grandioso come tutto il cinema di Milius del resto ! top, top, top !
Sublime e potente film, epico e grandioso come tutto il cinema di Milius del resto ! top, top, top !
Rivisto ieri sera in DVD. Parlassero tutti l inglese come swarzenneger nel 1982 capirei l inglese capolavoro tutti bravissimi ma una stella 🌟 in più a ben davidson e i suoi baffi lui sembra davvero un barbaro bob