Questa cosa ve la racconto come la ricordo e potrebbe voler dire che ci saranno dei bei buchi grossi e delle imprecisioni notevoli e con ogni probabilità qualche errore macroscopico. (Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001. Gli autori, inoltre, non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all’interno del Blog stesso, forniti come semplice servizio a coloro che visitano il Blog, e peraltro ‘sti gran cazzoni). La storia inizia da qualche parte nei miei otto o nove anni davanti alla TV con il cartone animato dell’Uomo Ragno. L’Uomo Ragno è un figo assoluto, magro e vestito di rosso e blu. Ci sono due tronconi di storie: nella prima è da solo contro cattivi tipo Electro e Magneto, nella seconda ha due superamici che lo aiutano a combattere i malvagi, Stella di Fuoco e l’Uomo Ghiaccio. Compio nove anni nell’ottobre del 1986, questo per dare coordinate generali, e come diversi figli di professionisti passo la maggior parte del tempo da solo in casa a rincoglionirmi di TV. C’è il telefilm di Wonder Woman, c’è il telefilm di Batman, ci sono i cartoni animati d’amore e quelli coi robottoni flippati. L’Uomo Ragno mi piace di più perché sembra un personaggio più importante, non so come spiegarlo. E ha una sigla migliore, con un tipo o una tipa che canta acidissimo con l’accento finto italoamericano cose tipo TU LANCI I TUOI FILLI E VAI DOVE VUOI. Non credo di aver chiara ai tempi la differenza tra cartoni giappi e cartoni americani. L’Uomo Ragno esce anche in edicola a fumetti, ma non lo sto comprando. In edicola mio babbo mi compra sempre un settimanale che si chiama Più (Editoriale Domus, me lo ricordo ancora anche se il contenuto della pubblicazione l’ho rimosso in blocco), che è una specie di Corriere dei Piccoli ma diverso, e l’uscita di Più nel giorno della settimana in cui esce è un evento. A un certo punto diventerà a tiratura mensile, un evento in seguito al quale andrò incontro al primo e più grande percorso di disintossicazione della mia vita da bambino (a pensarci bene quasi tutto quello che è successo in seguito non è altro che una versione ipertrofica di quella privazione), con inappetenze varie e numeri che uscivano a buffo e l’edicolante che scriveva sopra al nuovo Più WIM ANSELMO DIESEL a caratteri cubitali per non farmelo perdere. Dicevo, Peter Parker. Qualche anno dopo metto le mani sui primi fumetti dell’Uomo Ragno propriamente detti, la serie regolare intendo: è roba che posso leggere a dieci anni senza problemi di coscienza, e comunque ai tempi il mondo è molto più duro e insidioso. In quegli anni comprare l’Uomo Ragno vuol dire comprare strani pacchetti di plastica, venduti nella sezione disastri dell’edicola e contenenti vecchi fumetti a caso tra cui l’Uomo Ragno. Almeno questo è quello che so io. Solo in seguito imparo la storia di quegli albi e dell’editore che li pubblicava. L’Uomo Ragno è diventato un affare diverso, io sto leggendo Dylan Dog e altri fumetti Bonelli da qualche anno (diciamo dai 13 in poi). Segue un inciso per capire come funzionava la mente di un adolescente represso come me nei primi anni novanta.
Quasi tutto quello che so della vita, che è poca roba e perlopiù sbagliata, l’ho imparato nei primi anni novanta. Oggi c’è una discreta fetta di popolazione adulta, trentacinquenni e simili, che pubblicano saggi e articoli su riviste e quando va male libri interi sull’idea che quel periodo sia stato una sorta di età dell’oro della cultura contemporanea e uno snodo culturale imprescindibile (presenti inclusi, sia chiaro). Ora io non so se è sempre stato così, ma se avevi quattordici anni nel ’91 è probabile che ad un certo punto della tua vita tu ti sia voluto suicidare e che questa tendenza suicida contenesse in sé una certa dose di glamour. Non so se mi spiego, probabilmente no. Sta di fatto che c’era il bullismo come adesso e c’era una sana ed onesta divisione tra persone cool e persone sfigate. Le persone cool erano, grossomodo, il trenta per cento della popolazione. Vestiti decenti, tagli di capelli alla moda, uno sport o due praticati con buon successo, suonare la batteria. Avevano un gancio per entrare gratis alla discoteca qua vicino e una tua amica o due parlava di loro in modi da far sembrare la seconda strofa di Teorema il testo più influente del novecento. Non li odio, naturalmente. Non li ho mai odiati, ovviamente: in effetti ho passato almeno tre anni invidiandoli e sperando di essere come loro più altri cinque a dipingerli come il male in terra e tutto quello che non avrei mai voluto essere. La qualità dell’esistenza attuale dei miei coetanei non dipende dall’aver fatto parte o meno di questo trenta per cento di persone fighe ai tempi del liceo, ma è probabile che molti di quelli che non ne facevano parte hanno idealizzato certe cose che facevano alcuni loro coetanei più fighi e l’abbiano resa la loro esistenza. A un certo punto qualcuno ti convince di mollare tutto e prendere un lavoro in banca, oppure no. Io leggevo Dylan Dog perché quelli più fighi di me leggevano Dylan Dog, e la mia ossessione per Dylan Dog rese Dylan Dog, ai loro occhi, roba per sfigati. Iniziarono a comprare albi dell’Uomo Ragno, io li imitai e ci rimasi dentro, loro passarono a qualche step successivo (Vertigo, l’Eternauta eccetera) e semplicemente smisero di comprare fumetti e iniziarono a limonare e fare sesso con le ragazze carine, un’attività che a differenza dei fumetti riuscivo soltanto a –diciamo così- surrogare. Nei primi anni novanta l’Uomo Ragno usciva per Star Comics, che pubblicava storie d’archivio e serie più o meno contemporanee (ai tempi erano ancora laggate di diversi anni, così che potevamo leggere l’Uomo Ragno di McFarlane già sapendo della diaspora e di Image Comics). Poi ognuno da lì si costruisce la propria strada: ci sono quelli che spurgano via tutto il grasso e si iniziano a fare di fumetto giapponese, altri che non hanno voglia di approfondire e decidono che il fumetto americano è dozzinale e noioso e si concentrano su roba d’autore tipo Pazienza, PAZIENZA, IL FOTTUTO PAZ. Non è che IL PAZ fosse un cattivo disegnatore, ma quando diventi un fanatico del PAZ entri a far parte di un cliché completamente diverso, quello della CULTURA ITALIANA rigorosamente di sinistra e in caps lock che ha dato tutto il suo meglio negli anni settanta massimo massimo primi ottanta e i cui massimi esponenti sono Pasolini (letteratura e cinema), IL PAZ (fumetto) e IL FABER (musica), riproposta più o meno uguale fino ai giorni nostri. In molti casi passi da volenteroso imitatore dei tuoi coetanei fighi a scorreggia umana con l’armadio pieno di roba di Elio Petri, che se fosse colpa sua, eccetera. A un certo punto ti guardi allo specchio, scopri di essere diventato Mollica e non hai manco più il coraggio di fare fuoco. Sto divagando.
E insomma, ognuno ha le sue perversioni, e c’è tutta una sottocultura di gente figlia di opere d’arte abortite. Sono persone a cui consumare ogni opera su cui sono riuscite a mettere le mani non è sufficiente, vogliono di più, anelano al Segreto della Creazione. Ognuno ha la sua opera incompiuta del cuore ed è sempre una cosa che fa male, come quelle persone che si chiedono per tutta la vita cosa sarebbe stato se quel giorno in terza media avessero deciso di non scegliere la sperimentazione in matematica al liceo. C’era il film mai realizzato di Kubrick su Napoleone, quella cosa di Malick che spediva le troupe in giro a filmare i vulcani e/o le persone appena uscite dai manicomi, Smile dei Beach Boys, il secondo disco degli Unida, il Superman di Kevin Smith poi passato a Tim Burton e poi riabortito e via di questo passo. Questa tendenza ad idealizzare le opere perdute e/o mai realizzate sulla base di informazioni incomplete è un tratto distintivo della cultura pre-internet ed è legato a doppio filo con un concetto ormai perduto per sempre, la mancanza di informazioni. Magari questa cosa di credere così tanto al valore potenziale di un’opera non realizzata è dovuta ad una tensione innata verso il Divino, o magari serve solo a giustificare per ellissi la statura artistica dei nostri eroi, come a darne una dimensione titanica: “E chissà se Kubrick avesse portato a termine il suo Napoleon.” Un mare di cazzate, per giunta funzionali agli uffici stampa. Il mio incompiuto preferito, in ogni caso, è lo Spider-Man di James Cameron.
Ne vengo a conoscenza sfogliando il fumetto, pagine della posta e affini. C’è il nome della casa di produzione, Carolco, che ancora non conosco. E c’è già l’idea di un budget bello ciccione, che è estremamente credibile essendoci coinvolto Cameron ma estremamente poco credibile considerato il fatto che in quegli anni le pagine-rotocalco dei fumetti Star Comics danno largo spazio a titoli tipo Il Vendicatore (lo stratosferico Punisher interpretato da Dolph Lundgren). Il sentore comune è quello secondo il quale un film di supereroi verrà guardato essenzialmente da fanatici dei fumetti, uscirà tagliato nel budget e falcidiato dalla Comics Code Authority. Gli X-Men di Singer e lo Spider-Man di Raimi cambieranno le cose, certo, ma quanti disastri per arrivarci. Intanto io sono chiuso nella mia cameretta a leggere l’Uomo Ragno scritto da gente tipo JM de Matteis o David Michelinie, disegnato da Todd McFarlane Erik Larsen e Mark Bagley, il mio eroe assoluto Sal Buscema, le storie vecchie di John Romita e Ross Andru. Passo le giornate a copiare le splash-page in cui Peter balza da un tetto all’altro e sfugge alle cariche di Rhino, sognandomelo volare al cinema a velocità supersonica con inquadrature da far venire la nausea. Le notizie si susseguono a ritmi frammentati, tipo una volta ogni sei mesi, in una sequenza che va dall’annuncio del progetto alle indiscrezioni al “tra due mesi si inizia a girare” a “non ci sono aggiornamenti”, fino all’annuncio del disastro finanziario di Carolco e al seguente abbandono del progetto. Fine della storia, inizio della leggenda.
Scherzo. Non c’è nessuna leggenda dietro. Hollywood macina decine di sceneggiature che vengono comprate e ricomprate e finiscono in niente, e Cameron ha semplicemente perso una guerra che forse non aveva così tanta voglia di combattere. La storia vera è che la Cannon aveva avuto un’opzione su un film di Spider-Man negli anni ottanta, con una sceneggiatura che convinceva sempre meno ad ogni nuovo draft. I guai della Cannon fecero finire il film in giro per gli studios, fino ad arrivare alla Carolco e a una nuova sceneggiatura con James Cameron accreditato. Il quale, di punto in bianco, butta nel cestino tutto lo script (era una cosa con il Dottor Octopus, nelle intenzioni interpretato da Schwarzenegger) e si presenta con una nuova bozza: i nemici diventano Electro e l’Uomo Sabbia e il progetto riprende quota per un po’ di tempo. Siamo nei primissimi anni novanta e il film questa volta si ferma per una guerra di diritti, in parte legati all’opzione originale concessa da Marvel a Cannon, in parte a questioni di contratti. Carolco, strozzata dalla contesa e dai crescenti problemi finanziari, interrompe i lavori su Spider-Man nel 1992. Chiuderà bottega quattro anni dopo, con Cameron lanciatissimo sul suo Titanic (nota a margine: io ADORO Titanic, come ogni altro film di Cameron. Andate a fare i fighetti col cuore di pietra nei commenti al post di qualcun altro). Marvel, anch’essa uscita per miracolo da un disastro finanziario nel ‘98, rivende i diritti dell’Uomo Ragno a Columbia; MGM si muove per vie legali, reclamando l’opzione originale di Cannon/Carolco. Una cosa che scopro su Wiki: la Sony aveva iniziato a lavorare ad una serie di film “alternativi” di 007, basati su certi personaggi di cui avevano acquisito i diritti. Rinuncia a lavorarci, lasciando James Bond alla MGM, in cambio della rinuncia di quest’ultima ai suoi diritti su Spider-Man.
Lo Spider-Man di Cameron diventa il graal del non-realizzato. La sua sceneggiatura diventa la base del nuovo film sul personaggio, ma David Koepp inizia a riscriverla sostituendo Electro e l’Uomo Sabbia con Goblin e il Doctor Octopus, poi purgato. Della sceneggiatura originale rimane qualche stralcio qua e là, qualche nota di carattere, e un mare di ipotesi legate al continuo susseguirsi di voci che raccontano di un film estremamente adulto e complesso, persino kafkiano. La mia prima connessione a internet è del 2000, ma è solo qualche anno dopo che vengo a scoprire che il soggetto originale di Cameron è disponibile su internet. Mi prendo un pomeriggio per fare i conti col mio inglese e lo leggo tutto. Riflessioni a caldo: mio dio, tutti questi anni d’attese per questo testo e poi boh. Riflessioni a freddo: c’è roba buona, porca eva. Una dimensione kafkiana, l’idea della ragnatela organica, certe cose che spingono sul tasto del proibito. Probabilmente molta roba, da fan accademico dell’Uomo Ragno, non l’avrei accettata. Ma che ne so io: le parole sulla carta non valgono il film, e io non ho una formazione che mi permetta di vedere attraverso le parole. Cameron è un visionario e l’avrebbe fatta funzionare.
Non vi rivelo i particolari dello script: andatevelo a leggere. Se siete invasati dell’Uomo Ragno ci sarete arrivati un paio d’anni prima di me; tre film dopo hanno tolto il film di mano a Raimi e l’hanno affibbiato a Marc Webb, non proprio la scelta ideale se si pensa ai film in termini di qualità. Nei 400 calci abbiamo una mail che serve fondamentalmente ad aggiornarci, certificare il nostro status di nerd assoluti e rubare soldi ai nostri datori di lavoro. In mezzo a qualche commento al nuovo Spider-Man salta fuori la sceneggiatura originale di Cameron. Il Capo mi commissiona un pezzo che ne parli. Mi perdo in chiacchiere sull’adolescenza, ma d’altra parte che stiamo qui a fare? Saranno quindici anni che non faccio più un disegnino dell’Uomo Ragno, così decido di finire il pezzo un giorno prima e provare qualche schizzo per addobbare le pagine.
dvd-quote immaginario:
“Ho letto Kafka, ai tempi. Se devo essere sincero, quel racconto del bagarone è il meno interessante che ha scritto.”
Wim Diesel
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POSCRITTO CHE NON C’ENTRA
Una cosa che mi sta molto a cuore e che in giro sta passando relativamente inosservata: due giorni fa è ricominciata 24. Stagione-bonus di 12 episodi, si chiama Live Another Day, e le prime due ore sono già ai limiti del leggendario.
Flusso di coscienza. Spiderman mi manchi.
Bei disegni (e articolo). complimenti
@Wim, se apprezzi anche tu Sal Buscema non posso che volerti bene.
Ormai io e Spidey non ci frequentiamo piu’ fumettisticamente, dopo il ciclo di De Matteis-Buscema-Sienkiewicz non ho letto piu’ niente di qualita’ e dopo un po’ ho abbandonato.
Il mio sogno, l’unica cosa che potrebbe farmi tornare al cinema a vedere Spidey, e’ una trasposizione cinematografica dell’Ultima caccia di Kraven. Sono sicuro che rimarra’ un sogno.
Anch’io compravo l’Uomo Ragno a quei tempi ma non sono mai passato alla Bonelli, non riuscivo a digerirla. Mi hai fatto proprio venire in mente quando nella posta (La tela del Ragno mi pare si chiamasse) c’erano queste indiscrezioni sul film di Cameron, e le speranze di un gran film c’erano tutte..peccato
@Dan – lo adoro, sì. tra l’altro a leggere oggi i fumetti dell’uomo ragno usciti in quegli anni le pagine di Sal Buscema ti spaccano ancora il culo, quelle di McFarlane o Bagley sono una roba molto spesso imbarazzante.
(rileggendo noto che DAVVERO non ho messo niente sulla sceneggiatura in sè. se volere possiamo usare i commenti per discutere i particolari, ma direi di trattarla comunque come una cosa che contiene spoiler)
Sono arrivato a leggere il pezzo fino alla citazione di Più. Poi mi sono fermato, per oggi abbastanza così. Wim, ma te li ricordi i regali di Più? Facevano la differenza, status symbol anzicheno. Uno per tutti: gli occhiali da agente segreto, erano tipo degli occhiali con persiane rosse al posto delle lenti, e degli specchietti laterali per vedere chi avevi dietro. Inusabili e non funzionanti ma cool a dismisura.
CAZZO gli occhiali nello specifico non me li ricordo, no. però ho collezionato robe mica da ridere, macchinine meccaniche componibili NON funzionanti, il bussolotto impermeabile di plasticone per portare i contanti in spiaggia e farci il bagno, e adesso diocristo passerò la giornata a cercare di ricordare gli altri.
Sal Buscema + JM De Matteis LA coppia creativa anni ’90, altro che Michelinie (anche se confesso all’inizio ero fan del tamarrissimo Larsen)
oddio…ecco che mancava al blog…ua rubrica sulla giugla equatoriale dei film mai realizzati…tra i miei preferiti c’è predators di rodriguez targato primi anni 90, si dovrebbe trovare ancora la bozza online…na roba enorme, con dutch e harrigan…:O il filmetto usctio qualche anno fa era si e no la prima mezz’ora ma con molta meno roba…
Grazie per l’articolo letto ad occhi lucidi,la parte su Più ha funto da madeleine proustiana facendomi tornare bambino a montare gli scheletri di dinosauro in cartone che ti regalava quel giornale,io all’epoca svoltai su Manga e mondo mutante marvel e ancora oggi non ne sono uscito.Ricordo peró che la ragnatela organica da te citata tra le idee di Cameron era gia saltata fuori in parte con il costume nero bianco che Peter trova in guerre segrete e poi con spiderman 2099 anche se quest’ultimo potrebbe essere postumo alla sceneggiatura.
però la ragnatela del costume nero era tipo il costume nero, appunto, ok, comprendo cmq il punto. l’uomo ragno 2099 effettivamente esce nel ’92, in teoria quindi il film dell’uomo ragno di cameron è già morto e sepolto. una cosa importante che mi hai ricordato è che mio fratello guardando il logo dell’Uomo Ragno 2099 decise che in realtà non c’era scritto 2099 ma ZOGIGI, e così nel mio cuore di burro quei mitici personaggi saranno sempre L’UOMO RAGNO ZOGIGI e IL PUNITORE ZOGIGI. Tra l’altro il Punitore Zogigi tra i migliori fumetti di sempre. sto divagando.
@Wim, certo che il Punitore 2099 e’ bello, e’ scritto da Pat Mills, uno che su queste pagine ci sta molto bene, anche col suo capolavoro, Marshal Law.
Qui qualcuno ha provato a dare una forma grafica alla cosa.
Sarà che son particolarmente indulgente con tutto quel che riguarda Spidey, ma a me garba.
http://dantom.altervista.org/spider_ing_script.html
A me sinceramente un riassunto dello script non farebbe poi così schifo visto il mio pessimo inglese:)
Se parliamo di disegnatori di comics, il mio amore è sempre stato per il Wolverine di Mark Texeira, John Buscema che fa conan o il punitore e praticamente qualsiasi cosa disegnata da Barry Windsor-Smith.
Poi oh, io Alex Ross mica lo butto via eh…
@ Ridley, Stop:
Vabbè l’esterofilia, ma perchè postare la versione in inglese quando ne esiste una nella nostra lingua?
http://spidercameron.altervista.org/spider_ita_scritto.html
Anche perchè l’autore è l’italianissimo Daniele Tomasi :-P
Sta storia dello Spider-Man di Cameron l’avevo completamente rimossa…una di ste sere mi devo leggere sto soggettone, grazie Wim!
P.S. pure la vicenda dello Spider-Man 4 (e forse 5 e 6) di Raimi è piuttosto interessante.
immagino che un approfondimento sarà dedicato al superman di burton…
@past ma meno male che quella roba non è mai uscita…
@munky
ma non lo so sai,sarebbe stata na roba strana forte e peggio dei superman 3e4 e dei batman di schumy non credo propio e comunque nell’universo parallelo a questo dove il film si è fatto, il banner dei 400calci è sicuramente nic cage in volo orizzontale vestito da azzurrone…
spidey di cameron sta dentro i miti e leggende dei comics 90s insieme ai 200 $ per il primo n. dello spidey di mcfarlane e la tavola di marvels fregata all’exporcartoon
La madre di tutti gli incompiuti però resta il Dune di Jodorowsky
Un altro progetto abortito di Cameron e la sceneggiatura di rambo 2 , dove il nostro avrebbe avuto un compagno fighetto e sarebbe stata una figatone.
E il Napoleone di Kubrick sarebbe stato un capolavoronee anche superiore a Barry Lyndon.
@past: francamente visto cosa è successo a Burton e Nic Cage, io penso che il film di superman è un bene che non sia uscito.
Non so, forse come dici tu sarebbe stata strana forte, però il mio parere è che sarebbe stata strana in senso negativo, più che in positivo come batman.
Però ecco, la trilogia ideata da Millar quella sì che avrei voluto vederla
Anche perchè si parlò di Burton come regista attorno agli anni 2000 e lui stesso, in quegli anni, stava iniziando il tracollo verticale (Planet of Apes fu del 2001, mentre big Big Fish, forse il suo ultimo bel film, del 2003; però già in Sleepy Hollow c’erano già dei segni di quello che sarebbe accaduto dopo)
per uno dei prossimi dei mai nati spingo per il remake di tony scott dei warriors ambientato a LA
Incredibile, un post chilometrico per parlare di un soggetto, senza parlarne affatto! Esiste una figura retorica che descriva questo? Non lo so, ma.. grande Wim!
Però io son più vecchio, e ricordo con molta più nostalgia il ciclo di Marv Wolfman e Ross Andru (anni ’70), storie tese che spaccavano, l’esordio del Punitore, e tantissime altre chicche. E’ invecchiato molto meno del ciclo storico Lee/Romita Sr, che rivisto oggi è piacevole graficamente ma tremendamente ingenuo come testi.
@Hayao,
belle anche quelle, del resto l’uomo ragno tranne un periodo tra fine anni 70 e inizi 80, fino a tutti gli anni ’90, ha presentato materiale di altissima qualita’…poi io ultimamente mi emoziono solo con materiale piu’ datato, e non per un discorso nostalgia, ma proprio per un discorso qualitativo.
Sono classe ’78 e convengo con Wim. L’idea di tagliarmi i polsi sembrava una valida alternativa a vivere la mia adolescenza.
Amici, non voglio alimentare false speranze, se “i mai nati” fosse una rubrica l’avremmo detto. Nel senso che ci e’ capitato un sacco di volte di annunciare rubriche che alla fine sono durate un solo numero ma mai il contrario. Poi oh, per circostanze magari ricapitera’ un pezzo simile, ma al momento non esistono piani.
ECCO LA RUBRICA CHE MANCAVA.
E quale inizio migliore di questo?
Anche se Cameron è il re dei film mai nati, molto piu di Del toro.
La sceneggiatura di questo film è una cosa che ha cementato la mia idea in cui è molto piu importante come racconti che quello che racconti(e grazie arcazzo dirai),traduzione: sulla carta=mhe, al cinema=coinvolgente.
Munky
x superman;nn lo so, secondo me sarebbe uscito un buon film, Burton all’epoca aveva ancora il tocco.
Per Millar(se citi,di sicuro sai di che parlo)secondo me era troppa pretenziosa.
Se ce materiale io propenderei per I am the legend di Ridley Scott/Arnold Schwarzenegger.
Wim ti riscopro molto piu affine di quanto immaginavo:Più che ricordi! Se nn sbaglio divenne poi masters e il team dell’avventura(lo compravo insieme a topolino quest’ultimo solo per le pubblicita dei micronauti,transfomers e i Masters).
p.s.leggo solo ora il post del Nanni
Da adoratore di Cameron… mi trovo proprio bene nella descrizione di fighetto col cuore di pietra che ogni volta che vede quel coso là che affonda spera sempre che la Winslet e Di Caprio rimangano fulminato tra le lampadine che esplodono nel corridoio!
Cordialità
Attila
OT OT OT OT OT OT OT
Non sarei contento se questa fosse una nuova rubrica. Insomma, se guardate a lato del vostro blog preferito di cinema ci sono già una marea di rubriche -che come ricorda Nanni, alcune di esse hanno un articolo o poco più- fantastiche. Cioè, solo io son triste perchè Arca Rissa non continua più?
E la mole di lavoro che genera una rubrica come “Le Basi”?
Ma soprattutto; per me che son nato nel ’92 quanto potrebbe interessare una rubrica di progetti morti di quegli anni? O preferirei una rubrica sui film usciti negli anni 90?
Ok, sto divagando. Scusate l’OT.
Ritornado (ahah, che grazioso typo) sull’argomento; effettivamente, pur non piacendomi il suo modo di intendere il cinema, vorrei proprio vedere un Comic-Movie di Cameron. Qualcosa possente come I Vendicatori, in un contesto dove potrebbe usare il suo cinema (grandi badabum, eventi scatatrash etc.)
A me piaceva molto Romita Junior. Ma proprio tanto. Ho scoperto l’uomo ragno (fumettistico) poco prima, leggendolo occasionalmente e infognandomi poco dopo, con la saga del clone, quella tanto odiata da tutti e tanto amata invece, trovavo bello il fatto che Peter Parker dopo una serie di sfighe cosmiche potesse mettersi di lato con la sua bella mogliettina, che aveva abbastanza trascurato, passando il testimone. Invece gli americani se la son presa male e tutto è rientrato. Detto questo ognuno ha vissuto i proprio anni 90, io sono nato esattamante nell’80, qualche anno dopo di te (parlo a Wim) ma credo che certe cose si siano vissute abbastanza uguale tanto da “incrociarci” prima ancora dell’esistenza dei calci (w i calci). Però in quel di Milano per quanto andassi in uno dei licei (artistici) peggio considerati in quanto a gentaglia della peggior specie (punk, finti anarchici e gente che occupava la scuola ogni anno) di cui facevo fieramente parte, essere infognato con un certo tipo di fumetti era un po’ la sfiga universale. Sempre. C’è anche da dire che gli anni 90, così come Spiderman, sono arrivati alle generazioni future in versioni abbastanza deformate e questo non so se sia colpa delle nuove generazioni che hanno la segatura del cervello o nostra che perdiamo colpi. Gli anni 90 sono tornati di moda e se guardo la gente in giro per strada mi dico “anche io vivevo nei 90 eppure non ero vestito come un coglione andando a pescare tutto quello che culturalmente era la merda anche in quegli anni li”. Stessa cosa dicasi per i nuovi Spiderman che parlan di romanticismo e vanno a prendere una serie di fattori “marginali” che toccavano il cuore anche a noi bimbetti (dai, volevamo anche noi che si sbattesse la mogliettina) tralasciando però il lato ludi che ERA quello più importante. Io ho smesso di leggere Spider Man quindi non so cosa ne sia stato di quel personaggio in questi anni, che si sia fatto il ciuffo e abbia cominciato ad interessarsi più alle scopate che a tirare calci volanti? questo non lo so. Di sicuro so che capita sempre più spesso che i giovani d’oggi riprendano parti della mia infanzia per cagarci sopra e rivenderla come cosa super cool. Ecco. Vaffanculo.
@Munky: il Wolverine di Mark Texeira era un capolavoro. Ancora oggi riguardo quei numeri conservati gelosamente e quando vedo quei disegni penso sempre che sia un cazzo di genio. Ma chi disegna così per un fumetto “commerciale”? Boh.
a me il wolverine di texeira non piace, sempre roba da splash page. la risposta alla domanda “chi disegna così per un fumetto commerciale?” è “Bill Sienkiewicz”, cioè Bill Sienkiewicz è un altro pianeta, ok, siamo d’accordo?
non so, da qualche anno (beh, lustro) ho davvero il rigetto per tutta quella gente lì coinvolta nel disegnare cool dei primi anni novanta. l’unico che non mi annoia è Rob Liefeld perchè era un pazzo furioso e la sua roba ha ancora un grosso valore teorico…
@Wim si ma Bill Sienkiewicz era troppo da “art book” (non so come spiegarmi). Un po da quei volumetti li edizioni speciali che fanno ancora oggi. Troppo “americani” (se vogliamo). Su Wolverine Texeira ci dava parecchio di matite quando ancora la colorazione degli albi era mediamente una merda. Poi tieni conto che io arrivo (prima) da un Artistico e (dopo) da una Scuola del Fumetto quindi tutte quelle cose tipo schizzi anche leggermente deformate da matita 8B mi gasavano veramente tanto. Rob invece mi ha sempre fatto cagare. Il contrasto tra estrema pulizia e proporzioni a CAZZO DI CANE mi davano abbastanza sui nervi. Ecco lui è uno che, secondo me, è venuto fuori anche per la colorazione di un certo tipo. Molti lo reputano un maestro o ne fanno addirittura una scuola di pensiero. Per me è semplicemente sopravvalutatissimo.
Comunque dopo Avatar (che a me non è piaciuto) io non mi fiderei neanche di un Cameron.
Ma chi disegna così per un fumetto “commerciale”?
sam kieth
siete tutti bravi
Chiedo scusa al Capo per l’ot, ma visto che è pieno di fumettari, qualcuno mi sa dire se la run di devil di Miller è invecchiata bene?
@John Matri: la serie regolare ha alcune robe molto ingenue ma è comunque ancora molto buona. gli spin-off (l’uomo senza paura, elektra assassin, amore e guerra) sono roba di classe assoluta. il ciclo Born Again è pauroso.
Deduco che parlare di “cineborti” sia come commentare rigori calciati oltre l’asta.
PS:
Premio Speciale per il miglior post in BN su carta digitale.
http://www.disegnamo.it/wp-content/uploads/2011/11/matite.png
(Il premio va ritirato allo sportello bello)
Parlando di aborti, qualche tempo fa mi sono procurato un Batman vs. Aliens del 1998, in cui era presente anche un servizio sulle anteprime cinematografiche del ’98/’99/2000. Oltre ai già citati Superman di Burton e I Am Legend di Scott/Schwarzenegger, si parla di bombe tipo RETURN FROM THE PLANET OF APES, regia di Cameron con Schwarzy; FAHRENHEIT 451 di e con Mel Gibson e Sean Connery; BATMAN THE DARK KNIGHT con Clint Eastwood/Batman e Jack NBicholson di nuovo Joker (BOOM); INDEPENDENCE DAY 2000 (“potete scommetterci, si farà!”); un remake di THE FORBIDDEN PLANET.
@vespertime Concordo con te, a rivedere quelle tavole di Texeira, ancora mi viene il groppo alla gola (ce ne ho una tatuata in mente quando Wolvie piange Silver Fox che è una roba boh, splendida)
Su Liefield: sempre odiato. SEMPRE. Anatomia accazzo, colori scarsi, volti tutti uguali. Si salvava per le storie, ma solo quando aveva qualcuno a correggergli il tiro (tipo Nicienza su X-Force). Penso sia il fumettista più sopravvalutato di sempre.
Il batman con Clint Eastwood è un’altra cosa che avrei voluto vedere. Che poi alla DC hanno buttato davvero una valanga di buone idee per uscirsene con film del cazzo. Il superman di Miller (che può essere pretenzioso quanto vuoi, ma credo sia l’unico che avesse chiare le idee per una sceneggiatura de l’uomo d’acciaio assieme, forse, a Kevin Smith) fu accantonato per quella merda di Green Lantern, non so se mi spiego
*Millar non Miller
Liefeld sopravvalutato non saprei davvero, a me sembra sia stato sempre osteggiato da chiunque. cioè sia chiaro, non è che vivo di liefeld, ma per me il fumetto anni novanta è davvero precisamente quella roba lì, tavole di gente brutta e muscolosa deformata dal movimento. non so se ci spenderei 3 euro oggi, ma a livello di archivio è senz’altro roba più interessante della media di image comics…
@NickName
Vero, ma la mia connessione è una merda e io sono un semianalfabeta informatico, arrivato al bivio inglese italiano ho aperto entrambe le pagine, inglese ha battuto sul tempo italiano.
@wim ti ricordo che Jim Lee è degli anni ’90 e, a parte la Image, con Liefield non c’entrava nulla
Lo ringrazio spiderman che mi fece mollare i fumetti: leggevo da poco la neonata serie su Venom e dopo 7-8 uscite parte una megasaga su Carnage con in ultima pagina un messaggio tipo:
segue su uomo ragno n. (che non leggevo)
me lo piglio apposta e nuovo messaggio a fine pagina
segue su….boh era un magazine marvel che racchiudeva varie storie
e la li ho mandati a cagare che mi volevano far comprare chissà quante serie per seguire una storia sola.
e mollando tutto di colpo mi risparmiai il penoso tracollo delle serie 2099
quindi grazie spidey e carnage
Non so nulla sull’uomo ragno ma su 24 posso dire che i primi 2 episodi sono al limite della merda: location londra pezzentissima, combattimenti tristissimi che non ci volevo credere, bauer invecchiato malissimo. Tutto “issimo” in negativo madonna. E ancora, tizia tosta wannabe credibile sotto lo zero, cast composto oltre il 90% dai soliti inglesacci che ti becchi nei DTV, cazzata del drone crackato presa diretta e senza vergogna da strike back, fan service che esce un pò da tutte le parti. Non ha mantenuto le premesse e se avrà successo sarà soltanto per il solito fattore nostalgia che fa sempre vedere tutto belo belo. Tristezza a palate
Ma guarda tè la vita,grazie a questo articolo passero nel mio futuro prossimo 30 ore a guardare il telefilm sulla vita di Bruce Lee. Grande Wim.
Jim Lee mi rompe le palle. sul serio, cioè, ai tempi lo adoravo e non sopportavo liefeld, ma era una cosa sul momento. ora jim lee è il classico fumettista che non ho più voglia di, insomma, manco guardare che cosa fa oggi…
@Schiaffi – sarà pure.
Questo tipo di post (storia personale che si intreccia con La Storia) è tra i miei preferiti!
Grazie Wim per la condivisione!
P.s.: visto che BB ha sdoganato le serie tv sui calci, è troppo chiedere megapost su 24? :)
ce n’è già uno, tra l’altro linkato in questo pezzo :D http://www.i400calci.com/2010/06/24-that-old-jack-bauer-magic-put-me-in-its-spell-day-8-film/
Sì anche a me Jim Lee ha annoiato, ma confrontandolo con Liefield vince tipo 100 a 0 palla al centro. Tipo ecco, c’era questo link che lessi tempo fa, una specie di vademecum della merda prodotta de Liefeld negli anni:
http://www.progressiveboink.com/2012/4/21/2960508/worst-rob-liefeld-drawings
Ehi! Anch’io sono figlio di commercianti, passavo ore a rincoglionirmi davanti alla TV e ho compiuto 9 anni nell’ottobre dell’86.
Praticamente un fancalcista ante-litteram. Cosa di cui mi vanto con gli amici (ai quali per lo più fottesega).
Lot of drops of pride…
Ho iniziato a leggere americani quasi grazie alla image,e all’image ho conosciuto disegnatori che ancora,maturati,sono i miei preferiti.
x Munky: mi riferivo alla trilogia di superman proposta da Mark Millar dalle intenzioni mi sembrava troppo pretenziosa.
@John: anche io. Potrebbe essere pretenziosa, sì, ma come ho detto sopra, credo che Millar (e pochi altri) abbiano una visione chiara su cosa debba essere un film su Superman. Quindi, lasciamogliela fare, dico io!
Oltretutto a me millar piace un botto come scrive:)
@Wim: grazie per la risposta, ma dici che 50 carte li vale?
Munky
come scrive è fortissimo (e chiaro) ottime idee,parte alla grande,ma sbraca male sempre nel finale,ma è solo un’opinione personale.
@Wim:
“una cosa importante che mi hai ricordato è che mio fratello guardando il logo dell’Uomo Ragno 2099 decise che in realtà non c’era scritto 2099 ma ZOGIGI, e così nel mio cuore di burro quei mitici personaggi saranno sempre L’UOMO RAGNO ZOGIGI e IL PUNITORE ZOGIGI”
Spero tuo fratello non si chiami Emanuele…
Bel pezzo e ottimi disegni, anche se mi sembra un po’ approssimativo ridurre la “cultura di sinistra” dell’epoca a Pasolini, Pazienza e De Andrè, e soprattutto (parlando da persona di sinistra di una certa età che di questi, due su tre non li ha mai troppo ingollati) dare per scontate le fazioni amanti del fumetto americano vs compagni istituzionalizzati – detto all’ingrosso eh?.
“A un certo punto qualcuno ti convince di mollare tutto e prendere un lavoro in banca”
Colpito e affondato. Porca Vacca.
@wim “sarà pure” cosa? che spari minchiate? colpa mia che penso di argomentare con un individuo inutile
Wim tutta la mia stima per la difesa di liefield(la sua xforce era per me straordinaria ricordo un mini crossover tra xforce fenomeno e spidey) e per me i nuovi mutanti di Sienkwincz hanno segnato almeno nel mio immaginario(lo so che non e cosi )il passaggio dal fumetto classico ed impostato in rigidi canoni ad uno totalmente fuori dai soliti schemi scusate l’OT ma e piu forte di me quando si parla di fumetti e loro derivati
Ma anche a me piaceva molto X-Force, però Liefield continua ad essere molto soravvalutato. Al di là dei disegni, Liefield aveva buone idee di trama che poi si mescolavano diventando un casino, non a caso il serial ci guadagnò parecchio quando Nicieza prese le redini (Nicieza affiancava Liefield ai testi, all’epoca, e cercava di contenere le brutture) e arrivò Capullo ai disegni
“Wim, ma te li ricordi i regali di Più? Facevano la differenza, status symbol anzicheno. Uno per tutti: gli occhiali da agente segreto, erano tipo degli occhiali con persiane rosse al posto delle lenti, e degli specchietti laterali per vedere chi avevi dietro”
ciao.
sono morto di nostalgia e di vecchiaia.
“ll sentore comune è quello secondo il quale un film di supereroi verrà guardato essenzialmente da fanatici dei fumetti, uscirà tagliato nel budget e falcidiato dalla Comics Code Authority.”
A pensarci in quel periodo avevano enorme successo i film di azione, quelli veri, basati su violenza e ironia da duri. Oggi invece la situazione si è completamente ribaltata, con il più fesso dei supereroi che si becca 200 milioni di budget e l’adulazione collettiva mentre i film di azione difficilmente arrivano al cinema qui da noi… Comunque è un gran peccato non aver assistito ad uno Spider-Man targato Cameron.
@Schiaffi – “sarà pure” significa che non sono d’accordo su niente a parte su Strike Back (mi fido perché non l’ho visto, e comunque dire da chi è rubata la trama dei droni, quando è ben noto che su 24 le trame inizi a scoprirle 6 puntate dopo, è un bello sbilanciarsi da parte tua). incasso volentieri i vari “spari minchiate” e “individuo inutile”, tutto sommato è vero, e continuo a essermi goduto le prime due puntate di 24.
su PIù trovai un mini vinile con incisi gli auguri di natale,doveva essere azionato facendo girare il disco manualmente e,magia,funzionava!poi il kazoo,con cui giravo per casa guadagnando ceffoni a destra e a manca perchè non la finivo di frare casino.che bei tempi,ma anche no.
@wim :res: @redazione vi invidio per la calma e l’equilibrio che avete.
ONORE
Perchè sono l’unico a cui piace il Punisher con Dolph?
giusto perchè è uscito fuori l’argomento Burton e io ho praticamente un commento salvato su word che copio e incollo ogni volta che esce fuori l’argomento burton su un forum (cioè una volta al mese):
In mia modesta opinione:
1)La fabbrica di cioccolato, la sposa cadavere mi sono piaciuti meno degli altri suoi film ma non li reputo orrendi come si legge in giro. Sweeney Todd mi è piaciuto nonostante la melensaggine di alcune canzoni (la cui colpa non è di BUrton).
2)Burton è ancora, secondo me, un grande regista, i problemi dei suoi ultimi film nascono o a livello produttivo o di scrittura. Il motivo per cui negli anni 90 poteva fare più riscritture e far riscrivere 3 volte la sceneggiatura di Batman returns e ora invece no è legato a problemi produttivi. Sulla questione dei problemi di produzione, faccio notare che il mercato produttivo cinematografico è cambiato dalla fine dei 90 agli inizi del 2000 (letteralmente, a livello di fruizione, finestre, costi etc) ed è cambiato poi nuovamente dopo il 2005 (perchè è iniziata la crisi)
3)Secondo me ha cannato veramente con PoA e AiW. DS l’ho detestato ma riconosco che ci fossero delle buone idee di regia
4)Nel momento in cui il discorso passa da “Burton non sa più fare il regista” a “Burton oramai si lega a progetti sbagliati che lo rendono la macchietta di se stesso”, faccio notare che negli ultimi anni gli hanno cancellato un film con Jim Carrey scritto da quei geni di autori di Larry Flint e Ed Wood, e a preproduzione inoltrata hanno deciso di convertire DS in “commedia con Depp che fa le facciette” da che prima era un film più serio.
Ho scritto “secondo me” tra le 3 e le 4 volte….quindi non menatemela dicendo che sono l’ennesimo cretino che difende un regista in declino, perchè, ripeto per la 5 volta, sono opinioni personali.
SUGLI ANNI 90:
ragazzi ma scherziamo? Cioè io negli anni 90 avrò avuto tra i 4 e i13 anni……ma li ricordo come il male! Cioè musica latino americana ovunque, gente che “scende in campo”, chirurgia plastica a sfornare mostri, scarpettine che cacciano lucette quando sbatti il tacco, ciucciotti in vetroresina, computer grafica messa a cacchio nei film solo perchè faceva figo e bye bye agli animatronic che ti avevano allevato negli anni 80, la musica hip hop e tutti a girare col cappellino al contrario perchè lo fa will smith, bimbe vestite da sailormoon, adolescenti vestiti come il corvo, televisioni che iniziano a trasmettere sempre meno film e sempre piu fiction/programmi talk show (poi si arriverà ai rality), i pokemon, i power rangers.
Gli anni 90 sono il male.
si salvano nell’ordine 1)tutta una serie di film che a ben guardare sono sequel di film nati negli anni 80 2)jurassic park 3)la ripresa in chiave romantica di icone gotiche da parte della tristar e di altre case di produzione 4)le prime serie dei simpson 5)duck tales e darkwin duck. E basta.
Sulla sceneggiatura del film del ragno:
l’uomo ragno ha un forte problema: è l’opposto di batman. Cioè Batman è un monolite, si piange addosso ma risovle tutto col soldo e facendo il detective, ma ha dei cattivi fighissimi, ognuno sembra l’incarnazione espressionista di un deficit mentale. L’uomo ragno è uno di noi-intendo noi italiani- è un genio che potrebbe essere strapagato per lavoare al MIT ma campa facendo il fotografo in bolletta, si evolve, soffre, ha problemi reali. Ma i cattivi sono ridicoli. Il problema dei film del ragno è questo: quanto riesci a rendere credibile un tipo come Electro? e come l’uomo sabbia? E quella cosa che basta governare l’elettricità per rubare il denaro elettronico? Roba a metà tra superman III e la donna esplosiva, di quando si pensava che i computer facessero abaracadabra
Son più giovincello e resto sui disegni di Romita Jr. che mi fan impazzire!! (Wolverine nemico pubblico e tutto spidey)….
OT @Wim:
Wim Diesel
Pubblicato 17/06/2010 alle 22:27 | Link Permanente
il film lo fanno il prossimo anno. il day 9 non so, anche no. non sono marveliano fino a questo punto.
Era il 2010…maledetti!
@woody alien: spiderman 2 rendeva molto bene un cattivo potenzialmente ridicolo come il dottor octopus, quindi non scherziamo, se il film fa schifo non è certo per colpa dei cattivi del fumetto.
E non conosco la storia produttiva di DS, ma quando l’hanno girato Burton e depp erano veramente all’apice del successo, mi sembra più facile che il tutto sia da incolpare ad una che non fa un buon film dal 2003, piuttosto che ai produttori.
@Calvin Clausewitz
Anch’io 2099 lo leggevo ZOGIGI, ma che minchia di font usavano!?!? ;)
@Joan
Facci caso, Octopus è il più “sobrio” tra i cattivi del ragno…..non ha un costume appariscente (confrontalo con electro/scorpio/rhino/goblin) nè poteri chissà quanto fantascientifici (alla fine è un uomo con protesi molto sofisticate…niente mutazioni genetiche o situazioni al limite della sospensione dell’incredulità come un uomo fatto di sabbia che si ricompone o un uomo che assorbe scariche elettriche).
Per ilresto, quanto ho detto su DS è ripreso dalle dichiarazioni dello sceneggiatore J. August. In pratica aveva scritto, secondo lui, “il padrino ma coi vampiri”. Sennonchè in un periodo in cui venivano prodotte molte storie di vampiri ci si rese conto a preproduzione iniziata che la trama era molto simile a una delle storie usate in una delle stagioni di true blood. Ora che fare? Mollare tutto in barba ai finanziatori? Rimandare a una data in cui Depp, all’epoca appunto impegnato, sarebbe stato disponibile? Cancellare, di nuovo, un film a Burton? Si scelse di trasformare tutto in una commedia. Parole sue eh, mica mie.
Sul fatto che “non azzecca un film dal 2003” lo ripeto, io fino a ST ho gradito, anche con riserve, ma ho gradito. RIpley’s believe it or not gli è stato cancellato quindi non sappiamo che ne sarebbe venuto. Infatti dopo quella cancellazione ha fatto un film low budget (ST, che piacque alla critica estera) e un megamarkettone, credo proprio per riacquisire credenziali. DS è uscito molto a ridosso di AIW quindi dubito abbia usato i crediti del markettone per quello, più credibile che li abbia usati per FW o per il prossimo Big Eyes.
@Cobra Verde
Perchè sono l’unico a cui piace il Punisher con Dolph?
no cobra nn sei l’unico,ho sempre pensato e tuttora penso che sia una delle piu azzecate trasposizioni cinematografiche di un fumetto marvel dell’epoca,nel senso di atmosfera,trama e via scorrendo,poi ovviamente sono arrivati altri film e il discorco è cambiato…ma questa è un’altra storia…che continua nel prossimo albo.
Diobò, gran pezzo. Capito quasi niente, ma gran pezzo. Rileggo più tardi, fuori dall’abbiocco post- pausa pranzo, e vedo di inquadrar bene tutto.
Tutto questo lungo preambolo poi dici “andatevelo a leggere da soli”? Io speravo di risparmiarmelo, mi sarei accontentato di qualche concetto chiave riassunto qui per noi così da evitare di andarmi a leggere 41 pagine di Word in calibri (corpo) 11… scusa eh?
con Piu` mi mandate TROPPO a nozze:
I fumetti piu` belli che ho mai letto da bambino (disegnati tra l’altro da fior di autori di scuola franco/belga se la memoria non mi tradisce): Tarao (SPETTACOLARE fumetto sulla vita di un trovatello primitivo perseguitato da una specie di scimmione), Lupo nero (fumetto western su un pellerossa), Silvio il grillo (dove c’era il suo amico bruco che esclamava “SANTA POLENTA!”), Marina la figlia del pirata, Turbo il leone carrozziere…
e le sorprese? Io ci trovai una catapulta, una barchetta con l’elica che girava grazie alla pressione di un palloncino (che ho ovviamente provato in vasca da bagno), vari cazzilli volanti con le eliche, macchinine con l’attrezzino per lanciarle giu` dalle scale sulle teste delle sorelline… vabbe` lacrimoni a pioggia
Per il discorso grandi incompiute, direi che ci sta dentro anche Sergio Leone con l’assedio di Leningrado
grande Wim, bei tempi quelli di Sal Buscema ed i fratelli Lobo contro Kingpin/il camaleonte… storyline clamorosa. idem 24, mi ha sempre intrippato un sacco.
ma una bella rubrica calcista per le serie tv non potresti curarla? ci piacerebbe leggere i tuoi commenti sulla terza stagione di game of thrones (e sull’attuale), true detective, ecc…
@DarkKnight:
ah ecco, speravo di aver trovato un mio ex compagno di classe. Non per altro, mi deve dei soldi…
@Calvin Clausewitz
Mai scroccato soldi, solo passaggi in auto (nella mia cumpa mi son patentato per ultimo) ;)
@Woody Alien
Potrebbe essere un nuovo sondaggio: Cosa salvare degli anni ’90?
Io aggiungerei:
– I migliori telefilm tratti dai fumetti: Flash, Lucky Luke con Terence Hill, e Tales From the Crypt
– Batman The Animated Series
– Gli ultimi western con un po’ di grinta (Gli Spietati, e ancor di più Tombstone)
– Sam Raimi (per Darkman e Army of Darness al cinema, e per Hercules e Xena in tv, guilty pleasure)
– Face/Off di John Woo
-X-Files (almeno le prime stagioni)
– Le Avventure di Brisco County Jr, con Bruce Campbell
– La serie tv di Highlander e il cartoon delle Ninja Turtles (ma sono entrambi brand nati negli ’80s)
– I Fumetti di Hellboy pubblicati sulla rivista Il Corvo Presenta della Magic Press
– La Disney coi filmoni natalizi (Aladdin, Il Re Leone…) e per i suoi cartoon da sabato pomeriggio (il già citato Darkwing Duck, ma anche i Gargoyles)
Anche i Ducktales non erano mica da buttare, anzi! E mi dicono che Twin Peaks sia caruccio:P
@Munky
Sottoscrivo, ma Ducktales è stato prodotto soprattutto negli anni ’80 ;)
@woody alien: no guarda, a ‘sto giro, visti i precedenti, mi sembra di andare sul sicuro nel dare la colpa del tutto a burtondepp piuttosto che ai produttori
@darkkniight: Michael Mann
@John Matri
Non so… tanto di cappello a L’Ultimo dei Mohicani e Insider, ma Heat l’ho trovato parecchio stucchevole (non me ne vogliano i fan)…
@john
bhè rispetto la tua opinione, ma, visto che come ti ho detto non caposco quali siano i precedenti (dalla fabbrica a ST i film mi sono piaciuti), quanto ho scritto proprio non ti convince?
di questo non sapevo proprio niente… appena ho tempo da perdere vado a leggermi la sceneggiatura.
Wim torna tra noi ci manchi
@woody alien: big eyes e frankeenweenie son roba a basso costo, rispetto a dark shadows che aveva un budget da blockbuster. E ti dirò, per me le cazzate le aveva già iniziate a fare con la coppia sleepy hollow(christopher walken sì, il resto no) e il pianeta delle scimmia(no).
Ah, però, la Cannon dopo il quarto di Superman e il film di He-man, ne aveva in mente anche uno sull’ Uomo ragno!?!
“Andate a fare i fighetti col cuore di pietra nei commenti al post di qualcun altro”
A me proprio non piace, che ci devo fare. XD
“Una cosa che scopro su Wiki: la Sony aveva iniziato a lavorare ad una serie di film “alternativi” di 007, basati su certi personaggi di cui avevano acquisito i diritti. Rinuncia a lavorarci, lasciando James Bond alla MGM, in cambio della rinuncia di quest’ultima ai suoi diritti su Spider-Man.”
Ah, però!
“ragazzi ma scherziamo? Cioè io negli anni 90 avrò avuto tra i 4 e i13 anni……ma li ricordo come il male! Cioè musica latino americana ovunque, gente che “scende in campo”, chirurgia plastica a sfornare mostri, scarpettine che cacciano lucette quando sbatti il tacco, ciucciotti in vetroresina, computer grafica messa a cacchio nei film solo perchè faceva figo e bye bye agli animatronic che ti avevano allevato negli anni 80, la musica hip hop e tutti a girare col cappellino al contrario perchè lo fa will smith, bimbe vestite da sailormoon, adolescenti vestiti come il corvo, televisioni che iniziano a trasmettere sempre meno film e sempre piu fiction/programmi talk show (poi si arriverà ai rality), i pokemon, i power rangers.
Gli anni 90 sono il male.”
-.- Latino-americana? Io ricordo lo disco-musico, oh, mamma! Faziosissimo comunque! Senza offesa eh! XD Il look anni 80 per certi versi non è che fosse meglio! I 90 comunque sono stati una prosecuzione degli 80 secondo me.
DT è degli anni 80. XD Trasmettere sempre meno film? Ma che scherziamo? Se c’ era il mercoledi o venerdi action di Italia 1 con tantissimi b-movies, i film di seconda serata… passavano ancora un sacco di film classici sulle reti RAI e Mediaset! Solo nell’ estate del 99 si fece il ciclo western su RAI 3! Pure Italia 1 lo fece! Bah! Tanti film per ragazzi spariti statrasmessi all’ epoca come “Scuola di mostri”.
Fece un ciclo di film classici anni 50-80, non western eh! XD
Alcuni cult movie usciti! XD
– Il silenzio degli innocenti
-Terminator 2
. Atto di forza
– Ghost
– M.I.B.
– Matrix
– Stargate
– La bella e la bestia
– Aladdin
– Jurassic park
– Double impact
– Lionhart scommessa vincente
– Face off
– Pulp fiction
– L’ ultimo dei mohicani
– Il sesto senso
E potrei continuare.
Tra le serie migliori citerei anche “Roswell cospiracy” da noi arrivata però nel 2001, e quella di Superman.
Telefilm
Twin peaks (almeno fino ad un certo punto)
X-files
E.R.
BH90210 (le prime tre stagioni almeno)
Friends
Lois&CLark
Star trek deep space nine
L’unica cosa preoccupante è che la RAI mano a mano smette di fare kolossal, cosa che non si farà quasi mai più negli anni 2000.
@Fra X: twin peaks fino a cooper che dice “come sta annie?”. tutta.