httpv://www.youtube.com/watch?v=9R9gwZL2-V0#t=440
Ciao.
Ora vi elencherò dieci cose che potreste fare invece che guardare Return to Nuke ’em High. Le trovate qui sotto, ordinate dalla più divertente giù giù fino allammèrda. Eccole:
1. orgia rituale e debosciata con gruppo di fotomodelle di svariate nazionalità e altrettanto svariate perversioni
2. organizzazione, promozione, gestione e copertura mediatica completa delle prime Olimpiadi di Pollicione, quel gioco che ci si prende per mano e si schiaccia il pollicione dell’altro con il proprio pollicione
3. raccolta differenziata di lattine di bibite che non siano la Coca-Cola in diversi parchi cittadini, allo scopo di fare cattiva pubblicità alla Coca-Cola, «la lattina più gettata a terra dagli italiani!»
4. collezione e catalogazione di pellicine di cipolla
5. orgia rituale e debosciata con il fan club malese di Marisa Laurito
6. orgia rituale e debosciata con Marisa Laurito
7. azione di protesta contro l’utilizzo dei puntini sulle “i”, in particolare quando utilizzati sulle “i”; volantinaggio, comizi pubblici e sabotaggio attivo, con cancellazione forzata dei suddetti puntini da cartelli stradali, targhe e tabelloni pubblicitari
8. morte violenta
9. putrefazione (vedi punto 8)
10. necrofilia passiva (vedi punti 8 e 9)
Dopo aver provato tutto ciò, e solo dopo, avete il permesso di prendere in considerazione l’idea di dare un’occhiata a Return to Nuke ’em High, sulla carta quarto capitolo di una saga cominciata nel 1985 con Class of Nuke ’em High. Dico sulla carta perché, almeno stando alla sequenza introduttiva del film, narrata da uno Stan Lee che compare nel ruolo che gli viene meglio, il cameo, secondo e terzo capitolo possono essere tranquillamente ignorati; pare infatti che l’unico passaggio interessante sia questo:
Return to Nuke ’em High, che tra l’altro io l’originale lo vidi la prima volta da molto piccino perché avevo un compagno delle elementari con un sacco di Tromate, e pensavo che il titolo del film volesse dire una cosa tipo “La classe di quelli che vengono nuclearizzati in alto”, e non capivo cosa c’entrasse la verticalità con la bomba atomica. Ma d’altra parte a quell’età quando con il mio amico Eugenio ascoltavo Hanno ucciso l’Uomo Ragno ero convinto che Pezzali non cantasse «loschi individui al bancone del bar» ma «lo skin divide al bancone del bar», e immaginavo questo nazista e la gente intorno a lui che discuteva se fosse una brava persona o meno – né capivo perché qualcuno dovesse fare «appelli alla gamma in tv».
Sono anche quello che per anni ha pensato che “Dead Can Dance” volesse dire “La danza del barattolo morto”.
Perché sto parlando di questo? Ah sì, perché Return to Nuke ’em High è un film del cazzo. Più che un sequel è un reboot dell’originale, adeguato ai tempi moderni e quindi più edgy, più sassy, più pop, più brillante, più 2.0. Non c’è più la centrale nucleare che è sooooooo Eighties, al suo posto c’è un’industria alimentare che produce cibo biologico a chilometro zero! Ma l’industria sorge sulle fondamenta della vecchia centrale, e quindi IL GRANDE INGANNO DEI CIBI BIO! La gente che ci rubano i nostri soldi vendendoci prodotti scadenti e contaminati ma abbelliti da una bella passata di verde!
A Return to Nuke ’em High piacerebbe tanto essere una satira contro il greenwashing. Invece è uno spoof di Glee
con un pizzico di Mean Girls
e anche: tanto umorismo meta- e rotture della quarta parete, gag fisiche a livello Bagaglino la maggior parte delle quali vedono come protagonista Lloyd Kaufman in persona qui nel ruolo del CEO della multinazionale cattiva, tanto amore saffico tra le due protagoniste giusto per tenere sveglia l’attenzione
e poco, pochissimo altro.
Il problema principale è che Return to Nuke ’em High prende molto sul serio la sua dedizione al genere che abbraccia, ossia la parodia fatta e finita, e più che all’originale, che pur con tutti i suoi riferimenti e ispirazioni si reggeva sulle sue gambe, guarda a cose tipo Non è un’altra stupida commedia americana, a partire dall’attenzione esasperata riservata ai rapporti tra i protagonisti – l’atmosfera viene un po’ rovinata dal fatto che tutti, almeno una volta per scena, scoreggiano rumorosamente, con peraltro un effetto audio posticcio appiccicato in post-produzione che è poi lo stesso modus operandi di Puttanic, solo con meno classe – e alle dinamiche sociali all’interno della scuola giù giù fino alle citazioni di altri film e le gag stile Griffin. Ammetto comunque che quando alla protagonista biondina viene infilata un’anatra in gola un po’ ho riso, almeno fino a quando nella scena dopo qualcuno non ha fatto un gioco di parole tra “duck” e “dick”.
Nella migliore delle ipotesi, per esempio una scena in cui i Cretins – ehi, sì, ci sono anche loro, quelli che sarebbero poi i supercattivi, quelli che sapete no?, il sangue, le botte, lo splatter che ci si aspetta dalla Troma. Indovinate da dove arrivano i Cretins a questo giro? Esatto, sono il Glee Club che mangia solo cibi sani e viene contaminato da un pasto a base di tacos bio trasformandosi nell’equivalente povero della GHENGA dell’originale!
Proprio come il mio commento a riguardo all’interno di questa recensione, lo splatter all’interno di questo film è un ripensamento. Qualche scena di gran gusto, stiamo pur sempre parlando della Troma, ma pur sempre qualche scena e poco più, apparentemente aggiunta all’ultimo per non deludere anche coloro i quali, memori del primo film, si aspettano della buona macelleria. E OK, c’è la sequenza che stavo per spiegare prima in cui i Cretins massacrano di botte un’insegnante à-la-Arancia meccanica mentre quello in sedia a rotelle guarda e si masturba, ma è moscia come la pelle delle palle di Giampiero Galeazzi. Ci sono un paio di teste che esplodono
e sul finire, giusto per ristabilire un minimo di dinamica in un film che fino a quel momento è solo una lunga collezione di gag piuttosto noiose, le due lesboprotagoniste mutano anch’esse e diventano supereroine falliche alla riscossa contro i Cretins, in una sequenza che ahinoi non funge da climax e tanto desiderata conclusione, piuttosto da ponte per il sequel prossimo venturo.
Quel che mi preoccupa di più è che questa boiata transatlantica mi suona un po’ come la prova generale per il remake di Toxic Avenger, e quindi per estensione di tutta una strategia di rilancio della Troma che temo abbia le sue basi nell’idea, completamente errata, che una casa che ha contribuito a ridefinire il rapporto tra umorismo, splatter, satira e sperimentazioni low budget negli anni ’70/’80 abbia automaticamente le qualità per compiere lo stesso miracolo quarant’anni dopo.
E no, far dire a un personaggio «O EM GI, THIS PICTURE WILL GET ME LIKE TEN LIKES ON INSTAGRAM!» NON significa essere moderni e brillanti.
Meno questo
e più questo
la prossima volta, grazie.
DVD-quote suggerita:
«La noia»
(Stanlio Kubrick)
PS: a un certo punto compare anche Lemmy. Lemmy è Dio.
UAPS: se volete un elenco di tutte le robe scorrette che sono finite nel film, leggete i tag. Sarà come aver guardato il film, senza le parti noiose!
Quanta paura ho per Toxic Avenger, mammamia. Con Schwarzenegger frallaltro. Diosantissimo.
Godzilla recensito da docmanhattan, è nammerda :(
Io dopo allo step 1 sono già a posto grazie stanlio
Ditemi chi è il chirurgo che ha rifatto le tette della prima foto che lo riempio di anatre nel culo
Sarò babbo io ma non ho mai capito la troma…cioè fanno merda sicuramente te politicamente scorretta, ammiccante per svariati tipi di pubblico ma merda rimane.
OT
Cazzo è morto Giger…
Non c’era alcun bisogno di fare sto film. Che sia uscito una merda non stupisce. Dopo Class of Nuke ‘em High il nulla.
Il meglio cameo di Lemmy è in Citizen Toxie
la pelle delle palle di galeazzi mi perseguitera` per notti e notti
I primi 3 sono, per me, assolutamente tutti salvabili. Il terzo forse è il migliore. Però almeno io questo l’ho visto quindi parlo con cognizione di causa: è effettivamente una merda e mi dispiace perché l’idea di fondo ci stava pure (la tromorganic al posto della centrale nucleare poteva essere sviluppata meglio) ma le scoregge ogni scena, i Cretins ridotti in quel modo e tutto sto cantare, che in Poultrygeist però aveva funzionato alla grande, mandano veramente tutto in vacca. Per fortuna c’è la macchina che si ribalta sennò era un disastro completo. Hai scordato un Tag secondo me rilevante (almeno a livello calcistico): nella scena della macchina, sulla macchina, c’è pure Mark Neveldine che fa un inutile cammeo, come nota di colore ci stava…
Il miglior Lemmy for Troma è di sicuro il narratore in Tromeo & Juliet, ma è pure inutile che io ve lo stia a dire, tanto sti film li abbiamo visti in 4 pure qua sopra…
Ma la Troma è la Troma, prendere o lasciare; anche gli altri erano noiosi, ma quantomento davano quel tocco di autodivertimento che non guasta mai.
applausi rotanti per gli electric wizard nella sigla!
Il nazista era sicuramente una brava persona: divideva gli avventori che stavano per menarsi. La danza della lattina morta è un’immagine commovente e poetica.
“Un po’ più brutto di glee” vuol dire che fa proprio schifo schifo schifo schifo schifo, vero?
Beh, c’è un po’ di lesbo, il lebo è sempre cosa buona, lo scaricherò al solo fine di vedermi le parti lesbo.